gennaio 2009 - Scarica il PDF - Eo Ipso
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<strong>gennaio</strong> <strong>2009</strong><br />
È arrivato un anno nuovo<br />
CONVEGNO<br />
Contro la crisi<br />
artigiani in assise<br />
a pag. 6<br />
INDUSTRIALI<br />
I giovani imprenditori<br />
tra auguri e solidarietà<br />
a pag. 15<br />
MOSTRE<br />
Il progetto del Vispe<br />
una mostra itinerante<br />
a pag. 28
Editoriale<br />
DI LIDIO CLEMENTI<br />
Ora c’è la riscoperta della nostra Bcc<br />
Un buon anno di cuore a tutti i nostri Soci, ai clienti e ai lettori<br />
di questo primo numero del <strong>2009</strong> de la Voce.<br />
Un’edizione particolare, che rompe la tradizione degli anni<br />
scorsi, che ci vedeva alle stampe tra la fine di febbraio e gli<br />
inizi di marzo. Ma vista la ricchezza del nostro mese di<br />
dicembre e gli importanti temi di discussione sul tavolo,<br />
questa volta la scelta era obbligata. Le pagine che seguono,<br />
infatti, sono in larga parte dedicate alle<br />
molte iniziative che hanno caratterizzato<br />
la fine del nostro 2008 e che parlano<br />
di noi attraverso la vicinanza alla nostre<br />
comunità, alle nostre famiglie, alle tante<br />
associazioni che operano nel campo del<br />
volontariato e dell’aggregazione.<br />
Sembra quasi una coincidenza, ma proprio<br />
quando decine e decine di risparmiatori<br />
e di aziende, spinti dalla crisi di<br />
fiducia generata dal sistema finanziario internazionale,<br />
hanno riscoperto <strong>il</strong> valore del Credito Cooperativo, svariate<br />
iniziative che avevamo messo in cantiere nei mesi scorsi<br />
sono giunte a compimento, aiutando a loro volta questa<br />
riscoperta collettiva della nostra Bcc e del valore che genera<br />
per i territori che la ospitano. Dall’Angelus di Arconate al<br />
progetto Salva dell’ospedale di Legnano, dai laboratori delle<br />
scuole a Buguggiate alle manifestazioni di Busto Arsizio,<br />
In questo <strong>2009</strong><br />
siamo chiamati<br />
ancor di più<br />
a svolgere<br />
<strong>il</strong> nostro ruolo<br />
Varese e Somma Lombardo, ci arriva dagli enti pubblici un<br />
coro di attestazioni per <strong>il</strong> ruolo che siamo andati ad assumere<br />
nel nostro territorio e per lo sforzo continuo che operiamo<br />
a favore delle nostre comunità locali. Sul piano strettamente<br />
legato al sistema complessivo del credito, le iniziative con<br />
artigiani e industriali, di cui riferiamo nelle prime pagine di<br />
questa nostra Voce, sono la testimonianza reale della rinnovata<br />
attenzione che questo territorio -e<br />
le sue associazioni di categoria- pone a<br />
quella che ha compreso essere davvero<br />
la sua banca locale.<br />
Insomma: <strong>il</strong> territorio ci sta riscoprendo.<br />
Come banca, innanzitutto. Ma<br />
anche come portatori di un sistema di<br />
valori che ci rende speciali e fa unico <strong>il</strong><br />
nostro modo di fare banca locale. E in<br />
questo <strong>2009</strong> caratterizzato dall’attesa<br />
della crisi, siamo chiamati ancor di più a svolgere <strong>il</strong> nostro<br />
ruolo a sostegno delle famiglie e dell’economia dei nostri<br />
territori. Una cosa è certa: non ci tireremo indietro. E come<br />
scrivevo sull’ultimo numero del 2008, <strong>il</strong> nostro principale<br />
compito è quello di restare e essere sempre di più un punto<br />
di riferimento certo per la voglia di intraprendere e di fare<br />
impresa delle nostre aziende e dei nostri imprenditori e una<br />
risoluzione ai problemi delle nostre famiglie.<br />
3
SOMMARIO<br />
COPERTINA<br />
Il Natale della nostra Bcc<br />
Tutta la cronaca del viaggio di Babbo Natale tra le f<strong>il</strong>iali della nostra<br />
Banca tra sorrisi, dolcetti, fotografie e tanta simpatia. L’iniziativa ha<br />
riscosso un enorme successo e non solo tra i più piccoli. Ma non c’è<br />
stato solamente Santa Klaus in questo Natale targato Bcc di Busto<br />
Garolfo e Buguggiate: concerti, eventi, manifestazioni nel territorio<br />
che hanno caratterizzato la presenza sempre più radicata e attenta<br />
del nostro istituto di credito.<br />
17<br />
Il Panorama<br />
DI LUCA BARNI<br />
Nuova organizzazione<br />
per un anno da protagonisti<br />
“Il territorio sta riscoprendo le piccole Banche ed <strong>il</strong> loro particolare modo di operare”.<br />
Il convegno<br />
6<br />
L’incontro organizzato<br />
dagli artigiani<br />
a V<strong>il</strong>la Corvini<br />
Inaugurazioni<br />
12<br />
L’Angelus: ricordo<br />
del mondo artigiano<br />
di Arconate<br />
LA VOCE <strong>gennaio</strong> <strong>2009</strong><br />
9 La Banca<br />
La serata con i dipendenti<br />
della nostra Bcc per gli auguri<br />
di Natale e sereno <strong>2009</strong><br />
15 Primo piano<br />
La cena dei giovani industriali<br />
della provincia di Varese<br />
all’insegna della solidarietà<br />
21 Iniziative/1<br />
Un giorno intero<br />
dedicato ai Soci<br />
della nostra Banca<br />
22 Iniziative/2<br />
Le benemerenze:<br />
tradizionale ultimo atto<br />
dell’anno di Busto Garolfo<br />
24 Eventi/1<br />
Il concerto di fine anno<br />
di Busto Arsizio<br />
26 Eventi/2<br />
Capodanno a Somma<br />
come a Vienna<br />
28 La mostra<br />
Come è nata la mostra del Vispe<br />
e <strong>il</strong> calendario completo<br />
31 Territorio<br />
Cresce a Varese<br />
la sfida oncologica<br />
32 Mondo Soci<br />
Tutte le news dal PsT<br />
e dall’associazione Ccr<br />
Questa è un’affermazione che viene ormai ut<strong>il</strong>izzata non solo all’interno del movimento del Credito Cooperativo, ma<br />
soprattutto dalla stampa economica che ci riconosce un ruolo anticiclico nell’attuale fase di congiuntura negativa. La cosa<br />
ci rende orgogliosi, ma soprattutto ci sprona a proseguire <strong>il</strong> cammino intrapreso per dare sempre più valore al territorio,<br />
oltre che produrre la redditività necessaria a perpetuare la nostra azione nel tempo. Se <strong>il</strong> territorio ci vuole protagonisti nel<br />
<strong>2009</strong>, noi non abbiamo perso tempo, e già l’ultimo trimestre dell’anno è stato ut<strong>il</strong>izzato per programmarne l’attività: la<br />
novità più importante è stata la revisione della struttura organizzativa con la suddivisione dell’operatività bancaria in due<br />
aree, quella dei servizi (cioè la “fabbrica”) e quella commerciale al fine di rendere più efficiente ogni singolo processo. A<br />
capo dell’area Servizi è stato nominato Angelo Canton, con noi dal 2000 e da ottobre Vice Direttore Generale. Se CSR (corporate<br />
social responsab<strong>il</strong>ity) vuol dire anche soddisfare le esigenze degli stakeholder, ebbene i nostri primi stakeholder<br />
sono i dipendenti, per i quali, nel <strong>2009</strong>, proseguirà l’investimento iniziato con l’assessment lo scorso anno. L’obiettivo è<br />
far crescere le giovani risorse interne; prepararle ad assumere ruoli e responsab<strong>il</strong>ità nel momento in cui se ne creerà l’opportunità.<br />
Lo scenario economico del <strong>2009</strong> prevede congiuntura negativa e paventa, negli addetti ai lavori e nell’opinione<br />
pubblica, la possib<strong>il</strong>ità di credit crunch da parte del sistema bancario: noi, come nell’anno passato, continueremo a<br />
sostenere l’attività della nostra clientela, sia essa aziendale/professionale/famigliare. Il trend di crescita degli impieghi<br />
previsto nel budget <strong>2009</strong>, già approvato dal Consiglio di Amministrazione, è quasi totalmente dedicato ai clienti già acquisiti.<br />
Il <strong>2009</strong> ci vede ai blocchi di partenza pronti a fare la nostra parte, come sempre del resto. Ci siamo ben allenati e preparati,<br />
abbiamo rivisto la struttura sia del personale sia organizzativa, abbiamo messo in cantiere gli investimenti necessari<br />
a supportare l’attività commerciale e abbiamo redatto un budget coerente con <strong>il</strong> nostro modo di fare Banca; un modo<br />
diverso, come voi ben sapete e come anche gli altri, da qualche tempo, ci riconoscono. Il nostro obiettivo è <strong>il</strong> solito, lo stesso<br />
da oltre centodieci anni: produrre le risorse necessarie a creare coesione sociale e valore sul territorio. Non ho dubbi, ci<br />
riusciremo, anche questa volta.<br />
La Voce<br />
Bimestrale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate<br />
Progetti<br />
30<br />
Prosegue “Salva”<br />
<strong>il</strong> primo soccorso<br />
nelle scuole del territorio<br />
<strong>gennaio</strong> <strong>2009</strong><br />
Anno VI n° 1<br />
Direttore Editoriale: Alberto Morandi<br />
Direttore Responsab<strong>il</strong>e: Chiara Porta<br />
Redazione e grafica: <strong>Eo</strong> <strong>Ipso</strong> - Legnano<br />
Stampa: Arti Grafiche Baratelli - Busto Arsizio<br />
Editore: Spinnaker<br />
Registrazione del Tribunale di M<strong>il</strong>ano n°163 del 15-03-2004<br />
4<br />
5
IL CONVEGNO<br />
IL CONVEGNO<br />
Contro la crisi, tavola rotonda degli artigiani<br />
A V<strong>il</strong>la Corvini, incontro tra gli attori economici del territorio perché si torni a credere<br />
nell’economia sociale di mercato per dare valore alle imprese. La via d’uscita passa sia dal<br />
settore pubblico (riforme istituzionali urgenti) sia da quello privato (responsab<strong>il</strong>ità soggettive)<br />
è arrivato da più parti:<br />
mettere mano alle riforme istituzionali<br />
e tornare alla responsabi-<br />
L’invito<br />
lità di ciascun attore economico. Per cercare<br />
di superare l’attuale crisi finanziaria<br />
occorre fare un passo indietro, ovvero<br />
rimettere al centro l’economia reale. Basta,<br />
quindi, con grandi operazioni finanziarie,<br />
che spostano solamente capitali ma non<br />
sostengono in modo concreto chi produce.<br />
Basta puntare ai guadagni fac<strong>il</strong>i e in<br />
breve tempo, che vanno incontro a rischi<br />
mai calcolab<strong>il</strong>i fino in fondo.<br />
È uno stimolo a restituire fiducia<br />
dando valore al territorio, quello che<br />
arriva dal mondo economico. Le associazioni<br />
d’impresa, gli studiosi, le stesse<br />
istituzioni continuano a sottolineare<br />
la necessità di tornare al “locale”, per<br />
non restare imbrigliati in un sistema<br />
che non darà certo vantaggi alle famiglie.<br />
È, quindi, seguendo la strada che<br />
la nostra Bcc ha sempre percorso che è<br />
possib<strong>il</strong>e provare ad uscire dalla crisi.<br />
La tavola rotonda, che è stata organizzata<br />
lo scorso venerdì 5 dicembre nella<br />
Sala Rossa di V<strong>il</strong>la Corvini a Parabiago<br />
dalla Confartigianato Altom<strong>il</strong>anese in<br />
collaborazione con <strong>il</strong> Comune di<br />
Parabiago e la Banca di Credito<br />
Cooperativo di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate, ha infatti sostenuto la<br />
necessità di tornare ad un’economia<br />
sociale di mercato. Un’economia dove<br />
viene dato valore alle imprese che operano<br />
sul territorio. «Il credito cooperativo<br />
è una banca di tipo diverso e la<br />
nostra identità definisce la stessa<br />
nostra operatività quotidiana sul territorio<br />
-ha ricordato Luca Barni, direttore<br />
generale della nostra Bcc-. Questo<br />
non solo perché le Bcc si fondano su<br />
una matrice cooperativa, ma anche<br />
perché non abbiamo mai dimenticato<br />
la nostra funzione tradizionale: originiamo<br />
per gestire e non per distribuire.<br />
Ovvero, non spostiamo <strong>il</strong> rischio su<br />
terzi, ma vogliamo generare valore per<br />
<strong>il</strong> territorio dove operiamo». Un modo<br />
di operare che «poteva farci apparire<br />
come dei “panda in via di estinzione”<br />
-ha proseguito Barni- ma che ha pagato<br />
in termini di risultati: non solamente<br />
in occasione dell’attuale crisi, ma<br />
anche nel recente passato. Infatti,<br />
nonostante i nostri 111 anni di storia,<br />
negli ultimi quattro anni abbiamo raddoppiato<br />
sia gli impieghi, sia la raccolta».<br />
Oggi, quindi, alla Banca di Credito<br />
Cooperativo non servono cambiamenti<br />
di rotta: «Continueremo sulla nostra<br />
strada -ha ricordato <strong>il</strong> direttore generale-.<br />
Continueremo a far dormire sonni<br />
