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1 - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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spedizione in abb. postale art. 2 comma 20/B legge 662/96 filiale CA<br />

Carbonia . Anno XVII n° 350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006 . Euro 1,03 . e-mail: gazzetta<strong>del</strong>sulcis@tiscali.it<br />

www.gazzetta<strong>del</strong>sulcis.it<br />

ORGANO D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE<br />

Via Nazionale, zona PIP • Carbonia<br />

Tel. 0781.64324 - 674922<br />

ENERGIA SOTTO L’ALBERO ?<br />

Buon Natale<br />

e<br />

Felice 2007<br />

LA RIPRESA DELLA ILA<br />

Portovesme - Area Industriale<br />

Le tariffe energetiche, eguagliate<br />

a quelle medie praticate in<br />

tutta Europa alle industrie energivore,<br />

non sono ancora patrimonio<br />

<strong>del</strong>le industrie primarie<br />

operanti a Portovesme. Tuttavia,<br />

anche se un altro anno è trascorso<br />

nella vaga illusione che anche<br />

Portovesme potessero trovare<br />

riscontro tariffe eguali a quelle<br />

<strong>del</strong> resto d’Europa, qualcosa<br />

sembra stia per arrivare. Nelle<br />

ultime ore di fine anno negli<br />

ambienti industriali si respirava<br />

una certa fiducia che la vertenza<br />

stesse per imboccare la dirittura<br />

SI VOLA<br />

PAG. 13<br />

d’arrivo.<br />

Certo è che quando tre anni fa<br />

iniziarono le rivendicazioni<br />

perché le tariffe elettriche alle<br />

industrie energivore venissero<br />

applicate a tutte le industrie di<br />

Portovesme, nessuno si era illuso<br />

che la vertenza sarebbe stata<br />

di breve durata e facilmente risolvibile.<br />

Ora, però, si suppone che col nuovo<br />

anno si possa guardare con maggiore<br />

serenità al futuro produttivo di<br />

queste industrie che costituiscono<br />

l’asse portante <strong>del</strong>l’economia non<br />

solo <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>. (m.c.) PAG. 5<br />

LA GRANDE STORIA<br />

DEL CARBONE SULCIS<br />

PAG. 6-7<br />

DAI TRAPIANTI DI FEGATO ALLA MUSICA<br />

ILA<br />

Il passaggio <strong>del</strong>l’intero pacchetto<br />

azionario <strong>del</strong>la Ila (società per<br />

azioni) in mano <strong>del</strong>la famiglia<br />

di Luigi Pozzoli, Amministratore<br />

<strong>del</strong>egato <strong>del</strong>la Otefal (250<br />

dipendenti negli stabilimenti<br />

di laminazione d’alluminio a<br />

L’Aquila, in Spagna e Francia<br />

e con una fatturato presunto per<br />

il 2006 di circa 150 milioni di<br />

euri) ha già creato i presupposti<br />

nello stabilimento sulcitano per<br />

un pieno rilancio produttivo a<br />

partire dal nuovo anno.<br />

Maestranze e RSU hanno già<br />

espresso il proprio benestare al<br />

piano annunciato dalla nuova<br />

proprietà.<br />

PAG. 8<br />

SERVIZI AUTOGRU<br />

da 80 t. -35 t. -14 t.<br />

Sede Amministrativa e Operativa:<br />

Z.I. Portovesme (CA)<br />

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Fax 0781 508690<br />

PAG. 21


Il Presidente <strong>del</strong>la Regione,<br />

Renato Soru e il Direttore generale<br />

<strong>del</strong> Centro di Programmazione,<br />

Salvatore Orlando,<br />

hanno illustrato ai rappresentati<br />

<strong>del</strong>le otto province, ai<br />

sindacati e alle associazioni di<br />

categoria, il Documento strategico<br />

regionale 2007 – 2013<br />

e le ipotesi di ripartizione dei<br />

fondi per le aree sotto utilizzate<br />

<strong>del</strong> Mezzogiorno.<br />

“Tra risorse europee e risorse<br />

nazionali, ha detto il Presidente<br />

Soru, non abbiamo<br />

meno risorse da programmare,<br />

anzi, abbiamo qualcosa in<br />

più, e questo è un punto importante.<br />

La cosa importante<br />

è che la Regione Sardegna,<br />

pur uscendo dall’Obiettivo<br />

1, rimane a pieno titolo tra le<br />

Regioni meridionali, e gode<br />

<strong>del</strong>la ripartizione dei fondi per<br />

le aree sotto utilizzate. Quindi<br />

usciamo dall’Obiettivo 1 però<br />

rimaniamo a pieno titolo, per<br />

sempre, una Regione che gode<br />

<strong>del</strong>la ripartizione dei fondi<br />

<strong>del</strong>le aree sottoutilizzate <strong>del</strong><br />

Mezzogiorno”.<br />

Il Presidente ha proseguito:<br />

“Non solo ci rimaniamo, ma<br />

cresciamo un po’ di più, dal<br />

12 al 12, 61 per cento. Un’altra<br />

cosa importante che le Regioni<br />

hanno chiesto al Governo<br />

è: non discutiamo di anno<br />

in anno sui fondi Cipe, per<br />

cui poi dobbiamo aspettare le<br />

leggi finanziarie, dobbiamo<br />

aspettare le <strong>del</strong>ibere Cipe per<br />

programmarli e poi abbiamo<br />

pochi mesi per programmare.<br />

Ditecelo una volta per tutte,<br />

dateci la spesa dei fondi Cipe,<br />

così da poterli programmare’’.<br />

“Mettendo assieme le diverse<br />

fonti di finanziamento, ha<br />

continuato il Presidente <strong>del</strong>la<br />

Regione, si arriva a una cifra<br />

di circa 8 miliardi e mezzo, a<br />

L’Amministratore Delegato<br />

<strong>del</strong>la Portovesme srl è stato<br />

colpito da un grave lutto:<br />

la moglie Michela Spano è<br />

deceduta a Milano perché<br />

il suo cuore non ha retto al<br />

nuovo intervento cui si era<br />

dovuta sottoporre. Donna di<br />

elette virtù, Michela Spano,<br />

65 anni, si era sempre distinta<br />

nel suo impegno sociale,<br />

affiancata in questo<br />

dal marito, interessandosi<br />

soprattutto, con grande discrezione,<br />

<strong>del</strong>le famiglie<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

RENATO SORU HA PRESENTATO<br />

IL DOCUMENTO STRATEGICO 2007-2013<br />

Renato Soru<br />

cui si aggiunge la possibilità<br />

di sommare risorse, da quella<br />

parte di fondi Fas, che servono<br />

per premiare le Regioni<br />

virtuose, le Regioni capaci di<br />

portare avanti progetti ed è<br />

capace di avere premialità. Se<br />

anche per quello avremo una<br />

quota ragionevole per la nostra<br />

Regione, si mette assieme<br />

la possibilità di programmare<br />

circa 10 miliardi di euri. Che<br />

sono tanti, sono tantissimi,<br />

sono forse il 70 per cento in<br />

più <strong>del</strong>la precedente programmazione”.<br />

Un’opportunità importante,<br />

per il Presidente Soru. Che<br />

ha proseguito: “Possiamo ricordare<br />

il fatto che veniamo<br />

da due periodi di programmazione<br />

europea, dove sono<br />

stati spesi 5 miliardi di euri in<br />

media, e la nostra percentuale<br />

di Pil rispetto alla media nazionale,<br />

e alla media europea<br />

prima <strong>del</strong>l’allargamento, non<br />

si è spostata di un punto. Cioè<br />

abbiamo avuto due periodi di<br />

investimenti straordinari e non<br />

ci siamo mossi di una virgola.<br />

Nello stesso periodo alcune<br />

Regioni sono passate da 70<br />

a 130, qualcuna è passata da<br />

70 a 110, qualcuna è arrivata<br />

con disagio sociale ancorché<br />

economico. Anche nella<br />

sua lunga fase d’insegnamento<br />

nelle scuole cittadine<br />

di Carbonia (professoressa<br />

di Lettere presso la “Sebastiano<br />

Satta”) Michela Spano<br />

aveva sempre fatto precedere<br />

il ruolo di docente<br />

da quel senso di umanità e<br />

di dedizione che ha sempre<br />

caratterizzato l’intera sua<br />

esistenza.<br />

La prematura scomparsa di<br />

Michela Spano ha destato<br />

TIEMME Officine Grafiche srl - Zona Industriale Truncu is Follas<br />

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LUTTO IN CASA DI CARLO LOLLIRI<br />

AMMINISTRATORE “PORTOVESME srl”<br />

grande commozione in Carbonia.<br />

La larga partecipazione<br />

di gente alle sue esequie<br />

è stata la riprova di quanto<br />

amore fosse circondata e<br />

quanto bene avesse seminato<br />

nel corso <strong>del</strong>la sua pur breve<br />

esistenza.<br />

L’Editore, il Direttore e i Collaboratori<br />

di “<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Sulcis</strong>-<strong>Iglesiente</strong>” esprimono<br />

al Ragioniere Carlo Lolliri e<br />

ai figli Massimo e Fabrizio i<br />

sensi <strong>del</strong> più profondo cordoglio.<br />

‘’Il Ministero <strong>del</strong>l’Economia ha<br />

segnalato che una vertenza fatta<br />

tempo addietro e relativa alla<br />

tassa sugli affari, è stata riconosciuta<br />

e che all’Isola verranno<br />

destinati 192 milioni di euri”.<br />

Lo ha comunicato il Presidente<br />

<strong>del</strong>la Regione parlando ai Sindaci<br />

<strong>del</strong> Nuorese, nel riepilogare<br />

i termini <strong>del</strong>la vertenza <strong>del</strong>le<br />

entrate in relazione alle risorse<br />

disponibili nel bilancio <strong>del</strong>la<br />

Regione alla vigilia <strong>del</strong>la finanziaria.<br />

‘’Il nostro bilancio è sufficientemente<br />

in ordine e ancora di più<br />

dobbiamo fare per continuarlo a<br />

migliorare e liberare risorse che<br />

possono essere utilizzate in attività<br />

concrete. E’andata bene anche<br />

la negoziazione, che è appena<br />

terminata, con lo Stato per<br />

i fondi europei’’, ha continuato<br />

Renato Soru, che ha aggiunto:<br />

‘’Usciamo dall’Obiettivo 1 senza<br />

perdere una quantità ingente<br />

di risorse, i due terzi <strong>del</strong>le risorse,<br />

come temevamo, perché<br />

la cosa era partita molto male,<br />

con una promessa <strong>del</strong> luglio<br />

<strong>del</strong> 2002 non mantenuta nel dicembre<br />

<strong>del</strong> 2002, quando poi il<br />

Governo italiano ha presentato<br />

il memorandum, la proposta<br />

italiana al negoziato europeo.<br />

E’ iniziata male senza la rivendicazione<br />

o la previsione nella<br />

nuova proposta di statuto europeo,<br />

<strong>del</strong>la protezione <strong>del</strong>le regioni<br />

insulari. Quindi abbiamo<br />

iniziato in forte salita, è stato<br />

fatto l’accordo sugli strumenti<br />

finanziari da parte <strong>del</strong> Consiglio<br />

europeo e in questi mesi<br />

si è portata avanti una negoziazione<br />

con lo Stato, ha detto il<br />

Regione<br />

a 100, ma la nostra Regione<br />

(dove c’è qualcuno che ogni<br />

tanto dice: ma in Sardegna è<br />

un disastro, non sta succedendo<br />

nulla in questi ultimi 12<br />

mesi) bisogna ricordare che<br />

negli ultimi 12 anni non è successo<br />

assolutamente niente. E<br />

allora dovremo darci naturalmente<br />

una regolata importante<br />

per il prossimo periodo, anche<br />

perché è molto probabile che<br />

il prossimo periodo sarà definitivamente<br />

l’ultimo”.<br />

Per il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

‘’è difficile immaginare una<br />

Unione Europea che farà un<br />

altro Quadro unitario di sostegno,<br />

che farà un altro periodo<br />

di politiche di coesione’’.<br />

“Forse dobbiamo anche dirci<br />

che cosa abbiamo fatto di sbagliato<br />

negli ultimi due periodi<br />

e fare esattamente il contrario’’,<br />

ha detto ancora Soru.<br />

‘’Poche strategie, ha concluso.<br />

Le strategie individuate<br />

sono 10, però dentro quelle<br />

strategie pochi assi e pochissime<br />

misure, anche perché poi a<br />

gestire troppe misure non siamo<br />

capaci. Poche cose chiare,<br />

solide, dove non si può sbagliare<br />

e che comportino i presupposti<br />

per lo sviluppo. Nei<br />

due periodi precedenti non ci<br />

siamo mossi di un metro e nello<br />

stesso periodo ci sono altre<br />

Regioni che si sono mosse.<br />

Proviamo a imitarle”.<br />

Alla richiesta di un chiarimento<br />

sull’iter <strong>del</strong> Documento<br />

strategico regionale, il<br />

Presidente <strong>del</strong>la Regione ha<br />

spiegato: ‘’Ci stiamo orientando<br />

per farlo approvare<br />

direttamente dal Consiglio<br />

regionale, assieme alla proposta<br />

di legge finanziaria e di<br />

bilancio. E quindi sarebbero<br />

utili i vostri commenti prima<br />

che la Giunta lo approvi prima<br />

<strong>del</strong> trasferimento in Con-<br />

ei esigenze <strong>del</strong>le imprese. In questa logica, in questi giorni.(ApInformazioni)<br />

siglio’’, ha detto rivolgendosi<br />

ai rappresentanti <strong>del</strong>le<br />

forze sociali e <strong>del</strong>le documento, amministrazioni<br />

provinciali. oppor ‘’Ci -<br />

guida il Governo nazionale, brevi<br />

e anzi il Senato a questo risultati punto,<br />

con l’approvazione <strong>del</strong>la<br />

legge finanziaria <strong>del</strong>lo Stato. alla<br />

Come sapete c’è disoccupa- l’articolo<br />

102, ha detto ancora Renato 2002,<br />

Soru, che parla <strong>del</strong>le risorse perper<br />

la nostra Regione. E 20,6% allora<br />

fa molta differenza fare con il<br />

progetto di bilancio con mani l’approvazione<br />

<strong>del</strong>l’articolo triennio, 102<br />

-<br />

o senza. E allora se, APERTO TUTTO L’ANNO<br />

registrato come<br />

pensiamo, verrà occupazionale<br />

approvata la<br />

legge finanziaria <strong>del</strong>lo Stato<br />

a fine mese così come riscondati<br />

è uscita<br />

dalla Camera, noi ci prepariamo<br />

per la trasmissione lavoro<br />

in Consiglio regionale’’. luglio<br />

666.000<br />

Una <strong>del</strong>ibera adottata dalla Giunta<br />

regionale reintegra l’organico<br />

<strong>del</strong> Corpo forestale e di vigilanza<br />

ambientale. Porta da 104 a 135 il<br />

numero degli agenti da assumere al<br />

termine <strong>del</strong> concorso che si sta concludendo,<br />

e aggiunge 30 sottufficiali<br />

ai 243 attualmente in forze, attingendo<br />

dalla graduatoria degli idonei<br />

<strong>del</strong>la selezione interna.<br />

Al Corpo (che aveva subìto un decremento<br />

passando in un biennio da<br />

1087 unità a 1042), così reintegrato,<br />

viene dato dalla <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la Giunta<br />

un indirizzo politico nettissimo,<br />

in qualche modo di rottura rispetto<br />

al passato: quello di ‘’accentuare i<br />

compiti di vigilanza ambientale, di<br />

repressione degli abusi in materia<br />

urbanistica, paesaggistica e ambientale’’.<br />

Chiarissimi anche i compiti<br />

di ‘’prevenzione e repressione <strong>del</strong>le<br />

attività abusive di cave, discariche abusive<br />

di rifiuti, di abbandono di rifiuti nelle<br />

proprietà pubbliche e in quelle private, di<br />

abusivismo edilizio, occupazione abusiva<br />

<strong>del</strong> demanio regionale’.<br />

Il Corpo forestale e di vigilanza<br />

ambientale è attualmente composto<br />

da 79 ufficiali, 243 sottufficiali, 720<br />

agenti. La <strong>del</strong>ibera è stata presentata<br />

dall’Assessore agli Affari generali,<br />

al Personale e alla Riforma <strong>del</strong>la Regione,<br />

Massimo Dadea.<br />

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ALTRI 192 MILIONI DI EURI<br />

NELLE CASSE DELLA REGIONE<br />

LA REGIONE HA DICHIARATO<br />

GUERRA ALL’ABUSIVISMO<br />

Egregio Direttore<br />

Con grande sorpresa mi accorgo<br />

che il suo sempre più<br />

apprezzato giornale (qualche<br />

volta mi dimentico di<br />

comprarlo) ha instaurato una<br />

versione nuova per definire<br />

l’attuale moneta europea. Il<br />

suo giornale, infatti, usa il<br />

plurale “euri” anziché “euro”<br />

come riportato da tutti gli<br />

altri organi di stampa che io<br />

conosco. Mi vuole togliere la<br />

curiosità: da dove trae origine<br />

simile definizione al plurale<br />

di “euri” ?.<br />

Cordialmente,<br />

G. Bigio<br />

DELEGAZIONE UNESCO<br />

RICEVUTA IN REGIONE<br />

“E’ la strada giusta, è importante<br />

far parte <strong>del</strong>la rete dei 50<br />

geoparchi in tutto il mondo”,<br />

così il presidente <strong>del</strong> Consiglio<br />

regionale, on. Giacomo<br />

Spissu, alla folta <strong>del</strong>egazione<br />

<strong>del</strong>l’Unesco, in visita in Consiglio<br />

nel quadro <strong>del</strong>la tre giorni<br />

che hanno visti impegnati<br />

i tecnici <strong>del</strong>l’Agenzia <strong>del</strong>le<br />

Nazioni unite in Sardegna. Pur<br />

scontando lentezze “pensiamo<br />

di aver imboccato –ha detto<br />

il presidente Spissu- la strada<br />

giusta. Ed è importante per una<br />

regione come la nostra con un<br />

patrimonio storico minerario<br />

di grande valore”.<br />

“Siamo molto contenti per la<br />

cooperazione avviata ormai da<br />

molti anni con la Sardegna”,<br />

ha detto Margaret Patzak, responsabile<br />

<strong>del</strong>le rete mondiale<br />

dei Geositi-Geoparchi. “Siamo<br />

qui per una verifica e per<br />

mettere a disposizione tutta la<br />

nostra esperienza accumulata<br />

nel tempo con la rete mondiale<br />

dei geositi”.<br />

Presidente <strong>del</strong>la Regione, cercando<br />

di fare in modo che alle<br />

minori risorse europee facesse<br />

fronte un maggior coofinanziamento<br />

<strong>del</strong>lo Stato. Il risultato è<br />

che, mentre prima per ogni euro<br />

europeo c’era un altro euro di<br />

risorse pubbliche (<strong>del</strong>lo Stato e<br />

<strong>del</strong>la Regione, per cui ogni euro<br />

<strong>del</strong>l’Europa finanziava due euri<br />

di investimenti), oggi per ogni<br />

euro <strong>del</strong>l’Europa c’è un euro e<br />

mezzo <strong>del</strong>lo Stato. Quindi, da<br />

due euri siamo passati a due euri<br />

e mezzo. E mentre quell’euro di<br />

risorse nazionali veniva finanziato<br />

per due terzi dallo Stato<br />

e per un terzo dalla Regione, e<br />

quindi una parte la mettevamo<br />

noi, la parte che mettiamo noi è<br />

ridotta, e quindi si liberano altre<br />

risorse che possiamo spendere<br />

diversamente’’.<br />

LETTERA AL GIORNALE<br />

Intanto La ringrazio per<br />

l’apprezzamento verso<br />

il giornale che, per non<br />

perderne copia, sarà<br />

bene abbonarsi, e quindi<br />

riceverlo comodamente a<br />

casa sua (poste permettendo).<br />

Circa invece la curiosità<br />

da Lei manifestata (non<br />

è il solo), posso solo dire<br />

che “euri” non l’ha inventato<br />

“<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>”,<br />

ma diversi altri hanno tentato,<br />

ma con scarsa perseveranza.<br />

Noi invece insistiamo<br />

perché riteniamo<br />

che “euro” al plurale non<br />

debba fare eccezione alcuna<br />

rispetto alle altre monete<br />

correnti oppure fuori<br />

corso: dollaro (dollari),<br />

lira (lire), marco (marchi),<br />

franco (franchi), dinaro<br />

(dinari), ecc.<br />

Ma la stranezza, relativamente<br />

a euro, è che negli<br />

altri Paesi europei “euro”<br />

al plurale viene pronunciato<br />

e scritto col corrispettivo<br />

italiano di “euri”.<br />

E, allora? Non si vede perché<br />

“euro” debba restare<br />

indeclinabile al plurale.<br />

Spero di aver chiarito al<br />

nostro Lettore il dubbio<br />

sollevato. Ricambio le cordialità.<br />

(m.c.)


