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Lettera aperta alla Regione Veneto - Treviso volontariato

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CONFERENZA REGIONALE<br />

DEL VOLONTARIATO<br />

Venezia, 16 gennaio 2013<br />

Prot. n. 22<br />

AL SIGNOR PRESIDENTE<br />

AL SIGNOR ASSESSORE SERVIZI SOCIALI<br />

AI SIGNORI CONSIGLIERI REGIONALI<br />

REGIONE DEL VENETO<br />

Oggetto: Rete regionale associazioni impegnate attività “AMMINISTRATORE DÌ SOSTEGNO”.<br />

<strong>Lettera</strong> <strong>aperta</strong> <strong>alla</strong> <strong>Regione</strong> <strong>Veneto</strong><br />

Nella <strong>Regione</strong> <strong>Veneto</strong> sono attive da tempo le associazioni di <strong>volontariato</strong> che<br />

sottoscrivono la presente lettera ed impegnate nell’attività dell’ AMMINISTRAZIONE DÌ<br />

SOSTEGNO, in particolare nei processi di promozione e diffusione dell’omonimo “istituto giuridico”<br />

mediante la gestione di percorsi di sensibilizzazione e formazione rivolti agli aspiranti<br />

amministratori e di un servizio di “consulenza polivalente” (legale, fiscale, psicologica), indirizzata a<br />

famiglie, <strong>volontariato</strong>, amministratori in “servizio” e ad operatori dei servizi territoriali.<br />

L’intera attività, preme rilevarlo, è sviluppata nel più rigoroso rispetto delle norme sul<br />

<strong>volontariato</strong> e con la partecipazione gratuita di professionisti esperti nelle differenti discipline<br />

coinvolte. In alcune province della nostra regione, l’attività si svolge in sinergia e collaborazione<br />

con i Centri di Servizio per il Volontariato.<br />

I dati a disposizione certificano come negli anni l’istituto dell’amministrazione di sostegno<br />

riscuota crescente interesse tra le famiglie, i servizi sociali e le istituzioni locali, con il risultato di<br />

una grande riduzione del ricorso alle tradizionali forme di protezione giuridica della tutela e della<br />

curatela, notoriamente penalizzanti per la dignità della persona.<br />

La particolare versatilità dell’istituto consente, oggi, di affrontare anche inedite forme di<br />

fragilità soggettiva che, in questo periodo di crisi economica e morale, rivelano la presenza di una<br />

diffusa criticità sociale, quali quelle della dedizione compulsiva al gioco d’azzardo.<br />

Le esperienze vissute in questi anni fanno emergere l’indifferibile esigenza che i processi di<br />

attuazione della legge 6/04 non possano prescindere da una costante e intenzionale azione di<br />

“sostegno” da parte della istituzione regionale volta ad orientare diversi attori coinvolti (servizi<br />

sociali e organizzazioni di <strong>volontariato</strong>), con disposizioni di indirizzo per l’efficiente gestione dei<br />

processi ed anche per il possibile superamento delle numerose criticità emergenti.<br />

Per questa ragione, il silenzio della <strong>Regione</strong> del <strong>Veneto</strong> sull’argomento negli ultimi anni<br />

appare singolare e sconcertante a partire d<strong>alla</strong> rinuncia di fatto (così appare) ad esercitare la<br />

funzione di <strong>Regione</strong> capofila tra le Regioni Italiane, cui erano assegnate anche cospicue risorse<br />

economiche e che, di fatto, sono state perse (circa 350mila euro), come da DGR 1680/2009<br />

“Recepimento del Protocollo d’intesa, tra il Ministero del Lavoro, della salute e delle politiche<br />

sociali e la <strong>Regione</strong> del <strong>Veneto</strong>” e relativo finanziamento.<br />

