Colon Panel
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<strong>Colon</strong> <strong>Panel</strong><br />
La soluzione nella diagnosi<br />
delle infiammazioni<br />
intestinali
<strong>Colon</strong><br />
Il colon è un organo cavo, posto<br />
in sede addominale, lungo circa<br />
un metro e mezzo, che inizia a<br />
livello della valvola ileo-cecale,<br />
tratto terminale dell'intestino<br />
tenue, e termina con il retto e il<br />
canale anale.<br />
È formato da diverse parti:<br />
cieco,<br />
•colon ascendente,<br />
• colon trasverso,<br />
•colon discendente<br />
• sigma.
La sua funzione essenziale è quella di assorbire<br />
sali minerali, nutrienti e acqua dal materiale che<br />
gli perviene dal tenue, ha un’importante attività<br />
secretrice, rappresentata principalmente dalla<br />
produzione di muco e immunoglobuline che<br />
esplicano un ruolo lubrificante e un’azione<br />
protettiva dal punto di vista immunitario su tutta<br />
la mucosa del grosso intestino
Il colon è soggetto a diverse patologie<br />
infiammatorie che ne condizionano il buon<br />
funzionamento, ad esempio la Colite è il<br />
termine generico con cui viene indicata una<br />
condizione del colon infiammato.<br />
Questa condizione può configurare un nutrito<br />
numero di patologie anche molto diverse tra<br />
loro per eziologia ma tutte unite dal tratto<br />
unificante della flogosi della mucosa intestinale<br />
e da una sintomatologia abbastanza simile.
Tra le più comuni malattie di tale tipo possiamo identificare:<br />
Colite infettiva.<br />
In questo caso l’infiammazione è causata dall’infezione di un agente patogeno, da<br />
virus, batteri e altri microrganismi.<br />
Colite ischemica.<br />
Infiammazione causata da un ridotto apporto vascolare al tratto intestinale.<br />
Colite ulcerosa.<br />
L’infiammazione si estende causando un’ulcerazione del colon. La causa della<br />
malattia non è nota e si presume sia coinvolto il sistema immunitario.<br />
Morbo di Crohn.<br />
Malattia caratterizzata da infiammazione e ulcerazioni della parete del colon a tratti<br />
ben distinti tra parti sane e malate.<br />
Sindrome del colon irritabile.<br />
Malattia caratterizzata da una serie di disturbi del colon a cui non è possibile<br />
associare specifiche patologie riscontrabili.<br />
Si ritiene che possa essere causata da effetti di natura psicologica: stress, ansia, etc.
What we can do more?
• Più del 90 % dei carcinomi colorettali si sviluppano<br />
da adenomi, la progressione dei quali nella media<br />
dei casi dura da 10 a 15 anni.<br />
• La diagnosi avviene spesso solo in uno stadio<br />
avanzato, a causa di una sintomatologia aspecifica,<br />
anche se in genere ci sono emorragie intestinali già<br />
molto tempo prima della comparsa di altri sintomi<br />
clinici.<br />
• Il test di sangue occulto nelle feci viene da alcuni<br />
anni applicato come metodo di screening per la<br />
popolazione che non presenta sintomi clinici.
• un’incidenza di circa 100.000 di nuovi casi ogni<br />
anno e una mortalità di circa 34/100.000, che<br />
significa circa 30.000 casi di patologie intestinali<br />
nuove all’anno, tra cui il cancro dell’intestino che è<br />
la seconda causa di morte in Italia, in Germania e<br />
una delle prime cause di morte in Europa.<br />
• In Italia, un’ uomo su 22 si ammala di tumore del<br />
colon-retto entro i 74 anni e la probabilità di<br />
ammalarsi per le donne è una su 37 mentre le<br />
patologie correlate alle infiammazioni del colon<br />
sono in costante aumento del 23% e di difficile<br />
interpretazione per i tempi lunghi delle analisi
Cosa occorre<br />
• Un Nuovo sistema diagnostico<br />
• Easy-to-use<br />
• Utile per lo screening delle infiammazioni<br />
intestinali
COLON PANEL<br />
SISTEMA PER IL RILEVAMENTO<br />
DI FATTORI INFIAMMATORI INTESTINALI<br />
NELLE FECI
Il <strong>Colon</strong> <strong>Panel</strong> è un dispositivo diagnostico “One Step” con<br />
Risultato Visivo Immediato ed è un IVD (dispositivo medico<br />
diagnostico in vitro).<br />
Questo dispositivo è stato ideato per poter fornire al<br />
medico alcuni importanti parametri clinici essenziali per la<br />
valutazione dello stato infiammatorio del colon utilizzando<br />
un semplice campione fecale.<br />
Il dispositivo ha dimensioni contenute, è di semplice utilizzo<br />
e non necessita di alcuna attrezzatura dedicata; nelle<br />
finestrelle del dispositivo vengono visualizzati in pochi<br />
minuti i vari livelli qualitativi dello stato infiammatorio del<br />
colon.
