Marche d'oro - Api

IinTdúS a sia v'céfída l'a,
dell
G covane, tenace, sempre clísporùhlile e
ncolto aerato, non solo dai dipendenti
ma anche dagli altri úiclust1_ iali della.
sua regione . A prinú, Ciel gionti precedenti
N~rtale, ha dedicato nuca i:.)aguìa
pulal:~licit~cr-ia strl ír'orr car°e a(Ir-i(Vìco per
ricigraziarh degli ottimi risultai ragg.irui
t,i . l ,si-~e :il_riili lo ~ ;isii i.rlo e lo ;rlol:o?. ?~uw
per le qualita umane e uciprejAitonal_I .
Francesco Càs®li 44 anni, appassionato di sport estremi e dei nomi che
iniziano con la lettera 7 (i suoi figli si chiamano Tommaso . Teo e Tancredi), è ceo di Elica,
azienda che negii ultimi anni si è affermata tra i leader mondiali nella produzione di cappe
aspiranti . Elica, che chiude il 2005 con 4 milioni e 735mila pezzi prodotti, e un fatturato
consolidato dl 359 milioni dl euro, detiene Il 30% della quota di mercato europeo . II
prossimo luglio la società di Casoli sbarcherà in borsa. Di sé dice : «Se lavorassi 15 ore
al giorno morirei . È per questo che non faccio lavorare troppo i miei dipendenti» .

Qui si fanno le scarpe
a mezzo mondo
Marco VIezzoli Amministratore
delegato di Aethra dal marzo 2005, ha preso
il posto dei padre Giulio al timone dell'azienda .
Con 72 milioni di fatturato (dati 2004), Aethra
è la terza azienda al mondo nella produzione
di video e audìoconferenze . Alle spalle
dell'americana Polycom e della norvegese
Tamberg, detiene I'8% dei mercato mondiale .
La società, fondata nel 1972, conta 350
dipendenti sparsi nelle sedi di Ancona, Parigi,
Londra, Pechino, Madrid e Shanghai .
4.920 aziende, oltre 43mila addetti e un export che nel 2004 ha toccato il miliardo e 773 milioni di
euro . Dopo la meccanica, il comparto legato alle calzature e al suo indotto (comprese anche pelli e
cuoio) è il settore trainante dell'economia marchigiana . Ma oltre ai marchi legati alla famiglia Della Valle,
le Marche esprimono quanto di meglio ci possa essere nell'artigianato di eccellenza, che nel corso degli
anni si è evoluto in industria internazionale e si è fatto portabandiera del made in ItalyAl centro di
questo polo dei calzaturiero la provincia di Macerata .A Corridonia si trova la Santoni, mentre a Monte
San Giusto la Fabi . In entrambi i casi, le due imprese sono già arrivate alla seconda generazione :
Andrea Santoni ha passato il testimone al figlio Giuseppe, mentre Elisio Fabi ha delegato molte delle
funzioni alle due figlie Cinzia eAlessia .A Civitanova Marche hanno sede due aziende come Cesare
Paciotti e Fornaci . Se la prima (quasi 55 milioni e mezzo di fatturato 2004) ha raggiunto dimensioni
rispettabili nella fascia lusso, l'azienda nata nel 1947 e guidata da Lino Fornari è una delle griffe più
amate dai giovani, e un esempio dì una valida strategia di marketing . Grazie ai marchi Fornarina e
Barteycorn, a partire dal 1998 il gruppo Fornai ha conquistato un pubblico sempre più vasto e una
popolarità internazionale, culminata con l'apertura di due punti vendita a LasVegas e Roma . Nella
fascia alta per l'uomo spicca Alberto Guardiani di Montegranaro . II successo di un marchio dipende
non solo dalla sua forza, ma anche dalla capacità di chi gestisce un'azienda di crescere grazie a
strumenti differenti . II caso della Dribbling di Roberto Vallasciani è esemplare : da marchio di successo
nel ramo delle calzature tecniche e sportive, oggi Dribbling produce per grandi griffe dei calibro di
Cavalli, Fiorucci, Cacharel, Flexa, Giugiaro, Simonetta . E proprio nel ramo delle scarpe per bambini le
Marche si affermano ancora una volta come una realtà di successo, coi marchi Melania e Simonetta . II
tessuto dei calzaturiero marchigiano vede molto attive anche realtà dinamiche come Nero Giardini (che
sta lanciando una nuova campagna pubblicitaria), Rolly C .R .G . e Rossi, o Zeis Fxcelsa, che produce per
l'Italia le scarpe sportive Biki

Cesare Paciotti Uno degli stilisti e
creatori di moda più noti al mondo è nato a
Civitanova Marche . Dai genitori Cecilia e
Giuseppe, che avevano una manifattura di scarpe,
eredita la passione per il mondo della calzatura
. Dopo la laurea al Dams di Bologna, Paciottti
matura esperienze formative in giro per il
mondo. Oggi la Paciotti spa (di cui è presidente)
conta 200 dipendenti tra la casa madre
e le boutique sparse in mezzo mondo, e nel
2004 ha chiuso con un fatturato di 55 milioni .