Regione<br />

L’innalzamento <strong>del</strong>l’obbligo scolastico<br />

a 16 anni, ‘’no’’ alla scelta precoce<br />

a 13 anni tra licei e istruzione<br />

e formazione professionale. E no<br />

alla chiusura <strong>del</strong>le scuole nei piccoli<br />

centri, ‘’vero presidio <strong>del</strong>lo Stato<br />

che non può essere tolto’’.<br />

Insieme ai progetti contro la dispersione<br />

scolastica, per riportare<br />

i ragazzi a scuola, e per il sostegno<br />

ai ragazzi disabili, sono i punti di un<br />

accordo totale fra il Presidente <strong>del</strong>la<br />

Regione, Renato Soru, e il viceministro<br />

per l’Istruzione, Mariangela<br />

Bastico, che si sono incontrati nel<br />

palazzo <strong>del</strong>la Regione a Cagliari,<br />

presenti anche l’Assessore Carlo<br />

Mannoni e il Presidente <strong>del</strong>la Commissione<br />

consiliare, Gian Luigi<br />

Gessa.<br />

‘’L’idea centrale <strong>del</strong> nostro governo,<br />

ha detto Mariangela Bastico<br />

all’uscita dall’incontro, è una scuola<br />

DIECI NUOVE ROTTE AEREE<br />

TRA SARDEGNA E CONTINENTE<br />

A prezzi scontati, anche per i non<br />

residenti, tutti giorni voli da Cagliari<br />

a Bologna, Torino, Firenze, Verona,<br />

Napoli e Palermo, da Olbia Bologna<br />

e Verona e da Alghero a Torino<br />

e Bologna. I dati sulla puntualità degli<br />

aerei e quelli dei posti disponibili.<br />

Sono questi gli elementi principali<br />

contenuti nel decreto firmato dal<br />

Ministro dei Trasporti Alessandro<br />

Bianchi sul futuro dei trasporti aerei<br />

da e per la Sardegna.<br />

La Sardegna, dunque, avrà dieci<br />

nuove rotte in regime di continuità<br />

territoriale. Dal 15 gennaio Meridiana<br />

collegherà Cagliari con<br />

Bologna, Torino, Firenze, Verona,<br />

Napoli e Palermo; mentre da Olbia<br />

farà rotta su Bologna e Verona; Air<br />

One decollerà invece da Alghero<br />

verso Torino e Bologna. I voli, almeno<br />

uno di andata e uno di ritorno<br />

per tutto l’anno, avranno cadenza<br />

giornaliera: partenza la mattina dall’Isola<br />

non oltre le 9.30, rientro non<br />

prima <strong>del</strong>le 19.<br />

In estate e durante le vacanze di<br />

Natale e Pasqua il numero dei collegamenti<br />

da Cagliari per Bologna<br />

e Torino e da Olbia per Bologna e<br />

Verona raddoppierà: due voli in<br />

andata e altrettanti in ritorno. Costo<br />

<strong>del</strong> biglietto: 55 euri più le tasse per<br />

i residenti, 97 euri più le tasse per i<br />

non residenti.<br />

I collegamenti Meridiana da Cagliari<br />

verso Torino, Verona, Bologna, e<br />

quelli da Olbia a Bologna saranno<br />

garantiti senza compensazioni statali;<br />

le altre rotte beneficeranno di<br />

circa 10 dei 20 milioni destinati alla<br />

continuità territoriale.<br />

La “nuova” continuità decollerà con<br />

il via libera <strong>del</strong>l’Unione europea:<br />

in un incontro avuto dall’Assessore<br />

dei Trasporti, Sandro Broccia a<br />

Bruxelles con la commissione DG<br />

Trasporti la Regione ha dimostrato,<br />

dati alla mano, che esiste una domanda<br />

forte di nuovi collegamenti:<br />

richieste di Sardi che regolarmente<br />

si recano in Piemonte, Veneto, Emilia<br />

Romagna, Toscana, Campania e<br />

Sicilia per motivi di lavoro, studio,<br />

necessità di cure ospedaliere specialistiche.<br />

In cambio l’UE ha chiesto<br />

che vengano liberalizzati e aperti ai<br />

voli low cost gli scali di Malpensa,<br />

Orio al Serio e Ciampino.<br />

“Era già nei programmi <strong>del</strong>la Giunta,<br />

ha detto l’Assessore Broccia,<br />

convocare una conferenza di servizi<br />

per modificare il decreto sulla continuità<br />

e rendere autonomi questi<br />

tre scali dai sistemi aeroportuali di<br />

Milano e Roma”. A questo scopo<br />

il Presidente Soru invierà nei prossimi<br />

giorni una lettera al ministro<br />

Bianchi. “I vettori impegnati nella<br />

continuità territoriale, ha aggiunto<br />

l’Assessore, hanno manifestato la<br />

propria disponibilità a discutere con<br />

la Regione su una eventuale rimodulazione<br />

<strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le rotte<br />

assicurate, nel caso l’apertura alla<br />

libera concorrenza di Malpensa,<br />

Orio al Serio e Ciampino dovesse<br />

sottrarre traffico ai collegamenti<br />

tradizionali”.<br />

E’ stato inoltre tracciato un bilancio<br />

più generale <strong>del</strong>la continuità territoriale<br />

aerea. Rifacendosi a un’indagine<br />

di AssoAeroporti sui prezzi<br />

dei biglietti praticati dai vettori su<br />

scala nazionale nei mesi di giugno e<br />

luglio 2006, Broccia ha sottolineato<br />

(su un campione di 240 rilevazioni<br />

tariffarie) come i passeggeri sardi<br />

spendano, mediamente, la metà<br />

dei viaggiatori <strong>del</strong>la Penisola. L’Assessore<br />

cita ad esempio i 61 euri di<br />

un Cagliari-Roma contro i 133 euri<br />

che in media servono ad acquistare<br />

un biglietto sola andata sulle rotte<br />

nazionali.<br />

Dati positivi anche sul fronte <strong>del</strong>la<br />

puntualità di decolli e atterraggi nei<br />

tre aeroporti isolani: l’88,9 per cento<br />

dei voli è in perfetto orario. Percentuale<br />

che equivale a nove aerei su<br />

dieci. “Non bisogna dimenticare,<br />

ha ricordato Broccia, che i ritardi,<br />

soprattutto nei mesi estivi e durante<br />

le festività, dipendono dalla congestione<br />

<strong>del</strong> sistema aeroportuale<br />

italiano”. Sulla questione <strong>del</strong>l’indennizzo<br />

di 15 euri che i passeggeri<br />

possono esigere dalle compagnie in<br />

caso di ritardi superiori ai venti minuti,<br />

l’Assessore ricorda che “solo<br />

l’Enac ha gli strumenti per verificare<br />

le responsabilità dei ritardi e<br />

bisogna capire se sarà in grado di<br />

farsene carico”.<br />

Il Presidente Renato Soru ha infine<br />

ricordato l’impegno <strong>del</strong>la Giunta<br />

nella riforma <strong>del</strong>l’intero sistema dei<br />

trasporti in Sardegna: dalle trattative<br />

per far giungere nell’Isola i pendolini<br />

spagnoli <strong>del</strong>la Talgo (“Ci consentiranno<br />

di percorrere la Cagliari<br />

– Sassari in due ore e mezza. A<br />

marzo inizieremo la sperimentazione”)<br />

alle istanze di liberalizzazione<br />

<strong>del</strong>le rotte marittime per rompere il<br />

monopolio <strong>del</strong>la Tirrenia (“Stiamo<br />

lavorando con la Sfirs allo studio<br />

per la costituzione di una compagnia<br />

marittima sarda”). Per la prima<br />

volta, è la filosofia <strong>del</strong>l’Esecutivo<br />

regionale, si punta a fare sistema.<br />

LA REGIONE CONTRO LA CHIUSURA<br />

DELLE SCUOLE NEI PICCOLI CENTRI<br />

Serbariu - Elementari<br />

pubblica, di qualità, che non lasci<br />

indietro nessuno. E nella Finanziaria<br />

di quest’anno è già scritto che<br />

l’obiettivo è quello di innalzare<br />

l’obbligo formativo a 16 anni di età.<br />

Sapevo già che la Regione Sardegna<br />

e il Presidente Soru si stavano<br />

muovendo in questa direzione, ora<br />

lavoreremo insieme presto per accordi<br />

che prevedano anche progetti<br />

contro la dispersione scolastica e<br />

per il sostegno ai disabili’’.<br />

Renato Soru ha chiesto al viceministro<br />

anche un impegno a non<br />

chiudere scuole da nessuna parte<br />

<strong>del</strong>la Sardegna, e anzi uno sforzo<br />

congiunto per riportare a scuola<br />

tutti i ragazzi appunto sino a 16<br />

anni, dovunque, nelle aree urbane<br />

e in quelle rurali e <strong>del</strong>l’interno <strong>del</strong>la<br />

Sardegna.<br />

‘’Ho ricordato al viceministro, ha<br />

detto il Presidente <strong>del</strong>la Regione,<br />

che la conoscenza è un punto fondamentale<br />

<strong>del</strong> nostro programma,<br />

non ci stanchiamo di ripeterlo. La<br />

Regione è per la scuola pubblica<br />

non per la formazione professionale<br />

privata; pensa che la formazione<br />

professionale debba venire<br />

dopo la scuola e che a scuola bisogna<br />

starci almeno fino a 16 anni.<br />

Poi viene la formazione sui saperi<br />

materiali e se è possibile a scuola<br />

ci si va fino al diploma visto che<br />

abbiamo il più alto tasso di dispersione<br />

scolastica d’Italia e visto che<br />

in Sardegna siamo tra coloro che<br />

stanno più indietro in Italia e in<br />

Europa. Il viceministro ci ha detto<br />

che questa è anche la politica <strong>del</strong><br />

Governo, che sta scritta in Finanziaria’’.<br />

ORDINE<br />

DEL GIORNO<br />

Agli amministratori <strong>del</strong>la conferenza<br />

d’azienda <strong>del</strong>la ASL 7 di<br />

Carbonia-Iglesias riunitisi a Carbonia<br />

in data 1 dicembre 2006<br />

per dibattere sull’ipotesi di piano<br />

sanitario regionale licenziata dalla<br />

competente commissione <strong>del</strong><br />

Consiglio Regionale in data in<br />

data 23 novembre 2006,<br />

INTERROGAZIONE<br />

LIORI – DIANA,<br />

con richiesta di risposta scritta, sulle<br />

modalità di erogazione dei contributi<br />

a favore <strong>del</strong>le associazioni di<br />

volontariato di protezione civile<br />

I sottoscritti,<br />

PREMESSO che<br />

La Regione eroga contributi a favore<br />

<strong>del</strong>le associazioni di volontariato<br />

di protezione civile, ai sensi <strong>del</strong>la<br />

L.R. 17 gennaio 1989, n. 3;<br />

Il 13 aprile u.s. è stato pubblicato sul<br />

sito Internet <strong>del</strong>la Regione il bando<br />

per l’assegnazione di tali contributi<br />

relativamente all’annualità 2006;<br />

Tale bando è scaduto il 23 giugno u.s.;<br />

CONSIDERATO che<br />

− Fino al 2005, il Servizio Protezione<br />

Civile <strong>del</strong>l’Assessorato<br />

regionale all’Ambiente era solito,<br />

contestualmente alla pubblicazione<br />

<strong>del</strong> bando per l’assegnazione dei<br />

contributi, comunicare per lettera<br />

alle associazioni l’avvio <strong>del</strong>la procedura,<br />

invitandole a concorrervi;<br />

− Nel 2006, l’unica forma di comunicazione<br />

di cui si abbia notizia<br />

è stata, per l’appunto, la pubblicazione<br />

<strong>del</strong> bando sul sito Internet<br />

<strong>del</strong>la Regione;<br />

− Ciò ha fatto sì che solo la metà<br />

<strong>del</strong>le associazioni interessate ai<br />

contributi sia riuscita a presentare<br />

l’apposita domanda entro i termini<br />

prefissati;<br />

VALUTATO che<br />

− I costi che allo stato attuale è<br />

necessario sostenere per dotarsi di<br />

una connessione Internet fanno sì<br />

<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

PRESO ATTO<br />

Che nella suddetta proposta si<br />

prevede il trasferimento <strong>del</strong> reparto<br />

di Chirurgia pediatrica da<br />

Iglesias a Cagliari in contrasto<br />

con quanto richiesto dai sindaci<br />

e dal Presidente <strong>del</strong>la Provincia<br />

che rivendicano tale reparto<br />

d’eccellenza quale risorsa storica<br />

<strong>del</strong> territorio al servizio di tutta la<br />

regione, così come rilevabile dai<br />

dati epidemiologici che vedono<br />

tale reparto utilizzato da utenti<br />

provenienti da tutto il territorio<br />

regionale. Questo elevato livello<br />

di qualità è stato determinato<br />

dalla presenza e dalla crescita di<br />

specifiche professionalità anche<br />

complementari (radiologia pediatrica,<br />

anestesiologia pediatrica<br />

ecc) che negli anni ha maturato<br />

un clima organizzativo e di<br />

coesione difficilmente ricreabile<br />

in breve tempo in altre realtà. Ai<br />

cittadini sardi verrebbe quindi a<br />

mancare un centro di eccellenza<br />

sanitaria che ha contrastato efficacemente<br />

i “viaggi <strong>del</strong>la speranza”<br />

nel continente e all’estero<br />

privando inutilmente e ingiustamente<br />

il territorio di un’altra risorsa<br />

strategica.<br />

CONSIDERATO<br />

Che gli amministratori <strong>del</strong>la<br />

provincia hanno mostrato spirito<br />

costruttivo nell’affrontare<br />

le problematiche di carattere<br />

generale poste dall’Assessorato<br />

Regionale alla Sanità in fase di<br />

redazione <strong>del</strong>l’ipotesi di piano<br />

tenendo conto <strong>del</strong>la necessità<br />

di privilegiare una migliore organizzazione<br />

aziendale anche<br />

a discapito di strutture ospedaliere<br />

storiche che, a seguito dei<br />

processi di riorganizzazione e<br />

accorpamento vengono, di fatto,<br />

sottratte al territorio<br />

RIVENDICANO<br />

La conservazione e il rafforzamento<br />

<strong>del</strong> reparto di chirurgia pediatrica<br />

con il consolidamento di<br />

un vero e proprio polo pediatrico<br />

che solo le associazioni che hanno<br />

le maggiori dotazioni finanziarie ne<br />

siano in possesso;<br />

− Paradossalmente, la decisione<br />

di pubblicare l’avviso <strong>del</strong> bando<br />

unicamente sul sito Internet <strong>del</strong>la<br />

Regione ha fatto sì che proprio le<br />

associazioni più bisognose di un<br />

sostegno economico si ritrovassero<br />

escluse dalla procedura di assegnazione<br />

dei contributi;<br />

VERIFICATO che<br />

− Gran parte <strong>del</strong>le associazioni<br />

che ha presentato regolare domanda<br />

per l’assegnazione dei contributi<br />

risulta affiliata all’Arci Protezione<br />

Civile;<br />

regionale che prenda atto <strong>del</strong>le<br />

strutture e <strong>del</strong>le professionalità<br />

che operano sinergicamente con<br />

risultati indiscutibili<br />

IMPEGNANO<br />

I propri rappresentanti in seno al<br />

Consiglio <strong>del</strong>le autonomie locali<br />

affinché sensibilizzino l’assemblea<br />

su tali problematiche considerandole<br />

pregiudizievoli ai<br />

fini <strong>del</strong>l’espressione di un parere<br />

positivo sul piano stesso<br />

DENUNCIANO<br />

La scarsa disponibilità <strong>del</strong>l’Assessore<br />

regionale Dirindin nei<br />

confronti degli amministratori<br />

<strong>del</strong> territorio che hanno chiesto<br />

un incontro senza ottenere, ad<br />

oggi, alcuna convocazione<br />

ANNUNCIANO<br />

L’apertura di una vertenza con<br />

la Regione Sarda per la conservazione<br />

dei servizi di propria<br />

spettanza, mobilitando Provincia<br />

e Comuni attraverso iniziative<br />

istituzionali e, se necessario, anche<br />

di protesta forte e decisa con<br />

il coinvolgimento <strong>del</strong>le popolazioni<br />

locali.<br />

Approvato all’unanimità dei presenti.<br />

APERTO TUTTO L’ANNO<br />

CHIEDONO DI<br />

INTERROGARE<br />

SALA CONFERENZE CLIMATIZZATA CON 100 POSTI<br />

E SALETTE ATTIGUE DOTATE DI ACCESSORI E CONFORT<br />

POSSIBILITA’ DI SOGGIORNO E RISTORAZIONE SALE RICEVIMENTI<br />

l’Assessore regionale all’Ambiente<br />

e alla Protezione civile<br />

affinché riferisca<br />

− Per quali ragioni il Servizio<br />

Protezione Civile ha ritenuto che<br />

non fosse più necessario comunicare<br />

per lettera la pubblicazione <strong>del</strong><br />

bando per l’assegnazione dei contributi<br />

alle associazioni di volontariato<br />

di protezione civile a tutti i soggetti<br />

interessati;<br />

− Quali misure intende adottare<br />

al fine di riaprire i termini <strong>del</strong>la procedura<br />

di assegnazione di tali contributi<br />

e di comunicare tempestivamente<br />

tale riapertura con modalità<br />

che garantiscano pari opportunità di<br />

partecipazione a tutte le associazioni<br />

interessate a concorrere;<br />

− Se, relativamente alla procedura<br />

di assegnazione dei contributi<br />

conclusasi nello scorso mese di giugno,<br />

è stata adottata una qualsiasi<br />

forma di comunicazione prioritaria<br />

e privilegiata a vantaggio <strong>del</strong>le associazioni<br />

affiliate all’Arci Protezione<br />

Civile e, in caso affermativo, per<br />

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quali ragioni.<br />

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Un’occasione per tutti di ritrovarsi a tavola<br />

