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PRIMA PARTE - Benvenuto nel sito ufficiale di ANGOPI

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prima parte


Questo volume aggiorna la precedente e<strong>di</strong>zione della ‘Rassegna Emergenze’<br />

ripercorrendo il periodo <strong>di</strong> tempo intercorso tra marzo 2009 e<br />

marzo 2012, tra cui presenti anche precedenti documenti riemersi dagli<br />

archivi <strong>di</strong> vari Gruppi. Si tratta <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> natura eccezionale effettuati<br />

dagli ormeggiatori e barcaioli nei porti italiani. L’eccezionalità delle<br />

prestazioni è soprattutto dettata dalle emergenze causate da con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

maltempo e da incidenti. Tuttavia, la stessa eccezionalità può anche derivare<br />

dalle partecipazioni <strong>di</strong> uomini e mezzi dei vari Gruppi ad azioni che<br />

si richiamano a svariate collaborazioni, ma anche ad atti <strong>di</strong> solidarietà<br />

umana e sociale. Molti <strong>di</strong> questi interventi sono ricordati da note <strong>di</strong> elogio<br />

e ringraziamento nonché da encomi. Altri, non meno importanti per<br />

la salvaguar<strong>di</strong>a della vita umana e per l’aiuto fornito alle variegate utenze<br />

dei porti e dei loro limitrofi specchi acquei, non appaiono <strong>nel</strong>le note<br />

inviate ai Gruppi, molte risolvendosi a voce, con una calorosa stretta <strong>di</strong><br />

mano. Ed è a questo silenzioso tributo che l’<strong>ANGOPI</strong>, anche attraverso<br />

articoli apparsi sulla pubblicazione <strong>di</strong> categoria ‘Porti & servizi tecnico<br />

nautici’ intende rendere omaggio, accomunandolo alla corposa rassegna<br />

degli atti ufficiali qui pubblicati.


INDICE<br />

Emergenze<br />

pag. 4<br />

Collaborazioni<br />

pag. 85<br />

Solidarietà<br />

pag. 193<br />

ADDESTRAMENTO<br />

pag. 202


4<br />

A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012


A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012<br />

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CAPITANERIA + ORMEGGIATORI = EMERGENZA RISOLTA SENZA CONSEGUENZE<br />

Apprezzamenti<br />

su Via Adriatico<br />

L<br />

’ apprezzamento giunge dalla Direzione marittima e Capitaneria <strong>di</strong> porto <strong>di</strong> Cagliari nei giorni imme<strong>di</strong>atamente<br />

successivi il fatto ricordato dal comandante capitano <strong>di</strong> vascello (CP) Cristiano Aliperta. Fatto che aveva coinvolto<br />

la nave traghetto tuttomerci ‘Via Adriatico’: 150 metri <strong>di</strong> lunghezza, tsl 5.535 (foto in alto), che dopo varie vicende<br />

aziendali <strong>nel</strong> 2008 era finito <strong>nel</strong>la gestione della Divisione Adriatica della Tirrenia <strong>di</strong> Navigazione. E in questa nuova<br />

livrea è principalmente impiegato sulla rotta tra Palermo e Cagliari, <strong>nel</strong> cui porto il 27 marzo 2008 era incappato in<br />

un’emergenza che poteva costargli serie conseguenze. Ma che, al contrario, ha solo prodotto<br />

la comunicazione anzidetta, in<strong>di</strong>rizzata al Capo Gruppo Ormeggiatori del Porto, Angioni Vitaliano,<br />

del seguente tenore.<br />

Egregio Comandante,<br />

in occasione dell’incidente occorso alla M/Nave “VIA ADRIATICO” <strong>nel</strong>la<br />

serata <strong>di</strong> giovedì 27.11.2008 che durante una violenta sciroccata, con punte <strong>di</strong> vento<br />

fino a 60 no<strong>di</strong>, ha rotto gli ormeggi <strong>nel</strong> porto <strong>di</strong> Cagliari, ho potuto apprezzare<br />

la professionalità, la capacità operativa e l’aiuto che gli Ormeggiatori del Porto <strong>di</strong><br />

Cagliari hanno fornito al mio Comando per la piena risoluzione dell’emergenza<br />

che, grazie alla loro capacità, non ha avuto conseguenze.<br />

Nell’esprimerLe il mio apprezzamento,<br />

Le porgo i più cor<strong>di</strong>ali saluti.<br />

CV (CP) Cristiano Aliperta<br />

6<br />

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La lettera d’elogio porta la data del 12 febbraio 2009. L’ha redatta<br />

il capitano <strong>di</strong> vascello (CP) Gaetano Martinez. Comandante della<br />

Capitaneria <strong>di</strong> porto <strong>di</strong> Siracusa ed è in<strong>di</strong>rizzata a Sebastiano<br />

Capuccio, presidente del Gruppo Ormeggiatori del Complesso Portuale<br />

<strong>di</strong> Siracusa e, per conoscenza, allo stesso Gruppo Ormeggiatori e<br />

ad Angopi.<br />

L’elogio è riferito al <strong>di</strong>sincaglio della motonave ‘Partner I’, ban<strong>di</strong>era<br />

St. Vincent & Grena<strong>di</strong>ne, avvenuto in prossimità <strong>di</strong> Punta delle Formiche;<br />

operazione che ha impegnato gli ormeggiatori nei giorni 4 e 5 febbraio<br />

2009. Così recita la lettera d’elogio:<br />

Desidero esprimere il più vivo compiacimento ed apprezzamento per la<br />

particolare <strong>di</strong>sponibilità e la grande professionalità <strong>di</strong>mostrata dal personale<br />

<strong>di</strong> codesto Gruppo impiegato <strong>nel</strong>le operazioni finalizzate al <strong>di</strong>sincaglio<br />

della M/N PARTNER I. Mi è particolarmente gra<strong>di</strong>to sottolineare come<br />

la professionalità e perizia marinaresca <strong>di</strong>mostrata durante tutte le fasi<br />

delle operazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sincaglio, abbia consentito <strong>di</strong> portare a termine le<br />

stesse salvaguardando l’incolumità dell’equipaggio presente a bordo, con<br />

la massima tutela dell’ambiente marino.<br />

Il felice e<strong>sito</strong> <strong>di</strong> questo intervento, che ha richiamato gli elogi dal comandante<br />

della Capitaneria <strong>di</strong> porto <strong>di</strong> Siracusa, deriva dall’alto livello<br />

professionale e <strong>di</strong> perizia marinaresca ricordate <strong>nel</strong>la lettera dell’Autorità<br />

marittima. Ma sono tutt’altro da sottovalutare gli affinamenti tecnici e<br />

professionali derivati da opportuni corsi <strong>di</strong> perfezionamento organizzati<br />

dagli ormeggiatori sotto l’egida Angopi. Così come <strong>di</strong> pari importanza sono<br />

i costanti perfezionamenti del coor<strong>di</strong>namento tra le varie entità chiamate<br />

ad intervenire nei casi <strong>di</strong> emergenze attuati da esercitazioni organizzate<br />

dalla Capitaneria <strong>di</strong> porto – Guar<strong>di</strong>a costiera e svolte a cadenze ravvicinate<br />

negli ambiti della sua giuris<strong>di</strong>zione.<br />

Dunque, ormeggiatori quali punti <strong>di</strong> forza per affrontare emergenze in mare<br />

“...il mezzo nautico pre<strong>di</strong>sposto alla missione è la m/b<br />

“S. Panagia SR 2442”, che dalle informazioni accertate<br />

sembra la più idonea al soccorso...”. Nella foto della<br />

pagina a lato il battesimo dell‘imbarcazione, celebrato<br />

a Siracusa il 5 settembre 2006, alla presenza del compianto<br />

comandante Munafò (ve<strong>di</strong> ricordo a pag. 4),<br />

allora al vertice della Capitaneria del porto siciliano. La<br />

foto <strong>di</strong> pag. 58 mostra, invece, la ‘S.Panagia’ <strong>nel</strong> teatro<br />

dell’incaglio della Mn. Partner I.<br />

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<strong>di</strong> varia natura ed entità, irrobustiti nei singoli Gruppi<br />

attraverso cocktail <strong>di</strong> iniziatrive interne miscelate alle<br />

simulazioni collettive. Come rimarcato dai due più<br />

recenti attestati rilasciati dalle autorità marittime agli<br />

ormeggiatori <strong>di</strong> Siracusa. Il primo, redatto l’1 luglio<br />

2008 dalla Capitaneria <strong>di</strong> porto <strong>di</strong> Pozzallo, firmata dal<br />

