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intervento - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 di Verona

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<strong>Verona</strong><br />

Area “ex gasometro”<br />

Corso <strong>di</strong> aggiornamento in materia <strong>di</strong> rischio<br />

sanitario ambiente correlato<br />

<strong>Verona</strong> 29-30 marzo <strong>20</strong>07<br />

Silvana Manservisi<br />

<strong>Dipartimento</strong> <strong>di</strong> <strong>Prevenzione</strong> ULSS <strong>20</strong>


AREA EX GASOMETRO<br />

storia<br />

1865÷inizio anni ’60:<br />

produzione/stoccaggio <strong>di</strong> gas ed altre<br />

attività tipiche <strong>di</strong> un’officina del gas<br />

- 1865÷1950: si configura come un’officina<br />

<strong>di</strong> tipo classico, basata su processi <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>stillazione e gassificazione a partire dal<br />

carbone fossile;<br />

- 1950÷inizio anni ’60: l’area si allaccia a<br />

metanodotto SNAM e viene realizzato<br />

un impianto per la produzione <strong>di</strong> gas<br />

finale <strong>di</strong> città, trattando gas naturalepropano-butano<br />

e, per alcune ore al<br />

giorno, oli pesanti<br />

situata nel comune <strong>di</strong><br />

<strong>Verona</strong>, in prossimità del<br />

Cimitero Monumentale, tra<br />

Lunga<strong>di</strong>ge Galtarossa,<br />

Via Campo Marzo e<br />

Viale del Cimitero


AREA EX GASOMETRO<br />

Inizio anni ’60÷<strong>20</strong>00: smantellamento degli<br />

impianti industriali esistenti, a partire dall’inizio<br />

degli anni ’60, e successivamente dei gasometri<br />

del gas metano negli anni ’80<br />

Dopo la fine degli anni ’50 sul sito non è stata esercitata<br />

nessuna particolare attività industriale e l’utilizzo<br />

dell’area è stato finalizzato esclusivamente ad attività<br />

gestionali e manutentive dei vari servizi AGSM con la<br />

costruzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici a<strong>di</strong>biti a garage, magazzino e<br />

officina. La parte Est del sito, dopo la demolizione dei<br />

gasometri, è stata a<strong>di</strong>bita a parcheggio <strong>di</strong> superficie


AREA EX GASOMETRO<br />

<strong>20</strong>00÷giugno <strong>20</strong>04<br />

luglio <strong>20</strong>00: lavori <strong>di</strong> 1° stralcio per la realizzazione <strong>di</strong><br />

un parcheggio interrato e <strong>di</strong> superficie,<br />

commissionati dal Comune <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />

rinvenimento nel sottosuolo <strong>di</strong> materiale terroso<br />

contaminato da sostanze inquinanti <strong>di</strong> varia<br />

classificazione<br />

ottobre <strong>20</strong>00 sospensione dei lavori ed<br />

esecuzione <strong>di</strong> un <strong>intervento</strong> <strong>di</strong> bonifica ambientale,<br />

ai sensi del D.M. 471/99.


AREA EX GASOMETRO<br />

considerata la tipologia dei processi<br />

produttivi svolti sul sito<br />

(<strong>di</strong>stillazione/gassificazione del<br />

carbone fossile, raffreddamento e<br />

depurazione fisica del gas) è<br />

ipotizzabile la gestione in passato<br />

nell’area dei seguenti residui:<br />

• liqui<strong>di</strong> contenenti polveri <strong>di</strong> carbone, catrame,<br />

ammoniaca, naftalina ed oli leggeri, stoccati<br />

normalmente in vasche ubicate in prossimità dei forni e<br />

svuotate perio<strong>di</strong>camente me<strong>di</strong>ante autobotti<br />

• masse depuranti esauste del processo <strong>di</strong> depurazione<br />

chimica del gas, ricche <strong>di</strong> cianuri e <strong>di</strong> zolfo.


