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(32)<br />
F. Bellino, Persona e<br />
ragionevolezza, cit., p. 302.<br />
(33)<br />
J. Locke, Saggio<br />
sull’intelligenza umana<br />
(1690), tr. it., Laterza,<br />
Roma-Bari 1988, p. 51.<br />
Sam Martino,<br />
Duomo di Lucca<br />
I.11.33)» (32) .<br />
E se l’Antico Testamento prescrive:<br />
«amerai il tuo prossimo come te<br />
stesso» (Lv 19,18), Gesù non solo<br />
ribadirà «io vi do un nuovo comandamento:<br />
che vi amiate gli uni gli<br />
altri. Come io vi ho amati, anche voi<br />
amatevi gli uni gli altri» (Gv 13,34),<br />
ma aggiungerà: «amate i vostri nemici<br />
e pregate per i vostri persecutori»<br />
(Mt 5,44).<br />
Scrive san Paolo: «Se parlassi le<br />
lingue degli uomini e degli angeli,<br />
ma non avessi amore, sarei un rame<br />
risonante o uno squillante cembalo.<br />
Se avessi il dono di profezia e conoscessi<br />
tutti i misteri e tutta la scienza<br />
e avessi tutta la fede in modo da spostare<br />
i monti, ma non avessi amore,<br />
non sarei nulla. Se distribuissi tutti<br />
i miei beni per nutrire i poveri, se<br />
dessi il mio corpo a essere arso, e<br />
non avessi amore, non mi gioverebbe<br />
a niente» (1 Corinzi 13,1-3).<br />
L’amore per la Creazione nel sua<br />
interezza resta, quindi “l’imperativo<br />
categorico” dell’etica universale e si<br />
fonda sul principio esoterico della<br />
salvezza come percorso di elevazione<br />
spirituale: ogni uomo, in virtù della<br />
sua scelta d’amore, può – secondo<br />
alcune tradizioni spirituali – conquistarsi<br />
il paradiso o – secondo altre<br />
– rinascere come spirito più aureo e<br />
divenire infine, in un percorso lungo<br />
più vite, salvezza per l’umanità.<br />
4. Una Regola fondata ma non<br />
fondante<br />
Amare è nell’intenzione, nella pura<br />
volontà, perciò non sempre ha il potere<br />
di determinare la riuscita delle<br />
azioni, ma genera l’evoluzione dello<br />
spirito di chi le compie. In sintesi,<br />
volere il bene, amare, non determina<br />
un risultato specifico nelle azioni,<br />
cioè un risultato deontologico (etico),<br />
bensì un risultato ontologico<br />
(nell’evoluzione dell’essere).<br />
Semmai, in quanto volere (forza di<br />
volontà), l’amare attiva l’agire, cosi<br />
come lo attiva l’odiare (volere il<br />
male). Amare è «la fonte e il fondamento<br />
di tutte le virtù sociali» (33) , è la<br />
spinta propulsiva nonché il faro interiore<br />
del corretto agire umano; in tal<br />
senso la regola aurea crea anche la<br />
pratica benedettina dell’ora et labora.<br />
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