comandante, capitano <strong>di</strong> fregata (CP) Antonio Donato,<br />

relativa alla partecipazione del Gruppo all’esercitazione<br />

antincen<strong>di</strong>o tenuta il precedente 26 giugno <strong>nel</strong>le<br />

acque dello stesso porto siciliano. Mentre la seconda<br />

attestazione, della Capitaneria <strong>di</strong> porto <strong>di</strong> Siracusa, a<br />

firma del Capo servizio capitano <strong>di</strong> corvetta (CP) Marco<br />

Trogu, <strong>di</strong>chiara che: in data 07 ottobre 2008 questo<br />

In data 04 febbraio verso le ore 08,00<br />

mi viene data comunicazione via cavo,<br />

da parte del Comandante del Porto <strong>di</strong><br />

Siracusa (C.V. CP Gaetano Martinez)<br />

circa la necessità <strong>di</strong> intervenire con una<br />

nostra unità, per portare assistenza alla<br />

M/N Partner I che risulta, dalle prime<br />

informazioni, essersi arenata <strong>nel</strong>le<br />

vicinanze <strong>di</strong> Capo Passero.<br />

Caratteristiche della M/N alla quale<br />

abbiamo prestato soccorso<br />

Denominata Partner I; ban<strong>di</strong>era St<br />

Vincent & Grena<strong>di</strong>ne; Tsl 1948<br />

II giorno 4, date le particolari con<strong>di</strong>meteo<br />

avverse (libeccio forza 5) e quin<strong>di</strong> impossibilitati<br />

a poter intervenire in quelle<br />

proibitive con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vento e <strong>di</strong> mare,<br />

si effettua comunque, <strong>di</strong>etro <strong>di</strong>sposizione<br />

ed il superiore coor<strong>di</strong>namento del<br />

Comandante del porto, un sopralluogo<br />

via terra per la <strong>di</strong>retta presa visione della<br />

reale situazione in cui versava la nave.<br />

Oltre al sottoscritto, partecipano alla<br />

missione per l’accertamento sullo stato<br />

della nave il C.te del Porto Gaetano<br />

Martinez, il C.C. Marco Trogu, il responsabile<br />

della Compagnia armatoriale dei<br />

rimorchiatori Augustea, Sig. Domenico<br />

Taccone.<br />

Dalla nostra ispezione la m/n Partner I<br />

risulta arenata <strong>nel</strong>le vicinanze dell’Isola<br />

delle “Piccole Formiche”, in una insenatura<br />

tra due scogliere.<br />

Coor<strong>di</strong>nate rilevate<br />

36° 40’ 01” N - 15° 03’ 00” E<br />

Distanza 40 miglia dalla Baia <strong>di</strong> Santa<br />

Panagia - Siracusa.<br />

Descrizione dell’intervento.<br />

Il giorno 5 febbraio i bollettini meteomar<br />

segnalano un temporaneo miglio-<br />

Comando ha effettuato una esercitazione antincen<strong>di</strong>o<br />

<strong>nel</strong> complesso portuale <strong>di</strong> Siracusa, finalizzata alla<br />

verifica dell’efficienza e dell’organizzazione generale<br />

dei servizi <strong>di</strong> sicurezza portuale, dei tempi d’intervento<br />

dei mezzi e dei servizi della rada <strong>di</strong> Santa Panagia in<br />

caso <strong>di</strong> emergenza. Proseguendo che: A tale esercitazione<br />

hanno partecipato mezzi navali e personale del<br />

“Gruppo Ormeggiatori del Complesso Portuale <strong>di</strong><br />

Siracusa”, Soc. Coop.a.r.l.<br />

Riguardo gli interventi degli ormeggiatori che hanno<br />

condotto alla lettera ecco il ‘rapporto tecnico’ inviato alla<br />

Capitaneria <strong>di</strong> Siracusa dal capogruppo Sebastiano Cappuccio,<br />

in data 16 febbraio 2009, che ha per oggetto:<br />

Attività <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfacimento<br />

delle esigenze <strong>di</strong> interesse pubblico<br />

ramento delle con<strong>di</strong>meteo e quin<strong>di</strong><br />

possibilità <strong>di</strong> intervento con il nostro<br />

mezzo alle coor<strong>di</strong>nate sopra in<strong>di</strong>cate.<br />

L’equipaggio allertato è composto dal<br />

sottoscritto Sebastiano Capuccio in<br />

qualità <strong>di</strong> capo-barca, Orazio Bianca<br />

motorista e il collega ormeggiatore<br />

Luciano Salerno.<br />

Il mezzo nautico pre<strong>di</strong>sposto alla missione<br />

è la m/b “S. Panagia SR 2442”,<br />

che dalle informazioni accertate sembra<br />

la più idonea al soccorso in quanto più<br />

leggera e <strong>di</strong> minor pescaggio dotata,<br />

peraltro, <strong>di</strong> radar, ecoscandaglio, gps e<br />

con un apparato motore <strong>di</strong> 300 hp.<br />

Alle ore 04,00 gli Ormeggiatori <strong>di</strong> comandata<br />

con l’unità “S. Panagia SR<br />

2442” iniziamo la missione partendo<br />

dalla Baia <strong>di</strong> S. Panagia - Siracusa per<br />

la destinazione <strong>di</strong> cui sopra.<br />

Velocità <strong>di</strong> navigazione 14 no<strong>di</strong>, temperature<br />

e pressioni dei motori: regolari.<br />

Ore 07 00 con le prime luci dell’alba,<br />

arrivo sottobordo, dove, peraltro è presente<br />

il R.re “Duro Augustea” alla “K”<br />

a debita <strong>di</strong>stanza (circa 250 metri) per<br />

ragioni dì pescaggio.<br />

Compiute le dovute osservazioni, necessarie<br />

ai conseguenti comportamenti<br />

e alle relative azioni da intraprendere,<br />

previo scambio <strong>di</strong> comunicazioni<br />

con il comando del Rimorchiatore, ci<br />

rechiamo sottobordo della M/N, con<br />

l’ausilio dell’ecoscandaglio si tengono<br />

monitorati i fondali, per avere un primo<br />

contatto con l’equipaggio al fine <strong>di</strong> concertare,<br />

sul piano pratico, le necessarie<br />

manovre.<br />

Di comune accordo Rimorchiatore e<br />

Comando Nave, si preleva dal “Duro<br />

Augustea” una braga <strong>di</strong> acciaio che,<br />

voltata In modo sicuro al bìttone <strong>di</strong> pop-<br />

A..N.G.O.P.I. - Rassegna Emergenze - Marzo 2009 / Marzo 2012<br />

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pa della nave Partner I, <strong>di</strong>viene il punto<br />

<strong>di</strong> aggancio per il cavo <strong>di</strong> rimorchio che<br />

noi preleviamo dal rimorchiatore stesso<br />

e che sten<strong>di</strong>amo per circa 250 metri,<br />

fino alla nave incagliata. È presente<br />

sul luogo la motovedetta CP 2203 del<br />

Compartimento Marittimo <strong>di</strong> Siracusa.<br />

Inizio <strong>di</strong>sincaglio ore 07,30. Attesa in<br />

zona fino a <strong>di</strong>sincaglio avvenuto: ore<br />

09,20<br />

Alle ore 11,00 comunicateci, via vhf, che<br />

la nave è ormai in acque sicure, <strong>di</strong>rigiamo<br />

verso il porto <strong>di</strong> Siracusa dove alla<br />

14,30, finito in macchina, ormeggiamo<br />

la nostra unità.<br />

_________________<br />

Essendo l’ormeggio “un servizio <strong>di</strong><br />

interesse generale atto a garantire<br />

nei porti, ove è istituito, la sicurezza<br />

della navigazione e dell’approdo”,<br />

l’operazione descritta, sotto l’autorevole<br />

<strong>di</strong>rezione del Comandante<br />

dei porto, risulta coerente con una<br />

visione d’insieme della sicurezza e<br />

delle emergenze <strong>nel</strong>le <strong>di</strong>verse forme<br />

in cui essa si presenta. L’opere da noi<br />

compiuta, oltre a rispondere a quelle<br />

esigenze universalistiche <strong>di</strong> sicurezza,<br />

ha il merito <strong>di</strong> qualificare il “pubblico”<br />

<strong>nel</strong>l’accezione <strong>di</strong> efficienza, orientato a<br />

sod<strong>di</strong>sfare in pieno i bisogni degli utenti,<br />

senza obbligare la portualità a subire<br />

costi impropri, <strong>di</strong>sservizi, <strong>di</strong>sattenzioni,<br />

lunghe attese, inefficienze valorizzando<br />

in questo modo il modello organizzativo<br />

che caratterizza i nostri scali.<br />

Giova infine rimarcare che l’Intervento<br />

posto in essere è una testimonianza<br />

tangibile della essenzialità degli ormeggiatori<br />

<strong>nel</strong> sistema marittimo-portuale.<br />

Essenzialità che non è riconducibile<br />

solamente alla fase <strong>di</strong> accosto della<br />

nave (ormeggio/<strong>di</strong>sormeggio), ma va<br />

ben al <strong>di</strong> là Quin<strong>di</strong> un’importanza non<br />

solo commerciale ma anche ambientale<br />

e sociale, garantita attraverso la<br />

“multifunzionalità” del Gruppo che così<br />

concorre alla definizione della politica<br />

della sicurezza della navigazione <strong>nel</strong>le<br />

acque portuali e negli specchi acquei<br />

a<strong>di</strong>acenti al porto. Proprio per queste<br />

ragioni, come d’altra parte è in<strong>sito</strong><br />

<strong>nel</strong>la nostra funzione, nessun compenso<br />

verrà richiesto che non sia il<br />

semplice riconoscimento del gasolio<br />

consumato per l’intera missione <strong>di</strong><br />

salvataggio.<br />

Simbiosi in mare<br />

Diffuso compiacimento per il favorevole e<strong>sito</strong> del <strong>di</strong>sincaglio della motonave<br />