tranqu<strong>il</strong>li ai nostri clienti e a far guadagnare<br />
<strong>il</strong> territorio, operando in stretta<br />
sinergia con gli attori che lavorano su<br />
questo territorio. Vogliamo continuare<br />
ad essere l’approdo sicuro di sempre».<br />
Prodotti finanziari dalle promesse<br />
quasi miracolose, secondo Barni, portano<br />
«alla perdita del senso del rischio<br />
associato ad un’operazione creditizia.<br />
La nostra scelta, dimostrata anche da<br />
un codice di autoregolamenteazione<br />
che è stato approvato dal Consiglio di<br />
Amministrazione già tre anni fa, è<br />
stata quella di non proporre mai obbligazioni<br />
con certi rating: siamo stati<br />
cauti, anche a costo talvolta di rischiare<br />
di perdere alcuni clienti. Facciamo<br />
guadagnare un po’ meno, ma facciamo<br />
dormire sonni tranqu<strong>il</strong>li», ha ribadito.<br />
In un clima di grande incertezza e di<br />
grande sfiducia, soprattutto nei confronti<br />
del sistema bancario, la nostra<br />
Bcc, come tutta la rete del Credito<br />
Cooperativo, diventa quel punto<br />
fermo, solido e sicuro, al quale famiglie,<br />
ma soprattutto gli imprenditori,<br />
possono far riferimento. Del resto, è<br />
stato proprio <strong>il</strong> presidente di<br />
Confartigianato Altom<strong>il</strong>anese, Edmiro<br />
Toniolo, a richiamare l’intero mondo<br />
del credito al suo ruolo originario. «Il<br />
sistema bancario è chiamato a rivedere<br />
gli indirizzi strategici sui quali si<br />
fonda», ha detto Toniolo nell’incontro<br />
di Parabiago. «Occorre restituire un<br />
ruolo sociale alla finanza affinché<br />
possa essere uno strumento di sostegno<br />
all’economia reale: <strong>il</strong> mondo dell’artigianato<br />
è fatto da piccole aziende.<br />
È questo <strong>il</strong> mondo dell’economia<br />
reale». Dal suo punto di vista priv<strong>il</strong>egiato,<br />
l’associazione di categoria vede<br />
Nelle immagini, alcuni momenti del convegno organizzato a V<strong>il</strong>la Corvini di Parabiago dall’associazione<br />
artigiani Altom<strong>il</strong>anese a cui è stato invitato <strong>il</strong> nostro direttore generale Luca Barni. L’incontro, messo in<br />
cantiere per <strong>il</strong>lustrare le mosse da compiere contro la crisi finanziaria e di mercato che sta investendo i<br />
mercati internazionali, ha richiamato molte persone accorse per capire quali mosse gli attori economici<br />
del territorio hanno intenzione di compiere per dare slancio all’economia locale e per uscire dallo stallo.<br />
una situazione non semplice: nel quarto<br />
trimestre del 2008, Confartigianato<br />
ha registrato un raddoppio del ricorso<br />
ai contratti di solidarietà rispetto<br />
allo stesso periodo dell’anno precedente.<br />
Inoltre, c’è una forte richiesta<br />
di liquidità: «Nel 2007 i finanziamenti<br />
per liquidità che sono stati presentati<br />
rappresentavano <strong>il</strong> 67 per cento.<br />
Adesso ci troviamo in una situazione<br />
che sfiora l’80 per cento», ha r<strong>il</strong>evato<br />
Bruno Mazza, presidente di<br />
Artigianfidi Legnano. «Ci troviamo<br />
davanti ad un problema di economia<br />
reale e di lavoro. C’è un’elevata propensione<br />
al risparmio e questo è sintomo<br />
di un Paese che non si fida», ha<br />
sottolineato Davide Colombo, caporedattore<br />
del Sole 24 Ore, che ha<br />
coordinato la tavola rotonda in V<strong>il</strong>la<br />
Corvini. Persino le istituzioni locali<br />
hanno lamentato uno scollamento tra<br />
gli interventi fatti in sostegno dell’economia<br />
e <strong>il</strong> territorio. Il sindaco di<br />
Parabiago, Olindo Garavaglia, ha<br />
invocato una revisione del patto di<br />
stab<strong>il</strong>ità, che «di fatto blinda gli investimenti<br />
degli enti pubblici, anche<br />
quelli virtuosi -ha osservato-. Non<br />
poter usare le risorse, pur avendole<br />
6<br />
7
IL CONVEGNO<br />
LA BANCA<br />
a disposizione, significa frenare l’economia.<br />
Rinviare opere pubbliche,<br />
oppure essere costretti a rinviare dei<br />
pagamenti, non aiuta certo le imprese<br />
che vengono chiamate a lavorare con<br />
gli enti pubblici».<br />
La via d’uscita alla crisi passa quindi<br />
da due canali: <strong>il</strong> primo, pubblico, che<br />
deve varare riforme istituzionali che<br />
non possono essere più rimandate. Il<br />
secondo, privato, che richiama alla<br />
responsab<strong>il</strong>ità di ciascuno: gli<br />
imprenditori al loro ruolo di “fare<br />
impresa” e le banche al loro compito<br />
di sostegno all’economia. Le Bcc sono<br />
pronte. È stato lo stesso Alessandro<br />
Azzi, presidente della Federazione<br />
nazionale delle Bcc, in uno suo recente<br />
intervento, a riportare l’attenzione<br />
sulla «finanza mutualistica», affidandole<br />
una funzione specifica, «complementare<br />
rispetto alla finanza di<br />
tipo capitalistico». Ha spiegato Azzi:<br />
«Mentre quest’ultima “dà valore al<br />
mercato”, fatto di per sé positivo e<br />
r<strong>il</strong>evante, la prima, la finanza mutualistica,<br />
ovvero le Banche di Credito<br />
Cooperativo, “danno mercato a valori”<br />
quali mutualità, democrazia economica,<br />
reciprocità. E tutto questo<br />
rimanendo all’interno dei principi di<br />
base del mercato. Rispettando i criteri<br />
di efficienza, produttività, concorrenza,<br />
sv<strong>il</strong>uppo. Per questa ragione,<br />
la finanza cooperativa può essere<br />
strumento strategico per attuare <strong>il</strong><br />
progetto di una economia di mercato<br />
che integri i valori della persona e<br />
della relazione, dell’efficienza e della<br />
solidarietà».<br />
PRESS BOX<br />
8<br />
Serata di Natale<br />
con i dipendenti<br />
Il nostro modo<br />
di fare banca<br />
dimostra, nel<br />
momento attuale,<br />
tutta la propria<br />
bontà<br />
Ha un sapore un po’ diverso <strong>il</strong><br />
Natale in Bcc, perché se è<br />
vero che la nostra Banca non<br />
vive sotto la proverbiale campana di<br />
vetro, <strong>il</strong> barometro, da queste parti,<br />
non segna <strong>il</strong> brutto tempo generalizzato<br />
di cui si parla e si legge.<br />
L’atmosfera natalizia della Bcc che si<br />
respirava giovedì 18 dicembre al tradizionale<br />
incontro dei dipendenti con<br />
i vertici dell’istituto era di tutt’altro<br />
tenore. Il futuro si scruta con attenzione,<br />
ma non si teme, è un campo<br />
aperto di progettualità, non un burrone<br />
senza fondo che si spalanca insieme<br />
con l’anno <strong>2009</strong>. «E la ragione di<br />
tutto questo viene da lontano -ha<br />
detto ai dipendenti Bcc riuniti nella<br />
sala don Besana <strong>il</strong> direttore<br />
generale Luca Barni-; <strong>il</strong><br />
nostro modo di fare banca<br />
dimostra, in un momento<br />
critico come quello che<br />
stiamo attraversando, la<br />
propria bontà. Il vecchio<br />
modo di fare banca, quello<br />
ancorato al territorio, saldato<br />
all’economia reale ha<br />
pagato, tant’è vero che per gli<br />
stakeholder di Altom<strong>il</strong>anese e<br />
Varesotto siamo diventati punti di<br />
riferimento, ci siamo accreditati come<br />
interlocutori principe delle associazioni<br />
di categoria, degli artigiani e<br />
delle imprese. Noi che eravamo l<strong>il</strong>lipuziani<br />
nel mondo delle banche,<br />
adesso siamo ricercati, per ragioni di<br />
affidab<strong>il</strong>ità e di serietà. Questo ha<br />
dimostrato <strong>il</strong> 2008 e questo dobbiamo<br />
mantenere nell’anno alle porte, perché<br />
adesso corre l’obbligo di non<br />
deludere le aspettative». Noblesse<br />
oblige, insomma, perché se si fa bene,<br />
comprensib<strong>il</strong>mente, le attese nei propri<br />
confronti crescono e bisogna<br />
dimostrarsi sempre all’altezza. «È un<br />
dato di fatto, lo sapete, lo sperimentate<br />
tutti i giorni in prima linea e lo<br />
avete letto sui giornali -ha rincarato<br />
la dose <strong>il</strong> presidente della Bcc Lidio<br />
Clementi- che le associazioni di categorie,<br />
le imprese e le famiglie guardino<br />
a noi come a un porto sicuro, in<br />
grado di dare garanzie, di fare banca<br />
in un modo totalmente diverso da<br />
quello di tutti gli altri. Ecco così spiegata<br />
l’incredib<strong>il</strong>e raccolta spontanea<br />
che ha preso <strong>il</strong> via ai nostri sportelli<br />
dalla fine di settembre. Ma ecco<br />
anche spiegato <strong>il</strong> crescente interesse<br />
che ci testimoniano le associazioni di<br />
categoria. Siamo visti come coloro<br />
che sono e stanno vicini all’economia<br />
reale, che non hanno imboccato scorciatoie,<br />
che hanno sempre seguito la<br />
politica dei piccoli ma meditati passi.<br />
Scelte che, forse, in passato, qualcuno<br />
non ha condiviso, ma che oggi mettono<br />
tutti d’accordo. Anche perché<br />
siamo gli unici, oggi, a non ribaltare<br />
sulle imprese e sulle famiglie<br />
i costi della crisi». La<br />
strada intrapresa è dunque<br />
quella giusta, quella che ha<br />
dato risultati, quella che ha<br />
messo al riparo dai marosi<br />
che stanno investendo l’economia.<br />
Più nel dettaglio<br />
Barni, nella sua analisi del<br />
2008, ha focalizzato l’attenzione<br />
sulla crescita degli impieghi,<br />
pari a 550 m<strong>il</strong>ioni di euro. «È stata<br />
più moderata rispetto agli esercizi<br />
precedenti -ha notato <strong>il</strong> direttore-, ma<br />
come dimenticare la crescita record, e<br />
avvenuta in condizioni ben più favorevoli<br />
come quella degli anni scorsi?»<br />
Una crescita che comunque, anche<br />
con queste lune, si attesta sul 12 –<br />
13%. Segno più anche per la raccolta<br />
diretta, che registra un incremento<br />
del 20% rispetto al 2007. Proprio su<br />
questo aspetto la Bcc ha dimostrato<br />
di essere una banca di razza: «Quanto<br />
è successo sul mercato finanziario<br />
quest’anno probab<strong>il</strong>mente lo vedremo<br />
scritto sui libri di storia -ha notato<br />
<strong>il</strong> direttore- e in questo caso è stato<br />
<strong>il</strong> nostro DNA a tutelare i nostri clienti,<br />
ma anche la banca stessa, perché<br />
da un lato i danni procurati ai nostri<br />
clienti dai default sono irrisori, mentre<br />
nulli sono i danni per la nostra<br />
BCC». Tiene la redditività, nonostan-<br />
HANNO DETTO<br />
LIDIO<br />
CLEMENTI<br />
«La crisi non può essere<br />
un alibi per nessuno.<br />
E certo non lo è<br />
e non lo sarà<br />
per tutti gli amministratori<br />
del consiglio di amministrazione,<br />
che non devono<br />
-e non voglionofar<br />
venir meno i nostri sforzi<br />
per aiutare le famiglie, <strong>il</strong> territorio<br />
e le nostre risorse umane<br />
a crescere perché aiutino<br />
la nostra Banca a crescere»<br />
LUCA<br />
BARNI<br />
«Sugli impieghi misureremo<br />
<strong>il</strong> nostro primo vero anno<br />
di consolidamento;<br />
quindi la crescita<br />
non potrà tararsi sulle due cifre<br />
come è avvenuto ultimamente,<br />
ma la stab<strong>il</strong>izzazione ci porterà<br />
a puntare sulla qualità del credito,<br />
quindi a lavorare sul cliente<br />
già acquisito, del quale<br />
conosciamo sia <strong>il</strong> grado<br />
di affidab<strong>il</strong>ità sia la tenuta<br />
economica in tempi critici»<br />
9
LA BANCA<br />
LA BANCA<br />
te <strong>il</strong> mercato monetario e, conseguentemente,<br />
i tassi: l’ut<strong>il</strong>e del 2008 si posiziona<br />
intorno ai 7,2 – 7,4 m<strong>il</strong>ioni con<br />
un margine di interesse in aumento<br />
del 13%. Poi <strong>il</strong> realismo tipico della<br />
Bcc; se infatti la “banca differente” di<br />
Busto Garolfo e Buguggiate non si<br />
unisce al coro delle lamentazioni, non<br />
può nemmeno innalzare inni di gioia:<br />
«Sugli impieghi misureremo <strong>il</strong> nostro<br />
primo vero anno di consolidamento -<br />
ha notato ancora Barni-; quindi la crescita<br />
non potrà tararsi sulle due cifre<br />
come è avvenuto ultimamente, ma la<br />
stab<strong>il</strong>izzazione ci porterà a puntare<br />
sulla qualità del credito, quindi a<br />
lavorare sul cliente già acquisito, del<br />
quale conosciamo sia <strong>il</strong> grado di affidab<strong>il</strong>ità<br />