Test<br />
Piastra<br />
<strong>Colon</strong> <strong>Panel</strong><br />
Area Controllo<br />
Area Test<br />
Serbatoio<br />
Sistema di<br />
raccolta<br />
La piastra è a tenuta e non ha dispersioni di liquidi
Tappo di sicurezza<br />
sito inserimento provetta<br />
Provetta campione<br />
Fermo di sicurezza serbatoio
<strong>Colon</strong> <strong>Panel</strong> fornisce all’utilizzatore solo indicazioni qualitative dello stato<br />
patologico in esame, non possono essere determinati con questo sistema né i<br />
valori quantitativi e né la percentuale di incremento delle concentrazioni dei<br />
singoli test presenti; qualora il sistema fornisca esiti positivi è consigliabile<br />
approfondire il quadro generale delle indagini specifiche con altre tecniche<br />
diagnostiche e con ulteriori approfondimenti clinici.<br />
Questo dispositivo è dedicato solo all’uso professionale di laboratorio o dello<br />
studio medico.<br />
Test presenti nel COLON PANEL<br />
1. Determinazione di : Hb fecale<br />
2. Determinazione di : Calprotectina fecale<br />
3. Determinazione di : Escherichia Coli 0157<br />
4. Determinazione di : Lactoferrina fecale<br />
5. Determinazione di : Transferrina fecale
• E’ un test immunocromatografico monofase<br />
rapido per la determinazione qualitativa e<br />
semiquantitativa della Calprotectina fecale<br />
• utilizza il principio dell’immunocromatografia a<br />
flusso su membrana di nitrocellulosa. Il test<br />
prevede dopo l’estrazione dal campione di feci<br />
la dispensazione di alcune gocce del liquido di<br />
estrazione nel pozzetto della card.<br />
• La soluzione reidrata l’anticorpo specifico<br />
coniugato con oro colloidale e, se nel<br />
campione è presente l’antigene, si forma un<br />
complesso immunologico colorato che migra<br />
fino a raggiungere la zona (T) dove è fissato il<br />
secondo anticorpo che cattura il complesso<br />
immunologico.<br />
• In caso di positività del test si forma una linea<br />
rosso porpora di facile lettura. Il liquido<br />
continua la migrazione fino a raggiungere una<br />
seconda zona reattiva (C) dove un anticorpo<br />
fissato sulla striscia cattura l’eccesso di<br />
anticorpo primario formando una linea<br />
analoga a quella del test. Questa linea serve<br />
invece da controllo del test per verificare la<br />
corretta procedura analitica.
INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI<br />
L'intensità della banda colorata nell’area Test (T) varia a seconda<br />
della concentrazione dell’antigene presente nel campione.<br />
Tuttavia, né il valore quantitativo, né il tasso di aumento in<br />
percentuale del parametro che stiamo analizzando può essere<br />
determinato da questo test qualitativo.
Sistema di RACCOLTA DEI CAMPIONI FECALI
RACCOLTA DEI CAMPIONI FECALI<br />
Ai fini di un corretto utilizzo del sistema e al fine di ottenere le migliori<br />
prestazioni vi consigliamo di seguire attentamente le varie fasi<br />
procedurali qui evidenziate.<br />
1. La raccolta del campione fecale va eseguita prelevando una<br />
sufficiente quantità di feci (1-2 g o ml per campioni liquidi).<br />
2. I campioni di feci devono essere raccolti in contenitori puliti e asciutti<br />
(nessun conservante o terreno di trasporto).<br />
3. I campioni possono essere conservati in frigorifero (2-4ºC/36-40ºF)<br />
per 1-2 giorni prima di essere testati. Per periodi di stoccaggio più<br />
lunghi i campioni vanno congelati a -20°C/4ºF. In questo caso, il<br />
campione andrà completamente scongelato e portato a temperatura<br />
ambiente prima di poter essere processato
La Calprotectina è un eterodimero composto da due<br />
proteine ( 8 e 14 kD) calcio-vincolanti presente nel<br />
citoplasma dei neutrofili ed espresse dalle membrane<br />
dei monociti .<br />
La Calprotectina fecale costituisce quasi il 60% delle<br />
proteine citosolubili dei neutrofili e ha sopratutto un<br />
ruolo importante nella difesa immunitaria<br />
La Calprotectina fecale viene rilasciata dalle cellule<br />
sia durante l'attivazione sia dopo la loro<br />
degradazione, si mantiene e rimane stabile per molti<br />
giorni dopo l'escrezione.
