Chiesa dei Santi Luca e Martina
Chiesa dei Santi Luca e Martina Chiesa dei Santi Luca e Martina
La decorazione dell’altare, in alabastro, è opera di Cosimo Fancelli. In corrispondenza dell’altare la copertura è costituita da una vela appiattita con una profondità massima di 30 cm.
Trono marmoreo, ricostruito nel XVII secolo, in ricordo della distribuzione dei ceri per la festa della Candelora istituita tra il 492 e il 496 da papa Gelasio l’africano. Candelora è il nome popolare attribuito dai cristiani alla festa, celebrata il 2 febbraio, in ricordo della presentazione di Maria al tempio avvenuta quaranta giorni dopo la nascita di Gesù. Le origini di questa festa, andando indietro nel tempo, risalgono ai riti dei Lupercali che si celebravano in una grotta sul Palatino. Attraverso il sacrificio di animali offerti al dio Luperco si propiziavano la fertilità e l'avvento dell'anno nuovo. I sacerdoti bagnavano con il sangue degli animali un coltello con il quale segnavano la fronte di due fanciulli di famiglia patrizia. Questi utilizzavano le pelli degli animali sacrificat per coprirsi e per farne strisce con le quali percuotere tutti coloro che, nella speranza di purificazione e d fertilità, ne facevano richiesta.
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La decorazione dell’altare, in<br />
alabastro, è opera di Cosimo Fancelli.<br />
In corrispondenza dell’altare la<br />
copertura è costituita da una vela<br />
appiattita con una profondità massima<br />
di 30 cm.