Il sistema bancario italiano - Etudes économiques du Crédit Agricole
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HORIZONS BANCAIRES<br />
NUMERO 340 – NOVEMBRE 2010<br />
In particolare, il Gruppo Cariparma Friuladria nel 2009<br />
ha registrato una crescita degli impieghi alla clientela del<br />
5,5%, contro una crescita a livello di <strong>sistema</strong> intorno al<br />
2%. La sola Cariparma ha stipulato, nel 2009, circa<br />
14.500 mutui (+78% rispetto all’anno precedente) e ha<br />
incrementato del 15,1% i prestiti alle imprese. Gli<br />
accordi con le associazioni di categoria e con i Consorzi<br />
di garanzia fidi (Confidi) sono aumentati, per garantire<br />
i finanziamenti erogati alle piccole e medie imprese. A<br />
questi vanno aggiunti interventi di natura “sociale” con<br />
una vasta gamma di soluzioni per rispondere efficacemente<br />
ai bisogni contingenti di famiglie e imprese.<br />
Questi dati confermano che un contesto pro<strong>du</strong>ttivo con<br />
relazioni e valori non standardizzabili ha difficoltà a<br />
ritrovarsi a pieno nei modelli organizzativi dei grandi<br />
gruppi bancari. Per questa ragione è cresciuto il ruolo<br />
delle Banche del Territorio che associano una profonda<br />
conoscenza delle realtà dove sono insediate con la<br />
disponibilità di risorse, di strumenti innovativi e magari<br />
anche di una proiezione internazionale, grazie all’inserimento<br />
in reti di maggiori dimensioni, come è il<br />
caso di Cariparma e Friuladria in Crédit <strong>Agricole</strong>.<br />
Un modello organizzativo per<br />
minimizzare le distanze<br />
<strong>Il</strong> legame fra banche, territorio e cliente si concretizza<br />
in un modello organizzativo che incarna “l’approccio”<br />
e “l’attitudine” verso il territorio. Lo scopo è quello di<br />
creare i presupposti organizzativi che minimizzino le<br />
distanze operative e funzionali. Per distanza intendiamo<br />
lo spazio che separa i clienti dalla banca e,<br />
come detto, si esplica su <strong>du</strong>e ambiti. Da un lato c’è la<br />
distanza “operativa”, fisica, che è influenzata dalla distribuzione<br />
degli sportelli bancari, dalle scelte di penetrazione<br />
in un determinato territorio. Dall’altro lato c’è<br />
la distanza “funzionale”, che separa i centri decisionali<br />
delle banche dai sistemi locali: tanto più accentuata è<br />
questa distanza, minore sarà la sensibilità verso le<br />
richieste differenziate della clientela e minore sarà l’offerta<br />
“su misura” del servizio. Quindi, organizzazioni<br />
snelle, leve decisionali corte e strutture sempre più<br />
focalizzate sulla clientela.<br />
Sono queste le caratteristiche del Gruppo Cariparma<br />
Friuladria che ha mo<strong>du</strong>lato le sue strutture sui territori<br />
di riferimento, recependo le esigenze dei propri stakeholders,<br />
facendo leva su quei valori di solidità, fi<strong>du</strong>cia<br />
e flessibilità che rappresentano il tratto distintivo di<br />
quei territori. L’inserimento in un primario gruppo <strong>bancario</strong><br />
mondiale quale il Gruppo Crédit <strong>Agricole</strong> consente<br />
poi di sviluppare la capacità di innovare, la solidità<br />
patrimoniale e l’apertura internazionale necessaria<br />
per rispondere alle crescenti esigenze di una clientela<br />
sempre più attenta. Una banca “corta” fortemente<br />
radicata nell’economia e nel contesto sociale<br />
dei territori in cui opera: questo in sintesi il Gruppo<br />
Cariparma Friuladria.<br />
20<br />
15<br />
FIGURA 1. Prestiti bancari per gruppo dimensionale di banca (dati mensili)<br />
Variazioni percentuali sui 12 mesi<br />
20<br />
15<br />
10<br />
10<br />
5<br />
0<br />
- 5<br />
Primi 5 gruppi<br />
Altre banche grandi<br />
Benche piccole<br />
Benche di credito cooperativo<br />
Totale<br />
2004 2005 2006 2007 2008 2009 10<br />
5<br />
0<br />
- 5<br />
Fonte: Relazione Annuale Banca d’Italia 2009 – segnalazioni di vigilanza<br />
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