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Aggiornamento sulla situazione della rabbia in Europa ...

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I ceppi devono essere tipizzati e confrontati<br />

con gli isolati degli stati conf<strong>in</strong>anti.<br />

Le <strong>in</strong>formazioni ottenute devono essere<br />

scambiate rapidamente e gli isolati orig<strong>in</strong>ali<br />

<strong>in</strong>viati ad un laboratorio <strong>in</strong>dipendente<br />

per l’ulteriore caratterizzazione e conservati<br />

<strong>in</strong> archivio.<br />

• I campioni positivi devono essere resi disponibili<br />

per l’ulteriore caratterizzazione.<br />

• I metodi sierologici non devono essere utilizzati<br />

per la diagnosi di rout<strong>in</strong>e <strong>della</strong> <strong>rabbia</strong>.<br />

Questi sono <strong>in</strong>fatti test <strong>in</strong>diretti e<br />

dimostrano solo la precedente esposizione<br />

al virus. Sono applicabili per le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i<br />

di sieroprevalenza e per il controllo dell’efficacia<br />

del vacc<strong>in</strong>o.<br />

• Si raccomanda la creazione di una struttura<br />

per l’addestramento del personale dei<br />

laboratori di referenza nazionali.<br />

• Si evidenzia la necessità di un metodo sierologico<br />

rapido ed accurato (ELISA) per<br />

sostituire il test di virus neutralizzazione<br />

attualmente <strong>in</strong> uso (FAVN/RFFIT) sia per<br />

le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i di follow-up delle campagne di<br />

vacc<strong>in</strong>azione orale delle volpi sia per l’analisi<br />

del siero di carnivori domestici vacc<strong>in</strong>ati<br />

nell’ambito dei movimenti <strong>in</strong>ternazionali<br />

di animali.<br />

3. Controllo <strong>della</strong><br />

<strong>rabbia</strong> negli animali<br />

• La conoscenza <strong>della</strong> <strong>situazione</strong> epidemiologica<br />

<strong>della</strong> <strong>rabbia</strong> <strong>in</strong> ciascuno stato è il<br />

requisito fondamentale per il suo controllo.<br />

• Devono essere messe a punto strategie di<br />

controllo <strong>della</strong> <strong>rabbia</strong> valide e di lungo term<strong>in</strong>e,<br />

che def<strong>in</strong>iscano chiaramente i passaggi<br />

necessari per un programma di elim<strong>in</strong>azione<br />

<strong>della</strong> <strong>rabbia</strong> su scala nazionale.<br />

Le stesse devono essere <strong>in</strong>oltre sottoposte<br />

a revisione ad <strong>in</strong>tervalli regolari.<br />

• Questi programmi nazionali devono essere<br />

supportati dalla volontà politica di raggiungere<br />

l’obiettivo del controllo/eradicazione<br />

<strong>della</strong> <strong>rabbia</strong> con l’assistenza delle<br />

agenzie <strong>in</strong>ternazionali (OIE/OMS) e dell’Unione<br />

Europea.<br />

Le due agenzie devono mostrare un approccio<br />

collaborativo ed <strong>in</strong>tegrato.<br />

• L’approccio <strong>in</strong>ternazionale <strong>in</strong>tegrato che<br />

preveda, quando necessario, un adeguato<br />

sostegno f<strong>in</strong>anziario per il controllo<br />

<strong>della</strong> <strong>rabbia</strong> deve assumere carattere di<br />

elevata priorità.<br />

• La <strong>rabbia</strong> urbana può essere elim<strong>in</strong>ata,<br />

come è stato dimostrato <strong>in</strong> determ<strong>in</strong>ate<br />

regioni, mediante programmi di vacc<strong>in</strong>azione<br />

parenterale di massa. La sola elim<strong>in</strong>azione<br />

dei cani randagi non è completamente<br />

efficace nella sua eradicazione.<br />

• Ulteriori ricerche devono essere <strong>in</strong>traprese<br />

sull’uso <strong>della</strong> vacc<strong>in</strong>azione orale negli<br />

animali domestici. In condizioni particolari,<br />

la vacc<strong>in</strong>azione orale può essere considerata<br />

come misura complementare per<br />

<strong>in</strong>terrompere il ciclo <strong>in</strong>fettivo <strong>della</strong> <strong>rabbia</strong><br />

negli animali randagi.<br />

• Attualmente, il controllo <strong>della</strong> <strong>rabbia</strong> può<br />

essere realizzato <strong>in</strong> modo efficace solo<br />

mediante la vacc<strong>in</strong>azione orale delle specie<br />

reservoir. Infatti, il solo abbattimento<br />

<strong>della</strong> specie reservoir non si è dimostrato<br />

efficace.<br />

• I vacc<strong>in</strong>i utilizzati devono rispondere agli<br />

standard e alle l<strong>in</strong>ee guida <strong>in</strong>ternazionali<br />

