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Le discariche nel Veneto - Università degli Studi di Padova

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Sito <strong>nel</strong> 2001 Sito <strong>nel</strong> 2004<br />

Risultato della<br />

classificazione <strong>nel</strong><br />

2001<br />

Risultato della<br />

classificazione <strong>nel</strong><br />

2004<br />

Fig. 13 – Esempio <strong>di</strong> sito potenzialmente inquinato <strong>nel</strong> 2001, interessato da e<strong>di</strong>ficazione in area industriale <strong>nel</strong> 2004<br />

Questi risultati ci danno due chiavi <strong>di</strong> lettura<br />

interessanti:<br />

− La politica ambientale del <strong>Veneto</strong> è stata così<br />

efficace da risanare considerevolmente il<br />

territorio.<br />

− Tanti siti non sono più contaminati perché i segni<br />

<strong>di</strong> un’eventuale contaminazione sono<br />

scomparsi. In effetti, se si osservano i risultati<br />

da più vicino, si può notare che sui 310 siti che<br />

non sono più da considerare inquinati, 103<br />

sono stati costruiti: 36 in zone industriali, 67 in<br />

aree urbane (Fig. 13).<br />

Queste due opzioni si verificano sia in un contesto<br />

<strong>di</strong> presa <strong>di</strong> coscienza ambientale, sia in un contesto<br />

dove la risorsa “spazio” è sempre più rara. In effetti,<br />

sul territorio veneto si è sempre alla ricerca <strong>di</strong> spazio<br />

per nuove attività, che siano prevalentemente<br />

industriali o residenziali. Lo spazio a <strong>di</strong>sposizione è<br />

limitato, e per fare in modo che certe attività possano<br />

svilupparsi, promotori immobiliari o industriali<br />

comprano senza preoccuparsi dell’eventuale<br />

contaminazione del territorio comprato. Il <strong>Veneto</strong>,<br />

d’altronde, ha ormai perso la sua vocazione agricola e<br />

de<strong>di</strong>ca sempre più spazio alle attività urbane e<br />

industriali.<br />

Questa problematica porta ad una conclusione<br />

fondamentale: è legittimo chiedersi se la presenza <strong>di</strong><br />

aree <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>scariche</strong> è un in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> fase iniziale <strong>di</strong><br />

urbanizzazione? I luoghi <strong>di</strong> <strong><strong>di</strong>scariche</strong> sono i prossimi<br />

luoghi <strong>di</strong> espansione della città? La conquista del<br />

territorio si fa preferibilmente a partire da questi siti<br />

abbandonati, questi spazi o “non-spazi”.<br />

5.2. Riconoscimento <strong>nel</strong>le nuove immagini classificate<br />

<strong>di</strong> nuovi siti non in<strong>di</strong>viduati con la classificazione<br />

precedente dell’IKONOS 2001.<br />

Sono stati in<strong>di</strong>viduati altri 64 siti (Fig. 15) e<br />

confrontando, in seguito, lo stato del terreno <strong>di</strong> questi<br />

siti <strong>nel</strong> 2001, si è potuto classificare questi siti in 5<br />

<strong>di</strong>verse categorie:<br />

− Siti che presentavano già una vegetazione<br />

leggermente stressata <strong>nel</strong> 2001 (11%)<br />

− Siti che presentavano un terreno nudo <strong>nel</strong> 2001<br />

(11%) (Fig. 14)<br />

− Siti che presentavano aree vegetate incolte senza<br />

un particolare stress della vegetazione <strong>nel</strong><br />

2001 (33%)<br />

− Siti presenti in aree coltivate <strong>nel</strong> 2001 (29.5%)<br />

− Siti non reperibili sui dati dell’IKONOS 2001<br />

perché il dato manca oppure perché la zona è<br />

coperta da nuvole (15.5%).<br />

Tutte queste informazioni sono molto preziose e ci<br />

permettono <strong>di</strong> confermare quanto l’uso del<br />

telerilevamento (abbinato al GIS) per il censimento dei<br />

siti potenzialmente contaminati sia uno strumento <strong>di</strong><br />

gestione territoriale <strong>di</strong>namico ed aggiornabile. Visto<br />

che la configurazione del territorio veneto è in perenne<br />

mutazione, sono state anche utilizzate le foto le più<br />

recenti ottenute da elicottero sempre allo scopo <strong>di</strong> poter<br />

avere un database aggiornato.<br />

Questo progetto s’inserisce allora perfettamente<br />

<strong>nel</strong>l’ottica <strong>di</strong> una gestione ambientale del territorio<br />

veneto, e la banca dati che ne risulta è uno strumento<br />

potente <strong>di</strong> management territoriale.<br />

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