• Molti studi hanno dimostrato che la<br />
calprotectina è un marcatore sensibile<br />
dell'attività nelle patologie del <strong>Colon</strong><br />
• Si è dimostrato inoltre che la calprotectina è<br />
ben correlata con l' endoscopia e con l'<br />
istologia.<br />
• Agli inizi degli anni 2000 Due studi sulla FC<br />
dimostravano l’utilità della calprotectina per<br />
poter distinguere le malattie infiammatorie<br />
intestinali dalla sindrome dell' intestino<br />
irritabile, mostrando una alta sensibilità e<br />
specificità.<br />
Tibble JA et al. Gut 2000;47: 506-13<br />
Roseth AG et al. Digestion 1997;58: 176-80<br />
Tibble JA et al. Gastroenterology 2002; 123: 450-60<br />
Carroccio A et al. Clin Chem 2003;49: 861-867
• La determinazione della calprotectina nelle feci<br />
è utilizzata come marcatore dell'infiltrazione<br />
dei neutrofili nel lume intestinale e di<br />
conseguenza come marcatore indiretto<br />
dell'infiammazione intestinale<br />
• La calprotectina è molto stabile nelle feci, la<br />
sua concentrazione correla molto bene con il<br />
livello di attività della malattia infiammatoria<br />
cronica intestinale.<br />
• Dopo l'attivazione dei neutrofili, o delle cellule<br />
di adesione endoteliale, la calprotectina viene<br />
rilasciata e può essere determinata nel siero,<br />
nei fluidi corporei o nelle feci assumendo quindi<br />
un ruolo clinico importante come marker<br />
infiammatorio
• Studi a supporto di questa applicazione indicano che<br />
aumentati livelli di calprotectina fecale si riscontrano<br />
soprattutto nelle IBD (Inflammatory Bowel Disease o<br />
rettocolite ulcerosa, Morbo di Crohn) e in alcune<br />
neoplasie del tratto gastroenterico.<br />
• Ovviamente livelli aumentati vengono anche<br />
riscontrati in tutte le patologie che implicano un<br />
processo infiammatorio, acuto o cronico, a carico<br />
dell'apparato gastroenterico includendole<br />
patologie peptiche, la malattia diverticolare, le<br />
enterocoliti infettive, l'IBS infiammatoria e nel<br />
trattamento con alcuni farmaci.<br />
• La determinazione dei livelli di concentrazioni<br />
fecali di calprotectina è inoltre utile nel<br />
monitoraggio dell'efficacia terapeutica e nella<br />
valutazione della gravità della flogosi mucosale in<br />
soggetti affetti da malattia infiammatoria cronica<br />
intestinale.<br />
•
Indicazioni per l’utilizzo del <strong>Colon</strong> <strong>Panel</strong>:<br />
• Differenziazione tra infiammazione intestinale di<br />
tipo funzionale (ex. IBS) e infiammazione<br />
intestinale di tipo organico (IBD)<br />
• Ottimizzazione della terapia nei pazienti con<br />
infiammazioni croniche dell'intestino.<br />
• Monitoraggio dell'attività flogistica della mucosa<br />
intestinale del post-operatorio.<br />
• Differenziazione tra diarrea organica e diarrea<br />
funzionale
Perché utilizzarlo?<br />
E' un esame eseguito per la diagnosi di malattie<br />
infiammatorie e tumori di grado avanzato dell'intestino.<br />
In tal caso, infatti, i livelli di calprotectina (una proteina) nelle<br />
feci risultano notevolmente elevati. La calprotectina fecale<br />
viene prodotta in grossa quantità in caso di morbo di Crohn<br />
(malattia infiammatoria cronica dell'intestino), tumori dello<br />
stomaco e dell'esofago, enterocolite (infiammazione delle<br />
mucose intestinali, frequentissima nei bambini, ma comune<br />
anche negli adulti) di origine infettiva o tossica, esofagite<br />
(infiammazione dell'esofago, che è il "tubo" che collega la<br />
bocca allo stomaco), diverticolite (processo infiammatorio<br />
soprattutto a carico del colon, in particolare discendente e<br />
sigma) ed altre gravi malattie dell'apparato digerente.