‘Partner I’ avvenuto a Punta delle Formiche, <strong>nel</strong> mare siracusano,<br />

con la partecipazione <strong>di</strong> uomini e mezzi nautici del Gruppo ormeggiatori<br />

<strong>di</strong>slocato in tale area. Operazione condotta con dovizia <strong>di</strong> professionalità<br />

organizzativa, <strong>di</strong> regia ed esecutiva, come espresso da una nota che il presidente<br />

<strong>di</strong> Angopi ha in<strong>di</strong>rizzato al comandante della Capitaneria <strong>di</strong> porto<br />

<strong>di</strong> Siracusa, capitano <strong>di</strong> vascello (CP) Gaetano Martinez (e per conoscenza,<br />

al Comando generale delle Capitanerie <strong>di</strong> porto e alla Direzione generale<br />

del ministero Infrastrutture e trasporti, entrambi <strong>di</strong> Roma, nonché alla<br />

Direzione marittima <strong>di</strong> Catania). Recita il testo della nota:<br />

Stimato Comandante Martinez<br />

Siamo venuti a conoscenza della operazione da Lei guidata relativa al<br />

<strong>di</strong>sincaglio alla M/N Partner I.<br />

Abbiamo molto gra<strong>di</strong>to il suo apprezzamento verso l’opera compiuta dagli<br />

Ormeggiatori <strong>di</strong> Siracusa e, per quanto mi riguarda, vorrei soprattutto<br />

manifestarle la mia stima per come ha svolto il suo lavoro <strong>di</strong> regia per<br />

questa delicata situazione, dove, peraltro, in tutta l’operazione, non si è<br />

registrato alcun danno a mezzi, uomini e ambiente.<br />

Ciò <strong>di</strong>mostra non solo la grande professionalità del Gruppo e l’efficienza<br />

tecnica della Capitaneria <strong>di</strong> Porto, ma, ancora una volta, l’importanza<br />

e l’insostituibilità che assume il Gruppo Ormeggiatori – con uomini<br />

qualificati e professionali, mezzi adeguati per l’attività portuale ma <strong>di</strong><br />

grande versatilità – <strong>nel</strong> rappresentare un tratto essenziale della generale<br />

organizzazione della sicurezza.<br />

Egr. Comandante Martinez, ritengo che in questa circostanza a Siracusa<br />

si è <strong>di</strong>mostrato, sul piano<br />

concreto, quanto sia preziosa<br />

la simbiosi realizzata<br />

fra l’operatività del<br />

Gruppo, la capacità <strong>di</strong><br />

regia dell’Autorità marittima<br />

e il contributo fattivo<br />

dei rimorchiatori.<br />

Mi permetto, infine, <strong>di</strong><br />

far rilevare che la <strong>di</strong>fesa<br />

<strong>di</strong> questa nostra organizzazione<br />

<strong>di</strong>mostra nei fatti<br />

un “bene assoluto” per la<br />

sicurezza della navigazione<br />

e dei porti.<br />

Con sincera stima,<br />

Cesare Gui<strong>di</strong>.<br />

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La mossa Ninì Tirabusciò.<br />

Come d’uso<br />

nei gran-finale dei varieté<br />

d’antan la conclusione <strong>di</strong><br />

una complessa operazione marinaresca effettuata dagli<br />

ormeggiatori <strong>di</strong> Portoferraio ha riportato alla memoria il<br />

famoso colpo d’anca, proprio ’ la mossa’ che a inizio Novecento<br />

mandava in visibilio gli ammiratori della sciantosa<br />

<strong>di</strong>va trasteverina <strong>di</strong> varietà Maria Campi, in arte appunto<br />

Ninì Tirabusciò, magistralmente riproposta da Monica<br />

Vitti in un gustoso film degli anni Settanta. Come in quel<br />

malizioso colpo d’anca <strong>di</strong> tanti decenni fa il colpo in<strong>di</strong>etro<br />

della motobarca a Portoferraio esprimeva tutta la sod<strong>di</strong>sfazione,<br />

un senso <strong>di</strong> perfezione per lo ‘spettacolo’ effettuato<br />

al meglio; meritevole dunque <strong>di</strong> un calzante epilogo.<br />

Della trama (assai più seria <strong>di</strong> una scena <strong>di</strong> varietà) erano<br />

stati protagonisti un aliscafo <strong>di</strong> linea bloccato in mare da<br />

un’avaria ai motori, uomini e mezzi nautici del Gruppo<br />

Ormeggiatori dell’Isola d’Elba con la regia della Capitaneria<br />

<strong>di</strong> porto <strong>di</strong> Portoferraio. L’operazione <strong>di</strong> assistenza e<br />

soccorso al traghetto privo <strong>di</strong> propulsione propria era stata<br />

eseguita con molta perizia, con l’ausilio <strong>di</strong> due motobarche<br />

del Gruppo, attraverso il nugolo <strong>di</strong> imbarcazioni da <strong>di</strong>porto<br />

ormeggiate lungo la rotta tra mare aperto e il cantiere scelto<br />

per le necessarie riparazioni. Da tenere presente che l’intervento<br />

era avvenuto <strong>nel</strong>la prima decade <strong>di</strong> maggio 2009,<br />

dunque a ridosso dell’assemblea/convegno organizzati da<br />

<strong>ANGOPI</strong> proprio <strong>nel</strong>l’Isola d’Elba, precisamente a Capoliveri<br />

e <strong>nel</strong>la stessa Portoferraio, dove tra gli argomenti trattati<br />

appariva anche una varietà <strong>di</strong> considerazioni sui livelli<br />

professionali e <strong>di</strong> organizzazione tecnica della categoria.<br />

L’avvenimento è ben sintetizzato dai ringraziamenti inviati<br />

l’11 maggio 2009 dalla società armatrice Toremar – Toscana<br />

Regionale Marittima alla Capitaneria <strong>di</strong> porto <strong>di</strong> Portoferraio,<br />

all’<strong>ANGOPI</strong> e, ovviamente, al Gruppo Ormeggiatori<br />

dell’Isola d’Elba per l’intervento in soccorso al traghetto<br />

veloce Fabricia. Firmato dall’amministratore delegato della<br />

società il testo recita: La TOREMAR S.P.A. desidera esprimere<br />

il suo ringraziamento a tutti coloro che, ognuno per le proprie<br />

competenze, con professionalità e <strong>di</strong>sponibilità hanno<br />

permesso <strong>di</strong> risolvere l’avaria all’aliscafo Fabricia in tempi<br />

brevi, permettendoci <strong>di</strong> restituire all’utenza Elbana un servizio<br />

<strong>di</strong>fficilmente rimpiazzabile. In particolare ringraziamo il<br />

lavoro svolto dagli ormeggiatori e barcaioli <strong>di</strong> Portoferraio<br />

che con la solita competenza e <strong>di</strong>sponibilità hanno permesso<br />

<strong>di</strong> portare il mezzo <strong>nel</strong> cantiere Esaom Cesa.<br />

Seguono i saluti, ma qui è bene rimarcarne due significativi<br />

particolari, Uno riguarda la professionalità e <strong>di</strong>sponibilità<br />

con cui i protagonisti dell’intervento hanno in breve tempo<br />

contribuito a ripristinare il servizio del Fabricia: dunque un<br />

fattore <strong>di</strong> pubblica valenza per un traffico marittimo che <strong>nel</strong><br />