sia la tenuta in tempi critici».<br />
La congiuntura si farà sentire sul<br />
lavoro del <strong>2009</strong> perché lo renderà<br />
ancor più delicato; da qui la necessità<br />
di trovare <strong>il</strong> giusto equ<strong>il</strong>ibrio fra l’analisi<br />
del merito creditizio e l’indispensab<strong>il</strong>e<br />
supporto al territorio di<br />
competenza. Esigenze, queste, che<br />
rinforzano ancor di più <strong>il</strong> richiamo al<br />
cliente già acquisito. Ed ecco quello<br />
che sta al centro dell’obiettivo per <strong>il</strong><br />
<strong>2009</strong>: la raccolta. «È <strong>il</strong> nostro vero<br />
obiettivo -sottolinea <strong>il</strong> Dg-, sia per la<br />
logica di competizione che regna sul<br />
mercato, sia per riportare gli equ<strong>il</strong>ibri<br />
generali dei flussi della Bcc a un livello<br />
di minor stress rispetto all’attuale.<br />
Di capitale importanza la raccolta<br />
indiretta, da sempre punto di forza<br />
della Bcc e inquadrata come obiettivo<br />
dal lavoro cominciato con l’arrivo del<br />
responsab<strong>il</strong>e Area Finanza Carlo<br />
Crugnola. Da qui l’importanza rivestita<br />
da questo settore e dell’aspetto<br />
consulenza, <strong>il</strong> vero progetto per l’anno<br />
che verrà, che posiziona la Bcc di<br />
Busto Garolfo e Buguggiate fra le<br />
realtà più avanzate in Italia nel panorama<br />
del credito cooperativo». E se la<br />
redditività nel <strong>2009</strong> sarà la misura più<br />
attendib<strong>il</strong>e degli affanni dell’economia,<br />
in Bcc c’è comunque qualche<br />
ragione di tranqu<strong>il</strong>lità in più, <strong>il</strong> patrimonio<br />
ereditato dai predecessori e<br />
consolidato. La chiosa del direttore è<br />
per <strong>il</strong> pubblico, i dipendenti Bcc:<br />
«Tutti i nostri progetti non avrebbero<br />
le gambe per camminare se non ci<br />
foste voi, perché nella nostra realtà è<br />
<strong>il</strong> gioco di squadra a fare <strong>il</strong> risultato».<br />
L’intervento del vice direttore<br />
Feliceangelo Canton ha esplicitato la<br />
strategia sul personale: «In prima<br />
istanza, proseguiremo con l’assessment<br />
per stimolare la crescita di<br />
risorse interne e con <strong>il</strong> progetto di<br />
dimensionamento, per razionalizzare<br />
la distribuzione delle risorse all’interno<br />
delle diverse aree, quindi mettere<br />
ognuno nelle condizioni di dare <strong>il</strong><br />
meglio di sé». Un investimento, quello<br />
nel personale, su cui la Bcc punta<br />
perché «la crisi non può essere un<br />
alibi per nessuno», ha affermato<br />
Clementi, richiamando quel patto<br />
non scritto fra amministratori e<br />
dipendenti della Bcc per cui ognuno<br />
deve fare la sua parte. «E certo non lo<br />
è e non lo sarà per noi del consiglio di<br />
amministrazione, che non dobbiamo -<br />
e non vogliamo - far venir meno i<br />
nostri sforzi per aiutarvi a crescere e<br />
per aiutare la nostra banca a crescere»<br />
ha continuato <strong>il</strong> presidente. Un obiettivo<br />
non autoreferenziale, ma che<br />
riverbera i propri effetti sui destinatari,<br />
i clienti: «Noi dobbiamo essere portatori<br />
di un messaggio di speranza<br />
per tutti i nostri imprenditori e le<br />
nostre famiglie. Dobbiamo stare loro<br />
vicini, testimoniando con forza i valori<br />
di solidarietà, cooperazione e<br />
mutuo soccorso che sono alla base<br />
del nostro agire», ha concluso<br />
Clementi. Agire, dunque, nel solco di<br />
quello che la Bcc ha sempre fatto,<br />
lavorare per gli altri, essere banca<br />
come servizio.<br />
Su questa lunghezza d’onda si innesta<br />
<strong>il</strong> saluto del parroco don Piero<br />
Roveda, che quest’anno ha festeggiato<br />
<strong>il</strong> cinquantesimo di sacerdozio e<br />
che intende perfettamente <strong>il</strong> senso di<br />
una vita spesa nell’ascolto delle esigenze<br />
altrui. D’obbligo <strong>il</strong> riferimento<br />
alla parabola dei talenti, e non tanto<br />
perché la banca tratti denaro, ma perché<br />
risorse ancor più importanti sono<br />
le capacità di ognuno, espresse nel<br />
lavoro quotidiano, nell’impegno nei<br />
confronti degli altri e nei benefici che<br />
ne possono derivare a una comunità.<br />
Alla parrocchia, come tradizione, la<br />
Bcc ha consegnato la busta di Natale<br />
per la benedizione e a don Piero un<br />
manoscritto tibetano steso da monaci<br />
buddisti del diciottesimo secolo; un<br />
segno, questo, per non dimenticare la<br />
situazione dei monaci del Myanmar,<br />
impegnati in una diffic<strong>il</strong>e lotta per la<br />
libertà che li ha visti, l’anno scorso, in<br />
piazza contro <strong>il</strong> regime, ma sui quali,<br />
oggi, mentre si stanno celebrando<br />
processi farsa, è calato <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio<br />
degli organi di informazione. Poi la<br />
scenografia, un’autentica muraglia di<br />
pacchi dono, è stata progressivamente<br />
smantellata: a ognuno <strong>il</strong> suo. Non<br />
prima, naturalmente, del passaggio<br />
per l’aperitivo a buffet allestito nell’atrio<br />
e l’immancab<strong>il</strong>e brindisi augurale<br />
per <strong>il</strong> Natale e l’anno nuovo. I<br />
presupposti perché in Bcc siano<br />
buoni non mancano.<br />
La serata di fine anno dedicata ai dipendeni della<br />
nostra Bcc. Nella pagina precedente, <strong>il</strong> parroco di<br />
Busto Garolfo, don Piero Roveda, riceve in dono<br />
dal presidente Lidio Clementi e dal direttore<br />
generale Luca Barni la pergamena originale dei<br />
monaci buddhisti che testimonia pace, fratellanza<br />
e libertà. Più sotto, Barni con <strong>il</strong> “suo” vice,<br />
Feliceangelo Canton. In questa pagina, in senso<br />
orario, gli interventi del presidente Lidio<br />
Clementi e del direttore generale Luca Barni; di<br />
seguito, la consegna dei pacchi dono a tutti i<br />
dipendenti, un momento della serata e l’intervento<br />
di Canton nominato vicedirettore generale<br />
proprio sul finire del 2008. Durante la serata sono<br />
stati presentati i dati relativi all’andamento della<br />
bnaca durante <strong>il</strong> 2008.<br />
10<br />
11
PRIMO PIANO<br />
PRIMO PIANO<br />
Arconate, una statua<br />
al mondo contadino<br />
è particolarmente<br />
cara al mondo agricolo: una<br />
L’immagine<br />
coppia di contadini interrompe<br />
<strong>il</strong> lavoro nei campi al suono delle<br />
campane che annunciano l’Angelus.<br />
Raffigurati in raccoglimento, con una<br />
forca, un cesto di patate e una carriola<br />
attorno, sono intenti nella preghiera.<br />
È <strong>il</strong> quadro dell’Angelus che Jean<br />
Francois M<strong>il</strong>let dipinse tra <strong>il</strong> 1857 e <strong>il</strong><br />
1859 e che ad Arconate è diventato<br />
una statua. Cambiano i materiali<br />
(dalla pittura ad olio si è passati al<br />
bronzo) e lo sfondo (<strong>il</strong> campan<strong>il</strong>e<br />
della chiesa di Cha<strong>il</strong>ly, che sorge nelle<br />
vicinanze di Barbizon in Francia, è<br />
sostituito da quello della chiesa arconatese<br />
di Sant’Eusebio), ma non <strong>il</strong><br />
significato: l’immagine è un tributo al<br />
mondo contadino, alle sue tradizioni<br />
e a ciò che ha significato per le famiglie.<br />
Un’istantanea che raccoglie un<br />
preciso periodo della storia e dell’economia<br />
dell’Altom<strong>il</strong>anese. I due contadini<br />
raffigurati raccontano<br />
la famiglia, <strong>il</strong> lavoro e la<br />
preghiera, proprio quei<br />
valori che hanno rappresentato,<br />
e rappresentano<br />
tutt’oggi, <strong>il</strong> senso stesso<br />
della nascita della Banca di<br />
Credito Cooperativo di Busto Garolfo<br />
e Buguggiate. E così non è proprio un<br />
caso se la nostra Bcc ha sostenuto l’iniziativa<br />
promossa dal Comitato per<br />
l’Angelus: ovvero la volontà di un<br />
gruppo di cittadini di Arconate di<br />
ricordare la storia contadina, proprio<br />
Angelus: volontà<br />
degli arconatesi<br />
di ricordare a tutti<br />
la storia rupestre<br />
riprendendo quel quadro che oggi è<br />
custodito al Museo D’Orsay a Parigi e<br />
che da circa 50 anni è diventato l’icona<br />
rappresentativa della Giornata del<br />
Ringraziamento della Coldiretti.<br />
Attorno all’iniziativa, organizzata<br />
da Adelio Pisoni,<br />
anima e promotore del<br />
Comitato arconatese, oltre<br />
alla Bcc si sono raccolte<br />
l’amministrazione comunale<br />
e la stessa Coldiretti.<br />
Poi, all’artista Marco Del Corso è stata<br />
affidata la realizzazione dell’opera e <strong>il</strong><br />
risultato è stato collocato sull’aiuola<br />
al confine con la frazione di Busto<br />
Garolfo, Olcella, sotto al gelso ultracentenario<br />
che è stato piantumato tre<br />
anni fa in ricordo della passata econo-<br />
mia agricola locale, quando le famiglie<br />
integravano <strong>il</strong> reddito dei campi<br />
con l’allevamento del baco da seta.<br />
«La nostra Banca è nata in aiuto dei<br />
contadini; è nata per andare incontro<br />
alle difficoltà che <strong>il</strong> mondo agricolo<br />
stava vivendo», ha ricordato <strong>il</strong> presidente<br />
della nostra Bcc, Lidio<br />
Clementi, che ha presenziato alle cerimonie<br />
di inaugurazione della statua<br />
insieme al vicepresidente Roberto<br />
Scazzosi e a Gianfranco Sommaruga,<br />
componente del Collegio sindacale<br />
della banca. «Siamo orgogliosi di aver<br />
sostenuto questa iniziativa perché<br />
valorizza quei valori che sono alla<br />
base della nostra Bcc: <strong>il</strong> concetto di<br />
solidarietà, di aiuto alle famiglie e di<br />
sostegno alle imprese del territorio,<br />
insieme ad un profondo rispetto di<br />
quei valori cattolici che sono all’origine<br />
della costituzione del Credito<br />
Cooperativo di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate, rappresentano la base<br />
della nostra banca; quelle radici e<br />
quei principi che portiamo avanti<br />
ogni giorno da 111 anni». Una partecipazione<br />
quasi doverosa, quella<br />
della Coldiretti, per un monumento<br />
che «raccoglie i nostri valori: quello<br />
del lavoro, quello della famiglia e<br />
quello della preghiera», ha osservato<br />
<strong>il</strong> presidente della Coldiretti M<strong>il</strong>ano-<br />
Lodi, Carlo Franciosi. «Il lavoro è la<br />
base delle nostre giornate, <strong>il</strong> nostro<br />
pane quotidiano; la famiglia c’è perché<br />
solo stando insieme ai nostri cari<br />
possiamo superare le difficoltà. E <strong>il</strong><br />
collante tra lavoro e famiglia è la preghiera».<br />
L’Angelus di Arconate<br />
diventa quindi una testimonianza<br />
importante della storia locale; una<br />
testimonianza che «se non fosse stato<br />
per la Banca di Credito Cooperativo<br />
non ci sarebbe stata», ha commentato<br />
<strong>il</strong> segretario della Coldiretti di<br />
Cuggiono, Orfeo Favotto. Un sentito<br />
ringraziamento è arrivato anche dal<br />
senatore Mario Mantovani, sottosegretario<br />
di Stato alle Infrastrutture,<br />
già sindaco di Arconate, che ha personalmente<br />
riconosciuto l’importante<br />
contributo della banca. «Ringrazio la<br />
Bcc che ha dato <strong>il</strong> proprio sostegno a<br />
questa iniziativa», ha detto<br />
Mantovani. «L’inaugurazione di questo<br />
monumento è un fattore sociale,<br />
culturale ed economico: ed è importante<br />
avere <strong>il</strong> sostegno di una realtà<br />
economica importante come la Bcc<br />
che opera su questo territorio per <strong>il</strong><br />
territorio stesso». Elementi che sono<br />
stati sottolineati anche dal consigliere<br />
regionale Sante Zuffada. «È significativo<br />
che una realtà economica del territorio<br />
quale è la Bcc abbia voluto partecipare<br />
a questa iniziativa: questa<br />
banca rappresenta le nostre famiglie e<br />
le imprese che hanno fatto la ricchezza<br />
di questa zona», ha detto <strong>il</strong> rappresentante<br />
della Regione Lombardia.<br />
La cerimonia di inaugurazione<br />
dell’Angelus è avvenuta in due fasi:<br />
12<br />
13
PRIMO PIANO<br />
PRIMO PIANO<br />
