1 - Gazzetta del Sulcis Iglesiente
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spedizione in abb. postale art. 2 comma 20/B legge 662/96 filiale CA<br />
Carbonia . Anno XVII n° 350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006 . Euro 1,03 . e-mail: gazzetta<strong>del</strong>sulcis@tiscali.it<br />
www.gazzetta<strong>del</strong>sulcis.it<br />
ORGANO D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE<br />
Via Nazionale, zona PIP • Carbonia<br />
Tel. 0781.64324 - 674922<br />
ENERGIA SOTTO L’ALBERO ?<br />
Buon Natale<br />
e<br />
Felice 2007<br />
LA RIPRESA DELLA ILA<br />
Portovesme - Area Industriale<br />
Le tariffe energetiche, eguagliate<br />
a quelle medie praticate in<br />
tutta Europa alle industrie energivore,<br />
non sono ancora patrimonio<br />
<strong>del</strong>le industrie primarie<br />
operanti a Portovesme. Tuttavia,<br />
anche se un altro anno è trascorso<br />
nella vaga illusione che anche<br />
Portovesme potessero trovare<br />
riscontro tariffe eguali a quelle<br />
<strong>del</strong> resto d’Europa, qualcosa<br />
sembra stia per arrivare. Nelle<br />
ultime ore di fine anno negli<br />
ambienti industriali si respirava<br />
una certa fiducia che la vertenza<br />
stesse per imboccare la dirittura<br />
SI VOLA<br />
PAG. 13<br />
d’arrivo.<br />
Certo è che quando tre anni fa<br />
iniziarono le rivendicazioni<br />
perché le tariffe elettriche alle<br />
industrie energivore venissero<br />
applicate a tutte le industrie di<br />
Portovesme, nessuno si era illuso<br />
che la vertenza sarebbe stata<br />
di breve durata e facilmente risolvibile.<br />
Ora, però, si suppone che col nuovo<br />
anno si possa guardare con maggiore<br />
serenità al futuro produttivo di<br />
queste industrie che costituiscono<br />
l’asse portante <strong>del</strong>l’economia non<br />
solo <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>. (m.c.) PAG. 5<br />
LA GRANDE STORIA<br />
DEL CARBONE SULCIS<br />
PAG. 6-7<br />
DAI TRAPIANTI DI FEGATO ALLA MUSICA<br />
ILA<br />
Il passaggio <strong>del</strong>l’intero pacchetto<br />
azionario <strong>del</strong>la Ila (società per<br />
azioni) in mano <strong>del</strong>la famiglia<br />
di Luigi Pozzoli, Amministratore<br />
<strong>del</strong>egato <strong>del</strong>la Otefal (250<br />
dipendenti negli stabilimenti<br />
di laminazione d’alluminio a<br />
L’Aquila, in Spagna e Francia<br />
e con una fatturato presunto per<br />
il 2006 di circa 150 milioni di<br />
euri) ha già creato i presupposti<br />
nello stabilimento sulcitano per<br />
un pieno rilancio produttivo a<br />
partire dal nuovo anno.<br />
Maestranze e RSU hanno già<br />
espresso il proprio benestare al<br />
piano annunciato dalla nuova<br />
proprietà.<br />
PAG. 8<br />
SERVIZI AUTOGRU<br />
da 80 t. -35 t. -14 t.<br />
Sede Amministrativa e Operativa:<br />
Z.I. Portovesme (CA)<br />
Sede Legale:<br />
Via Cavaro 11, 09131 Cagliari<br />
Tel. 0781 509515<br />
509125 - 510032<br />
Fax 0781 508690<br />
PAG. 21
Il Presidente <strong>del</strong>la Regione,<br />
Renato Soru e il Direttore generale<br />
<strong>del</strong> Centro di Programmazione,<br />
Salvatore Orlando,<br />
hanno illustrato ai rappresentati<br />
<strong>del</strong>le otto province, ai<br />
sindacati e alle associazioni di<br />
categoria, il Documento strategico<br />
regionale 2007 – 2013<br />
e le ipotesi di ripartizione dei<br />
fondi per le aree sotto utilizzate<br />
<strong>del</strong> Mezzogiorno.<br />
“Tra risorse europee e risorse<br />
nazionali, ha detto il Presidente<br />
Soru, non abbiamo<br />
meno risorse da programmare,<br />
anzi, abbiamo qualcosa in<br />
più, e questo è un punto importante.<br />
La cosa importante<br />
è che la Regione Sardegna,<br />
pur uscendo dall’Obiettivo<br />
1, rimane a pieno titolo tra le<br />
Regioni meridionali, e gode<br />
<strong>del</strong>la ripartizione dei fondi per<br />
le aree sotto utilizzate. Quindi<br />
usciamo dall’Obiettivo 1 però<br />
rimaniamo a pieno titolo, per<br />
sempre, una Regione che gode<br />
<strong>del</strong>la ripartizione dei fondi<br />
<strong>del</strong>le aree sottoutilizzate <strong>del</strong><br />
Mezzogiorno”.<br />
Il Presidente ha proseguito:<br />
“Non solo ci rimaniamo, ma<br />
cresciamo un po’ di più, dal<br />
12 al 12, 61 per cento. Un’altra<br />
cosa importante che le Regioni<br />
hanno chiesto al Governo<br />
è: non discutiamo di anno<br />
in anno sui fondi Cipe, per<br />
cui poi dobbiamo aspettare le<br />
leggi finanziarie, dobbiamo<br />
aspettare le <strong>del</strong>ibere Cipe per<br />
programmarli e poi abbiamo<br />
pochi mesi per programmare.<br />
Ditecelo una volta per tutte,<br />
dateci la spesa dei fondi Cipe,<br />
così da poterli programmare’’.<br />
“Mettendo assieme le diverse<br />
fonti di finanziamento, ha<br />
continuato il Presidente <strong>del</strong>la<br />
Regione, si arriva a una cifra<br />
di circa 8 miliardi e mezzo, a<br />
L’Amministratore Delegato<br />
<strong>del</strong>la Portovesme srl è stato<br />
colpito da un grave lutto:<br />
la moglie Michela Spano è<br />
deceduta a Milano perché<br />
il suo cuore non ha retto al<br />
nuovo intervento cui si era<br />
dovuta sottoporre. Donna di<br />
elette virtù, Michela Spano,<br />
65 anni, si era sempre distinta<br />
nel suo impegno sociale,<br />
affiancata in questo<br />
dal marito, interessandosi<br />
soprattutto, con grande discrezione,<br />
<strong>del</strong>le famiglie<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
RENATO SORU HA PRESENTATO<br />
IL DOCUMENTO STRATEGICO 2007-2013<br />
Renato Soru<br />
cui si aggiunge la possibilità<br />
di sommare risorse, da quella<br />
parte di fondi Fas, che servono<br />
per premiare le Regioni<br />
virtuose, le Regioni capaci di<br />
portare avanti progetti ed è<br />
capace di avere premialità. Se<br />
anche per quello avremo una<br />
quota ragionevole per la nostra<br />
Regione, si mette assieme<br />
la possibilità di programmare<br />
circa 10 miliardi di euri. Che<br />
sono tanti, sono tantissimi,<br />
sono forse il 70 per cento in<br />
più <strong>del</strong>la precedente programmazione”.<br />
Un’opportunità importante,<br />
per il Presidente Soru. Che<br />
ha proseguito: “Possiamo ricordare<br />
il fatto che veniamo<br />
da due periodi di programmazione<br />
europea, dove sono<br />
stati spesi 5 miliardi di euri in<br />
media, e la nostra percentuale<br />
di Pil rispetto alla media nazionale,<br />
e alla media europea<br />
prima <strong>del</strong>l’allargamento, non<br />
si è spostata di un punto. Cioè<br />
abbiamo avuto due periodi di<br />
investimenti straordinari e non<br />
ci siamo mossi di una virgola.<br />
Nello stesso periodo alcune<br />
Regioni sono passate da 70<br />
a 130, qualcuna è passata da<br />
70 a 110, qualcuna è arrivata<br />
con disagio sociale ancorché<br />
economico. Anche nella<br />
sua lunga fase d’insegnamento<br />
nelle scuole cittadine<br />
di Carbonia (professoressa<br />
di Lettere presso la “Sebastiano<br />
Satta”) Michela Spano<br />
aveva sempre fatto precedere<br />
il ruolo di docente<br />
da quel senso di umanità e<br />
di dedizione che ha sempre<br />
caratterizzato l’intera sua<br />
esistenza.<br />
La prematura scomparsa di<br />
Michela Spano ha destato<br />
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AMMINISTRATORE “PORTOVESME srl”<br />
grande commozione in Carbonia.<br />
La larga partecipazione<br />
di gente alle sue esequie<br />
è stata la riprova di quanto<br />
amore fosse circondata e<br />
quanto bene avesse seminato<br />
nel corso <strong>del</strong>la sua pur breve<br />
esistenza.<br />
L’Editore, il Direttore e i Collaboratori<br />
di “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Sulcis</strong>-<strong>Iglesiente</strong>” esprimono<br />
al Ragioniere Carlo Lolliri e<br />
ai figli Massimo e Fabrizio i<br />
sensi <strong>del</strong> più profondo cordoglio.<br />
‘’Il Ministero <strong>del</strong>l’Economia ha<br />
segnalato che una vertenza fatta<br />
tempo addietro e relativa alla<br />
tassa sugli affari, è stata riconosciuta<br />
e che all’Isola verranno<br />
destinati 192 milioni di euri”.<br />
Lo ha comunicato il Presidente<br />
<strong>del</strong>la Regione parlando ai Sindaci<br />
<strong>del</strong> Nuorese, nel riepilogare<br />
i termini <strong>del</strong>la vertenza <strong>del</strong>le<br />
entrate in relazione alle risorse<br />
disponibili nel bilancio <strong>del</strong>la<br />
Regione alla vigilia <strong>del</strong>la finanziaria.<br />
‘’Il nostro bilancio è sufficientemente<br />
in ordine e ancora di più<br />
dobbiamo fare per continuarlo a<br />
migliorare e liberare risorse che<br />
possono essere utilizzate in attività<br />
concrete. E’andata bene anche<br />
la negoziazione, che è appena<br />
terminata, con lo Stato per<br />
i fondi europei’’, ha continuato<br />
Renato Soru, che ha aggiunto:<br />
‘’Usciamo dall’Obiettivo 1 senza<br />
perdere una quantità ingente<br />
di risorse, i due terzi <strong>del</strong>le risorse,<br />
come temevamo, perché<br />
la cosa era partita molto male,<br />
con una promessa <strong>del</strong> luglio<br />
<strong>del</strong> 2002 non mantenuta nel dicembre<br />
<strong>del</strong> 2002, quando poi il<br />
Governo italiano ha presentato<br />
il memorandum, la proposta<br />
italiana al negoziato europeo.<br />
E’ iniziata male senza la rivendicazione<br />
o la previsione nella<br />
nuova proposta di statuto europeo,<br />
<strong>del</strong>la protezione <strong>del</strong>le regioni<br />
insulari. Quindi abbiamo<br />
iniziato in forte salita, è stato<br />
fatto l’accordo sugli strumenti<br />
finanziari da parte <strong>del</strong> Consiglio<br />
europeo e in questi mesi<br />
si è portata avanti una negoziazione<br />
con lo Stato, ha detto il<br />
Regione<br />
a 100, ma la nostra Regione<br />
(dove c’è qualcuno che ogni<br />
tanto dice: ma in Sardegna è<br />
un disastro, non sta succedendo<br />
nulla in questi ultimi 12<br />
mesi) bisogna ricordare che<br />
negli ultimi 12 anni non è successo<br />
assolutamente niente. E<br />
allora dovremo darci naturalmente<br />
una regolata importante<br />
per il prossimo periodo, anche<br />
perché è molto probabile che<br />
il prossimo periodo sarà definitivamente<br />
l’ultimo”.<br />
Per il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />
‘’è difficile immaginare una<br />
Unione Europea che farà un<br />
altro Quadro unitario di sostegno,<br />
che farà un altro periodo<br />
di politiche di coesione’’.<br />
“Forse dobbiamo anche dirci<br />
che cosa abbiamo fatto di sbagliato<br />
negli ultimi due periodi<br />
e fare esattamente il contrario’’,<br />
ha detto ancora Soru.<br />
‘’Poche strategie, ha concluso.<br />
Le strategie individuate<br />
sono 10, però dentro quelle<br />
strategie pochi assi e pochissime<br />
misure, anche perché poi a<br />
gestire troppe misure non siamo<br />
capaci. Poche cose chiare,<br />
solide, dove non si può sbagliare<br />
e che comportino i presupposti<br />
per lo sviluppo. Nei<br />
due periodi precedenti non ci<br />
siamo mossi di un metro e nello<br />
stesso periodo ci sono altre<br />
Regioni che si sono mosse.<br />
Proviamo a imitarle”.<br />
Alla richiesta di un chiarimento<br />
sull’iter <strong>del</strong> Documento<br />
strategico regionale, il<br />
Presidente <strong>del</strong>la Regione ha<br />
spiegato: ‘’Ci stiamo orientando<br />
per farlo approvare<br />
direttamente dal Consiglio<br />
regionale, assieme alla proposta<br />
di legge finanziaria e di<br />
bilancio. E quindi sarebbero<br />
utili i vostri commenti prima<br />
che la Giunta lo approvi prima<br />
<strong>del</strong> trasferimento in Con-<br />
ei esigenze <strong>del</strong>le imprese. In questa logica, in questi giorni.(ApInformazioni)<br />
siglio’’, ha detto rivolgendosi<br />
ai rappresentanti <strong>del</strong>le<br />
forze sociali e <strong>del</strong>le documento, amministrazioni<br />
provinciali. oppor ‘’Ci -<br />
guida il Governo nazionale, brevi<br />
e anzi il Senato a questo risultati punto,<br />
con l’approvazione <strong>del</strong>la<br />
legge finanziaria <strong>del</strong>lo Stato. alla<br />
Come sapete c’è disoccupa- l’articolo<br />
102, ha detto ancora Renato 2002,<br />
Soru, che parla <strong>del</strong>le risorse perper<br />
la nostra Regione. E 20,6% allora<br />
fa molta differenza fare con il<br />
progetto di bilancio con mani l’approvazione<br />
<strong>del</strong>l’articolo triennio, 102<br />
-<br />
o senza. E allora se, APERTO TUTTO L’ANNO<br />
registrato come<br />
pensiamo, verrà occupazionale<br />
approvata la<br />
legge finanziaria <strong>del</strong>lo Stato<br />
a fine mese così come riscondati<br />
è uscita<br />
dalla Camera, noi ci prepariamo<br />
per la trasmissione lavoro<br />
in Consiglio regionale’’. luglio<br />
666.000<br />
Una <strong>del</strong>ibera adottata dalla Giunta<br />
regionale reintegra l’organico<br />
<strong>del</strong> Corpo forestale e di vigilanza<br />
ambientale. Porta da 104 a 135 il<br />
numero degli agenti da assumere al<br />
termine <strong>del</strong> concorso che si sta concludendo,<br />
e aggiunge 30 sottufficiali<br />
ai 243 attualmente in forze, attingendo<br />
dalla graduatoria degli idonei<br />
<strong>del</strong>la selezione interna.<br />
Al Corpo (che aveva subìto un decremento<br />
passando in un biennio da<br />
1087 unità a 1042), così reintegrato,<br />
viene dato dalla <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la Giunta<br />
un indirizzo politico nettissimo,<br />
in qualche modo di rottura rispetto<br />
al passato: quello di ‘’accentuare i<br />
compiti di vigilanza ambientale, di<br />
repressione degli abusi in materia<br />
urbanistica, paesaggistica e ambientale’’.<br />
Chiarissimi anche i compiti<br />
di ‘’prevenzione e repressione <strong>del</strong>le<br />
attività abusive di cave, discariche abusive<br />
di rifiuti, di abbandono di rifiuti nelle<br />
proprietà pubbliche e in quelle private, di<br />
abusivismo edilizio, occupazione abusiva<br />
<strong>del</strong> demanio regionale’.<br />
Il Corpo forestale e di vigilanza<br />
ambientale è attualmente composto<br />
da 79 ufficiali, 243 sottufficiali, 720<br />
agenti. La <strong>del</strong>ibera è stata presentata<br />
dall’Assessore agli Affari generali,<br />
al Personale e alla Riforma <strong>del</strong>la Regione,<br />
Massimo Dadea.<br />
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ALTRI 192 MILIONI DI EURI<br />
NELLE CASSE DELLA REGIONE<br />
LA REGIONE HA DICHIARATO<br />
GUERRA ALL’ABUSIVISMO<br />
Egregio Direttore<br />
Con grande sorpresa mi accorgo<br />
che il suo sempre più<br />
apprezzato giornale (qualche<br />
volta mi dimentico di<br />
comprarlo) ha instaurato una<br />
versione nuova per definire<br />
l’attuale moneta europea. Il<br />
suo giornale, infatti, usa il<br />
plurale “euri” anziché “euro”<br />
come riportato da tutti gli<br />
altri organi di stampa che io<br />
conosco. Mi vuole togliere la<br />
curiosità: da dove trae origine<br />
simile definizione al plurale<br />
di “euri” ?.<br />
Cordialmente,<br />
G. Bigio<br />
DELEGAZIONE UNESCO<br />
RICEVUTA IN REGIONE<br />
“E’ la strada giusta, è importante<br />
far parte <strong>del</strong>la rete dei 50<br />
geoparchi in tutto il mondo”,<br />
così il presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />
regionale, on. Giacomo<br />
Spissu, alla folta <strong>del</strong>egazione<br />
<strong>del</strong>l’Unesco, in visita in Consiglio<br />
nel quadro <strong>del</strong>la tre giorni<br />
che hanno visti impegnati<br />
i tecnici <strong>del</strong>l’Agenzia <strong>del</strong>le<br />
Nazioni unite in Sardegna. Pur<br />
scontando lentezze “pensiamo<br />
di aver imboccato –ha detto<br />
il presidente Spissu- la strada<br />
giusta. Ed è importante per una<br />
regione come la nostra con un<br />
patrimonio storico minerario<br />
di grande valore”.<br />
“Siamo molto contenti per la<br />
cooperazione avviata ormai da<br />
molti anni con la Sardegna”,<br />
ha detto Margaret Patzak, responsabile<br />
<strong>del</strong>le rete mondiale<br />
dei Geositi-Geoparchi. “Siamo<br />
qui per una verifica e per<br />
mettere a disposizione tutta la<br />
nostra esperienza accumulata<br />
nel tempo con la rete mondiale<br />
dei geositi”.<br />
Presidente <strong>del</strong>la Regione, cercando<br />
di fare in modo che alle<br />
minori risorse europee facesse<br />
fronte un maggior coofinanziamento<br />
<strong>del</strong>lo Stato. Il risultato è<br />
che, mentre prima per ogni euro<br />
europeo c’era un altro euro di<br />
risorse pubbliche (<strong>del</strong>lo Stato e<br />
<strong>del</strong>la Regione, per cui ogni euro<br />
<strong>del</strong>l’Europa finanziava due euri<br />
di investimenti), oggi per ogni<br />
euro <strong>del</strong>l’Europa c’è un euro e<br />
mezzo <strong>del</strong>lo Stato. Quindi, da<br />
due euri siamo passati a due euri<br />
e mezzo. E mentre quell’euro di<br />
risorse nazionali veniva finanziato<br />
per due terzi dallo Stato<br />
e per un terzo dalla Regione, e<br />
quindi una parte la mettevamo<br />
noi, la parte che mettiamo noi è<br />
ridotta, e quindi si liberano altre<br />
risorse che possiamo spendere<br />
diversamente’’.<br />
LETTERA AL GIORNALE<br />
Intanto La ringrazio per<br />
l’apprezzamento verso<br />
il giornale che, per non<br />
perderne copia, sarà<br />
bene abbonarsi, e quindi<br />
riceverlo comodamente a<br />
casa sua (poste permettendo).<br />
Circa invece la curiosità<br />
da Lei manifestata (non<br />
è il solo), posso solo dire<br />
che “euri” non l’ha inventato<br />
“<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>”,<br />
ma diversi altri hanno tentato,<br />
ma con scarsa perseveranza.<br />
Noi invece insistiamo<br />
perché riteniamo<br />
che “euro” al plurale non<br />
debba fare eccezione alcuna<br />
rispetto alle altre monete<br />
correnti oppure fuori<br />
corso: dollaro (dollari),<br />
lira (lire), marco (marchi),<br />
franco (franchi), dinaro<br />
(dinari), ecc.<br />
Ma la stranezza, relativamente<br />
a euro, è che negli<br />
altri Paesi europei “euro”<br />
al plurale viene pronunciato<br />
e scritto col corrispettivo<br />
italiano di “euri”.<br />
E, allora? Non si vede perché<br />
“euro” debba restare<br />
indeclinabile al plurale.<br />
Spero di aver chiarito al<br />
nostro Lettore il dubbio<br />
sollevato. Ricambio le cordialità.<br />
(m.c.)