2008 ho comportato 26.800 operazioni <strong>di</strong> ormeggio e <strong>di</strong>sormeggio,<br />

soprattutto <strong>di</strong> traghetti (18.300 le operazioni a tutto<br />

agosto 2009), effettuate da 21 ormeggiatori-barcaioli, (più un<br />

amministrativo), dotati da tre motobarche <strong>di</strong> cui una abilitata<br />

al rimorchio, 7 auto, un camion, 5 scooter e varie bici; il tutto<br />

<strong>di</strong>slocato <strong>nel</strong>le tre se<strong>di</strong> <strong>di</strong> Portoferraio, Porto Azzurro e Rio<br />

Marina-Cavo. La seconda notazione è <strong>di</strong> taglio più professionale,<br />

volta alla competenza con cui l’aliscafo è stato portato<br />

al cantiere, privo <strong>di</strong> propulsione, ma trainato e guidato da<br />

due sole motobarche del Gruppo in una sorta <strong>di</strong> percorso ad<br />

ostacoli. Con il che ‘la mossa’ ci stava proprio tutta!<br />

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Levanzo, DUE ORMEGGIATORI TRAGGONO<br />

grazie DAI GUAI UN<br />

dell’assistenza!<br />

DIPORTISTA NEL MARE IN BURRASCA<br />

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I<br />

due compiacimenti giungono entrambi dall’Ufficio circondariale<br />

marittimo <strong>di</strong> Pozzuoli. Recano la stessa data<br />

del 27 aprile 2010 e sono firmati dal medesimo comandante,<br />

tenente <strong>di</strong> vascello (CP) Amedeo Nacarlo. I destinatari<br />

sono però <strong>di</strong>versi: uno è <strong>di</strong>retto al Gruppo ormeggiatori e<br />

barcaioli del porto <strong>di</strong> Napoli, l’altro al Gruppo ormeggiatori<br />

e barcaioli del porto <strong>di</strong> Pozzuoli. Anche il testo delle due note<br />

è il medesimo, perché tratta dello stesso argomento; varia<br />

soltanto nei nomi dei due protagonisti dell’encomiabile contributo<br />

dato al mittente delle missive.<br />

Attività <strong>di</strong> assistenza e supporto ai fini della sicurezza della<br />

navigazione e della salvaguar<strong>di</strong>a della vita umana in mare<br />

è l’intestazuoine <strong>di</strong> entrambe le note <strong>di</strong> compiacimento.<br />

Che così proseguono: ‘Si segnala<br />

l’ecomiabile contributo fornito dall’ormeggiatore<br />

e battelliere Salvatore Testa (del Gruppo <strong>di</strong><br />

Pozzuoli, mentre il collega del Gruppo <strong>di</strong> Napoli<br />

destinatario della nota <strong>di</strong> compiacimento<br />

è Davide Spi<strong>nel</strong>li, ndr) al personale <strong>di</strong> questo<br />

Ufficio in occasione del soccorso effettuato, in<br />

data 17 aprile 2010, ad un civile caduto in mare<br />

dalla banchina Emporio del porto <strong>di</strong> Pozzuoli.<br />

L’ormeggiatore ha svolto il proprio lavoro con<br />

abnegazione e serietà professionale coa<strong>di</strong>uvando<br />

il personale <strong>di</strong> questo Ufficio Circondariale<br />

Marittimo e <strong>di</strong>mostrando alto senso del dovere<br />

e spirito <strong>di</strong> sacrificio.<br />

Per quanto sopra si esprime il più vivo Compiacimento.<br />

Racconta l’ormeggiatore <strong>di</strong> Pozzuoli che <strong>nel</strong><br />

tardo pomeriggio <strong>di</strong> quel giorno era <strong>di</strong> servizio<br />

presso il suo Gruppo. Assieme a lui c’era il collega<br />

<strong>di</strong> Napoli Davide Spi<strong>nel</strong>li, in visita <strong>di</strong> amicizia.<br />

Verso le 18 ci fu una comunicazione<br />

dell’Ufficio marittimo <strong>di</strong> Pozzuoli che informava della caduta<br />

in mare <strong>di</strong> un uomo: un ucraino <strong>di</strong> mezza età, forse colto<br />

da capogiro o lieve malore. Senza pedere tempo l’ormeggiatore<br />

locale e il collega napoletano uscivano con la motobarca<br />

e in breve tempo raggiungevano il malcapitato che, assai<br />

inesperto <strong>di</strong> nuoto, annaspava in acqua, <strong>di</strong>stante una quin<strong>di</strong>cina<br />

<strong>di</strong> metri da terra, spintovi dal vento e dalla corrente.<br />

Giunti sul posto e affiancatisi all’uomo in mare con la murata<br />

della motobarca i due ormeggiatori riuscivano con parecchi<br />

sforzi a trarlo a bordo e coprirlo con una provvidenziale<br />

coperta. Mentre all’ormeggio era in attesa l’autoambulanza<br />

<strong>di</strong>retta all’ospedale per gli accertamenti sanitari del caso.<br />

Nelle foto: il Golfo <strong>di</strong> Napoli, da Capo Miseno alla penisola sorrentina,<br />

come appare dallo spazio al radar (<strong>nel</strong> porto <strong>di</strong> Napoli i punti più luminosi<br />

sono delle dei moli e delle navi, <strong>di</strong> cui appaiono le scie <strong>nel</strong> blu marino,<br />

mentre un debole vento <strong>di</strong>segna la circolazione delle correnti superficiali);<br />

in questa pagina mezzi nautici della flottiglia del Gruppo ormeggiatori<br />

e barcaioli del porto <strong>di</strong> Pozzuoli<br />

28<br />

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GRUPPO BARCAIOLI DEL COMPLESSO PORTUALE DI SIRACUSA<br />

passo<br />

Quell’ultimo<br />

D<br />

ue interventi sottolineati da vivi compiacimenti ed<br />

apprezzamenti da parte della Capitaneria <strong>di</strong> porto <strong>di</strong><br />

Siracusa, entrambi firmati dal Comandante capitano <strong>di</strong><br />

vascello (CP) Gaetano Martinez, in<strong>di</strong>rizzati a Salvatore Moscuzza<br />

<strong>nel</strong>la sua qualità <strong>di</strong> presidente del Gruppo barcaioli del complesso<br />

portuale <strong>di</strong> Siracusa. Il primo intervento è stato effettuato il 4 agosto<br />

2010, così sintetizzato dal comandante Martinez <strong>nel</strong>la successiva<br />

data dell’8 Settembre 2010.<br />

Desidero esprimere il più vivo compiacimento ed apprezzamento<br />

per la <strong>di</strong>sponibilità, l’elevata professionalità e la non comune<br />

perizia marinaresca <strong>di</strong>mostrata in occasione<br />

dell’assistenza prestata al M/p ‘Athi<strong>di</strong>’ iscritto al<br />

nr.85 <strong>di</strong> Bengasi in data 04 agosto 2010.<br />

In quell’occasione, l’Autorità Marittima ha<br />

infatti ricevuto un fondamentale appoggio<br />

da parte <strong>di</strong> codesto Gruppo Barcaioli,<br />

tramite l’impiego <strong>di</strong> uomini e mezzi che, in<br />

collaborazione con il personale <strong>di</strong>pendente<br />

hanno reso possibile, con celerità e senza<br />

alcuna <strong>di</strong>fficoltà, l’assistenza e il recupero<br />

del M/p ‘Athi<strong>di</strong>’, il quale si trovava alla<br />

deriva al largo della costa Avolese.<br />

Assai più articolata l’informativa: ‘Relazione<br />

assistenza intervento del 04/08/2010’, stilata dal presidente del Gruppo<br />

barcaioli e <strong>di</strong>retta alla Capitaneria <strong>di</strong> Siracusa. Eccone il testo.<br />

Comunichiamo che in data 04 c.m. alle ore 13.30 lo scrivente<br />

riceveva una chiamata telefonica da Compamare Siracusa con la<br />

quale si comunicava l’allertamento imme<strong>di</strong>ato <strong>di</strong> un mezzo nautico<br />

idoneo, con equipaggio, per effettuare una urgente operazione <strong>di</strong><br />

assistenza ad un natante <strong>di</strong> nazionalità estera che si trovava al largo<br />

della città <strong>di</strong> Avola.<br />

Alle ore 13.40 la nostra motobarca ‘Ortigia II’, iscritta al n. 2446 del<br />

Compartimento <strong>di</strong> Siracusa con a bordo l’equipaggio composto dai<br />

barcaioli Moscuzza Salvatore e Moscuzza Mario lasciava gli ormeggi<br />

del Porto Rifugio <strong>di</strong> Santa Panagia ed iniziava la navigazione verso<br />

il punto nautico segnalato dall’Autorità Marittima.<br />

Durante la navigazione verso il natante da assistere il nostro<br />

equipaggio rimaneva sempre in contatto con la sala operativa della<br />

Capitaneria <strong>di</strong> Porto <strong>di</strong> Siracusa e con la motovedetta ‘CP 515’ che si<br />

trovava già in prossimità della grossa imbarcazione da assistere.<br />

Dopo circa due ore e trenta minuti <strong>di</strong> navigazione ad una velocità<br />

me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 9 miglia, l’equipaggio giungeva in prossimità del natante<br />

che risultava privo <strong>di</strong> equipaggio ma comunque in con<strong>di</strong>zioni normali<br />