sabato 29 novembre, a Palazzo<br />
Taverna, è stata presentata l’opera in<br />
tutto <strong>il</strong> suo significato; domenica 30<br />
novembre, invece, in occasione della<br />
Giornata del Ringraziamento, c’è<br />
stata l’inaugurazione ufficiale, con la<br />
celebrazione della messa nella chiesa<br />
parrocchiale di Sant’Eusebio, officiata<br />
dal parroco di Arconate don Franco<br />
Quadri. Quindi trattori e carri agricoli<br />
hanno dato vita al corteo che dalla<br />
centrale piazza Libertà ha raggiunto<br />
la zona industriale dove è stata collocata<br />
la statua. Alle cerimonie hanno<br />
partecipato, oltre al nostro presidente<br />
Clementi, anche <strong>il</strong> sindaco di Busto<br />
Garolfo, Giovanni Alli, <strong>il</strong> vicesindaco<br />
di Inveruno, Luigi Garavaglia, e <strong>il</strong><br />
presidente del Consorzio Est Ticino<br />
V<strong>il</strong>loresi, Alessandro Folli. Presenza<br />
di spicco, <strong>il</strong> direttore del museo<br />
“Maison Atelier Jean Francois M<strong>il</strong>let”<br />
di Barbizon (Francia), Rosalie Jenna,<br />
che ha sottolineato la grande importanza<br />
dell’iniziativa e la bellezza dell’opera<br />
realizzata: «Rispecchia <strong>il</strong><br />
significato che M<strong>il</strong>let ha voluto dare<br />
al suo dipinto», ha detto.<br />
14<br />
Nella foto d’apertura, <strong>il</strong> nostro presidente Lidio Clementi durante l’inaugurazione della statua. Nella pagina<br />
precedente, Clementi insieme al senatore Mario Mantovani, già sindaco di Arconate, e uno scorcio dell’opera<br />
realizzata da Marco Del Corso ispirato al dipinto di Francois M<strong>il</strong>let. Sopra, foto di gruppo dei promotori; da<br />
sinistra, Roberto Scazzosi, vicepresidente della nostra Bcc, <strong>il</strong> senatore Mantovani, Carlo Franciosi (con la cravatta<br />
bordeaux) presidente della Coldiretti M<strong>il</strong>ano Lodi, Lidio Clementi, Orfeo Favotto segretario della<br />
Coldiretti di Cuggiono, Alessandro Folli presidente del consorzio Est Ticino V<strong>il</strong>loresi, Rosalie Jenna direttore<br />
del museo “M<strong>il</strong>let” di Barbizon (Francia), Marco Del Corso e Gianfranco Sommaruga.<br />
Legame forte con la vita nei campi delle origini<br />
«L’Angelus è un quadro che ho dipinto ricordando i tempi in cui lavoravamo<br />
nei campi e mia nonna, ogni volta che sentiva <strong>il</strong> rintocco della<br />
Roberto Scazzoasi<br />
campana, ci faceva smettere per recitare l’angelus in memoria dei<br />
poveri defunti». Con queste parole Jean Francois M<strong>il</strong>let, nel 1865, ha<br />
spiegato <strong>il</strong> suo capolavoro. Chiamato in un primo momento<br />
“Preghiera per <strong>il</strong> raccolto di patate”, <strong>il</strong> dipinto è quasi subito diventato<br />
l’Angelus che tutti conosciamo, raccogliendo così in una sola parola<br />
un intero mondo di valori. «È un’immagine forte, che nel tempo ha<br />
sempre conservato un profondo legame con la vita nei campi», osserva<br />
<strong>il</strong> vicepresidente della nostra Bcc, Roberto Scazzosi. «Un quadro<br />
che ci riporta inevitab<strong>il</strong>mente alle nostre origini, a quel mondo rurale<br />
che alla fine dell’Ottocento ha avuto la forza e la consapevolezza di<br />
dare vita ad un istituto di Credito Cooperativo come <strong>il</strong> nostro». I concetti<br />
di famiglia, lavoro e fede vengono espressi in modo chiaro e sintetico. «La nostra Bcc, nei suoi 111 anni di storia,<br />
potrebbe fare propria questa immagine -aggiunge Scazzosi-. Le modalità con cui è nata, le scelte che sono state<br />
fatte nel tempo e l’atteggiamento con cui si è posta nei confronti del territorio, possono davvero essere riassunti<br />
in questo quadro. La centralità del lavoro non viene mai messa in discussione, ma la sua “durezza” viene sostenuta<br />
dalla mutualità espressa dal concetto di famiglia. La fede, poi, è l’elemento caratterizzante di una cultura, di<br />
un modo di operare che mette al centro la solidarietà». Se è inarrivab<strong>il</strong>e l’opera di M<strong>il</strong>let, la Bcc può vantare di<br />
aver portato sul territorio la prima rappresentazione del quadro a grandezza naturale. «E di questo siamo orgogliosi:<br />
l’Angelus di Arconate non è solo l’espressione di un mondo, ma è anche un’importante opera artistica».<br />
Giovani industriali, un Natale solidale<br />
La tradizionale cena degli auguri insieme alla solidarietà: V<strong>il</strong>le Ponti ha ospitato la serata dei<br />
giovani imprenditori varesini che hanno raccolto fondi per <strong>il</strong> progetto “Il ponte del sorriso”<br />
Per l’occasione, la nostra Bcc ha offerto “tempo reale”, <strong>il</strong> giornale degli eventi<br />
in un periodo come<br />
questo, con la crisi che ci<br />
«Anche<br />
vede impegnati a innovare<br />
continuamente e a guidare la crescita<br />
delle nostre aziende, abbiamo<br />
voluto trovare <strong>il</strong> tempo e la volontà di<br />
legarci a un progetto importante per <strong>il</strong><br />
nostro territorio, al fine di dare <strong>il</strong><br />
nostro contributo alla crescita della<br />
società e dei servizi per i cittadini».<br />
Alberto Parma, presidente del<br />
Gruppo Giovani Imprenditori (GGI)<br />
di Univa ha spiegato così <strong>il</strong> senso dell’iniziativa<br />
che, lo scorso 16 dicembre,<br />
ha riunito a V<strong>il</strong>le Ponti, nel cuore della<br />
Città Giardino, quasi 300 persone, tra<br />
associati e ospiti. Tra questi, anche <strong>il</strong><br />
nostro presidente Lidio Clementi, <strong>il</strong><br />
vicepresidente Roberto Scazzosi, <strong>il</strong><br />
direttore generale Luca Barni e <strong>il</strong> consigliere<br />
Mario Pozzi. La tradizionale<br />
cena dei giovani industriali per lo<br />
scambio degli auguri, quest’anno è<br />
stata vissuta con uno spirito un po’<br />
particolare. Accanto al desiderio di<br />
ritrovarsi per stare insieme e augurarsi<br />
un felice Natale e un sereno anno<br />
nuovo, i giovani industriali di Varese<br />
hanno voluto celebrare con un’opera<br />
di solidarietà l’ultimo atto delle attività<br />
istituzionali del 2008. Così, la<br />
serata è servita per far conoscere e<br />
raccogliere fondi in favore del progetto<br />
“Il ponte del sorriso”, promosso dal<br />
Comitato tutela del bambino in ospedale,<br />
che è stato sostenuto grazie<br />
anche alla serata dal Gruppo Giovani<br />
Imprenditori della provincia di<br />
Varese. Come detto, per la prima<br />
volta la tradizionale cena di Natale è<br />
stata dedicata ad un progetto di solidarietà:<br />
una mano che i soci del GGI<br />
hanno teso ai bambini che si trovano<br />
ad affrontare un ricovero ospedaliero.<br />
Ancora oggi, in Italia, quasi <strong>il</strong> 30% dei<br />
minori in età compresa tra 0 e 14 anni<br />
è ricoverato nei reparti per adulti. E se<br />
si considerano gli adolescenti tra i 15<br />
e i 17 anni, va detto che soltanto <strong>il</strong><br />
12,2% di loro ottiene un ricovero in<br />
aree pediatriche. E, allora, quella<br />
accolta e presentata durante la festa di<br />
Natale dei giovani di Univa era una<br />
richiesta che non poteva essere disattesa:<br />
una richiesta che arriva direttamente<br />
dai bambini, dai piccoli della<br />
Provincia di Varese che, avendo bisogno<br />
di cure ospedaliere, non trovano<br />
un’adeguata risposta ai loro bisogni.<br />
«È stato un appuntamento particolarmente<br />
significativo -ha continuato <strong>il</strong><br />
presidente del GGI- perché la serata è<br />
stata caratterizzata da una finalità<br />
benefica volta a sostenere un’importante<br />
iniziativa. Aver legato la serata<br />
di fine anno del Gruppo Giovani<br />
Imprenditori al percorso di creazione<br />
dell’ospedale dei bambini è la dimostrazione<br />
che vogliamo parlare con i<br />
15
PRIMO PIANO<br />
COPERTINA<br />
fatti. Perché nella vita è importante<br />
pianificare e progettare, ma è determinante<br />
agire». Agire, dunque, anche<br />
perché la situazione ospedaliera diretta<br />
ai bambini, a Varese, è particolarmente<br />
problematica. Il Pronto<br />
Soccorso pediatrico è diviso tra un<br />
“punto di primo intervento” all’ospedale<br />
F<strong>il</strong>ippo Del Ponte, dove i bambini<br />
hanno la certezza di essere visitati<br />
da un pediatra (ma è inadatto in caso<br />
di traumi o situazioni acute) e<br />
l’Ospedale di Circolo, per le emergenze<br />
più gravi, ma dove non sono presenti<br />
pediatri. A questo si aggiunge<br />
l’assenza di una chirurgia pediatrica e<br />
neppure una rianimazione pediatrica<br />
in tutta la provincia di Varese. Per trovare<br />
un ambiente adeguato, occorre<br />
andare a M<strong>il</strong>ano o a Pavia o, essendo<br />
queste strutture spesso affollate, addirittura<br />
fino a Genova o Brescia. Non<br />
ultimo, la pediatria di Varese, dovendo<br />
attualmente accogliere tutte le<br />
patologie infant<strong>il</strong>i (alcune anche gravi<br />
come le leucemie), non ha sufficienti<br />
posti letto per ospitare anche l’attività<br />
di chirurgia pediatrica. Il progetto<br />
mira a costruire un “ospedale dei<br />
bambini” all’interno del nosocomio<br />
“Del Ponte”, con <strong>il</strong> raddoppio dei<br />
posti letto e strutture adeguate e a<br />
misura di bambino. La serata dei giovani<br />
industriali ha voluto partecipare<br />
attivamente a questo importante progetto.<br />
«Commosso e sorpreso» <strong>il</strong><br />
direttore dell’Ospedale di Varese<br />
Walter Bergamaschi, perché «per la<br />
prima volta è stata prevista una donazione<br />
in favore dei bambini». Anche<br />
Emanuela Crivellaro, presidente del<br />
Comitato tutela del bambino, promotore<br />
del “Ponte del sorriso”, ha<br />
espresso soddisfazione per «questa<br />
bellissima iniziativa che sostiene un<br />
progetto che aiuta non solo i bambini<br />
meno fortunati, ma anche la crescita<br />
culturale del territorio». La serata di<br />
Natale dei giovani industriali è trascorsa<br />
tra momenti di relax e divertimento.<br />
Particolarmente apprezzato lo<br />
spettacolo del duo comico Katia &<br />
Valeria, giunto direttamente da Zelig,<br />
che ha strappato risate e applausi<br />
durante lo show che ha sancito la<br />
pausa tra l’aperitivo e la cena a buffet<br />
nella V<strong>il</strong>la Napoleonica di piazza<br />
Litta. Michele Graglia, presidente di<br />
Univa, non ha nascosto la soddisfazione<br />
per «l’ottima idea dei giovani<br />
Nella foto grande, <strong>il</strong> presidente dei giovani industriali della provincia di Varese Alberto Parma, durante <strong>il</strong><br />
suo intervento alla cena di Natale del sodalizio. In questa pagina, un momento della serata, le comiche di<br />
Zelig Katia e Valeria durante lo spettacolo e, qui sopra da destra, Mario Pozzi, consigliere della nostra Bcc,<br />
<strong>il</strong> presidente Clementi, <strong>il</strong> direttore generale Barni e <strong>il</strong> vicepresidente Roberto Scazzosi.<br />
industriali di unire gli auguri di<br />
Natale con un progetto di solidarietà<br />
che dà lustro alla città di Varese». Una<br />
serata contraddistinta dall’intenzione<br />
concreta di aiutare <strong>il</strong> territorio a crescere.<br />
Valori che la nostra Bcc conosce<br />
molto bene e di cui è portatrice sana.<br />
«Guardiamo con grande interesse ai<br />
giovani industriali -ha detto <strong>il</strong> nostro<br />
presidente Lidio Clementi-, sia perché<br />
rappresentano <strong>il</strong> futuro del nostro territorio,<br />
sia perché hanno saputo mettere<br />
in campo un progetto valorizzante<br />
per la nostra comunità che si avvicina<br />
moltissimo al nostro modo di<br />
operare come istituto di credito. Una<br />
bella serata che dimostra quanto i<br />
nostri imprenditori, soprattutto i giovani,<br />
sono capaci di prendersi le proprie<br />
responsab<strong>il</strong>ità e a guardare al<br />
futuro con la giusta maturità».<br />
Concetto ripreso anche da Pierluigi<br />
Riva, direttore dell’Università Liuc di<br />
Castellanza: «I giovani dimostrano<br />
grandi capacità di innovazione, come<br />
è giusto che sia».<br />
E a coronamento della serata <strong>il</strong> “tocco<br />
in più” che la nostra Bcc ha voluto<br />