Regione<br />
L’innalzamento <strong>del</strong>l’obbligo scolastico<br />
a 16 anni, ‘’no’’ alla scelta precoce<br />
a 13 anni tra licei e istruzione<br />
e formazione professionale. E no<br />
alla chiusura <strong>del</strong>le scuole nei piccoli<br />
centri, ‘’vero presidio <strong>del</strong>lo Stato<br />
che non può essere tolto’’.<br />
Insieme ai progetti contro la dispersione<br />
scolastica, per riportare<br />
i ragazzi a scuola, e per il sostegno<br />
ai ragazzi disabili, sono i punti di un<br />
accordo totale fra il Presidente <strong>del</strong>la<br />
Regione, Renato Soru, e il viceministro<br />
per l’Istruzione, Mariangela<br />
Bastico, che si sono incontrati nel<br />
palazzo <strong>del</strong>la Regione a Cagliari,<br />
presenti anche l’Assessore Carlo<br />
Mannoni e il Presidente <strong>del</strong>la Commissione<br />
consiliare, Gian Luigi<br />
Gessa.<br />
‘’L’idea centrale <strong>del</strong> nostro governo,<br />
ha detto Mariangela Bastico<br />
all’uscita dall’incontro, è una scuola<br />
DIECI NUOVE ROTTE AEREE<br />
TRA SARDEGNA E CONTINENTE<br />
A prezzi scontati, anche per i non<br />
residenti, tutti giorni voli da Cagliari<br />
a Bologna, Torino, Firenze, Verona,<br />
Napoli e Palermo, da Olbia Bologna<br />
e Verona e da Alghero a Torino<br />
e Bologna. I dati sulla puntualità degli<br />
aerei e quelli dei posti disponibili.<br />
Sono questi gli elementi principali<br />
contenuti nel decreto firmato dal<br />
Ministro dei Trasporti Alessandro<br />
Bianchi sul futuro dei trasporti aerei<br />
da e per la Sardegna.<br />
La Sardegna, dunque, avrà dieci<br />
nuove rotte in regime di continuità<br />
territoriale. Dal 15 gennaio Meridiana<br />
collegherà Cagliari con<br />
Bologna, Torino, Firenze, Verona,<br />
Napoli e Palermo; mentre da Olbia<br />
farà rotta su Bologna e Verona; Air<br />
One decollerà invece da Alghero<br />
verso Torino e Bologna. I voli, almeno<br />
uno di andata e uno di ritorno<br />
per tutto l’anno, avranno cadenza<br />
giornaliera: partenza la mattina dall’Isola<br />
non oltre le 9.30, rientro non<br />
prima <strong>del</strong>le 19.<br />
In estate e durante le vacanze di<br />
Natale e Pasqua il numero dei collegamenti<br />
da Cagliari per Bologna<br />
e Torino e da Olbia per Bologna e<br />
Verona raddoppierà: due voli in<br />
andata e altrettanti in ritorno. Costo<br />
<strong>del</strong> biglietto: 55 euri più le tasse per<br />
i residenti, 97 euri più le tasse per i<br />
non residenti.<br />
I collegamenti Meridiana da Cagliari<br />
verso Torino, Verona, Bologna, e<br />
quelli da Olbia a Bologna saranno<br />
garantiti senza compensazioni statali;<br />
le altre rotte beneficeranno di<br />
circa 10 dei 20 milioni destinati alla<br />
continuità territoriale.<br />
La “nuova” continuità decollerà con<br />
il via libera <strong>del</strong>l’Unione europea:<br />
in un incontro avuto dall’Assessore<br />
dei Trasporti, Sandro Broccia a<br />
Bruxelles con la commissione DG<br />
Trasporti la Regione ha dimostrato,<br />
dati alla mano, che esiste una domanda<br />
forte di nuovi collegamenti:<br />
richieste di Sardi che regolarmente<br />
si recano in Piemonte, Veneto, Emilia<br />
Romagna, Toscana, Campania e<br />
Sicilia per motivi di lavoro, studio,<br />
necessità di cure ospedaliere specialistiche.<br />
In cambio l’UE ha chiesto<br />
che vengano liberalizzati e aperti ai<br />
voli low cost gli scali di Malpensa,<br />
Orio al Serio e Ciampino.<br />
“Era già nei programmi <strong>del</strong>la Giunta,<br />
ha detto l’Assessore Broccia,<br />
convocare una conferenza di servizi<br />
per modificare il decreto sulla continuità<br />
e rendere autonomi questi<br />
tre scali dai sistemi aeroportuali di<br />
Milano e Roma”. A questo scopo<br />
il Presidente Soru invierà nei prossimi<br />
giorni una lettera al ministro<br />
Bianchi. “I vettori impegnati nella<br />
continuità territoriale, ha aggiunto<br />
l’Assessore, hanno manifestato la<br />
propria disponibilità a discutere con<br />
la Regione su una eventuale rimodulazione<br />
<strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le rotte<br />
assicurate, nel caso l’apertura alla<br />
libera concorrenza di Malpensa,<br />
Orio al Serio e Ciampino dovesse<br />
sottrarre traffico ai collegamenti<br />
tradizionali”.<br />
E’ stato inoltre tracciato un bilancio<br />
più generale <strong>del</strong>la continuità territoriale<br />
aerea. Rifacendosi a un’indagine<br />
di AssoAeroporti sui prezzi<br />
dei biglietti praticati dai vettori su<br />
scala nazionale nei mesi di giugno e<br />
luglio 2006, Broccia ha sottolineato<br />
(su un campione di 240 rilevazioni<br />
tariffarie) come i passeggeri sardi<br />
spendano, mediamente, la metà<br />
dei viaggiatori <strong>del</strong>la Penisola. L’Assessore<br />
cita ad esempio i 61 euri di<br />
un Cagliari-Roma contro i 133 euri<br />
che in media servono ad acquistare<br />
un biglietto sola andata sulle rotte<br />
nazionali.<br />
Dati positivi anche sul fronte <strong>del</strong>la<br />
puntualità di decolli e atterraggi nei<br />
tre aeroporti isolani: l’88,9 per cento<br />
dei voli è in perfetto orario. Percentuale<br />
che equivale a nove aerei su<br />
dieci. “Non bisogna dimenticare,<br />
ha ricordato Broccia, che i ritardi,<br />
soprattutto nei mesi estivi e durante<br />
le festività, dipendono dalla congestione<br />
<strong>del</strong> sistema aeroportuale<br />
italiano”. Sulla questione <strong>del</strong>l’indennizzo<br />
di 15 euri che i passeggeri<br />
possono esigere dalle compagnie in<br />
caso di ritardi superiori ai venti minuti,<br />
l’Assessore ricorda che “solo<br />
l’Enac ha gli strumenti per verificare<br />
le responsabilità dei ritardi e<br />
bisogna capire se sarà in grado di<br />
farsene carico”.<br />
Il Presidente Renato Soru ha infine<br />
ricordato l’impegno <strong>del</strong>la Giunta<br />
nella riforma <strong>del</strong>l’intero sistema dei<br />
trasporti in Sardegna: dalle trattative<br />
per far giungere nell’Isola i pendolini<br />
spagnoli <strong>del</strong>la Talgo (“Ci consentiranno<br />
di percorrere la Cagliari<br />
– Sassari in due ore e mezza. A<br />
marzo inizieremo la sperimentazione”)<br />
alle istanze di liberalizzazione<br />
<strong>del</strong>le rotte marittime per rompere il<br />
monopolio <strong>del</strong>la Tirrenia (“Stiamo<br />
lavorando con la Sfirs allo studio<br />
per la costituzione di una compagnia<br />
marittima sarda”). Per la prima<br />
volta, è la filosofia <strong>del</strong>l’Esecutivo<br />
regionale, si punta a fare sistema.<br />
LA REGIONE CONTRO LA CHIUSURA<br />
DELLE SCUOLE NEI PICCOLI CENTRI<br />
Serbariu - Elementari<br />
pubblica, di qualità, che non lasci<br />
indietro nessuno. E nella Finanziaria<br />
di quest’anno è già scritto che<br />
l’obiettivo è quello di innalzare<br />
l’obbligo formativo a 16 anni di età.<br />
Sapevo già che la Regione Sardegna<br />
e il Presidente Soru si stavano<br />
muovendo in questa direzione, ora<br />
lavoreremo insieme presto per accordi<br />
che prevedano anche progetti<br />
contro la dispersione scolastica e<br />
per il sostegno ai disabili’’.<br />
Renato Soru ha chiesto al viceministro<br />
anche un impegno a non<br />
chiudere scuole da nessuna parte<br />
<strong>del</strong>la Sardegna, e anzi uno sforzo<br />
congiunto per riportare a scuola<br />
tutti i ragazzi appunto sino a 16<br />
anni, dovunque, nelle aree urbane<br />
e in quelle rurali e <strong>del</strong>l’interno <strong>del</strong>la<br />
Sardegna.<br />
‘’Ho ricordato al viceministro, ha<br />
detto il Presidente <strong>del</strong>la Regione,<br />
che la conoscenza è un punto fondamentale<br />
<strong>del</strong> nostro programma,<br />
non ci stanchiamo di ripeterlo. La<br />
Regione è per la scuola pubblica<br />
non per la formazione professionale<br />
privata; pensa che la formazione<br />
professionale debba venire<br />
dopo la scuola e che a scuola bisogna<br />
starci almeno fino a 16 anni.<br />
Poi viene la formazione sui saperi<br />
materiali e se è possibile a scuola<br />
ci si va fino al diploma visto che<br />
abbiamo il più alto tasso di dispersione<br />
scolastica d’Italia e visto che<br />
in Sardegna siamo tra coloro che<br />
stanno più indietro in Italia e in<br />
Europa. Il viceministro ci ha detto<br />
che questa è anche la politica <strong>del</strong><br />
Governo, che sta scritta in Finanziaria’’.<br />
ORDINE<br />
DEL GIORNO<br />
Agli amministratori <strong>del</strong>la conferenza<br />
d’azienda <strong>del</strong>la ASL 7 di<br />
Carbonia-Iglesias riunitisi a Carbonia<br />
in data 1 dicembre 2006<br />
per dibattere sull’ipotesi di piano<br />
sanitario regionale licenziata dalla<br />
competente commissione <strong>del</strong><br />
Consiglio Regionale in data in<br />
data 23 novembre 2006,<br />
INTERROGAZIONE<br />
LIORI – DIANA,<br />
con richiesta di risposta scritta, sulle<br />
modalità di erogazione dei contributi<br />
a favore <strong>del</strong>le associazioni di<br />
volontariato di protezione civile<br />
I sottoscritti,<br />
PREMESSO che<br />
La Regione eroga contributi a favore<br />
<strong>del</strong>le associazioni di volontariato<br />
di protezione civile, ai sensi <strong>del</strong>la<br />
L.R. 17 gennaio 1989, n. 3;<br />
Il 13 aprile u.s. è stato pubblicato sul<br />
sito Internet <strong>del</strong>la Regione il bando<br />
per l’assegnazione di tali contributi<br />
relativamente all’annualità 2006;<br />
Tale bando è scaduto il 23 giugno u.s.;<br />
CONSIDERATO che<br />
− Fino al 2005, il Servizio Protezione<br />
Civile <strong>del</strong>l’Assessorato<br />
regionale all’Ambiente era solito,<br />
contestualmente alla pubblicazione<br />
<strong>del</strong> bando per l’assegnazione dei<br />
contributi, comunicare per lettera<br />
alle associazioni l’avvio <strong>del</strong>la procedura,<br />
invitandole a concorrervi;<br />
− Nel 2006, l’unica forma di comunicazione<br />
di cui si abbia notizia<br />
è stata, per l’appunto, la pubblicazione<br />
<strong>del</strong> bando sul sito Internet<br />
<strong>del</strong>la Regione;<br />
− Ciò ha fatto sì che solo la metà<br />
<strong>del</strong>le associazioni interessate ai<br />
contributi sia riuscita a presentare<br />
l’apposita domanda entro i termini<br />
prefissati;<br />
VALUTATO che<br />
− I costi che allo stato attuale è<br />
necessario sostenere per dotarsi di<br />
una connessione Internet fanno sì<br />
<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
PRESO ATTO<br />
Che nella suddetta proposta si<br />
prevede il trasferimento <strong>del</strong> reparto<br />
di Chirurgia pediatrica da<br />
Iglesias a Cagliari in contrasto<br />
con quanto richiesto dai sindaci<br />
e dal Presidente <strong>del</strong>la Provincia<br />
che rivendicano tale reparto<br />
d’eccellenza quale risorsa storica<br />
<strong>del</strong> territorio al servizio di tutta la<br />
regione, così come rilevabile dai<br />
dati epidemiologici che vedono<br />
tale reparto utilizzato da utenti<br />
provenienti da tutto il territorio<br />
regionale. Questo elevato livello<br />
di qualità è stato determinato<br />
dalla presenza e dalla crescita di<br />
specifiche professionalità anche<br />
complementari (radiologia pediatrica,<br />
anestesiologia pediatrica<br />
ecc) che negli anni ha maturato<br />
un clima organizzativo e di<br />
coesione difficilmente ricreabile<br />
in breve tempo in altre realtà. Ai<br />
cittadini sardi verrebbe quindi a<br />
mancare un centro di eccellenza<br />
sanitaria che ha contrastato efficacemente<br />
i “viaggi <strong>del</strong>la speranza”<br />
nel continente e all’estero<br />
privando inutilmente e ingiustamente<br />
il territorio di un’altra risorsa<br />
strategica.<br />
CONSIDERATO<br />
Che gli amministratori <strong>del</strong>la<br />
provincia hanno mostrato spirito<br />
costruttivo nell’affrontare<br />
le problematiche di carattere<br />
generale poste dall’Assessorato<br />
Regionale alla Sanità in fase di<br />
redazione <strong>del</strong>l’ipotesi di piano<br />
tenendo conto <strong>del</strong>la necessità<br />
di privilegiare una migliore organizzazione<br />
aziendale anche<br />
a discapito di strutture ospedaliere<br />
storiche che, a seguito dei<br />
processi di riorganizzazione e<br />
accorpamento vengono, di fatto,<br />
sottratte al territorio<br />
RIVENDICANO<br />
La conservazione e il rafforzamento<br />
<strong>del</strong> reparto di chirurgia pediatrica<br />
con il consolidamento di<br />
un vero e proprio polo pediatrico<br />
che solo le associazioni che hanno<br />
le maggiori dotazioni finanziarie ne<br />
siano in possesso;<br />
− Paradossalmente, la decisione<br />
di pubblicare l’avviso <strong>del</strong> bando<br />
unicamente sul sito Internet <strong>del</strong>la<br />
Regione ha fatto sì che proprio le<br />
associazioni più bisognose di un<br />
sostegno economico si ritrovassero<br />
escluse dalla procedura di assegnazione<br />
dei contributi;<br />
VERIFICATO che<br />
− Gran parte <strong>del</strong>le associazioni<br />
che ha presentato regolare domanda<br />
per l’assegnazione dei contributi<br />
risulta affiliata all’Arci Protezione<br />
Civile;<br />
regionale che prenda atto <strong>del</strong>le<br />
strutture e <strong>del</strong>le professionalità<br />
che operano sinergicamente con<br />
risultati indiscutibili<br />
IMPEGNANO<br />
I propri rappresentanti in seno al<br />
Consiglio <strong>del</strong>le autonomie locali<br />
affinché sensibilizzino l’assemblea<br />
su tali problematiche considerandole<br />
pregiudizievoli ai<br />
fini <strong>del</strong>l’espressione di un parere<br />
positivo sul piano stesso<br />
DENUNCIANO<br />
La scarsa disponibilità <strong>del</strong>l’Assessore<br />
regionale Dirindin nei<br />
confronti degli amministratori<br />
<strong>del</strong> territorio che hanno chiesto<br />
un incontro senza ottenere, ad<br />
oggi, alcuna convocazione<br />
ANNUNCIANO<br />
L’apertura di una vertenza con<br />
la Regione Sarda per la conservazione<br />
dei servizi di propria<br />
spettanza, mobilitando Provincia<br />
e Comuni attraverso iniziative<br />
istituzionali e, se necessario, anche<br />
di protesta forte e decisa con<br />
il coinvolgimento <strong>del</strong>le popolazioni<br />
locali.<br />
Approvato all’unanimità dei presenti.<br />
APERTO TUTTO L’ANNO<br />
CHIEDONO DI<br />
INTERROGARE<br />
SALA CONFERENZE CLIMATIZZATA CON 100 POSTI<br />
E SALETTE ATTIGUE DOTATE DI ACCESSORI E CONFORT<br />
POSSIBILITA’ DI SOGGIORNO E RISTORAZIONE SALE RICEVIMENTI<br />
l’Assessore regionale all’Ambiente<br />
e alla Protezione civile<br />
affinché riferisca<br />
− Per quali ragioni il Servizio<br />
Protezione Civile ha ritenuto che<br />
non fosse più necessario comunicare<br />
per lettera la pubblicazione <strong>del</strong><br />
bando per l’assegnazione dei contributi<br />
alle associazioni di volontariato<br />
di protezione civile a tutti i soggetti<br />
interessati;<br />
− Quali misure intende adottare<br />
al fine di riaprire i termini <strong>del</strong>la procedura<br />
di assegnazione di tali contributi<br />
e di comunicare tempestivamente<br />
tale riapertura con modalità<br />
che garantiscano pari opportunità di<br />
partecipazione a tutte le associazioni<br />
interessate a concorrere;<br />
− Se, relativamente alla procedura<br />
di assegnazione dei contributi<br />
conclusasi nello scorso mese di giugno,<br />
è stata adottata una qualsiasi<br />
forma di comunicazione prioritaria<br />
e privilegiata a vantaggio <strong>del</strong>le associazioni<br />
affiliate all’Arci Protezione<br />
Civile e, in caso affermativo, per<br />
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Lavoro<br />
Le tariffe energetiche, eguagliate<br />
a quelle medie praticate in tutta<br />
Europa alle industrie energivore,<br />
non sono ancora patrimonio <strong>del</strong>le<br />
industrie primarie operanti a Portovesme.<br />
Un altro anno è trascorso<br />
nella vaga illusione che anche<br />
Portovesme si trovi dentro l’Unione<br />
Europea, quella che finora ha<br />
privilegiato le Nazioni e Regioni<br />
forti, lasciando inalterato il divario<br />
economico laddove il peso politico<br />
è ancora debole o, addirittura, marginale.<br />
Un anno fa, due anni fa, tre anni<br />
fa iniziavano le rivendicazioni perché<br />
anche ad Alcoa (nel frattempo<br />
raggiunta da provvedimento di<br />
violazione <strong>del</strong>la normativa sulla<br />
concorrenza, malgrado apposito<br />
decreto stabilisse tariffe agevolate),<br />
a Portovesme srl, Eurallumina, Ila<br />
ecc. venissero riconosciute tariffe<br />
elettriche “leggere”, pari almeno<br />
alla media di quelle praticate ai<br />
concorrenti in UE.<br />
A distanza di tre anni la situazione è<br />
ancora nell’oceano <strong>del</strong>le promesse.<br />
Eppure anche il Ministro Pierluigi<br />
Bersani aveva assicurato che entro<br />
Natale 2006 la partita sarebbe stata<br />
definita in sede comunitaria.<br />
Nel frattempo, Governo e Regione,<br />
avrebbero dovuto attivare un secondo<br />
tavolo concertativo con i produttori<br />
di corrente per dar seguito agli<br />
ipotizzati accordi bilaterali in attesa<br />
che l’intera questione trovi soluzione<br />
definitiva nel progetto integrato<br />
“miniera carbonifera-centrale<br />
elettrica” che la Regione Sarda ha<br />
sponsorizzato appieno.<br />
Resta, invece, evidente che, mentre<br />
da una parte è ripresa l’attività nella<br />
miniera Carbosulcis (in tre anni<br />
dovrà fornire circa 1.000-1.200<br />
tonn. di carbone alla centrale Enel<br />
di Portovesme) dall’altra si è appena<br />
messa in marcia la complessa<br />
procedura <strong>del</strong>l’affidamento <strong>del</strong><br />
progetto “miniera-centrale” le cui<br />
produzioni dovrebbero andare a<br />
beneficio <strong>del</strong>le industrie energivore<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>, ma solo tra qualche<br />
LE PROPOSTE DI FEMCA-CISL<br />
PER L’ENERGIA IN SARDEGNA<br />
UN ALTRO ANNO E’ TRASCORSO<br />
SENZA LE TARIFFE ELETTRICHE<br />
AGEVOLATE PER LE INDUSTRIE<br />
GOVERNO E REGIONE LATITANO<br />
Per risolvere i problemi energetici<br />
che affliggono l’Isola, la<br />
Femca-Cisl regionale indica un<br />
punto fermo: ripartire dall’accordo<br />
sull’energia sottoscritto<br />
a Palazzo Chigi il 19 dicembre<br />
2003. “Su questa base si può<br />
costruire il sistema energetico<br />
che, per il Segretario regionale<br />
Femca, Gianni Basciu, richiede<br />
una serie di interventi, cominciando<br />
dal far diminuire sempre<br />
più nelle nostre centrali la<br />
dipendenza dal petrolio. Altri<br />
punti: realizzare un accordo a<br />
livello europeo che ponga le<br />
nostre aziende energivore a pari<br />
condizioni <strong>del</strong>la concorrenza;<br />
mettere insieme le forze <strong>del</strong>le<br />
imprese energivore per arrivare<br />
ad una modifica strutturale per<br />
la produzione propria di energia<br />
elettrica”.<br />
In attesa <strong>del</strong>la regolamentazione europea,<br />
secondo Basciu, “la Giunta<br />
regionale deve impegnare Enel ed<br />
Endesa con le aziende energivore<br />
per arrivare a patti bilaterali in grado<br />
di garantire per il tempo necessario<br />
il costo <strong>del</strong>l’energia elettrica a prezzi<br />
europei”.<br />
La Femca chiede che sia sfruttata<br />
al massimo, con tutto il rispetto<br />
ambientale necessario, la<br />
produzione di energia elettrica<br />
da carbone; venga incrementata<br />
con criteri oggettivi di controllo<br />
la produzione eolica; razionalizzato<br />
lo sviluppo dei termovalorizzatori,<br />
collocandoli nei siti<br />
preposti, o comunque sfruttare<br />
tutte le potenzialità che i rifiuti<br />
e le biomasse posseggono come<br />
combustibili alternativi.<br />
“Si dovrà vigilare, ha aggiunto<br />
Basciu, perché la realizzazione<br />
<strong>del</strong> nuovo cavo “Sapei”, entro il<br />
2008-500MW e per il 2009 ulteriori<br />
500MW che permetterà un<br />
export di energia elettrica verso il<br />
Continente, non subisca alcun ritardo,<br />
ma possibilmente si arrivi<br />
ad un accorciamento dei tempi.<br />
E lavorare perché il Consorzio<br />
Galsi, titolare <strong>del</strong> progetto metano,<br />
non faccia scivolare i tempi<br />
<strong>del</strong>la realizzazione. Il 2009, data<br />
fissata per la fine dei lavori di<br />
approdo, rischia di essere troppo<br />
lontano, conoscendo i meccanismi<br />
che influenzano operazioni<br />
di questa dimensione, possiamo<br />
esprimere fin d’ora forti dubbi<br />
sul rispetto dei tempi”.<br />
Gianni Podda<br />
anno, quando miniera e centrale<br />
saranno pienamente funzionanti.<br />
Eppure, come il caso di Portovesme<br />
srl, le multinazionali hanno manifestato<br />
il proprio intento di voler attivare<br />
i programmi di investimento e<br />
potenziamento produttivo di zinco<br />
e piombo. I benefici sarebbero eccezionali,<br />
se si considera che dalle<br />
programmate 200 mila tonnellate<br />
annue di zinco, si potrebbe, addirittura,<br />
passare a 350 mila tonnellate<br />
annue per ottenere un prodotto<br />
ancor più competitivo sul mercato.<br />
Anche sotto l’aspetto occupativo il<br />
progetto prevede benefici non marginali<br />
per un territorio dove finora<br />
si è solo sentito parlare di cassa<br />
integrazione-mobilità e licenziamenti.<br />
Peraltro la miniera, a pieno<br />
regime (1.000 tonnellate di carbone<br />
annuo), non andrebbe ad occupare<br />
più di 550-600 maestranze, mentre<br />
la nuova centrale non andrebbe oltre<br />
le 80 unità).<br />
E’ augurabile che col nuovo anno<br />
anche la Regione si assuma le<br />
proprie responsabilità e dia seguito<br />
all’attivazione <strong>del</strong> tavolo bilaterale<br />
tra aziende energivore e soggetti<br />
produttori di corrente (Enel ed Endesa),<br />
così da mettere in marcia gli<br />
investimenti programmati da Glencore<br />
per circa 136 milioni di euri. E<br />
di questi tempi non è cosa di poco<br />
conto.<br />
<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
SALVI GLI 800 POSTI<br />
DI MUSEI E ARCHIVI<br />
Saranno salvaguardati i 143 progetti e<br />
i posti di lavoro degli oltre 800 operatori<br />
impiegati nella gestione di musei,<br />
parchi archeologici, ecomusei, biblioteche<br />
e archivi storici di ente locale e<br />
di interesse locale.<br />
Su proposta di Carlo Mannoni, Assessore<br />
ad interim dei Beni Culturali,<br />
la Giunta regionale ha approvato il<br />
trasferimento <strong>del</strong>le risorse ordinarie<br />
per la gestione di tutti i servizi, con<br />
uno stanziamento complessivo di<br />
7.763.390 euri, che fino al 30 giugno<br />
2007 è garanzia di continuità occupazionale<br />
per le cooperative e gli impiegati<br />
<strong>del</strong> settore.<br />
Per i beni culturali le risorse disponibili<br />
ammontano a 4.763.794 euri, di cui<br />
1.320.000 a valere sul Bilancio 2007,<br />
mentre per i beni librari sono disponibili<br />
complessivamente 2.999.596<br />
euri.<br />
Considerata l’urgenza di trasferire le<br />
Opere di edilizia industriale e civile<br />
Movimento terra e scavi<br />
Produzione calcestruzzo preconfezionato<br />
Produzione e vendita materiali inerti di varie pezzature<br />
Trasporti rifiuti CAT. 4 e 5<br />
risorse per garantire il<br />
rinnovo di contratti in<br />
scadenza il 31 dicembre<br />
2006 e dare certezza ai lavoratori,<br />
dopo un’approfondita analisi, la<br />
Giunta ha optato per il conferimento<br />
diretto <strong>del</strong>le risorse agli Enti locali e<br />
non alle Province, come prevedono<br />
la leggi regionali 14/2006 sui beni<br />
culturali e la 9/2006 sul conferimento<br />
di funzioni e compiti agli Enti locali .<br />
E’ importante chiarire che si tratta di<br />
una soluzione temporanea d’emergenza.<br />
Nel giugno 2007, l’esecutivo<br />
regionale dovrà infatti approvare il<br />
Piano regionale per i beni culturali<br />
(previsto dalla legge 14/2006), che<br />
fissa gli indirizzi in base ai quali dovrà<br />
avvenire il trasferimento <strong>del</strong>le risorse<br />
alle Province. Il Piano stabilisce inoltre<br />
priorità strategiche, standard minimi<br />
di qualità dei servizi e standard<br />
metodologici per la catalogazione,<br />
oltre ai profili professionali <strong>del</strong><br />
personale e i criteri per l’istituzione<br />
di nuovi istituti <strong>del</strong>la cultura. Approvato<br />
il Piano - che dovrà essere<br />
scritto in armonia con le proposte e<br />
i programmi gli enti locali - ci sarà il<br />
pieno riconoscimento e rispetto <strong>del</strong>le<br />
competenze <strong>del</strong>le amministrazioni<br />
provinciali.<br />
In riferimento al costo <strong>del</strong> personale,<br />
il contributo regionale viene erogato<br />
in base alle seguenti modalità: il 70<br />
per cento per aree e parchi archeologici,<br />
complessi monumentali e musei,<br />
l’80 per cento alle biblioteche, il<br />
70 per cento agli archivi storici e di<br />
deposito.<br />
Sede Legale:<br />
Sede Amministrativa:<br />
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Sarà ancora il carbone a ridare<br />
speranza all’economia non<br />
solo <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>? Il progetto<br />
di riattivazione <strong>del</strong>la miniera<br />
di Nuraxi Figus, questa volta,<br />
è partito dall’esigenza di<br />
carbone da destinare ad una<br />
nuova centrale termoelettrica<br />
che sorgerà a Portovesme. Le<br />
sue produzioni di corrente,<br />
<strong>del</strong> potenziale di 640 MW, dovranno<br />
servire principalmente<br />
alle industrie energivore metallurgiche<br />
(Alcoa Trasformazioni-alluminio,<br />
Portovesme<br />
srl-piombo-zinco-, Ila-laminati<br />
d’alluminio), nonché alla<br />
chimica.<br />
Il progetto, <strong>del</strong>la più moderna<br />
tecnologia elaborato dalla Sotacarbo<br />
(Società di ricerca sull’utilizzo<br />
pulito <strong>del</strong> carbone),<br />
avrà, quindi, una precisa finalità:<br />
fornire quantità di energia<br />
elettrica a costi contenuti alle<br />
industrie forti consumatrici di<br />
corrente elettrica per le produzioni<br />
di base. Tale obiettivo<br />
potrà essere raggiunto perché<br />
alla costruzione <strong>del</strong>la centrale<br />
contribuiranno le stesse multinazionali<br />
che producono alluminio,<br />
piombo, zinco.<br />
E’ la prima volta che la Sardegna<br />
sfida il Paese, in un<br />
settore così strategico come<br />
quello energetico, proponendo<br />
un progetto integrato (miniera-centrale)<br />
capace di ridare<br />
vitalità mineraria carbonifera<br />
e continuità industriale in settori<br />
primari come alluminio,<br />
piombo-zinco. Per il progetto<br />
integrato, la Regione ha previsto<br />
un bando internazionale<br />
che dovrebbe portare alla privatizzazione<br />
<strong>del</strong>la miniera di<br />
Nuraxi Figus e alla costruzione<br />
<strong>del</strong>la centrale.<br />
Nuraxi Figus - Carbone Estratto<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
IL PROGETTO INTEGRATO MINIERA-CENTRALE<br />
A SOSTEGNO DELL’ECONOMIA LOCALE<br />
Allo stato attuale ci sono in<br />
corsa cinque gruppi internazionali,<br />
tra i quali anche le<br />
cordate che comprendono<br />
Enel ed Endesa.<br />
Ma le gallerie <strong>del</strong>la miniera di<br />
Monte Sinni di Nuraxi Figus<br />
non serviranno solo per le coltivazioni<br />
minerarie. Nei vuoti<br />
lasciati dal carbone estratto,<br />
verranno allocati i residui di<br />
combustione <strong>del</strong> combustibile<br />
(gessi, ceneri). E’ una tecnica<br />
ormai usata in tutto il mondo<br />
carbonifero, anche perché si<br />
tratta di residui <strong>del</strong>la combustione<br />
<strong>del</strong> carbone e quindi accumulabile<br />
in sottosuolo senza<br />
pericolo d’inquinamento. Ciò<br />
eviterà, inoltre, lo stoccaggio<br />
in superficie di nuovi residui<br />
industriali, che andrebbero<br />
ad aumentare il numero <strong>del</strong>le<br />
discariche di cui il <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />
è già largamente dotato.<br />
Alla cerimonia di riavvio <strong>del</strong>le<br />
produzioni, avvenuta il 4 dicembre<br />
scorso, erano presenti<br />
Renato Soru Presidente <strong>del</strong>la<br />
Regione, Concetta Rau Assessore<br />
regionale <strong>del</strong>l’Industria,<br />
Andreano Madeddu e Giuseppe<br />
Deriu rispettivamente<br />
Presidente e Direttore Generale<br />
Carbosulcis, Mario Porcu<br />
Presidente Sotacarbo, Sindaci<br />
di Gonnesa Pietro Cocco, di<br />
Carbonia Salvatore Cherchi,<br />
di Portoscuso Ignazio Atzori,<br />
di Domusnovas Angioletto<br />
Deidda, di S.Anna Arresi Paolo<br />
Dessì, Deputati, Consiglieri<br />
regionali e Sindacalisti. Presente<br />
anche il Vescovo <strong>del</strong>la<br />
Massimo Carta<br />
diocesi mons. Tarcisio Pillolla<br />
che ha celebrato la Messa<br />
<strong>del</strong>la Patrona dei minatori e<br />
benedetto il primo cumulo di<br />
carbone fuoriuscito dalla galleria.<br />
“La produzione di carbone, ha<br />
detto il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />
Renato Soru, non è una storia<br />
d’altri tempi. Essa riguarda<br />
i giorni nostri e il futuro <strong>del</strong><br />
<strong>Sulcis</strong> sia per quanto riguarda<br />
la miniera e sia per il futuro<br />
<strong>del</strong>le industrie metallurgiche<br />
di Portovesme”.<br />
Dal canto suo l’Assessore<br />
Concetta Rau ha annunciato<br />
che “dall’inizio <strong>del</strong> mese sono<br />
partite le lettere alle cinque<br />
cordate che hanno mostrato<br />
interesse alla privatizzazione<br />
<strong>del</strong>la miniera carbonifera e<br />
alla costruzione <strong>del</strong>la nuova<br />
centrale. Ora si tratterà di conoscere<br />
i risultati per far decollare<br />
definitivamente le produzioni<br />
carbonifere che allo<br />
stato attuale andranno avanti<br />
per tre anni con destinazione<br />
centrale Enel”.<br />
Particolarmente interessati<br />
alla partita sono apparsi il Presidente<br />
<strong>del</strong>la Carbosulcis Andreano<br />
Madeddu e il Direttore<br />
Generale <strong>del</strong>la miniera Giuseppe<br />
Deriu. “Avevamo detto<br />
d’essere pronti a portare in<br />
superficie il carbone e questa<br />
volta l’abbiamo dimostrato. Si<br />
tratta di una sfida economica<br />
e sociale di grande portata che<br />
merita la massima attenzione<br />
da parte <strong>del</strong>le istituzioni”.<br />
Non meno interessati sono<br />
apparsi i rappresentanti dei<br />
lavoratori Giancarlo Sau, Stefano<br />
Meletti e Ettore Deidda<br />
che si sono limitati a dire: “Ci<br />
abbiamo creduto e abbiamo<br />
lottato per ridurre i tempi di<br />
riavvio. Contiamo di entrare<br />
a regime di produzione verso<br />
fine mese”.<br />
I Sindaci <strong>del</strong> territorio, presenti<br />
alla cerimonia, erano quasi<br />
Nuraxi Figus - Renato Soru<br />
Un fatto di cronaca, con spazio<br />
inferiore alla bitumatura di una<br />
strada. E’ stata questa l’attenzione<br />
che gli organi di stampa (quotidiani<br />
e Radio-TV pubblica e private)<br />
hanno dedicato alla storica giornata<br />
<strong>del</strong>lo scorso 4 dicembre (festa<br />
<strong>del</strong>la Patrona S.Barbara) allorché<br />
nella miniera carbonifera di Monte<br />
Sinni di Nuraxi Figus è stato<br />
riavviato il processo d’estrazione<br />
<strong>del</strong> carbone sardo. “Un carbone,<br />
ha spiegato bene il Presidente <strong>del</strong>la<br />
Regione Renato Soru, dal quale<br />
potrà dipendere il futuro economico<br />
<strong>del</strong> territorio. Il carbone estratto,<br />
tra tre anni, dovrà alimentare la<br />
nuova centrale che fornirà energia<br />
elettrica agli impianti energivori di<br />
Portovesme a prezzi medi rispetto<br />
a quelli praticati nel resto d’Europa<br />
agli impianti per le produzioni<br />
di base”.<br />
Eppure, malgrado tale finalità industriale<br />
e sociale, c’è stata scarsa<br />
Lavoro<br />
euforici perché hanno, per<br />
lunghi anni, lottato in controtendenza<br />
pur di riavere il carbone<br />
in superficie. Sia Pietro<br />
Cocco di Gonnesa, che Salvatore<br />
Cherchi di Carbonia,<br />
Ignazio Atzori di Portoscuso<br />
si sono mostrati pienamente<br />
consapevoli <strong>del</strong>l’importante<br />
momento e hanno manifestato<br />
la propria disponibilità a collaborare<br />
perché la miniera e la<br />
centrale diventino presto una<br />
realtà produttiva e sociale a<br />
pieno regime.<br />
Per tutti, il Vescovo Pillolla,<br />
ha richiamato alla responsabilità<br />
quanti sono preposti alla<br />
gestione e all’amministrazione<br />
<strong>del</strong> cosa pubblica. “Non<br />
ci possono essere omissioni<br />
di fronte al disagio sociale ed<br />
economico di questo territorio,<br />
ha detto il Vescovo. Tutti<br />
dobbiamo prendere parte alla<br />
soluzione <strong>del</strong>la crisi, privilegiando<br />
ciò che unisce”.<br />
SULLA GRANDE SFIDA DEL CARBONE<br />
POCHI ATTESTATI DELLA STAMPA<br />
attenzione da parte degli organi<br />
di stampa. Ma, in verità, c’era da<br />
aspettarselo, perché i nemici <strong>del</strong><br />
carbone sardo non sono tutti morti.<br />
Essi continuano ad insinuarsi nei<br />
meandri politici e confindustriali,<br />
dove, al di là <strong>del</strong>la parole di circostanza,<br />
si sa bene come affossare<br />
ancora una volta questo combustibile<br />
nostrano che, a suo pari, altrove<br />
viene coltivato e trasformato in<br />
energia destinata alle varie esigenze<br />
economiche e sociali.<br />
Tre i fronti dai quali potranno arrivare<br />
ostacoli alla nuova ripresa<br />
<strong>del</strong>lo sfruttamento <strong>del</strong> carbone. Il<br />
primo riguarda l’intero gruppo di<br />
maestranze e tecnici che operano<br />
in Carbosulcis tra i quali appare<br />
importante la convinta applicazione<br />
perché il progetto vada avanti e<br />
si sviluppi. Ogni azione contraria<br />
ne minerebbe la sua sopravvivenza.<br />
Il secondo fronte di possibile<br />
fragilità potrebbe rivelarsi dal momento<br />
<strong>del</strong>l’arrivo in Sardegna <strong>del</strong><br />
metano algerino. Su questo metano<br />
si è largamente parlato, quasi<br />
che da esso la Sardegna sia destinata<br />
a conoscere l’unica e grande<br />
rinascita. Addirittura si è parlato di<br />
consistenti quantità di energia elettrica<br />
ricavata dal metano, quando<br />
in tutto il mondo questo combustibile<br />
viene usato, al massimo, per<br />
centrali urbane o per alimentare<br />
utenze artigianali.<br />
Il terzo fronte, il più pericoloso e<br />
potente, contro il carbone è quello<br />
petrolifero. Da sempre quest’ambiente<br />
è stato il nemico numero<br />
uno <strong>del</strong> carbone sardo; da sempre<br />
ne ha minato sul nascere ogni discorso<br />
di valorizzazione; da sempre<br />
ha messo in campo le più diaboliche<br />
strategie che hanno finito<br />
per vincere, grazie a certi ambienti<br />
e personaggi politici, alcuni dei<br />
quali presenti anche alla cerimonia<br />
<strong>del</strong> 4 dicembre scorso.