in un ambiente di simpatia e ... di gusto.<br />

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Lavoro<br />

Le tariffe energetiche, eguagliate<br />

a quelle medie praticate in tutta<br />

Europa alle industrie energivore,<br />

non sono ancora patrimonio <strong>del</strong>le<br />

industrie primarie operanti a Portovesme.<br />

Un altro anno è trascorso<br />

nella vaga illusione che anche<br />

Portovesme si trovi dentro l’Unione<br />

Europea, quella che finora ha<br />

privilegiato le Nazioni e Regioni<br />

forti, lasciando inalterato il divario<br />

economico laddove il peso politico<br />

è ancora debole o, addirittura, marginale.<br />

Un anno fa, due anni fa, tre anni<br />

fa iniziavano le rivendicazioni perché<br />

anche ad Alcoa (nel frattempo<br />

raggiunta da provvedimento di<br />

violazione <strong>del</strong>la normativa sulla<br />

concorrenza, malgrado apposito<br />

decreto stabilisse tariffe agevolate),<br />

a Portovesme srl, Eurallumina, Ila<br />

ecc. venissero riconosciute tariffe<br />

elettriche “leggere”, pari almeno<br />

alla media di quelle praticate ai<br />

concorrenti in UE.<br />

A distanza di tre anni la situazione è<br />

ancora nell’oceano <strong>del</strong>le promesse.<br />

Eppure anche il Ministro Pierluigi<br />

Bersani aveva assicurato che entro<br />

Natale 2006 la partita sarebbe stata<br />

definita in sede comunitaria.<br />

Nel frattempo, Governo e Regione,<br />

avrebbero dovuto attivare un secondo<br />

tavolo concertativo con i produttori<br />

di corrente per dar seguito agli<br />

ipotizzati accordi bilaterali in attesa<br />

che l’intera questione trovi soluzione<br />

definitiva nel progetto integrato<br />

“miniera carbonifera-centrale<br />

elettrica” che la Regione Sarda ha<br />

sponsorizzato appieno.<br />

Resta, invece, evidente che, mentre<br />

da una parte è ripresa l’attività nella<br />

miniera Carbosulcis (in tre anni<br />

dovrà fornire circa 1.000-1.200<br />

tonn. di carbone alla centrale Enel<br />

di Portovesme) dall’altra si è appena<br />

messa in marcia la complessa<br />

procedura <strong>del</strong>l’affidamento <strong>del</strong><br />

progetto “miniera-centrale” le cui<br />

produzioni dovrebbero andare a<br />

beneficio <strong>del</strong>le industrie energivore<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>, ma solo tra qualche<br />

LE PROPOSTE DI FEMCA-CISL<br />

PER L’ENERGIA IN SARDEGNA<br />

UN ALTRO ANNO E’ TRASCORSO<br />

SENZA LE TARIFFE ELETTRICHE<br />

AGEVOLATE PER LE INDUSTRIE<br />

GOVERNO E REGIONE LATITANO<br />

Per risolvere i problemi energetici<br />

che affliggono l’Isola, la<br />

Femca-Cisl regionale indica un<br />

punto fermo: ripartire dall’accordo<br />

sull’energia sottoscritto<br />

a Palazzo Chigi il 19 dicembre<br />

2003. “Su questa base si può<br />

costruire il sistema energetico<br />

che, per il Segretario regionale<br />

Femca, Gianni Basciu, richiede<br />

una serie di interventi, cominciando<br />

dal far diminuire sempre<br />

più nelle nostre centrali la<br />

dipendenza dal petrolio. Altri<br />

punti: realizzare un accordo a<br />

livello europeo che ponga le<br />

nostre aziende energivore a pari<br />

condizioni <strong>del</strong>la concorrenza;<br />

mettere insieme le forze <strong>del</strong>le<br />

imprese energivore per arrivare<br />

ad una modifica strutturale per<br />

la produzione propria di energia<br />

elettrica”.<br />

In attesa <strong>del</strong>la regolamentazione europea,<br />

secondo Basciu, “la Giunta<br />

regionale deve impegnare Enel ed<br />

Endesa con le aziende energivore<br />

per arrivare a patti bilaterali in grado<br />

di garantire per il tempo necessario<br />

il costo <strong>del</strong>l’energia elettrica a prezzi<br />

europei”.<br />

La Femca chiede che sia sfruttata<br />

al massimo, con tutto il rispetto<br />

ambientale necessario, la<br />

produzione di energia elettrica<br />

da carbone; venga incrementata<br />

con criteri oggettivi di controllo<br />

la produzione eolica; razionalizzato<br />

lo sviluppo dei termovalorizzatori,<br />

collocandoli nei siti<br />

preposti, o comunque sfruttare<br />

tutte le potenzialità che i rifiuti<br />

e le biomasse posseggono come<br />

combustibili alternativi.<br />

“Si dovrà vigilare, ha aggiunto<br />

Basciu, perché la realizzazione<br />

<strong>del</strong> nuovo cavo “Sapei”, entro il<br />

2008-500MW e per il 2009 ulteriori<br />

500MW che permetterà un<br />

export di energia elettrica verso il<br />

Continente, non subisca alcun ritardo,<br />

ma possibilmente si arrivi<br />

ad un accorciamento dei tempi.<br />

E lavorare perché il Consorzio<br />

Galsi, titolare <strong>del</strong> progetto metano,<br />

non faccia scivolare i tempi<br />

<strong>del</strong>la realizzazione. Il 2009, data<br />

fissata per la fine dei lavori di<br />

approdo, rischia di essere troppo<br />

lontano, conoscendo i meccanismi<br />

che influenzano operazioni<br />

di questa dimensione, possiamo<br />

esprimere fin d’ora forti dubbi<br />

sul rispetto dei tempi”.<br />

Gianni Podda<br />

anno, quando miniera e centrale<br />

saranno pienamente funzionanti.<br />

Eppure, come il caso di Portovesme<br />

srl, le multinazionali hanno manifestato<br />

il proprio intento di voler attivare<br />

i programmi di investimento e<br />

potenziamento produttivo di zinco<br />

e piombo. I benefici sarebbero eccezionali,<br />

se si considera che dalle<br />

programmate 200 mila tonnellate<br />

annue di zinco, si potrebbe, addirittura,<br />

passare a 350 mila tonnellate<br />

annue per ottenere un prodotto<br />

ancor più competitivo sul mercato.<br />

Anche sotto l’aspetto occupativo il<br />

progetto prevede benefici non marginali<br />

per un territorio dove finora<br />

si è solo sentito parlare di cassa<br />

integrazione-mobilità e licenziamenti.<br />

Peraltro la miniera, a pieno<br />

regime (1.000 tonnellate di carbone<br />

annuo), non andrebbe ad occupare<br />

più di 550-600 maestranze, mentre<br />

la nuova centrale non andrebbe oltre<br />

le 80 unità).<br />

E’ augurabile che col nuovo anno<br />

anche la Regione si assuma le<br />

proprie responsabilità e dia seguito<br />

all’attivazione <strong>del</strong> tavolo bilaterale<br />

tra aziende energivore e soggetti<br />

produttori di corrente (Enel ed Endesa),<br />

così da mettere in marcia gli<br />

investimenti programmati da Glencore<br />

per circa 136 milioni di euri. E<br />

di questi tempi non è cosa di poco<br />

conto.<br />

<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

SALVI GLI 800 POSTI<br />

DI MUSEI E ARCHIVI<br />

Saranno salvaguardati i 143 progetti e<br />

i posti di lavoro degli oltre 800 operatori<br />

impiegati nella gestione di musei,<br />

parchi archeologici, ecomusei, biblioteche<br />

e archivi storici di ente locale e<br />

di interesse locale.<br />

Su proposta di Carlo Mannoni, Assessore<br />

ad interim dei Beni Culturali,<br />

la Giunta regionale ha approvato il<br />

trasferimento <strong>del</strong>le risorse ordinarie<br />

per la gestione di tutti i servizi, con<br />

uno stanziamento complessivo di<br />

7.763.390 euri, che fino al 30 giugno<br />

2007 è garanzia di continuità occupazionale<br />

per le cooperative e gli impiegati<br />

<strong>del</strong> settore.<br />

Per i beni culturali le risorse disponibili<br />

ammontano a 4.763.794 euri, di cui<br />

1.320.000 a valere sul Bilancio 2007,<br />

mentre per i beni librari sono disponibili<br />

complessivamente 2.999.596<br />

euri.<br />

Considerata l’urgenza di trasferire le<br />

Opere di edilizia industriale e civile<br />

Movimento terra e scavi<br />

Produzione calcestruzzo preconfezionato<br />

Produzione e vendita materiali inerti di varie pezzature<br />

Trasporti rifiuti CAT. 4 e 5<br />

risorse per garantire il<br />

rinnovo di contratti in<br />

scadenza il 31 dicembre<br />

2006 e dare certezza ai lavoratori,<br />

dopo un’approfondita analisi, la<br />

Giunta ha optato per il conferimento<br />

diretto <strong>del</strong>le risorse agli Enti locali e<br />

non alle Province, come prevedono<br />

la leggi regionali 14/2006 sui beni<br />

culturali e la 9/2006 sul conferimento<br />

di funzioni e compiti agli Enti locali .<br />

E’ importante chiarire che si tratta di<br />

una soluzione temporanea d’emergenza.<br />

Nel giugno 2007, l’esecutivo<br />

regionale dovrà infatti approvare il<br />

Piano regionale per i beni culturali<br />

(previsto dalla legge 14/2006), che<br />

fissa gli indirizzi in base ai quali dovrà<br />

avvenire il trasferimento <strong>del</strong>le risorse<br />

alle Province. Il Piano stabilisce inoltre<br />

priorità strategiche, standard minimi<br />

di qualità dei servizi e standard<br />

metodologici per la catalogazione,<br />

oltre ai profili professionali <strong>del</strong><br />

personale e i criteri per l’istituzione<br />

di nuovi istituti <strong>del</strong>la cultura. Approvato<br />

il Piano - che dovrà essere<br />

scritto in armonia con le proposte e<br />

i programmi gli enti locali - ci sarà il<br />

pieno riconoscimento e rispetto <strong>del</strong>le<br />

competenze <strong>del</strong>le amministrazioni<br />

provinciali.<br />

In riferimento al costo <strong>del</strong> personale,<br />

il contributo regionale viene erogato<br />

in base alle seguenti modalità: il 70<br />

per cento per aree e parchi archeologici,<br />

complessi monumentali e musei,<br />

l’80 per cento alle biblioteche, il<br />

70 per cento agli archivi storici e di<br />

deposito.<br />

Sede Legale:<br />

Sede Amministrativa:<br />

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Sarà ancora il carbone a ridare<br />

speranza all’economia non<br />

solo <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>? Il progetto<br />

di riattivazione <strong>del</strong>la miniera<br />

di Nuraxi Figus, questa volta,<br />

è partito dall’esigenza di<br />

carbone da destinare ad una<br />

nuova centrale termoelettrica<br />

che sorgerà a Portovesme. Le<br />

sue produzioni di corrente,<br />

<strong>del</strong> potenziale di 640 MW, dovranno<br />

servire principalmente<br />

alle industrie energivore metallurgiche<br />

(Alcoa Trasformazioni-alluminio,<br />

Portovesme<br />

srl-piombo-zinco-, Ila-laminati<br />

d’alluminio), nonché alla<br />

chimica.<br />

Il progetto, <strong>del</strong>la più moderna<br />

tecnologia elaborato dalla Sotacarbo<br />

(Società di ricerca sull’utilizzo<br />

pulito <strong>del</strong> carbone),<br />

avrà, quindi, una precisa finalità:<br />

fornire quantità di energia<br />

elettrica a costi contenuti alle<br />

industrie forti consumatrici di<br />

corrente elettrica per le produzioni<br />

di base. Tale obiettivo<br />

potrà essere raggiunto perché<br />

alla costruzione <strong>del</strong>la centrale<br />

contribuiranno le stesse multinazionali<br />

che producono alluminio,<br />

piombo, zinco.<br />

E’ la prima volta che la Sardegna<br />

sfida il Paese, in un<br />

settore così strategico come<br />

quello energetico, proponendo<br />

un progetto integrato (miniera-centrale)<br />

capace di ridare<br />

vitalità mineraria carbonifera<br />

e continuità industriale in settori<br />

primari come alluminio,<br />

piombo-zinco. Per il progetto<br />

integrato, la Regione ha previsto<br />

un bando internazionale<br />

che dovrebbe portare alla privatizzazione<br />

<strong>del</strong>la miniera di<br />

Nuraxi Figus e alla costruzione<br />

<strong>del</strong>la centrale.<br />

Nuraxi Figus - Carbone Estratto<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

IL PROGETTO INTEGRATO MINIERA-CENTRALE<br />

A SOSTEGNO DELL’ECONOMIA LOCALE<br />

Allo stato attuale ci sono in<br />

corsa cinque gruppi internazionali,<br />

tra i quali anche le<br />

cordate che comprendono<br />

Enel ed Endesa.<br />

Ma le gallerie <strong>del</strong>la miniera di<br />

Monte Sinni di Nuraxi Figus<br />

non serviranno solo per le coltivazioni<br />

minerarie. Nei vuoti<br />

lasciati dal carbone estratto,<br />

verranno allocati i residui di<br />

combustione <strong>del</strong> combustibile<br />

(gessi, ceneri). E’ una tecnica<br />

ormai usata in tutto il mondo<br />

carbonifero, anche perché si<br />

tratta di residui <strong>del</strong>la combustione<br />

<strong>del</strong> carbone e quindi accumulabile<br />

in sottosuolo senza<br />

pericolo d’inquinamento. Ciò<br />

eviterà, inoltre, lo stoccaggio<br />

in superficie di nuovi residui<br />

industriali, che andrebbero<br />

ad aumentare il numero <strong>del</strong>le<br />

discariche di cui il <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong><br />

