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Recensione di Vito Tripi - Politicamente.Net

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POLITICAMENTE ANNO VIII, N. 77 – GENNAIO 2013<br />

La Svastica tra esoterismo e geopolitica<br />

Di <strong>Vito</strong> <strong>Tripi</strong><br />

C’è un particolare che attira sempre l’attenzione del grande pubblico quando si parla del Terzo<br />

Reich, non tanto e non solo l’orrore trito e ritrito della Shoa, quanto il lato mistico-esoterico e<br />

ancestrale delle teorie naziste. Non si contano più le puntate <strong>di</strong> Voyager o de La Storia Siamo Noi,<br />

in cui si parla della Thule, <strong>di</strong> ODESSA e della fantomatica fuga <strong>di</strong> Hitler in Patagonia e con essi le<br />

riviste pseudo-storiche in cui si affrontano tematiche buone solo per thriller da supermarket. E’<br />

indubbio che il nazionalsocialismo fu una sorta <strong>di</strong> religione laica, fin da subito le teorie <strong>di</strong> Savitri<br />

Devi e <strong>di</strong> Miguel Serrano ebbero una certo eco e, a tuttoggi, nutrono <strong>di</strong> un certo cre<strong>di</strong>to in<br />

determinati ambiti culturali. Infatti si potrebbe parlare anche <strong>di</strong> hitlerismo mistico visto che il<br />

concetto esagerato, quasi esasperato, del Führerprinzip, il mito della razza (Völk) come unica<br />

rigeneratrice dello Stato-Nazione e le scenografie e i rituali delle SS avevano qualcosa che<br />

richiamava al mistico e allo spirituale. Anche la massima Ein Reich, Ein Völk, Ein Führer sembrava<br />

in toto una preghiera, una sorta <strong>di</strong> mantra. Hitler unì teorie mistico-esoteriche, paganesimo e la<br />

geopolitica per dare legittimità al suo movimento e alla sua politica espansionistica il cosiddetto<br />

Lebensraum o “spazio vitale”.<br />

Come si accennava questa tematica è oggetto <strong>di</strong> continui stu<strong>di</strong> e analisi e <strong>di</strong> recente sono usciti due<br />

volumi che affrontano sia l’organizzazione a sfondo esoterico delle SS l’Ahnenerbe quanto le teorie<br />

geopolitiche sull’Heartland, il Cuore del Mondo.<br />

Il primo libro, e<strong>di</strong>to dalla Mursia, a firma dello stu<strong>di</strong>oso Marco Zagni, già autore per la Ritter de Gli<br />

Archeologi <strong>di</strong> Himmler, s’intitola La Svastica e la Runa (pag. 433 € 22,00) con il sottotitolo<br />

“Cultura ed esoterismo nelle SS Ahnenerbe”.<br />

L’Ahnenerbe è l’abbrevizione <strong>di</strong> Forschungsgemeinschaft Deutsches Ahnenerbe una società<br />

fondata da Heinrich Himmler, Hermann Wirth, e Walter Darré il 1º luglio 1935 ed incorporata<br />

all'interno del Persönlicher Stab RfSS nel 1939. Il suo nome significa letteralmente “Società <strong>di</strong><br />

ricerca dell'ere<strong>di</strong>tà ancestrale”. Fu originariamente votata alle ricerche riguardanti la storia<br />

antropologica e culturale della razza germanica.<br />

Dopo una serie <strong>di</strong> contrasti con Darré, Himmler procedette nell'estate del 1937 a ristrutturare<br />

l'associazione, fissando il nuovo Quartier generale a Berlino-Dahlem. Il Reichsführer-SS mantenne<br />

il controllo totale, con il titolo <strong>di</strong> curatore, ma la gestione pratica venne affidata al Dr. Walther<br />

Wüst, che <strong>di</strong>rigeva l'attività scientifica, all'SS-Standartenführer Bruno Galke, che era il tesoriere, e<br />

all'SS-Standartenführer Wolfram Sievers che si occupava delle questioni amministrative.<br />

Con la riorganizzazione, Himmler stabilì anche i compiti che l'associazione avrebbe dovuto<br />

svolgere: compiere ricerche nel campo della storia antica, stu<strong>di</strong>ando i fatti da un punto <strong>di</strong> vista<br />

scientifico, in maniera oggettiva e senza falsificazioni; istituire in ciascun Oberabschnitt (regione)<br />

delle SS, un centro <strong>di</strong> educazione e <strong>di</strong> cultura de<strong>di</strong>cati alla grandezza della Germania del passato. Il<br />

primo <strong>di</strong> questi centri venne fondato a Sachsenhain, presso Verden, con la ricostruzione <strong>di</strong> un<br />

villaggio sassone che doveva <strong>di</strong>mostrare ai tedeschi la ricchezza della loro cultura.<br />