AREA EX GASOMETRO<br />

A seguito dell’approvazione:<br />

del Piano della Caratterizzazione (PdC)<br />

del Progetto Preliminare <strong>di</strong> Bonifica (PPB)<br />

del Progetto Definitivo <strong>di</strong> Bonifica (PDB)<br />

iniziano i lavori <strong>di</strong> bonifica in data il 7 gennaio <strong>20</strong>03.<br />

Nel corso <strong>di</strong> tali lavori sono stati rinvenuti nell’area<br />

quantitativi <strong>di</strong> terreni contaminati e rifiuti molto<br />

superiori a quanto preventivato<br />

Inoltre in uno dei piezometri monitorati è stata<br />

riscontrata la presenza <strong>di</strong> IPA in concentrazioni<br />

superiori ai limiti del D.M. 471/99


AREA EX GASOMETRO<br />

Giugno <strong>20</strong>04 lavori sospesi definitivamente senza<br />

completare l’<strong>intervento</strong> <strong>di</strong> bonifica previa messa in<br />

sicurezza <strong>di</strong>.<br />

• un cumulo <strong>di</strong> terreno contaminato proveniente dalle<br />

attività <strong>di</strong> scavo, stoccato sul sito e stimato in circa<br />

6'000 m 3<br />

• <strong>di</strong> alcune porzioni <strong>di</strong> terreno contaminato presenti sul<br />

fondo scavo.<br />

Nel <strong>20</strong>05 è stata affidata all’AMIA<br />

l’esecuzione <strong>di</strong> attività finalizzate al<br />

monitoraggio perio<strong>di</strong>co delle acque<br />

sotterranee e alla verifica e mantenimento<br />

delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza dell’area in<br />

generale, nonchè la rielaborazione dei vari<br />

piani finalizzati alla bonifica del sito


Piano della Caratterizzazione<br />

approvato nel giugno <strong>20</strong>05<br />

CARATTERISTICHE DEI PRINCIPALI CONTAMINANTI<br />

RILEVATI IN SITO<br />

Per i terreni:<br />

- gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)<br />

- gli Idrocarburi Petroliferi Pesanti (TPH C>12)<br />

- alcuni metalli, quali Arsenico e Rame, limitatamente agli<br />

scavi esplorativi lungo il confine dell’area<br />

Per le acque sotterranee:<br />

- gli Idrocarburi Policiclici Aromatici;<br />

- alcuni metalli, in particolare Manganese;<br />

- alcuni composti Alifatici Clorurati, quali Cloroformio,<br />

Tetracloroetilene e Tricloroetano, limitatamente ai<br />

campionamenti meno recenti


Progetto definitivo <strong>di</strong> bonifica<br />

fase 1 e fase 2 - Aprile <strong>20</strong>06<br />

Fase 1<br />

rimozione dei nuclei <strong>di</strong> contaminazione, identificati come N1, N2 e N3, ubicati<br />

nella parte Ovest del sito, in cui è prevista la realizzazione del parcheggio<br />

interrato, me<strong>di</strong>ante escavazione fino a 3 metri <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà ed il trattamento<br />

biologico on-site dei terreni contaminati con vagliatura preliminare<br />

• volume 2.700m 3<br />

• 880 mg/kg e 6.5<strong>20</strong>mg/kg per i TPH C>12<br />

• 149 e 3.870 mg/kg per gli IPA totali<br />

Fase 2<br />

L’<strong>intervento</strong> ha per oggetto il cumulo <strong>di</strong> terreno stoccato provvisoriamente nella<br />

parte Sud-Est me<strong>di</strong>ante trattamento biologico on-site previa vagliatura<br />

•volume 6.000m 3<br />

•2'080 mg/kg e 42'800 mg/kg per i TPH C>12;<br />

•469 e 2'580 mg/kg per gli IPA totali.<br />

Fase 3<br />

<strong>intervento</strong> <strong>di</strong> bonifica del nucleo N4 ubicato nella parte del sito compresa tra il<br />

cumulo e un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> proprietà dell’AGSM, in prossimità dell’accesso <strong>di</strong> Via<br />

Campo Marzo


D.Lgs. 152/<strong>20</strong>06<br />

Nell'aprile <strong>20</strong>06 è entrato in vigore il D.Lgs. 152/06 che<br />

prevede, relativamente alle procedure <strong>di</strong><br />

caratterizzazione e bonifica <strong>di</strong> siti contaminati,<br />

l'abrogazione del D.Lgs. 22/97 e dei relativi decreti<br />

attuativi (art. 264) e in particolare stabilisce che<br />

"Fatti salvi gli interventi realizzati alla data <strong>di</strong> entrata in<br />

vigore della parte Quarta [...], entro centottanta giorni da<br />

tale data, può essere presentata all'autorità competente<br />

adeguata relazione tecnica al fine <strong>di</strong> rimodulare gli<br />

obiettivi <strong>di</strong> bonifica già autorizzati sulla base dei<br />

criteri definiti dalla parte Quarta del presente decreto<br />

(analisi <strong>di</strong> rischio). L'autorità competente esamina la<br />

documentazione e <strong>di</strong>spone le varianti al progetto<br />

necessarie".