<strong>di</strong> galleggiamento.<br />

Dopo aver affiancato il natante, salivamo a bordo per agganciare<br />

con idonei cavi da rimorchio il grosso peschereccio (stazza circa 35<br />

tonn.), evitando, quin<strong>di</strong>, la deriva dello stesso.<br />

Alle ore l7.00 l’Autorità Marittima via ra<strong>di</strong>o dava <strong>di</strong>sposizioni per<br />

effettuare il rimorchio del peschereccio verso il Porto<br />

Rifugio della Baia <strong>di</strong> Santa Panagia.<br />

Controllati i cavi e gli agganci <strong>di</strong><br />

entrambi í mezzi nautici si dava inizio<br />

all’operazione <strong>di</strong> rimorchio.<br />

Alle ore 20.00 le con<strong>di</strong>zioni meteo-marine<br />

subivano un improvviso peggioramento<br />

con forte vento da NE e, quin<strong>di</strong>, con onde<br />

che creavano grosse <strong>di</strong>fficoltà al normale<br />

svolgimento del rimorchio.<br />

Si provvedeva quin<strong>di</strong>, con l’ausilio della<br />

nostra m/b ‘Tiche SR 2226’, con a bordo i barcaioli Miraglia<br />

Rosario e Moscuzza Francesco, preventivamente avvisati via VHF,<br />

al rinforzo dei cavi <strong>di</strong> rimorchio per evitare danni ad entrambe le<br />

imbarcazioni ed ai nostri equipaggi.<br />

Il rimorchio, nonostante il buio e le <strong>di</strong>fficoltà venutosi a creare a<br />

causa del peggioramento delle con<strong>di</strong>zioni meteo-marine, veniva<br />

completato in sicurezza e senza alcun danno a cose e persone con<br />

l’arrivo a Santa Panagia alle ore 21.30.<br />

Il peschereccio <strong>di</strong> nazionalità estera denominato ‘Athi<strong>di</strong>’ riportato<br />

al n. 85 <strong>di</strong> Bengasi, senza propulsione autonoma e senza equipaggio<br />

veniva posto all’ormeggio all’interno del Porto Rifugio <strong>di</strong> Santa<br />

Panagia.<br />

Si dà atto che durante tutte le operazioni il nostro personale e le<br />

motobarche ‘Ortigia II SR 2446’ e ‘Tiche SR 2226’ sono stati assistiti<br />

via VHF dal personale della Sezione Staccata della Capitaneria <strong>di</strong><br />

Porto <strong>di</strong> Siracusa stazionate presso il Porto Rifugio della Baia <strong>di</strong><br />

Santa Panagia.<br />

Quanto sopra per opportuna conoscenza ed informazione.<br />

Il secondo intervento effettuato dai barcaioli del Gruppo <strong>di</strong> Siracusa<br />

è avvenuto il 15 ottobre 2010, anch’esso segnalata dal comandante<br />

della Capitaneria con lettera <strong>di</strong> elogio datata 11 novembre 2010 con<br />

argomento: Operazioni <strong>di</strong> assistenza per il recupero <strong>di</strong> marittimo<br />

infortunato dalla M/c ‘Erria Julie’ che transitava <strong>nel</strong>le acque<br />

antistanti la Baia <strong>di</strong> S. Panagia, avvenuto in data 15 ottobre u.s.<br />

Recita il testo della lettera:<br />

Desidero esprimere il più vivo compia-cimento ed apprezzamento<br />

per la <strong>di</strong>sponibilità, e la grande professionalità, in occasione<br />

dell’assistenza prestata alla Motocisterna in argomento, dal<br />

personale <strong>di</strong> codesta Società Cooperativa.<br />

In quell’occasione, quest’Autorità Marittima ha infatti ricevuto un<br />

fondamentale appoggio da parte <strong>di</strong> questo Gruppo Barcaioli, tramite<br />

l’impiego <strong>di</strong> uomini e mezzi che, in collaborazione con il personale<br />

<strong>di</strong>pendente, hanno reso possibile l’assistenza ed il recupero del<br />

marittimo infortunato dalla nave che si trovava <strong>nel</strong>le acque antistanti<br />

questo Compartimento Marittimo.<br />

In tale frangente c’era un particolare che <strong>di</strong>fferenziava quel genere<br />

d’intervento ormai considerato <strong>di</strong> routine dai barcaioli siracusani,<br />

data la relativa frequenza dei trasferimenti a terra <strong>di</strong> marittimi<br />

ammalati o infortunati da navi in tran<strong>sito</strong> per cure urgenti. La<br />

<strong>di</strong>fferenza, anzi le <strong>di</strong>fficoltà incontrate dagli uomini del Gruppo<br />

erano <strong>di</strong>pese dal mare mosso, dalla conformazione logistica della<br />

nave e dalla stazza dell’infortunato: in questo caso, ‘stazza lorda’,<br />

considerata la gran mole del ferito la cui gamba spezzata in più punti<br />

imponeva gran garbo al trasbordo.<br />

La motobarca ‘Aretusa’, inviata tempestivamente dal Gruppo non<br />

appena ricevuta la segnalazione della Capitaneria <strong>di</strong> porto, si era<br />

affiancata non senza <strong>di</strong>fficoltà alla nave al traverso, la chimichiera <strong>di</strong><br />

ban<strong>di</strong>era maltese ‘Erria Julie’ (foto sotto), 100 metri <strong>di</strong> lunghezza,<br />

in sosta a circa 2 miglia dalla costa, onde permettere il trasbordo<br />

del marittimo. Nave che però <strong>di</strong>sponeva <strong>di</strong> passerelle troppo<br />

esigue per il passaggio della barella sulla quale giaceva<br />

imbragato il ferito, <strong>di</strong> imponente mole e statura. Comunque,<br />

l’abilità dei due barcaioli del Gruppo - qui, <strong>nel</strong> gioco delle<br />

onde, in veste <strong>di</strong> valenti portantini - riuscivano a compiere<br />

l’atto del conclusivo, assai <strong>di</strong>fficile passo tra la biscaglina<br />

della chimichiera e la poppa della motobarca, allestita anche<br />

apposta per ricoverare barelle. Poi, il rapido rientro e il<br />

trasferimento dell’infortunato sull’autoambulanza in attesa<br />

<strong>di</strong> trasportarlo in ospedale.<br />

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COMPIACIMENTI AL GRUPPO ORMEGGIATORI E BARCAIOLI DEL PORTO DI POZZUOLI<br />

Perizia tra le<br />

I<br />

fatti si riferiscono allo scorso 27 maggio, quando l’Autorità marittima <strong>di</strong> Pozzuoli richiese un soccorso in mare al locale<br />

Gruppo ormeggiatori e battellieri. Essendo <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a solamente due ormeggiatori il capo gruppo richiese una persona<br />

esperta <strong>di</strong> rinforzo, che fu prontamente concessa. Fu così che avvenne l’intervento <strong>di</strong> soccorso a un’imbarcazione rimasta<br />

priva <strong>di</strong> corrente elettrica <strong>nel</strong>la zona <strong>di</strong> Capo Miseno, in prossimità della coltivazione <strong>di</strong> cozze, traendo in salvo i suoi<br />

occupanti.<br />

L’azione fu eseguita dal nostromo del porto maresciallo Antonio Petrizzo insieme al capo gruppo Aniello Di Bonito.Essi<br />

raggiunsero l’imbarcazione, che, a causa del black-out, era in balia della forte corrente e delle onde causate dai frequenti<br />

traghetti in tran<strong>sito</strong>. Vista l’impossibilità <strong>di</strong> utilizzare l’ancora, data la profon<strong>di</strong>tà eccessiva, fu tentato <strong>di</strong> lanciare una cima,<br />

ma la corda si andò a incastrare <strong>nel</strong>l’elica <strong>di</strong> sinistra della motobarca del Gruppo ormeggiatori e battellieri <strong>di</strong> Pozzuoli,<br />

vanificando il tentativo. A questo punto il maresciallo, utilizzando il mezzomarinaio, recuperò la cima, che fu poi legata a<br />

poppa. Questa e altre manovre erano rese particolarmente <strong>di</strong>fficili dalle onde, ma la perizia del nostromo del porto e del capo<br />

gruppo ebbe buona riuscita. Nonostante l’avverso stato del mare fu quin<strong>di</strong> possibile schivare gli stralli d’acciaio delle cozze,<br />

consentendo, dopo tre ore, un sicuro rientro in porto, anche se con un solo motore.<br />