Lavoro<br />
LA CERTIFICAZIONE EMAS CARBOSULCIS<br />
UN IMPEGNO COSTANTE PER L’AMBIENTE<br />
La necessità di disporre a livello<br />
aziendale di affidabili<br />
strumenti di gestione dei problemi<br />
ambientali è diventata<br />
in questi ultimi anni sempre<br />
più stringente. Le imprese<br />
sono state infatti costrette a<br />
soddisfare le aspettative di<br />
interlocutori sempre più numerosi,<br />
esigenti e qualificati:<br />
la legislazione ambientale si<br />
è infittita e complicata, i cit-<br />
Nuraxi Figus - Ingresso Discenderia<br />
STORIA DEL CARBONE “SULCIS”<br />
La storia di questo carbone ebbe<br />
inizio nel 1851 allorché Ubaldo<br />
Millo ne scoprì alcuni campioni<br />
in prossimità di Gonnesa. Ma ad<br />
interessarsene più da vicino fu<br />
il generale Alberto La Marmora<br />
il quale con pareri altalenanti<br />
disquisì a lungo sulla qualità di<br />
questo carbone. Nel frattempo,<br />
comunque, venne costituita la<br />
prima società per la coltivazione,<br />
a cielo aperto. La società, denominata<br />
“Tirso-Po”, fu costituita<br />
dallo stesso Millo e da altri due<br />
soci, Montani e Compagnia.<br />
Detta società ebbe la concessione<br />
<strong>del</strong>la miniera di Bacu Abis<br />
nel 1853. Un anno dopo erano<br />
già state estratte 175 tonnellate,<br />
ma poi la miniera rimase senza<br />
produzione per otto anni, riprendendola<br />
nel 1863 e fino al 1870.<br />
Successivamente, al carbone di<br />
Bacu Abis si interessò Anselmo<br />
Roux che costituì la nuova società<br />
“Società Anonima <strong>del</strong>la Miniera<br />
di Carbone di Bacu Abis in<br />
Sardegna, sede in Torino e domicilio<br />
in Iglesias”.<br />
Dal 1890 le produzioni continuarono<br />
ad aumentare raggiungendo<br />
le 10.000 tonnellate. Da<br />
quel momento si tentò la coltivazione<br />
in sottosuolo. Nel 1901,<br />
con una produzione di 38.000<br />
tonnellate, la miniera occupava<br />
657 maestranze.<br />
Solo, però, dopo il 1906 venne<br />
tentato di allargare l’interesse<br />
sull’intero territorio. Per cui vennero<br />
scavate nuove miniere in località<br />
Serbariu, Sirai, Caput Acquas.<br />
Con decreto ministeriale,<br />
nel 1916 le miniere carbonifere<br />
divennero “Stabilimento ausiliario<br />
di guerra” e dovettero cedere<br />
l’intera produzione di carbone<br />
per le esigenze di quel momento.<br />
Nel 1917 le miniere attive erano<br />
cinque, ma le più importanti erano<br />
Bacu Abis, Cortoghiana (località<br />
sopra Bacu Abis) e Caput<br />
tadini/consumatori prestano<br />
un’attenzione crescente al rispetto<br />
<strong>del</strong>l’ambiente, i fornitori<br />
e i competitori affinano le<br />
proprie strategie.<br />
Si è venuta così determinando<br />
la necessità di integrare<br />
gli strumenti che gestiscono<br />
separatamente singoli aspetti<br />
<strong>del</strong> problema - scarichi idrici,<br />
emissioni in atmosfera,<br />
approvvigionamento idrico,<br />
smaltimento rifiuti, rumore,<br />
etc. - in un unico sistema di<br />
gestione ambientale. L’impegno<br />
<strong>del</strong>la Carbosulcis in questo<br />
quadro generale si colloca<br />
verso una maggiore tutela<br />
ambientale nello svolgimento<br />
<strong>del</strong>le proprie attività, che si<br />
è realizzata attraverso il raggiungimento<br />
<strong>del</strong>la registrazione<br />
ambientale conformemente<br />
al Regolamento Comunitario<br />
761/2001 EMAS.<br />
EMAS 2 (EcoManagement<br />
and Audit Scheme 2) è un sistema<br />
di certificazione per il<br />
territorio, previsto da Regolamento<br />
(CEE) n. 761/2001,<br />
e che incentiva le imprese<br />
Acquas.<br />
Tra gli anni Venti e gli anni<br />
Trenta, l’allora “Società Anonima<br />
Bacu Abis” fu trasferita al<br />
gruppo Montevecchio che però<br />
la portò sull’orlo <strong>del</strong> fallimento.<br />
I primi anni Trenta segnarono il<br />
massimo <strong>del</strong>la crisi mineraria<br />
(metallifera e carbonifera) in<br />
Sardegna.<br />
Nel 1935 Mussolini, stretto dall’esigenza<br />
di fonti energetiche<br />
per il Paese appesantito dalle<br />
Sanzioni inflitte dalla Società<br />
<strong>del</strong>le Nazioni per l’invasione<br />
<strong>del</strong>le truppe fasciste in Etiopia,<br />
progettò di riavviare le miniere<br />
carbonifere <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> per assicurare<br />
il combustibile agli usi<br />
industriali italiani e alle ferrovie.<br />
Fu quel periodo un lievitare di<br />
nuove miniere, cui si affiancò<br />
l’esigenza di dare la possibilità<br />
abitativa alle maestranze, il<br />
più vicino possibile ai pozzi in<br />
esercizio. Così, furono ideate e<br />
fondate Carbonia, Cortoghiana<br />
e potenziata Bacu Abis che<br />
divennero i centri abitati più<br />
prossimi ai punti di coltivazione<br />
<strong>del</strong> carbone che, dal porto di<br />
S.Antioco, prendeva la via <strong>del</strong><br />
Continente.<br />
Ma subito dopo la seconda guerra<br />
mondiale, il carbone sardo<br />
andò incontro ad una nuova crisi,<br />
per via <strong>del</strong>la concorrenza portata<br />
ai mercati italiani dai combustibili<br />
stranieri, considerati meno<br />
costosi e più ricchi di calorie.<br />
Vani furono i tentativi di porre<br />
fine alla crisi <strong>del</strong> carbone sardo,<br />
nella cui miniere (complessivamente<br />
21) lavoravano, a fine<br />
1948, oltre 18.000 maestranze.<br />
Non fu sufficiente neppure l’elaborazione<br />
di vari Piani di salvataggio,<br />
né, successivamente,<br />
la realizzazione di una “supercentrale”<br />
a Portovesme alimentata<br />
esclusivamente di carbone<br />
locale. Nel frattempo, il <strong>Sulcis</strong>,<br />
ad attuare volontariamente<br />
interventi di miglioramento<br />
<strong>del</strong>le proprie prestazioni<br />
ambientali in cambio di una<br />
registrazione rilasciata dal<br />
Comitato EMAS nazionale.<br />
La certificazione implica un<br />
impegnativo percorso di riorganizzazione<br />
interna, articolato<br />
in diverse fasi standard:<br />
l’analisi ambientale iniziale,<br />
il programma ambientale, il<br />
sistema di gestione ambientale,<br />
l’auditing, la dichiarazione<br />
ambientale, la convalida<br />
<strong>del</strong> percorso svolto da parte<br />
di un verificatore accreditato,<br />
la registrazione.<br />
Nel Novembre 2000, la Direzione<br />
<strong>del</strong>la Carbosulcis ha<br />
costituito un gruppo di lavoro<br />
ormai senza prospettive economiche,<br />
registrò la più massiccia<br />
emigrazione di famiglie verso<br />
il Nord Italia e l’Estero. Molti<br />
minatori di Carbonia andarono<br />
a lavorare in miniera in Francia,<br />
Belgio, Germania. La città passò,<br />
dai circa 60.000 abitanti (residenti<br />
ufficialmente 49.000), ai<br />
31.000 <strong>del</strong> 1971.<br />
Per tamponare, in qualche maniera<br />
la massiccia emorragia di<br />
famiglie, il Direttore Generale<br />
<strong>del</strong>le miniere Giorgio Carta, da<br />
lungimirante manager quale<br />
era, ideò il Polo Industriale di<br />
Portovesme per la produzione<br />
di alluminio e piombo-zinco<br />
primario. Nella stessa area venne<br />
ideata anche la costruzione<br />
<strong>del</strong>l’Eurallumina per la produzione<br />
<strong>del</strong>l’ossido necessario per<br />
l’alluminio. Così nacque il Consorzio<br />
per l’Area Industriale <strong>del</strong><br />
<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> che cominciò a<br />
produrre ai primi anni Settanta.<br />
Tuttavia, il discorso carbone non<br />
venne abbandonato. Mediante<br />
un’azione di forza, con l’occupazione<br />
<strong>del</strong>la miniera di Seruci,<br />
venne deciso di coinvolgere in<br />
un progetto di recupero l’Ente<br />
Minerario Sardo, l’Enea, l’Enel<br />
e l’Eni, al fine di ridare vita alla<br />
miniera carbonifera <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>.<br />
Sia pure non senza difficoltà e<br />
con alcuni disimpegni nel corso<br />
degli anni, venne formalizzato<br />
l’atto di nascita di Carbosulcis<br />
che ancora oggi, a totale capitale<br />
<strong>del</strong>la Regione Sardegna, controlla<br />
la miniera carbonifera di Nuraxi<br />
Figus, unica rimasta in esercizio<br />
e completamente modernizzata,<br />
al punto che per l’accesso si può<br />
imboccare una discenderia lunga<br />
alcuni chilometri e che dal piano<br />
di campagna porta fino a 500<br />
metri di profondità. Da questo<br />
punto, d’ora in avanti, si tenterà<br />
di estrarre il carbone <strong>Sulcis</strong> <strong>del</strong><br />
terzo millennio.<br />
incaricato dalla progettazione<br />
e attuazione <strong>del</strong> sistema di gestione<br />
ambientale da applicare<br />
alle attività svolte nel sito minerario<br />
di Monte Sinni.<br />
L’Analisi Ambientale Iniziale<br />
ha permesso di: 1) individuare<br />
ed esaminare tutti gli aspetti<br />
ambientali connessi alle<br />
attività <strong>del</strong>l’azienda, sia in<br />
condizioni normali sia in condizioni<br />
anomale e di emergenza;<br />
2) identificare i requisiti<br />
legislativi o regolamentari cui<br />
ottemperare e valutare lo stato<br />
di conformità; 3) individuare<br />
e valutare la significatività<br />
degli aspetti ambientali; 4) individuare<br />
i punti di debolezza<br />
e le aree di miglioramento per<br />
trarre indicazioni sul futuro<br />
piano <strong>del</strong>le attività (obiettivi e<br />
programmi ambientali) necessari<br />
per il miglioramento continuo;<br />
5) identificare le attività<br />
aziendali che influenzano gli<br />
aspetti ambientali e che saranno<br />
oggetto <strong>del</strong> Sistema di Gestione<br />
Ambientale sia nel controllo<br />
sia nel monitoraggio.<br />
Il campo di applicazione<br />
<strong>del</strong>l’analisi ambientale, è<br />
riferita all’area costituita<br />
dalla concessione mineraria<br />
di Monte Sinni e aree limitrofe.<br />
L’analisi si restringe<br />
all’ambito degli impianti ed<br />
aree occupate <strong>del</strong>le attività<br />
produttive e di servizio:<br />
estrazione, arricchimento e<br />
stoccaggio prodotti.<br />
Sono state altresì prese in<br />
esame e valutate le influenze<br />
e le ricadute degli aspetti impattanti<br />
nell’ambito <strong>del</strong>l’area<br />
circostante il sito minerario,<br />
al fine di verificare l’entità<br />
<strong>del</strong>l’impatto sul territorio sul<br />
quale gravita l’attività mineraria<br />
e la sensibilità sociale nei<br />
confronti dei singoli aspetti.<br />
<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
tel. 0781.260047-59<br />
fax 0781.260058
Centro Informativi:<br />
Orari per il<br />
pubblico<br />
Sede Provinciale<br />
Cagliari<br />
Lunedì- Mercoledì -Venerdì:<br />
ore 09.00 - 11.00<br />
Martedì e Giovedì:<br />
ore 15.00 - 16.30<br />
CARBONIA<br />
Martedì ore 16.00 - 18.00 ;<br />
Venerdì ore 09.00 - 13.00<br />
IGLESIAS<br />
Lunedì ore 16.00 - 18.00 ;<br />
Mercoledì ore 09.00 - 13.00<br />
Sul sito internet www.inpdap.gov.it si<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
LA RIPRESA DELL’ATTIVITA’ “ILA”<br />
IMPRIME FIDUCIA SU PORTOVESME<br />
ILA spa<br />
La rinnovata proprietà e la<br />
conseguente ripresa produttiva<br />
<strong>del</strong>la Ila, potrebbe rappresentare<br />
la prima iniezione<br />
di fiducia sul futuro <strong>del</strong> polo<br />
industriale di Portovesme.<br />
Resta difficile immaginarlo,<br />
ma la realtà è poco distante.<br />
Non si tratta, ovviamente, di<br />
un’azione di traino sul resto<br />
<strong>del</strong>l’apparato industriale, ma<br />
di una mutata condizione che<br />
solo un mese fa era difficile<br />
poterlo solo supporre.<br />
Il passaggio <strong>del</strong>l’intero pacchetto<br />
azionario <strong>del</strong>la Ila (società<br />
per azioni) in mano <strong>del</strong>la<br />
famiglia di Luigi Pozzoli,<br />
Amministratore <strong>del</strong>egato <strong>del</strong>-<br />
Pino Piras<br />
la Otefal (250 dipendenti negli<br />
stabilimenti di laminazione<br />
d’alluminio a L’Aquila, in<br />
Spagna e Francia e con una<br />
fatturato presunto per il 2006<br />
di circa 150 milioni di euri)<br />
ha già creato i presupposti<br />
nello stabilimento sulcitano<br />
per un pieno rilancio produttivo<br />
a partire dal nuovo anno.<br />
Maestranze e RSU hanno già<br />
espresso il proprio benestare<br />
al piano annunciato dalla<br />
nuova proprietà, soprattutto<br />
perché c’è stata la garanzia sia<br />
<strong>del</strong>la fornitura costante <strong>del</strong>la<br />
materia prima da trasformare<br />
in laminati sottili d’alluminio,<br />
e sia per la garanzia<br />
possono avere notizie di Previdenza,<br />
Contributi, Credito, Attività Sociali, Patrimonio<br />
Bandi, Concorsi e Graduatorie,<br />
Normativa e Servizi on- line e stampare i<br />
moduli per la richiesta <strong>del</strong>le prestazioni.<br />
I pensionati possono richiedere il codice<br />
PIN con il proprio codice fiscale seguendo<br />
i seguenti passaggi: cliccare in Servizi<br />
on - line, poi Servizi per iscritti e pensionati,<br />
poi richiesta on - line, inserire il proprio<br />
codice fiscale e seguire le indicazioni per<br />
il completamento <strong>del</strong>la scheda. Ultimata<br />
la giusta compilazione si avranno i primi<br />
quattro numeri, i successivi quattro saranno<br />
comunicati direttamente dalla Direzione<br />
Centrale con la cedola di pensione .<br />
VENDITA STRAORDINARIA<br />
Giocattoli con sconti dal 10% al 70%<br />
su tutti gli articoli.<br />
Per i giocattoli si accettano<br />
anche le vecchie lire<br />
economica degli stipendi che<br />
non avranno necessità di essere<br />
sollecitati mediante ore<br />
o giornate di sciopero.<br />
La Otefal ha sede amministrativa<br />
e commerciale a Bergamo,<br />
ma il suo miglior stabilimento<br />
è a L’Aquila. Altri<br />
due stabilimenti si trovano in<br />
Francia e in Spagna.<br />
Ma, se verranno mantenuti<br />
gli impegni su Portovesme,<br />
verso metà gennaio 2007 la<br />
Ila potrebbe rivedere in funzione<br />
le due linee di produzione,<br />
così da rispondere agli<br />
ordini dei clienti che non vogliono<br />
rinunciare alla qualità<br />
<strong>del</strong> prodotto sardo.<br />
DIBATTITO<br />
L’OSSERVATORIO ECONOMICO<br />
E LE LEGGI DI INCENTIVAZIONE<br />
Iglesias - ZIR<br />
Di cosa hanno bisogno le piccole<br />
e medie imprese per crescere?<br />
Quali strumenti di politica pubblica<br />
possono favorirne lo sviluppo,<br />
in termini di fatturato e di<br />
occupazione?<br />
Quasi quindici anni fa il dibattito<br />
politico, nazionale ma anche<br />
locale, individuò nelle difficoltà<br />
di accesso al credito uno degli<br />
ostacoli da superare per le piccole<br />
e medie imprese che volessero<br />
investire nella propria attività. Lo<br />
strumento individuato dai politici<br />
nazionali per affrontare questo<br />
problema è stato la legge n. 488<br />
<strong>del</strong> 1992, che finanzia con contributi<br />
a fondo perduto fino al 40%<br />
degli investimenti ammissibili.<br />
La legge aveva un’impostazione<br />
fortemente innovativa per quegli<br />
anni, perché la selezione dei<br />
progetti di investimento da agevolare<br />
era regolata e, entro certi<br />
limiti, resa automatica, dall’uso<br />
di “indicatori”, che nelle intenzioni<br />
<strong>del</strong> legislatore avrebbero<br />
permesso di individuare i progetti<br />
più rispondenti agli obiettivi<br />
attesi.<br />
Due anni dopo la Regione Autonoma<br />
<strong>del</strong>la Sardegna ha promulgato<br />
la legge n. 15 <strong>del</strong> 1994, il cui<br />
funzionamento è sostanzialmente<br />
ricondotto alla legge nazionale.<br />
Sono ormai passati quasi dieci<br />
anni dall’uscita <strong>del</strong> primo bando,<br />
nel corso dei quali la Regione<br />
ha stanziato complessivamente<br />
384 milioni di euri. Nel bando<br />
più recente, il settimo, le risorse<br />
rese disponibili ammontano a<br />
poco più di 24 milioni di euri,<br />
una cifra contenuta soprattutto se<br />
confrontata con gli stanziamenti<br />
dei primi anni. La contrazione<br />
<strong>del</strong>le risorse aumenta l’esigenza<br />
di capire quanto esse siano efficaci<br />
per il conseguimento degli<br />
obiettivi attesi.<br />
L’Osservatorio Economico sardo<br />
ha presentato, nel corso di<br />
un pubblico incontro, i risultati<br />
di uno studio che cerca di dare<br />
risposta a questa domanda. Gli<br />
autori <strong>del</strong> lavoro (Igor Lobascio<br />
e Alessandra Mura <strong>del</strong>l’Osservatorio<br />
Economico, coadiuvati<br />
da Stefano Cabras, ricercatore<br />
di Statistica presso la Facoltà<br />
di Economia <strong>del</strong>l’Università di<br />
Cagliari) prendono in esame le<br />
imprese finanziate sia attraverso<br />
il primo bando (1996-97) sia<br />
con il successivo (1999), per<br />
valutare se esse siano “cresciute<br />
di più”, in termini di fatturato e<br />
occupazione, di quanto sarebbe<br />
accaduto in assenza degli incentivi.<br />
Per stimare questa eventuale<br />
differenza, gli autori applicano<br />
opportuni metodi statistici che<br />
consentono di mettere a confronto<br />
le imprese che hanno ricevuto<br />
l’agevolazione, con un gruppo di<br />
imprese “di controllo”.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
La Regione mette a bando<br />
la cessione, la valorizzazione<br />
e la trasformazione degli<br />
immobili <strong>del</strong>la Palmas Cave<br />
a Sant’Antioco, un’area di<br />
270 ettari al cui interno è ricompresa<br />
una cava dismessa<br />
che copre 22 ettari, e , sempre<br />
a Sant’Antioco, l’area<br />
<strong>del</strong>la Seamag di altri 14 ettari,<br />
dove si stanno demolendo<br />
una serie di manufatti in<br />
un’opera che dovrà concludersi<br />
a maggio <strong>del</strong> 2007.<br />
Si tratta di aree degradate e di<br />
particolare interesse paesaggistico,<br />
in siti <strong>del</strong>la provincia<br />
Carbonia-Iglesias caratterizzati<br />
da una bassa offerta ricettiva<br />
e da un elevato tasso<br />
di disoccupazione.<br />
L’acquisto implica nel caso<br />
<strong>del</strong>l’area <strong>del</strong>la Palmas Cave,<br />
l’obbligo di riqualificazione<br />
ambientale e di messa in<br />
sicurezza <strong>del</strong>la cava e di un<br />
piano di sviluppo e di valorizzazione<br />
economica, turistica,<br />
naturalistica e ricettiva,<br />
che consente la realizzazione<br />
di strutture ricettive non superiori<br />
ai 60mila metri cubi.<br />
Nel caso <strong>del</strong>l’area <strong>del</strong>la Seamag,<br />
il piano di sviluppo deve<br />
prevedere un approdo nautico<br />
per finalità turistiche, un cantiere<br />
navale e lo sviluppo di<br />
un’attività ricettiva con una<br />
Lavoro<br />
RIQUALIFICAZIONE PALMAS CAVE<br />
E DELLA SEAMAG DI S.ANTIOCO<br />
S.Antioco - Palmas Cave<br />
S.Antioco - Vecchia SeaMag<br />
L’analisi dei dati condotta su entrambi<br />
i bandi mostra che in media<br />
non vi è stata una differenza<br />
significativa tra i comportamenti<br />
dei due gruppi di imprese o, in<br />
altri termini, che le agevolazioni<br />
non hanno avuto gli effetti attesi<br />
né sull’occupazione né sul fatturato<br />
<strong>del</strong>le imprese che le hanno<br />
ricevute.<br />
Il meccanismo di selezione dei<br />
progetti, non completamente<br />
coerente con gli obiettivi di<br />
politica pubblica che la legge<br />
avrebbe dovuto perseguire, può<br />
essere una <strong>del</strong>le ragioni <strong>del</strong>l’assenza<br />
di effetti positivi sull’occupazione.<br />
La quota di capitale<br />
proprio conferito dalle imprese<br />
nell’investimento da effettuare<br />
è infatti l’indicatore che più influenza<br />
il processo di selezione,<br />
ben più <strong>del</strong>l’occupazione attivata<br />
per unità di investimento, che ha<br />
avuto invece un ruolo marginale.<br />
Le implicazioni <strong>del</strong> reale funzionamento<br />
<strong>del</strong> sistema di selezione<br />
non sono di poco conto. In primo<br />
luogo, è evidente che se il meccanismo<br />
di selezione non premia<br />
i progetti di investimento labour<br />
intensive, non ci si può aspettare<br />
che l’effetto finale <strong>del</strong>la politica<br />
sia la crescita <strong>del</strong>l’occupazione.<br />
In secondo luogo, un meccanismo<br />
che premia soprattutto le<br />
iniziative caratterizzate da un<br />
più alto apporto di capitale proprio<br />
finisce per premiare quelle<br />
imprese che ne hanno meno bisogno.<br />
La Giunta regionale, con le<br />
nuove Direttive di attuazione<br />
<strong>del</strong>la legge approvate lo<br />
scorso anno (Deliberazione<br />
n. 34/17 <strong>del</strong> 19 luglio 2005)<br />
cubatura non superiore ai 20<br />
metri cubi, oltre all’obbligo di<br />
riqualificazione ambientale e<br />
di valorizzazione turistica.<br />
La <strong>del</strong>ibera approvata dalla<br />
Giunta dà mandato all’Assessore<br />
all’Industria di<br />
attivare tutte le procedure<br />
per l’acquisizione <strong>del</strong>le<br />
procure speciali da parte<br />
<strong>del</strong>le società Palmas Cave<br />
e Seamag, per la consultazione<br />
e l’informazione degli<br />
Enti locali interessati e<br />
per ogni necessario accordo<br />
per l’integrazione <strong>del</strong> patrimonio<br />
comunale all’interno<br />
<strong>del</strong> progetto di riqualificazione.<br />
ha, per la prima volta, cercato<br />
di emanciparsi dal mo<strong>del</strong>lo<br />
di attuazione suggerito dalla<br />
legge 488/92. Alcune <strong>del</strong>le<br />
soluzioni adottate potrebbero<br />
avere un’influenza positiva<br />
sul meccanismo di selezione<br />
e conseguentemente sull’efficacia<br />
degli incentivi. I risultati<br />
ottenuti dallo studio di<br />
valutazione condotto dall’Osservatorio<br />
Economico mettono<br />
bene in luce come il meccanismo<br />
di selezione automatica<br />
dei progetti da agevolare<br />
potrebbe essere ulteriormente<br />
migliorato anche con semplici<br />
accorgimenti, in modo da<br />
aumentare la coerenza tra la<br />
formulazione <strong>del</strong>la graduatoria<br />
<strong>del</strong>le imprese da ammettere<br />
agli incentivi e gli obiettivi<br />
<strong>del</strong>la Legge.