Risulta inoltre che le azioni progettuali delineate nelle DGR 4471/2006 e DGR 4257 /08 non<br />

abbiano avuto purtroppo sviluppo alcuno: sviluppo di azioni regionali di promozione dell'istituto<br />

dell'amministrazione di sostegno; istituzione di un tavolo interistituzionale con <strong>Regione</strong>, Presidenti<br />

dei Tribunali, Ordini degli Avvocati e Associazioni; elenco regionale degli amministratori di<br />

sostegno; nomina di referenti all’interno delle Conferenze dei Sindaci delle Ulss.<br />

Legge regionale 30 agosto 1993 n. 40<br />

C.F. 90070710273<br />

c/o <strong>Regione</strong> del <strong>Veneto</strong> - Direzione Servizi Sociali Dorsoduro, 3493 – 30123 VENEZIA<br />

Tel. 041.2791381- 041.2791326 – Fax 041.2791369<br />

per comunicazioni/risposte: camilla.zamboni@regione.veneto.it


Lo sconcerto aumenta nel confronto con le altre regioni che hanno scelto di regolare i<br />

processi di gestione dell’istituto in parola anche con appositi interventi legislativi partendo proprio<br />

dalle iniziative precurtrici avviate a suo tempo d<strong>alla</strong> <strong>Regione</strong> del <strong>Veneto</strong>.<br />

In particolare si fa riferimento alle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia<br />

Giulia.<br />

La linea regionale appare incomprensibile se, secondo la condivisa opinione di molti<br />

esperti, l’istituto dell’amministrazione di sostegno può rivestire un ruolo strategico determinate nello<br />

sviluppo della domiciliarità cui la <strong>Regione</strong> attribuisce un rilievo prioritario nei processi di<br />

programmazione locale.<br />

In questo contesto, preme evidenziare come l’apporto di formazioni di <strong>volontariato</strong> assuma<br />

valore di risorsa per la comunità locale solo se rientra in percorsi tracciati e guidati d<strong>alla</strong> istituzione<br />

competente, in un contesto di dialogo, di fiducia e di fattiva collaborazione.<br />

Il limitato interesse sull’argomento da parte delle istituzioni competenti contribuisce, per<br />

contro, a circoscrivere l’applicazione della legge all’osservanza di formali procedure, favorisce<br />

l’insorgenza di separatezze tra i differenti attori e affievolisce la possibilità di affermare una cultura<br />

orientata <strong>alla</strong> persona e ai diritti di cittadinanza.<br />

Le scriventi associazioni si sono in questi anni associate in una RETE spontanea a livello<br />

regionale, proprio perché consapevoli dell’importanza di una azione coordinata delle iniziative e,<br />

assieme Conferenza regionale del Volontariato, formulano la speranza che la <strong>Regione</strong> possa<br />

riprendere il ruolo di guida che le compete, nel superiore interesse dei cittadini che versano in<br />

condizione di fragilità, a supporto delle loro famiglie e per il consolidamento della cultura della<br />

solidarietà.<br />

Ringraziando anticipatamente dell’attenzione che sarà riservata a questa nostra<br />

sollecitazione, restiamo in attesa di poter definire un positivo percorso di comune accordo e<br />

distintamente salutiamo.<br />

Conferenza Regionale del Volontariato<br />

della <strong>Regione</strong> <strong>Veneto</strong><br />

Il Presidente<br />

Associazione Amministratore Sostegno<br />

Padova<br />

Associazione Etica 2001<br />

Castelfranco <strong>Veneto</strong><br />

Comitato Intesa tra le associazioni<br />

volontaristiche della Provincia Belluno<br />

Associazione Le Ali – Amministratore di Sostegno<br />

Feltre<br />

Associazione Mutilati ed Invalidi Civili<br />

della Provincia Vicenza<br />

Coordinamento Associazioni Volontariato<br />

Sinistra Piave – progetto “Fondamenta"<br />

Legge regionale 30 agosto 1993 n. 40<br />

C.F. 90070710273<br />

c/o <strong>Regione</strong> del <strong>Veneto</strong> - Direzione Servizi Sociali Dorsoduro, 3493 – 30123 VENEZIA<br />

Tel. 041.2791381- 041.2791326 – Fax 041.2791369<br />

per comunicazioni/risposte: camilla.zamboni@regione.veneto.it

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