Di seguito la nota <strong>di</strong> apprezzamento che il comandante dell’Ufficio circondariale marittimo <strong>di</strong> Pozzuoli, tenente <strong>di</strong> vascello<br />

(CP) Caterina Piccirilli, ha in<strong>di</strong>rizzato in data 4 agosto 2011 al Gruppo ormeggiatori e battellieri del porto, <strong>nel</strong>la figura del<br />

suo capo gruppo, e all’Associazione nazionale <strong>ANGOPI</strong> per conoscenza.<br />

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argomento: Attività <strong>di</strong> assistenza e supporto ai fini<br />

della sicurezza della navigazione e della salvaguar<strong>di</strong>a<br />

della vita umana in mare<br />

nota <strong>di</strong> compiacimento<br />

intervento effettuato in data 27.05.2011<br />

Si ritiene opportuno sottolineare il significativo contributo fornito dagli ormeggiatori e battellieri del<br />

porto <strong>di</strong> Pozzuoli in relazione all’assistenza ed al supporto fornito al personale <strong>di</strong> quest’Ufficio per<br />

il recupero <strong>di</strong> una imbarcazione alla deriva con problemi al motore, e la messa in sicurezza degli<br />

occupanti della stessa.<br />

Tale attività ha messo in evidenza il senso del dovere civico ed il coraggio che contrad<strong>di</strong>stingue senza<br />

alcuna <strong>di</strong>fferenza tutto il personale del Gruppo Ormeggiatori e Battellieri e che ha suscitato il vivo<br />

apprezzamento da parte delle persone tratte in salvo.<br />

In particolare per questo intervento si è contrad<strong>di</strong>stinto lo spirito <strong>di</strong> iniziativa e <strong>di</strong> abnegazione del Capo gruppo Sig. DI<br />

BONITO Aniello che, in collaborazione con il nostromo del porto <strong>di</strong> Pozzuoli C°1ˆ cl. Np. PETRIZZO Antonio che ha portato a<br />

termine l’intervento <strong>di</strong>mostrando prontezza <strong>di</strong> agire nonché alta competenza marinaresca ed estrema serietà professionale.<br />

IL COMANDANTE<br />

T.V. (CP) Caterina PICCIRILLI<br />

Nelle foto. Pagina precedente, i protagonisti del soccorso in mare: il nostromo del porto <strong>di</strong> Pozzuoli Capo 1ˆ cl. Np. Petruzzo<br />

Antonio 8° (a ds. sulla motobarca) e il capo gruppo degli ormeggiatori/barcaioli <strong>di</strong> Pozzuoli, Di Bonito Aniello. Qui sopra: ancora<br />

il capo gruppo in veste operativa davanti all’imbarcazione recuperata. In copertina: elaborazione <strong>di</strong> un particolare della carta<br />

Golfo <strong>di</strong> Napoli, pubblicata <strong>nel</strong> 1764 dall’incisore Joseph Roux, autore della Recueil des principaux plans des ports et rades de<br />

la Mer Mé<strong>di</strong>terranée.<br />

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ORMEGGIATORI IMPEGNATI NEL RECUPERO DI UN AEREO ULTRALEGGERO<br />

Ammaraggio <strong>di</strong> fortuna<br />

al largo<br />

<strong>di</strong> Tor del Sale<br />

I<br />

l Canale <strong>di</strong> Piombino come pista <strong>di</strong> atterraggio, o meglio <strong>di</strong> ammaraggio forzato. L’inconsueto e per fortuna finito<br />

bene accidente è avvenuto il 28 agosto 2011 al largo <strong>di</strong> Tor del Sale. Dove gli ormeggiatori-barcaioli del Gruppo <strong>di</strong><br />

Piombino si sono recati con propria motobarca. Insieme ad altre organizzazioni <strong>di</strong> soccorso, gli uomini del Gruppo<br />

si sono adoperati per portare il loro aiuto al pilota e al passeggero i due aviatori protagonisti dello spettacolare ammaraggio<br />

dell’aereo ultraleggero finito in <strong>di</strong>fficoltà a causa del mancato funzionamento del carrello d’atterraggio.<br />

Gli ormeggiatori, a bordo della propria imbarcazione ‘Cerboli’, assieme alla motovedetta dell’Ufficio Circondariale Marittimo<br />

<strong>di</strong> Piombino, e ai battelli dei carabinieri e dei vigili del fuoco hanno provveduto a<br />

sgomberare lo specchio <strong>di</strong> mare davanti alla centrale E<strong>nel</strong> <strong>di</strong> Tor del Sale e, in un<br />

secondo momento, a recuperare il velivolo che aveva effettuato l’ammaraggio <strong>di</strong><br />

fortuna. Costatata l’assenza <strong>di</strong> qualsiasi traccia <strong>di</strong><br />

inquinamento o sversamento a mare, sempre con il<br />

supporto degli ormeggiatori, è stato possibile passare<br />

una cima sull’aereo e rimorchiarlo a riva, senza<br />

che né il pilota né l’altro passeggero riportassero<br />

danni. In seguito, l’ultraleggero, opportunamente<br />

imbracato, è stato issato dalla gru a terra.<br />

Ovviamente, del fatto si sono interessati i maniera<br />

più che considerevole i me<strong>di</strong>a, che hanno titolato<br />

con gran evidenza il fatto, come mostrato qui a<br />

lato.<br />

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Le foto relative al recupero dell’aereo sono tratte dai siti internet de Il Tirreno e La Nazione.<br />

Nella foto in basso: uno scorcio <strong>di</strong> Tor del Sale.<br />

Di seguito la nota <strong>di</strong> apprezzamento, datata 30 agosto 2011, che il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo <strong>di</strong> Piombino<br />

ha in<strong>di</strong>rizzato al Gruppo ormeggiatori tramite il suo capo gruppo Ciro Ascione.<br />

ARGOMENTO: SOCCORSO AD AEREO AMMARATO<br />

(TOR DEL SALE, 28 AGOSTO 2011)<br />

Gentilissimo Capo Gruppo,<br />

volevo ringraziarLa per il generoso intervento e segnalarLe l’eccezionale impegno<br />

e la professionalità <strong>di</strong>mostrata dagli ormeggiatori <strong>di</strong> Piombino imbarcati sulla vostra<br />

motobarca “CERBOLI” (PALOMBELLA Saverio, DONATO Giovanni), che ha<br />

contribuito non poco al buon e<strong>sito</strong> dell’operazione SAR aereo svoltasi <strong>nel</strong>le acque<br />

antistanti Tor del Sale e che si è conclusa con il salvataggio <strong>di</strong> due persone.<br />

Durante tutta l’operazione SAR, il personale ormeggiatore intervenuto ha evidenziato<br />

elevatissime doti <strong>di</strong> perizia marinaresca contribuendo significativamente,<br />

una volta conclusa la fase <strong>di</strong> soccorso, ad un delicatissimo intervento <strong>di</strong> alaggio<br />

in banchina dell’aeromobile, avvenuto <strong>nel</strong>la massima sicurezza.<br />

Per quanto sopra, Le giungano gra<strong>di</strong>ti i sensi della mia sincera riconoscenza<br />

ed i miei più cor<strong>di</strong>ali saluti.<br />

IL COMANDANTE<br />

T.V. (CP) Alessandro RUSSO<br />

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RINTUZZATA LA MINACCIA DEL FORTUNALE ABBATTUTOSI SU GENOVA<br />

Capacità genovesi<br />

tecniche - operative<br />

L<br />

a comunicazione del Reparto operativo della Direzione marittima <strong>di</strong> Genova firmato dall’ammiraglio ispettore (CP)<br />

Felicio Angrisano è stata inviata ai servizi tecnico nautici del porto (Corporazione piloti, Rimorchiatori Riuniti,<br />

Gruppo Antichi ormeggiatori) in data 21 <strong>di</strong>cembre 2011. E per conoscenza è stata pure inviata a: Autorità portuale<br />