Roberto Berioni Figlio di Marcello,
che ha fondato assieme allo zio Antonio la
Mobili Berloni nel 1960, è direttore generale
dell'azienda di famiglia . La Berloni spa, 460
addetti dislocati nei cinque stabilimenti produttivi,
ha un fatturato 2005 stimato attorno agli
85 milioni di euro . II 40enne Roberto, sposato
con due figli, ha una grande passione per i kart
da cross, di cui produce telai . II suo sogno
è quello di aprire una scuderia, che si chiamerà
Bkr (Berloni kart racing) .
cugini, ~i1 timone della fabbrica di rnobili
e cucine . Una tradizione che non si
blocca nenunneno di fronte alle difficoltà
: «Quando nel 2003 parte dello sta .-
bìlìmento di Peswo è andato a fuoco»,
racconta, «lro visto rnio padre e irúo zio
_\ntorùo dispiaciuti corno per la scomparsa
di rul figlio, rna allo stesso tempo
sono rimasto colpito data loro voglia di
rivincita . Di Pronte all'azienda è stata allestita
in breve tennpo urrà. tensostruttura,
una sorta di tendone da. circo dove
abbiamo continuato aa produrre» .
Giovani, rampanti e intellettuali. Coane
Marco Viezzoli, 37enne con un curri-
Culum (lì tutto rispetto (laurea iun eco-

Gianluca FenUCCÌ Nel luglio
2001 fonda la ]sa assieme a Mauro Viaggi,
Daniele Socci, Moreno Guerrieri e Antonio
Longobardi, i quattro amici coi quali aveva
costruito negli anni un sodalizio professionale .
Oggi il 41enne Fenucci (che nella foto abbraccia
il modellino della 120, la piccola di casa
Isa) è a .d . di un'azienda da 185 dipendenti,
in gran parte marchigiani . Nel 2001 Isa chiuse
l'anno con un fatturato di 5 milioni.
A distanza di quattro anni, il 2004 si è chiuso
con 60 o»iliani.
T1111 Antonelli 49 anni, sposato
e padre di tre figli, è a .d. di Pershing, azienda
che ha fondato nel 1985 . Nel 1998 l'azienda
entra a far parte del gruppo Ferretti .
Oggi Pershing impiega 250 persone
e fattura 106 milioni. II nuovo stabilimento
di produzione inaugurato a I0ondolfo
(Pu) ricopre un'area di 53mila mq .
nonCia, _master alla London school of
econonúcsj, che dallo scorso marzo è
diventato arnnvnistratore delegati c di
Aetlua., il gigante dei sistemi cli videoeomurúcazione
. Suo padre Giulio, ingegnere
con esperienza in ntulthtazionalf
del settore, nel 1972 è tornato ad Ancona.
e ha dato vità a un'azienda di alto
profilo tecnologico . L la. scoininessa c:h
esportare l'alta tecnologia. sii un territorio
che non aveva tradizione in quel settoro
e stata. anlpiarnente vircl.a. . Se Ael l c-
ra è la terza azienda al mondo in questo
comparto, lo deve anche al continuo apporto
di forze fresche : «Zeta media, del
personale è, 35 anni», afferma Viezzoli,
«e. pesclúaan .o tra i migliori talenti che le
università del territorio mettono a disposizione»
.