E’ a questa organizzazione che si devono i viaggi in Tibet, nella Cor<strong>di</strong>llera Blanca, nei Balcani in<br />

Scan<strong>di</strong>navia ma anche in Italia alla ricerca delle ra<strong>di</strong>ci dei popoli ariani indoeuropei della misteriosa<br />

Agharti e <strong>di</strong> Atlantide. Una serie <strong>di</strong> esplorazioni rivolte alla scoperta delle reliquie mistiche <strong>di</strong> tali<br />

popoli da sfruttare non tanto e non solo a fini culturali e propagan<strong>di</strong>stici ma anche bellici. Zagni<br />

compie un lungo viaggio nel cuore nero dell’Ahnenerbe partendo dalle sue origini cercando <strong>di</strong><br />

spiegarne le motivazioni ideologiche. Esamina passo passo tutte le evoluzioni interne <strong>di</strong> questa


struttura, ma anche i suoi viaggi e le sue ricerche. Interessante anche la parte documentaristiche che,<br />

capitolo per capitolo, viene riportata in toto per permettere una migliore comprensione dei fatti.<br />

L’autore affronta anche le tematiche inerenti l’eugenetica o i progetti segretissimi del Reich come le<br />

macchine volanti e i carri armati speciali senza però entrare in speculazioni letterarie non ha velleità<br />

<strong>di</strong> dare rivelazioni sorprendenti che potrebbero rivoluzionare lo stu<strong>di</strong>o sul nazismo esoterico bensì<br />

si attiene ai fatti e alle prove.<br />

Il secondo titolo, per le E<strong>di</strong>zioni Lindau, <strong>di</strong> Paolo A. Dossena dal titolo Lo scienziato e lo sciamano<br />

(pag. 526 € 32,00) col sottotitolo “Mackinder, Hitler e l’isola del mondo” oltre a riprendere le teorie<br />

del Lebensraum e dell’Heartland è un lungo viaggio nella storia del nazismo e non solo. La prima<br />

parte ripercorre le storie e le teorie della geopolitica ma anche dell’antropologia dalla fine dell’800<br />

all’alba della Grande Guerra. Dopo ci parla <strong>di</strong> Halford John Mackinder che è stato geografo,<br />

politico, <strong>di</strong>plomatico, esploratore ed alpinista britannico ma le cui teorie geopolitiche<br />

dell'Heartland, cioè un'area geografica, in<strong>di</strong>viduata al centro del supercontinente Eurasiatico, il cui<br />

controllo avrebbe consentito <strong>di</strong> dominare l'intero mondo, influenzarono e non poco le teorie e la<br />

politica nazionalsocialista. Il libro è un lungo excursus nella storia d’Europa sino alla fine della<br />

Seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale analizzando principalmente tre paesi: Germani, Gran Bretagna e Italia.<br />

Ci troviamo <strong>di</strong> fronte ad un libro completo che non lascia nulla in sospeso affronta sotto varie<br />

faccettature più <strong>di</strong> cinquant’anni <strong>di</strong> storia dell’umanità. Mostra anche lati nuovi come la non<br />

granitica autorità <strong>di</strong> Churchill in Gran Bretagna ri<strong>di</strong>mensionando questo statista che, a torto, viene<br />

fatto titaneggiare nei libri <strong>di</strong> storia. Analizza anche alcuni lati del fascismo italiano come i contatti<br />

tra Mussolini e i sionisti, rivaluta l’idea del fascismo come “<strong>di</strong>spotismo illuminato”, e sancisce le<br />

<strong>di</strong>fferenze notevoli tra il regime <strong>di</strong> Roma e quello <strong>di</strong> Berlino che molti tuttora vogliono ignorare.<br />

C’è un ampia parte citazionistica che aiuta ad una migliore comprensione del testo e in più c’è una<br />

prima parte munita <strong>di</strong> mappe che consente <strong>di</strong> vedere sia la visione geopolitica <strong>di</strong> Mackinder quanto<br />

quella <strong>di</strong> Hitler. Le due appen<strong>di</strong>ci finali ci illustrano sapientemente il pensiero antropologico e<br />

geopolitico dello stu<strong>di</strong>oso britannico.<br />

Ambedue i testi hanno una prefazione a firma <strong>di</strong> Giorgo Galli il cui libro Hitler e il nazismo magico<br />

ha aperto una porta sullo stu<strong>di</strong>o del nazionalsocialismo non solo come fenomeno politico, sociale e<br />

culturale ma anche come fenomeno religioso e mistico.<br />

POLITICAMENTE ANNO VIII, N. 77 – GENNAIO 2013

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