<strong>di</strong> Genova, Assoagenti, Federagenti, Assorimorchiatori, Federimorchiatori, Fedepiloti, Confitarma, Assoporti, Angopi;<br />

così come, per estensione <strong>di</strong> copia, a Roma ha raggiunto il Comando generale del Corpo della Capitanerie <strong>di</strong> porto e la<br />

Direzione generale Porti.<br />

Oggetto della comunicazione era la mareggiata che il 16 <strong>di</strong>cembre 2011 era avvenuta <strong>nel</strong><br />

Mar Ligure.<br />

Questo il testo della nota.<br />

Lo corso 16 <strong>di</strong>cembre, le coste liguri sono state interessate da una forte mareggiata<br />

che ha flagellato, per l’intera giornata, anche il porto <strong>di</strong> Genova.<br />

In previsione delle avverse con<strong>di</strong>zioni meteo marine, questa Capitaneria <strong>di</strong> porto<br />

aveva provveduto ad allertare tutti gli Enti/Organismi interessati, richiedendo<br />

<strong>di</strong> elevare al massimo il livello <strong>di</strong> attenzione.<br />

Puntualmente il cattivo tempo si è abbattuto con forza, creando, in particolar<br />

modo in ambito portuale, alcune criticità che sono state risolte, senza sfociare<br />

in situazione <strong>di</strong> pericolo, grazia alla sinergica azione <strong>di</strong> tutti gli operatori.<br />

Vi giunga pertanto, il mio sincero, convinto ringraziamento per avere, una<br />

volta <strong>di</strong> più, confermato capacità tecnico-operative in grado <strong>di</strong> rispondere<br />

efficacemente e prontamente, anche <strong>nel</strong>le peggiori <strong>di</strong>fficoltà, alle <strong>di</strong>verse<br />

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situazioni <strong>di</strong> criticità, operando senza<br />

riserva in pieno coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong><br />

questa Autorità Marittima.<br />

La prontezza <strong>di</strong> risposta e l’efficacia<br />

degli interventi <strong>di</strong>mostrati <strong>nel</strong>la circostanza<br />

<strong>di</strong> cui trattasi sono frutto<br />

consolidato del quoti<strong>di</strong>ano impegno,<br />

capace <strong>di</strong> garantire la sicurezza<br />

della navigazione portuale, assicurando<br />

costantemente quel presi<strong>di</strong>o<br />

d’intervento che permetta all’Autorità<br />

Marittima quelle determinazioni che<br />

- altrimenti – non potrebbero essere<br />

assunte per lo sviluppo dei traffici<br />

marittimo-portuali.<br />

E <strong>di</strong> questo vi sono grato.<br />

IL DIRETTORE MARITTIMO<br />

A.I. (CP) Felicio ANGRISANO<br />

Nelle foto: sopra: con<strong>di</strong>meteo alle h. 09.00 del 27.02.2012 (courtesy SAT24); sotto: Boccadasse, rione <strong>di</strong> Genova tra i più caratteristici<br />

sotto la furia del mare (Foto: Andrea – Stazione <strong>di</strong> Quezzi – quezzimeteo.altervista); <strong>nel</strong>la pagina precedente: il porto<br />

verso ponente il 16.12.2011 (Foto: spazio forum.net).<br />

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PROVA DI FORZA TRA I SERVIZI TECNICO NAUTICI E LE RAFFICHE DELLA BORA<br />

Plauso agli ormeggiatori<br />

sotto il<br />

“forte e gelido vento”<br />

M<br />

eteorologicamente parlando, non è che a Trieste l’inizio <strong>di</strong> febbraio 2012 fosse stato quieto. Anzi, era talmente<br />

burrascoso da far chiudere il porto per l’intera giornata, soprattutto per l’imperversare della bora, che, controllate<br />

dal radar della Capitaneria <strong>di</strong> porto giuliana, aveva costretto a fermarsi alla fonda in rada sette navi,<br />

con altre tre all’altezza della penisola <strong>di</strong> Salvore (il punto più occidentale dell’Istria - ovvero il limite più meri<strong>di</strong>onale del<br />

Golfo <strong>di</strong> Trieste - <strong>di</strong> fronte alle ravvicinate lagune <strong>di</strong> Grado e <strong>di</strong> Marano e dove <strong>nel</strong> 1177 i veneziani colsero la loro più<br />

gloriosa vittoria <strong>nel</strong>la battaglia navale contro Ottone, figlio <strong>di</strong> Federico Barbarossa, celebrata dal celeberrimo quadro <strong>di</strong><br />

Domenico Tintoretto).<br />

Dunque, protagonista <strong>di</strong> quel primo febbraio 2012 fu la bora, le cui violente raffiche raggiungevano picchi <strong>di</strong> 120 km/h,<br />

registrati dalle 15 alle 16 pomeri<strong>di</strong>ane. Ora in cui (15.47) Kristian <strong>di</strong> ‘MarineTraffic.com’ scattò la fotografia qui sopra<br />

riprodotta. Foto che sintetizza quanto poi riferito dal capitano E. I. Peter, comandante dell’inquadrata nave portacontainer<br />

‘CMA CGM Ravel’ <strong>nel</strong>la sua comunicazione redatta in lingua inglese via telefax, datata giovedì 2 febbraio e inviata a<br />

Carlo Scapini, titolare dell’agenzia marittima Scamar srl <strong>di</strong> Trieste, alla quale l’unità era affidata <strong>nel</strong> porto giuliano. Con<br />

oggetto: piloti, rimorchiatori e ormeggiatori <strong>di</strong> Trieste.<br />

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Scrive il comandante che il giorno precedente, ossia l’1 febbraio,<br />

dalla nave avevano chiamato sul canale 14 VHF per informare <strong>di</strong><br />

una temibile emergenza, poiché avendo rotto alcuni cavi d’ormeggio<br />

l’unità (73.059 ton<strong>nel</strong>late <strong>di</strong> stazza lorda per 300 metri <strong>di</strong> lunghezza,<br />

dunque tutt’altro che un fuscello) stata allontanandosi dalla<br />

banchina; poi precisava <strong>di</strong> essere stato piacevolmente sorpreso<br />

dell’istantanea risposta da parte della Stazione piloti. I quali piloti<br />

avevano risposto imme<strong>di</strong>atamente e gli avevano chiesto <strong>di</strong> tenere<br />

lo scalandrone abbassato. Mentre quasi subito il comandante aveva<br />

visto due rimorchiatori lasciare il proprio ormeggio e approssimarsi<br />

alla nave. Specificava che <strong>nel</strong> volgere <strong>di</strong> pochi minuti, il personale<br />

degli ormeggiatori era vicino alla nave e il pilota capitano Fasanaro<br />

era a bordo. E che in breve tempo i rimorchiatori Vega e Deneb<br />

spingevano in<strong>di</strong>etro la nave verso la banchina.<br />

Per il comandante Peter correva però l’obbligo <strong>di</strong> ringraziare in maniera<br />

speciale i tre ormeggiatori inviati dal Gruppo (Marco Bevilacqua, Andrea Hering, Paolo Kolaric) per il loro coraggio <strong>nel</strong>lo<br />

stare, come scritto <strong>nel</strong>l’informativa inviata all’agenzia marittima: ‘in tale forte e gelido vento sul bordo della banchina per<br />

raccogliere i cavi della nave”. Ma pure uno speciale ringraziamento era <strong>di</strong>retto al comandante Fasanaro, per il suo an<strong>di</strong>rivieni<br />

dal ponte ai salpacavi <strong>di</strong> poppa allo scopo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare la squadra degli ormeggiatori con l’equipaggio della nave.<br />

Il comandante della Ravel riteneva, pertanto, che la pronta risposta dei servizi tecnico nautici del porto <strong>di</strong> Trieste e il loro<br />

pieno sforzo avevano certamente fatto la <strong>di</strong>fferenza <strong>nel</strong> tenere la nave in sicurezza. Quin<strong>di</strong>: “Gentilmente voglia trasmettere<br />

al Terminal e al Comandante del porto il mio personale pieno apprezzamento per il loro eccellente servizio”.<br />

La foto <strong>di</strong> copertina e la qui sottostante sono <strong>di</strong> Giovanni Montenero – dal <strong>sito</strong> internet: Bora.la<br />

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IMBARCAZIONE DA DIPORTO IN PANNE TRA MARE AGITATO E GRAN TRAFFICO<br />

