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PDF Download - Umdasch Shopfitting

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STORE-BRANDING<br />

Für Frais Monde hat <strong>Umdasch</strong> das Drehbuch für<br />

ein stimmiges Franchise-Konzept geschrieben -<br />

es steht nun sogar als Film zur Verfügung.<br />

Per Frais Monde la <strong>Umdasch</strong> ha sviluppato<br />

un progetto di franchising ora disponibile anche<br />

su video.<br />

Der aktuelle globale Auftritt von Swatch ist markenbetont und im wahrsten Sinne des Wortes<br />

glänzend. <strong>Umdasch</strong> ist für die konstruktive Umsetzung, die Fertigung der Einrichtung und<br />

die Montagen vor Ort verantwortlich. L’immagine globale della Swatch si appoggia fortemente<br />

al marchio ed è brillante nel vero senso della parola. Gli arredi e il montaggio sono<br />

firmati <strong>Umdasch</strong>.<br />

A onor del vero, definire il concetto di “visualizzazione“<br />

come strumento dello store branding<br />

è piuttosto riduttivo. Più correttamente esso<br />

esprime una serie di sistemi di presentazione e<br />

di allestimento sul punto vendita: shop design,<br />

illuminazione, marketing olfattivo, sound design,<br />

le varie tecniche di presentazione e il visual<br />

merchandising direttamente collegato alla politica<br />

degli assortimenti dell’azienda.<br />

I “verticalisti“ come precursori<br />

Per definizione, lo store branding è uno strumento<br />

di gestione del marchio applicabile a prescindere<br />

dalla tipologia aziendale: può essere infatti<br />

impiegato nei negozi specializzati, nei grandi<br />

magazzini, nella catene o nei negozi monomarca.<br />

Anche in quest’ambito rivestono il ruolo del precursore<br />

le strategie verticali indipendentemente<br />

che si tratti di un modello lanciato da una casa di<br />

produzione (“verticalizzazione back end driven“<br />

come nel caso di Zara o Mango), da un’azienda<br />

commerciale (“verticalizzazione front end driven“<br />

come Hennes & Mauritz o C & A) o di una<br />

strategia di cooperazione (ad esempio sistemi<br />

shop in shop o franchising). Tuttavia i confini<br />

fra tutte queste strategie di commercializzazione<br />

sono sempre più labili.<br />

Oltre al controllo dell’intera catena di produzione<br />

del valore dalla fabbricazione del prodotto<br />

alla vendita al cliente, oltre ai vantaggi che scaturiscono<br />

in termini logistici, di costi e di tempismo<br />

e la notevole riduzione della complessità,<br />

i “verticalisti” hanno dalla loro parte anche una<br />

profonda conoscenza di tutto quanto concerne il<br />

discorso del branding. Un valido strumento per<br />

consolidare l’immagine ed essere inconfondibili<br />

sono gli assortimenti molto ridotti, ma sempre<br />

diversi (“less is more!“).<br />

Uno store branding di successo: il programma<br />

I consulter della ShopConsult by <strong>Umdasch</strong><br />

hanno sviluppato un programma definito “Store-<br />

Branding-Process”. L’amministratore Arndt<br />

Traindl lo definisce un sistema fondamentale<br />

nell’odierno scenario del commercio al dettaglio<br />

indispensabile per raggiungere il consumatore<br />

a livello di percezione. Secondo Traindl, qui il<br />

marketing di matrice classica arriva ai suoi limiti.<br />

Il “neuro marketing“ e la profonda conoscenza<br />

delle emozioni e della percezione consentono<br />

di entrare nell’inconscio del consumatore, sfruttando<br />

così istinti edonistici che fanno scattare<br />

automatismi di evitamento del dolore e la ricerca<br />

dell’appagamento. La comunicazione mediante<br />

le immagini sul punto vendita acquisisce quindi<br />

un significato fondamentale. Potremmo fare un<br />

paragone con il codice genetico del marchio che<br />

contiene tutte le informazioni a livello di presentazione<br />

e comunicazione. Queste teorie di neuro<br />

marketing sviluppate per il settore del commercio<br />

al dettaglio in collaborazione con l’Istituto<br />

Ludwig Boltzmann sono state avvalorate da<br />

numerosi studi sul punto vendita e da concreti<br />

progetti di realizzazione.<br />

Un filo conduttore infallibile è la schematizzazione<br />

del processo dello store branding (nel<br />

riquadro) che abbraccia l’elaborazione della<br />

strategia, la scelta degli assortimenti, la visualizzazione<br />

e il concetto di shop design fino alla<br />

sua realizzazione.<br />

STORE-<br />

BRANDING<br />

E’ anche il titolo dei<br />

seminari che la <strong>Umdasch</strong><br />

Shop-Academy propone<br />

in forma compatta<br />

della durata di un giorno<br />

incentrati sulla presentazione<br />

professionale delel<br />

idee di marketing sul<br />

punto vendita. I relatori<br />

vengono messi a disposizione<br />

della Shop-Consult<br />

by <strong>Umdasch</strong>. Per<br />

informazioni sulle date<br />

e le sedi dei prossimi<br />

appuntamenti consultate<br />

il programma annuale<br />

della <strong>Umdasch</strong> Shop<br />

Academy disponibile da<br />

gennaio 2005.<br />

UMDASCH SHOP-CONCEPT 9

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