Lavoro<br />
Dove va l’imprenditoria femminile in<br />
Sardegna? E “come” va? Si è provato<br />
a rispondere a queste domande nel<br />
corso di un seminario promosso dalla<br />
Camera di Commercio di Cagliari e<br />
organizzato dal Comitato imprenditoria<br />
femminile.<br />
Come ha ricordato in apertura il Presidente<br />
<strong>del</strong>la Camera di Commercio,<br />
Giancarlo Deidda, per la prima<br />
volta nella Giunta <strong>del</strong>la camerale di<br />
Cagliari è presente una donna: “È il<br />
riconoscimento<br />
concreto <strong>del</strong> ruolo femminile nell’impresa,<br />
anche al di là dei numeri<br />
che segnalano fra il 2005 e il 2006 un<br />
aumento pari al 2,1% <strong>del</strong>le imprese<br />
create e guidate da donne nella vecchia<br />
Provincia di Cagliari”.<br />
Maria Cocco, Presidente <strong>del</strong> rinnovato<br />
Comitato imprenditoria femminile,<br />
ha ripreso il ragionamento sui<br />
dati statistici avviato dal presidente<br />
Deidda per sottolineare la necessità<br />
di analisi<br />
qualitative, oltre che quantitative: “È<br />
importante che la Provincia di Cagliari<br />
registri un tasso di incremento<br />
<strong>del</strong>le imprese femminili tra i più alti<br />
in Italia: significa che non siamo più<br />
un elemento<br />
marginale, rappresentiamo un quarto<br />
<strong>del</strong> totale <strong>del</strong>le imprese. Ma è importante<br />
indagare sulla qualità dei<br />
fenomeni: se il 75% <strong>del</strong>le imprese<br />
femminili è costituito da imprese<br />
individuali, ad esempio, è evidente la<br />
necessità di attuare politiche di sostegno<br />
al lavoro”.<br />
Proprio per affrontare il problema<br />
<strong>del</strong>la carenza di dati, il Comitato ha<br />
rilanciato l’idea di un Osservatorio<br />
regionale sull’imprenditoria femminile,<br />
che si impegni a promuovere<br />
incontri semestrali per una continua<br />
verifica <strong>del</strong> lavoro fatto. “Ci sono tendenze<br />
che devono<br />
essere studiate”, ha aggiunto Maria<br />
Cocco: “le giovani imprenditrici<br />
vanno verso settori tradizionalmente<br />
maschili, come le costruzioni o l’intermediazione<br />
finanziaria. Aumenta<br />
il numero <strong>del</strong>le società di capitali<br />
costituite da donne. Si affacciano sul<br />
mercato imprese create da donne immigrate”.<br />
Insomma, dalle donne arriva una domanda<br />
di impresa che non sempre il<br />
sistema riesce a soddisfare. La relatrice<br />
ha ricordato l’alta mortalità fra i<br />
progetti che avrebbero potuto essere<br />
finanziati con<br />
la legge 128 (su 2.028 domande presentate<br />
per il quinto bando, 292 sono<br />
state ammesse al finanziamento, ma<br />
nemmeno la metà - 132 - hanno visto<br />
partire un progetto di impresa).<br />
Maria Pace, <strong>del</strong> Dipartimento per i<br />
Diritti e le Pari Opportunità presso la<br />
Presidenza <strong>del</strong><br />
Consiglio, ha illustrato gli strumenti<br />
a disposizione <strong>del</strong>le imprenditrici,<br />
in particolare nell’ambito <strong>del</strong>la programmazione<br />
legata ai fondi europei.<br />
“In questa fase si sta valutando<br />
L’ A D S L I N T U T T I<br />
I C O M U N I S A R D I<br />
E N T R O D U E A N N I<br />
L’IMPRENDITORIA FEMMINILE IN SARDEGNA<br />
SEMINARIO DELLA CAMERA DI COMMERCIO<br />
La Commissione Europea ha riconosciuto<br />
la piena validità <strong>del</strong>le<br />
argomentazioni <strong>del</strong>la Regione a<br />
sostegno <strong>del</strong> progetto SICS, che<br />
porterà l’ADSL nella gran parte<br />
dei Comuni che oggi ne sono<br />
sprovvisti.<br />
Dopo mesi di confronto con le<br />
autorità di Bruxelles si è infatti<br />
concluso positivamente il tormentato<br />
iter legato alla notifica<br />
<strong>del</strong>l’Aiuto di Stato connesso all’intervento.<br />
La Regione sarda è la prima fra<br />
tutte ad aver erogato un contributo<br />
finalizzato a dotare i Comuni<br />
le cui centrali siano già connesse<br />
alla rete principale mediante<br />
fibra ottica dei servizi di banda<br />
larga (ADSL). La Regione ha infatti<br />
superato tutte le osservazioni<br />
sollevate dalla Commissione Europea<br />
in merito alla compatibilità<br />
<strong>del</strong>l’aiuto erogato alla Società<br />
Telecom.<br />
Spetterà ora alla Telecom rimuovere<br />
la condizione posta dalla<br />
UE e cioè rimborsare quanto percepito<br />
precedentemente con altri<br />
regimi di aiuti. Appaiono rilevanti<br />
le considerazioni conclusive<br />
contenute nella Decisione inviata<br />
dalla Commissione Europea al<br />
Ministro degli Esteri Massimo<br />
D’Alema: “considerate le specificità<br />
<strong>del</strong>la situazione <strong>del</strong> mercato<br />
nelle zone interessate (Sardegna),<br />
la Commissione conclude<br />
che l’effetto complessivo <strong>del</strong>la<br />
misura è da considerarsi positivo.<br />
L’intervento è concepito in modo<br />
da non alterare la concorrenza né<br />
incidere sulle condizioni degli<br />
scambi in misura contraria al comune<br />
interesse”.<br />
La decisione <strong>del</strong>la Commissione<br />
così conclude: “considerato quanto<br />
sopra, l’aiuto contenuto nella misura<br />
quantificata è compatibile con<br />
l’art. 47 <strong>del</strong> trattato CE”<br />
Tra 16 mesi dovrà essere quindi<br />
completato un intervento, progetto<br />
SICS, decisivo per il superamento<br />
<strong>del</strong>la condizione di Digital<br />
Divide a favore di una parte importante<br />
<strong>del</strong>la nostra Isola.<br />
l’impatto avuto da<br />
alcune azioni già attuate, come il<br />
‘prestito d’onore rosa’ o alcune iniziative<br />
sulla conciliazione, per impostare<br />
la programmazione 2007/2013.<br />
Lavoreremo lungo la road map per la<br />
parità indicata<br />
dall’Unione europea”.<br />
Rossana Sulis, imprenditrice e componente<br />
<strong>del</strong>la Giunta camerale, ha<br />
ricordato che -paradossalmente - le<br />
nuove regole sul credito introdotte<br />
dall’accordo di Basilea II, spesso<br />
viste come una barriera in più tra le<br />
imprese e le banche, potrebbero ristabilire<br />
condizioni di pari opportunità:<br />
“Se ogni idea di impresa deve essere<br />
valutato secondo criteri obiettivi, se il<br />
credito dipende da una rigorosa valutazione<br />
<strong>del</strong> rischio, diventa irrilevante<br />
il genere di chi presenta il progetto”.<br />
Luisa Sassu, componente <strong>del</strong> Comitato<br />
imprenditoria femminile, ha parlato<br />
invece <strong>del</strong>la legge 53/2000, nata<br />
per stabilire un equilibrio tra tempi<br />
di vita e tempi di lavoro. Premessa<br />
<strong>del</strong>l’intervento: “Il lavoro <strong>del</strong>le donne<br />
è una risorsa da valorizzare, per<br />
molti validi motivi. Le donne sono<br />
mediamente più istruite; nei concorsi<br />
pubblici, con procedure di selezione<br />
neutre, ottengono risultati migliori; il<br />
benessere di una famiglia media e le<br />
opportunità di benessere dei bambini<br />
sono assicurati o rafforzati dal reddito<br />
<strong>del</strong>la donna”.<br />
Eppure gli ostacoli sono tanti. Se in<br />
un campione di imprese intervistato<br />
dalla Camera di Commercio di Milano<br />
il 66% è pronto ad affidare ruoli<br />
di responsabilità alle donne, ma subito<br />
dopo aggiunge che la maternità<br />
incide negativamente sul lavoro femminile,<br />
diventa urgente agire sugli<br />
strumenti di conciliazione fra vita e<br />
lavoro. “La conciliazione è la frontiera<br />
più avanzata <strong>del</strong>le azioni positive e<br />
<strong>del</strong>le politiche di pari opportunità”,<br />
ha detto Luisa Sassu: “supera l’obiettivo<br />
<strong>del</strong>la parità contrapposta alla discriminazione<br />
per proporsi come un<br />
mo<strong>del</strong>lo di vita”.<br />
Un mo<strong>del</strong>lo diverso che deve coinvolgere<br />
la famiglia, il lavoro, i servizi<br />
sociali, i tempi e le possibilità di<br />
fruizione <strong>del</strong>la città. Alcuni strumenti<br />
sono offerti proprio dalla legge 53 <strong>del</strong><br />
2000, nata dai bisogni <strong>del</strong>le donne<br />
costrette a dividersi fra lavoro e responsabilità<br />
familiari, ma consegnata<br />
alla società “senza distinguere mai,<br />
fra i suoi destinatari, gli uomini dalle<br />
donne”.<br />
La norma tra l’altro mette a disposizione<br />
<strong>del</strong>le imprese un sostegno<br />
finanziario per l’attuazione di nuove<br />
forme organizzative che riescano a<br />
conciliare vita familiare e vita lavorativa,<br />
attraverso la<br />
flessibilità <strong>del</strong>l’impegno, attraverso<br />
programmi di formazione per il reinserimento<br />
al lavoro dopo il periodo<br />
di congedo parentale, attraverso strumenti<br />
che estendano anche ai lavoratori<br />
autonomi i<br />
periodi di astensione obbligatoria o di<br />
congedo garantiti ai dipendenti.<br />
Uno degli obiettivi scelti dal Comitato<br />
imprenditoria femminile <strong>del</strong>la<br />
Provincia di Cagliari è appunto la<br />
diffusione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo conciliativo:<br />
“Sappiamo bene di muoverci in una<br />
realtà ancora priva di esperienze di<br />
<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
IL CATASTO HA CAMBIATO CASA...<br />
... E ANCHE CITTA’<br />
Si da avvio alla prima fase di un più ampio<br />
prossimo decentramento <strong>del</strong> servizio catastale<br />
Dal 16 FEBBRAIO 2004<br />
non sarà più necessario<br />
recarsi a Cagliari per richiedere<br />
VISURE E<br />
CERTIFICATI CATASTALI<br />
Grazie al nuovo servizio attivo presso<br />
il locali <strong>del</strong>la 19 a COMUNITA’MONTANA<br />
ubicati ubicati in IGLESIAS in IGLESIAS via Argentaria via Roma 14 25<br />
IL CATASTO E’ MOLTO<br />
PIU’ VICINO AI CITTADINI<br />
Tutti gli interessati possono recarsi<br />
presso la COMUNITA’MONTANA nei seguenti orari:<br />
dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30<br />
lunedì e mercoledì anche dalle 16,00 alle 18,00<br />
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al numero: 0781.22881<br />
Il Servizio è erogato in collaborazione con<br />
GEOPARCO Scarl, ATI: IFRAS-INTINI-SERVIZI GLOBALI<br />
Servizi agli enti locali nell’ambito <strong>del</strong> piano di stabilizzazione ex LSU<br />
questo genere”, ha detto la relatrice,<br />
“ma vogliamo proporre alle istituzioni,<br />
agli Enti Locali, alle associazioni<br />
di categoria, alle forze sociali un percorso<br />
in direzione di un accordo-quadro<br />
che impegni tutti all’attuazione<br />
<strong>del</strong>la legge 53”.<br />
Il dibattito ha raccolto e sviluppato diversi<br />
spunti suggeriti dalle relazioni:<br />
si è parlato fra l’altro <strong>del</strong>la necessità<br />
di far crescere l’autostima e la consapevolezza<br />
fra le donne (Maria Grazia<br />
Dessì,<br />
CNA); dei limiti dei servizi di sostegno<br />
all’impresa; <strong>del</strong>l’inadeguatezza<br />
dei molti strumenti di incentivazione,<br />
a partire dalla legge 215 e dai tempi<br />
biblici necessari per l’erogazione dei<br />
finanziamenti; <strong>del</strong>la possibilità di<br />
attivare in Sardegna un fondo di garanzia<br />
per il microcredito all’impresa<br />
femminile, sul mo<strong>del</strong>lo di quanto<br />
sperimentato con successo dalla<br />
Regione Piemonte; <strong>del</strong>le distorsioni<br />
di un sistema che considera il business<br />
plan come “il documento che<br />
ti permette di acchiappare un finanziamento,<br />
e non come uno strumento<br />
di pianificazione aziendale” (Orsola<br />
Altea, imprenditrice); <strong>del</strong>la carenza<br />
di dati statistici sull’impresa femminile,<br />
“perché senza informazioni e<br />
analisi più complete non si possono<br />
fare buone politiche” (Luisa Marilotti,<br />
consigliere regionale di parità).<br />
In chiusura, la Presidente Cocco ha<br />
rilevato l’assenza <strong>del</strong>la politica: “Benvenute<br />
le funzionarie, ma avremmo<br />
voluto vedere anche qualche Consigliera<br />
regionale, perché spetta alla<br />
politica individuare gli strumenti e<br />
assegnare le risorse. Non si può più<br />
parlare di economia senza ragionare<br />
anche sui diritti <strong>del</strong>le persone”.<br />
Il Presidente<br />
<strong>del</strong>la 19 a Comunità Montana<br />
Marco Marras<br />
Da oggi è anche possibile prenotare i documenti. Compilando un apposito modulo,<br />
che dovrà essere lasciato presso lo Sportello Catastale <strong>del</strong>la Comunità Montana di Iglesias<br />
(con relativi diritti), il cittadino potrà passare a ritirare la propria visura con comodo<br />
e senza perdite di tempo. Si ricorda che il lunedì e il mercoledì l’ufficio resta aperto anche<br />
di pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00. Per eventuali informazioni si potrà telefonare<br />
a: 0781. 22881.