Una barca di progetti
Può sembrare una frase fatta, ma 1-a logica
del- sistema é. uno dei punti fissi degli
iinprenditoh di questa regione . Alcuni,
come Gianluca Fenucci, a.d . dei
cantieri Isa, si-la cercando di creare una
rete (lf questo ti1)o . «Quando abbiamo
dato vita alla . società nel 2001_», aferina
Fenucci, «ognuno dei soggetti che ha
contribuito alla . nascita proveniva . da
esperienze diverse riell'a.mbito della
nautica . Abbiamo _pensato che il settore
dovesse essere un trampolino di rilancio
per il territorio, per cui il nostro obiettivo
non è solo quello di prodi =e inega,
yacht, ma 1-avorarre per le Marche» . in
questa . Logica . rientra urta. collaborazione
col mondo accademico che mira, a riportare
in Italia i cervelli in figa, ma anche
il progetto Marina : creare 15 posti_ barca
per la ricettività elci mega yacht proprio
di fronte al cantiere . Intanto Isa ha lanciato
tuta nuova moda ., quella dei vari in
notturna.,
che nata, in collaborazione con la
Guzzii2i ha curato la parte dell'illuminazione
. Il distretto della cantieristica
di Ancona è tino dei più vivi delle Marche
. II tc.cp tnarkigentent. di Isa proviene
da cura costola di Ci-n ; i_I cantiere più
grande di Ancona cori oltre 400 addetti,
che ha i-L-c fase di prel-)arazione 30 barche
sopra i 30 metri . «La concorrenza non
può fare altro che bene non solo al settore
della. cantieristica, ma all'intero indotto
regionale», dice 1-' a .d . Lamberto
Tacoli, che è Iiresidente della consulta
del mare per Confindustria. Marche, «e
stiamo cercando di muoverci tutti nefa

stessa dú -ezione per creare 1_e infrastrutture
necessarie all'accoglienza. degli scafi»
. «Per creare un vero distretto la ricetta,
è differenziare il prodotto», aggiunge
Zàlli Antonelli, a .d . dei cantieri
Pershing .
L'amicizia é un buon affare
Da queste parti la logica. del fare sistema .
si chiarna, arnicazia . : l'imprenditore da
sempre lta, a.iul.:a'i o il collega e proposto
idee per ùúziare un nuovo business . La
storia più bella da raccoritare è sicuramente
quella (li Enrico Loccionii, un
elettricista della provincia eli Ancona
che: -riel 1974 ha creato la (reneral Irripia.rtti,
e sei arti dopo la Aea, azienda .
che progetta e realizza impianti per il
collaudo di elettrodomestici . Oggi il
gruppo è leader mondiale nel controllo
di qualità. Sopralt,utto è l'azienda italiana
dove si lavora. meglio : Locciorú è al
22° posto niella classifica dei Crrea .t piaces
to work, alle spalle delle filiali italiane
delle grandi multinazionali . «liiclea
verme a Vittorio Merloni», dice Loccioni,
«che da ateli produceva elettrodomestici
e riù propose di specializzarroi
nei sistemi di collaudo dei suoi prodotti»
. «Se ripenso
che
a tutte le aziende
ho fatto nascere, credo che siano
tinta . trentina», scherza il patron della. Indesit,
68 anni e il ranunarico di rioni aver
stu(lia o l'inglese ai tempi della scuola.
(«Ho dovuto recuperare da. grande:,
quando tornare sui .libri è più difficile») .