offrire a tutti i giovani imprenditori. I<br />
vari momenti e i contenuti dell’incontro,<br />
infatti, sono stati registrati in<br />
diretta e poi consegnati alle stampe,<br />
per un supplemento di otto pagine de<br />
“La Voce” realizzato in tempo reale,<br />
che è stato dato a tutti i presenti al termine<br />
della serata. Stupore per la velocità<br />
di produzione e grande apprezzamento<br />
da parte di tutti: «Per un prodotto<br />
che ha dato <strong>il</strong> tocco in più alla<br />
nostra serata -hanno detto gli organizzatori<br />
di Univa-, permettendo di<br />
mettere su carta gli importanti concetti<br />
di cui abbiamo parlato e di consegnare<br />
ai partecipanti un graditissimo<br />
notiziario in cui si ritrovano protagonisti».<br />
Il viaggio di Babbo Natale nelle f<strong>il</strong>iali<br />
Babbo Natale ha avuto un bel da<br />
fare per accontentare tutti i<br />
bambini accorsi nelle f<strong>il</strong>iali<br />
della nostra Bcc. E ci è riuscito. Oltre<br />
800 i regali distribuiti dal barbuto<br />
beniamino dei più piccoli, con l’aiuto<br />
del fidato elfo. Grande emozione sui<br />
volti dei bimbi, che hanno potuto<br />
sedere per qualche minuto sulle<br />
gambe del loro grande benefattore;<br />
occhi spalancati, qualche timore<br />
“reverenziale” ma poi la favella non è<br />
mancata, e ognuno di loro ha raccontato<br />
i propri sogni e le proprie aspettative<br />
per <strong>il</strong> grande giorno del 25<br />
dicembre. Ci ha pensato Babbo<br />
Natale, con la sua lunga esperienza, a<br />
dare un piccolo assaggio di ciò che<br />
avrebbe poi trovato sotto l’albero,<br />
interpretando di volta in volta <strong>il</strong> racconto<br />
di ogni bambino scegliendo dal<br />
suo proverbiale sacco di iuta <strong>il</strong> gadget<br />
giusto: dal giocattolo in legno<br />
prodotto nelle botteghe artigiane<br />
tedesche, agli accessori più “trendy”<br />
del momento. La prima f<strong>il</strong>iale che ha<br />
visto arrivare slitta e renne è stata<br />
16<br />
17
COPERTINA<br />
COPERTINA<br />
quella di San Giorgio su Legnano<br />
martedì 9 dicembre. Il suo tour è poi<br />
proseguito a Canegrate e Castellanza<br />
(mercoledì 10), Cassano Magnago e<br />
Parabiago (giovedì 11), Legnano e<br />
Varese (venerdì 12), Samarate e V<strong>il</strong>la<br />
Cortese (lunedì 15), Dairago e Somma<br />
Lombardo (martedì 16), Busto Arsizio<br />
e Olcella (mercoledì 17), Bodio<br />
Lomnago e Castano Primo (19 dicembre),<br />
per terminare sabato 20 a Busto<br />
Garolfo e Buguggiate. L’iniziativa ha<br />
attratto molte famiglie, soprattutto nei<br />
comuni storici per la nostra banca,<br />
come V<strong>il</strong>la Cortese, invasa da 150<br />
bambini, che si sono dovuti mettere<br />
pazientemente in coda. Perché Babbo<br />
Natale ha voluto dedicare a ognuno di<br />
loro la giusta attenzione, e coi suoi<br />
piccoli pup<strong>il</strong>li non poteva certo essere<br />
sbrigativo. Ma <strong>il</strong> picco di presenze si è<br />
registrato durante <strong>il</strong> gran finale, <strong>il</strong> 20<br />
dicembre, quando Santa Claus ha presenziato<br />
contemporaneamente (magie<br />
del Natale) nelle due sedi che danno <strong>il</strong><br />
nome alla nostra Bcc. Nel corso della<br />
giornata si sono presentati oltre 200<br />
bambini, con le rispettive famiglie; ed<br />
essendo <strong>il</strong> gran finale, oltre al regalo,<br />
tutti hanno potuto portare a casa la<br />
testimonianza di un ricordo meravi-<br />
18<br />
19
COPERTINA<br />
INIZIATIVE<br />
glioso: la propria foto sulle ginocchia<br />
di Babbo Natale: fresca di stampa,<br />
ambientata nel caldo sfondo di un<br />
camino acceso, e incorniciata dal logo<br />
della nostra banca. Così, quando si<br />
riguarderanno da grandi, con occhi<br />
adulti, rivivranno quel momento e<br />
magari affiorerà sul loro volto <strong>il</strong> sorriso<br />
ingenuo di quando erano piccoli.<br />
Grande soddisfazione tra i direttori di<br />
f<strong>il</strong>iale, che non hanno perso l’occasione<br />
di tornare per un attimo indietro di<br />
qualche anno facendosi immortalare<br />
al fianco di quello che anche per loro è<br />
stato un’icona dell’infanzia. «Negli<br />
scorsi anni avevamo limitato l’iniziativa<br />
ad alcune f<strong>il</strong>iali -ha detto <strong>il</strong> presidente<br />
Lidio Clementi-. Quest’anno<br />
abbiamo voluto fare di più, per augurare<br />
buone feste a tutte le famiglie del<br />
nostro territorio».<br />
20<br />
Una giornata dedicata ai Soci<br />
Un giorno intero dedicato a<br />
tutti i soci della Banca di<br />
Credito Cooperativo di<br />
Busto Garolfo e Buguggiate. Questo<br />
<strong>il</strong> programma di sabato 14 dicembre<br />
nelle due f<strong>il</strong>iali che danno <strong>il</strong> nome<br />
alla nostra Bcc. Il Consiglio di amministrazione,<br />
guidato dal presidente<br />
Lidio Clementi, ha incontrato i soci<br />
per augurare loro buon Natale e felice<br />
<strong>2009</strong>. Con uno spirito di grande<br />
semplicità e cordialità, tutti i componenti<br />
del Consiglio hanno dedicato<br />
l'intera giornata a chi di questa<br />
banca ha sposato la f<strong>il</strong>osofia. «Essere<br />
vicini al territorio si traduce anche in<br />
appuntamenti come questo -ha detto<br />
Lidio Clementi-. Ci sono i momenti<br />
ufficiali, in cui si scrivono i capitoli<br />
importanti della nostra storia, e ci<br />
sono giornate come questa: piccoli<br />
paragrafi che ci legano indissolub<strong>il</strong>mente<br />
alle persone che “sono” la<br />
nostra banca». In mattinata <strong>il</strong><br />
Consiglio si è ritrovato nella f<strong>il</strong>iale di<br />
Buguggiate. Tanti, circa duecento, i<br />
soci del Varesotto accorsi per l'occasione.<br />
Non solo di uno scambio di<br />
auguri si è trattato. A tenere banco<br />
sono stati diversi temi, tra cui la salute<br />
dell'istituto, del settore bancario nel<br />
complesso, proseguendo poi ad<br />
ampio raggio ad altri argomenti, ma<br />
senza mai perdere l'atmosfera e l'intenzione<br />
della chiacchierata tra buoni<br />
amici. Al pomeriggio tutti a Busto<br />
Garolfo, dove la sala Don Besana si è<br />
prestata ad accogliere una situazione<br />
del tutto analoga. E anche qui grande<br />
affluenza: seicento i soci che hanno<br />
risposto all'appello. In entrambe le<br />
f<strong>il</strong>iali è stato offerto un rinfresco e<br />
ogni socio ha ricevuto un piccolo<br />
dono, anzi tre: l'agenda e <strong>il</strong> calendario<br />
<strong>2009</strong>, e una copia del libro “Tra<br />
due fiumi”, del professor Pietro<br />
Cafaro, pubblicato dalla nostra Bcc a<br />
ottobre. Strumenti ut<strong>il</strong>i per vivere i<br />
prossimi 365 giorni in sintonia con la<br />
Banca di Credito Cooperativo di<br />
Busto Garolfo e Buguggiate.<br />
Alcune immagini del tradizionale scambio degli<br />
auguri che la nostra Bcc riserva a tutti i Soci. Nella<br />
seconda foto, <strong>il</strong> calendario <strong>2009</strong> che è stato consegnato<br />
durante gli incontri di Buguggiate e Busto<br />
Garolfo. Nelle altre immagini, momenti di festa e<br />
di fam<strong>il</strong>iarità. Qui sopra, <strong>il</strong> presidente Lidio<br />
Clementi mentre discute con alcuni Soci e, nella<br />
seconda fotografia qui a destra, <strong>il</strong> direttore Barni.<br />
21
BENEMERENZE<br />
BENEMERENZE<br />
Gli auguri della Bcc alla città<br />
Più di 300 persone hanno partecipato al tradizionale concerto natalizio organizzato dalla nostra<br />
Banca in collaborazione con la Banda Santa Cec<strong>il</strong>ia di Busto Garolfo. Durante la serata,<br />
consegnate le benemerenze e presentato <strong>il</strong> progetto “Dopo di noi”, del gruppo Gpu locale<br />
Da tempo la nostra Bcc festeggia<br />
l’arrivo del Natale tra le note<br />
squ<strong>il</strong>lanti e i ritmi incalzanti<br />
della Banda Santa Cec<strong>il</strong>ia. Anche quest’anno,<br />
la sala Don Besana, presso la<br />
sede di Busto Garolfo, ha ospitato un<br />
concerto dedicato a tutta la cittadinanza,<br />
che si è trasformato in una vera e<br />
propria festa a cui hanno preso parte<br />
oltre trecento persone. In programma<br />
anche la consegna delle benemerenze a<br />
quei soggetti che ogni giorno si prodigano<br />
per fare del bene al nostro territorio.<br />
Sotto la direzione del Maestro<br />
Fulvio Clementi, tra melodie della tradizione<br />
natalizia, composizioni classiche,<br />
pezzi moderni e brani esplicitamente<br />
dedicati a Busto Garolfo, <strong>il</strong><br />
corpo musicale cittadino e la Banca di<br />
Credito Cooperativo di Busto Garolfo<br />
e Buguggiate hanno fatto gli auguri a<br />
tutta la popolazione. La serata ha<br />
segnato la prima uscita pubblica del<br />
nuovo direttore generale, Luca Barni,<br />
che è stato chiamato sul palco dal presidente,<br />
Lidio Clementi: «La nostra<br />
banca dev’essere vicina alla cittadinanza,<br />
e del resto lo è da sempre -ha<br />
sottolineato Barni-. Famiglie e imprese<br />
trovano nel Credito Cooperativo la<br />
risposta alle loro necessità e un’occasione<br />
di opportunità». Clementi si è<br />
soffermato sulla situazione economica<br />
mondiale e italiana e sul ruolo della<br />
nostra Bcc in questo scenario, ricordandone<br />
i p<strong>il</strong>astri che rendono “differente”<br />
<strong>il</strong> Credito Cooperativo: solidità,<br />
operazioni finanziarie sicure, radicamento<br />
sul territorio. Sul palco anche <strong>il</strong><br />
vicepresidente Roberto Scazzosi, che<br />
ha ricordato l’operazione Vispe, <strong>il</strong> progetto<br />
che ha portato <strong>il</strong> gazebo dell’associazione<br />
di volontariato nelle piazze<br />
delle nostre città, al fine di finanziare la<br />
nuova ala dell’ospedale pediatrico di<br />
Mutoyi, in Burundi: «Siamo una banca<br />
locale che sa muoversi su scala mondiale<br />
-ha detto Scazzosi-, dimostrando<br />
<strong>il</strong> respiro internazionale della sua<br />
visione». Cinque le benemerenze assegnate,<br />
per un totale di 40m<strong>il</strong>a euro.<br />
Maurizio Crespi ha ritirato l’assegno<br />
destinato al Centro sportivo giovan<strong>il</strong>e,<br />
mentre per la Corale Parrocchiale di<br />
Busto Garolfo è intervenuta Carla<br />
Ceriotti. La sala è rimasta senza parole<br />
ascoltando l’intervento di Sergio<br />
Bottini, presidente dell’Associazione<br />
genitori per la promozione umana, di<br />
Busto Garolfo. Bottini ha <strong>il</strong>lustrato <strong>il</strong><br />
progetto “Dopo di noi”, che mira ad<br />
accompagnare i soggetti portatori di<br />
handicap verso un’indipendenza che<br />
sarà determinante quando non avranno<br />
più alle spalle la presenza costante<br />
dei genitori. Il progetto si concretizza<br />
nella costruzione di una casa che<br />
possa accogliere i disab<strong>il</strong>i per periodi<br />
in cui possano progressivamente abituarsi<br />
a essere indipendenti dalla<br />
famiglia, verso una sempre maggiore<br />
autonomia nel quotidiano. Il presidente<br />
della nostra Bcc, Lidio<br />
Clementi, nel consegnare <strong>il</strong> contributo,<br />
ha tenuto a sottolineare che «non<br />
faremo mancare <strong>il</strong> nostro aiuto a<br />
un’associazione che si pone obiettivi<br />
così alti e che ormai conosciamo bene<br />
per quello che di buono fa ogni giorno<br />
a favore della comunità locale». Don<br />
Piero Roveda, che ha ricevuto gli assegni<br />
destinati all’oratorio masch<strong>il</strong>e e<br />
alla parrocchia di Busto Garolfo, ha<br />
chiuso la scaletta degli interventi<br />
riflettendo sulla questione economica,<br />
e condividendo con la sala la sua personale<br />
esperienza, vissuta stando<br />
quotidianamente vicino alle persone:<br />
«Ho visto grande preoccupazione nei<br />
volti dei fedeli durante <strong>il</strong> tradizionale<br />
giro di benedizioni natalizie -ha detto<br />
<strong>il</strong> sacerdote-. La situazione finanziaria<br />
sta portando difficoltà e preoccupazioni<br />
nelle famiglie. Mi dà grande<br />
fiducia sapere che c’è una banca come<br />
la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate<br />
che basa la sua attività su principi sani<br />