è già largamente dotato.<br />

Alla cerimonia di riavvio <strong>del</strong>le<br />

produzioni, avvenuta il 4 dicembre<br />

scorso, erano presenti<br />

Renato Soru Presidente <strong>del</strong>la<br />

Regione, Concetta Rau Assessore<br />

regionale <strong>del</strong>l’Industria,<br />

Andreano Madeddu e Giuseppe<br />

Deriu rispettivamente<br />

Presidente e Direttore Generale<br />

Carbosulcis, Mario Porcu<br />

Presidente Sotacarbo, Sindaci<br />

di Gonnesa Pietro Cocco, di<br />

Carbonia Salvatore Cherchi,<br />

di Portoscuso Ignazio Atzori,<br />

di Domusnovas Angioletto<br />

Deidda, di S.Anna Arresi Paolo<br />

Dessì, Deputati, Consiglieri<br />

regionali e Sindacalisti. Presente<br />

anche il Vescovo <strong>del</strong>la<br />

Massimo Carta<br />

diocesi mons. Tarcisio Pillolla<br />

che ha celebrato la Messa<br />

<strong>del</strong>la Patrona dei minatori e<br />

benedetto il primo cumulo di<br />

carbone fuoriuscito dalla galleria.<br />

“La produzione di carbone, ha<br />

detto il Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />

Renato Soru, non è una storia<br />

d’altri tempi. Essa riguarda<br />

i giorni nostri e il futuro <strong>del</strong><br />

<strong>Sulcis</strong> sia per quanto riguarda<br />

la miniera e sia per il futuro<br />

<strong>del</strong>le industrie metallurgiche<br />

di Portovesme”.<br />

Dal canto suo l’Assessore<br />

Concetta Rau ha annunciato<br />

che “dall’inizio <strong>del</strong> mese sono<br />

partite le lettere alle cinque<br />

cordate che hanno mostrato<br />

interesse alla privatizzazione<br />

<strong>del</strong>la miniera carbonifera e<br />

alla costruzione <strong>del</strong>la nuova<br />

centrale. Ora si tratterà di conoscere<br />

i risultati per far decollare<br />

definitivamente le produzioni<br />

carbonifere che allo<br />

stato attuale andranno avanti<br />

per tre anni con destinazione<br />

centrale Enel”.<br />

Particolarmente interessati<br />

alla partita sono apparsi il Presidente<br />

<strong>del</strong>la Carbosulcis Andreano<br />

Madeddu e il Direttore<br />

Generale <strong>del</strong>la miniera Giuseppe<br />

Deriu. “Avevamo detto<br />

d’essere pronti a portare in<br />

superficie il carbone e questa<br />

volta l’abbiamo dimostrato. Si<br />

tratta di una sfida economica<br />

e sociale di grande portata che<br />

merita la massima attenzione<br />

da parte <strong>del</strong>le istituzioni”.<br />

Non meno interessati sono<br />

apparsi i rappresentanti dei<br />

lavoratori Giancarlo Sau, Stefano<br />

Meletti e Ettore Deidda<br />

che si sono limitati a dire: “Ci<br />

abbiamo creduto e abbiamo<br />

lottato per ridurre i tempi di<br />

riavvio. Contiamo di entrare<br />

a regime di produzione verso<br />

fine mese”.<br />

I Sindaci <strong>del</strong> territorio, presenti<br />

alla cerimonia, erano quasi<br />

Nuraxi Figus - Renato Soru<br />

Un fatto di cronaca, con spazio<br />

inferiore alla bitumatura di una<br />

strada. E’ stata questa l’attenzione<br />

che gli organi di stampa (quotidiani<br />

e Radio-TV pubblica e private)<br />

hanno dedicato alla storica giornata<br />

<strong>del</strong>lo scorso 4 dicembre (festa<br />

<strong>del</strong>la Patrona S.Barbara) allorché<br />

nella miniera carbonifera di Monte<br />

Sinni di Nuraxi Figus è stato<br />

riavviato il processo d’estrazione<br />

<strong>del</strong> carbone sardo. “Un carbone,<br />

ha spiegato bene il Presidente <strong>del</strong>la<br />

Regione Renato Soru, dal quale<br />

potrà dipendere il futuro economico<br />

<strong>del</strong> territorio. Il carbone estratto,<br />

tra tre anni, dovrà alimentare la<br />

nuova centrale che fornirà energia<br />

elettrica agli impianti energivori di<br />

Portovesme a prezzi medi rispetto<br />

a quelli praticati nel resto d’Europa<br />

agli impianti per le produzioni<br />

di base”.<br />

Eppure, malgrado tale finalità industriale<br />

e sociale, c’è stata scarsa<br />

Lavoro<br />

euforici perché hanno, per<br />

lunghi anni, lottato in controtendenza<br />

pur di riavere il carbone<br />

in superficie. Sia Pietro<br />

Cocco di Gonnesa, che Salvatore<br />

Cherchi di Carbonia,<br />

Ignazio Atzori di Portoscuso<br />

si sono mostrati pienamente<br />

consapevoli <strong>del</strong>l’importante<br />

momento e hanno manifestato<br />

la propria disponibilità a collaborare<br />

perché la miniera e la<br />

centrale diventino presto una<br />

realtà produttiva e sociale a<br />

pieno regime.<br />

Per tutti, il Vescovo Pillolla,<br />

ha richiamato alla responsabilità<br />

quanti sono preposti alla<br />

gestione e all’amministrazione<br />

<strong>del</strong> cosa pubblica. “Non<br />

ci possono essere omissioni<br />

di fronte al disagio sociale ed<br />

economico di questo territorio,<br />

ha detto il Vescovo. Tutti<br />

dobbiamo prendere parte alla<br />

soluzione <strong>del</strong>la crisi, privilegiando<br />

ciò che unisce”.<br />

SULLA GRANDE SFIDA DEL CARBONE<br />

POCHI ATTESTATI DELLA STAMPA<br />

attenzione da parte degli organi<br />

di stampa. Ma, in verità, c’era da<br />

aspettarselo, perché i nemici <strong>del</strong><br />

carbone sardo non sono tutti morti.<br />

Essi continuano ad insinuarsi nei<br />

meandri politici e confindustriali,<br />

dove, al di là <strong>del</strong>la parole di circostanza,<br />

si sa bene come affossare<br />

ancora una volta questo combustibile<br />

nostrano che, a suo pari, altrove<br />

viene coltivato e trasformato in<br />

energia destinata alle varie esigenze<br />

economiche e sociali.<br />

Tre i fronti dai quali potranno arrivare<br />

ostacoli alla nuova ripresa<br />

<strong>del</strong>lo sfruttamento <strong>del</strong> carbone. Il<br />

primo riguarda l’intero gruppo di<br />

maestranze e tecnici che operano<br />

in Carbosulcis tra i quali appare<br />

importante la convinta applicazione<br />

perché il progetto vada avanti e<br />

si sviluppi. Ogni azione contraria<br />

ne minerebbe la sua sopravvivenza.<br />

Il secondo fronte di possibile<br />

fragilità potrebbe rivelarsi dal momento<br />

<strong>del</strong>l’arrivo in Sardegna <strong>del</strong><br />

metano algerino. Su questo metano<br />

si è largamente parlato, quasi<br />

che da esso la Sardegna sia destinata<br />

a conoscere l’unica e grande<br />

rinascita. Addirittura si è parlato di<br />

consistenti quantità di energia elettrica<br />

ricavata dal metano, quando<br />

in tutto il mondo questo combustibile<br />

viene usato, al massimo, per<br />

centrali urbane o per alimentare<br />

utenze artigianali.<br />

Il terzo fronte, il più pericoloso e<br />

potente, contro il carbone è quello<br />

petrolifero. Da sempre quest’ambiente<br />

è stato il nemico numero<br />

uno <strong>del</strong> carbone sardo; da sempre<br />

ne ha minato sul nascere ogni discorso<br />

di valorizzazione; da sempre<br />

ha messo in campo le più diaboliche<br />

strategie che hanno finito<br />

per vincere, grazie a certi ambienti<br />

e personaggi politici, alcuni dei<br />

quali presenti anche alla cerimonia<br />

<strong>del</strong> 4 dicembre scorso.


Lavoro<br />

LA CERTIFICAZIONE EMAS CARBOSULCIS<br />

UN IMPEGNO COSTANTE PER L’AMBIENTE<br />

La necessità di disporre a livello<br />

aziendale di affidabili<br />

strumenti di gestione dei problemi<br />

ambientali è diventata<br />

in questi ultimi anni sempre<br />

più stringente. Le imprese<br />

sono state infatti costrette a<br />

soddisfare le aspettative di<br />

interlocutori sempre più numerosi,<br />

esigenti e qualificati:<br />

la legislazione ambientale si<br />

è infittita e complicata, i cit-<br />

Nuraxi Figus - Ingresso Discenderia<br />

STORIA DEL CARBONE “SULCIS”<br />

La storia di questo carbone ebbe<br />

inizio nel 1851 allorché Ubaldo<br />

Millo ne scoprì alcuni campioni<br />

in prossimità di Gonnesa. Ma ad<br />

interessarsene più da vicino fu<br />

il generale Alberto La Marmora<br />

il quale con pareri altalenanti<br />

disquisì a lungo sulla qualità di<br />

questo carbone. Nel frattempo,<br />

comunque, venne costituita la<br />

prima società per la coltivazione,<br />

a cielo aperto. La società, denominata<br />

“Tirso-Po”, fu costituita<br />

dallo stesso Millo e da altri due<br />

soci, Montani e Compagnia.<br />

Detta società ebbe la concessione<br />

<strong>del</strong>la miniera di Bacu Abis<br />

nel 1853. Un anno dopo erano<br />

già state estratte 175 tonnellate,<br />

ma poi la miniera rimase senza<br />

produzione per otto anni, riprendendola<br />

nel 1863 e fino al 1870.<br />

Successivamente, al carbone di<br />

Bacu Abis si interessò Anselmo<br />

Roux che costituì la nuova società<br />

“Società Anonima <strong>del</strong>la Miniera<br />

di Carbone di Bacu Abis in<br />

Sardegna, sede in Torino e domicilio<br />

in Iglesias”.<br />

Dal 1890 le produzioni continuarono<br />

ad aumentare raggiungendo<br />

le 10.000 tonnellate. Da<br />

quel momento si tentò la coltivazione<br />

in sottosuolo. Nel 1901,<br />

con una produzione di 38.000<br />

tonnellate, la miniera occupava<br />

657 maestranze.<br />

Solo, però, dopo il 1906 venne<br />

tentato di allargare l’interesse<br />

sull’intero territorio. Per cui vennero<br />

scavate nuove miniere in località<br />

Serbariu, Sirai, Caput Acquas.<br />

Con decreto ministeriale,<br />

nel 1916 le miniere carbonifere<br />

divennero “Stabilimento ausiliario<br />

di guerra” e dovettero cedere<br />

l’intera produzione di carbone<br />

per le esigenze di quel momento.<br />

Nel 1917 le miniere attive erano<br />

cinque, ma le più importanti erano<br />

Bacu Abis, Cortoghiana (località<br />

sopra Bacu Abis) e Caput<br />

tadini/consumatori prestano<br />

un’attenzione crescente al rispetto<br />

<strong>del</strong>l’ambiente, i fornitori<br />

e i competitori affinano le<br />

proprie strategie.<br />

Si è venuta così determinando<br />

la necessità di integrare<br />

gli strumenti che gestiscono<br />

separatamente singoli aspetti<br />

<strong>del</strong> problema - scarichi idrici,<br />

emissioni in atmosfera,<br />

approvvigionamento idrico,<br />

smaltimento rifiuti, rumore,<br />

etc. - in un unico sistema di<br />

gestione ambientale. L’impegno<br />

<strong>del</strong>la Carbosulcis in questo<br />

quadro generale si colloca<br />

verso una maggiore tutela<br />

ambientale nello svolgimento<br />

<strong>del</strong>le proprie attività, che si<br />

è realizzata attraverso il raggiungimento<br />

<strong>del</strong>la registrazione<br />

ambientale conformemente<br />

al Regolamento Comunitario<br />

761/2001 EMAS.<br />

EMAS 2 (EcoManagement<br />

and Audit Scheme 2) è un sistema<br />

di certificazione per il<br />

territorio, previsto da Regolamento<br />

(CEE) n. 761/2001,<br />

e che incentiva le imprese<br />

Acquas.<br />

Tra gli anni Venti e gli anni<br />

Trenta, l’allora “Società Anonima<br />

Bacu Abis” fu trasferita al<br />

gruppo Montevecchio che però<br />

la portò sull’orlo <strong>del</strong> fallimento.<br />

I primi anni Trenta segnarono il<br />

massimo <strong>del</strong>la crisi mineraria<br />

(metallifera e carbonifera) in<br />

Sardegna.<br />

Nel 1935 Mussolini, stretto dall’esigenza<br />

di fonti energetiche<br />

per il Paese appesantito dalle<br />

Sanzioni inflitte dalla Società<br />

<strong>del</strong>le Nazioni per l’invasione<br />

<strong>del</strong>le truppe fasciste in Etiopia,<br />

progettò di riavviare le miniere<br />

carbonifere <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> per assicurare<br />

il combustibile agli usi<br />

industriali italiani e alle ferrovie.<br />

Fu quel periodo un lievitare di<br />

nuove miniere, cui si affiancò<br />

l’esigenza di dare la possibilità<br />

abitativa alle maestranze, il<br />

più vicino possibile ai pozzi in<br />

esercizio. Così, furono ideate e<br />

fondate Carbonia, Cortoghiana<br />

e potenziata Bacu Abis che<br />

divennero i centri abitati più<br />

prossimi ai punti di coltivazione<br />

<strong>del</strong> carbone che, dal porto di<br />

S.Antioco, prendeva la via <strong>del</strong><br />

Continente.<br />

Ma subito dopo la seconda guerra<br />

mondiale, il carbone sardo<br />

andò incontro ad una nuova crisi,<br />

per via <strong>del</strong>la concorrenza portata<br />

ai mercati italiani dai combustibili<br />

stranieri, considerati meno<br />

costosi e più ricchi di calorie.<br />

Vani furono i tentativi di porre<br />

fine alla crisi <strong>del</strong> carbone sardo,<br />

nella cui miniere (complessivamente<br />

21) lavoravano, a fine<br />

1948, oltre 18.000 maestranze.<br />

Non fu sufficiente neppure l’elaborazione<br />

di vari Piani di salvataggio,<br />

né, successivamente,<br />

la realizzazione di una “supercentrale”<br />

a Portovesme alimentata<br />

esclusivamente di carbone<br />

locale. Nel frattempo, il <strong>Sulcis</strong>,<br />

ad attuare volontariamente<br />

interventi di miglioramento<br />

<strong>del</strong>le proprie prestazioni<br />

ambientali in cambio di una<br />

registrazione rilasciata dal<br />

Comitato EMAS nazionale.<br />

La certificazione implica un<br />

impegnativo percorso di riorganizzazione<br />

interna, articolato<br />

in diverse fasi standard:<br />

l’analisi ambientale iniziale,<br />

il programma ambientale, il<br />

sistema di gestione ambientale,<br />

l’auditing, la dichiarazione<br />

ambientale, la convalida<br />

<strong>del</strong> percorso svolto da parte<br />

di un verificatore accreditato,<br />

la registrazione.<br />

Nel Novembre 2000, la Direzione<br />

<strong>del</strong>la Carbosulcis ha<br />

costituito un gruppo di lavoro<br />

ormai senza prospettive economiche,<br />

registrò la più massiccia<br />

emigrazione di famiglie verso<br />

il Nord Italia e l’Estero. Molti<br />

minatori di Carbonia andarono<br />

a lavorare in miniera in Francia,<br />

Belgio, Germania. La città passò,<br />

dai circa 60.000 abitanti (residenti<br />

ufficialmente 49.000), ai<br />

31.000 <strong>del</strong> 1971.<br />

Per tamponare, in qualche maniera<br />

la massiccia emorragia di<br />

famiglie, il Direttore Generale<br />

<strong>del</strong>le miniere Giorgio Carta, da<br />

lungimirante manager quale<br />

era, ideò il Polo Industriale di<br />

Portovesme per la produzione<br />

di alluminio e piombo-zinco<br />

primario. Nella stessa area venne<br />

ideata anche la costruzione<br />

<strong>del</strong>l’Eurallumina per la produzione<br />

<strong>del</strong>l’ossido necessario per<br />

l’alluminio. Così nacque il Consorzio<br />

per l’Area Industriale <strong>del</strong><br />

<strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> che cominciò a<br />

produrre ai primi anni Settanta.<br />

Tuttavia, il discorso carbone non<br />

venne abbandonato. Mediante<br />

un’azione di forza, con l’occupazione<br />

<strong>del</strong>la miniera di Seruci,<br />

venne deciso di coinvolgere in<br />

un progetto di recupero l’Ente<br />

Minerario Sardo, l’Enea, l’Enel<br />

e l’Eni, al fine di ridare vita alla<br />

miniera carbonifera <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>.<br />

Sia pure non senza difficoltà e<br />

con alcuni disimpegni nel corso<br />

degli anni, venne formalizzato<br />

l’atto di nascita di Carbosulcis<br />

che ancora oggi, a totale capitale<br />

<strong>del</strong>la Regione Sardegna, controlla<br />

la miniera carbonifera di Nuraxi<br />

Figus, unica rimasta in esercizio<br />

e completamente modernizzata,<br />

al punto che per l’accesso si può<br />

imboccare una discenderia lunga<br />

alcuni chilometri e che dal piano<br />

di campagna porta fino a 500<br />

metri di profondità. Da questo<br />

punto, d’ora in avanti, si tenterà<br />

di estrarre il carbone <strong>Sulcis</strong> <strong>del</strong><br />

terzo millennio.<br />

incaricato dalla progettazione<br />

e attuazione <strong>del</strong> sistema di gestione<br />

ambientale da applicare<br />

alle attività svolte nel sito minerario<br />

di Monte Sinni.<br />

L’Analisi Ambientale Iniziale<br />

ha permesso di: 1) individuare<br />

ed esaminare tutti gli aspetti<br />

ambientali connessi alle<br />

attività <strong>del</strong>l’azienda, sia in<br />

condizioni normali sia in condizioni<br />

anomale e di emergenza;<br />

2) identificare i requisiti<br />

legislativi o regolamentari cui<br />

ottemperare e valutare lo stato<br />

di conformità; 3) individuare<br />

e valutare la significatività<br />

degli aspetti ambientali; 4) individuare<br />

i punti di debolezza<br />

e le aree di miglioramento per<br />

trarre indicazioni sul futuro<br />

piano <strong>del</strong>le attività (obiettivi e<br />

programmi ambientali) necessari<br />

per il miglioramento continuo;<br />

5) identificare le attività<br />

aziendali che influenzano gli<br />

aspetti ambientali e che saranno<br />

oggetto <strong>del</strong> Sistema di Gestione<br />

Ambientale sia nel controllo<br />

sia nel monitoraggio.<br />

Il campo di applicazione<br />

<strong>del</strong>l’analisi ambientale, è<br />

riferita all’area costituita<br />

dalla concessione mineraria<br />

di Monte Sinni e aree limitrofe.<br />

L’analisi si restringe<br />

all’ambito degli impianti ed<br />

aree occupate <strong>del</strong>le attività<br />

produttive e di servizio:<br />

estrazione, arricchimento e<br />

stoccaggio prodotti.<br />

Sono state altresì prese in<br />

esame e valutate le influenze<br />

e le ricadute degli aspetti impattanti<br />

nell’ambito <strong>del</strong>l’area<br />

circostante il sito minerario,<br />

al fine di verificare l’entità<br />

<strong>del</strong>l’impatto sul territorio sul<br />

quale gravita l’attività mineraria<br />

e la sensibilità sociale nei<br />

confronti dei singoli aspetti.<br />

<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

tel. 0781.260047-59<br />

fax 0781.260058


Centro Informativi:<br />

Orari per il<br />

pubblico<br />

Sede Provinciale<br />

Cagliari<br />

Lunedì- Mercoledì -Venerdì:<br />

ore 09.00 - 11.00<br />

Martedì e Giovedì:<br />

ore 15.00 - 16.30<br />

CARBONIA<br />

Martedì ore 16.00 - 18.00 ;<br />

Venerdì ore 09.00 - 13.00<br />

IGLESIAS<br />

Lunedì ore 16.00 - 18.00 ;<br />

Mercoledì ore 09.00 - 13.00<br />

Sul sito internet www.inpdap.gov.it si<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