FECAL CALPROTECTIN IN COLONIC DIVERTICULAR<br />
DISEASE: A CASE-CONTROL STUDY AND<br />
COMPARISON IN IRRITABLE BOWEL SYNDROME<br />
AND HEALTHY PEOPLE<br />
Antonio TURSI°, Giovanni BRANDIMARTE§, Walter ELISEI§,<br />
Gian Marco GIORGETTI^, Cosimo Damiano INCHINGOLO*,<br />
Rosanna NENNA*, Attilio CITRINO^^,Fabio AIELLO#<br />
° Digestive Endoscopy Unit, “Lorenzo Bonomo” Hospital, Andria (BA)<br />
§ Division of Gastroenterology, “Cristo Re” Hospital, Roma<br />
^ Clinical Nutrition Unit, “S. Eugenio” Hospital, Roma<br />
* Department of Pathology, “Lorenzo Bonomo” Hospital, Andria (BA)<br />
# Department of Statistic and Mathematic Sciences, University of Palermo<br />
^^ Sofar S.p.A.
Sangue occulto nelle feci<br />
La preparazione all'esame è subordinata alle tecniche diagnostiche<br />
utilizzate dal laboratorio di analisi (Hemmocult o prove immunochimiche).<br />
Le tecniche tradizionali si basano sull'utilizzo del guaiaco e sfruttano<br />
striscette di carta che, quando trattate con idrogeno-perossidasi,<br />
sviluppano un colore ben definito in presenza o assenza di EME (porzione<br />
emoglobinica, contenuta nei globuli rossi, che lega l'ossigeno).<br />
Per evitare falsi positivi, nei giorni precedenti l'esame è bene astenersi dal<br />
consumo di carni rosse crude o semicrude e salumi di ogni genere,<br />
evitare fonti particolarmente ricche di vitamina C (alimenti, farmaci<br />
ed integratori), gli alcolici ed i medicinali antinfiammatori tipo Aspirina ©<br />
(che potrebbero danneggiare la mucosa dello stomaco, con conseguente<br />
fuoriuscita di sangue).
È inoltre importante spazzolare i denti con delicatezza, per evitare<br />
di provocare emorragie gengivali, e seguire un'alimentazione il più<br />
possibile ricca di fibra alimentare.<br />
Con i test di ultima generazione non è più necessario rispettare<br />
queste norme, poiché la ricerca di sangue occulto nelle feci<br />
sfrutta specifici anticorpi diretti contro la porzione proteica<br />
(globina), dell'emoglobina umana. Questi test, tuttavia, sono in<br />
grado di evidenziare soltanto la presenza di sangue occulto<br />
proveniente dal colon e dal retto, poiché la globina non supera<br />
indenne il tratto gastrointestinale superiore (viene digerita). In<br />
genere queste innovative indagini istochimiche vengono utilizzate<br />
per la loro alta specificità nei test di screening per il cancro al<br />
colon/retto, anche per la già citata indipendenza dei risultati da<br />
possibili emorragie dei tratti iniziali del tubo digerente (ulcere<br />
gastriche e duodenali, varici esofagee ecc).
Sinora però i test immunologici non hanno completamente sostituito il<br />
test al guaiaco, perché più costosi anche se una recente revisione<br />
della letteratura pubblicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità<br />
e dall’Organizzazione Mondiale di Endoscopia Digestiva ha<br />
dimostrato che i test immunochimici rimuovono le difficoltà create<br />
dalla dieta e dai farmaci e consentono una standardizzazione della<br />
procedura e dei controlli di qualità rendendoli sicuramente preferibili<br />
per programmi di screening (16).<br />
Attualmente, l’adesione regolare al FOBT risulta < 50% sia in gruppi<br />
di volontari sia nella popolazione generale. Per questo, l’adozione di<br />
un test da utilizzare per un solo giorno, che non richiede alcuna<br />
restrizione dietetica, come nel caso dei test immunologici, può<br />
favorire un incremento dell’adesione dei soggetti invitati, migliorando<br />
l’efficacia dei programmi di prevenzione basati sul test FOBT (3,26).