D.Lgs 22/97 e D.M. 471/99<br />

D.Lgs 152/06<br />

Un sito è contaminato se sono presenti<br />

concentrazioni <strong>di</strong> sostanze inquinanti, nel<br />

suolo o nel sottosuolo o nelle acque<br />

sotterranee o nelle acque superficiali,<br />

superiori ai valori <strong>di</strong> concentrazione limite<br />

accettabili (CLA) stabilite dal D.M. 471/99.<br />

Un sito non è contaminato se la<br />

contaminazione rilevata nelle matrici<br />

ambientali risulta inferiori ai valori <strong>di</strong><br />

Concentrazione Soglia <strong>di</strong> Contaminazione<br />

(CSC) oppure, se superiore, risulti<br />

comunque inferiore ai valori <strong>di</strong><br />

Concentrazione Soglia <strong>di</strong> Rischio (CSR)<br />

determinati a seguito dell'analisi <strong>di</strong> rischio<br />

sanitario e ambientale sito specifica.<br />

Il sito inquinato (o presumibilmente<br />

inquinato) deve essere sottoposto ad<br />

interventi <strong>di</strong> messa in sicurezza<br />

d'emergenza, <strong>di</strong> caratterizzazione<br />

ambientale, <strong>di</strong> bonifica e ripristino<br />

ambientale per eliminare le fonti <strong>di</strong><br />

inquinamento e le sostanze inquinanti o<br />

ridurre le concentrazioni a valori almeno pari<br />

alle CLA.<br />

Un sito è contaminato se i valori <strong>di</strong><br />

concentrazioni soglia (CSR) risultano<br />

superati<br />

Il sito contaminato deve essere sottoposto<br />

ad un <strong>intervento</strong> <strong>di</strong> bonifica, finalizzato<br />

all'eliminazione delle fonti <strong>di</strong> inquinamento e<br />

delle sostanze inquinanti o a ridurre le<br />

concentrazioni delle stesse presenti nel<br />

suolo, nel sottosuolo, nelle acque<br />

sotterranee ad un livello uguale o inferiore ai<br />

valori delle CSR.


ANALISI DI RISCHIO- componenti<br />

1. scenari<br />

2. contaminanti in<strong>di</strong>ce<br />

3. sorgenti<br />

4. vie e le modalità <strong>di</strong> esposizione<br />

5. recettori e i bersagli della<br />

contaminazione


Scenario<br />

Descrizione<br />

Obiettivo principale<br />

dell’analisi <strong>di</strong> rischio<br />

Scenario 1a<br />

Scenario 1b<br />

Con<strong>di</strong>zione attuale (area non<br />

accessibile)<br />

Cumulo messo in sicurezza<br />

Con<strong>di</strong>zione attuale (area senza<br />

limiti <strong>di</strong> accessibilità)<br />

Cumulo smaltito o messo in<br />

sicurezza permanente<br />

Definizione <strong>di</strong> Rischio relativo alla<br />

con<strong>di</strong>zione attuale<br />

Definizione <strong>di</strong> Rischio nel caso<br />

sull'area non venga realizzata<br />

alcuna opera<br />

Scenario 2<br />

Con<strong>di</strong>zione futura (parcheggio<br />

interrato estensione areale: 6'000<br />

m 2 e sviluppato tra 48,0 e 57,0 m<br />

s.l.m)<br />

Cumulo trattato e riutilizzato in<br />

sito per attività <strong>di</strong> riempimento<br />

Definizione <strong>di</strong> CSR per futura<br />

destinazione del sito (nuove<br />

concentrazioni obiettivo <strong>di</strong><br />

<strong>intervento</strong> <strong>di</strong> bonifica)