«Basta pensare che nel 1950 avrei voluto
fondare una società, chiamata Ovrn
(Officine Vittorio Merloiú, ?.dr) ma non
avevo ancora 18 aruú, e non tlo 1)otuto
Ji-nnare i fogli per la sua, fondazione» . Da .
allora l'inn.prenclitoria, marclùgiarìa ne ha
fatta di strada, e r)er Merloni il segreto
di questo successo è proprio la solidità
della famiglia : «Le únpre se nella nostra
regione haruto voglia di investire, e la loro
durata nel tempo e sintomo di solidità
. Noi, solo lo scorso arino, abbiamo
reúavestato f85% del casti Ilow» . Chissà
che densa. penserebbe il professor Ahraitno
Galassi a se .rntir parlare così questo
suo ex allievo . «Merloni? Un ragazzo
sveglio e di grande intelligenza, ora si
applicava poco, Spesso gli fru dovuto dare
dei 5» . Abranno Gal issi. ~dfc~lroe:~n era
uro giovane ùisegnante all't i di Fabriano,
e Vitt,orio Wrlcnú uno dei suoi allie-
vi. Zitti-rubi condividono un.a storia di
successo industriale . h professore nnezzo
secolo fa aprì,_ una piccola fabbrica
che produceva maruifa.tti in elastica . La
sua Faber è diventata in breve tempo
inno dei maggiori produttori e li cappe
aspiranti, fino ai numeri che può vantare
oggi (1 .346 dipendenti distribuiti in
11 stabilùller1ti produttivi in tutte il
inondo, e 220 milioni di fatturato previ-
Sto Per l'arano appena concluso), l w ito
ehe Galassi hot dovuto abbandonare, alla
face degli arai Sessanta, l'insegna-
Enrico Loccioni 56 anni, elethicista
e grande appassionato di Harley-IDavidson,
Loccíoní è alla guida di tre società : Generai impianti,
Summa ed Aea. Con 35 milioni di fatturato,
il suo gruppo è leader mondiale nel settore
del collaudo per il controllo qualità . Loccioni
incoraggia í dipendenti a mettersi in proprio .
Negli ultimi tre anni sono stati cinque gli addetti
(in buona parte ingegneri e programmatori)
che rianno aperto nuove società con l'aiuto finanziario
dell'ex titolare .

Dove nasce l'alta sartoria
Con l'11 % cli addetti impiegati (22.336 unità), rappresentano la quarta voce nell'economia
marchigiana . In una terra famosa peri suoi distretti calzaturieri non mancano infatti aziende che
fanno del lusso un elemento qualificante . Oltre alle centinaia di terzisti che producono per griffe
più blasonate, le Marche sono una regione che ha una grande tradizione per quanto riguarda l'alta
sartoria e l'abbigliamento .Tra le imprese più importanti, la Manifattura Paoloni di Appignano
(Macerata), con i suoi 43 milioni di fatturato, e la Sacma cli Falconara (Ancona), dove nascono i capi
griffati Umberto Bilancioni . Ci sono ímprese che fanno del proprio brand un marchio riconosciuto
a livello nazionale, come Piero Guidi, che ha da poco lanciato una linea di abbigliamento ispirata
al pilota Tazio Nuvolari . Ma negli ultimi anni l'humus imprenditoriale della regione ha lasciato spazio
alla potenza di alcuni soggetti provenienti dall'esterno . Giorgio Grati, con il marchio Tricot,
ha venduto a un'azienda giapponese, mentre Genny, un altro dei nomi storici dell'industria tessile
marchigiana, è stata acquisita dal gruppo Prada .
Valerio e Riccardo
Rilallclolli Sono i figli di Umberto, che
nel 1953 ha fondato la manifattura che porta
il suo nome. Oggi sono loro a proseguire la tradizione
dell'alta sartoria . Il primo, 33 anni, è
direttore commerciale di Sacma spa, società
che controlla i marchi Bilancioni e Bilancioni
Cashmere . II secondo, di due anni più grande,
è a.d . dell'azienda . Oggi Sacnia spa impiega
80 persone, a cui vanno aggiunti i dipendenti
dei negozi monomarca nelle location più
esclusive del mondo, da Dubai a Mosca .
mento e dedicarsi alla. sua creatura .
La concretezza contadina
Infondo, la logica eh sistema noi t è altro
elle (evoluzione irn chiave moderna del
concetto di fhiiliglia . F a questo proposito,
il cognome Merloni è uno dei capisaldi
dell'ingprenditori-a non solo a Fabriano
o nelle Marche, ma, in tutta Italia.