per i prodotti ad azione immunizzante ad<br />

uso veter<strong>in</strong>ario.<br />

• L’esca vacc<strong>in</strong>ale deve contenere un biomarker<br />

(attualmente tetracicl<strong>in</strong>a) che ne<br />

consenta il monitoraggio dell’assunzione.<br />

• Dove possibile, il controllo <strong>della</strong> <strong>rabbia</strong> negli<br />

animali deve essere <strong>in</strong>trapreso secondo<br />

quanto <strong>in</strong>dicato nei documenti di riferimento<br />

dell’OIE/OMS e dall’Unione Euroopea<br />

(http://europa.eu.<strong>in</strong>t/comm/food/fs/<br />

sc/scah/out80_en.pdf).<br />

• Il successo delle strategie di controllo <strong>della</strong><br />

<strong>rabbia</strong> deve essere monitorato attraverso<br />

un adeguato follow-up. Il metodo<br />

<strong>della</strong> determ<strong>in</strong>azione del biomarker è<br />

quello elettivo, qualora sia disponibile un<br />

solo test da eseguirsi negli animali negativi/suscettibili<br />

alla <strong>rabbia</strong>.<br />

• La ricerca diretta a migliorare il controllo<br />

<strong>della</strong> <strong>rabbia</strong> necessita di adeguati f<strong>in</strong>anziamenti.<br />

• È necessario <strong>in</strong>oltre migliorare l’<strong>in</strong>formazione<br />

dell’op<strong>in</strong>ione pubblica <strong>in</strong> merito al<br />

rischio <strong>rabbia</strong>.<br />

• Negli stati <strong>in</strong>denni è necessaria un’adeguata<br />

conoscenza <strong>della</strong> <strong>rabbia</strong> sia <strong>in</strong> medic<strong>in</strong>a<br />

umana sia veter<strong>in</strong>aria.<br />

• Il monitoraggio delle specie reservoir deve<br />

essere rafforzato negli stati a rischio di<br />

riemergenza <strong>della</strong> <strong>rabbia</strong>.<br />

• È auspicabile lo sviluppo di nuovi strumenti<br />

biologici, come ad esempio vacc<strong>in</strong>i contraccettivi<br />

specifici per le specie reservoir.<br />

• C’è la necessità di creare una banca di<br />

vacc<strong>in</strong>o orale per gli <strong>in</strong>terventi di emergenza.<br />

• Inoltre, è necessario sviluppare sistemi di<br />

vacc<strong>in</strong>i orali/esche/distribuzione da utilizzare<br />

<strong>in</strong> tutti gli animali terricoli.<br />

4. Prevenzione <strong>della</strong><br />

<strong>rabbia</strong> nell’uomo<br />

• La profilassi <strong>della</strong> <strong>rabbia</strong> nell’uomo deve<br />

essere eseguita come <strong>in</strong>dicato nel più<br />

recente documento disponibile dell’OMS<br />

“WHO Expert Consultation on Rabies” (series<br />

931; 1st report, 2005, www.who.<strong>in</strong>t).<br />

• Dal momento che la <strong>rabbia</strong> è una malattia<br />

“trascurata”, è necessaria una maggiore<br />

presa di coscienza dell’<strong>in</strong>fezione<br />

nell’uomo nella comunità medica, come<br />

dimostrato dai recenti casi di <strong>rabbia</strong> conseguenti<br />

a trapianto d’organo.<br />

• La conoscenza <strong>della</strong> patogenesi <strong>della</strong> <strong>rabbia</strong><br />

nell’uomo richiede ulteriori ricerche.<br />

• Lo scambio di <strong>in</strong>formazioni e la cooperazione<br />

fra autorità mediche e veter<strong>in</strong>arie<br />

devono essere considerati una priorità.<br />

• È necessario lo sviluppo di un prodotto alternativo<br />

alle immunoglobul<strong>in</strong>e, come<br />

anticorpi monoclonali, per l’immunizzazione<br />

passiva contro la <strong>rabbia</strong>.<br />

• Sono necessarie chiare l<strong>in</strong>ee guida armonizzate<br />

per la profilassi vacc<strong>in</strong>ale delle<br />

persone ad elevato rischio di esposizione<br />

ai virus <strong>rabbia</strong>-correlati.<br />

• Sebbene la profilassi post-esposizione sia<br />

considerata totalmente protettiva quando<br />

somm<strong>in</strong>istrata <strong>in</strong> modo opportuno, è<br />

necessario valutare i profili di neutralizzazione/protezione<br />

crociata dei vacc<strong>in</strong>i convenzionali<br />

ad uso umano nei confronti di<br />

tutti i membri del genere lyssavirus.<br />

NOVEMBRE<br />

2005<br />

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