e basi solide. Con la Bcc la nostra<br />
comunità può guardare al futuro con<br />
maggiore tranqu<strong>il</strong>lità».<br />
Nella foto grande in apertura, <strong>il</strong> parroco di Busto<br />
Garolfo don Piero Roveda, assieme al presidente<br />
Lidio Clementi e <strong>il</strong> vicepresidente Roberto<br />
Scazzosi, durante la benedizione che ha aperto la<br />
serata. In questa pagina, la consegna delle benemerenze:<br />
dall’alto, Sergio Bottini, presidente dell’associazione<br />
Gpu; Carla Ceriotti della Corale<br />
Santa Cec<strong>il</strong>a e Maurizio Crespi del Csg. Più sotto,<br />
alcuni momenti del concerto di fine anno.<br />
22<br />
23
IL CONCERTO/1<br />
IL CONCERTO/1<br />
Note argentine per <strong>il</strong> Natale di Busto Arsizio<br />
La nostra Banca sostiene<br />
uno degli eventi natalizi<br />
più seguiti della città<br />
Il sindaco: «La musica<br />
unisce e aiuta la cultura»<br />
L’assessore: «Grazie Bcc,<br />
main sponsor dell’evento»<br />
24<br />
Busto Arsizio -<br />
Buenos Aires una distanza<br />
coperta con un passo di tango. È<br />
stata la musica a far da ponte fra la ex<br />
Manchester d’Italia e la capitale mondiale<br />
del ballo del lunfardo venerdì 19<br />
dicembre nella bas<strong>il</strong>ica di San<br />
Giovanni. Per la prima volta <strong>il</strong> tradizionale<br />
concerto organizzato dall’amministrazione<br />
comunale di Busto<br />
Arsizio ha visto come partner la nostra<br />
banca, nelle vesti di main sponsor dell’evento<br />
e di cerimoniere del graditissimo<br />
momento seguito al concerto in<br />
bas<strong>il</strong>ica, <strong>il</strong> rinfresco allestito in piazza<br />
San Giovanni a base di dolci natalizi.<br />
Una prima, questa collaborazione per<br />
uno degli eventi clou nella stagione<br />
bustocca, salutata da grande successo.<br />
Esaurita in ogni ordine di posti la bas<strong>il</strong>ica,<br />
applausi a scena aperta per gli<br />
esecutori e bis anche per gli assaggi di<br />
specialità natalizie nel post concerto.<br />
L’evento si è caricato di un significato<br />
ulteriore: è stato infatti <strong>il</strong> primo concerto<br />
natalizio alla presenza del nuovo<br />
prevosto di Busto Arsizio, monsignor<br />
Franco Agnesi. Per salutare la nuova<br />
guida spirituale di Busto Arsizio e <strong>il</strong><br />
sindaco Gigi Farioli, la Bcc era presente<br />
con <strong>il</strong> presidente Lidio Clementi, <strong>il</strong><br />
vice presidente vicario Ignazio<br />
Parrinello, <strong>il</strong> vice presidente Roberto<br />
Scazzosi, <strong>il</strong> componente del collegio<br />
sindacale Gianfranco Sommaruga e <strong>il</strong><br />
direttore generale Luca Barni. La musica<br />
ha preso la parola con gli strumenti<br />
dell’orchestra sinfonica Carlo Coccia e<br />
le voci dell’Ars Cantica Choir. A dirigere<br />
<strong>il</strong> maestro Marco Berrini, nelle<br />
vesti di voci soliste la mezzosoprano<br />
Lucia Bini e <strong>il</strong> baritono Roman Janal, al<br />
bandoneon, uno degli strumenti che<br />
meglio restituiscono <strong>il</strong> timbro<br />
inconfondib<strong>il</strong>e di tanghi e m<strong>il</strong>onghe,<br />
Marcelo Jaime Nisinman. Un programma<br />
a base di tanghi e m<strong>il</strong>onghe di<br />
Astor Piazzolla e una messa sempre<br />
dal sapore argentino, la “Misa tango”<br />
di Luis Bacalov. Quindi, spente le note<br />
e placati gli applausi, spazio al gusto:<br />
sulla piazza antistante la Bas<strong>il</strong>ica sono<br />
stati i tradizionali dolci natalizi a tenere<br />
banco: gli immancab<strong>il</strong>i panettone e<br />
torrone naturalmente, le più ricercate<br />
mele caramellate, particolarmente<br />
gradite dai più piccoli, cioccolata<br />
calda, tè e vin brûlé, rimedio infallib<strong>il</strong>e<br />
per scaldare gli adulti. «Abbiamo<br />
voluto fare un dono a tutta la città -ha<br />
spiegato Lidio Clementi, presidente<br />
della nostra Bcc-. Dopo <strong>il</strong> successo del<br />
Babbo Natale nella f<strong>il</strong>iale di via<br />
Lissoni, che ha divertito e rallegrato i<br />
più piccoli, ci siamo voluti ricordare<br />
di tutta Busto. Questo è stato <strong>il</strong> nostro<br />
modo di fare a tutti gli auguri di<br />
Natale, in musica, contribuendo alla<br />
realizzazione di un appuntamento<br />
collaudato come <strong>il</strong> concerto di Natale.<br />
Il nostro impegno è stato premiato,<br />
perché <strong>il</strong> successo è stato addirittura<br />
superiore alle aspettative, che pure,<br />
per un evento classico nel calendario<br />
cittadino, erano molto alte».<br />
Soddisfazione è stata espressa anche<br />
dai rappresentanti dell’amministrazione:<br />
«La Città si è stretta nella sua<br />
splendida bas<strong>il</strong>ica per <strong>il</strong> tradizionale<br />
concerto di Natale -ha commentato <strong>il</strong><br />
sindaco Gigi Farioli-. È un appuntamento<br />
che nel tempo ha assunto un<br />
particolare valore, non solo culturale,<br />
ma anche affettivo. Essere qui ha<br />
significato ritrovarsi e riconoscersi<br />
comunità in attesa di una Festa che dà<br />
senso a tutte le altre feste. Significa<br />
dunque sottrarsi alla cultura dell’indifferenza<br />
per abbracciare i nostri<br />
valori e riaffermarli con decisione.<br />
Significa anche fermarsi un momento<br />
a riflettere sul Natale, su come vogliamo<br />
viverlo, in un periodo in cui<br />
“crisi” è la parola più pronunciata.<br />
Dovremmo parlare invece di speranza,<br />
di rinnovamento, di apertura e<br />
accoglienza, di rinascita». Un grazie<br />
alla nostra Bcc è stato espresso anche<br />
dall’assessore alla Cultura Claudio<br />
Fantinati: «Per questo evento, che è<br />
diventato una tradizione per la nostra<br />
città, <strong>il</strong> ringraziamento d’obbligo va al<br />
main sponsor, la Banca di Credito<br />
Cooperativo di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate, un istituto da sempre<br />
attento alle espressioni e alle specificità<br />
del territorio».<br />
Nella pagina precedente, una fase del concerto dell’orchestra sinfonica Carlo Coccia e le voci dell’Ars<br />
Cantica Choir. Più sotto, <strong>il</strong> nostro presidente Lidio Clementi assieme al sindaco di Bustro Arsizio Gigi<br />
Farioli e un momento della festa organizzata sul piazzale della chiesa di San Giovanni. In questa pagina,<br />
dall’alto, la delegazione della nostra Bcc insieme al sindaco Farioli, l’ingresso alla bas<strong>il</strong>ica e due momenti<br />
della festa che ha dato l’arrivederci al 2008 e <strong>il</strong> benvenuto al <strong>2009</strong>.<br />
25
IL CONCERTO/2<br />
EDICOLA<br />
MUSICA CONCERTO DI CAPODANNO IN STILE VIENNESE CON L’ORCHESTRA MICROKOSMOS<br />
Somma Lombardo come <strong>il</strong> Musikverein<br />
Somma Lombardo saluta l’anno<br />
nuovo tra le note delle celebri composizioni<br />
di Johann Strauss, trasformando<br />
per un pomeriggio <strong>il</strong> Cinema<br />
Italia nella versione lombarda del celebre<br />
Musikverein di Vienna. Un evento a<br />
ingresso libero rivolto a tutti i cittadini,<br />
promosso dall’amministrazione comunale<br />
in collaborazione con la Banca di<br />
Credito Cooperativo di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate. Il presidente Lidio Clementi<br />
ha voluto partecipare all’appuntamento:<br />
«Essere vicini al territorio <strong>il</strong> primo giorno<br />
dell'anno è un buon auspicio per mettersi<br />
al fianco di imprese e cittadini nei<br />
dodici mesi che seguiranno affinché <strong>il</strong><br />
<strong>2009</strong> possa essere proficuo per tutti».<br />
L’iniziativa, giunta al terzo anno di vita,<br />
ha visto protagonista delle esecuzioni<br />
un’ensemble già nota alla nostro Bcc,<br />
l'Orchestra Microkosmos, diretta dal<br />
maestro Fabio Gallazzi. I 44 elementi dell'ensemble<br />
hanno proposto alcuni dei<br />
brani che hanno reso famoso <strong>il</strong> capodanno<br />
viennese; dall'Ouverture dell'operetta<br />
"Lo Zingaro Barone" al "Walzer<br />
dell'Imperatore" per arrivare fino alla<br />
“Tritsch-Tratsch Polka” (polka veloce).<br />
Festa doppia per <strong>il</strong> cinquantenne<br />
Giampaolo Grossoni, che al termine<br />
del concerto ha ricevuto l'Agnesino<br />
d'Argento. Un premio che arriva proprio<br />
all'inizio del <strong>2009</strong>, data particolare<br />
per Somma Lombardo, che mezzo<br />
secolo fa si vedeva “elevata” a città.<br />
Grossoni è un’icona per <strong>il</strong> nostro territorio:<br />
da servizio di associazioni e<br />
della comunità tutta, è stato indicato<br />
dall'amministrazione comunale quale<br />
esempio per le nuove generazioni.<br />
26<br />
27
Vispe in mostra a fianco dell’Africa<br />
Grazie ai soldi raccolti per <strong>il</strong><br />
Vispe si salveranno 30m<strong>il</strong>a<br />
bambini ogni anno. Questo <strong>il</strong><br />
b<strong>il</strong>ancio dell’iniziativa benefica lanciata<br />
lo scorso anno dalla nostra Bcc che si è<br />
conclusa con 200m<strong>il</strong>a euro destinati<br />
all’ospedale di Mutoyi (Burundi). Per<br />
sottolineare una volta di più lo spirito<br />
del progetto, la nostra Banca ha deciso<br />
di allestire una mostra fotografica itinerante<br />
focalizzata sul Burundi.<br />
L’occasione è scaturita dal viaggio del<br />
giornalista Francesco Caielli e di altri<br />
professionisti che hanno recentemente<br />
visitato <strong>il</strong> Paese. Le fotografie in mostra<br />
sono di Francesco Caielli, Luciano<br />
Cavallaro, Francesca Gazzaniga, oltre a<br />
quelle dell’archivio del Vispe. «Sono<br />
stato proprio a Mutoyi -racconta<br />
Caielli, di ritorno dal viaggio-. I missionari<br />
che operano mi hanno spiegato<br />
quanto sia stato importante per la<br />
popolazione l’intervento della vostra<br />
Banca». I bambini di Mutoyi soffrono<br />
principalmente di Hiv e denutrizione.<br />
«La nuova ala di pediatria permetterà<br />
di salvare molte vite -continua <strong>il</strong> giornalista-.<br />
In ospedale le persone arrivano<br />
a piedi percorrendo strade sterrate<br />
che durante la stagione delle piogge<br />
diventano veri e propri fiumi. Quando<br />
c’è un malato da ricoverare, si sposta<br />
l’intera famiglia. Camminano anche<br />
per 50 ch<strong>il</strong>ometri per raggiungere<br />
Mutoy, l’unico ospedale rurale del<br />
Burundi. Le condizioni sono davvero<br />
tragiche. Accadono cose per noi inimmaginab<strong>il</strong>i.<br />
Se ci sono dei parti gemellari,<br />
le mamme scelgono tra i nati quale<br />
bambino tenere, perché non sono in<br />
grado di mantenerli tutti e due». La<br />
situazione nel Paese è ulteriormente<br />
aggravata dalla guerra civ<strong>il</strong>e che, sebbene<br />
ufficialmente terminata nel febbraio<br />
scorso, continua a d<strong>il</strong>aniare la<br />
Fai la tua donazione allo sportello:<br />
c/c n° 22608/07<br />
(operazione gratuita)<br />
popolazione. Mutoyi è diventato <strong>il</strong><br />
rifugio di tutti i malati. Un luogo di<br />
pace e un ricovero dove essere curati.<br />
L’ospedale è vitale. Si tratta di un presidio<br />
funzionale e all’avanguardia,<br />
tanto che l’Università del Congo invia<br />
a Mutoyi i tirocinanti in medicina per<br />
fare pratica. Più delle parole a volte<br />
possono fare le immagini. Per questo,<br />
la nostra Bcc ha deciso di allestire una<br />
mostra itinerante per testimoniare la<br />
bontà dell’opera di beneficienza. La<br />
mostra è stata inaugurata domenica<br />
14 dicembre a Busto Garolfo dove<br />
resterà fino al 9 <strong>gennaio</strong>. Dal 12 al 23<br />
<strong>gennaio</strong> sarà poi a Buguggiate per<br />
giungere a Varese <strong>il</strong> 26 <strong>gennaio</strong>. Tutte<br />
le tappe della mostra nel box a fianco.<br />
Facciamolo Insieme, <strong>il</strong> progetto del Vispe in collaborazione con la nostra Bcc, è diventato una mostra itinerante<br />
per dare a tutti i Soci e i donatori che hanno contribuito alla raccolta dei fondi la possib<strong>il</strong>ità di vedere<br />
come procedono i lavori in Burundi. La mostra è stata inaugurata a Busto Garolfo nella f<strong>il</strong>iale di via Manzoni.<br />
Qui a fianco <strong>il</strong> calendario con tutte le tappe dell’esposizione.<br />