Se lndesit è uria, multinazionale presente
fit 19 Paesi del mondo, con 18,-rúa d-
pendenti all'attivo e un fattura .to di 3
miliardi e 177 milioni, le aziende degli
altri fratelli non sono da meno . Antonio
Merloni è terzo nella classifica del
bilancio consobelato (833 milioni e
87'2niAa euro per la quinta, azienda europea
nella produzione di elettrodomestici),
scavalcato da Fraatcesco Merloni.
Che con la sua . Mt.s ternlosanitari
pi lò vantarsi cli aver portato l'acqua calda
ini Cina, facendo diventare lo scalda-
bagno un bene di uso comune . Dal cari-
Lo suo, l'industriale cori l'hobby della
politica (è stato inùlistro dei Lavori
pribblici sotto i governi Ciarnpi e Aiimarto)
ha urla risposta a chi gli chiede quale
sia la radice del successo dell'iniprendito-ria
inarclúgiana : «Non dimenticbiamoci
che questa regione è terra di coritadirti
. Nelle Marche è nata la mezzadria
: contadino e proprietario del terreno
conducevano la loro a.ttívítà e dividevano
l'utile a metà . A modo suo il contadino
aveva una mentalità da imprenditore,
per cui la ricerca dell'utile e della
produttività, è insita nel nostro dna» .
«Urta volta si firmavano quaiaro c:arubiali,
si chiedeva d consenso alla ntoglie e si
apriva un'impresa», racconta Gennaro
Pieralisi, presidente della nuova Maip,
runa delle più grandi aziende al mondo
nella produzione di centrifughe per uso
industriale, ma sopr

1; questo il caso della Biesse, multinazioriale
specializzata nella costruzione
di. macchine per la lavorazione del legno
e del vetro . Nata a Pesaro nel 1970 per
mano d Giancarlo Selci, ha iniziato a lavorare
con le industrie del mobile e della
cucina della sua città . (',ori l'introduzione
della prima macchina al mondo
per la perforazione del legno a controllo
numerico, Biesse ha conquistato fette di
mercato importanti, diventando primo
operatore a1 mondo per fatturato nel
segmento dei centri a controllo numerico
per il vetro e leader nelle ma.ccltine e
linee per la foratura.
Oggi, (azienda presieduta da . Roberto
Selci, quotata ira borsa dal 2001, conta
1 .800 dipendenti nelle sette sedi produttive,
e lui fatturato 2004 (:li oltre
252 milioni . Lo scorso novembre Biesse
si è aggiudicata una. commessa da 4
riunioni da lkea, il colosso svedese del
mobile fai da te .
La creatività al potere
1 successo del sistema Marche passa
anche dal dinanuisrno dei suoi protagonisti,
e non solo ili campo industriale .
Alcuni, come Valter Scavolúai, inn anuri.
lontani hanno capito l'importarnza ciel
marketisig e della comunicazione . Da 30
anni il nome storico della cucina íta tana
è legato alla squadra di basket di Pesaro
. Ma la pubblicità fatta attraverso 1e
maglie dei cestisti non bastava più . E
nel 1981, proprio Valter Scavolisú, assieme
al fratello Elvino, corúò irto degli
slogan più noti della pubblicità itahanuì.
«Sulla copertina di un periodico cerarlo
tue foto», ricorda, «iena del presidente
della repubblica., Sandro Pertinù, l'altra
di papa Giovauuú Paolo 11, e 1a terza (li
RaLFaella Carrà . Il titolo si riferiva a un
sondaggio, "I più amati dagli italialú" .
tlllora pensammo che legare il nostro
prodotto al volto della Carrà, adattando
qual titolo di giornale, pN;eva essere
Aldo Brachetti Peretti Presidente
e a .d . di Api (Anonima petroli italiana),
é a capo del colosso della raffinazione e della
distribuzione petrolifera : dopo la recente
acquisizione di ip, il terzo gruppo italiano conta
su 4 .500 stazioni di servizio e una quota
di mercato del 12%, alle spalle di Agip ed Esso.
