Il sistema bancario italiano - Etudes économiques du Crédit Agricole
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HORIZONS BANCAIRES<br />
NUMERO 340 – NOVEMBRE 2010<br />
to proattivo cercando di fare leva sugli investimenti<br />
necessari ad adeguarsi alla normativa per rivedere a<br />
livello organizzativo ed ottimizzare a livello operativo le<br />
proprie attività di intermediazione creditizia e finanziaria.<br />
Questo potrebbe significare, ad esempio 22 :<br />
• definire chiare politiche di gestione dei rischi (propensione<br />
al rischio, modalità di controllo e gestione, ecc.);<br />
• integrare le analisi e le valutazioni sui rischi e sul<br />
capitale nei processi di budgeting e pianificazione<br />
strategica;<br />
• utilizzare le prove di stress e le analisi di sensitività e<br />
di scenario come strumenti per la valutazione dell’evoluzione<br />
dell’esposizione ai rischi e dell’adeguatezza<br />
del capitale, al fine di stimarne gli impatti e pianificare<br />
eventuali interventi correttivi/migliorativi di natura gestionale<br />
e patrimoniale,<br />
• rivedere le politiche di gestione della liquidità al fine<br />
di trovare nuovi equilibri tra funding ed impieghi;<br />
• pianificare per il medio-lungo termine una struttura di<br />
funding in coerenza con la nuova regolamentazione;<br />
• approcciare i clienti e le politiche commerciali di sviluppo<br />
dei prodotti/servizi in un ottica di creazione di<br />
valore corretta per il rischio;<br />
• valutare possibili integrazioni con altre banche (simili<br />
per dimensione e standing) in modo da generare<br />
masse critiche e sfruttare economie di scopo e di<br />
scala, che soprattutto per realtà medio-piccole potrebbe<br />
risultare una opzione strategica rilevante.<br />
Aggiornamento Settembre 2010<br />
<strong>Il</strong> Comitato dei Governatori delle Banche Centrali ha<br />
approvato il 12.09.10 il framework regolamentare di<br />
Basilea 3 23 , prevedendo che l’entrata in vigore sia<br />
fatta in modo gra<strong>du</strong>ale, dal 1 gennaio 2013 per arrivare<br />
alla piena attuazione al primo gennaio 2019. <strong>Il</strong><br />
testo, dopo essere stato presentato allo Steering<br />
Committee del Financial Stability Board, verrà ratificato<br />
dal G20 di Seul il prossimo Novembre 2010. Nel<br />
documento vengono anche definiti i requisiti minimi<br />
regolamentari secondo lo seguente schema presentato<br />
in tavola 1.<br />
In tale contesto, l’ABI 24 ha commentato che “[...] mancano<br />
ancora le disposizioni di dettaglio per definire il calcolo<br />
del patrimonio di vigilanza e non è quindi ancora<br />
possibile valutare con precisione l’effettivo impatto dei<br />
nuovi standard, sia a livello macro che a livello di singolo<br />
paese e operatore. A fronte dei potenziali benefici<br />
che deriveranno da un maggior presidio della stabilità<br />
delle banche non mancheranno impatti sull’economia<br />
reale in aree geografiche, come l’Italia e in generale<br />
l’Europa continentale, dove la spinta allo sviluppo è<br />
strettamente collegata all’azione delle banche in particolare<br />
attraverso il credito”, ribadendo la propria posizione<br />
sugli aspetti che appaiono critici: “[…] il periodo<br />
transitorio previsto per l’effettiva applicazione della<br />
nuova normativa può rappresentare un elemento di<br />
supporto alla capacità di adeguamento alle nuove<br />
regole; ciò tanto più se prima che la nuova regolamentazione<br />
diventi vigente, sia possibile un confronto<br />
con le Istituzioni nazionali ed europee, che porti ad<br />
indivi<strong>du</strong>are soluzioni alle specificità delle imprese bancarie<br />
italiane; […] per le banche italiane, in particolare,<br />
è fondamentale che siano previste soluzioni che consentano,<br />
ai fini del computo del patrimonio di vigilanza,<br />
un equo trattamento degli avviamenti e delle imposte<br />
differite attive. Queste ultime in particolare non derivano<br />
da perdite di bilancio ma da un penalizzante regime<br />
fiscale degli accantonamenti su crediti [...]”. ◗<br />
Redatto il 16/09/2010<br />
22. Rif. G. Quaglia, Partner Ernst & Young, “Basilea 3: possibili impatti operativi per le banche”, presentazione alla sessione plenaria finale del Convegno ABI: Basilea<br />
3 - Banche e imprese verso il 2012, Roma 4-5 maggio 2010.<br />
23. Rif. Basel Committee on Banking Supervision: “Press release - Group of Governors and Heads of Supervision announces higher global minimum capital<br />
standards”, 12 September 2010.<br />
24. Rif. ABI Comunicati Stampa del 06.09.10 e del 13.09.10.<br />
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