LA RIPRESA DELL’ATTIVITA’ “ILA”<br />

IMPRIME FIDUCIA SU PORTOVESME<br />

ILA spa<br />

La rinnovata proprietà e la<br />

conseguente ripresa produttiva<br />

<strong>del</strong>la Ila, potrebbe rappresentare<br />

la prima iniezione<br />

di fiducia sul futuro <strong>del</strong> polo<br />

industriale di Portovesme.<br />

Resta difficile immaginarlo,<br />

ma la realtà è poco distante.<br />

Non si tratta, ovviamente, di<br />

un’azione di traino sul resto<br />

<strong>del</strong>l’apparato industriale, ma<br />

di una mutata condizione che<br />

solo un mese fa era difficile<br />

poterlo solo supporre.<br />

Il passaggio <strong>del</strong>l’intero pacchetto<br />

azionario <strong>del</strong>la Ila (società<br />

per azioni) in mano <strong>del</strong>la<br />

famiglia di Luigi Pozzoli,<br />

Amministratore <strong>del</strong>egato <strong>del</strong>-<br />

Pino Piras<br />

la Otefal (250 dipendenti negli<br />

stabilimenti di laminazione<br />

d’alluminio a L’Aquila, in<br />

Spagna e Francia e con una<br />

fatturato presunto per il 2006<br />

di circa 150 milioni di euri)<br />

ha già creato i presupposti<br />

nello stabilimento sulcitano<br />

per un pieno rilancio produttivo<br />

a partire dal nuovo anno.<br />

Maestranze e RSU hanno già<br />

espresso il proprio benestare<br />

al piano annunciato dalla<br />

nuova proprietà, soprattutto<br />

perché c’è stata la garanzia sia<br />

<strong>del</strong>la fornitura costante <strong>del</strong>la<br />

materia prima da trasformare<br />

in laminati sottili d’alluminio,<br />

e sia per la garanzia<br />

possono avere notizie di Previdenza,<br />

Contributi, Credito, Attività Sociali, Patrimonio<br />

Bandi, Concorsi e Graduatorie,<br />

Normativa e Servizi on- line e stampare i<br />

moduli per la richiesta <strong>del</strong>le prestazioni.<br />

I pensionati possono richiedere il codice<br />

PIN con il proprio codice fiscale seguendo<br />

i seguenti passaggi: cliccare in Servizi<br />

on - line, poi Servizi per iscritti e pensionati,<br />

poi richiesta on - line, inserire il proprio<br />

codice fiscale e seguire le indicazioni per<br />

il completamento <strong>del</strong>la scheda. Ultimata<br />

la giusta compilazione si avranno i primi<br />

quattro numeri, i successivi quattro saranno<br />

comunicati direttamente dalla Direzione<br />

Centrale con la cedola di pensione .<br />

VENDITA STRAORDINARIA<br />

Giocattoli con sconti dal 10% al 70%<br />

su tutti gli articoli.<br />

Per i giocattoli si accettano<br />

anche le vecchie lire<br />

economica degli stipendi che<br />

non avranno necessità di essere<br />

sollecitati mediante ore<br />

o giornate di sciopero.<br />

La Otefal ha sede amministrativa<br />

e commerciale a Bergamo,<br />

ma il suo miglior stabilimento<br />

è a L’Aquila. Altri<br />

due stabilimenti si trovano in<br />

Francia e in Spagna.<br />

Ma, se verranno mantenuti<br />

gli impegni su Portovesme,<br />

verso metà gennaio 2007 la<br />

Ila potrebbe rivedere in funzione<br />

le due linee di produzione,<br />

così da rispondere agli<br />

ordini dei clienti che non vogliono<br />

rinunciare alla qualità<br />

<strong>del</strong> prodotto sardo.<br />

DIBATTITO<br />

L’OSSERVATORIO ECONOMICO<br />

E LE LEGGI DI INCENTIVAZIONE<br />

Iglesias - ZIR<br />

Di cosa hanno bisogno le piccole<br />

e medie imprese per crescere?<br />

Quali strumenti di politica pubblica<br />

possono favorirne lo sviluppo,<br />

in termini di fatturato e di<br />

occupazione?<br />

Quasi quindici anni fa il dibattito<br />

politico, nazionale ma anche<br />

locale, individuò nelle difficoltà<br />

di accesso al credito uno degli<br />

ostacoli da superare per le piccole<br />

e medie imprese che volessero<br />

investire nella propria attività. Lo<br />

strumento individuato dai politici<br />

nazionali per affrontare questo<br />

problema è stato la legge n. 488<br />

<strong>del</strong> 1992, che finanzia con contributi<br />

a fondo perduto fino al 40%<br />

degli investimenti ammissibili.<br />

La legge aveva un’impostazione<br />

fortemente innovativa per quegli<br />

anni, perché la selezione dei<br />

progetti di investimento da agevolare<br />

era regolata e, entro certi<br />

limiti, resa automatica, dall’uso<br />

di “indicatori”, che nelle intenzioni<br />

<strong>del</strong> legislatore avrebbero<br />

permesso di individuare i progetti<br />

più rispondenti agli obiettivi<br />

attesi.<br />

Due anni dopo la Regione Autonoma<br />

<strong>del</strong>la Sardegna ha promulgato<br />

la legge n. 15 <strong>del</strong> 1994, il cui<br />

funzionamento è sostanzialmente<br />

ricondotto alla legge nazionale.<br />

Sono ormai passati quasi dieci<br />

anni dall’uscita <strong>del</strong> primo bando,<br />

nel corso dei quali la Regione<br />

ha stanziato complessivamente<br />

384 milioni di euri. Nel bando<br />

più recente, il settimo, le risorse<br />

rese disponibili ammontano a<br />

poco più di 24 milioni di euri,<br />

una cifra contenuta soprattutto se<br />

confrontata con gli stanziamenti<br />

dei primi anni. La contrazione<br />

<strong>del</strong>le risorse aumenta l’esigenza<br />

di capire quanto esse siano efficaci<br />

per il conseguimento degli<br />

obiettivi attesi.<br />

L’Osservatorio Economico sardo<br />

ha presentato, nel corso di<br />

un pubblico incontro, i risultati<br />

di uno studio che cerca di dare<br />

risposta a questa domanda. Gli<br />

autori <strong>del</strong> lavoro (Igor Lobascio<br />

e Alessandra Mura <strong>del</strong>l’Osservatorio<br />

Economico, coadiuvati<br />

da Stefano Cabras, ricercatore<br />

di Statistica presso la Facoltà<br />

di Economia <strong>del</strong>l’Università di<br />

Cagliari) prendono in esame le<br />

imprese finanziate sia attraverso<br />

il primo bando (1996-97) sia<br />

con il successivo (1999), per<br />

valutare se esse siano “cresciute<br />

di più”, in termini di fatturato e<br />

occupazione, di quanto sarebbe<br />

accaduto in assenza degli incentivi.<br />

Per stimare questa eventuale<br />

differenza, gli autori applicano<br />

opportuni metodi statistici che<br />

consentono di mettere a confronto<br />

le imprese che hanno ricevuto<br />

l’agevolazione, con un gruppo di<br />

imprese “di controllo”.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

La Regione mette a bando<br />

la cessione, la valorizzazione<br />

e la trasformazione degli<br />

immobili <strong>del</strong>la Palmas Cave<br />

a Sant’Antioco, un’area di<br />

270 ettari al cui interno è ricompresa<br />

una cava dismessa<br />

che copre 22 ettari, e , sempre<br />

a Sant’Antioco, l’area<br />

<strong>del</strong>la Seamag di altri 14 ettari,<br />

dove si stanno demolendo<br />

una serie di manufatti in<br />

un’opera che dovrà concludersi<br />

a maggio <strong>del</strong> 2007.<br />

Si tratta di aree degradate e di<br />

particolare interesse paesaggistico,<br />

in siti <strong>del</strong>la provincia<br />

Carbonia-Iglesias caratterizzati<br />

da una bassa offerta ricettiva<br />

e da un elevato tasso<br />

di disoccupazione.<br />

L’acquisto implica nel caso<br />

<strong>del</strong>l’area <strong>del</strong>la Palmas Cave,<br />

l’obbligo di riqualificazione<br />

ambientale e di messa in<br />

sicurezza <strong>del</strong>la cava e di un<br />

piano di sviluppo e di valorizzazione<br />

economica, turistica,<br />

naturalistica e ricettiva,<br />

che consente la realizzazione<br />

di strutture ricettive non superiori<br />

ai 60mila metri cubi.<br />

Nel caso <strong>del</strong>l’area <strong>del</strong>la Seamag,<br />

il piano di sviluppo deve<br />

prevedere un approdo nautico<br />

per finalità turistiche, un cantiere<br />

navale e lo sviluppo di<br />

un’attività ricettiva con una<br />

Lavoro<br />

RIQUALIFICAZIONE PALMAS CAVE<br />

E DELLA SEAMAG DI S.ANTIOCO<br />

S.Antioco - Palmas Cave<br />

S.Antioco - Vecchia SeaMag<br />

L’analisi dei dati condotta su entrambi<br />

i bandi mostra che in media<br />

non vi è stata una differenza<br />

significativa tra i comportamenti<br />

dei due gruppi di imprese o, in<br />

altri termini, che le agevolazioni<br />

non hanno avuto gli effetti attesi<br />

né sull’occupazione né sul fatturato<br />

<strong>del</strong>le imprese che le hanno<br />

ricevute.<br />

Il meccanismo di selezione dei<br />

progetti, non completamente<br />

coerente con gli obiettivi di<br />

politica pubblica che la legge<br />

avrebbe dovuto perseguire, può<br />

essere una <strong>del</strong>le ragioni <strong>del</strong>l’assenza<br />

di effetti positivi sull’occupazione.<br />

La quota di capitale<br />

proprio conferito dalle imprese<br />

nell’investimento da effettuare<br />

è infatti l’indicatore che più influenza<br />

il processo di selezione,<br />

ben più <strong>del</strong>l’occupazione attivata<br />

per unità di investimento, che ha<br />

avuto invece un ruolo marginale.<br />

Le implicazioni <strong>del</strong> reale funzionamento<br />

<strong>del</strong> sistema di selezione<br />

non sono di poco conto. In primo<br />

luogo, è evidente che se il meccanismo<br />

di selezione non premia<br />

i progetti di investimento labour<br />

intensive, non ci si può aspettare<br />

che l’effetto finale <strong>del</strong>la politica<br />

sia la crescita <strong>del</strong>l’occupazione.<br />

In secondo luogo, un meccanismo<br />

che premia soprattutto le<br />

iniziative caratterizzate da un<br />

più alto apporto di capitale proprio<br />

finisce per premiare quelle<br />

imprese che ne hanno meno bisogno.<br />

La Giunta regionale, con le<br />

nuove Direttive di attuazione<br />

<strong>del</strong>la legge approvate lo<br />

scorso anno (Deliberazione<br />

n. 34/17 <strong>del</strong> 19 luglio 2005)<br />

cubatura non superiore ai 20<br />

metri cubi, oltre all’obbligo di<br />

riqualificazione ambientale e<br />

di valorizzazione turistica.<br />

La <strong>del</strong>ibera approvata dalla<br />

Giunta dà mandato all’Assessore<br />

all’Industria di<br />

attivare tutte le procedure<br />

per l’acquisizione <strong>del</strong>le<br />

procure speciali da parte<br />

<strong>del</strong>le società Palmas Cave<br />

e Seamag, per la consultazione<br />

e l’informazione degli<br />

Enti locali interessati e<br />

per ogni necessario accordo<br />

per l’integrazione <strong>del</strong> patrimonio<br />

comunale all’interno<br />

<strong>del</strong> progetto di riqualificazione.<br />

ha, per la prima volta, cercato<br />

di emanciparsi dal mo<strong>del</strong>lo<br />

di attuazione suggerito dalla<br />

legge 488/92. Alcune <strong>del</strong>le<br />

soluzioni adottate potrebbero<br />

avere un’influenza positiva<br />

sul meccanismo di selezione<br />

e conseguentemente sull’efficacia<br />

degli incentivi. I risultati<br />

ottenuti dallo studio di<br />

valutazione condotto dall’Osservatorio<br />

Economico mettono<br />

bene in luce come il meccanismo<br />

di selezione automatica<br />

dei progetti da agevolare<br />

potrebbe essere ulteriormente<br />

migliorato anche con semplici<br />

accorgimenti, in modo da<br />

aumentare la coerenza tra la<br />

formulazione <strong>del</strong>la graduatoria<br />

<strong>del</strong>le imprese da ammettere<br />

agli incentivi e gli obiettivi<br />

<strong>del</strong>la Legge.


Lavoro<br />

Dove va l’imprenditoria femminile in<br />

Sardegna? E “come” va? Si è provato<br />

a rispondere a queste domande nel<br />

corso di un seminario promosso dalla<br />

Camera di Commercio di Cagliari e<br />

organizzato dal Comitato imprenditoria<br />

femminile.<br />

Come ha ricordato in apertura il Presidente<br />

<strong>del</strong>la Camera di Commercio,<br />

Giancarlo Deidda, per la prima<br />

volta nella Giunta <strong>del</strong>la camerale di<br />

Cagliari è presente una donna: “È il<br />

riconoscimento<br />

concreto <strong>del</strong> ruolo femminile nell’impresa,<br />

anche al di là dei numeri<br />

che segnalano fra il 2005 e il 2006 un<br />

aumento pari al 2,1% <strong>del</strong>le imprese<br />

create e guidate da donne nella vecchia<br />

Provincia di Cagliari”.<br />

Maria Cocco, Presidente <strong>del</strong> rinnovato<br />

Comitato imprenditoria femminile,<br />

ha ripreso il ragionamento sui<br />

dati statistici avviato dal presidente<br />

Deidda per sottolineare la necessità<br />

di analisi<br />

qualitative, oltre che quantitative: “È<br />

importante che la Provincia di Cagliari<br />

registri un tasso di incremento<br />

<strong>del</strong>le imprese femminili tra i più alti<br />

in Italia: significa che non siamo più<br />

un elemento<br />

marginale, rappresentiamo un quarto<br />

<strong>del</strong> totale <strong>del</strong>le imprese. Ma è importante<br />