CONTAMINANTI INDICE<br />

tutti i parametri rilevati in concentrazioni superiori alle<br />

Concentrazioni Soglia <strong>di</strong> Contaminazione (CSC) stabilite dal D.Lgs. 152/06<br />

MATRICE TERRENO<br />

Idrocarburi Petroliferi Pesanti (C>12)<br />

Benzo[a]antracene<br />

Benzo[a]pirene<br />

Benzo[b]fluorantene<br />

Benzo[g,h,i]perilene<br />

Benzo[k]fluorantene<br />

Crisene<br />

Dibenzo[a,e]pirene<br />

Dibenzo[a,h]antracene<br />

Indeno[1,2,3-cd]pirene<br />

Pirene<br />

Solfati<br />

Manganese<br />

Ferro<br />

Nichel<br />

Piombo<br />

Zinco<br />

MATRICE ACQUE<br />

SOTTERRANEE<br />

Benzo(a)pirene<br />

Benzo(b)fluorantene<br />

Benzo(k)fluorantene<br />

Benzo(g,h,i)perilene


Terreno: nuclei <strong>di</strong> potenziale contaminazione<br />

(concentrazioni > CSC)


Terreno - Concentrazioni considerate<br />

nell’analisi <strong>di</strong> rischio [mg/kg]


Sorgenti <strong>di</strong> contaminazione<br />

Matrice Acque Sotterranee<br />

9 Piezometri<br />

1 a monte, 3 interme<strong>di</strong> e 5 a valle<br />

gli unici superi delle CSC sono stati registrati in<br />

corrispondenza del P3 e del P12:<br />

P3: i dati sono considerati non atten<strong>di</strong>bili<br />

(danneggiamenti accidentali in corso dei lavori <strong>di</strong> bonifica)<br />

P12: i dati <strong>di</strong> monitoraggio in concentrazioni<br />

superiori alle CSC in<strong>di</strong>cate dal D.Lgs. 152/06<br />

(IPA, Metalli e Solfati) sono stati utilizzati per<br />

l’analisi <strong>di</strong> rischio


Acque sotterranee: nuclei <strong>di</strong> potenziale<br />

contaminazione - Piezometro P12<br />

(ottobre <strong>20</strong>05 - giugno <strong>20</strong>06)


Esposizione: vie e modalità<br />

Esposizione: contatto da parte della superficie esterna<br />

(barriera) <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo con un agente chimico, fisico o<br />

biologico<br />

Vie <strong>di</strong> esposizione: sono quelle me<strong>di</strong>ante le quali il<br />

potenziale bersaglio entra in contatto con le sostanze<br />

inquinanti (suolo superficiale, suolo profondo, aria outdoor,<br />

aria indoor, acqua sotterranea)<br />

Esposizione <strong>di</strong>retta: la via <strong>di</strong> esposizione coincide con la<br />

sorgente<br />

Esposizione in<strong>di</strong>retta: il contatto con la sostanza inquinante<br />

avviene dopo la migrazione della stessa<br />

Modalità <strong>di</strong> esposizione: ingestione <strong>di</strong> acqua potabile,<br />

ingestione <strong>di</strong> suolo, contatto dermico, inalazione <strong>di</strong> vapori e<br />

particolato


Vie e modalità <strong>di</strong> esposizione<br />

Scenario 1<br />

(1a e 1b)<br />

Scenario 2<br />

• Lisciviazione <strong>di</strong> contaminanti da terreno verso falda<br />

acquifera, trasporto in falda e conseguente ingestione <strong>di</strong><br />

acqua <strong>di</strong> falda contaminata;<br />

• Trasporto <strong>di</strong> contaminanti in falda e conseguente<br />

ingestione <strong>di</strong> acqua <strong>di</strong> falda contaminata;<br />

• Erosione eolica, volatilizzazione e <strong>di</strong>spersione in<br />

atmosfera (ambiente outdoor) dei contaminanti.<br />

•Ingestione e contatto <strong>di</strong>retto con terreni contaminati<br />

superficiali (solo Nucleo A non pavimentato, Scenario 1b)<br />

• Lisciviazione <strong>di</strong> contaminanti da terreno verso falda<br />

acquifera, trasporto in falda e conseguente ingestione <strong>di</strong><br />

acqua <strong>di</strong> falda contaminata;<br />

• Trasporto <strong>di</strong> contaminanti in falda e conseguente<br />

ingestione <strong>di</strong> acqua <strong>di</strong> falda contaminata;<br />

• Volatilizzazione e <strong>di</strong>spersione in atmosfera dei<br />

contaminanti (ambiente outdoor) e in ambiente indoor.