10<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
Lavoro<br />
LA SARDEGNA PRIMA REGIONE<br />
PER IL DIGITALE TERRESTRE<br />
Presentazione Sardegna Digitale<br />
“La Sardegna è oggi la prima<br />
area regionale al mondo per la<br />
diffusione <strong>del</strong>la TV digitale.<br />
Quattro famiglie su cinque sono<br />
in grado di riceverla e due famiglie<br />
su tre sono in possesso <strong>del</strong><br />
decoder digitale terrestre. Sono<br />
questi i risultati <strong>del</strong>l’ultima rilevazione<br />
sulla diffusione <strong>del</strong>la TV<br />
digitale in Sardegna in seguito<br />
ai quali, all’inizio di marzo, sulla<br />
base dei protocolli firmati da<br />
broadcasters, dal Ministero <strong>del</strong>le<br />
Comunicazioni e dalla Regione<br />
Autonoma <strong>del</strong>la Sardegna, alcune<br />
reti nazionali convertiranno<br />
le proprie trasmissioni esclusivamente<br />
in digitale terrestre.” Lo ha<br />
detto oggi a Cagliari Andrea Ambrogetti,<br />
presidente <strong>del</strong> Consorzio<br />
Sardegna Digitale, in occasione<br />
<strong>del</strong>la presentazione, dei servizi<br />
televisivi interattivi di pubblica<br />
utilità e <strong>del</strong>la connessa campagna<br />
di comunicazione che parte nei<br />
prossimi giorni sui giornali e le<br />
TV locali <strong>del</strong>la Sardegna.<br />
“Rai, Mediaset, Telecom Italia<br />
Media e le Tv locali <strong>del</strong>la Sardegna<br />
hanno realizzato, attraverso<br />
Sardegna Digitale, un nuovo<br />
servizio interattivo sul digitale<br />
terrestre che fornisce in modo <strong>del</strong><br />
tutto gratuito informazioni e notizie<br />
sulla realtà regionale. Dall’offerta<br />
di posti di lavoro aggiornata<br />
quotidianamente alle partenze ed<br />
arrivi dei voli in tempo reale in<br />
tutti gli aeroporti sardi, dalle farmacie<br />
e guardie mediche di turno<br />
a tutti gli eventi per il tempo<br />
libero disponibili in ogni località<br />
sarda, dai servizi interattivi per gli<br />
iscritti alle Università di Cagliari<br />
e Sassari a tutte le <strong>del</strong>ibere <strong>del</strong><br />
Consiglio regionale. Questi sono<br />
solo alcuni dei servizi utilizzabili<br />
in modo completamente gratuito<br />
attraverso il digitale terrestre – ha<br />
continuato Ambrogetti.”<br />
“E a partire da domani una campagna<br />
di comunicazione informerà<br />
i cittadini su come accedere<br />
e su come utilizzare i servizi, diffusi<br />
dal canale Rai Utile, in circa<br />
il 70% <strong>del</strong>la Regione. Anche<br />
utilizzando il numero verde 800-<br />
623-232 o il sito Internet www.<br />
sardegnadigitale.it che informano<br />
in modo dettagliato su come<br />
accedere a tale nuovo servizio.<br />
Mi auguro che anche attraverso<br />
l’utilizzo diffuso di questi nuovi<br />
servizi la Sardegna riconfermi il<br />
proprio primato mondiale sulla<br />
diffusione <strong>del</strong>la nuova televisione<br />
digitale che oggi ha già conquistato”<br />
ha concluso Ambrogetti.<br />
A nome <strong>del</strong>la Regione sarda è<br />
intervenuto l’assessore regionale<br />
agli affari generali Massimo Dadea<br />
che si è detto molto soddisfatto<br />
dei risultati raggiunti dal Consorzio<br />
Sardegna Digitale. Risultati ai<br />
quali la Regione guarda con molto<br />
interesse.<br />
IL CONSORZIO SARDEGNA DIGITALE<br />
Il passaggio <strong>del</strong>le trasmissioni televisive<br />
dall’analogico al digitale<br />
terrestre determina non solo un<br />
cambiamento di standard tecnologico,<br />
ma rende anche possibile<br />
un utilizzo diverso <strong>del</strong> mezzo televisivo.<br />
La moltiplicazione <strong>del</strong>la disponibilità<br />
<strong>del</strong>le frequenze realizza<br />
infatti una conseguente moltiplicazione<br />
dei canali televisivi ed anche<br />
l’opportunità di diffondere, attraverso<br />
lo stesso mezzo televisivo,<br />
un numero praticamente illimitato<br />
di servizi e informazioni dedicati<br />
all’utente.<br />
Queste considerazioni hanno portato<br />
il Ministero <strong>del</strong>le Comunicazioni<br />
e i broadcaster nazionali<br />
e locali alla comune convinzione<br />
<strong>del</strong>l’opportunità di realizzare e<br />
diffondere, attraverso il digitale<br />
terrestre, alcuni servizi di pubblica<br />
utilità. L’obiettivo comune è<br />
quello di verificare le potenzialità<br />
di tali servizi dal punto di vista dei<br />
contenuti veicolabili, <strong>del</strong>la effettiva<br />
utilità e <strong>del</strong>l’interesse da parte degli<br />
utenti.<br />
Per tutte queste ragioni il 6 dicembre<br />
2005 il Ministro <strong>del</strong>le<br />
Comunicazioni aveva emanato un<br />
Decreto per il cofinanziamento<br />
<strong>del</strong>l’offerta di servizi e-government<br />
sulla piattaforma televisiva<br />
digitale terrestre (t-government)<br />
nelle aree all digital <strong>del</strong>la Sardegna<br />
e Valle d’Aosta.<br />
In data 26 gennaio 2006 si è costituito<br />
il “Consorzio Sardegna Digitale”,<br />
che vede la partecipazione<br />
di tutti i principali broadcaster nazionali<br />
e locali con l’obiettivo di<br />
realizzare servizi interattivi di<br />
pubblica utilità sulla televisione<br />
digitale terrestre. A seguito <strong>del</strong>la<br />
domanda, presentata dal Consorzio,<br />
è intervenuto il decreto <strong>del</strong> 24<br />
febbraio 2006 con cui il Segretario<br />
Generale <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>le Comunicazioni<br />
ha disposto l’assegnazione<br />
di due milioni di Euro,<br />
quale misura massima <strong>del</strong>l’80%<br />
dei costi, al progetto presentato<br />
dal Consorzio Sardegna Digitale<br />
che il 31 luglio scorso, sul canale<br />
digitale Rai Utile, ha avviato la trasmissione<br />
dei servizi interattivi di<br />
pubblica utilità.<br />
Per l’intero sistema televisivo, il<br />
Consorzio rappresenta un’esperienza<br />
fortemente innovativa. Per<br />
la prima volta si sono infatti associati<br />
insieme il servizio pubblico<br />
televisivo, le emittenti commerciali<br />
nazionali e le TV locali per<br />
il raggiungimento di un obiettivo<br />
comune.<br />
Ancora maggiore rilievo riveste il<br />
fatto che, all’interno <strong>del</strong> Consorzio,<br />
la maggioranza <strong>del</strong>le quote è detenuta<br />
dalle emittenti locali (60%)<br />
che sono dunque il soggetto protagonista<br />
<strong>del</strong>l’intera operazione, pur<br />
con i broadcaster nazionali pubblici<br />
e privati pienamente coinvolti.<br />
PIANO REGIONALE RIFIUTI:<br />
GESTORE AUTORITA’ D’AMBITO<br />
Una sola autorità d’ambito, al posto<br />
<strong>del</strong>la serie di enti che gestiscono la<br />
raccolta e lo smaltimento, con alti<br />
costi e molte differenze fra un’area<br />
e l’altra <strong>del</strong>la Sardegna.<br />
E’ la proposta fatta dalla Giunta<br />
regionale alla Consulta <strong>del</strong>le Autonomie<br />
locali nel corso <strong>del</strong>la presentazione<br />
<strong>del</strong> Piano regionale dei<br />
Rifiuti. Erano presenti, con Renato<br />
Soru, gli Assessori Cicito Morittu,<br />
Massimo Dadea e Gianvalerio Sanna,<br />
i Presidenti <strong>del</strong>le Province sarde,<br />
molti Sindaci (di Nuoro, Carbonia,<br />
La Maddalena, Villasimius, Tiana),<br />
i rappresentanti <strong>del</strong>le associazioni<br />
degli Enti Locali (Michele Cossa,<br />
Antonietta Fancello).<br />
Il Piano è stato illustrato dall’assessore<br />
all’Ambiente, Morittu, prima<br />
ancora <strong>del</strong>la discussione prevista<br />
in Giunta per le prossime ore, e di<br />
una fase di concertazione che interesserà<br />
tutti i soggetti istituzionali e<br />
sociali.<br />
Ha detto il Presidente Soru, in riferimento<br />
alla frammentazione <strong>del</strong><br />
sistema di raccolta e smaltimento<br />
dei rifiuti in Sardegna: ‘’E’ evidente<br />
che in futuro tutto questo deve essere<br />
portato a unità. Questi impianti<br />
non potranno essere gestiti dalle<br />
Comunità Montane e nemmeno<br />
da Consorzi Industriali o Zir in maniera<br />
quasi privatistica. La gestione<br />
dovrà essere messa necessariamente<br />
a gara e dovrà essere assegnata a<br />
chi garantisce il prezzo più basso di<br />
smaltimento. C’è una cosa importante<br />
per il termovalorizzatore di<br />
Cagliari: non si può più far finta di<br />
non sapere che smaltisce a 130-140<br />
euri a tonnellata, laddove i privati<br />
che si finanziano il loro impianto<br />
di smaltimento, lo smaltiranno a 60,<br />
massimo 70 euri’’.<br />
‘’Tutta la serie di impianti di smaltimento<br />
potranno essere dati in gestione.<br />
Anche qui, ha continuato il<br />
Presidente <strong>del</strong>la Regione, ci sono<br />
differenze incredibili, ci sono impianti<br />
dove si smaltisce l’umido,<br />
che lo ricevono a 38 euri, altri che lo<br />
ricevono a 70 euri. Impianti finanziati<br />
dal pubblico che lo ricevono a<br />
80 euri. Ci sono fenomeni assurdi<br />
di trasferimento da una parte all’altra<br />
<strong>del</strong>la Sardegna. Questi impianti<br />
potranno essere dati in gestione, a<br />
gara preferibilmente’’.<br />
A proposito <strong>del</strong>le ipotesi di autorità<br />
d’ambito, Soru ha detto: ‘’Noi non<br />
abbiamo alcuna indicazione definitiva,<br />
ma è ovvio che le Province dovranno<br />
farsi carico di sensibilizzare<br />
i Comuni, e noi le aiuteremo a farlo,<br />
per arrivare piano piano, gradualmente,<br />
ad avere dei contratti collettivi<br />
e fare sì che i singoli Comuni<br />
non siano lasciati soli a fare contratti<br />
ciascuno per sé. Se ogni Provincia<br />
ha un unico contratto per lo smaltimento<br />
di rifiuti, con un un’unica<br />
società o associazione temporanea<br />
di impresa che li smaltisce, queste<br />
società che smaltiscono avranno<br />
contestualmente la gestione degli<br />
impianti di trattamento, e due società<br />
private che gestiscono i due<br />
termovalorizzatori di Ottana e Cagliari,<br />
previsti dal Piano energetico<br />
e ambientale regionale’’.<br />
‘’Tutto questo ci sembra un sistema<br />
coordinato che può funzionare,<br />
soprattutto può far risparmiare<br />
soldi ai nostri cittadini. Dietro<br />
questo ci sono impianti di riciclaggio<br />
dove noi ci auguriamo<br />
che nasca anche <strong>del</strong>l’impresa in<br />
Sardegna, che ancora non c’è,<br />
nel recupero e nel trattamento<br />
di questi materiali. Noi stiamo<br />
già oggi pagando per il recupero<br />
e lo smaltimento <strong>del</strong>le gomme<br />
da automobile quando andiamo<br />
dal gommista. Però le gomme in<br />
realtà sono abbandonate nei posti<br />
più impensabili in Sardegna e lo<br />
stesso stiamo già pagando come<br />
consumatori, quando cambiamo<br />
i frigoriferi per lo smaltimento e<br />
in realtà non c’è nulla ancora che<br />
funzioni per i beni ingombranti’’.<br />
La conclusione di Renato Soru è<br />
stata netta: ‘’Discutiamo ancora,<br />
l’approvazione <strong>del</strong> Piano dei Rifiuti<br />
in Giunta è l’avvio <strong>del</strong> procedimento,<br />
non la conclusione. Poi bisognerà<br />
arrivare presto a decidere, e noi<br />
ci assumeremo la responsabilità,<br />
avendo chiaro che un’unica autorità<br />
d’ambito, un prezzo unico per tutti<br />
i cittadini sardi, in futuro forse una<br />
sola società come suggerisce qualcuno<br />
di voi, serve a fare funzionare<br />
meglio il sistema e a renderlo meno<br />
costoso per i Sardi’’.<br />
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Politica<br />
LA PROVINCIA GETTA LE BASI DEL PROGETTO<br />
SUI PIANI SOCIALI DEI SERVIZI ALLE PERSONE<br />
Si partirà dall’assistenza domiciliare.<br />
Sarà un progetto che, via via nel<br />
tempo, andrà ad interessare l’intero<br />
pianeta dei “servizi alle persone” che<br />
vedranno insieme, sinergicamente,<br />
ASL, Provincia e Comuni. Con il<br />
quadro istituzionale collaboreranno<br />
il Terzo Settore e le associazioni di<br />
volontariato. Il Piano in argomento,<br />
Plus (Piano Locale Unitario dei Servizi),<br />
sarà coordinato e gestito dalla<br />
Provincia mediante l’articolazione<br />
dei due Distretti socio-sanitari di Carbonia<br />
e Iglesias in attuazione <strong>del</strong>le<br />
Legge 23/2005 e <strong>del</strong>le linee guida i<br />
cui alla Delibera <strong>del</strong>la Giunta Regionale<br />
n. 23/30 <strong>del</strong> 30 maggio 2006.<br />
“I PLUS, ha spiegato il Presidente<br />
<strong>del</strong>la Provincia Pierfranco Gaviano,<br />
vogliono essere dei piani sociali e<br />
socio-sanitari <strong>del</strong>l’intero Distretto,<br />
non la sommatoria dei Piani sociali<br />
dei singoli Comuni, ma, oltre la Programmazione<br />
dei servizi per ciascun<br />
Comune <strong>del</strong> Distretto, per quanto<br />
possibile programmati con metodologie<br />
e criteri comuni e condivisi,<br />
conterranno la programmazione per<br />
il 2007 di almeno un servizio a livello<br />
Marinella Grosso<br />
distrettuale, da gestire in forma associata”.<br />
Il primo passo riguarderà proprio<br />
l’assistenza domiciliare. Ma i settori<br />
d’intervento, nel tempo, riguarderanno<br />
la terza età, l’emarginazione,<br />
REGIONE E RICERCA<br />
“Nel prossimo bilancio la Regione<br />
investirà in maniera ancora più importante<br />
<strong>del</strong> passato nella ricerca e<br />
nell’economia <strong>del</strong>la conoscenza’’.<br />
Lo ha detto il Presidente <strong>del</strong>la Regione,<br />
Renato Soru, intervenendo<br />
al seminario “Il VII Programma<br />
Quadro di ricerca e sviluppo comunitario.<br />
L’industria nel futuro”,<br />
organizzato dalla Confindustria<br />
Sardegna in collaborazione con la<br />
Commissione Europea.<br />
‘’Alla fine, ha detto Soru, credo<br />
che siamo sulla buona strada.<br />
L’economia <strong>del</strong>la conoscenza è<br />
l’economia di Lisbona. Abbiamo<br />
fatto <strong>del</strong>le cose importanti nella<br />
tutela <strong>del</strong> paesaggio, che è l’altro<br />
grande filone <strong>del</strong> pensiero europeo:<br />
la conoscenza e l’ambiente.<br />
E la Sardegna si sta muovendo assolutamente<br />
in maniera coerente<br />
in queste due strade, tra conoscenza<br />
e ambiente”.<br />
A proposito <strong>del</strong> bilancio regionale,<br />
e <strong>del</strong>le responsabilità che derivano<br />
dagli investimenti in ricerca che la<br />
Regione continuerà a fare, il Presidente<br />
ha detto: “Nelle prossime<br />
settimane si discuterà il bilancio<br />
per il prossimo anno, compresi<br />
gli investimenti per l’Università<br />
e quindi per l’educazione e per la<br />
ricerca universitaria. Siamo sicuri<br />
che i Senati Accademici stiano<br />
facendo il massimo per collaborare<br />
al meglio, per massimizzare il<br />
valore <strong>del</strong> sistema sardo <strong>del</strong>l’Università?<br />
Siamo sicuri che non stiano<br />
moltiplicando i corsi di laurea<br />
inutilmente? Siamo sicuri che a<br />
volte non stiamo producendo altri<br />
disoccupati solamente per fare<br />
nuovi corsi di laurea di cui non<br />
se ne comprende l’utilizzo, se ne<br />
comprendono solamente i costi?<br />
E quanti dei fondi per la ricerca<br />
vanno effettivamente alla ricerca<br />
migliore e non alla ricerca chissà<br />
come, anche dentro l’Università?”<br />
“Le Università devono lavorare<br />
assieme, ha detto ancora il Presidente.<br />
L’Università come la politica<br />
e la Pubblica Amministrazione<br />
devono essere migliori e tutta la<br />
Sardegna deve essere migliore.<br />
Marco Massa<br />
la disabilità mentale e fisica, i servizi<br />
<strong>del</strong>l’infanzia.<br />
“Il sistema integrato, ha spiegato l’Assessore<br />
provinciale dei Servizi Sociali<br />
Marinella Grosso, è uno strumento<br />
di protezione sociale attiva, perché<br />
mira a rimuovere le cause. Nella<br />
realtà <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> i principi<br />
<strong>del</strong>la riforma sono stati rafforzati dalla<br />
grande partecipazione ai lavori di<br />
elaborazione <strong>del</strong> progetto. Con noi<br />
hanno operato Comuni, volontariato,<br />
tecnici, specialisti i quali, attraverso<br />
tavoli tematici, hanno consentito<br />
di individuare dimensione dei vari<br />
fenomeni e priorità d’intervento. In<br />
questa fase hanno svolto un ruolo di<br />
primo piano la Asl e il Formez che ha<br />
il ruolo di consulente. La Provincia,<br />
ha ulteriormente precisato l’Assessore<br />
Grosso, non gestisce direttamente<br />
le risorse indispensabili per portare<br />
avanti il progetto. La Provincia ha<br />
un ruolo di promozione <strong>del</strong>le attività,<br />
concorre alla programmazione locale<br />
<strong>del</strong> sistema integrato dei servizi<br />
alla persona e cura il coordinamento<br />
<strong>del</strong>le politiche di propria competenza<br />
con le politiche sociali, promovendo<br />
la costruzione di una base conoscitiva<br />
di dati comuni ed omogenea tra<br />
i due Distretti, a garanzia <strong>del</strong>la confrontabilità<br />
<strong>del</strong>le analisi dei profili <strong>del</strong><br />
territorio, nelle more <strong>del</strong>l’avvio <strong>del</strong><br />
sistema informativo sociale”.<br />
LA CHIRURGIA PEDIATRICA<br />
RESTERA’ AD IGLESIAS<br />
Presidio Ospedaliero “Crobu”<br />
11<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
FINANZIATI I PIANI<br />
SOSTEGNO DISABILI<br />
Oltre 36 milioni di euri per sostenere<br />
le persone con gravi disabilità e le loro<br />
famiglie. Su proposta <strong>del</strong>l’Assessorato<br />
<strong>del</strong>la Sanità, la Giunta ha approvato il<br />
provvedimento che assegna ai Comuni<br />
finanziamenti per i piani personalizzati<br />
di sostegno e rientra in un quadro<br />
più generale, che mira a sviluppare la<br />
domiciliarità dei servizi alla persona,<br />
affiancando le famiglie e puntando<br />
a migliorare la qualità <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong><br />
disabile. I piani saranno finanziati dal<br />
primo gennaio 2007, dando certezza e<br />
continuità nel sostegno.<br />
Rilevante il numero dei piani approvati<br />
e finanziati: a fronte di 9222 domande,<br />
sono stati accolti 8396 interventi, un dato<br />
che porta la Sardegna ad essere guardata<br />
dalle altre Regioni d’Italia come esempio<br />
di applicazione <strong>del</strong>la legge 162.<br />
“E’ un segnale importante, ha detto<br />
l’Assessore Dirindin, perché, a differenza<br />
di quanto accadeva nel passato,<br />
per il secondo anno consecutivo i<br />
disabili e loro famiglie sanno di poter<br />
contare sull’assistenza, e non devono<br />
aver timore di interrompere il piano<br />
personalizzato o di dover attendere per<br />
i finanziamenti”.<br />
Il reparto di chirurgia pediatrica continuerà<br />
ad operare ad Iglesias. Lo ha<br />
precisato l’Assessore regionale <strong>del</strong>la<br />
Sanità Nerina Dirindin nel corso<br />
di un incontro con i Sindaci <strong>del</strong>la<br />
Provincia <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> che<br />
avevano cercato di arginare l’ipotesi<br />
<strong>del</strong> trasferimento a Cagliari di questo<br />
reparto d’eccellenza <strong>del</strong>la sanità<br />
sarda. All’incontro erano presenti<br />
anche rappresentanti <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />
provinciale, guidati dal<br />
Presidente Pierfranco Gaviano.<br />
L’Assessore Dirindin ha confermato<br />
Nel corso degli ultimi anni è stato fatto<br />
un rilevante lavoro per semplificare le<br />
procedure, recuperare i ritardi nell’erogazione<br />
dei finanziamenti, assicurare<br />
continuità all’assistenza di chi beneficia<br />
dei piani personalizzati.<br />
I finanziamenti sono assegnati sulla<br />
base di criteri stabiliti con <strong>del</strong>iberazione<br />
<strong>del</strong> 1 luglio 2005, e si inseriscono<br />
nella rete di interventi recentemente<br />
approvati: il programma “Ritornare a<br />
casa”, per il rientro in famiglia di persone<br />
attualmente inserite in strutture<br />
residenziali; l’istituzione <strong>del</strong> registro<br />
pubblico <strong>del</strong>le assistenti familiari; la<br />
riorganizzazione <strong>del</strong>l’Assistenza Domiciliare<br />
Integrata (ADI).<br />
Per l’Assessore Dirindin “è necessario<br />
coordinare i piani personalizzati con i<br />
programmi regionali che promuovono<br />
la domiciliarità dei servizi alla persona.<br />
L’armonizzazione tra interventi<br />
dovrà essere valutata con il coinvolgimento<br />
dei soggetti pubblici, <strong>del</strong>le associazioni<br />
che operano nel settore, con la<br />
Commissione consultiva che in questi<br />
anni ha assicurato fattiva collaborazione<br />
nel definire i criteri di valutazione e<br />
finanziamento dei piani”.<br />
l’impegno di mantenere ad Iglesias<br />
l’attività di chirurgia pediatrica, che<br />
potrà essere svolta con la massima<br />
sicurezza per pazienti ed operatori, a<br />
differenza di quanto sarebbe accaduto<br />
se il reparto fosse rimasto al “Crobu”.<br />
Tenuto conto di quanto la chirurgia<br />
pediatrica rappresenta per il territorio,<br />
l’Assessore ha assicurato il suo<br />
impegno per una più chiara formulazione<br />
nel Piano sanitario Regionale,<br />
che tenga conto <strong>del</strong>la preoccupazioni<br />
dei cittadini e <strong>del</strong>la professionalità<br />
che operano nel territorio.<br />
A CARBONIA: LOCALITA’ SIRAI
14<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
Politica<br />
AVVIATA LA SECONDA FASE<br />
DEL PIANO STRATEGICO<br />
DEL COMUNE DI IGLESIAS<br />
Alfio Gessa<br />
Iglesias<br />
Iglesias è entrata nella seconda fase<br />
<strong>del</strong> processo per l’elaborazione <strong>del</strong><br />
Piano Strategico comunale. Si tratta<br />
di un programma che vedrà il Comune,<br />
nei prossimi dieci anni, svilupparsi<br />
e dotarsi di servizi rispondenti<br />
all’interesse più generale non<br />
solo in funzione dei propri amministrati,<br />
ma tenendo conto anche <strong>del</strong><br />
ruolo di città Capoluogo e quindi riferimento<br />
di servizi sovracomunali.<br />
“Il Piano Strategico, si legge nella<br />
nota diffusa dal Comune, ha come<br />
finalità la costruzione di un documento<br />
che individui i problemi, le<br />
opportunità, gli obiettivi e gli scenari<br />
di sviluppo <strong>del</strong> territorio di Iglesias”.<br />
Proprio per elaborare un Piano Strategico<br />
“condiviso”, come ha precisato<br />
il Sindaco Pierluigi Carta, sono stati<br />
individuati i “focus group” ai quali<br />
sono stati invitati esponenti <strong>del</strong>le<br />
associazioni locali, <strong>del</strong>le categorie<br />
economiche e professionali, dei soggetti<br />
istituzionali, per conoscere e<br />
discutere dei loro punti di vista, <strong>del</strong>le<br />
loro proposte, dei problemi specifici<br />
relativamente a temi che sono stati<br />
focalizzati: riqualificazione e pianificazione<br />
urbana, infrastrutture e reti<br />
di comunicazione, cultura e risorse<br />
umane, servizi collettivi e sociali,<br />
attività produttive ed industriali, agricoltura<br />
e ambiente, turismo integrato.<br />
“Occorre ripensare la città, ha<br />
spiegato il Sindaco, partendo dalla<br />
situazione attuale, superando i<br />
limiti <strong>del</strong>l’attività amministrativa<br />
locale, per raccordarsi, soprattutto<br />
nei servizi, col territorio che fa<br />
riferimento alla città Capoluogo”.<br />
In altre parole il Piano Strategico<br />
sarà uno strumento di pianificazione<br />
comunale, però<br />
con porte aperte al territorio.<br />
FINALITA’ DEL PIANO STRATEGICO<br />
Iglesias<br />
Iglesias<br />
Con il Piano strategico si intendono<br />
creare le migliori condizioni per<br />
attuare le scelte di tipo strategico<br />
contenute nei documenti principali<br />
elaborati di recente per l’area di<br />
Iglesias e le nuove scelte che si potranno<br />
identificare nel corso <strong>del</strong>la<br />
elaborazione <strong>del</strong> piano strategico<br />
stesso. La preparazione <strong>del</strong> Piano<br />
in argomento richiede un confronto<br />
con gli indirizzi dei principali<br />
soggetti pubblici e privati <strong>del</strong>l’area,<br />
in modo da calibrare le scelte su<br />
una base di consenso più ampia di<br />
quella istituzionale in senso stretto<br />
che le ha formate. Allo stesso<br />
tempo, il Piano mira a stimolare<br />
il confronto tra tutti i soggetti interessati<br />
allo sviluppo <strong>del</strong>l’area, al<br />