indagare sulla qualità dei<br />

fenomeni: se il 75% <strong>del</strong>le imprese<br />

femminili è costituito da imprese<br />

individuali, ad esempio, è evidente la<br />

necessità di attuare politiche di sostegno<br />

al lavoro”.<br />

Proprio per affrontare il problema<br />

<strong>del</strong>la carenza di dati, il Comitato ha<br />

rilanciato l’idea di un Osservatorio<br />

regionale sull’imprenditoria femminile,<br />

che si impegni a promuovere<br />

incontri semestrali per una continua<br />

verifica <strong>del</strong> lavoro fatto. “Ci sono tendenze<br />

che devono<br />

essere studiate”, ha aggiunto Maria<br />

Cocco: “le giovani imprenditrici<br />

vanno verso settori tradizionalmente<br />

maschili, come le costruzioni o l’intermediazione<br />

finanziaria. Aumenta<br />

il numero <strong>del</strong>le società di capitali<br />

costituite da donne. Si affacciano sul<br />

mercato imprese create da donne immigrate”.<br />

Insomma, dalle donne arriva una domanda<br />

di impresa che non sempre il<br />

sistema riesce a soddisfare. La relatrice<br />

ha ricordato l’alta mortalità fra i<br />

progetti che avrebbero potuto essere<br />

finanziati con<br />

la legge 128 (su 2.028 domande presentate<br />

per il quinto bando, 292 sono<br />

state ammesse al finanziamento, ma<br />

nemmeno la metà - 132 - hanno visto<br />

partire un progetto di impresa).<br />

Maria Pace, <strong>del</strong> Dipartimento per i<br />

Diritti e le Pari Opportunità presso la<br />

Presidenza <strong>del</strong><br />

Consiglio, ha illustrato gli strumenti<br />

a disposizione <strong>del</strong>le imprenditrici,<br />

in particolare nell’ambito <strong>del</strong>la programmazione<br />

legata ai fondi europei.<br />

“In questa fase si sta valutando<br />

L’ A D S L I N T U T T I<br />

I C O M U N I S A R D I<br />

E N T R O D U E A N N I<br />

L’IMPRENDITORIA FEMMINILE IN SARDEGNA<br />

SEMINARIO DELLA CAMERA DI COMMERCIO<br />

La Commissione Europea ha riconosciuto<br />

la piena validità <strong>del</strong>le<br />

argomentazioni <strong>del</strong>la Regione a<br />

sostegno <strong>del</strong> progetto SICS, che<br />

porterà l’ADSL nella gran parte<br />

dei Comuni che oggi ne sono<br />

sprovvisti.<br />

Dopo mesi di confronto con le<br />

autorità di Bruxelles si è infatti<br />

concluso positivamente il tormentato<br />

iter legato alla notifica<br />

<strong>del</strong>l’Aiuto di Stato connesso all’intervento.<br />

La Regione sarda è la prima fra<br />

tutte ad aver erogato un contributo<br />

finalizzato a dotare i Comuni<br />

le cui centrali siano già connesse<br />

alla rete principale mediante<br />

fibra ottica dei servizi di banda<br />

larga (ADSL). La Regione ha infatti<br />

superato tutte le osservazioni<br />

sollevate dalla Commissione Europea<br />

in merito alla compatibilità<br />

<strong>del</strong>l’aiuto erogato alla Società<br />

Telecom.<br />

Spetterà ora alla Telecom rimuovere<br />

la condizione posta dalla<br />

UE e cioè rimborsare quanto percepito<br />

precedentemente con altri<br />

regimi di aiuti. Appaiono rilevanti<br />

le considerazioni conclusive<br />

contenute nella Decisione inviata<br />

dalla Commissione Europea al<br />

Ministro degli Esteri Massimo<br />

D’Alema: “considerate le specificità<br />

<strong>del</strong>la situazione <strong>del</strong> mercato<br />

nelle zone interessate (Sardegna),<br />

la Commissione conclude<br />

che l’effetto complessivo <strong>del</strong>la<br />

misura è da considerarsi positivo.<br />

L’intervento è concepito in modo<br />

da non alterare la concorrenza né<br />

incidere sulle condizioni degli<br />

scambi in misura contraria al comune<br />

interesse”.<br />

La decisione <strong>del</strong>la Commissione<br />

così conclude: “considerato quanto<br />

sopra, l’aiuto contenuto nella misura<br />

quantificata è compatibile con<br />

l’art. 47 <strong>del</strong> trattato CE”<br />

Tra 16 mesi dovrà essere quindi<br />

completato un intervento, progetto<br />

SICS, decisivo per il superamento<br />

<strong>del</strong>la condizione di Digital<br />

Divide a favore di una parte importante<br />

<strong>del</strong>la nostra Isola.<br />

l’impatto avuto da<br />

alcune azioni già attuate, come il<br />

‘prestito d’onore rosa’ o alcune iniziative<br />

sulla conciliazione, per impostare<br />

la programmazione 2007/2013.<br />

Lavoreremo lungo la road map per la<br />

parità indicata<br />

dall’Unione europea”.<br />

Rossana Sulis, imprenditrice e componente<br />

<strong>del</strong>la Giunta camerale, ha<br />

ricordato che -paradossalmente - le<br />

nuove regole sul credito introdotte<br />

dall’accordo di Basilea II, spesso<br />

viste come una barriera in più tra le<br />

imprese e le banche, potrebbero ristabilire<br />

condizioni di pari opportunità:<br />

“Se ogni idea di impresa deve essere<br />

valutato secondo criteri obiettivi, se il<br />

credito dipende da una rigorosa valutazione<br />

<strong>del</strong> rischio, diventa irrilevante<br />

il genere di chi presenta il progetto”.<br />

Luisa Sassu, componente <strong>del</strong> Comitato<br />

imprenditoria femminile, ha parlato<br />

invece <strong>del</strong>la legge 53/2000, nata<br />

per stabilire un equilibrio tra tempi<br />

di vita e tempi di lavoro. Premessa<br />

<strong>del</strong>l’intervento: “Il lavoro <strong>del</strong>le donne<br />

è una risorsa da valorizzare, per<br />

molti validi motivi. Le donne sono<br />

mediamente più istruite; nei concorsi<br />

pubblici, con procedure di selezione<br />

neutre, ottengono risultati migliori; il<br />

benessere di una famiglia media e le<br />

opportunità di benessere dei bambini<br />

sono assicurati o rafforzati dal reddito<br />

<strong>del</strong>la donna”.<br />

Eppure gli ostacoli sono tanti. Se in<br />

un campione di imprese intervistato<br />

dalla Camera di Commercio di Milano<br />

il 66% è pronto ad affidare ruoli<br />

di responsabilità alle donne, ma subito<br />

dopo aggiunge che la maternità<br />

incide negativamente sul lavoro femminile,<br />

diventa urgente agire sugli<br />

strumenti di conciliazione fra vita e<br />

lavoro. “La conciliazione è la frontiera<br />

più avanzata <strong>del</strong>le azioni positive e<br />

<strong>del</strong>le politiche di pari opportunità”,<br />

ha detto Luisa Sassu: “supera l’obiettivo<br />

<strong>del</strong>la parità contrapposta alla discriminazione<br />

per proporsi come un<br />

mo<strong>del</strong>lo di vita”.<br />

Un mo<strong>del</strong>lo diverso che deve coinvolgere<br />

la famiglia, il lavoro, i servizi<br />

sociali, i tempi e le possibilità di<br />

fruizione <strong>del</strong>la città. Alcuni strumenti<br />

sono offerti proprio dalla legge 53 <strong>del</strong><br />

2000, nata dai bisogni <strong>del</strong>le donne<br />

costrette a dividersi fra lavoro e responsabilità<br />

familiari, ma consegnata<br />

alla società “senza distinguere mai,<br />

fra i suoi destinatari, gli uomini dalle<br />

donne”.<br />

La norma tra l’altro mette a disposizione<br />

<strong>del</strong>le imprese un sostegno<br />

finanziario per l’attuazione di nuove<br />

forme organizzative che riescano a<br />

conciliare vita familiare e vita lavorativa,<br />

attraverso la<br />

flessibilità <strong>del</strong>l’impegno, attraverso<br />

programmi di formazione per il reinserimento<br />

al lavoro dopo il periodo<br />

di congedo parentale, attraverso strumenti<br />

che estendano anche ai lavoratori<br />

autonomi i<br />

periodi di astensione obbligatoria o di<br />

congedo garantiti ai dipendenti.<br />

Uno degli obiettivi scelti dal Comitato<br />

imprenditoria femminile <strong>del</strong>la<br />

Provincia di Cagliari è appunto la<br />

diffusione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo conciliativo:<br />

“Sappiamo bene di muoverci in una<br />

realtà ancora priva di esperienze di<br />

<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

IL CATASTO HA CAMBIATO CASA...<br />

... E ANCHE CITTA’<br />

Si da avvio alla prima fase di un più ampio<br />

prossimo decentramento <strong>del</strong> servizio catastale<br />

Dal 16 FEBBRAIO 2004<br />

non sarà più necessario<br />

recarsi a Cagliari per richiedere<br />

VISURE E<br />

CERTIFICATI CATASTALI<br />

Grazie al nuovo servizio attivo presso<br />

il locali <strong>del</strong>la 19 a COMUNITA’MONTANA<br />

ubicati ubicati in IGLESIAS in IGLESIAS via Argentaria via Roma 14 25<br />

IL CATASTO E’ MOLTO<br />

PIU’ VICINO AI CITTADINI<br />

Tutti gli interessati possono recarsi<br />

presso la COMUNITA’MONTANA nei seguenti orari:<br />

dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30<br />

lunedì e mercoledì anche dalle 16,00 alle 18,00<br />

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al numero: 0781.22881<br />

Il Servizio è erogato in collaborazione con<br />

GEOPARCO Scarl, ATI: IFRAS-INTINI-SERVIZI GLOBALI<br />

Servizi agli enti locali nell’ambito <strong>del</strong> piano di stabilizzazione ex LSU<br />

questo genere”, ha detto la relatrice,<br />

“ma vogliamo proporre alle istituzioni,<br />

agli Enti Locali, alle associazioni<br />

di categoria, alle forze sociali un percorso<br />

in direzione di un accordo-quadro<br />

che impegni tutti all’attuazione<br />

<strong>del</strong>la legge 53”.<br />

Il dibattito ha raccolto e sviluppato diversi<br />

spunti suggeriti dalle relazioni:<br />

si è parlato fra l’altro <strong>del</strong>la necessità<br />

di far crescere l’autostima e la consapevolezza<br />

fra le donne (Maria Grazia<br />

Dessì,<br />

CNA); dei limiti dei servizi di sostegno<br />

all’impresa; <strong>del</strong>l’inadeguatezza<br />

dei molti strumenti di incentivazione,<br />

a partire dalla legge 215 e dai tempi<br />

biblici necessari per l’erogazione dei<br />

finanziamenti; <strong>del</strong>la possibilità di<br />

attivare in Sardegna un fondo di garanzia<br />

per il microcredito all’impresa<br />

femminile, sul mo<strong>del</strong>lo di quanto<br />

sperimentato con successo dalla<br />

Regione Piemonte; <strong>del</strong>le distorsioni<br />

di un sistema che considera il business<br />

plan come “il documento che<br />

ti permette di acchiappare un finanziamento,<br />

e non come uno strumento<br />

di pianificazione aziendale” (Orsola<br />

Altea, imprenditrice); <strong>del</strong>la carenza<br />

di dati statistici sull’impresa femminile,<br />

“perché senza informazioni e<br />

analisi più complete non si possono<br />

fare buone politiche” (Luisa Marilotti,<br />

consigliere regionale di parità).<br />

In chiusura, la Presidente Cocco ha<br />

rilevato l’assenza <strong>del</strong>la politica: “Benvenute<br />

le funzionarie, ma avremmo<br />

voluto vedere anche qualche Consigliera<br />

regionale, perché spetta alla<br />

politica individuare gli strumenti e<br />

assegnare le risorse. Non si può più<br />

parlare di economia senza ragionare<br />

anche sui diritti <strong>del</strong>le persone”.<br />

Il Presidente<br />

<strong>del</strong>la 19 a Comunità Montana<br />

Marco Marras<br />

Da oggi è anche possibile prenotare i documenti. Compilando un apposito modulo,<br />

che dovrà essere lasciato presso lo Sportello Catastale <strong>del</strong>la Comunità Montana di Iglesias<br />

(con relativi diritti), il cittadino potrà passare a ritirare la propria visura con comodo<br />

e senza perdite di tempo. Si ricorda che il lunedì e il mercoledì l’ufficio resta aperto anche<br />

di pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00. Per eventuali informazioni si potrà telefonare<br />

a: 0781. 22881.


10<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

Lavoro<br />

LA SARDEGNA PRIMA REGIONE<br />

PER IL DIGITALE TERRESTRE<br />

Presentazione Sardegna Digitale<br />

“La Sardegna è oggi la prima<br />

area regionale al mondo per la<br />

diffusione <strong>del</strong>la TV digitale.<br />

Quattro famiglie su cinque sono<br />

in grado di riceverla e due famiglie<br />

su tre sono in possesso <strong>del</strong><br />

decoder digitale terrestre. Sono<br />

questi i risultati <strong>del</strong>l’ultima rilevazione<br />

sulla diffusione <strong>del</strong>la TV<br />

digitale in Sardegna in seguito<br />

ai quali, all’inizio di marzo, sulla<br />

base dei protocolli firmati da<br />

broadcasters, dal Ministero <strong>del</strong>le<br />

Comunicazioni e dalla Regione<br />

Autonoma <strong>del</strong>la Sardegna, alcune<br />

reti nazionali convertiranno<br />

le proprie trasmissioni esclusivamente<br />

in digitale terrestre.” Lo ha<br />

detto oggi a Cagliari Andrea Ambrogetti,<br />

presidente <strong>del</strong> Consorzio<br />

Sardegna Digitale, in occasione<br />

<strong>del</strong>la presentazione, dei servizi<br />

televisivi interattivi di pubblica<br />

utilità e <strong>del</strong>la connessa campagna<br />

di comunicazione che parte nei<br />

prossimi giorni sui giornali e le<br />

TV locali <strong>del</strong>la Sardegna.<br />

“Rai, Mediaset, Telecom Italia<br />

Media e le Tv locali <strong>del</strong>la Sardegna<br />

hanno realizzato, attraverso<br />

Sardegna Digitale, un nuovo<br />

servizio interattivo sul digitale<br />

terrestre che fornisce in modo <strong>del</strong><br />

tutto gratuito informazioni e notizie<br />

sulla realtà regionale. Dall’offerta<br />

di posti di lavoro aggiornata<br />

quotidianamente alle partenze ed<br />

arrivi dei voli in tempo reale in<br />

tutti gli aeroporti sardi, dalle farmacie<br />

e guardie mediche di turno<br />

a tutti gli eventi per il tempo<br />

libero disponibili in ogni località<br />

sarda, dai servizi interattivi per gli<br />

iscritti alle Università di Cagliari<br />

e Sassari a tutte le <strong>del</strong>ibere <strong>del</strong><br />

Consiglio regionale. Questi sono<br />

solo alcuni dei servizi utilizzabili<br />

in modo completamente gratuito<br />

attraverso il digitale terrestre – ha<br />

continuato Ambrogetti.”<br />

“E a partire da domani una campagna<br />

di comunicazione informerà<br />

i cittadini su come accedere<br />

e su come utilizzare i servizi, diffusi<br />

dal canale Rai Utile, in circa<br />

il 70% <strong>del</strong>la Regione. Anche<br />

utilizzando il numero verde 800-<br />

623-232 o il sito Internet www.<br />

sardegnadigitale.it che informano<br />

in modo dettagliato su come<br />

accedere a tale nuovo servizio.<br />

Mi auguro che anche attraverso<br />

l’utilizzo diffuso di questi nuovi<br />

servizi la Sardegna riconfermi il<br />

proprio primato mondiale sulla<br />

diffusione <strong>del</strong>la nuova televisione<br />

digitale che oggi ha già conquistato”<br />

ha concluso Ambrogetti.<br />

A nome <strong>del</strong>la Regione sarda è<br />

intervenuto l’assessore regionale<br />

agli affari generali Massimo Dadea<br />

che si è detto molto soddisfatto<br />

dei risultati raggiunti dal Consorzio<br />

Sardegna Digitale. Risultati ai<br />

quali la Regione guarda con molto<br />

interesse.<br />

IL CONSORZIO SARDEGNA DIGITALE<br />

Il passaggio <strong>del</strong>le trasmissioni televisive<br />

dall’analogico al digitale<br />

terrestre determina non solo un<br />

cambiamento di standard tecnologico,<br />

ma rende anche possibile<br />

un utilizzo diverso <strong>del</strong> mezzo televisivo.<br />

La moltiplicazione <strong>del</strong>la disponibilità<br />

<strong>del</strong>le frequenze realizza<br />

infatti una conseguente moltiplicazione<br />

dei canali televisivi ed anche<br />

l’opportunità di diffondere, attraverso<br />

lo stesso mezzo televisivo,<br />

un numero praticamente illimitato<br />

di servizi e informazioni dedicati<br />

all’utente.<br />

Queste considerazioni hanno portato<br />

il Ministero <strong>del</strong>le Comunicazioni<br />

e i broadcaster nazionali<br />

e locali alla comune convinzione<br />

<strong>del</strong>l’opportunità di realizzare e<br />

diffondere, attraverso il digitale<br />

terrestre, alcuni servizi di pubblica<br />

utilità. L’obiettivo comune è<br />

quello di verificare le potenzialità<br />

di tali servizi dal punto di vista dei<br />

contenuti veicolabili, <strong>del</strong>la effettiva<br />

utilità e <strong>del</strong>l’interesse da parte degli<br />

utenti.<br />

Per tutte queste ragioni il 6 dicembre<br />

2005 il Ministro <strong>del</strong>le<br />

Comunicazioni aveva emanato un<br />

Decreto per il cofinanziamento<br />

<strong>del</strong>l’offerta di servizi e-government<br />

sulla piattaforma televisiva<br />

digitale terrestre (t-government)<br />

nelle aree all digital <strong>del</strong>la Sardegna<br />

e Valle d’Aosta.<br />

In data 26 gennaio 2006 si è costituito<br />

il “Consorzio Sardegna Digitale”,<br />

che vede la partecipazione<br />

di tutti i principali broadcaster nazionali<br />

e locali con l’obiettivo di<br />

realizzare servizi interattivi di<br />

pubblica utilità sulla televisione<br />

digitale terrestre. A seguito <strong>del</strong>la<br />

domanda, presentata dal Consorzio,<br />

è intervenuto il decreto <strong>del</strong> 24<br />

febbraio 2006 con cui il Segretario<br />

Generale <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>le Comunicazioni<br />

