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a. Santa Teresa di Lisieux e Roma<br />
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8. Santa Teresa di Lisieux<br />
Teresa si recò <strong>in</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio a Roma nel novembre 1887, all’età di<br />
14 anni. Con <strong>il</strong> padre, <strong>il</strong> signor Mart<strong>in</strong>, e la sorella Cel<strong>in</strong>e partì <strong>il</strong> 4<br />
novembre per visitare Parigi e poi la Svizzera e per giungere <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e <strong>in</strong><br />
Italia: M<strong>il</strong>ano, Venezia, Padova, Bologna, Roma (dieci giorni), Napoli,<br />
Pompei, Assisi. Scriverà più tardi Teresa: «Queste bellezze… profuse<br />
così largamente hanno fatto tanto bene all’anima mia! Come l’hanno<br />
<strong>in</strong>nalzata verso Colui che si è compiaciuto di profondere tanti capolavori<br />
sopra una terra d’es<strong>il</strong>io dest<strong>in</strong>ata a durare un solo giorno!».<br />
Un pellegr<strong>in</strong>aggio a Roma era allora un avvenimento. Teresa era adolescente<br />
e questo fu l’unico grande viaggio della sua vita.<br />
Ne riporterà impressioni, sensazioni e nuove <strong>in</strong>tenzioni nella preghiera,<br />
perché le permise di conoscere ulteriormente gli uom<strong>in</strong>i, i sacerdoti<br />
e soprattutto se stessa, prima di entrare per sempre <strong>in</strong> clausura: «Ah,<br />
che bel viaggio fu quello!… Ho capito la mia vocazione <strong>in</strong> Italia e non è<br />
stato andar troppo lontano per una conoscenza tanto ut<strong>il</strong>e».<br />
Dal pellegr<strong>in</strong>aggio riportò alcune reliquie. Visitando le catacombe di<br />
San Callisto e <strong>il</strong> Colosseo, ne raccolse la terra «arrossata dal sangue<br />
dei primi cristiani» che riportò a casa preziosamente r<strong>in</strong>chiusa <strong>in</strong> sacchetti<br />
di stoffa. Queste le sue riflessioni dopo la sua visita al Colosseo:<br />
«Il cuore mi batteva molto forte nel momento <strong>in</strong> cui le mie labbra si<br />
avvic<strong>in</strong>arono alla polvere imporporata del sangue dei primi cristiani:<br />
chiesi la grazia di essere anch’io martire per Gesù e sentii <strong>in</strong> fondo al<br />
cuore che la mia preghiera era stata esaudita».<br />
Andò pellegr<strong>in</strong>a alla bas<strong>il</strong>ica di Santa Croce <strong>in</strong> Gerusalemme e alla<br />
bas<strong>il</strong>ica di Sant’Agnese. Lei stessa descrive, raccontando della visita a<br />
Santa Croce, <strong>il</strong> suo desiderio-bisogno di avere un contatto fisico con le<br />
tracce del passaggio sensib<strong>il</strong>e del Figlio di Dio <strong>in</strong>carnato: «Occorreva<br />
sempre che io trovassi <strong>il</strong> modo di toccare tutto: di <strong>in</strong>f<strong>il</strong>are <strong>il</strong> mio dit<strong>in</strong>o<br />
<strong>in</strong> una delle aperture del reliquario che conteneva <strong>il</strong> chiodo che fu bagnato<br />
dal sangue di Gesù».