Al rodeo<br />

con le navi<br />

traghetto<br />

L<br />

a nota è stata inviata dalla Capitaneria<br />

<strong>di</strong> porto - Guar<strong>di</strong>a costiera nonché<br />

Direzione marittima <strong>di</strong> Reggio Calabria<br />

l’8 marzo 2012 ed è firmata dal suo comandante,<br />

capitano <strong>di</strong> vascello (CP) Gaetano<br />

Martinez. È in<strong>di</strong>rizzata al Gruppo ormeggiatori del porto <strong>di</strong> Villa San Giovanni e, per conoscenza, all’Ufficio locale marittimo<br />

della medesima località. Si riferisce a una operazione <strong>di</strong> soccorso in mare eseguito dagli ormeggiatori <strong>nel</strong> porto calabrese,<br />

‘ponte’ marittimo del traffico merci e passeggeri tra il continente e la Sicilia. Eccone il testo.<br />

ARGOMENTO: Intervento <strong>di</strong> assistenza in mare ad unità<br />

da <strong>di</strong>porto in data 26.02.12 <strong>nel</strong> porto <strong>di</strong> Villa San Giovanni.<br />

1. In data 26 febbraio u.s. codesto sodalizio è stato interessato in una attività <strong>di</strong> assistenza in<br />

mare all’unità da <strong>di</strong>porto denominata “Vulcano” SA2543/D, alla deriva <strong>nel</strong>lo specchio acqueo<br />

antistante il porto <strong>di</strong> Villa San Giovanni, a causa <strong>di</strong> una avaria ai motori. L’operazione condotta,<br />

altresì, in presenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni meteo-marine non favorevoli, è stata esitata con il sicuro<br />

ormeggio della predetta unità.<br />

2. Per quanto precede, si partecipa a codesto Gruppo espressione <strong>di</strong> vivo compiacimento per<br />

l’attività svolta che ha consentito <strong>di</strong> scongiurare sia pericoli per l’incolumità degli occupanti<br />

dell’unità in <strong>di</strong>fficoltà che per la sicurezza della navigazione in una zona <strong>di</strong> mare altamente<br />

sensibile. Il tutto ha evidenziato la prontezza operativa della propria organizzazione e le<br />

qualità professionali del personale intervenuto, in armonia ai principi ed alle norme che<br />

<strong>di</strong>sciplinano il servizio.<br />

IL DIRETTORE MARITTIMO<br />

C.V. (CP) Gaetano MARTINEZ<br />

Giovanni Bellantoni, capogruppo degli ormeggiatori del porto <strong>di</strong> Villa San Giovanni, riba<strong>di</strong>sce<br />

quanto scritto <strong>nel</strong>la suesposta nota. “In effetti il nostro intervento si era svolto in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> notevole maltempo, con<br />

mare forza 5 - 6. La barca da <strong>di</strong>porto, sulla quale si trovavano tre persone, proveniva da Salerno ed era <strong>di</strong>retta a Cetraro. Il<br />

caso ha voluto che il motore andasse in panne proprio qui a Villa San Giovanni dove la navigazione sullo Stretto è più intensa,<br />

con punte <strong>di</strong> soli <strong>di</strong>eci minuti tra un traghetto in manovra e l’altro. Comunque, con il traffico marittimo opportunamente<br />

bloccato, abbiamo subito inviato sul posto una motobarca del Gruppo con due ormeggiatori a bordo che, nonostante il mare<br />

agitato, sono riusciti ad agganciare l’imbarcazione da <strong>di</strong>porto in <strong>di</strong>fficoltà e a trainarla verso un ormeggio sicuro. Tutto questo<br />

con l’appoggio e la regia dell’Autorità marittima, anch’essa imme<strong>di</strong>atamente intervenuta”.<br />

Ciò in risposta a dei principi ritenuti essenziali dal capogruppo e in<strong>di</strong>cati <strong>nel</strong>la relazione dell’avvenimento inviata all’Autorità<br />

marittima. Ossia: “l’obbligo <strong>di</strong> annoverare figure professionali, qualificate ed aggiornate <strong>nel</strong> modo più elevato possibile, per<br />

aumentare la qualità del servizio <strong>nel</strong>l’intero ambito portuale e <strong>nel</strong>le più impreviste fattispecie d’intervento; il dovere <strong>di</strong> contribuire<br />

ad innalzare il gra<strong>di</strong>ente <strong>di</strong> sicurezza che uno scalo marittimo deve offrire a tutti gli utenti e gli operatori. L’esperienza<br />

c’insegna che la base <strong>di</strong> una buona gestione della sicurezza e del felice e<strong>sito</strong> del risultato finale sono l’impegno, la competenza,<br />

le attitu<strong>di</strong>ni e l’organizzazione a tutti i livelli”.<br />

Il capogruppo Bellantoni conclude la sua relazione affermando che: “In ragione <strong>di</strong> quanto sopra esposto e in funzione del<br />

‘carattere sociale’ che il sod<strong>di</strong>sfacimento delle esigenze <strong>di</strong> pubblico interesse impone ad una attività come la nostra, riteniamo<br />

che gli interventi straor<strong>di</strong>nari - come quello sopra descritto, segnalato con nota del 20 febbraio u.s. - ricadano <strong>nel</strong>la gamma<br />

dei compiti d’attività pubblica cui il Gruppo in maniera esclusiva è preposto. Proprio per queste ragioni nessun compenso<br />

verrà richiesto per l’intervento effettuato”.<br />

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COMPIACIMENTI DELLA CAPITANERIA DI PORTO AI SERVIZI TECNICO NAUTICI<br />

La sicurezza<br />

<strong>nel</strong>la cooperazione<br />

F<br />

irmata dal comandante, contrammiraglio (CP) Antonio Basile, il mittente della lettera <strong>di</strong> compiacimento è la Capitaneria<br />

<strong>di</strong> porto <strong>di</strong> Trieste, più precisamente il Servizio sicurezza della navigazione e portuale - Sezione tecnica<br />

sicurezza e <strong>di</strong>fesa portuale. La missiva è datata 2 marzo 2012 ed è stata trasmessa a ognuno dei tre servizi tecnico<br />

nautici dello scalo marittimo giuliano: ai piloti della Corporazione del Golfo <strong>di</strong> Trieste, alla società dei rimorchiatori Tripmare<br />

e al Gruppo ormeggiatori del Porto. A ciascuno <strong>di</strong> questi, ricordandone la collaborazione - assidua e virtuosa - con la<br />

Capitaneria stessa sul fronte della sicurezza, esprime il proprio apprezzamento per il comportamento <strong>di</strong> tali servizi durante<br />

con<strong>di</strong>zioni meteomarine particolarmente ostili, prolungatesi per <strong>di</strong>versi giorni a inizio<br />

2012. Questo il testo della lettera.<br />

È indubbio il continuo, assiduo e virtuoso sforzo <strong>di</strong> cooperazione con questo<br />

Comando, ai fini <strong>di</strong> garantire la sicurezza della navigazione, della manovra e<br />

dell’ormeggio, che gli operatori <strong>di</strong> codesti servizi tecnico nautici profondono<br />

durante l’attività or<strong>di</strong>naria, ma anche a fronte <strong>di</strong> situazioni meteo marine <strong>di</strong>fficili<br />

o, ad<strong>di</strong>rittura proibitive.<br />

La risposta imme<strong>di</strong>ata, professionale ed accurata da parte <strong>di</strong> tutto il personale<br />

è stata tangibile <strong>nel</strong> recente periodo <strong>di</strong> circa due settimane, durante<br />

il quale una tempesta <strong>di</strong> bora ha imperversato sul litorale giuliano, che ha<br />

portato alla soluzione <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong> pericolo per navi, ed equipaggi, ormeggiate<br />

<strong>nel</strong> porto <strong>di</strong> Trieste.<br />

Nell’apprezzare lo sforzo compiuto da tutto il personale che ha operato,<br />

durante le prolungate con<strong>di</strong>zioni meteo marine avverse, con spirito <strong>di</strong> sacrificio<br />

e sprezzo del pericolo, si esprime il più ampio compiacimento <strong>di</strong><br />

questa Capitaneria <strong>di</strong> Porto per i proficui risultati ottenuti.<br />

IL COMANDANTE<br />

Contrammiraglio (CP)<br />

Antonio BASILE<br />

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Bora e altre con<strong>di</strong>zioni meteo marine avverse a Trieste fissate in alcune fotografie e artisticamente sceneggiate<br />

su ironiche cartoline illustrate d’epoca dagli artisti, Cesare Polli (Molo Giuseppina, c.1904),<br />

Giuseppe Petronio (Piazza Unità, c.1920), Melanton (Antonio Mele – Serie Carabinieri 2003).<br />

(Foto e illustrazioni dai siti: meteoweb.eu; stilealfaromeo.forumfree.it;<br />

adnkronos.com; <strong>di</strong>eci settanta.com; fotografieitalia.it; mister kappa;<br />

Mauro Catteloni Photography; canonclubitalia.com).<br />

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