LE TAPPE DELLA MOSTRA<br />
Luogo dal al<br />
Busto Garolfo 15-dic 9-gen<br />
Buguggiate 12-gen 23-gen<br />
Varese 26-gen 6-feb<br />
Bodio Lomnago 9-feb 20-feb<br />
Castano Primo 10-feb 23-feb<br />
S. Giorgio su Legnano 11-feb 24-feb<br />
Samarate 23-feb 6-mar<br />
Castellanza 24-feb 9-mar<br />
Dairago 25-feb 10-mar<br />
Somma Lombardo 9-mar 20-mar<br />
V<strong>il</strong>la Cortese 10-mar 23-mar<br />
Olcella 11-mar 24-mar<br />
Cassano Magnago 23-mar 3-apr<br />
Canegrate 24-mar 6-apr<br />
Parabiago 25-mar 7-apr<br />
Busto Arsizio 6-apr 17-apr<br />
Legnano 6-apr 17-apr<br />
28<br />
29
TERRITORIO<br />
Cresce a Varese la sfida oncologica<br />
“Salva” ritorna a scuola<br />
Prenderà <strong>il</strong> via con <strong>il</strong> rientro a scuola<br />
di <strong>gennaio</strong> <strong>il</strong> secondo anno della<br />
sperimentazione delle lezioni di<br />
primo soccorso nelle scuole del territorio. I<br />
ragazzi degli istituti superiori del<br />
Legnanese avranno una nuova materia<br />
scolastica da apprendere: andranno in<br />
aula per imparare a salvare delle vite grazie<br />
all'ABC del primo soccorso. La sperimentazione<br />
è partita lo scorso anno scolastico<br />
e ha portato risultati apprezzab<strong>il</strong>i. I<br />
ragazzi si sono dimostrati entusiasti e<br />
ricettivi durante le lezioni, e anche i test di<br />
fine anno sulle tecniche apprese hanno<br />
dimostrato quanto siano predisposti a<br />
questo tipo di formazione i ragazzi e<br />
quanto stia loro a cuore l’argomento.<br />
Secondo l’equipe del 118 che sta seguendo<br />
<strong>il</strong> progetto, infatti, i test attitudinali «sono<br />
andati molto bene». Obiettivo del progetto,<br />
oltre a concorrere alla formazione di<br />
una coscienza condivisa sull’importanza<br />
del primo soccorso, anche quello di entrare<br />
nel piano di studi curriculare dei programmi<br />
didattici. «Nel caso di arresto<br />
cardiaco improvviso le manovre di rianimazione<br />
cardio-polmonare, massaggio<br />
cardiaco e respirazione bocca-bocca,<br />
vanno intraprese <strong>il</strong> più presto possib<strong>il</strong>e -<br />
spiega Sergio Morra, responsab<strong>il</strong>e della<br />
Struttura Semplice coordinamento emergenza<br />
territoriale-. Tuttavia, ciò non è sufficiente.<br />
Solamente un’adeguata formazione<br />
dei soccorritori ne garantisce la corretta<br />
esecuzione e, quindi, l’efficacia. In<br />
assenza d’istruzione specifica, i testimoni<br />
di un arresto cardiaco improvviso potrebbero<br />
limitarsi all’esecuzione del massaggio<br />
cardiaco che peraltro, eseguito con<br />
tecnica improvvisata e senza la componente<br />
respiratoria, risulta probab<strong>il</strong>mente<br />
inut<strong>il</strong>e, se protratto per più di 4 minuti<br />
senza che sopraggiungano soccorritori<br />
professionisti».<br />
Elemento fondamentale del progetto<br />
Salva è costituito proprio dall’insegnamento<br />
delle manovre salvavita da<br />
attuare in caso di arresto cardiaco<br />
improvviso. I dati raccolti, relativi a<br />
circa ottocento ragazzi di 15 e 17 anni<br />
che hanno partecipato alla prima sessione<br />
dei lavori, mostrano un elevato<br />
livello d’apprendimento.<br />
La valutazione della corretta esecuzione<br />
delle manovre base della rianimazione<br />
cardio-polmonare è stata compiuta<br />
mediante criteri internazionali,<br />
ut<strong>il</strong>izzando per ogni alunno <strong>il</strong> cosiddetto<br />
sk<strong>il</strong>l-test, ideato e adottato<br />
dall’European Resuscitation Counc<strong>il</strong><br />
(ERC) e adattato alle esigenze specifiche,<br />
nel quale sono state raggiunte percentuali<br />
di successo mediamente<br />
dell’80%. Il progetto, denominato<br />
S.A.L.V.A. (Save All Lives Via ABC), è<br />
stato premiato dalla Direzione generale<br />
dell’assessorato alla Sanità della<br />
Regione Lombardia nell’ambito dei<br />
progetti della rete europea HPH<br />
(Hospitals Promoting Health) ed è<br />
stato immediatamente sostenuto, non<br />
solo economicamente, dalla Banca di<br />
Credito Cooperativo di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate. «Investire in formazione,<br />
soprattutto sui giovani è sempre una<br />
scelta vincente -commenta Lidio<br />
Clementi, presidente della nostra Bcc-;<br />
ancor di più, lo è quando questi investimenti<br />
servono a incentivare attività<br />
che migliorano le condizioni sociali di<br />
tutta la comunità. I risultati che ci<br />
hanno comunicato, relativi alla formazione<br />
dei primi ragazzi interessati dal<br />
progetto, sono davvero incoraggianti.<br />
Siamo fieri di avere contribuito a sostenere<br />
questa iniziativa e di vedere concretizzarsi<br />
risultati soddisfacenti. Il<br />
finanziamento che la Banca ha stanziato<br />
in questo progetto contribuirà ad<br />
ampliare le conoscenze culturali dei<br />
nostri giovani, ma soprattutto a salvare<br />
delle vite umane. Le vite della nostra<br />
gente. La nostra Banca non è nuova a<br />
iniziative del genere. Tre anni fa,<br />
quando <strong>il</strong> 118 di Varese ci chiese di<br />
“dare una mano” per far fronte a un<br />
momento diffic<strong>il</strong>e, non ci siamo tirati<br />
indietro e abbiamo contribuito ad<br />
acquistare le speciali tute che i soccorritori<br />
indossano durante i loro interventi.<br />
La loro efficienza serve alla collettività<br />
intera».<br />
Quando un bisogno chiama la<br />
Bcc non si fa attendere; è <strong>il</strong><br />
caso dell’iniziativa promossa<br />
dall’associazione “Varese per l’oncologia”.<br />
La nostra banca era presente<br />
alla cena organizzata venerdì 28<br />
novembre, rituale appuntamento di<br />
fine anno che <strong>il</strong> sodalizio presieduto<br />
da Gianni Spartà organizza per ragguagliare<br />
sull’attività. Un’attività in<br />
piena crescita, grazie alla sensib<strong>il</strong>ità<br />
del territorio per un tema che, qualche<br />
anno fa, un gruppo di oncologi ha<br />
deciso di affrontare di petto. I risultati<br />
non si sono fatti attendere: <strong>il</strong> servizio<br />
offerto dai medici è andato a integrare<br />
l’attività istituzionale dei presidi<br />
ospedalieri, all’interno del nosocomio<br />
varesino in primis, successivamente<br />
con la creazione di un day<br />
hospital oncologico nei presidi di<br />
Cittiglio e Luino. In vista, c’è <strong>il</strong> 113<br />
oncologico, l’assistenza a domic<strong>il</strong>io,<br />
servizio richiesto dalla Regione e che<br />
Da sin: Mario Pozzi, Attitlio Fontana, Lidio Clementi, Roberto Maroni, Giuseppe Adamoli, Gianni Spartà e Ignazio Parrinello<br />
traccia la nuova frontiera dell’attività<br />
svolta da Varese per l’oncologia.<br />
Un’associazione nata sul territorio per<br />
servire <strong>il</strong> territorio; nello spirito sim<strong>il</strong>e<br />
alla nostra Bcc, presente all’evento<br />
con i vertici dell’istituto. Alla cena c’erano<br />
<strong>il</strong> presidente Lidio Clementi, <strong>il</strong><br />
vicepresidente vicario Ignazio Parrinello,<br />
<strong>il</strong> vicepresidente Roberto<br />
Scazzosi, i consiglieri Paolo Pozzi e<br />
Mauro Colombo, <strong>il</strong> direttore generale<br />
Luca Barni, <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e dell’Area<br />
Finanza Carlo Crugnola. Occasione<br />
per dialogare con le istituzioni: dal<br />
varesino che siede nel consiglio dei<br />
ministri, Roberto Maroni, al sindaco<br />
Att<strong>il</strong>io Fontana, dall’assessore regionale<br />
alle Infrastrutture e alla Mob<strong>il</strong>ità,<br />
Raffaele Cattaneo, al consigliere,<br />
Giuseppe Adamoli. Presente anche <strong>il</strong><br />
prefetto di Varese, Simonetta Vaccari.<br />
«Non vogliamo mancare in queste<br />
occasioni -spiega Parrinello-, per la<br />
meritorietà dell’iniziativa e perché la<br />
nostra Bcc, negli ultimi anni, si è<br />
accreditata come soggetto attivo di<br />
questo territorio. Logico che di fronte<br />
a progetti come quello dell’associazione<br />
varesina la nostra banca, che<br />
concorre alla crescita delle comunità<br />
in cui opera, risponda positivamente.<br />
Anzi, <strong>il</strong> prossimo anno la Bcc sarà<br />
ancora più coinvolta nelle iniziative<br />
di Varese per l’oncologia. È un processo<br />
naturale, perfettamente coerente e<br />
in linea con i movimenti dell’istituto.<br />
Una presenza sempre più marcata e<br />
significativa nei progetti e nelle relazioni<br />
che si allacciano sullo scacchiere<br />
territoriale. È un modo per essere protagonisti,<br />
per stringere rapporti, alimentare<br />
contatti, favorire potenzialità,<br />
aumentare la nostra visib<strong>il</strong>ità e<br />
allargare <strong>il</strong> nostro raggio d’azione.<br />
Una strada che abbiamo imboccato<br />
con successo, che ha dato risultati per<br />
noi e portato benefici al nostro territorio.<br />
Indietro non si torna».<br />
30<br />
31
TERRITORIO<br />
TERRITORIO<br />
Scuola, aumenta l’offerta negli istituti di Buguggiate<br />
I bambini dell’Arca entrano nel caveau della banca<br />
La collaborazione dà sempre<br />
buoni frutti, soprattutto quando<br />
vede protagonisti <strong>il</strong> Comune, la<br />
scuola, le famiglie e la nostra Bcc. E<br />
così è stato a Buguggiate dove, mercoledì<br />
3 dicembre, sono stati inaugurati<br />
i nuovi laboratori scolastici a disposizione<br />
dei 250 alunni della primaria<br />
“Carducci” e della secondaria di<br />
primo grado “Don Pozzi”. I laboratori<br />
di musica, di scienze e di informatica<br />
«sono <strong>il</strong> frutto della collaborazione<br />
del territorio e la testimonianza concreta<br />
che se tutti ci muoviamo nella<br />
stessa direzione è possib<strong>il</strong>e ottenere<br />
risultati importanti», ha commentato<br />
<strong>il</strong> dirigente scolastico di Buguggiate,<br />
Savino Famiglietti. Una collaborazione<br />
che, insieme all’amministrazione<br />
comunale di Buguggiate e al<br />
Comitato Genitori, ha visto l’intervento<br />
anche della nostra Banca. La<br />
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha<br />
sostenuto la realizzazione del laboratorio<br />
di musica, permettendo alla<br />
scuola di acquistare i materiali didattici<br />
e gli strumenti necessari per proporre<br />
un programma formativo di<br />
alta qualità. Come ha sottolineato<br />
Mario Pozzi, consigliere di amministrazione<br />
della nostra Bcc, intervenuto<br />
insieme al collega Enzo Papa: «La<br />
In alto, Enzo Papa e Mario Pozzi (a sin) insieme ai bimbi e al personale della scuola nel nuovo laboratorio di<br />
musica. Sotto, la presentazione ufficiale; a fianco di Pozzi (in piedi), Alessandro Vedani sindaco di Buguggiate.<br />
nostra banca è attenta al territorio e<br />
quando abbiamo ricevuto la richiesta<br />
della scuola di Buguggiate non ci<br />
siamo tirati indietro, Dotarla di laboratori<br />
all’avanguardia è un investimento<br />
sui giovani, sulla loro preparazione<br />
e sul nostro futuro». Parole condivise<br />
dal sindaco di Buguggiate,<br />
Alessandro Vedani: «Un investimento<br />
fatto sui ragazzi, sull’anima e sul<br />
futuro di Buguggiate. Questa operazione<br />
è stata fatta di concerto -ha<br />
aggiunto- ed è diventata un bell’esempio<br />
di collaborazione tra gli attori<br />
della nostra comunità. Importante <strong>il</strong><br />
ruolo della Bcc che, oltre ad aver dato<br />
una mano alla realizzazione dei laboratori<br />
scolastici, è intervenuta anche<br />
sulla palestra e ha persino permesso<br />
l’acquisto del pulmino scolastico».<br />
Del resto, l’impronta della banca è<br />
tale da «caratterizzare questo territorio»,<br />
ha sottolineato <strong>il</strong> preside<br />
Famiglietti. Un plauso alla sinergia di<br />
forze che ha portato alla realizzazione<br />
dei tre laboratori è arrivato anche dal<br />
Provveditorato agli Studi di Varese.<br />
«La Bcc è una realtà positiva, capace<br />
di far crescere <strong>il</strong> territorio dove opera<br />
-ha detto <strong>il</strong> dirigente dell’Ufficio<br />
Scolastico Provinciale, Claudio<br />
Merletti-. Queste tre nuove strutture<br />
vanno a sostenere l’apprendimento e<br />
la formazione».<br />
