Il sistema bancario italiano - Etudes économiques du Crédit Agricole
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<strong>Il</strong> ruolo delle banche del territorio nel <strong>sistema</strong> <strong>bancario</strong> <strong>italiano</strong><br />
GIAMPIERO MAIOLI<br />
mutevoli contesti economici, in un mercato del lavoro<br />
ancora rigido e condizionato da regimi fiscali non favorevoli<br />
(l’Italia figura al primo posto nell’Unione Europea<br />
per tassazione del lavoro dipendente con il 43% contro<br />
il 34,4% della Unione Europea). Inoltre, la specializzazione<br />
di gruppi di imprese in determinate aree<br />
geografiche ha dato vita ai distretti in<strong>du</strong>striali: fare<br />
impresa in alcune aree del Paese è cosa diversa dall’esercitare<br />
attività economica in altre aree.<br />
CARTA 1. Distribuzione dei distretti in<strong>du</strong>striali in Italia<br />
L’evoluzione e la sopravvivenza dei distretti in<strong>du</strong>striali<br />
post crisi è peraltro legata in maniera indissolubile alla<br />
capacità degli stessi di reinventarsi in termini di internazionalizzazione<br />
e di ricerca di nuovi mercati. In questo<br />
senso il processo si è già innescato: nel primo trimestre<br />
2010, rispetto allo stesso trimestre dell’anno<br />
precedente, si è registrata una variazione positiva delle<br />
esportazioni (+6,6%), ponendo fine a quasi <strong>du</strong>e anni di<br />
andamenti negativi.<br />
Inoltre, ci sono le famiglie che rappresentano una risorsa<br />
inestimabile per l’intero <strong>sistema</strong> Paese, sia sotto il<br />
profilo economico e del risparmio, che per i valori di cui<br />
sono portatrici. La loro propensione al risparmio rimane<br />
tra le più alte in Europa con una percentuale del 14%<br />
contro una media dell’Unione Europea del 13,3%,<br />
anche se risulta in progressiva ri<strong>du</strong>zione.<br />
In quest’ottica, fare banca significa essere radicati fortemente<br />
sul territorio, sviluppare esperienza nel fornire<br />
prodotti e servizi a misura del cliente e avere la<br />
necessaria solidità patrimoniale per affrontare i<br />
momenti di crisi. In altre parole, essere vicini al<br />
mondo del cliente. Gli elementi che qualificano tutto<br />
ciò sono ben chiari. Si tratta soprattutto di consentire<br />
una più facile accessibilità al credito anche per la<br />
creazione di nuove imprese, con i poteri di decisione<br />
nell’erogazione dei finanziamenti collocati più in<br />
basso. Va garantito un rapporto di fi<strong>du</strong>cia <strong>du</strong>raturo e<br />
personalizzato con la clientela, anche attraverso la<br />
maggiore permanenza dello staff operativo e il presidio<br />
degli sportelli nei piccoli comuni. La banca così<br />
interpretata crea uno stretto legame con le sorti economiche<br />
della comunità in cui opera, diventando<br />
motore attivo di sviluppo. <strong>Il</strong> tutto viene sostenuto<br />
da forme societarie diversificate (società cooperative,<br />
banche popolari, società per azioni), dalle caratteristiche<br />
dei propri soci, e da entità importanti quali<br />
le fondazioni bancarie. Queste ultime hanno un rilevante<br />
ruolo nella vita sociale ed economica del Paese<br />
sia per finalità sociali e di promozione dello sviluppo<br />
economico, sia nella veste di investitori istituzionali.<br />
Con gli utili derivanti dalla gestione dei loro patrimoni,<br />
traggono le risorse per sostenere attività d’interesse<br />
collettivo.<br />
Questo modo di vedere il <strong>sistema</strong> <strong>bancario</strong> è importante<br />
anche alla luce di quanto è avvenuto negli ultimi <strong>du</strong>e<br />
anni sui mercati finanziari internazionali.<br />
L’innovazione finanziaria e la deregolamentazione<br />
hanno cambiato il ruolo svolto da molte banche, il loro<br />
stesso modello di business. Le Banche del Territorio,<br />
intese nel senso che abbiamo visto, non l’hanno<br />
fatto. Sono rimaste fedeli alla loro mission. Sono<br />
rimaste vicine alle imprese, hanno continuato a fornire<br />
il proprio sostegno all’economia reale impegnata a<br />
resistere ai contraccolpi della crisi internazionale.<br />
L’andamento dei prestiti bancari negli ultimi anni lo<br />
conferma: in un contesto economico che ha visto un<br />
calo del PIL del 5% nel 2009, c’è stata una crescita<br />
nelle erogazioni da parte delle banche con forte vocazione<br />
territoriale (banche piccole e di credito cooperativo)<br />
e un ritmo molto più contenuto da parte dei<br />
primi cinque gruppi bancari.<br />
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