I test non hanno di per sé particolari effetti collaterali, ma i<br />
pazienti in cui il FOBT è falsamente positivo (circa la metà)<br />
sono sottoposti ad una colonscopia che, in una situazione<br />
diversa dallo screening, non sarebbe stata eseguita.<br />
Gli effetti collaterali principali sono quindi da riferire agli<br />
esami endoscopici, anche se non devono essere<br />
sottovalutati gli effetti collaterali psicologici, quali l’ansia<br />
creata dalla falsa positività, poi non confermata dagli<br />
accertamenti di II livello, o la falsa rassicurazione legata ai<br />
risultati falsi negativi, che può comportare un rischio di<br />
ritardo diagnostico
L’associazione dell’ Emoglobina con la Transferrina nei campioni di feci umane,<br />
è utile per la diagnosi differenziale di disordini emorragici gastrointestinali.<br />
Il sangue occulto fecale come abbiamo visto è un indicatore importante nella<br />
valutazione diagnostica dei pazienti con sospetta emorragia gastrointestinale di<br />
qualsiasi eziologia, ma non solo come un'indicazione di cancro colon-rettale.<br />
La presenza di emoglobina umana nelle feci di fatti non è sufficiente come test<br />
di verifica per il cancro dello stomaco (disturbi gastrointestinali superiori),<br />
perché l’emoglobina umana proveniente dal tratto superiore dell'apparato<br />
digerente è digerita nel tratto intestinale con conseguente perdita dell‘<br />
antigenicità.<br />
Nel <strong>Colon</strong> <strong>Panel</strong> la determinazione della transferrina fecale, che è più stabile<br />
nelle feci rispetto all’emoglobina, associata alla determinazione dell’Emoglobina<br />
offre un metodo alternativo per la diagnosi differenziale della malattia sia del<br />
tratto superiore che inferiore dell'apparato digerente.
Escherichia coli O157:H7 è un sierotipo enterico del batterio<br />
Escherichia coli, di solito è causa di malattia attraverso il consumo di<br />
alimenti contaminati sia vegetali che animali.<br />
La trasmissione avviene per via oro-fecale o per contatto orale con<br />
superfici contaminate. L'infezione può portare a diarrea emorragica e<br />
insufficienza renale.<br />
È un batterio altamente virulento, con una dose infettiva basso: un<br />
inoculo di meno di 10 a 100 UFC di E. coli O157: H7 è sufficiente a<br />
causare l'infezione per oltre un milione di UFC rispetto ad altri ceppi<br />
patogeni di E. coli.
L’ infezione da E. coli O157: H7 è causa di una grave diarrea emorragica<br />
acuta accompagnata da crampi addominali. Di solito è presente poca o<br />
nessuna febbre, e la malattia nella fase lieve si risolve da cinque a 10<br />
giorni. Può anche essere asintomatica.<br />
In alcune persone, soprattutto i bambini sotto i cinque anni di età e gli<br />
anziani, l'infezione può causare la sindrome emolitica uremica (HUS), in<br />
cui i globuli rossi sono distrutti ed i reni non riescono più a svolgere un<br />
azione filtrante<br />
Circa 2-7% delle infezioni portano a questa complicanza. Negli Stati<br />
Uniti, HUS è la principale causa di insufficienza renale acuta nei bambini,<br />
e nella maggior parte dei casi di HUS sono causati da E. coli O157: H7.
CONSIDERAZIONI<br />
• Per coloro che soffrono di disturbi intestinali è possibile quindi<br />
effettuare il <strong>Colon</strong> <strong>Panel</strong> unico sistema in grado di poter<br />
determinare in soli 5 minuti la presenza o assenza di test quali<br />
calprotectina fecale e lactoferrina esami in grado di distinguere,<br />
nei pazienti con disturbi intestinali, quelli che soffrono di una<br />
patologia organica (Malattie infiammatorie croniche intestinali)<br />
da quelli che soffrono di una malattia funzionale (Sindrome<br />
dell'intestino irritabile) e permette di seguire il decorso della<br />
malattia nei pazienti che sono affetti da queste patologie.<br />
• <strong>Colon</strong> <strong>Panel</strong> Permette inoltre di valutare lo stato infiammatorio<br />
della mucosa intestinale causato da una tossinfezione<br />
alimentare causata da Escherichia Coli 0157 senza ricorrere a<br />
indaginosi esami colturali.<br />
• La possibilità inoltre di poter monitorare la presenza di sangue<br />
occulto discriminando l’origine del sanguinamento è un mezzo<br />
di grosso ausilio al medico nella fase delicata della diagnosi<br />
iniziale
GRAZIE