unte, formala di successo» . La storia ha
poi dato ragione a. Scavolini, che coi suoi
163 milioni di erro fatturati si conferma
leader del settore in Italia . L'eccellenza .
in campi) artistico è uno eden fattori cine
rende speciale questa regione . Una tradizione
che vede tra i inarclúgiani illustri
Raffaello, lo scultore Arnaldo Pomodoro
e Giacomo Leopardi. E pro-
Utio nella zona di Recanati l'arte è diventata
industria grazie ad Adolfo
Guzzini, che lì -11 trasformal .o tuta pirco-

Adolfo Guzzini Nato a Recanati
(Mc) il 12 febbraio 1941, è entrato in azienda
nel 1963, occupandosi di illuminazione . Fino al
2000 è stato a .d . del gruppo iGuzzini, una
realtà che conta 927 dipendenti (tra Fratelli
Guzzini, che si occupa di illuminotecnica, e Teuco,
azienda di idromassaggi e docce).
L'ipotesi di chiusura per il fatturato 2005
è fissata in 169 milioni, con un incremento
previsto del 5,2% rispetto all'anno precedente .
la iunpresa che produceva rame smaltato
decorato a . mano in uno dei maggiori
gruppi dell'illrnr-iirnazioae architetturale
e del design per le vasche a idrornassaggio
. «La. nuova, sfida per le imprese come
noi, elle lavoriwzio nel delicatissimo
settore della creatività, è quello di superare
il modello della niultinazionaale tascabile
per' crescere ancora», sostiene
Adolfo Guzzini . Poco lontano, a Tolentino,
ha, la sede operativa, e la fabbrica.
Poltrona Frau, oltre mille dipendenti e
240 milioni di fatturato per il 2005 . «Con
noi hanno lavorato i maggiori creativi
nel campo del design e della pubblicità .
Sono nove i premi Phtzer (il corrispettivo
del Nobel per l'architettura, ndr) che
harwo collaborato con noi, ed è questa
la c~u-atteristica che rende unica e speciale
(azienda», afferma, il presidente
Franco Moschini . La creatività si nnariifesta
in tanti modi, come testimonia la
Sclock di Giorgio Fmili, ex rappresentull'e
di orologi che si è messo in proprio
con le sue creazioni .
A rriodo suo, ariche chi si avventura in
un settore che, non era mai stato affrontato
da nessuno, è. ur1 creativo . Così nel
1063 il recanatese Mario Clementoni,
con La tvínbola della ca?azon.e ha dato
Donatella e Orietta Varnelli
«U'orgoglio delle Marche», nata nel 1868 grazie
all'erborista Girolamo Vamelli, è una delle
aziende più antiche della regione . Oggi l'azienda,
che conta 20 dipendenti, è gestita da quattro
donne (Elda, vedova di Girolamo li, e le figlie
Simonetta, Donatella e Orietta) . A dispetto degli
80 anni compiuti, ancora oggi mamma Elda assaggia
e sceglie personalmente il miele che servirà
a dolcificare l'anice di casa, la cui ricetta è
conosciuta solo dalle donne di casa Vamelli .

vita alla fabbrica di giocattoli che porta
il suo nome. Dal successo del Sapientin,o
a oggi, l'azienda è diventata una
realtà da 300 dipendenti, 67 milioni di
fatturato consolidato, una sede a Hong
Kong e tre consociate m Europa . . E se
prima, i giochi Li testavano direttamente
i quattro figli di Clennentoni, oggi i nuovi
prodotti vengono studiati da psicologi
e pecla.gogisti, e poi provati da interi
gruppi di scolaresche . «I manager sono
serviti per farci crescere», dice Giovanni
Clementoni, a. .d . del gruppo, «una l'azienda
rimane solidamente in famiglia .
La rnia vita e quella dei miei fratelli è
sempre stata, targata Clc>,rneratorú» .