ha disposto l’assegnazione<br />

di due milioni di Euro,<br />

quale misura massima <strong>del</strong>l’80%<br />

dei costi, al progetto presentato<br />

dal Consorzio Sardegna Digitale<br />

che il 31 luglio scorso, sul canale<br />

digitale Rai Utile, ha avviato la trasmissione<br />

dei servizi interattivi di<br />

pubblica utilità.<br />

Per l’intero sistema televisivo, il<br />

Consorzio rappresenta un’esperienza<br />

fortemente innovativa. Per<br />

la prima volta si sono infatti associati<br />

insieme il servizio pubblico<br />

televisivo, le emittenti commerciali<br />

nazionali e le TV locali per<br />

il raggiungimento di un obiettivo<br />

comune.<br />

Ancora maggiore rilievo riveste il<br />

fatto che, all’interno <strong>del</strong> Consorzio,<br />

la maggioranza <strong>del</strong>le quote è detenuta<br />

dalle emittenti locali (60%)<br />

che sono dunque il soggetto protagonista<br />

<strong>del</strong>l’intera operazione, pur<br />

con i broadcaster nazionali pubblici<br />

e privati pienamente coinvolti.<br />

PIANO REGIONALE RIFIUTI:<br />

GESTORE AUTORITA’ D’AMBITO<br />

Una sola autorità d’ambito, al posto<br />

<strong>del</strong>la serie di enti che gestiscono la<br />

raccolta e lo smaltimento, con alti<br />

costi e molte differenze fra un’area<br />

e l’altra <strong>del</strong>la Sardegna.<br />

E’ la proposta fatta dalla Giunta<br />

regionale alla Consulta <strong>del</strong>le Autonomie<br />

locali nel corso <strong>del</strong>la presentazione<br />

<strong>del</strong> Piano regionale dei<br />

Rifiuti. Erano presenti, con Renato<br />

Soru, gli Assessori Cicito Morittu,<br />

Massimo Dadea e Gianvalerio Sanna,<br />

i Presidenti <strong>del</strong>le Province sarde,<br />

molti Sindaci (di Nuoro, Carbonia,<br />

La Maddalena, Villasimius, Tiana),<br />

i rappresentanti <strong>del</strong>le associazioni<br />

degli Enti Locali (Michele Cossa,<br />

Antonietta Fancello).<br />

Il Piano è stato illustrato dall’assessore<br />

all’Ambiente, Morittu, prima<br />

ancora <strong>del</strong>la discussione prevista<br />

in Giunta per le prossime ore, e di<br />

una fase di concertazione che interesserà<br />

tutti i soggetti istituzionali e<br />

sociali.<br />

Ha detto il Presidente Soru, in riferimento<br />

alla frammentazione <strong>del</strong><br />

sistema di raccolta e smaltimento<br />

dei rifiuti in Sardegna: ‘’E’ evidente<br />

che in futuro tutto questo deve essere<br />

portato a unità. Questi impianti<br />

non potranno essere gestiti dalle<br />

Comunità Montane e nemmeno<br />

da Consorzi Industriali o Zir in maniera<br />

quasi privatistica. La gestione<br />

dovrà essere messa necessariamente<br />

a gara e dovrà essere assegnata a<br />

chi garantisce il prezzo più basso di<br />

smaltimento. C’è una cosa importante<br />

per il termovalorizzatore di<br />

Cagliari: non si può più far finta di<br />

non sapere che smaltisce a 130-140<br />

euri a tonnellata, laddove i privati<br />

che si finanziano il loro impianto<br />

di smaltimento, lo smaltiranno a 60,<br />

massimo 70 euri’’.<br />

‘’Tutta la serie di impianti di smaltimento<br />

potranno essere dati in gestione.<br />

Anche qui, ha continuato il<br />

Presidente <strong>del</strong>la Regione, ci sono<br />

differenze incredibili, ci sono impianti<br />

dove si smaltisce l’umido,<br />

che lo ricevono a 38 euri, altri che lo<br />

ricevono a 70 euri. Impianti finanziati<br />

dal pubblico che lo ricevono a<br />

80 euri. Ci sono fenomeni assurdi<br />

di trasferimento da una parte all’altra<br />

<strong>del</strong>la Sardegna. Questi impianti<br />

potranno essere dati in gestione, a<br />

gara preferibilmente’’.<br />

A proposito <strong>del</strong>le ipotesi di autorità<br />

d’ambito, Soru ha detto: ‘’Noi non<br />

abbiamo alcuna indicazione definitiva,<br />

ma è ovvio che le Province dovranno<br />

farsi carico di sensibilizzare<br />

i Comuni, e noi le aiuteremo a farlo,<br />

per arrivare piano piano, gradualmente,<br />

ad avere dei contratti collettivi<br />

e fare sì che i singoli Comuni<br />

non siano lasciati soli a fare contratti<br />

ciascuno per sé. Se ogni Provincia<br />

ha un unico contratto per lo smaltimento<br />

di rifiuti, con un un’unica<br />

società o associazione temporanea<br />

di impresa che li smaltisce, queste<br />

società che smaltiscono avranno<br />

contestualmente la gestione degli<br />

impianti di trattamento, e due società<br />

private che gestiscono i due<br />

termovalorizzatori di Ottana e Cagliari,<br />

previsti dal Piano energetico<br />

e ambientale regionale’’.<br />

‘’Tutto questo ci sembra un sistema<br />

coordinato che può funzionare,<br />

soprattutto può far risparmiare<br />

soldi ai nostri cittadini. Dietro<br />

questo ci sono impianti di riciclaggio<br />

dove noi ci auguriamo<br />

che nasca anche <strong>del</strong>l’impresa in<br />

Sardegna, che ancora non c’è,<br />

nel recupero e nel trattamento<br />

di questi materiali. Noi stiamo<br />

già oggi pagando per il recupero<br />

e lo smaltimento <strong>del</strong>le gomme<br />

da automobile quando andiamo<br />

dal gommista. Però le gomme in<br />

realtà sono abbandonate nei posti<br />

più impensabili in Sardegna e lo<br />

stesso stiamo già pagando come<br />

consumatori, quando cambiamo<br />

i frigoriferi per lo smaltimento e<br />

in realtà non c’è nulla ancora che<br />

funzioni per i beni ingombranti’’.<br />

La conclusione di Renato Soru è<br />

stata netta: ‘’Discutiamo ancora,<br />

l’approvazione <strong>del</strong> Piano dei Rifiuti<br />

in Giunta è l’avvio <strong>del</strong> procedimento,<br />

non la conclusione. Poi bisognerà<br />

arrivare presto a decidere, e noi<br />

ci assumeremo la responsabilità,<br />

avendo chiaro che un’unica autorità<br />

d’ambito, un prezzo unico per tutti<br />

i cittadini sardi, in futuro forse una<br />

sola società come suggerisce qualcuno<br />

di voi, serve a fare funzionare<br />

meglio il sistema e a renderlo meno<br />

costoso per i Sardi’’.<br />

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Politica<br />

LA PROVINCIA GETTA LE BASI DEL PROGETTO<br />

SUI PIANI SOCIALI DEI SERVIZI ALLE PERSONE<br />

Si partirà dall’assistenza domiciliare.<br />

Sarà un progetto che, via via nel<br />

tempo, andrà ad interessare l’intero<br />

pianeta dei “servizi alle persone” che<br />

vedranno insieme, sinergicamente,<br />

ASL, Provincia e Comuni. Con il<br />

quadro istituzionale collaboreranno<br />

il Terzo Settore e le associazioni di<br />

volontariato. Il Piano in argomento,<br />

Plus (Piano Locale Unitario dei Servizi),<br />

sarà coordinato e gestito dalla<br />

Provincia mediante l’articolazione<br />

dei due Distretti socio-sanitari di Carbonia<br />

e Iglesias in attuazione <strong>del</strong>le<br />

Legge 23/2005 e <strong>del</strong>le linee guida i<br />

cui alla Delibera <strong>del</strong>la Giunta Regionale<br />

n. 23/30 <strong>del</strong> 30 maggio 2006.<br />

“I PLUS, ha spiegato il Presidente<br />

<strong>del</strong>la Provincia Pierfranco Gaviano,<br />

vogliono essere dei piani sociali e<br />

socio-sanitari <strong>del</strong>l’intero Distretto,<br />

non la sommatoria dei Piani sociali<br />

dei singoli Comuni, ma, oltre la Programmazione<br />

dei servizi per ciascun<br />

Comune <strong>del</strong> Distretto, per quanto<br />

possibile programmati con metodologie<br />

e criteri comuni e condivisi,<br />

conterranno la programmazione per<br />

il 2007 di almeno un servizio a livello<br />

Marinella Grosso<br />

distrettuale, da gestire in forma associata”.<br />

Il primo passo riguarderà proprio<br />

l’assistenza domiciliare. Ma i settori<br />

d’intervento, nel tempo, riguarderanno<br />

la terza età, l’emarginazione,<br />

REGIONE E RICERCA<br />

“Nel prossimo bilancio la Regione<br />

investirà in maniera ancora più importante<br />

<strong>del</strong> passato nella ricerca e<br />

nell’economia <strong>del</strong>la conoscenza’’.<br />

Lo ha detto il Presidente <strong>del</strong>la Regione,<br />

Renato Soru, intervenendo<br />

al seminario “Il VII Programma<br />

Quadro di ricerca e sviluppo comunitario.<br />

L’industria nel futuro”,<br />

organizzato dalla Confindustria<br />

Sardegna in collaborazione con la<br />

Commissione Europea.<br />

‘’Alla fine, ha detto Soru, credo<br />

che siamo sulla buona strada.<br />

L’economia <strong>del</strong>la conoscenza è<br />

l’economia di Lisbona. Abbiamo<br />

fatto <strong>del</strong>le cose importanti nella<br />

tutela <strong>del</strong> paesaggio, che è l’altro<br />

grande filone <strong>del</strong> pensiero europeo:<br />

la conoscenza e l’ambiente.<br />

E la Sardegna si sta muovendo assolutamente<br />

in maniera coerente<br />

in queste due strade, tra conoscenza<br />

e ambiente”.<br />

A proposito <strong>del</strong> bilancio regionale,<br />

e <strong>del</strong>le responsabilità che derivano<br />

dagli investimenti in ricerca che la<br />

Regione continuerà a fare, il Presidente<br />

ha detto: “Nelle prossime<br />

settimane si discuterà il bilancio<br />

per il prossimo anno, compresi<br />

gli investimenti per l’Università<br />

e quindi per l’educazione e per la<br />

ricerca universitaria. Siamo sicuri<br />

che i Senati Accademici stiano<br />

facendo il massimo per collaborare<br />

al meglio, per massimizzare il<br />

valore <strong>del</strong> sistema sardo <strong>del</strong>l’Università?<br />

Siamo sicuri che non stiano<br />

moltiplicando i corsi di laurea<br />

inutilmente? Siamo sicuri che a<br />

volte non stiamo producendo altri<br />

disoccupati solamente per fare<br />

nuovi corsi di laurea di cui non<br />

se ne comprende l’utilizzo, se ne<br />

comprendono solamente i costi?<br />

E quanti dei fondi per la ricerca<br />

vanno effettivamente alla ricerca<br />

migliore e non alla ricerca chissà<br />

come, anche dentro l’Università?”<br />

“Le Università devono lavorare<br />

assieme, ha detto ancora il Presidente.<br />

L’Università come la politica<br />

e la Pubblica Amministrazione<br />

devono essere migliori e tutta la<br />

Sardegna deve essere migliore.<br />

Marco Massa<br />

la disabilità mentale e fisica, i servizi<br />

<strong>del</strong>l’infanzia.<br />

“Il sistema integrato, ha spiegato l’Assessore<br />

provinciale dei Servizi Sociali<br />

Marinella Grosso, è uno strumento<br />

di protezione sociale attiva, perché<br />

mira a rimuovere le cause. Nella<br />

realtà <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> i principi<br />

<strong>del</strong>la riforma sono stati rafforzati dalla<br />

grande partecipazione ai lavori di<br />

elaborazione <strong>del</strong> progetto. Con noi<br />

hanno operato Comuni, volontariato,<br />

tecnici, specialisti i quali, attraverso<br />

tavoli tematici, hanno consentito<br />

di individuare dimensione dei vari<br />

fenomeni e priorità d’intervento. In<br />

questa fase hanno svolto un ruolo di<br />

primo piano la Asl e il Formez che ha<br />

il ruolo di consulente. La Provincia,<br />

ha ulteriormente precisato l’Assessore<br />

Grosso, non gestisce direttamente<br />

le risorse indispensabili per portare<br />

avanti il progetto. La Provincia ha<br />

un ruolo di promozione <strong>del</strong>le attività,<br />

concorre alla programmazione locale<br />

<strong>del</strong> sistema integrato dei servizi<br />

alla persona e cura il coordinamento<br />

<strong>del</strong>le politiche di propria competenza<br />

con le politiche sociali, promovendo<br />

la costruzione di una base conoscitiva<br />

di dati comuni ed omogenea tra<br />

i due Distretti, a garanzia <strong>del</strong>la confrontabilità<br />

<strong>del</strong>le analisi dei profili <strong>del</strong><br />

territorio, nelle more <strong>del</strong>l’avvio <strong>del</strong><br />

sistema informativo sociale”.<br />

LA CHIRURGIA PEDIATRICA<br />

RESTERA’ AD IGLESIAS<br />

Presidio Ospedaliero “Crobu”<br />

11<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

FINANZIATI I PIANI<br />

SOSTEGNO DISABILI<br />

Oltre 36 milioni di euri per sostenere<br />

le persone con gravi disabilità e le loro<br />

famiglie. Su proposta <strong>del</strong>l’Assessorato<br />

<strong>del</strong>la Sanità, la Giunta ha approvato il<br />

provvedimento che assegna ai Comuni<br />

finanziamenti per i piani personalizzati<br />

di sostegno e rientra in un quadro<br />

più generale, che mira a sviluppare la<br />

domiciliarità dei servizi alla persona,<br />

affiancando le famiglie e puntando<br />

a migliorare la qualità <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong><br />