fine di individuare nuove linee di<br />
azione strategica o nuovi obiettivi e<br />
nuovi progetti per linee già definite.<br />
Il Piano, quindi, ha la funzione di<br />
dare risposte operative ad una serie<br />
di problemi, ma nel processo di<br />
costruzione non ci si deve occupare<br />
di tutti i numerosi problemi (urbanistici,<br />
economici, sociali e culturali),<br />
intesi in senso generale, ancora<br />
da risolvere, e che in una ottica<br />
settoriale sono ritenuti importanti,<br />
ma solo dei problemi che hanno<br />
una valenza strategica per tutta la<br />
comunità urbana <strong>del</strong>la città di Iglesias.<br />
Non solo. Esso ha come finalità<br />
la costruzione di un documento<br />
che individui i problemi, le opportunità,<br />
gli obiettivi e gli scenari di<br />
sviluppo <strong>del</strong> territorio di Iglesias.<br />
Il Piano strategico serve a definire<br />
uno scenario <strong>del</strong> mutamento territoriale<br />
che accompagni il complesso<br />
<strong>del</strong>le politiche urbane e costituisca<br />
così uno strumento in grado<br />
di informare le diverse attività<br />
<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale.<br />
Un processo partecipativo finalizzato,<br />
in prima istanza, alla costruzione<br />
<strong>del</strong>le politiche di sviluppo di<br />
una comunità deve porsi gli obiettivi<br />
di: A) coinvolgere la comunità<br />
locale nella costruzione di una<br />
visione <strong>del</strong>lo sviluppo futuro che<br />
affronti i temi essenziali <strong>del</strong> processo<br />
di trasformazione territoriale ed<br />
economico-sociale; B) raccogliere<br />
ed interpretare la domanda locale,<br />
con riferimento alle opportunità,<br />
alle risorse e ai problemi <strong>del</strong>lo sviluppo<br />
per come sono percepiti dalla<br />
società di Iglesias; C) utilizzare<br />
la conoscenza specifica <strong>del</strong> territorio<br />
da parte degli abitanti e degli<br />
attori organizzati presenti nella<br />
città, che costituisce una fonte essenziale<br />
per la formulazione di un<br />
progetto realmente capace di cogliere<br />
le diverse dimensioni <strong>del</strong>la situazione<br />
locale; D) mettere a frutto<br />
la competenza progettuale presente<br />
fra gli abitanti e gli attori locali, una<br />
competenza cruciale per il governo<br />
dei processi di trasformazione; E)<br />
contribuire a fare <strong>del</strong>la costruzione<br />
<strong>del</strong> Piano un evento nel quale la società<br />
locale sia effettivamente coinvolta<br />
nelle sue diverse articolazioni.<br />
Attraverso il Piano Strategico si è<br />
previsto di cercare di stabilire le migliori<br />
relazioni che l’area di Iglesias<br />
intende sviluppare nell’interesse<br />
globale <strong>del</strong>la sua comunità, evidenziando<br />
la complementarietà tra<br />
Iglesias e altre città, in primo luogo<br />
le città gemellate, per trarre forza<br />
e vantaggi da relazioni privilegiate<br />
e preziose e per dare vigore a un<br />
profilo alto <strong>del</strong>la città in un contesto<br />
più ampio di quello territoriale.<br />
CARBONIA<br />
VIA LIBERA ALLA REALIZZAZIONE<br />
DEL CENTRO INTERMODALE<br />
Il Servizio Sostenibilità<br />
Ambientale<br />
e Valutazione<br />
Impatti (SAVI) ha<br />
concluso l’istruttoria<br />
<strong>del</strong>la procedura<br />
di verifica di<br />
assoggettabilità a<br />
valutazione di impatto<br />
ambientale<br />
<strong>del</strong>l’intervento<br />
“Centro Intermodale<br />
per passeggeri”,<br />
presentato<br />
dal Comune di<br />
Carbonia in data<br />
8 giugno 2006.<br />
Il progetto consiste<br />
nella realizzazione<br />
di un centro intermodale<br />
per lo scambio ferro-gomma<br />
nella zona tra la via Roma e la<br />
via Costituente di Carbonia, in<br />
prossimità <strong>del</strong>la testata dei binari<br />
esistenti. Un porticato a doppia<br />
altezza raccorderà tutti gli accessi,<br />
quelli alla stazione ferroviaria,<br />
con i treni posti sulla quota più<br />
bassa, e quelli alla stazione degli<br />
autobus, in quota, sul retro <strong>del</strong><br />
portico. Il fabbricato viaggiatori<br />
sarà articolato su due livelli: un<br />
piano di ingresso dalla pubblica<br />
via alla quota stradale e un piano<br />
di accesso ai treni alla quota dei<br />
binari (- 3,50).<br />
Gli altri locali, al piano <strong>del</strong>la piazza<br />
saranno adibiti a servizi complementari<br />
<strong>del</strong> trasporto. Inoltre,<br />
sotto la copertura al piano piazza,<br />
sono previsti nuclei di attrezzature<br />
e servizi, quali locali caffetteria ed<br />
edicola. Il progetto è caratterizzato<br />
dai seguenti parametri dimensionali:<br />
a) superficie totale interessata:<br />
27.600 mq; volumetria totale<br />
massima: 25.000 mc; superficie<br />
fondiaria di pertinenza fabbricati:<br />
6.860 mq; superficie per verde e<br />
parcheggi: 12.980 mq; superficie<br />
per strade e piazze: 7.760 mq; Il<br />
SAVI, visto anche il parere favorevole<br />
reso dal Servizio Tutela <strong>del</strong><br />
Paesaggio di Cagliari, con nota n.<br />
6587 <strong>del</strong> 15 settembre 2006, ha<br />
concluso l’istruttoria escludendo<br />
l’assoggettamento <strong>del</strong>l’intervento<br />
alla ulteriore procedura di VIA,<br />
a condizione che siano rispettate<br />
le prescrizioni di<br />
seguito riportate,<br />
che dovranno<br />
essere recepite<br />
nel progetto da<br />
sottoporre ad<br />
autorizzazione:<br />
1. durante la fase<br />
di cantiere dovrà<br />
essere effettuata<br />
la manutenzione<br />
La Segreteria Territoriale<br />
CISL FP ha organizzato in<br />
data 05 Dicembre u.s. un’assemblea<br />
dei lavoratori iscritti<br />
e non <strong>del</strong> comune di Iglesias<br />
alla quale ha partecipato il<br />
Segretario Regionale Davide<br />
Paderi.<br />
Durante i lavori si sono affrontate<br />
e dibattute numerose<br />
problematiche come la<br />
riforma <strong>del</strong>la legge regionale<br />
1/77, le riforme <strong>del</strong> sistema<br />
<strong>del</strong>le AA.LL. <strong>del</strong>la Regione ,<br />
la legge Regionale 9/06 e la<br />
parificazione contrattuale per<br />
i lavoratori degli enti locali.<br />
Nel corso <strong>del</strong>l’assemblea nel<br />
dibattito sono emerse numerose<br />
problematiche esistenti<br />
all’interno <strong>del</strong> Comune.<br />
La poca chiarezza e trasparenza<br />
<strong>del</strong> fondo incentivante<br />
che l’Amministrazione vorrebbe<br />
decurtare a causa <strong>del</strong>le<br />
difficoltà finanziarie in cui<br />
versa l’ente le quali ha nostro<br />
parere non devono essere<br />
scaricate sui lavoratori<br />
periodica dei macchinari e <strong>del</strong>le<br />
attrezzature, in modo da mantenerle<br />
in efficienza e limitarne le<br />
emissioni in atmosfera; se eseguita<br />
in situ, la manutenzione<br />
dovrà avvenire in aree attrezzate,<br />
per evitare riversamenti di oli e<br />
carburante sul terreno; in caso di<br />
contaminazione accidentale, il<br />
terreno contaminato dovrà<br />
essere rimosso e conferito in discarica<br />
autorizzata;<br />
2. i materiali movimentati in fase<br />
di cantiere dovranno essere riutilizzati,<br />
laddove possibile, in conformità<br />
all’art. 186 <strong>del</strong> D.Lgs.<br />
152/2006 e i residui dovranno<br />
essere smaltiti in conformità alle<br />
leggi vigenti in materia;<br />
3. i macchinari e le attrezzature<br />
impiegati per gli scavi e i movimenti<br />
di materiali dovranno essere<br />
dotati di dispositivi di attenuazione<br />
<strong>del</strong> rumore, nel rispetto<br />
<strong>del</strong>la normativa vigente;<br />
4. per limitare la dispersione<br />
<strong>del</strong>le polveri in atmosfera nei<br />
periodi asciutti, in particolare<br />
nelle giornate ventose, durante le<br />
operazioni di scavo le superfici<br />
dovranno essere frequentemente<br />
bagnate con acqua, o, in alternativa,<br />
trattate con agenti polimerici<br />
incrostanti; inoltre, i cassoni<br />
dei camion per il trasporto dei<br />
materiali dovranno essere regolarmente<br />
coperti;<br />
5. ai sensi <strong>del</strong>la normativa vigente,<br />
dovrà essere realizzato un<br />
manufatto per raccogliere e inviare<br />
alla rete <strong>del</strong>le acque reflue,<br />
POSTA IN REDAZIONE<br />
o ad apposito impianto di trattamento,<br />
le acque meteoriche di<br />
dilavamento provenienti da tutte<br />
le superfici impermeabilizzate<br />
(aree parcheggi, piazzali di sosta<br />
e aree di manovra dei bus, piazza<br />
stazione); la vasca dovrà essere<br />
dimensionata, quantomeno, sulla<br />
base di un evento meteorico che<br />
in quindici minuti recapiti alla<br />
rete di raccolta 5 mm di pioggia<br />
uniformemente distribuiti sulla<br />
superficie scolante con coefficiente<br />
di afflusso pari a 1;<br />
6. i rinverdimenti <strong>del</strong>le aree indicate<br />
nelle planimetrie di progetto<br />
dovranno essere effettuati mediante<br />
l’impianto di specie autoctone<br />
ed evitando quelle ritenute<br />
ad alta allergenicità in base alle<br />
attuali conoscenze scientifiche;<br />
per il mascheramento dei parcheggi<br />
previsti, nella fascia compresa<br />
tra la nuova viabilità (via<br />
Roma disassata) e i parcheggi<br />
auto, dovrà essere impiantata una<br />
siepe arbustiva; per la sistemazione<br />
<strong>del</strong>la scarpata presso i binari<br />
<strong>del</strong>la ferrovia, dovranno essere<br />
impiegate specie arbustive <strong>del</strong>la<br />
macchia mediterranea, evitando<br />
l’impianto monospecifico.<br />
Sulla base di quanto sopra, la<br />
Giunta regionale ha <strong>del</strong>iberato di<br />
non sottoporre all’ulteriore procedura<br />
di VIA il progetto relativo<br />
al “Centro Intermodale per passeggeri”<br />
presentato dal Comune<br />
di Carbonia. Lo stesso ente potrà<br />
dar seguito alla progettazione definitiva<br />
e all’appalto <strong>del</strong>l’opera.<br />
Le numerose e costose consulenze<br />
che vengono date a<br />
professionisti esterni (che noi<br />
chiediamo di ridurre, anzi di<br />
eliminare <strong>del</strong> tutto) una politica<br />
contraria e umiliante nei<br />
confronti <strong>del</strong>le risorse umane<br />
e professionali presenti all’interno<br />
<strong>del</strong>l’amministrazione<br />
I concorsi per l’acquisizione<br />
di professionalità dall’esterno,<br />
senza prima procedere<br />
alle progressioni verticali e<br />
orizzontali per il personale<br />
interno per poi assumere qualifiche<br />
più basse, realizzando<br />
soddisfazione <strong>del</strong>le professionalità<br />
interne e a lo stesso<br />
tempo economie di scala.<br />
Le continue e immotivate mobilità<br />
interne.<br />
Lo squilibrio nell’organico<br />
che si sta creando all’interno<br />
<strong>del</strong>l’Ente a causa dei trasferimenti<br />
di personale da enti<br />
soppressi, i quali si portano<br />
appresso un salario accessorio<br />
consistente che, se non si<br />
interviene a monte, va a decurtare<br />
le già magre risorse a<br />
disposizione <strong>del</strong> Fondo.<br />
Occorre pertanto un ripristino<br />
<strong>del</strong> confronto a tutto campo<br />
mettendo la risorsa umana<br />
al centro <strong>del</strong>l’azione politica<br />
e organizzativa <strong>del</strong> Comune,<br />
senza slogan e mettendo risorse<br />
e interventi di valorizzazione.<br />
La CISL FP chiede al Signor<br />
Sindaco e a tutta l’Amministrazione<br />
<strong>del</strong> Comune di<br />
Iglesias l’attivazione di un<br />
tavolo di confronto, per dare<br />
risposte adeguate e risolutive<br />
a tutte le problematiche sopra<br />
riportate e nel contempo che<br />
con la <strong>del</strong>egazione trattante<br />
Rsu ci sia una disponibilità<br />
concreta a migliorare la situazione<br />
da subito e senza<br />
rinvii.<br />
La differenza tra le parole e i<br />
fatti si vedrà a breve e la Cisl<br />
è pronta a lottare per costringere<br />
il Comune a cambiare<br />
rotta.<br />
Il Segretario Generale<br />
Territoriale CISL FP<br />
Roberto Fallo
Politica<br />
Nuoro<br />
Il capoluogo di provincia<br />
non ha un canile<br />
comunale. La struttura<br />
convenzionata, il canile<br />
di Macomer, è a circa 50<br />
chilometri di distanza.<br />
Macomer, località Monte<br />
Muradu<br />
Buggerru<br />
Panoramica <strong>del</strong> piazzaletto<br />
LA 19^ COMUNITA’ MONTANA DI IGLESIAS<br />
HA REALIZZATO A MUSEI UN CANILE<br />
DOTATO DEI PIU’ MODERNI SERVIZI<br />
Finalmente, è stato possibile<br />
rendere operativa la struttura<br />
<strong>del</strong> canile-gattile sanitario e<br />
rifugio, realizzata dalla I9ª<br />
Comunità Montana nel territorio<br />
<strong>del</strong> Comune di Musei,<br />
Comune che ha avuto la sensibilità<br />
di mettere a disposizione,<br />
allo tal scopo, una superficie<br />
pubblica. La struttura<br />
consentirà di contribuire a<br />
risolvere il grave e perdurante<br />
problema <strong>del</strong> randagismo nel<br />
territorio, sia a vantaggio degli<br />
animali abbandonati che<br />
<strong>del</strong>la salute e igiene pubblica.<br />
E questo grazie anche alle sollecitazioni<br />
ricevute, affinché<br />
la Comunità Montana operasse<br />
in tal senso, da parte dei<br />
Comuni più attenti al fenomeno,<br />
<strong>del</strong>la ASL 7, <strong>del</strong>le Associazioni<br />
e di singoli cittadini.<br />
Il canile-gattile, facilmente<br />
raggiungibile dalla SS. 130 percorrendo<br />
il bivio Pineta Musei<br />
per circa un Km, si sviluppa<br />
su un’area di 3 Ha.<br />
La struttura comprende<br />
un reparto riservato ai<br />
cani in custodia temporanea<br />
(canile sanitario), un<br />
reparto riservato ai cuccioli, un<br />
reparto di ricovero permanente<br />
(canile rifugio), per un totale<br />
complessivo di 92 box in grado<br />
di accogliere circa 270 cani.<br />
Essa, inoltre, ha la possibilità<br />
di essere ampliata, data l’organizzazione<br />
modulare, atta<br />
a triplicare le accoglienze. Vi<br />
sono, inoltre, paddock e area<br />
di deambulazione libera per<br />
5.000mq, area per mostre per<br />
3.000mq, ambulatorio attrezzato,<br />
conufficio accettazione,<br />
sala attesa, sala visite, sala<br />
chirurgica, camera oscura e<br />
locale RX, servizi igienici,<br />
locale attrezzato cucine e dispensa,<br />
casa custode, locale<br />
di servizio per quadri elettrici<br />
generali, autoclavi, serbatoio<br />
riserva idrica, impianto di depurazione<br />
con struttura in c.a.<br />
“In attesa che nascesse il nuovo<br />
canile-gattile, ha detto il<br />
Presidente <strong>del</strong>la 19^ Comunità<br />
Montana Marco Marras,<br />
abbiamo sostenuto ogni<br />
sforzo che l’Associazione “Il<br />
Tel.0785.70444 Cani 270<br />
cani, comuni convenzionati<br />
8, dipendenti 3.<br />
Responsabile: Antonello<br />
Dettori - Associazione<br />
“MONDOCANE”<br />
Luce, acqua corrente,<br />
depuratore è quanto di<br />
meglio si può trovare in<br />
Sardegna. I box sono<br />
60, divisi in due aree:<br />
una per i cani appena<br />
arrivati, l’altra per i<br />
cani già ambientati nella<br />
struttura. Davanti alle<br />
due schiere di box, un<br />
cortile di 30m per70m.<br />
Attorno alle gabbie domina<br />
il verde. La struttura<br />
è fornita di un’area<br />
di deambulazione e di<br />
un laghetto artificiale.<br />
Nel magazzino cibo a<br />
volontà. L’ambulatorio<br />
è ben fornito di medicinali.<br />
All’ingresso un<br />
cartello indica gli orari<br />
di apertura al pubblico.<br />
Siti<br />
Visitabili<br />
Per le prenotazioni<br />
telefonare al servizio visite:<br />
tel. 0781.491300<br />
fax 0781.491395<br />
o via e-mail:<br />
segr.dir@igeaminiere.it<br />
Attività di Bonifica e Recupero<br />
Arenas<br />
Panoramica ripristino<br />
Massimo Carta<br />
Rifugio” ha compiuto nella<br />
custodia dei cani randagi,<br />
sopperendo ad una carenza<br />
dei Comuni, titolari <strong>del</strong>la funzione<br />
inerente la prevenzione<br />
<strong>del</strong> randagismo. La Comunità<br />
Montana stessa ha sostenuto<br />
l’attività di volontariato<br />
di detta Associazione assegnandole<br />
annualmente dodici<br />
milioni <strong>del</strong>le vecchie lire per<br />
tre anni (2000/2002), oltre 20<br />
milioni nel 2003, 21 milioni<br />
nel 2004 e oltre 31 milioni<br />
nel 2005 e anche nel 2006<br />
hanno già percepito 12 milioni,<br />
sempre <strong>del</strong>le vecchie lire.<br />
Tutto ciò, non perché venisse<br />
retribuito il loro lavoro che,<br />
per legge, deve essere gratuito,<br />
altrimenti non si parlerebbe di<br />
volontariato, ma per la copertura<br />
di spese inerenti cibo e<br />
medicinali e varie per i randagi<br />
ospitati ed anche rimborsi<br />
spese da loro sostenute, quali<br />
benzina ecc. per le auto usate<br />
nell’attività. Si è trattato, peraltro,<br />
di un riconoscimento<br />
ricevuto anche dal Comune di<br />
Iglesias in forma anche ben<br />
più consistente <strong>del</strong>la nostra”.<br />
In forma gestionale <strong>del</strong> tutto<br />
provvisoria, la nuova struttura<br />
è stata affidata al titolare<br />
Marco Marras<br />
GESTIONE PROVVISORIA<br />
DI UN SERVIZIO NUOVO<br />
“In questa fase, ha spiegato il<br />
Presidente <strong>del</strong>la 19^ Comunità<br />
Montana Marco Marras, si è ritenuto<br />
opportuno affidare per un<br />
periodo limitato, in via provvisoria<br />
quindi, la gestione <strong>del</strong> canile-gattile<br />
ad una organizzazione<br />
che in Sardegna desse maggiore<br />
affidamento sotto tutti punti di<br />
vista. Ciò, soprattutto, in attesa<br />
di poter disporre di maggiori e<br />
più certi elementi di valutazione<br />
per l’affidamento definitivo,<br />
che avverrà, obbligatoriamente,<br />
tramite apposita procedura ad<br />
evidenza pubblica, anche in considerazione<br />
<strong>del</strong>la recente entrata<br />
in vigore <strong>del</strong>la nuova normativa<br />
in materia.<br />
Nel frattempo andremo a quantificare<br />
bene il fenomeno dei<br />
randagi, sia quelli già ospitati<br />
da associazioni varie, o strutture<br />
private, ma soprattutto quelli<br />
ancora liberi. Inoltre avremo<br />
modo di monitorare l’intera nuova<br />
struttura, al fine di verificare,<br />
attraverso il funzionamento <strong>del</strong>la<br />
stessa per alcuni mesi, l’avvio e<br />
la funzionalità di tutti i sistemi<br />
<strong>del</strong> più moderno ed attrezzato<br />
canile esistente nell’Isola,<br />
“Mondo cane” di Macomer.<br />
Ciò, nelle more di affinamen-<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006 15<br />
to dei processi gestionali e di Lega Nazionale per la difesa<br />
conoscenza <strong>del</strong> fenomeno <strong>del</strong> <strong>del</strong> cane” e “Afes”, secondo<br />
randagismo nel <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />
quanto da loro dichiarato,<br />
Dopodichè dovrà esse-<br />
ed indicate nei moduli per la<br />
re bandita, come prescrive la raccolta di firme promossa da<br />
legge, regolare asta destinata “Il Rifugio”, non avrebbero<br />
a chi manifesti competenza, dato alcun sostegno per tale<br />
esperienza documentata e affidamento<br />
azione e pertanto risultereb-<br />
nel rapporto con gli bero arbitrariamente coinvol-<br />
animali ospitati nella struttura. te nella richiamata azione”.<br />
Purtroppo, come spesso accade,<br />
Per fortuna, la situazione<br />
anche in questo caso le<br />
polemiche non sono mancate,<br />
complessiva <strong>del</strong> settore in<br />
esame, è profondamente<br />
e talvolta sono state fuoriluogo.<br />
cambiata. Infatti quando un<br />
“Ci meraviglia non poco, Ente Pubblico, realizza strut-<br />
ha aggiunto il Presidente <strong>del</strong>la<br />
ture che devono erogare un<br />
Comunità Montana di Igle-<br />
servizio, hanno l’obbligo di<br />
sias, che l’Associazione “Il farlo con efficacia, efficienza<br />
Rifugio” abbia dato luogo alla oltre che nel rispetto di tutti<br />
raccolta di firme schierandosi<br />
i parametri di qualità che<br />
contro l’affidamento a favore quel dato servizio richiede.<br />
di “Mondo Cane”. Nei moduli<br />
Inoltre, il titolare di Mon-<br />
che vengono sottoposti alla do Cane ha, sin dai<br />
primi<br />
firma dei cittadini si sostiene<br />
che il lavoro fin qui svolto<br />
dall’Associazione stessa, sia<br />
stato “a titolo completamente<br />
gratuito”, lasciando intendere<br />
con quel “completamente”<br />
di non aver mai ricevuto<br />
alcun sostegno finanziario<br />
pubblico. Il lavoro personale<br />
dei volontari, e non dovremmo<br />
essere noi a ricordano ad<br />
una Associazione di Volontariato,<br />
deve essere per legge<br />
gratuito. Le Associazioni “La<br />
tecnologici presenti (depuratore<br />
in primo luogo). Di non secondaria<br />
importanza sarà la verifica<br />
e l’adeguatezza dei costi di soggiorno,<br />
che su base regionale<br />
sono quantificati in 2,10 euri il<br />
giorno pro capite, con l’esigenza<br />
di un buon trattamento per gli<br />
animali. Infine, anche a seguito<br />
<strong>del</strong>le continue sollecitazioni ricevute<br />
da ASL, Lega Nazionale<br />
per la difesa <strong>del</strong> cane, e soprattutto,<br />
dalle volontarie <strong>del</strong>l’Associazione<br />
“Il Rifugio” che continuamente<br />
sostenevano di non poter<br />
più reggere il carico inerente la<br />
cura degli animali da loro assistiti,<br />
e che dovevano, inoltre, rendere<br />
libera a favore <strong>del</strong> proprietario<br />
la superficie campestre da loro<br />
detenuta, per poter soddisfare le<br />
suddette esigenze era necessario<br />
ricorrere ad una gestione provvisoria.<br />
La scelta <strong>del</strong> soggetto<br />
gestore non e’ certo avvenuta ne’<br />
a caso, ne’ per danneggiare i volontari<br />
<strong>del</strong> nostro territorio, ma<br />
esclusivamente per garantire la<br />
migliore gestione, se pur provvisoria,<br />
possibile.<br />
contatti, dichiarato non solo<br />
che il personale che avrebbe<br />
operato, sotto la sua direzione,<br />
nella struttura di Musei<br />
avrebbe dovuto dimostrare<br />
di amare gli animali, ma che<br />
lo stesso sarebbe stato ricercato<br />
nel territorio iglesiente.<br />
“A tal proposito, ha precisato<br />
Marco Marras, in riferimento<br />
a certi articoli di stampa e<br />
documenti in circolazione che<br />
ci accusano di avere assunto<br />
“gente di Macomer” a discapito<br />
dei volontari disoccupati<br />
<strong>del</strong> “Il Rifugio”, va detto che<br />
in segno di considerazione, il<br />
sottoscritto ha promosso a suo<br />
tempo un incontro tra alcuni<br />
soci disoccupati <strong>del</strong>l’associazione<br />
e il gestore provvisorio,<br />
per incoraggiare una collaborazione<br />
di lavoro. A noi risulta<br />
che il gestore abbia manifestato<br />
la volontà di assumere tre soci<br />
disoccupati. Ma questi, che pur<br />
hanno fatto intendere al gestore<br />
di essere favorevoli all’assunzione<br />
(e quale migliore occasione<br />
per maturare esperienza nella<br />
gestione di una struttura a norma<br />
di legge), hanno, poi, evitato,<br />
qualsiasi ulteriore contatto.<br />
La realta’ vera e’ che quelle<br />
assunzioni sono state rifiutate.<br />
Infatti: occorreva individuare<br />
un soggetto dotato di esperienza<br />
non solo nella cura degli animali<br />
ma anche nella gestione di una<br />
struttura realizzata a norma di<br />
legge come la nostra.<br />
La Società “Mondo Cane” di<br />
Macomer, non solo possiede<br />
questo indispensabile requisito,<br />
ma, come chiunque può facilmente<br />
verificare su Internet, il<br />
canile dalla stessa realizzato e<br />
gestito (tra l’altro trattasi di iniziativa<br />
assunta con la L.R. 28/84<br />
per l’imprenditoria giovanile),<br />
con luce, acqua, corrente, depuratore,<br />
è risultato essere, da un<br />
indagine svolta a livello nazionale<br />
e commissionata dalla rivista<br />
“Panorama”, “quanto di meglio<br />
si può trovare in Sardegna”.<br />
Ecco perché non è stato possibile<br />
affidare all’Associazione di Volontariato<br />
“Il Rifugio”, seppur in<br />
via provvisoria, la struttura, per<br />
il semplice motivo che essa (pur<br />
riconoscendo le sue innegabili<br />
competenze nella cura dei cani)<br />
non ha mai maturato una esperienza<br />
specifica nella gestione di<br />
una struttura di accoglienza per<br />
gli animali abbastanza complessa<br />
come il canilegattile realizzato<br />
da questa Comunità Montana a<br />
norma di legge”.