Gli alunni delle classi quarte<br />
della scuola primaria Arca di<br />
Legnano hanno assistito martedì<br />
2 dicembre ad una lezione molto<br />
particolare. I 48 bambini che frequentano<br />
l’istituto Tirinnanzi, accompagnati<br />
dalle loro insegnanti, hanno<br />
visitato la sede centrale della nostra<br />
Bcc. Accolti dal direttore generale<br />
della banca, Luca Barni, sono stati<br />
guidati da “ciceroni” d’eccezione:<br />
Barbara Testa (ufficio Marketing),<br />
Simone Mantovani (ufficio Relazioni<br />
esterne), Roberto Solbiati (ufficio<br />
Legale) e Alberto Croce (Servizi commerciali).<br />
Partendo dall’auditorium<br />
“Don Besana”, i bambini hanno passato<br />
in rassegna <strong>il</strong> salone, gli sportelli<br />
e gli uffici, fino a salire alla sala<br />
Consiglio, senza però tralasciare <strong>il</strong><br />
caveau. Spazi fisici che rappresentano<br />
la vera f<strong>il</strong>osofia della nostra Banca di<br />
Credito Cooperativo. Punto di partenza:<br />
«A cosa serve una banca?», ha<br />
chiesto Barni ai piccoli studenti.<br />
Questi, senza timori, hanno risposto:<br />
«A tenere i soldi». Ma, ha insistito<br />
Barni, «<strong>il</strong> ruolo di una banca è quello<br />
di sostenere non solamente i vostri<br />
genitori nelle spese, ma anche le persone<br />
che permettono ai vostri genitori<br />
di poter lavorare». Quindi è inizia-<br />
to <strong>il</strong> grande viaggio: dalle funzioni di<br />
un istituto di credito alla “differenza”<br />
che rende unico <strong>il</strong> modo di operare<br />
delle Banche di Credito Cooperativo.<br />
Mantovani e Solbiati hanno anche<br />
mimato la doppia “C” caratteristica<br />
del Credito Cooperativo, <strong>il</strong>lustrando i<br />
concetti di mutualità, di cooperazione<br />
e di aiuto che muovono l’opera quotidiana<br />
della nostra Banca. «Siamo banche<br />
locali -ha spiegato Solbiati-, cioè<br />
molto attente al territorio. Non avendo<br />
fini di lucro, quello che guadagniamo<br />
lo riversiamo su quanti operano<br />
nel territorio». Mantovani ha aggiunto:<br />
«Solo se <strong>il</strong><br />
territorio cresce<br />
anche la banca<br />
cresce; e solo se<br />
la banca cresce<br />
<strong>il</strong> territorio si<br />
sv<strong>il</strong>uppa» Divisi<br />
in due gruppi,<br />
i piccoli sono<br />
partiti nel loro<br />
tour: innanzitutto<br />
<strong>il</strong> caveau,<br />
tra porte blindate,<br />
chiavi di<br />
sicurezza e codici:<br />
<strong>il</strong> posto<br />
dove vengono<br />
convogliati tutti i soldi. Poi negli uffici:<br />
gli sportelli di contatto con <strong>il</strong> pubblico<br />
e gli spazi per i consulenti.<br />
Quindi sono saliti ai piani superiori,<br />
dove c’è <strong>il</strong> motore organizzativo e<br />
amministrativo della banca, e su su,<br />
fino ad arrivare all’aula formazione e<br />
alla grande sala del Consiglio di<br />
Amministrazione; in ciascuna area gli<br />
studenti hanno potuto parlare e confrontarsi<br />
con i referenti degli uffici.<br />
Dopo più di due ore, <strong>il</strong> viaggio si è<br />
concluso nuovamente in auditorium,<br />
dove ai ragazzi e ai docenti sono stati<br />
consegnati dei simpatici regali.<br />
In alto, foto di gruppo dei 48 bambini dell’Arca che hanno visitato la nostra<br />
Bcc. Qui sopra, alcuni bambini scoprono <strong>il</strong> lavoro quotidiano della Banca.<br />
32<br />
33
MONDO SOCI<br />
CCR<br />
Nuovo automezzo e maggiori servizi<br />
34<br />
La nostra Banca ha donato<br />
alla Croce Azzurra Ticinia<br />
di Busto Garolfo un furgone<br />
Fiat Doblò attrezzato con<br />
pedana mob<strong>il</strong>e. Si tratta del<br />
secondo mezzo dell’associazione<br />
capace di trasportare<br />
persone ammalate e con difficoltà<br />
di deambulazione.<br />
«Aiutare <strong>il</strong> mondo del volontariato<br />
fa parte del dna della<br />
nostra Banca -spiega <strong>il</strong> nostro<br />
presidente, Lidio Clementi-.<br />
Andare incontro alle esigenze<br />
del territorio, ma soprattutto<br />
aiutare chi opera a stretto contatto<br />
con le persone bisognose,<br />
è una prerogativa che la Bcc<br />
non mancherà mai di garantire».<br />
Il nuovo automezzo è<br />
stato inaugurato domenica 14<br />
dicembre con la benedizione del parroco<br />
di Busto Garolfo don Piero Roveda.<br />
I servizi richiesti alla Croce Azzurra<br />
crescono continuamente. I 34 volontari<br />
(32 autisti e 2 segretari) nel 2008 sono<br />
stati interpellati per oltre 2.700 servizi.<br />
«Le richieste che abbiamo sono sempre<br />
molte, ma le persone che volontariamente<br />
e senza alcun interesse si mettono<br />
a disposizione del prossimo sono<br />
troppo poche e ogni anno i servizi<br />
aumentano», ricordano i volontari.<br />
«Ringraziamo la Bcc di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate, sempre attenta, per <strong>il</strong> particolare<br />
dono che ci stimola a un impegno<br />
maggiore».<br />
La musica lirica apre gli eventi del <strong>2009</strong><br />
Dopo la musica sacra, quella operistica; <strong>il</strong> bis della<br />
Bcc non è necessariamente ripetersi, ma esplorare<br />
strade nuove, anche se con la certezza del<br />
risultato. «Dopo <strong>il</strong> grande successo della rassegna<br />
organistica (ultimo appuntamento <strong>il</strong> 31 <strong>gennaio</strong><br />
in San Giulio a Castellanza) proponiamo al pubblico<br />
pagine del grande repertorio operistico italiano<br />
-spiega Enrico Raimondi, organista dell’ensemble<br />
Amadeus e protagonista dei concerti<br />
nelle chiese del territorio-. Abbiamo programmato<br />
una stagione lirico sinfonica con un occhio ai<br />
cori, alle arie e alle sinfonie d’opera più amati».<br />
Cinque le tappe della stagione, ospitate nei teatri<br />
e nelle chiese del territorio, da fine <strong>gennaio</strong> a<br />
maggio; dal concerto della Candelora a Legnano<br />
a quello dell’Ascensione a Busto Arsizio, passando<br />
per Cassano Magnago, Castellanza e Castano<br />
Primo. «Stiamo coprendo tutto lo spettro musicale<br />
-dice <strong>il</strong> presidente Lidio Clementi-: dalla<br />
musica da camera alla sacra, dai cori alla lirica.<br />
Un’offerta, quella culturale, che andiamo continuamente<br />
arricchendo, perché <strong>il</strong> nostro territorio<br />
è sempre più esigente. Del Resto anche una proposta<br />
musicale così variegata è una forma di ricchezza».<br />
Si potranno ascoltare, nell’esecuzione<br />
dell’Ensemble Amadeus diretta dal maestro<br />
Marco Raimondi, <strong>il</strong> va’ pensiero, la marcia trionfale<br />
dell’Aida, la donna è mob<strong>il</strong>e, nessun dorma<br />
in cinque programmi sempre diversi: quindi<br />
neanche uno da perdere. L’ingresso è libero.<br />
CALENDARIO<br />
30 Gennaio <strong>2009</strong><br />
Legnano - Chiesa del SS.Redentore<br />
Concerto della Candelora<br />
20 Febbraio <strong>2009</strong><br />
Cassano Magnago - Teatro<br />
Invito all’Opera<br />
27 Marzo <strong>2009</strong><br />
Castellanza - Teatro di via Dante<br />
Invito all’Opera<br />
24 Apr<strong>il</strong>e <strong>2009</strong><br />
Castano Primo- Teatro Paccagnini<br />
Concerto per l’Italia<br />
8 Maggio <strong>2009</strong><br />
Busto Arsizio - Chiesa di S.Edoardo<br />
Concerto dell’Ascensione<br />
Tutti i concerti inizieranno alle 21<br />
ARTISTICAMENTE<br />
UNA MOSTRA ARTIGIANA<br />
V<strong>il</strong>la Corvini di Parabiago ha<br />
aperto le porte all’arte e all’artigianato.<br />
Nel fine settimana<br />
del 22 e 23 novembre, infatti,<br />
la seicentesca v<strong>il</strong>la parabiaghese<br />
ha ospitato “Artisticamente”,<br />
mostra–mercato<br />
dell’artigianato artistico,<br />
organizzata da Miryam<br />
Vallegra, con <strong>il</strong> patrocinio del<br />
Comune di Parabiago e della<br />
Regione Lombardia. La manifestazione<br />
ha visto anche la<br />
presenza della nostra Bcc tra i<br />
principali sponsor dell’iniziativa,<br />
sostenendo una proposta<br />
che ha promosso <strong>il</strong> bello dell’arte<br />
e ha cercato di valorizzare<br />
<strong>il</strong> territorio. Tra gli artigiani<br />
che si sono presentati<br />
c’erano alcuni produttori<br />
locali, custodi di quella ormai<br />
rara manualità, esempio del<br />
mondo artigiano che ha contribuito<br />
a costruire lintero<br />
sistema economico dell’Alto<br />
M<strong>il</strong>anese. «Occasioni come<br />
queste, non sono solamente<br />
un momento di animazione<br />
delle nostre città, ma se proposte<br />
nel periodo prenatalizio,<br />
diventano un’importante<br />
vetrina per le imprese del territorio»,<br />
ha commentato <strong>il</strong><br />
presidente della Bcc, Lidio<br />
Clementi. «Il nostro apporto<br />
va sempre nella direzione di<br />
operare per <strong>il</strong> territorio: valorizzare<br />
le iniziative presenti e<br />
renderlo sempre più vitale».<br />
Fotografia, vince “Salita al Sacro Monte”<br />
Giuseppe Borghi, di Busto Garolfo,<br />
si è aggiudicato <strong>il</strong> primo concorso<br />
fotografico organizzato dal Ccr<br />
della nostra Bcc dal titolo “Altom<strong>il</strong>anese e<br />
Varesotto, così vedo <strong>il</strong> mio territorio”.<br />
Borghi ha vinto con la fotografia “Salita al<br />
Sacro Monte”, scelta dalla giuria tra le oltre<br />
100 presentate dai 41 partecipanti.<br />
La cerimonia di premiazione si è tenuta<br />
domenica 30 novembre, nel salone don<br />
Besana, a Busto Garolfo. Il secondo premio<br />
è stato assegnato a Sergio Olmo, di<br />
Busto Garolfo, con “Viale dei tigli”; terzo<br />
classificato, con “Ghiacciaie di Cazzago<br />
Brabbia”, Carmelo Curatola, di<br />
Buguggiate. Curatola non ha potuto partecipare<br />
alle premiazioni perché influenzato,<br />
ma durante la cerimonia <strong>il</strong> presidente<br />
del Ccr, Sergio Rondanini, ha portato<br />
la notizia che <strong>il</strong> premio del fotografo<br />
di Buguggiate sarà destinato al Vispe per<br />
la costruzione dell’ospedale di pediatria<br />
in Burundi: «Un gesto apprezzab<strong>il</strong>e -ha<br />
detto Rondanini- che dimostra quanto i<br />
valori della nostra Banca escano dalle<br />
mura dell’istituto per essere condivisi da<br />
tutti». La manifestazione è stata organizzata<br />
dal Ccr in collaborazione con <strong>il</strong> fotoclub<br />
“La Focale” di Buguggiate. I soci del<br />
fotoclub hanno presentato tre f<strong>il</strong>mati<br />
dedicati ai territori di Varese e<br />
Altom<strong>il</strong>anese. Apprezzata dal pubblico<br />
la proiezione di “Viv<strong>il</strong>ago”, affresco di<br />
vita sul lago di Varese. Soddisfatto del<br />
lavoro, <strong>il</strong> presidente del Ccr Sergio<br />
Rondanini: «È stata una manifestazione<br />
sicuramente riuscita. Tutte le fotografie<br />
che hanno partecipato al concorso erano<br />
pregevoli e hanno centrato <strong>il</strong> tema del<br />
premio. Non è stato fac<strong>il</strong>e, per la giuria<br />
riuscire a scegliere <strong>il</strong> vincitore, perché gli<br />
scatti presentati erano carichi di passione<br />
e di attenzione ai dettagli del territorio».<br />
Per la sezione ragazzi, ha vinto Martina<br />
Masini, di Cairate, con “La vecchia chiesa”.<br />
Menzioni speciali sono andate a<br />
Elvio Almasio, di Parabiago, con “Parco<br />
del Roccolo”, a Dario Masini, di<br />
Montonate, con “Buguggiate e i murales”,<br />
a Mauro Colate, di Varese, con<br />
“Addio Varese”, e a Angelo Costanza, di<br />
Azzate, con “Darsena di Azzate”.<br />
In alto, foto di gruppo con i vincitori del concorso<br />
fotografico. Sotto, alcune immagini della mostra<br />
organizzata con i lavori presentati dai partecipanti<br />
al concorso e due momenti delle premiazioni. Nella<br />
quinta foto dall’alto, <strong>il</strong> vincitore Sergio Olmo riceve<br />
dal presidente del Ccr Sergio Rondanini (a destra) e<br />
dal presidente del Progetto Soci e Territorio Alberto<br />
Morandi <strong>il</strong> riconoscimento per essersi aggiudicato <strong>il</strong><br />
primo premio con l’opera “Salita al Sacro Monte”.<br />
ASSOCIAZIONE CCR<br />
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rivolgersi allo 0331.560211<br />
(ogni giovedì dopo le 21)<br />
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