25.02.2015 Views

Il sistema bancario italiano - Etudes économiques du Crédit Agricole

Il sistema bancario italiano - Etudes économiques du Crédit Agricole

Il sistema bancario italiano - Etudes économiques du Crédit Agricole

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

HORIZONS BANCAIRES<br />

NUMERO 340 – NOVEMBRE 2010<br />

• Banche di interesse nazionale (Banca Commerciale<br />

italiana, Credito Italiano, Banco di Roma) posse<strong>du</strong>te<br />

dall’IRI.<br />

• Casse di Risparmio.<br />

• Monti di credito su pegno.<br />

• Banche Popolari.<br />

• Casse Rurali e Artigiane.<br />

• Banche private, le uniche di fatto di matrice non<br />

pubblica.<br />

Circa l’80% dei fondi intermediati dal <strong>sistema</strong> <strong>bancario</strong><br />

era ricon<strong>du</strong>cibile a banche a controllo pubblico<br />

(cfr. tavola 1).<br />

La legge n.218 del 30 luglio 1990, detta anche “legge<br />

Amato”, ha rappresentato una tappa fondamentale<br />

nel processo di riassetto del <strong>sistema</strong> <strong>bancario</strong> <strong>italiano</strong>.<br />

La “legge Amato” ha permesso la trasformazione degli<br />

istituti di credito di diritto pubblico in società per azioni<br />

e la nascita di fondazioni bancarie, azioniste delle banche,<br />

a cui sono state trasferite tutte quelle attività non<br />

tipiche dell’impresa.<br />

L’evoluzione normativa di riferimento per il <strong>sistema</strong><br />

<strong>bancario</strong> è stata poi completata con il “Testo Unico delle<br />

leggi in materia bancaria e creditizia (TUB)” del 1993 e<br />

il “Testo Unico della Finanza (TUF)” del 1998 che hanno<br />

rimosso le segmentazioni nell’operatività degli intermediari<br />

e introdotto le forme giuridiche attualmente<br />

adottabili dalle banche: società per azioni e cooperative<br />

(banche popolari e banche di credito cooperativo)<br />

Privatizzazioni e prima fase di<br />

consolidamento (1993 – 2002)<br />

Oltre alle modifiche normative degli anni ’90, un’altra<br />

spinta fondamentale nell’evoluzione del <strong>sistema</strong> <strong>bancario</strong><br />

<strong>italiano</strong> è stata rappresentata dal processo di<br />

privatizzazione delle “banche di interesse nazionale”<br />

posse<strong>du</strong>te dall’IRI.<br />

Nel 1993 l’IRI mise in vendita il 67% del capitale del<br />

Credito Italiano, il 40% attraverso un’Offerta Pubblica<br />

di Vendita (“OPV”, ovvero vendita al pubblico di titoli) e<br />

la quota rimanente attraverso un collocamento privato.<br />

Grandi azionisti del Credito Italiano privatizzato<br />

furono la Famiglia Pesenti, Allianz – Ras, Commercial<br />

Union, Société Générale, Natwest, il gruppo<br />

Caltagirone, i Benetton, i fondi Fininvest, Toro<br />

Assicurazioni e SAI.<br />

Nel 1994 fu la volta della privatizzazione della Banca<br />

Commerciale Italiana (“Comit”) attraverso un’OPV. Tra<br />

gli azionisti di comando della banca post privatizzazione<br />

spiccano le Assicurazioni Generali, Commerzbank,<br />

Paribas e, con quote minori, Lucchini, Pirelli, Della<br />

Valle e Stefanel.<br />

La privatizzazione del Banco di Roma seguì invece<br />

un percorso differente: nel 1992 l’IRI e l’Ente Cassa di<br />

Risparmio di Roma conferirono le loro partecipazioni di<br />

controllo rispettivamente in Banco di Roma e Banca di<br />

Santo Spirito (che negli anni precedenti aveva ricevuto<br />

in conferimento l’attività bancaria di Cassa di<br />

Risparmio di Roma) in una holding denominata Società<br />

Italiana di Partecipazioni Bancarie (“SIPBA”) che risultò<br />

detenuta al 65% dall’Ente Cassa di Risparmio di<br />

Roma e al 35% dall’IRI. Successivamente alla fusione<br />

tra Banco di Roma e Banca di Santo Spirito (la nuova<br />

realtà fu denominata Banca di Roma S.p.A.), nel 1997<br />

si diede luogo all’effettiva privatizzazione tramite (i)<br />

scioglimento di SIPBA e trasferimento delle azioni in<br />

Banca di Roma direttamente ai soci e (ii) un’operazio-<br />

TAVOLA 1. Dati <strong>sistema</strong> <strong>bancario</strong> Italiano - 1990<br />

Categoria di banche N. di banche N. di sportelli % su totale attivo<br />

Istituti di credito di diritto pubblico 6 2 449 20,1<br />

Banche di interesse nazionale 3 1 459 12,9<br />

Casse di risparmio e Monti di credito 84 4 695 24,2<br />

Banche “pubbliche” 93 8 603 57,2<br />

Banche di credito ordinario 106 3 981 20,5<br />

Istituti centrali di categoria 5 5 2,4<br />

Banche popolari 108 3 290 14,2<br />

Casse rurali e artigiane 715 1 792 4,3<br />

Succursali di banche estere 37 50 1,6<br />

Totale 1 064 17 721 100<br />

12

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!