Politica<br />
CARBONIA<br />
“MISSIONE INTERNAZIONALE DELLE CITTA’ “<br />
UN SEMINARIO PROMOSSO DALL’ISPROM<br />
Carbonia - Seminari ISPROM<br />
La città è un anello <strong>del</strong>la lunga<br />
catena che si collega, o dovrebbe<br />
collegarsi, con le altre<br />
realtà demografiche e che<br />
vivono un medesimo momento<br />
storico e sociale. Ognuna<br />
di queste si caratterizza per<br />
storia e condizione geoambientale.<br />
La realtà, però, vede<br />
ogni città, per un concetto<br />
fuorviante <strong>del</strong>la cooperazione,<br />
vivere e programmarsi in<br />
funzione <strong>del</strong> territorio che le<br />
sta d’intorno. Il che significa<br />
che la città, in senso lato,<br />
non vive sinergicamente con<br />
COLORS<br />
of<br />
ALUMINUM<br />
ILA<br />
INDUSTRIE LAMINAZIONE ALLUMINIO Spa<br />
Carbonia - Seminari ISPROM<br />
Elena Cossu<br />
le altre realtà, con le quali<br />
non condivide la pianificazione<br />
e i sistemi organizzativi.<br />
L’Isprom (Istituto di Studi e<br />
Programmi per il Mediterraneo)<br />
ha approfondito queste<br />
tematiche (Missione internazionale<br />
<strong>del</strong>le città) nel corso di<br />
un seminario per la cooperazione<br />
tra città che si affacciano<br />
sul fronte <strong>del</strong> Mediterraneo.<br />
Ne è venuto fuori un seminario<br />
assai specialistico e<br />
con la partecipazione di relatori<br />
e comunicatori di caratura<br />
internazionale che<br />
hanno focalizzato il ruolo e<br />
l’importanza che hanno le<br />
città, grandi e piccole, sia<br />
sotto il profilo storico che<br />
socio-economico, al di sopra<br />
<strong>del</strong>la programmazione politica<br />
che finora ha accentrato<br />
ogni decisione pianificatrice.<br />
“Oggi, ha detto il Presidente<br />
Isprom Felicetto Contu, vediamo<br />
città diverse senza un<br />
comune obiettivo. E’ questo<br />
un quadro difficile da accettare.<br />
Le città devono essere<br />
intese come nodi di una rete<br />
integrata. Per cui gli Stati<br />
e le Regioni devono incrementare<br />
il ruolo <strong>del</strong>la città”.<br />
Per il Sindaco di Carbonia<br />
Salvatore Cherchi, che ha<br />
portato il saluto <strong>del</strong>la città e<br />
degli altri Comuni sardi in<br />
qualità di Presidente <strong>del</strong>l’Anci<br />
sarda, ha detto che “le città<br />
sono elementi fondamentali<br />
per la questione economica,<br />
ma anche per le politiche di<br />
equilibrio sociale. Esse sono<br />
impegnate, in prima linea,<br />
nello sviluppo sostenibile <strong>del</strong><br />
territorio. La stessa UE, ha<br />
aggiunto il Presidente Anci<br />
Sardegna, ha affermato che<br />
“le città sono luogo in cui si<br />
concentra l’80% <strong>del</strong> lavoro<br />
<strong>del</strong>le imprese, dei servizi.<br />
Esse sono elemento fondamentale<br />
di coesione sociale”.<br />
Precorritore di questi principi<br />
fu l’allora Sindaco di Firenze<br />
Giorgio La Pira che nel 1954<br />
diceva: “Tutte le città <strong>del</strong>la<br />
17<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
Sassu, l’Autorità Portuale di<br />
Cagliari Antonio Granara.<br />
Nel ruolo di coesione tra le città<br />
che si affacciano sul Mediterraneo,<br />
l’Isprom ha come obiettivi<br />
statutari: a) contribuire alla<br />
presa di coscienza da parte dei<br />
popoli <strong>del</strong> Mediterraneo <strong>del</strong>la<br />
loro posizione nel mondo; b)<br />
contribuire alla conoscenza<br />
<strong>del</strong>la struttura dei Paesi <strong>del</strong> Mediterraneo,<br />
sia svolgendo direttamente<br />
ricerche sia promuovendone<br />
nelle zone interessate;<br />
c) lavorare per la formazione<br />
dei quadri per l’intervento sociale<br />
in questi Paesi, operando<br />
al tempo stesso per la rimozione<br />
degli ostacoli culturali ed<br />
economici che oggi si oppongono<br />
ad una attività formativa<br />
democratica; d) studiare il valore<br />
<strong>del</strong>la dimensione regionale<br />
come momento essenziale<br />
per lo sviluppo dei rapporti di<br />
collaborazione trai popoli <strong>del</strong><br />
Mediterraneo. L’Isprom opera<br />
nel quadro <strong>del</strong> processo di organizzazione<br />
internazionale;<br />
non intende favorire la mera<br />
conoscenza <strong>del</strong>la realtà, ma<br />
promuove la modificazione di<br />
esse, contro ogni esclusivismo<br />
etnico, per lo sviluppo sociale<br />
e di tutte le facoltà <strong>del</strong>l’uomo”.<br />
Gli interventi <strong>del</strong> 28° seminario<br />
Isprom di Carbonia sono<br />
stati quelli arrivati da Sindaci e<br />
studiosi <strong>del</strong>le Università sarde,<br />
assieme a quelli di insigni studiosi<br />
<strong>del</strong>le Università di Tunisi,<br />
Roma, Valencia, <strong>del</strong>la municipalità<br />
di Betlemme, Università<br />
di Firenze e <strong>del</strong>l’Università<br />
<strong>del</strong>la Valle d’Aosta. Un confronto<br />
che è ancora lontano<br />
dalla realtà cui punta l’Isprom.<br />
Tuttavia il benemerito Istituto<br />
và sempre più sviluppando la<br />
tematica <strong>del</strong>la centralità <strong>del</strong>le<br />
città, dalla cui cooperazione<br />
potranno maturare condizioni<br />
non solo di pace e di prosperità,<br />
ma soprattutto di equiparazione<br />
sociale, pur mantenendo<br />
ognuna di esse la propria specificità.<br />
Per la sua condizione politica,<br />
il Sindaco di Betlemme<br />
Elias Anton Dieck ha rivolto<br />
un appello alle città <strong>del</strong> Mediterraneo<br />
presenti al seminario<br />
di Carbonia perché intervengano<br />
per far cessare le violenze<br />
nella patria natia di Gesù e si<br />
arresti l’esodo di famiglie che<br />
continuano ad abbandonare la<br />
città, la quale rischia di spopolarsi.<br />
L’appello è stato raccolto<br />
sia dagli studiosi che dai Sindaci<br />
presenti e che con Betlemme<br />
da anni intrattengono rapporti<br />
di amicizia e di solidarietà.<br />
Carbonia - Seminari ISPROM<br />
La ILA SpA produce laminati di alluminio, sottile, semisottile e verniciati.<br />
Lo stabilimento è dislocato nella zona industriale di Portoscuso (CA)<br />
Tel. 0781.5011 fax: 0781.508134 http: www.ilaspa.com<br />
Idroterme Villasor S.r.l.<br />
Sandalia<br />
Lo stabilimento è dislocato in Loc. S’Acqua Cotta<br />
di Villasor (CA)<br />
Tel. 070.9649814 fax: 070.9649800<br />
http:www.idrotermevillasort.it<br />
La Idroterme Villasor Srl, tra le sue produzioni, annovera<br />
rotoli e contenitori di alluminio per uso alimentare.<br />
terra, capitali e non capitali,<br />
grandi e piccole, storiche<br />
e non storiche, artistiche e<br />
non artistiche: tutte hanno<br />
il loro diritto d’esistere”.<br />
L’argomento discusso a Carbonia,<br />
presso la sala riunioni<br />
<strong>del</strong> Centro Italiano <strong>del</strong>la Cultura<br />
<strong>del</strong> Carbone Serbariu, ha<br />
visto presenti il Sindaco di<br />
Cagliari Emilio Floris, l’Assessore<br />
degli Enti Locali <strong>del</strong>la<br />
Regione sarda Gianvalerio<br />
Sanna, il deputato Federico<br />
Palomba, il Presidente <strong>del</strong><br />
Banco di Sardegna Antonio<br />
Radio Iglesias<br />
Soluzioni<br />
di apparecchiature<br />
e arredamento<br />
per l’ufficio<br />
30 anni di esperienza<br />
al vostro servizio
18<br />
Don Giampiero Garau<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
I BENI ARTISTICO-CULTURALI DELLA DIOCESI<br />
CATALOGATI IN UNA “CARTELLA INFORMATICA”<br />
Non v’è dubbio che il più consistente<br />
patrimonio artistico e<br />
culturale, ancorché religioso,<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> sia direttamente<br />
collegato e conservato<br />
dalla Chiesa locale diocesana.<br />
Un patrimonio di cui poco si<br />
conosce, anche perché ragioni<br />
di prudenza impongono una<br />
certa “privacy” ai fini <strong>del</strong>la<br />
tutela. Chiese monumentali,<br />
ori e soprattutto argenti, pale<br />
d’altare, quadri, statue, arredi,<br />
libri antichi e di pregio, documenti<br />
d’archivio e non poche<br />
altre cose, rappresentano il vasto<br />
campionario di quanto la<br />
“diocesi sulcitana iglesiense”<br />
possiede, sia pure sparso nelle<br />
singole realtà parrocchiali, rettorie,<br />
cappellanie o oratori vari.<br />
Ebbene, oggi, di tutto questo<br />
patrimonio esiste un censimento<br />
documentale, compreso in<br />
una “cartella-archivio” di CD-<br />
ROM che il Vescovo mons.<br />
Tarcisio Pillolla ha consegnato<br />
personalmente ad ogni sacerdote<br />
<strong>del</strong>la Diocesi e ai rappresentanti<br />
legali. Si tratta di un<br />
“inventario informatizzato”<br />
di cui ognuno che ne è venuto<br />
in possesso deve garantire la<br />
custodia, la non alienazione,<br />
l’uso non commerciale e, solo<br />
dietro espressa autorizzazione<br />
scritta <strong>del</strong>l’Ufficio diocesano<br />
per i Beni Culturali Ecclesiastici,<br />
gli usi di studio, senza<br />
comunque alcuna riproduzione.<br />
Il progetto è partito da molto<br />
lontano (1996). Ad esso hanno<br />
collaborato tutti i parroci<br />
che hanno compilato centinaia<br />
di schede relativamente ai<br />
beni posseduti localmente. Le<br />
schede che inizialmente erano<br />
state preventivate in numero<br />
complessivo di 5.400, alla fine<br />
sono risultate ben 7.126. Gli<br />
enti che vi hanno contribuito<br />
sono stati 67, pari alle parrocchie,<br />
cappellanie e rettorie.<br />
“La cartella informatica, ha<br />
spiegato don Giampiero Garau<br />
Direttore <strong>del</strong>l’Ufficio Diocesano<br />
Beni Culturali, raccoglie una<br />
catalogazione dei beni mobili<br />
storici ed artistici presenti nelle<br />
singole realtà <strong>del</strong>la nostra Diocesi.<br />
Il CD-ROM costituisce una<br />
sorta di “consegna” che ogni<br />
parroco sarà tenuto a rispettare”.<br />
Dal canto suo, il Vescovo mons.<br />
Tarcisio Pillolla che ha presieduto<br />
le fasi di consegna <strong>del</strong>la<br />
cartella informatica (Iglesias<br />
e S.Giovanni Suergiu per le<br />
quattro foranie) ha detto che<br />
“l’arte rappresenta sempre un<br />
valore da rispettare. La nostra<br />
Diocesi, pur non possedendo<br />
grandi opere d’arte, possiede<br />
comunque testimonianze di<br />
valore che si ricollegano alla<br />
fede e alla devozione cristiana<br />
dei nostri popoli lungo i secoli”.<br />
“I beni culturali ecclesiastici,<br />
ha spiegato don Giampiero<br />
Garau, sono sparsi in tutto<br />
Sergio Rombi<br />
il territorio diocesano e, nel<br />
loro insieme, fanno parte <strong>del</strong>l’eredità<br />
preziosa che c’è stata<br />
tramandata ed affidata dai nostri<br />
padri e fratelli nella fede.<br />
Le origini <strong>del</strong>la nostra fede<br />
cristiana partono da lontano,<br />
possiamo affermare dal primo<br />
S.Giovanni Suergiu - Presentazione CD<br />
Realtà Locale<br />
secolo di evangelizzazione<br />
in Sardegna. Da allora, per<br />
ben 2000 anni tale fede trova<br />
riscontro nei documenti che<br />
ne fanno memoria, siano essi<br />
scolpiti sulla pietra o stampati<br />
sulla carta oppure mo<strong>del</strong>lati<br />
con linee e forme artistiche<br />
negli arredi e nei preziosi<br />
custoditi nelle nostre chiese.<br />
L’intero lavoro, durato anni,<br />
è stato portato avanti da tre<br />
schedatrici (Silvia Fanni, Rosalia<br />
Santus e Silvia Medde)<br />
sotto la consulenza <strong>del</strong> responsabile<br />
scientifico Gianni<br />
Murtas. La parte fotografica<br />
è stata curata da Enrico Pinna,<br />
mentre l’informatizzazione<br />
<strong>del</strong>l’intero patrimonio<br />
l’ha curato Alessio Pusceddu.<br />
IGLESIAS<br />
GALLERIE FOTOGRAFICHE<br />
“IMMAGINI SOTTO IL PORTICO”<br />
La “Gennarta Fotografia e<br />
Servizi”, in collaborazione<br />
con “l’Associazione Centro<br />
Città Iglesias” hanno organizzato,<br />
all’interno <strong>del</strong>l’evento<br />
“C’era una volta il Natale...”<br />
manifestazioni <strong>del</strong>l’Associazione<br />
Centro Città per il<br />
Natale 2006, ed il patrocinio<br />
<strong>del</strong> Comune di Iglesias, la 1ª<br />
edizione <strong>del</strong>le Gallerie Fotografiche<br />
“Immagini sotto il<br />
Portico”.<br />
L’iniziativa, rivolta agli appassionati<br />
di fotografia, rientra<br />
tra le proposte <strong>del</strong>la ditta<br />
Gennarta legate alla valorizzazione<br />
<strong>del</strong>le risorse locali,<br />
in questo caso di uno dei tre<br />
importanti e suggestivi portici<br />
<strong>del</strong> Centro Storico (quello<br />
di piazza La Marmora,<br />
su proci de Nobilioni), e la<br />
promozione di artisti locali<br />
dando loro l’opportunità di<br />
una “vetrina” dove mettere in<br />
mostra il proprio talento ed i<br />
propri lavori.<br />
L’estate scorsa, in occasione<br />
di Notteggiando, numerosi<br />
sono stati gli artisti, nel campo<br />
<strong>del</strong>la fotografia e <strong>del</strong>la pittura,<br />
ad esporre nella galleria<br />
d’arte allestita all’aperto nella<br />
“riscoperta” via Cagliari.<br />
Ed ancora durante l’Ottobrata<br />
<strong>Iglesiente</strong> 2006, numerose<br />
le opportunità date dal 1°<br />
Concorso Fotografico Centro<br />
Storico Commerciale Città<br />
di Iglesias “Impressioni”,<br />
tra queste l’esposizione <strong>del</strong>le<br />
opere in piazza La Marmora,<br />
l’esposizione per una settimana<br />
nella Sala Gennarta ed una<br />
galleria fotografica virtuale<br />
sul sito www.centrocittaiglesias.it,<br />
ancora visitabile.<br />
La manifestazione natalizia,<br />
invece, consiste in una serie<br />
di collettive fotografiche<br />
sotto il Portico di piazza La<br />
Marmora, su proci de Nobilioni,<br />
ovvero mostre fotografiche<br />
in cui saranno presenti<br />
ad ogni esposizione le opere<br />
di diversi autori. Le collettive<br />
avranno la durata di trequattro<br />
giorni ciascuna. Ogni<br />
autore presenterà una serie<br />
di immagini con un proprio<br />
tema.<br />
La manifestazione si è svolta<br />
dall’8 al 24 dicembre 2006,<br />
tutti i giorni comprese le domeniche.<br />
IL PRIMO GIORNALE<br />
DI TUTTI I TEMPI<br />
NATO NEL SUD - OVEST SARDO<br />
SOSTIENILO CON L’ABBONAMENTO<br />
E LA PUBBLICITÀ<br />
TEL. 0781-675289 - 333-6077645
Turismo<br />
TURISMO<br />
LETTERA A GESU’ BAMBINO<br />
Beppe Tassone<br />
Viene voglia, alla vigilia <strong>del</strong>le feste natalizie,<br />
di prendere carta e penna (magari<br />
con pennino, calamaio e pastelli<br />
colorati) e scrivere una lettera, come<br />
si faceva un tempo, a Gesù Bambino.<br />
Non a Babbo Natale che l’ha sostituito,<br />
ma al vecchio, caro Bambin Gesù che<br />
ci teneva svegli e trepidanti la notte santa<br />
nell’attesa che venisse a portare i doni.<br />
Figura sostituita ormai da Babbo Natale,<br />
dal consumismo portato all’eccesso,<br />
dall’assenza di poesia vera, surrogata<br />
da altri valori, che sono importanti certo,<br />
ma sono diversi da quelli che erano<br />
propri <strong>del</strong>la mia generazione, quando<br />
ancora portavamo i pantaloncini corti.<br />
Caro Gesù Bambino, preferisco scrivere<br />
a te, forse c’intendiamo meglio e poi<br />
non desidero chiedere doni particolari,<br />
né farti spendere tanti soldi, ci sono già<br />
altri che vi provvedono egregiamente.<br />
A te chiedo un occhio di riguardo<br />
per questo nostro Paese che fatica a<br />
tirare su la schiena, che è in difficoltà,<br />
stretto tra problemi di lavoro, di<br />
economia ed anche di criminalità.<br />
E’ una grande nazione, la mia, che un<br />
tempo si definiva come la più bella al<br />
mondo: non so se fosse vero o se si trattata<br />
di un’esagerazione, certo si andava<br />
molto vicino al vero affermandolo.<br />
Possediamo una grande ricchezza:<br />
si chiama territorio.<br />
La storia, le tradizioni, la cultura lo<br />
hanno reso impareggiabile: non vi è<br />
località, anche la più piccina, che non<br />
meriti attenzione da parte di chi vuole<br />
trascorrervi il proprio tempo libero.<br />
In autunno le coline assumono colorazioni<br />
da favola, in inverno le montagne<br />
diventano luoghi incantevoli<br />
per chi vuole fare <strong>del</strong>lo sport, non<br />
parliamo poi <strong>del</strong> clima così dolce,<br />
<strong>del</strong>la primavera ricca di tradizioni,<br />
<strong>del</strong>l’estate che è nel cuore di milioni<br />
di persone che ci frequentano<br />
giungendo un po’ da tutto il mondo.<br />
Il territorio produce un fenomeno<br />
importante che si chiama turismo:<br />
un’industria che occupa milioni di<br />
persone, che sarebbe in grado da sola<br />
di reggere l’economia <strong>del</strong> Paese, assieme<br />
con l’agricoltura di alta qualità.<br />
Eppure proprio il turismo sta andando<br />
in crisi: non è aiutato, non<br />
cresce e si perdono quote di mercato<br />
nei confronti di altre nazioni.<br />
Due soli settori continuano a segnare<br />
dati in crescita: il turismo<br />
religioso e quello all’aria aperta.<br />
Autocaravan e roulotte solcano le<br />
strade <strong>del</strong>l’Italia e raggiungono un<br />
po’ tutte le località: occorrerebbe<br />
aiutare questo fenomeno a crescere,<br />
non permettere che leggi strampalate,<br />
ordinanze senza senso, provvedimenti<br />
astrusi ne tarpassero le ali.<br />
Eppure questo avviene e i risultati<br />
si toccano purtroppo con mano.<br />
Caro Gesù Bambino, chiederti<br />
di spargere un po’ di sale su certe<br />
zucche mi pare il minimo: lo so<br />
che l’impresa appare ardua, ma<br />
tu di miracoli te ne intendi e questo<br />
è per me una grossa garanzia.<br />
Occorre dare una mano a questa mia<br />
Italia perché il turismo si riprenda,<br />
perché il territorio sia valorizzato e<br />
controllato, perché la gente ricominci<br />
a frequentarlo in numero crescente.<br />
Le industrie chiudono, la concorrenza<br />
si fa ormai pressante: ma la<br />
bellezza <strong>del</strong> territorio, il patrimonio<br />
enogastronomico, la cultura, il folklore,<br />
l’accoglienza non si possono portare<br />
via né clonare (come avviene<br />
per troppi prodotti), ma se le gente<br />
smette di venire, se le percentuali calano<br />
una ragione ci dovrà pure essere.<br />
Noi la conosciamo e la denunciamo<br />
da anni: sappiamo che non si può trattare<br />
la maggior ricchezza come fosse<br />
uno “spezzatino” con mille enti che se<br />
ne occupano e nessuno che tira le fila,<br />
sappiamo che occorre ammodernare<br />
le strutture, attuare una corretta politica<br />
dei prezzi, coinvolgere quell’enorme<br />
ricchezza che è rappresentata<br />
da pro loco, associazioni, volontari.<br />
In una parola rivoluzionare un sistema<br />
che rischia di fare acqua da tutte le parti.<br />
Ecco perché ho deciso di scriverti,<br />
perché tu, che sei stato il più<br />
grande rivoluzionario <strong>del</strong>la storia<br />
<strong>del</strong>l’umanità, dia una mano a chi<br />
vuole cambiare veramente le cose.<br />
Così è difficile andare avanti:<br />
il tuo aiuto è indispensabile.<br />
Ricordatelo, Gesù Bambino, nella<br />
notte santa e tieni conto <strong>del</strong> fatto<br />
che ho scritto a te e non a quel tuo<br />
sostituto che in questo momento sta<br />
suonando una campanella davanti<br />
all’ipermercato, che m’invoglierà a<br />
cambiare il televisore, ma che non<br />
comprende la poesia rappresentata<br />
da quella chiesetta in riva al lago<br />
che ho raggiunto col mio camper<br />
un pomeriggio di qualche anno fa,<br />
con la neve che cominciava a fioccare<br />
ed i tetti che s’imbiancavano.<br />
Buon Natale anche a te e…grazie!<br />
L’Osservatorio Industriale<br />
<strong>del</strong>l’Associazione Industriali<br />
Province <strong>del</strong>la Sardegna Meridionale,<br />
Cagliari, Carbonia-<br />
Iglesias e Medio Campidano<br />
ha portato a termine in questi<br />
giorni un’indagine comparata<br />
dei transiti nei porti turistici<br />
<strong>del</strong>la Sardegna nelle stagioni<br />
19<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
SONO CALATE NELLA STAGIONE 2006<br />
LE IMBARCAZIONI NEI PORTI SARDI<br />
2005 e 2006.<br />
L’indagine ha impegnato i<br />
ricercatori <strong>del</strong>l’Osservatorio<br />
Industriale <strong>del</strong>la Confindustria<br />
<strong>del</strong>la Sardegna meridionale<br />
per oltre un mese e<br />
mezzo, consentendo di raccogliere<br />
i dati in maniera capillare<br />
e completa e di ottenere<br />
una fotografia <strong>del</strong>la situazione<br />
<strong>del</strong>le infrastrutture per il<br />
turismo nautico in Sardegna<br />
e dei flussi diportistici nella<br />
Regione.<br />
Hanno infatti risposto all’indagine,<br />
fornendo i dati<br />
relativi alle due stagioni considerate,<br />
42 porti turistici (distribuiti<br />
omogeneamente su<br />
tutto il territorio regionale)<br />
per un totale di oltre 11.100<br />
posti barca. Sono considerati<br />
i porti di Alghero; Arbatax;<br />
Baja Sardinia; Bosa marina;<br />
Cagliari; Cala Gonone; Cannigione;<br />
Carloforte; Castelsardo;<br />
Isola Marinella; La<br />
Maddalena; Porto Massimo;<br />
Calasetta; Sant’Antioco; Isola<br />
Rossa; Marina di Cugnana;<br />
Porto Rotondo; Marina<br />
di Puntaldia; Villasimius;<br />
Marinelledda; Olbia; Palau;<br />
Palumbalza; Polto Cuatu;<br />
Porto Cervo; Porto Conte;<br />
Porto Corallo; Punta Marana;<br />
Porto Torres; Portoscuso;<br />
S. Margherita Calaverde; S.<br />
Maria Navarrese; S. Teresa di<br />
Gallura; La Caletta Siniscola;<br />
Stintino; Torregrande.<br />
Nell’indagine si è tenuto conto<br />
<strong>del</strong>la tipologia <strong>del</strong>le infrastrutture,<br />
<strong>del</strong> numero dei posti<br />
barca di ciascuna di esse e<br />
dei transiti (totali e suddivisi<br />
nelle tre categorie: inferiori a<br />
14 mt., tra i 14 e 19,99 mt. ed<br />
oltre i 19,99 mt.) nelle stagioni<br />
2005 e 2006 (periodo giugno-settembre).<br />
Dall’analisi comparata dei<br />
dati si rileva che nel 2006,<br />
rispetto allo stesso periodo<br />
<strong>del</strong>l’anno precedente, il numero<br />
di imbarcazioni di lunghezza<br />
compresa tra i 14 e i<br />
19,99 metri cala <strong>del</strong> 16,3%;<br />
il numero di imbarcazioni di<br />
lunghezza superiore ai 19,99<br />
metri diminuisce <strong>del</strong> 2,8% ed<br />
il numero totale si riduce <strong>del</strong><br />
5,4%.<br />
Un calo più sensibile si registra<br />
nel Sud Sardegna. Sempre<br />
nello stesso periodo, nei<br />
porti <strong>del</strong>la parte meridionale<br />
<strong>del</strong>l’Isola, il numero di imbarcazioni<br />
di lunghezza compresa<br />
tra i 14 e i 19,99 metri<br />
è infatti calato <strong>del</strong> 17,2%, il<br />
numero di imbarcazioni di<br />
lunghezza superiore ai 19,99<br />
metri è calato <strong>del</strong> 35,3% e<br />
il numero totale è calato <strong>del</strong><br />
10,3%.<br />
Nel periodo giugno-settembre<br />
2006 risultano, infine, in<br />
calo anche le imbarcazioni<br />
di lunghezza inferiore ai 14<br />
metri: - 2,3% nell’intera regione<br />
e -13,4% nel solo Sud<br />
Sardegna.
20<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
Realtà Locale<br />
GLI OSPITI DEI CENTRI AIAS<br />
PER UN GIORNO IN FERRARI<br />
Alessandro Carta<br />
CORSO FORMAZIONE PER VIGILI URBANI<br />
PROMOSSO DALLA SCUOLA CARABINIERI<br />
Iglesias - Partecipanti corso<br />
Per un giorno anche il disagio fisico<br />
è salito in Ferrari. Ciò è stato<br />
possibile grazie alla sensibilità <strong>del</strong><br />
Ferrari Club di Cagliari, presieduto<br />
da Giuseppe Adamo e con la collaborazione<br />
di Cesare Pianu, che in<br />
una stupenda domenica d’autunno<br />
(clima decisamente primaverile)<br />
hanno radunato una sessantina di<br />
rosse-Ferrari (c’era anche qualche<br />
esemplare gialla e grigia) nel piazzale<br />
<strong>del</strong> Centro Aias di viale Poetto<br />
dove gli ospiti dei Centri di riabilitazione,<br />
trasportati per l’occasione e<br />
provenienti dalle Province di Cagliari,<br />
<strong>Sulcis</strong> e Medio Campidano, hanno<br />
potuto assaporare l’emozione di<br />
un giro su queste mitiche autovetture.<br />
“E’ stato veramente eccezionale, ha<br />
dichiarato Alessandra Randazzo Dirigente<br />
<strong>del</strong>l’Organizzazione Aias in<br />
Sardegna e per l’occasione in tenuta<br />
rosso-cavallino rampante, poter prima<br />
di tutto riscontrare e ringraziare<br />
la sensibilità <strong>del</strong> Club Ferrari di Cagliari,<br />
col suo Presidente Giuseppe<br />
Adamo e la collaborazione di Cesare<br />
Pianu, che già da tre anni si rende<br />
possibile questa iniziativa. Parlare<br />
di entusiasmo degli ospiti dei nostri<br />
centri e dei loro familiari è limitativo<br />
per quanto visto nel corso <strong>del</strong>la<br />
giornata. Però, è stata anche una<br />
dimostrazione che il disagio fisico<br />
non impedisce alla maggior parte<br />
dei soggetti di vivere emozioni e gratificazioni<br />
per le quali talvolta basta<br />
un semplice gesto di solidarietà”.<br />
A conclusione <strong>del</strong>la giornata,<br />
ai partecipanti è stato consegnato<br />
un gadget Ferrari “destinato<br />
a rendere indimenticabile<br />
l’avvenimento e le emozioni<br />
suscitate dal giro fatto a bordo<br />
<strong>del</strong>la mitica di Maranello”.<br />
Dal 20 novembre all’1 dicembre<br />
2006 trentaquattro Vigili Urbani dei<br />
Comuni <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>-<strong>Iglesiente</strong> hanno<br />
frequentato un corso di aggiornamento<br />
nella sede <strong>del</strong> III Battaglione<br />
Allievi Carabinieri di Iglesias.<br />
L’iniziativa, sollecitata da alcuni Sindaci,<br />
è stata portata avanti dal Comandante<br />
<strong>del</strong> Battaglione e resa possibile<br />
dai vertici <strong>del</strong>l’Arma che hanno<br />
condiviso pienamente le aspettative<br />
<strong>del</strong>le Amministrazioni Locali.<br />
Stante ai commenti dei partecipanti<br />
il corso è stato interessante, pieno di<br />
novità e curiosità. Molto apprezzati<br />
sono stati i temi trattati nelle materie<br />
<strong>del</strong> corso: Procedura Penale,<br />
Diritto Pubblico, Tecnica di intervento<br />
operativo, Diritto di Polizia.<br />
Grande soddisfazione da parte<br />
di tutti e l’auspicio di ripetere<br />
l’iniziativa sono stati percepiti<br />
durante il saluto finale nel cui<br />
contesto a ciascuno dei Vigile<br />
Urbano è stato consegnato<br />
un attestato di partecipazione<br />
ed un oggetto istituzionale.<br />
IGLESIAS<br />
MOTOCAVALCATA PER I MONTI<br />
ORGANIZZATA DAL MOTO CLUB<br />
Il Moto Club Iglesias ha organizzato<br />
una Motocavalcata<br />
Regionale denominata “Motodispersione<br />
di Natale”. Si è trattato<br />
di un raduno di motociclisti<br />
appassionati di fuoristrada, in<br />
occasione <strong>del</strong> quale tutti i partecipanti<br />
hanno effettuato un<br />
giro turistico per le montagne<br />
<strong>del</strong> circondario iglesiente, attraversando<br />
foreste, tratti rocciosi,<br />
sabbiosi, affacciandosi al mare<br />
dalle scogliere prospicienti, per<br />
coniugare la passione per l’uso<br />
<strong>del</strong>la moto con quella, altrettanto<br />
forte, <strong>del</strong>la montagna e degli<br />
spazi aperti.<br />
E’ stata l’occasione per far conoscere<br />
le montagne e l’incommensurabile<br />
valore <strong>del</strong> territorio<br />
sud-occidentale. E’ stata anche<br />
l’occasione, per molti, di visitare<br />
il teatro <strong>del</strong>le sfide internazionali<br />
e nazionali <strong>del</strong>le gare di Enduro<br />
organizzate dal Moto Club<br />
Iglesias: nel 2004 gli Assoluti<br />
d’Italia, nel 2005 il Major e nel<br />
2006 l’Europeo. Nei partecipanti<br />
alla Motocavalcata c’era<br />
molta aspettativa per valutare<br />
l’impegno che grandi campioni<br />
mondiali hanno profuso sulle<br />
montagne iglesienti e così sentirsi<br />
anche loro un pò campioni.<br />
I partecipanti alla 2Motodipersione<br />
di Natale” sono arrivati un<br />
po da tutta la Sardegna: Olbia,<br />
Sassari, Nuoro, Riola, Oristano,<br />
Cagliari, Tortoli, Villasimius,<br />
Capoterra, Guspini, Gonnesa,<br />
Carbonia etc. dimostrando che è<br />
stata vincente la scelta degli organizzatori<br />
di sfruttare la leggenda<br />
creatasi con l’organizzazione di<br />
queste gare internazionali. I partecipanti<br />
sono stati un centinaio,<br />
tant’è che gli organizzatori hanno<br />
dovuto richiedere la presenza<br />
di un’ambulanza fuoristrada, due<br />
mezzi di soccorso, la costituzione<br />
di tre distinti gruppi per poter<br />
meglio monitorare la presenza<br />
dei partecipanti che altrimenti si<br />
sarebbero potuti perdersi nei boschi.<br />
Infatti la fila di 100 moto,<br />
in montagna con le strade strette,<br />
è stata di chilometri.<br />
L’edizione di quest’anno è stata<br />
aperta a tutte le moto da fuoristrada,<br />
per cui è stato previsto<br />
un apposito percorso per i grossi<br />
enduro e per coloro che non intendevano<br />
faticare. Ciò ha reso<br />
più facile la partecipazione e<br />
non ha comportato difficoltà<br />
particolari.
