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Da solo si recava <strong>in</strong> pellegr<strong>in</strong>aggio alle catacombe di San Sebastiano<br />

– nel 1544 lo Spirito Santo gli d<strong>il</strong>atò <strong>il</strong> cuore mentre pregava <strong>in</strong> quel<br />

luogo – ed a quelle che divennero poi le “sette Chiese” per pregare e<br />

radicare la sua fede sulla testimonianza dei santi e dei martiri, chiedendo<br />

a Dio di rivelargli la sua missione.<br />

Don Persiano Rosa, suo padre spirituale, che risiede all’epoca a San<br />

Girolamo della Carità, lo guida nel suo camm<strong>in</strong>o di laico e poi a divenire<br />

sacerdote. F<strong>il</strong>ippo si reca <strong>in</strong> quegli anni alle lezioni presso l’Università<br />

della Sapienza e Santa Maria sopra M<strong>in</strong>erva. Nel 1551 viene<br />

prima ord<strong>in</strong>ato diacono nella Bas<strong>il</strong>ica di San Giovanni <strong>in</strong> Laterano e<br />

poi sacerdote nella chiesa di San Tommaso <strong>in</strong> Parione.<br />

Dal 1551, per ben trentadue anni, F<strong>il</strong>ippo Neri ormai prete è ospite<br />

della chiesa di San Girolamo della Carità. Trova <strong>in</strong>fatti congeniale<br />

quello spirito: accetta la vita comune del clero, vivendo nella stessa<br />

comunità <strong>in</strong> cui abita <strong>il</strong> suo padre spirituale, <strong>in</strong>sieme ad altri sacerdoti.<br />

San Girolamo era un centro poco frequentato, ma con l’arrivo di F<strong>il</strong>ippo<br />

diventerà meta ricercatissima dai romani.<br />

Nel 1564, F<strong>il</strong>ippo divenne rettore della chiesa di San Giovanni Battista<br />

dei Fiorent<strong>in</strong>i. Qui cont<strong>in</strong>uò <strong>il</strong> suo apostolato. Nel 1575 Gregorio XIII<br />

affidò a F<strong>il</strong>ippo l’antica chiesa di Santa Maria <strong>in</strong> Vallicella, ridotta <strong>in</strong><br />

rov<strong>in</strong>a e per metà <strong>in</strong>terrata. Scartata l’idea di restaurarla, F<strong>il</strong>ippo ed<br />

i padri optarono per la sua demolizione e ricostruzione: per questo<br />

la chiesa porta anche <strong>il</strong> nome di Chiesa nuova. La fede e la tenacia di<br />

F<strong>il</strong>ippo riuscirono a superare le molte difficoltà che sorsero ed egli affermò<br />

che la Madonna gli aveva assicurato che la nuova chiesa sarebbe<br />

sorta prima della sua morte.<br />

Inf<strong>in</strong>e, F<strong>il</strong>ippo accettò di trasferirvisi nel 1583 e nel convento di Santa<br />

Maria <strong>in</strong> Vallicella visse gli ultimi anni della sua vita. Le stanze<br />

custodiscono i suoi ricordi più cari. Nel frattempo veniva eretto l’annesso<br />

oratorio che venne poi completato dal Borrom<strong>in</strong>i fra <strong>il</strong> 1638 ed<br />

<strong>il</strong> 1640.<br />

Nell’Oratorio avvenivano gli <strong>in</strong>contri dei padri f<strong>il</strong>ipp<strong>in</strong>i <strong>in</strong>centrati<br />

su di una educazione alla fede cristiana, attraverso la conoscenza e la<br />

meditazione delle vite dei santi alternata ad orazioni e canti. Il noto<br />

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