Recettori e bersagli della<br />

contaminazione


CALCOLO DEL RISCHIO E DELLE CSR<br />

l’analisi del rischio è un metodo (modalità<br />

<strong>di</strong>retta) che consente la stima quantitativa del<br />

rischio.<br />

Il suo inverso (modalità inversa) consente,<br />

imponendo un rischio accettabile, <strong>di</strong> definire<br />

concentrazioni alla sorgente accettabili da un<br />

punto <strong>di</strong> vista del rischio sanitario o, in altri<br />

termini, <strong>di</strong> definire obiettivi <strong>di</strong> bonifica sito<br />

specifici, corrispondenti alle CSR introdotte dal<br />

D. Lgs. 152/06


CALCOLO DEL RISCHIO SANITARIO<br />

Modalità <strong>di</strong> calcolo del rischio <strong>di</strong>fferenti a seconda degli<br />

effetti sanitari dei contaminanti<br />

SOSTANZE CANCEROGENE<br />

L’esposizione definita come LADD (Life Averaged Daily Dose -<br />

espressa in mg/kg/giorno) è correlata con gli effetti<br />

incrementali <strong>di</strong> comparsa <strong>di</strong> nuovi casi <strong>di</strong> tumore secondo una<br />

relazione <strong>di</strong> tipo lineare tra dose ed effetto, senza considerare<br />

alcun valore <strong>di</strong> soglia<br />

COMPOSTI NOCIVI DA UN PUNTO DI VISTA SANITARIO MA<br />

NON CANCEROGENI.<br />

L’esposizione è correlata alla dose tollerabile giornaliera TDI<br />

(Tolerable Daily Intake), cioè la dose che, per unità <strong>di</strong> peso<br />

corporeo, può essere assunta dall’uomo senza che nel suo<br />

organismo si produca un effetto sanitario indesiderabile


Criteri <strong>di</strong> accettabilità del rischio<br />

Effetti cancerogeni sulla salute umana<br />

Rischio tollerabile per le singole sostanze cancerogene 10 -6<br />

Rischio tollerabile cumulativo per le sostanze cancerogene10 -5<br />

In generale, porre il rischio per la per la salute umana pari a 10-6<br />

significa che il rischio incrementale <strong>di</strong> contrarre il tumore è per 1<br />

in<strong>di</strong>viduo su 1.000.000.<br />

Effetti tossici non cancerogeni sulla salute umana<br />

- il valore <strong>di</strong> in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rischio, in<strong>di</strong>viduale e cumulato, accettabile è<br />

uguale o inferiore a 1 rapporto tra quantità giornaliera <strong>di</strong> contaminante<br />

effettivamente assunta e dose quoti<strong>di</strong>ana accettabile o tollerabile (ADI<br />

o TDI)


Le procedure devono essere condotte me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> metodologie <strong>di</strong><br />

comprovata vali<strong>di</strong>tà. La sottostante schermata, tratta da RBCA Tool kit,<br />

mostra l’elenco dei parametri utilizzati nell’analisi


Elaborazioni e risultati qualitativi<br />

dell’Analisi <strong>di</strong> Rischio


Analisi <strong>di</strong> rischio (CSC)<br />

Modalità <strong>di</strong>retta<br />

Stima<br />

quantitativa del<br />

rischio<br />

Rischio<br />

accettabile<br />

Definizione CSR<br />

(obiettivi <strong>di</strong> bonifica)<br />

Rischio non<br />

accettabile<br />

Modalità inversa<br />

CRS = C sorgente<br />

.<br />

Rischio accettabile<br />

Rischio calcolato


CSR calcolate, obiettivi <strong>di</strong> bonifica proposti e<br />

rapporto con le CSC del D.Lgs. 152/06


Grazie per l’attenzione<br />

“Gasometro” Mario Sironi 1943

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