Cultura<br />
CARBONIA<br />
CON LE CANZONI DI “CLINIC MUSIC”<br />
SOLIDARIETA’ E TANTA UMANITA’<br />
Anche la malattia, compresa<br />
quella grave, può essere parodiata.<br />
Ne sono convinti chirurghi,<br />
anestesisti, neurologi, ecografisti<br />
e tecnici di radiologia<br />
<strong>del</strong>l’ospedale Brotzu di Cagliari<br />
che, fuori <strong>del</strong>la loro preziosa<br />
abituale professione, hanno formato<br />
un gruppo musicale (Non<br />
solo Ippocrate) col quale trasmettono<br />
un messaggio umano<br />
e solidaristico di prima mano.<br />
Una performance di detto gruppo<br />
è stata presentata al Teatro<br />
L’ASSOCIAZIONE “PROMETEO”<br />
Direttore gen. ASL8 Mario Selis<br />
L’associazione “Solidarietà Sarda<br />
–Onlus “collabora, ormai da più di<br />
cinque anni, con Madre Flora, suora<br />
italiana <strong>del</strong>l’ordine francescano<br />
dei Sacri Cuori , nella realizzazione<br />
dei suoi progetti nelle Filippine.<br />
Particolare importanza occupa il<br />
progetto “Sostegno a distanza “, con<br />
il quale più di 2500 bambini hanno<br />
Alessandro Carta<br />
Centrale di Carbonia, gremito<br />
di pubblico, grazie alla proposta<br />
avanzata dall’Associazione<br />
Prometeo che raggruppa i trapiantati<br />
di fegato in Sardegna.<br />
E’ stata una serata all’insegna <strong>del</strong><br />
messaggio di solidarietà (donazione<br />
organi) e <strong>del</strong>la sana allegra<br />
cultura (Non solo Ippocrate) che<br />
ha avuto un larghissimo successo.<br />
Presenti in sala, assieme al Sindaco<br />
<strong>del</strong>la città Salvatore Cherchi,<br />
il Direttore generale <strong>del</strong> Brotzu<br />
di Cagliari Mario Selis, il Direttore<br />
Amministrativo <strong>del</strong>la ASL 7<br />
di Carbonia Sergio Salis, Paolo<br />
Pettinao Coordinatore regionale<br />
Trapianti, Fausto Zamboni Responsabile<br />
Centro Trapianti Fegato,<br />
Carlo Maffeo Presidente associazione<br />
Trapiantati di Fegato.<br />
La serata, egregiamente condotta<br />
da Luisa Soddu, responsabile<br />
Centro Unico Prenotazioni Asl<br />
8 Cagliari, è stata via via accompagnata<br />
dalla voce e dalla<br />
fantasia di Danilo Sirigu, medico<br />
ecografista Brotzu e paroliere<br />
L’Associazione Trapiantati<br />
di Fegato “Prometeo”, organismo<br />
Onlus senza fini di<br />
lucro nonché <strong>del</strong>egazione<br />
Regionale <strong>del</strong>l’Associazione<br />
Italiana Trapiantati di<br />
Fegato (AITF), è stata fondata<br />
a Cagliari nel 2002 ad<br />
opera dei primi trapiantati<br />
di fegato. Per questi pazienti,<br />
le loro famiglie e per tutti<br />
coloro che in seguito ad una<br />
diagnosi di epatopatia presentino<br />
un’indicazione al<br />
trapianto, l’associazione offre,<br />
attraverso un’azione solidaristica,<br />
sostegno sia in termini<br />
di auto-aiuto<br />
che informativo<br />
sulle opportunità<br />
socio-assistenziali<br />
connesse alla<br />
specifica patologia,<br />
favorendo<br />
soluzioni legislative<br />
e amministrative<br />
sempre più<br />
adeguate al bisogno<br />
<strong>del</strong> malato.<br />
L’Associazione<br />
intende promuovere<br />
la cultura<br />
<strong>del</strong>la solidarietà<br />
e <strong>del</strong>la donazione<br />
attraverso occasioni<br />
d’incontro<br />
e manifestazioni<br />
orientate alla<br />
sensibilizzazione<br />
dove medici e pazienti<br />
trapiantati<br />
offrono la loro testimonianza<br />
in favore <strong>del</strong>la vita.<br />
trovato , in Sardegna , “ benefattori “<br />
che pensano al loro sostentamento.<br />
A Dolores , nell’isola di Samar una<br />
<strong>del</strong>le più povere <strong>del</strong>l’arcipelago<br />
Filippino, opera da diversi anni il<br />
“Polyclinic Sardegna “ e, in Ottobre<br />
2004 è stato inaugurato il “Villaggio<br />
Sardegna “ comprendente scuole di<br />
vario ordine e grado, con annessa<br />
<strong>del</strong>la maggior parte <strong>del</strong>la canzoni<br />
presentate e che, sull’onda<br />
<strong>del</strong>la musica leggera assai nota,<br />
ha parodiato temi quali la gamba<br />
fratturata, i globuli bianchi,<br />
l’ernia e diversi altri temi, decisamente<br />
più gradevoli cantati<br />
che vissuti sulla propria pelle.<br />
La “Clinic music”, come definiscono<br />
il loro repertorio i componenti<br />
di “Non solo Ippocrate”, è<br />
stata a lungo applaudita, dimostrando<br />
che anche la seria professione<br />
chirurgica può umanizzarsi<br />
e sviluppare la solidarietà, laddove<br />
s’incontrino persone capaci<br />
di vivere il proprio tempo libero<br />
in forma meno protocollare.<br />
“L’intento, ha spiegato Danilo<br />
Sirigu, è quello di riuscire, attraverso<br />
lo spettacolo, a manifestare<br />
la gioia di una rinascita ed<br />
il superamento di un momento<br />
difficile trasmettendo agli spettatori<br />
un inno alla vita in musica<br />
al quale è affidato un importante<br />
messaggio di solidarietà”.<br />
Il gruppo musicale “Non<br />
solo Ippocrate” nasce nel<br />
2002 da una felice intuizione<br />
di Danilo Sirigu<br />
(medico, radiologo<br />
ecografista <strong>del</strong>l’Ospedale<br />
Brotzu) cantante,<br />
chitarrista ed autore dei<br />
testi <strong>del</strong> gruppo. La formazione<br />
è variamente<br />
composta da numerosi<br />
medici che spesso si<br />
alternano nelle diverse<br />
manifestazioni cui il<br />
Gruppo “Non Solo Ippocrate”<br />
partecipa sempre<br />
a titolo di beneficenza.<br />
Ne fanno parte Sebastiano<br />
Uselli (Neurologochitarra<br />
basso), Pietro<br />
Iannelli (Dermatologo<br />
– armonica blues ), Pino<br />
Pomata (Internista, chitarra),<br />
Daniele Sabiu (Ematologo,<br />
chitarra basso), Umberto Godano<br />
( Neurochirurgo , chitarra),<br />
Mauro Usala (Fisiote-<br />
UN PONTE VERSO LE FILIPPINE<br />
biblioteca e centro di accoglienza.<br />
Per continuare a sostenere Madre<br />
Flora nel raggiungimento dei suoi<br />
obiettivi, ci sono i medici <strong>del</strong>l’Associazione<br />
“Non solo Ippocrate<br />
“ che oltre come gruppo musicale<br />
, presentano attraverso dei<br />
filmati, la loro recente esperienza<br />
medica al Polyclinic Sardegna .<br />
21<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
“NON SOLO IPPOCRATE”<br />
Paolo Pettinao<br />
Luisa Soddu e Salvatore Cherchi<br />
rapista , chitarra , canto), Bibi<br />
Porcu e Silvia Mereu (tecnici<br />
di radiologia , Sassofono) ed<br />
alcuni musicisti professionisti<br />
come Felice e Claudio<br />
Cassinelli e Carlo Pucci.<br />
Il repertorio musicale che<br />
caratterizza il gruppo prende<br />
il nome di “Clinic Music”:<br />
si tratta <strong>del</strong>la riscrittura in<br />
chiave ironica di canzoni<br />
celebri, con argomenti inerenti<br />
il tema <strong>del</strong>la medicina.<br />
Dietro l’umorismo di brani<br />
come “Con 24.000 bianchi”,<br />
trasposizione <strong>del</strong> vecchio<br />
successo di Cementano, o “<br />
Sogno che avrò l’ernia”, si<br />
intravede comunque un forte<br />
impegno sociale che è il cuore<br />
stesso <strong>del</strong> progetto“Non solo<br />
Ippocrate” : un progetto che<br />
ha l’ambizione di dimostrare<br />
che si può essere medici an-<br />
Fausto Zamboni<br />
che al di fuori <strong>del</strong>la propria<br />
professione , nel tentativo di<br />
rivalutare la figura <strong>del</strong> “Medico”<br />
inteso non solo come<br />
professionista, ma specialmente<br />
come persona, capace<br />
di coniugare la propria figura<br />
istituzionale<br />
con l’impegno<br />
civile e<br />
dedicandosi<br />
al servizio<br />
<strong>del</strong>la collettività<br />
anche<br />
nel “tempo<br />
libero” attraverso<br />
le sue<br />
potenzialità<br />
a r t i s t i c h e .<br />
Tutte le manifestazioni<br />
che hanno<br />
visto prot<br />
a g o n i s t i<br />
il gruppo<br />
“Non solo<br />
Ippocrate”,<br />
infatti, sono<br />
state manifestazioni<br />
nel<br />
senso <strong>del</strong>la<br />
solidarietà<br />
ed in opere<br />
meritorie per la raccolta<br />
fondi a sostegno di associazioni<br />
religiose, sanitarie<br />
ed umanitarie in genere.
22<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
Cultura<br />
“IL VIAGGIO DI ABDO’ “ DI SIRAI<br />
VERSO LA SUA DONNA DI SULKI<br />
Pino Piras<br />
Carbonia - Presentazione “Viaggio di Abdò”<br />
Carbonia - Presentazione “Viaggio di Abdò”<br />
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Un modo decisamente apprezzabile<br />
per far conoscere la storia antica<br />
dei popoli che abitarono la parte<br />
Sud-Occidentale <strong>del</strong>la Sardegna.<br />
Ci hanno pensato Piero Bartoloni<br />
(già Dirigente di Ricerca <strong>del</strong> Consiglio<br />
Nazionale <strong>del</strong>le Ricerche<br />
presso l’Istituto per la Civiltà fenicia<br />
e punica nonché docente di<br />
Archeologia presso l’Università di<br />
Sassari), Vinicio Porta e Ruggero<br />
Soru i quali, ognuno per una parte<br />
<strong>del</strong>l’opera, hanno realizzato una<br />
pubblicazione a fumetti sull’ipotetico<br />
“Viaggio di Abdò”, uomo<br />
fenicio di Monte Sirai, verso Sulki<br />
dove ha trovato la sua sposa Alishat.<br />
Piero Bartoloni ha curato la parte<br />
scientifica <strong>del</strong>la trama, Vinicio<br />
Porta ha illustrato con fotografie<br />
attuali l’ipotetico viaggio <strong>del</strong>l’uomo<br />
di Sirai (Makon Safon<br />
–Luogo <strong>del</strong> Nord), mentre Ruggero<br />
Soru ha curato la narrazione<br />
a fumetti <strong>del</strong>la storia di Abdò.<br />
La trama vede questo figlio di pastori<br />
fenici (o Sardi assoggettati)<br />
abitante sul Makon Safon che si<br />
avventura, passando per l’attuale<br />
Punt’e Trettu, verso Sulki dove incontra<br />
Alishat, figlia <strong>del</strong> Suffeto,<br />
la quale ne diviene sposa. Si tratta<br />
di un episodio che viene collocato<br />
temporalmente tra il 540 e il 500<br />
avanti Cristo, quando Makon Safon<br />
(Sirai) e Sulki erano fiorenti<br />
centri <strong>del</strong>la civiltà fenicia sparsa<br />
nel Mediterraneo e riguardante la<br />
parte meridionale <strong>del</strong>la Sardegna.<br />
Il pregio <strong>del</strong>la pubblicazione è di<br />
raccontare una vicenda fantasiosa,<br />
arricchita, però, di descrizioni e termini<br />
scientifici appropriati e legati<br />
alla storia, ai costumi ed usanze,<br />
nonché alle località di quel periodo<br />
(Piero Bartoloni). Il tutto viene volgarizzato<br />
dalle immagini a fumetto,<br />
in cui si conferma la grande dimensione<br />
artistica <strong>del</strong> più apprezzato<br />
vignettista sardo, Ruggero Soru.<br />
Non meno importante appare il<br />
sinergico accompagnamento fotografico,<br />
curato da Vinicio Porta,<br />
che attualizza i luoghi antichi in<br />
cui si svolge la trama <strong>del</strong> libro. Alla<br />
presentazione <strong>del</strong> libro, avvenuta<br />
nella Biblioteca comunale davanti<br />
ad un numeroso ed interessato pubblico,<br />
era presente l’Assessore comunale<br />
<strong>del</strong>la Cultura Maura Saddi.<br />
ARCHITETTURA RELIGIOSA IN CD<br />
DELLA 19^ COMUNITA’ MONTANA<br />
Marco Massa<br />
Se è vero che la storia <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
e <strong>del</strong>l’Alto Sigerro (<strong>Iglesiente</strong>)<br />
affonda le sue radici in epoche<br />
assai lontane e antiche, non meno<br />
interessanti appaiono le testimonianze<br />
che restano <strong>del</strong> Neoclassico,<br />
<strong>del</strong> Tardorinascimento, <strong>del</strong><br />
Neomedioevale e, perché no, <strong>del</strong><br />
contemporaneo. Soprattutto, dette<br />
testimonianze, sono riscontrabili<br />
nell’architettura religiosa di cui la<br />
19^ Comunità Montana di Iglesias<br />
ha affidato uno studio alla SardItinera<br />
di Cagliari per la realizzazione<br />
di un CD multimediale.<br />
“E’ un lavoro di pregio, ha commentato<br />
il Presidente <strong>del</strong>la Comunità<br />
Montana Marco Marras.<br />
In passato abbiamo promosso o<br />
contribuito per altre iniziative mirate<br />
alla valorizzazione <strong>del</strong> territorio<br />
che ricade sotto la giurisdizione<br />
<strong>del</strong>la 19^ Comunità Montana”.<br />
In lavoro in argomento presenta<br />
una larga panoramica di architetture<br />
religiose che riguardano i<br />
Comuni di Buggerru (chiese di<br />
S.Giovanni Battista e S.Nicolò),<br />
Iglesias (S.Michele, Purissima,<br />
S.Maria di Valverde, S.Francesco,<br />
S.Domenico, S.Maria <strong>del</strong>le Grazie,<br />
S.Chiara), Carbonia (S.Ponziano,<br />
S.Maria di Flumentepido), Domusnovas<br />
(Madonna Assunta,<br />
Il Consorzio <strong>del</strong> Parco Geominerario,<br />
Storico e Ambientale <strong>del</strong>la<br />
Sardegna, con una recente <strong>del</strong>ibera<br />
<strong>del</strong> Consiglio Direttivo, ha<br />
concesso un contributo straordinario<br />
di 50.000,00 euri alla<br />
Associazione per l’Università<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>-Igleseinte (A.U.S.I.).<br />
E’ stata questa un’ulteriore significativa<br />
testimonianza <strong>del</strong><br />
crescente interesse che gli Enti<br />
locali e territoriali e le aziende<br />
<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> manifestano per il<br />
Polo Universitario operante nelle<br />
sedi di Iglesias e Carbonia.<br />
Il Parco Geominerario è uno dei<br />
due soci (l’altro è il Comune di<br />
Carbonia) che si sono aggiunti<br />
dall’inizio <strong>del</strong> 2006 ai soci originari<br />
<strong>del</strong>l’A.U.S.I. (il Comune di Iglesias,<br />
l’IGEA e l’ASVISI), e si è da<br />
subito impegnato per la salvaguardia<br />
e il potenziamento <strong>del</strong>le attività<br />
formative gestite dall’A.U.S.I. sulla<br />
base degli accordi intercorsi con<br />
l’Università di Cagliari e con la Regione<br />
Autonoma <strong>del</strong>la Sardegna.<br />
In particolare, il Parco Geominerario<br />
si è dimostrato massimamente<br />
interessato a rendere possibile la prosecuzione<br />
e il consolidamento <strong>del</strong><br />
Corso di Laurea in Ingegneria per<br />
l’Ambiente e il Territorio, indirizzo<br />
recupero ambientale, prosecuzione<br />
resa problematica dalla contrazione<br />
dei fondi disponibili per l’Università<br />
diffusa. In tale Corso, infatti, si<br />
concentra l’eredità <strong>del</strong>la vecchia<br />
Laurea in Ingegneria Mineraria, che<br />
tanto lustro ha dato all’Università<br />
di Cagliari. In esso sono presenti le<br />
competenze necessarie per affrontare<br />
i problemi ambientali e socioeconomici<br />
legati alla dismissione<br />
<strong>del</strong>le vecchie attività minerarie e si<br />
possono formare le professionalità<br />
di cui anche il Parco Geominerario<br />
ha bisogno per la completa realizzazione<br />
dei propri compiti istituzionali.<br />
“L’iniziativa <strong>del</strong> Parco Geominerario<br />
a favore <strong>del</strong>l’Università, è stato commentato<br />
in sede Ausi, è un esempio<br />
che dovrebbe essere seguito da tutti<br />
i soggetti pubblici e privati operanti<br />
nel <strong>Sulcis</strong>. In un momento in cui il<br />
Governo nazionale vara misure fortemente<br />
restrittive per le sedi universitarie<br />
decentrate e la stessa Regione<br />
Sarda sembra intenzionata a riconsiderare<br />
i propri interventi in questo<br />
settore, solo una forte richiesta ed un<br />
forte sostegno, anche economico, da<br />
parte di tutto il territorio può rendere<br />
possibile la prosecuzione <strong>del</strong>le attività<br />
<strong>del</strong>le sedi periferiche di Iglesias<br />
S.Barbara, S.Giovanni), Fluminimaggiore<br />
(S.Angelo, S.Antonio da<br />
Padova), Gonnesa (S.Andrea Apostolo),<br />
Musei (S.Ignazio di Lojola),<br />
Narcao (S.Nicolò, S.Gioachino),<br />
Portoscuso ( Madonna d’Itria),<br />
Siliqua (S.Giorgio, S.Sebastiano,<br />
S.Margherita, S.Giacomo), Villamassargia<br />
(Nostra Signora <strong>del</strong><br />
Pilar, Madonna <strong>del</strong>la Neve).<br />
e Carbonia, che nella sua ormai decennale<br />
attività è diventata un punto<br />
Il CD-ROM non presenta solo le<br />
immagini <strong>del</strong>le chiese, ma anche<br />
la storia, la descrizione architettonica,<br />
gli arredi di un certo valore,<br />
nonché la bibliografia (sia pure<br />
assai limitata).<br />
Inoltre, altro non trascurabile<br />
particolare, nell’opera è presente<br />
l’itinerario architetturale di ogni<br />
singolo Comune.<br />
CONTRIBUTO DEL PARCO GEOMINERARIO<br />
ALL’UNIVERSITA’ DEL SULCIS-IGLESIENTE<br />
di riferimento per la progettazione<br />
di un nuovo sviluppo <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>”.<br />
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CONCORSO “CITTA’ DI CARBONIA”<br />
PERFEZIONAMENTO PIANOFORTE<br />
ACCADEMIA MUSICALE MAASTRICHT<br />
Il Rotary Club di Carbonia ha<br />
voluto riproporre al pubblico<br />
l’esibizione pianistica, già<br />
avvenuta lo scorso 23 aprile,<br />
con i medesimi partecipanti<br />
al Bando di concorso per la<br />
1ª Borsa di studio “Città di<br />
Carbonia”, finalizzata ad un<br />
corso di perfezionamento di<br />
pianoforte presso l’Accademia<br />
Musicale di Maastricht<br />
per il migliore concorrente <strong>del</strong><br />
Roberto Monticelli<br />
territorio, iscritto al corso di<br />
studio superiore <strong>del</strong> Conservatorio<br />
Musicale di Cagliari<br />
“Pier Luigi da Palestrina”.<br />
Al concorso avevano partecipato<br />
14 studenti residenti<br />
nel territorio <strong>del</strong>la Provincia<br />
Carbonia-Iglesias suddivisi<br />
su tre corsi di studio: Inferiore,<br />
Intermedio e Superiore.<br />
Tutti i concorrenti, lo scorso<br />
primo dicembre, si sono<br />
nuovamente esibiti al pianoforte<br />
con brani di loro scelta.<br />
Ciò ha permesso di mostrare<br />
le loro migliori capacità artistiche<br />
e rendere la serata più<br />
avvincente. Ai brani musicali<br />
si sono intercalate altre esibizioni,<br />
con lettura di poesie,<br />
che il pubblico ha mostrato<br />
di apprezzare. Le poesie sono<br />
state lette dall’attore di prosa<br />
di Carbonia Andrea Tedde.<br />
23<br />
<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />
n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />
Autore è stato Andrea Rosas,<br />
anch’esso di Carbonia.<br />
A conclusione <strong>del</strong>le esibizioni,<br />
la fase di premiazione è<br />
stata presieduta dal Past President<br />
Bruno Cannas e da Livia<br />
Frau Docente Conservatorio<br />
Musicale di Cagliari “Pier<br />
Luigi da Palestrina”. I premiati,<br />
cui è stato consegnato<br />
l’attestato di partecipazione e<br />
la Borsa di Studio, sono stati:<br />
Michele Fadda (250 euri per il<br />
corso inferiore), Andrea Aresti<br />
(250 euri per il corso intermedio)<br />
e Roberto Serra (1.500<br />
euri per il corso superiore).<br />
A quest’ultimo l’assegno era<br />
già stato consegnato a settembre<br />
per consentirgli di far<br />
fronte alle spese di partecipazione<br />
al corso di perfezionamento<br />
presso l’Accademia<br />
Musicale di Maastricht.<br />
Dopo la premiazione, Roberto<br />
Serra si è esibito al pianoforte<br />
mostrando, ancora una volta,<br />
la spiccata abilità artistica che<br />
il pubblico di Carbonia aveva<br />
già avuto modo di apprezzare<br />
nella prima fase <strong>del</strong> concorso.<br />
Tuttavia anche agli altri allievi,<br />
che avevano partecipato<br />
al concorso, sono stati consegnati<br />
gli attestati di partecipazione.<br />
Essi sono stati:<br />
Ambra Bellia, Fulvio Cozzi,<br />
Roberta Di Franco, Debora<br />
Melis, Sabrina Melis, Cinzia<br />
Piredda, Ludovica Luisa Tocco,<br />
Eleonora Venturi (corso<br />
inferiore); Margherita Marascia<br />
e Roberto Pinna (corso<br />
intermedio); infine, Gianluca<br />
Erriu (corso superiore).<br />
CONCORSI PUBBLICI<br />
a cura <strong>del</strong>la comunità montana n° 19 di iglesias<br />
CONCERTO CLASSICO A MASUA<br />
NEL MUSEO DELLA MINIERA<br />
Lunedì 4 dicembre, presso<br />
il Museo <strong>del</strong>le Macchine da<br />
Miniera a Masua, in occasione<br />
<strong>del</strong> 100° anniversario<br />
<strong>del</strong>l`eccidio di Nebida, l’Associazione<br />
Anton Stadler e<br />
l’Amministrazione Comunale<br />
di Iglesias in collaborazione<br />
con l’Associazione Elena<br />
Ledda Vox, il Parco Geominerario<br />
Storico Ambientale<br />
<strong>del</strong>la Sardegna e IGEA hanno<br />
presentato “Scavi, Storie<br />
di Miniera”. Si è trattato di<br />
uno spettacolo su testo di<br />
Mariangela Sedda, musiche<br />
progetto e produzione<br />
di Mauro Palmas. Vi hanno<br />
preso parte Simonetta Soro<br />
voce e voce recitante, Mauro<br />
Palmas mandola e mandoloncello,<br />
Silvano Lobina<br />
basso, Riccardo Leone pianoforte,<br />
Fabio Furia clarinetto<br />
e Alberto Pisu percussioni.<br />
ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI<br />
P E R L E AT T I V I TA’ M U S I C A L I<br />
Su proposta <strong>del</strong>l’Assessore ad<br />
interim <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione,<br />
Beni Culturali, Informazione,<br />
Spettacolo, Sport, Carlo<br />
Mannoni, la Giunta regionale<br />
ha approvato in via definitiva il<br />
programma annuale di interventi<br />
a sostegno <strong>del</strong>le attività musicali<br />
popolari (legge regionale 64/86<br />
articoli 2 e 8), con uno stanziamento<br />
complessivo di 1.400.000<br />
euri.<br />
All’articolo 2, che riguarda le<br />
spese di funzionamento, sono<br />
stati destinati 1.050.000 euri da<br />
ripartire tra 242 organismi giudicati<br />
ammissibili, di cui 55 associazioni<br />
musicali bandistiche,<br />
117 gruppi corali, 70 gruppi<br />
strumentali di musica sarda e<br />
folkloristici; mentre all’articolo<br />
8 per corsi di preparazione musicale<br />
sono stati assegnati 350<br />
mila euri, con destinazione 108<br />
organismi.<br />
Secondo le indicazioni <strong>del</strong>l’ottava<br />
Commissione consiliare, che<br />
ha espresso il suo parere sull’assegnazione<br />
dei finanziamenti,<br />
relativamente allo stanziamento<br />
di 1.050.000 euri <strong>del</strong>l’articolo 2,<br />
è stato deciso di assegnare una<br />
percentuale di contributo superiore<br />
<strong>del</strong> 15 per cento a dieci<br />
associazioni di lunga tradizione<br />
culturale, come premialità per<br />
la capacità gestionale. Si tratta<br />
di Collegium Karalitanum, Coro<br />
polifonico CUM di Cagliari,<br />
gruppo folkloristico San Paolo,<br />
Associazione musicale Ennio<br />
Porrino, Associazione musicale<br />
Stanislao Silesu, Associazione<br />
Giuseppe Verdi, gruppo folkloristico<br />
Ittiri Cannedu, Associazione<br />
polifonica Santa Cecilia,<br />
Banda Città di Sassari, circolo<br />
culturale folkloristico F. Bande,<br />
cui vanno 126.201,93 euri.<br />
Tra gli altri operatori saranno ripartiti<br />
i restanti 923.798,07 euri<br />
per una percentuale <strong>del</strong> 12,24<br />
per cento. E’ stato inoltre stabilito<br />
che il tetto <strong>del</strong>la spesa massima<br />
riconoscibile e ammissibile<br />
sia di 90 mila euri.<br />
I 350 mila euri previsti per i corsi<br />
di musica (articolo 8) saranno invece<br />
così ripartiti: 5 mila euri per<br />
le bande musicali, 2.532,46 euri<br />
per i cori e i gruppi folk.