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Quinto mistero gaudioso Il ritrovamento di Gesù fra i dottori del Tempio La guida: Nell’episodio di Gesù dodicenne, sono registrate anche le prime parole di Gesù: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo essere in ciò che è del Padre mio?» (Lc 2, 49). […] Così Egli indica chi è il vero Padre, chi è la vera casa, che Egli non fatto niente di strano, di disobbediente. È rimasto dove deve essere il Figlio, cioè presso il Padre, e ha sottolineato chi è il suo Padre. La parola «Padre» sovrasta quindi l’accento di questa risposta e appare tutto il mistero cristologico. Questa parola apre quindi il mistero, è la chiave al mistero di Cristo, che è il Figlio, e apre anche la chiave al mistero nostro di cristiani, che siamo figli nel Figlio. Nello stesso tempo, Gesù ci insegna come essere figli, proprio nell’essere col Padre nella preghiera. Il mistero cristologico, il mistero dell’esistenza cristiana è intimamente collegato, fondato sulla preghiera. Gesù insegnerà un giorno ai suoi discepoli a pregare, dicendo loro: quando pregate dite «Padre». E, naturalmente, non ditelo solo con una parola, ditelo con la vostra esistenza, imparate sempre più a dire con la vostra esistenza: «Padre»; e così sarete veri figli nel Figlio, veri cristiani. (Benedetto XVI, Udienza generale, 28 dicembre 2011) Rosario in latino. Canto n° 22 Cantate Domino canticum novum Canto n° 23 Magnificat 3 70
Conclusione La guida: Cari fratelli e sorelle, quanto è difficile, nel nostro tempo, prendere decisioni definitive! A tutti ci seduce il provvisorio. Siamo vittime di una tendenza che ci spinge alla provvisorietà… come se desiderassimo rimanere adolescenti. È un po’ il fascino del rimanere adolescenti, e questo per tutta la vita! Non abbiamo paura degli impegni definitivi, degli impegni che coinvolgono e interessano tutta la vita! In questo modo la vita sarà feconda! E questo è libertà: avere il coraggio di prendere queste decisioni con grandezza. Tutta l’esistenza di Maria è un inno alla vita, un inno di amore alla vita: ha generato Gesù nella carne ed ha accompagnato la nascita della Chiesa sul Calvario e nel Cenacolo. [Maria] è la mamma che ci dona la salute nella crescita, ci dona la salute nell’affrontare e superare i problemi, ci dona la salute nel renderci liberi per le scelte definitive; la mamma che ci insegna ad essere fecondi, ad essere aperti alla vita e ad essere sempre fecondi di bene, fecondi di gioia, fecondi di speranza, a non perdere mai la speranza, a donare vita agli altri, vita fisica e spirituale. Questo ti chiediamo questa sera, O Maria, …, per tutti noi: donaci la salute che solo tu puoi donarci, per essere sempre segni e strumenti di vita. Amen. (Francesco, Preghiera del Santo Rosario nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, 4 maggio 2013) Riflessione conclusiva di S. Em. Card. João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. 71
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Conclusione<br />
La guida:<br />
Cari fratelli e sorelle, quanto è diffic<strong>il</strong>e, nel nostro tempo, prendere<br />
decisioni def<strong>in</strong>itive! A tutti ci seduce <strong>il</strong> provvisorio. Siamo vittime<br />
di una tendenza che ci sp<strong>in</strong>ge alla provvisorietà… come se desiderassimo<br />
rimanere adolescenti. È un po’ <strong>il</strong> fasc<strong>in</strong>o del rimanere adolescenti,<br />
e questo per tutta la vita! Non abbiamo paura degli impegni<br />
def<strong>in</strong>itivi, degli impegni che co<strong>in</strong>volgono e <strong>in</strong>teressano tutta la<br />
vita! In questo modo la vita sarà feconda! E questo è libertà: avere<br />
<strong>il</strong> coraggio di prendere queste decisioni con grandezza.<br />
Tutta l’esistenza di Maria è un <strong>in</strong>no alla vita, un <strong>in</strong>no di amore alla<br />
vita: ha generato Gesù nella carne ed ha accompagnato la nascita<br />
della Chiesa sul Calvario e nel Cenacolo. [Maria] è la mamma che<br />
ci dona la salute nella crescita, ci dona la salute nell’affrontare e<br />
superare i problemi, ci dona la salute nel renderci liberi per le scelte<br />
def<strong>in</strong>itive; la mamma che ci <strong>in</strong>segna ad essere fecondi, ad essere<br />
aperti alla vita e ad essere sempre fecondi di bene, fecondi di gioia,<br />
fecondi di speranza, a non perdere mai la speranza, a donare vita<br />
agli altri, vita fisica e spirituale.<br />
Questo ti chiediamo questa sera, O Maria, …, per tutti noi: donaci<br />
la salute che solo tu puoi donarci, per essere sempre segni e strumenti<br />
di vita. Amen.<br />
(Francesco, Preghiera del Santo Rosario<br />
nella Bas<strong>il</strong>ica Papale di Santa Maria Maggiore, 4 maggio 2013)<br />
Riflessione conclusiva di S. Em. Card. João Braz de Aviz, Prefetto<br />
della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società<br />
di Vita Apostolica.<br />
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