Industriali nel pallone
Come insegna. Scavolini, lo sport è un
modo per promuovere il proprio marchio
. Ma spesso u11a, sponsorizzazione
nasce da una vera. passione . Una decina
di anni fa il volley Macerata bussi) alla
porta di Luciano Silleoni e Fabio
Griulianelli, attuali titolari del gruppo
Lube (prima. realtà. in Italia per numero
di cucine prodotte, con oltre 119 ii ioni
di fatturato), chiedendo una mano
per salvare lasci uadra . «Noi abbiamo ac-
Francesco Merioni 80 anni,
membro della dinastia imprenditoriale più
importante delle Marche, con la Mts group
(di cui è presidente) è leader nel settore dei
termosanitari: 7 .100 dipendenti, 1 miliardo di
fatturato, è presente con 21 stabilimenti produttivi
in 27 Paesi . Lo scorso anno Mts ha prodotto
5,6 milioni dl pezzi e 32 milioni di componenti
. Imprenditore con l'hobby della politica,
è stato deputato per sette legislature e ministro
in due occasioni (ai Lavori pubblici sotto i governi
Ciampi e Amato) .
c-etta.t o», FiCorda Giuianelli, «a patto
elce v-incessinro lo scudetto» . Un'avventura
che è partita dalle serie minori fino
a sliorare il sogno del tricolore, sfumato
lo scorso anno nella finale contro Treviso
. Ma le Marche raccontano altre storie
che incrociano sport e únl)renditoria .
Come quella di Roberto Benigni e
Sergio Schiavoni, che da ragazzi erano
compagni di scuola all'istituto tecnico
industriale di Fermo . Un'amicizia nata
sci banchi e proseguita negli affami :
Schiavoni è presidente di Imesa, leader
nazionale (-'seconda azienda in Europa
nell'irupiantistica elettrica (30 milioni di
fatturato per 200 dipendenti), Benigni
invece è presidente dà Elc_ttromeccartica
. II primo è presidente dell'Ancona
Calcio (serie C2), il secondo è il patron
dell'Ascoli, di recente tornato in serie A.
Quando l'azienda è come la mamma
Per reggere la sfida dello sviluppo, in
molti sorto costretti a cambiare assenti
societari, vendere quote o partecipazioni
. C questo il caso della Faber (Che lia
ceduto la maggioranza alla svizzera
Franke) o di Poltrona Prau, che ha
aperto il capitale al fondo Charme, dove
compaiono tra gli altri i nonni cli Luca di
Montezemolo, Vittorio Merloni e
Diego Della Valle . Ma c'è ancora. chi
tiene duro, e continua a sviluppare la
sua rúcchia . di n:aercato fra tradizione e
moderrútà- Come la clistilleria Varnelli,
fondata . nel 1868 . Oggi l'azienda di Pieveboviglia
.na, piccolo borgo tra i Monti
Sibillini, c gestita dalla vedova di Girolarno
(scoinpwso nel 1975) e dalle tre figlie
. Pochi addetti e una storia d'altri
tempi : la, ricetta dell'anice non. è scritta
da . nessuna parte, e ne. sono a conoscenza
solo nnarnuna Elda e le figlie Simonetta,
Donatella e Orietta. Per scaramanzia,
non viaggiano mai sulla stessa
vettura, «perché se dovesse succedere
qualcosa nessuno sa quale sia il segreto
del nostro anice» . Un attaccamento al
marchio che valica i confini della regione,
come racconta Orietta : «Una volta
eravamo a Venezia per la presentazione
di un t?rodotto, quando si avvicinano a
noi due universitari rnarclúgia.rú. Ci hanno
detto : "Siarno entrati perché abbiarno
visto il logo di Varnelli, che per noi è
coree la mamma"» .
(ha collaborato Luca Guazzati)
Franco Moschini Nato a Macerata
71 anni fa, il presidente di Poltrona Frau
è stato recentemente insignito del Premio
Leonardo per la qualità . Lazienda, fondata
a Torino nel 1912 da Renzo Frau, venne
acquisita nel 1962 dalla Nazareno Gabrielli
e gestita da Moschini, che ne diventa titolare
unico nel 1990 . Nella foto posa con lo
scheletro di un chester, «per far vedere che
dentro ai nostri divani ci sono le molle vere,
e non la gommapiuma» .
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