disabile. I piani saranno finanziati dal<br />

primo gennaio 2007, dando certezza e<br />

continuità nel sostegno.<br />

Rilevante il numero dei piani approvati<br />

e finanziati: a fronte di 9222 domande,<br />

sono stati accolti 8396 interventi, un dato<br />

che porta la Sardegna ad essere guardata<br />

dalle altre Regioni d’Italia come esempio<br />

di applicazione <strong>del</strong>la legge 162.<br />

“E’ un segnale importante, ha detto<br />

l’Assessore Dirindin, perché, a differenza<br />

di quanto accadeva nel passato,<br />

per il secondo anno consecutivo i<br />

disabili e loro famiglie sanno di poter<br />

contare sull’assistenza, e non devono<br />

aver timore di interrompere il piano<br />

personalizzato o di dover attendere per<br />

i finanziamenti”.<br />

Il reparto di chirurgia pediatrica continuerà<br />

ad operare ad Iglesias. Lo ha<br />

precisato l’Assessore regionale <strong>del</strong>la<br />

Sanità Nerina Dirindin nel corso<br />

di un incontro con i Sindaci <strong>del</strong>la<br />

Provincia <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> che<br />

avevano cercato di arginare l’ipotesi<br />

<strong>del</strong> trasferimento a Cagliari di questo<br />

reparto d’eccellenza <strong>del</strong>la sanità<br />

sarda. All’incontro erano presenti<br />

anche rappresentanti <strong>del</strong>l’Amministrazione<br />

provinciale, guidati dal<br />

Presidente Pierfranco Gaviano.<br />

L’Assessore Dirindin ha confermato<br />

Nel corso degli ultimi anni è stato fatto<br />

un rilevante lavoro per semplificare le<br />

procedure, recuperare i ritardi nell’erogazione<br />

dei finanziamenti, assicurare<br />

continuità all’assistenza di chi beneficia<br />

dei piani personalizzati.<br />

I finanziamenti sono assegnati sulla<br />

base di criteri stabiliti con <strong>del</strong>iberazione<br />

<strong>del</strong> 1 luglio 2005, e si inseriscono<br />

nella rete di interventi recentemente<br />

approvati: il programma “Ritornare a<br />

casa”, per il rientro in famiglia di persone<br />

attualmente inserite in strutture<br />

residenziali; l’istituzione <strong>del</strong> registro<br />

pubblico <strong>del</strong>le assistenti familiari; la<br />

riorganizzazione <strong>del</strong>l’Assistenza Domiciliare<br />

Integrata (ADI).<br />

Per l’Assessore Dirindin “è necessario<br />

coordinare i piani personalizzati con i<br />

programmi regionali che promuovono<br />

la domiciliarità dei servizi alla persona.<br />

L’armonizzazione tra interventi<br />

dovrà essere valutata con il coinvolgimento<br />

dei soggetti pubblici, <strong>del</strong>le associazioni<br />

che operano nel settore, con la<br />

Commissione consultiva che in questi<br />

anni ha assicurato fattiva collaborazione<br />

nel definire i criteri di valutazione e<br />

finanziamento dei piani”.<br />

l’impegno di mantenere ad Iglesias<br />

l’attività di chirurgia pediatrica, che<br />

potrà essere svolta con la massima<br />

sicurezza per pazienti ed operatori, a<br />

differenza di quanto sarebbe accaduto<br />

se il reparto fosse rimasto al “Crobu”.<br />

Tenuto conto di quanto la chirurgia<br />

pediatrica rappresenta per il territorio,<br />

l’Assessore ha assicurato il suo<br />

impegno per una più chiara formulazione<br />

nel Piano sanitario Regionale,<br />

che tenga conto <strong>del</strong>la preoccupazioni<br />

dei cittadini e <strong>del</strong>la professionalità<br />

che operano nel territorio.<br />

A CARBONIA: LOCALITA’ SIRAI


14<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

Politica<br />

AVVIATA LA SECONDA FASE<br />

DEL PIANO STRATEGICO<br />

DEL COMUNE DI IGLESIAS<br />

Alfio Gessa<br />

Iglesias<br />

Iglesias è entrata nella seconda fase<br />

<strong>del</strong> processo per l’elaborazione <strong>del</strong><br />

Piano Strategico comunale. Si tratta<br />

di un programma che vedrà il Comune,<br />

nei prossimi dieci anni, svilupparsi<br />

e dotarsi di servizi rispondenti<br />

all’interesse più generale non<br />

solo in funzione dei propri amministrati,<br />

ma tenendo conto anche <strong>del</strong><br />

ruolo di città Capoluogo e quindi riferimento<br />

di servizi sovracomunali.<br />

“Il Piano Strategico, si legge nella<br />

nota diffusa dal Comune, ha come<br />

finalità la costruzione di un documento<br />

che individui i problemi, le<br />

opportunità, gli obiettivi e gli scenari<br />

di sviluppo <strong>del</strong> territorio di Iglesias”.<br />

Proprio per elaborare un Piano Strategico<br />

“condiviso”, come ha precisato<br />

il Sindaco Pierluigi Carta, sono stati<br />

individuati i “focus group” ai quali<br />

sono stati invitati esponenti <strong>del</strong>le<br />

associazioni locali, <strong>del</strong>le categorie<br />

economiche e professionali, dei soggetti<br />

istituzionali, per conoscere e<br />

discutere dei loro punti di vista, <strong>del</strong>le<br />

loro proposte, dei problemi specifici<br />

relativamente a temi che sono stati<br />

focalizzati: riqualificazione e pianificazione<br />

urbana, infrastrutture e reti<br />

di comunicazione, cultura e risorse<br />

umane, servizi collettivi e sociali,<br />

attività produttive ed industriali, agricoltura<br />

e ambiente, turismo integrato.<br />

“Occorre ripensare la città, ha<br />

spiegato il Sindaco, partendo dalla<br />

situazione attuale, superando i<br />

limiti <strong>del</strong>l’attività amministrativa<br />

locale, per raccordarsi, soprattutto<br />

nei servizi, col territorio che fa<br />

riferimento alla città Capoluogo”.<br />

In altre parole il Piano Strategico<br />

sarà uno strumento di pianificazione<br />

comunale, però<br />

con porte aperte al territorio.<br />

FINALITA’ DEL PIANO STRATEGICO<br />

Iglesias<br />

Iglesias<br />

Con il Piano strategico si intendono<br />

creare le migliori condizioni per<br />

attuare le scelte di tipo strategico<br />

contenute nei documenti principali<br />

elaborati di recente per l’area di<br />

Iglesias e le nuove scelte che si potranno<br />

identificare nel corso <strong>del</strong>la<br />

elaborazione <strong>del</strong> piano strategico<br />

stesso. La preparazione <strong>del</strong> Piano<br />

in argomento richiede un confronto<br />

con gli indirizzi dei principali<br />

soggetti pubblici e privati <strong>del</strong>l’area,<br />

in modo da calibrare le scelte su<br />

una base di consenso più ampia di<br />

quella istituzionale in senso stretto<br />

che le ha formate. Allo stesso<br />

tempo, il Piano mira a stimolare<br />

il confronto tra tutti i soggetti interessati<br />

allo sviluppo <strong>del</strong>l’area, al<br />

fine di individuare nuove linee di<br />

azione strategica o nuovi obiettivi e<br />

nuovi progetti per linee già definite.<br />

Il Piano, quindi, ha la funzione di<br />

dare risposte operative ad una serie<br />

di problemi, ma nel processo di<br />

costruzione non ci si deve occupare<br />

di tutti i numerosi problemi (urbanistici,<br />

economici, sociali e culturali),<br />

intesi in senso generale, ancora<br />

da risolvere, e che in una ottica<br />

settoriale sono ritenuti importanti,<br />

ma solo dei problemi che hanno<br />

una valenza strategica per tutta la<br />

comunità urbana <strong>del</strong>la città di Iglesias.<br />

Non solo. Esso ha come finalità<br />

la costruzione di un documento<br />

che individui i problemi, le opportunità,<br />

gli obiettivi e gli scenari di<br />

sviluppo <strong>del</strong> territorio di Iglesias.<br />

Il Piano strategico serve a definire<br />

uno scenario <strong>del</strong> mutamento territoriale<br />

che accompagni il complesso<br />

<strong>del</strong>le politiche urbane e costituisca<br />

così uno strumento in grado<br />

di informare le diverse attività<br />

<strong>del</strong>l’Amministrazione comunale.<br />

Un processo partecipativo finalizzato,<br />

in prima istanza, alla costruzione<br />

<strong>del</strong>le politiche di sviluppo di<br />

una comunità deve porsi gli obiettivi<br />

di: A) coinvolgere la comunità<br />

locale nella costruzione di una<br />

visione <strong>del</strong>lo sviluppo futuro che<br />

affronti i temi essenziali <strong>del</strong> processo<br />

di trasformazione territoriale ed<br />

economico-sociale; B) raccogliere<br />

ed interpretare la domanda locale,<br />

con riferimento alle opportunità,<br />

alle risorse e ai problemi <strong>del</strong>lo sviluppo<br />

per come sono percepiti dalla<br />

società di Iglesias; C) utilizzare<br />

la conoscenza specifica <strong>del</strong> territorio<br />

da parte degli abitanti e degli<br />

attori organizzati presenti nella<br />

città, che costituisce una fonte essenziale<br />

per la formulazione di un<br />

progetto realmente capace di cogliere<br />

le diverse dimensioni <strong>del</strong>la situazione<br />

locale; D) mettere a frutto<br />

la competenza progettuale presente<br />

fra gli abitanti e gli attori locali, una<br />

competenza cruciale per il governo<br />

dei processi di trasformazione; E)<br />

contribuire a fare <strong>del</strong>la costruzione<br />

<strong>del</strong> Piano un evento nel quale la società<br />

locale sia effettivamente coinvolta<br />

nelle sue diverse articolazioni.<br />

Attraverso il Piano Strategico si è<br />

previsto di cercare di stabilire le migliori<br />

relazioni che l’area di Iglesias<br />

intende sviluppare nell’interesse<br />

globale <strong>del</strong>la sua comunità, evidenziando<br />

la complementarietà tra<br />

Iglesias e altre città, in primo luogo<br />

le città gemellate, per trarre forza<br />

e vantaggi da relazioni privilegiate<br />

e preziose e per dare vigore a un<br />

profilo alto <strong>del</strong>la città in un contesto<br />

più ampio di quello territoriale.<br />

CARBONIA<br />

VIA LIBERA ALLA REALIZZAZIONE<br />

DEL CENTRO INTERMODALE<br />

Il Servizio Sostenibilità<br />

Ambientale<br />

e Valutazione<br />

Impatti (SAVI) ha<br />

concluso l’istruttoria<br />

<strong>del</strong>la procedura<br />

di verifica di<br />

assoggettabilità a<br />

valutazione di impatto<br />

ambientale<br />

<strong>del</strong>l’intervento<br />

“Centro Intermodale<br />

per passeggeri”,<br />

presentato<br />

dal Comune di<br />

Carbonia in data<br />

8 giugno 2006.<br />

Il progetto consiste<br />

nella realizzazione<br />

di un centro intermodale<br />

per lo scambio ferro-gomma<br />

nella zona tra la via Roma e la<br />

via Costituente di Carbonia, in<br />

prossimità <strong>del</strong>la testata dei binari<br />

esistenti. Un porticato a doppia<br />

altezza raccorderà tutti gli accessi,<br />

quelli alla stazione ferroviaria,<br />

con i treni posti sulla quota più<br />

bassa, e quelli alla stazione degli<br />

autobus, in quota, sul retro <strong>del</strong><br />

portico. Il fabbricato viaggiatori<br />

sarà articolato su due livelli: un<br />

piano di ingresso dalla pubblica<br />

via alla quota stradale e un piano<br />

di accesso ai treni alla quota dei<br />

binari (- 3,50).<br />

Gli altri locali, al piano <strong>del</strong>la piazza<br />

saranno adibiti a servizi complementari<br />

<strong>del</strong> trasporto. Inoltre,<br />

sotto la copertura al piano piazza,<br />

sono previsti nuclei di attrezzature<br />

e servizi, quali locali caffetteria ed<br />

edicola. Il progetto è caratterizzato<br />

dai seguenti parametri dimensionali:<br />

a) superficie totale interessata:<br />

27.600 mq; volumetria totale<br />

massima: 25.000 mc; superficie<br />

fondiaria di pertinenza fabbricati:<br />

6.860 mq; superficie per verde e<br />

parcheggi: 12.980 mq; superficie<br />

per strade e piazze: 7.760 mq; Il<br />

SAVI, visto anche il parere favorevole<br />

reso dal Servizio Tutela <strong>del</strong><br />

Paesaggio di Cagliari, con nota n.<br />

6587 <strong>del</strong> 15 settembre 2006, ha<br />

concluso l’istruttoria escludendo<br />

l’assoggettamento <strong>del</strong>l’intervento<br />

alla ulteriore procedura di VIA,<br />

a condizione che siano rispettate<br />

le prescrizioni di<br />

seguito riportate,<br />

che dovranno<br />

essere recepite<br />

nel progetto da<br />

sottoporre ad<br />

autorizzazione:<br />

1. durante la fase<br />

di cantiere dovrà<br />

essere effettuata<br />

la manutenzione<br />

La Segreteria Territoriale<br />

CISL FP ha organizzato in<br />

data 05 Dicembre u.s. un’assemblea<br />

dei lavoratori iscritti<br />

e non <strong>del</strong> comune di Iglesias<br />

alla quale ha partecipato il<br />

Segretario Regionale Davide<br />

Paderi.<br />

Durante i lavori si sono affrontate<br />

e dibattute numerose<br />

problematiche come la<br />

riforma <strong>del</strong>la legge regionale<br />

1/77, le riforme <strong>del</strong> sistema<br />

<strong>del</strong>le AA.LL. <strong>del</strong>la Regione ,<br />

la legge Regionale 9/06 e la<br />

parificazione contrattuale per<br />

i lavoratori degli enti locali.<br />

Nel corso <strong>del</strong>l’assemblea nel<br />

dibattito sono emerse numerose<br />

problematiche esistenti<br />

all’interno <strong>del</strong> Comune.<br />

La poca chiarezza e trasparenza<br />

<strong>del</strong> fondo incentivante<br />

che l’Amministrazione vorrebbe<br />

decurtare a causa <strong>del</strong>le<br />

difficoltà finanziarie in cui<br />

versa l’ente le quali ha nostro<br />

parere non devono essere<br />

scaricate sui lavoratori<br />

periodica dei macchinari e <strong>del</strong>le<br />

attrezzature, in modo da mantenerle<br />

in efficienza e limitarne le<br />

emissioni in atmosfera; se eseguita<br />

in situ, la manutenzione<br />

dovrà avvenire in aree attrezzate,<br />

per evitare riversamenti di oli e<br />

carburante sul terreno; in caso di<br />

contaminazione accidentale, il<br />

terreno contaminato dovrà<br />

essere rimosso e conferito in discarica<br />

autorizzata;<br />

2. i materiali movimentati in fase<br />

di cantiere dovranno essere riutilizzati,<br />

laddove possibile, in conformità<br />

all’art. 186 <strong>del</strong> D.Lgs.<br />

152/2006 e i residui dovranno<br />

essere smaltiti in conformità alle<br />

leggi vigenti in materia;<br />

3. i macchinari e le attrezzature<br />

impiegati per gli scavi e i movimenti<br />

di materiali dovranno essere<br />

dotati di dispositivi di attenuazione<br />

<strong>del</strong> rumore, nel rispetto<br />

<strong>del</strong>la normativa vigente;<br />

4. per limitare la dispersione<br />

<strong>del</strong>le polveri in atmosfera nei<br />

periodi asciutti, in particolare<br />

nelle giornate ventose, durante le<br />

operazioni di scavo le superfici<br />

dovranno essere frequentemente<br />

bagnate con acqua, o, in alternativa,<br />

trattate con agenti polimerici<br />

incrostanti; inoltre, i cassoni<br />

dei camion per il trasporto dei<br />

materiali dovranno essere regolarmente<br />

coperti;<br />

5. ai sensi <strong>del</strong>la normativa vigente,<br />

dovrà essere realizzato un<br />

manufatto per raccogliere e inviare<br />

alla rete <strong>del</strong>le acque reflue,<br />

POSTA IN REDAZIONE<br />

o ad apposito impianto di trattamento,<br />

le acque meteoriche di<br />

dilavamento provenienti da tutte<br />

le superfici impermeabilizzate<br />

(aree parcheggi, piazzali di sosta<br />

e aree di manovra dei bus, piazza<br />

stazione); la vasca dovrà essere<br />

dimensionata, quantomeno, sulla<br />

base di un evento meteorico che<br />

in quindici minuti recapiti alla<br />

rete di raccolta 5 mm di pioggia<br />

uniformemente distribuiti sulla<br />

superficie scolante con coefficiente<br />

di afflusso pari a 1;<br />

6. i rinverdimenti <strong>del</strong>le aree indicate<br />

nelle planimetrie di progetto<br />

dovranno essere effettuati mediante<br />

l’impianto di specie autoctone<br />

ed evitando quelle ritenute<br />

ad alta allergenicità in base alle<br />

attuali conoscenze scientifiche;<br />

per il mascheramento dei parcheggi<br />

previsti, nella fascia compresa<br />

tra la nuova viabilità (via<br />

Roma disassata) e i parcheggi<br />

auto, dovrà essere impiantata una<br />

siepe arbustiva; per la sistemazione<br />

<strong>del</strong>la scarpata presso i binari<br />

<strong>del</strong>la ferrovia, dovranno essere<br />

impiegate specie arbustive <strong>del</strong>la<br />

macchia mediterranea, evitando<br />

l’impianto monospecifico.<br />

Sulla base di quanto sopra, la<br />

Giunta regionale ha <strong>del</strong>iberato di<br />

non sottoporre all’ulteriore procedura<br />

di VIA il progetto relativo<br />

al “Centro Intermodale per passeggeri”<br />

presentato dal Comune<br />

di Carbonia. Lo stesso ente potrà<br />

dar seguito alla progettazione definitiva<br />

e all’appalto <strong>del</strong>l’opera.<br />

Le numerose e costose consulenze<br />

che vengono date a<br />

professionisti esterni (che noi<br />

chiediamo di ridurre, anzi di<br />

eliminare <strong>del</strong> tutto) una politica<br />

contraria e umiliante nei<br />

confronti <strong>del</strong>le risorse umane<br />

e professionali presenti all’interno<br />

<strong>del</strong>l’amministrazione<br />

I concorsi per l’acquisizione<br />

di professionalità dall’esterno,<br />

senza prima procedere<br />

alle progressioni verticali e<br />

orizzontali per il personale<br />

interno per poi assumere qualifiche<br />

più basse, realizzando<br />

soddisfazione <strong>del</strong>le professionalità<br />

interne e a lo stesso<br />

tempo economie di scala.<br />

Le continue e immotivate mobilità<br />

interne.<br />

Lo squilibrio nell’organico<br />

che si sta creando all’interno<br />

<strong>del</strong>l’Ente a causa dei trasferimenti<br />

di personale da enti<br />

soppressi, i quali si portano<br />

appresso un salario accessorio<br />

consistente che, se non si<br />

interviene a monte, va a decurtare<br />

le già magre risorse a<br />

disposizione <strong>del</strong> Fondo.<br />

Occorre pertanto un ripristino<br />

<strong>del</strong> confronto a tutto campo<br />

mettendo la risorsa umana<br />

al centro <strong>del</strong>l’azione politica<br />

e organizzativa <strong>del</strong> Comune,<br />

senza slogan e mettendo risorse<br />

e interventi di valorizzazione.<br />

La CISL FP chiede al Signor<br />

Sindaco e a tutta l’Amministrazione<br />

<strong>del</strong> Comune di<br />

Iglesias l’attivazione di un<br />

tavolo di confronto, per dare<br />

risposte adeguate e risolutive<br />

a tutte le problematiche sopra<br />

riportate e nel contempo che<br />

con la <strong>del</strong>egazione trattante<br />

Rsu ci sia una disponibilità<br />

concreta a migliorare la situazione<br />

da subito e senza<br />

rinvii.<br />

La differenza tra le parole e i<br />

fatti si vedrà a breve e la Cisl<br />

è pronta a lottare per costringere<br />

il Comune a cambiare<br />

rotta.<br />

Il Segretario Generale<br />

Territoriale CISL FP<br />

Roberto Fallo


Politica<br />

Nuoro<br />

Il capoluogo di provincia<br />

non ha un canile<br />

comunale. La struttura<br />

convenzionata, il canile<br />

di Macomer, è a circa 50<br />

chilometri di distanza.<br />

Macomer, località Monte<br />

Muradu<br />

Buggerru<br />

Panoramica <strong>del</strong> piazzaletto<br />

LA 19^ COMUNITA’ MONTANA DI IGLESIAS<br />

HA REALIZZATO A MUSEI UN CANILE<br />

DOTATO DEI PIU’ MODERNI SERVIZI<br />

Finalmente, è stato possibile<br />

rendere operativa la struttura<br />

<strong>del</strong> canile-gattile sanitario e<br />

rifugio, realizzata dalla I9ª<br />

Comunità Montana nel territorio<br />

<strong>del</strong> Comune di Musei,<br />

Comune che ha avuto la sensibilità<br />

di mettere a disposizione,<br />

allo tal scopo, una superficie<br />

pubblica. La struttura<br />

consentirà di contribuire a<br />

risolvere il grave e perdurante<br />

problema <strong>del</strong> randagismo nel<br />

territorio, sia a vantaggio degli<br />

animali abbandonati che<br />

<strong>del</strong>la salute e igiene pubblica.<br />

E questo grazie anche alle sollecitazioni<br />

ricevute, affinché<br />

la Comunità Montana operasse<br />

in tal senso, da parte dei<br />

Comuni più attenti al fenomeno,<br />

<strong>del</strong>la ASL 7, <strong>del</strong>le Associazioni<br />

e di singoli cittadini.<br />

Il canile-gattile, facilmente<br />

raggiungibile dalla SS. 130 percorrendo<br />

il bivio Pineta Musei<br />

per circa un Km, si sviluppa<br />

su un’area di 3 Ha.<br />

La struttura comprende<br />

un reparto riservato ai<br />

cani in custodia temporanea<br />

(canile sanitario), un<br />

reparto riservato ai cuccioli, un<br />

reparto di ricovero permanente<br />

(canile rifugio), per un totale<br />

complessivo di 92 box in grado<br />

di accogliere circa 270 cani.<br />

Essa, inoltre, ha la possibilità<br />

di essere ampliata, data l’organizzazione<br />

modulare, atta<br />

a triplicare le accoglienze. Vi<br />

sono, inoltre, paddock e area<br />

di deambulazione libera per<br />

5.000mq, area per mostre per<br />

3.000mq, ambulatorio attrezzato,<br />

conufficio accettazione,<br />

sala attesa, sala visite, sala<br />

chirurgica, camera oscura e<br />

locale RX, servizi igienici,<br />

locale attrezzato cucine e dispensa,<br />

casa custode, locale<br />

di servizio per quadri elettrici<br />

generali, autoclavi, serbatoio<br />

riserva idrica, impianto di depurazione<br />

con struttura in c.a.<br />

“In attesa che nascesse il nuovo<br />

canile-gattile, ha detto il<br />

Presidente <strong>del</strong>la 19^ Comunità<br />

Montana Marco Marras,<br />

abbiamo sostenuto ogni<br />

sforzo che l’Associazione “Il<br />

Tel.0785.70444 Cani 270<br />

cani, comuni convenzionati<br />

8, dipendenti 3.<br />

Responsabile: Antonello<br />

Dettori - Associazione<br />

“MONDOCANE”<br />

Luce, acqua corrente,<br />

depuratore è quanto di<br />

meglio si può trovare in<br />

Sardegna. I box sono<br />

60, divisi in due aree:<br />

una per i cani appena<br />

arrivati, l’altra per i<br />

cani già ambientati nella<br />

struttura. Davanti alle<br />

due schiere di box, un<br />

cortile di 30m per70m.<br />

Attorno alle gabbie domina<br />

il verde. La struttura<br />

è fornita di un’area<br />

di deambulazione e di<br />

un laghetto artificiale.<br />

Nel magazzino cibo a<br />

volontà. L’ambulatorio<br />

è ben fornito di medicinali.<br />

All’ingresso un<br />

cartello indica gli orari<br />

di apertura al pubblico.<br />

Siti<br />

Visitabili<br />

Per le prenotazioni<br />

telefonare al servizio visite:<br />

tel. 0781.491300<br />

fax 0781.491395<br />

o via e-mail:<br />

segr.dir@igeaminiere.it<br />

Attività di Bonifica e Recupero<br />

Arenas<br />

Panoramica ripristino<br />

Massimo Carta<br />

Rifugio” ha compiuto nella<br />

custodia dei cani randagi,<br />

sopperendo ad una carenza<br />

dei Comuni, titolari <strong>del</strong>la funzione<br />

inerente la prevenzione<br />

<strong>del</strong> randagismo. La Comunità<br />

Montana stessa ha sostenuto<br />

l’attività di volontariato<br />

di detta Associazione assegnandole<br />

annualmente dodici<br />

milioni <strong>del</strong>le vecchie lire per<br />

tre anni (2000/2002), oltre 20<br />

milioni nel 2003, 21 milioni<br />

nel 2004 e oltre 31 milioni<br />

nel 2005 e anche nel 2006<br />

hanno già percepito 12 milioni,<br />

sempre <strong>del</strong>le vecchie lire.<br />

Tutto ciò, non perché venisse<br />

retribuito il loro lavoro che,<br />

per legge, deve essere gratuito,<br />

altrimenti non si parlerebbe di<br />

volontariato, ma per la copertura<br />

di spese inerenti cibo e<br />

medicinali e varie per i randagi<br />

ospitati ed anche rimborsi<br />

spese da loro sostenute, quali<br />

benzina ecc. per le auto usate<br />

nell’attività. Si è trattato, peraltro,<br />

di un riconoscimento<br />

ricevuto anche dal Comune di<br />

Iglesias in forma anche ben<br />

più consistente <strong>del</strong>la nostra”.<br />

In forma gestionale <strong>del</strong> tutto<br />

provvisoria, la nuova struttura<br />

è stata affidata al titolare<br />

Marco Marras<br />

GESTIONE PROVVISORIA<br />

DI UN SERVIZIO NUOVO<br />

“In questa fase, ha spiegato il<br />

Presidente <strong>del</strong>la 19^ Comunità<br />

Montana Marco Marras, si è ritenuto<br />

opportuno affidare per un<br />

periodo limitato, in via provvisoria<br />

quindi, la gestione <strong>del</strong> canile-gattile<br />

ad una organizzazione<br />

che in Sardegna desse maggiore<br />

affidamento sotto tutti punti di<br />

vista. Ciò, soprattutto, in attesa<br />

di poter disporre di maggiori e<br />

più certi elementi di valutazione<br />

per l’affidamento definitivo,<br />

che avverrà, obbligatoriamente,<br />

tramite apposita procedura ad<br />

evidenza pubblica, anche in considerazione<br />

<strong>del</strong>la recente entrata<br />

in vigore <strong>del</strong>la nuova normativa<br />

in materia.<br />

Nel frattempo andremo a quantificare<br />

bene il fenomeno dei<br />

randagi, sia quelli già ospitati<br />

da associazioni varie, o strutture<br />

private, ma soprattutto quelli<br />

ancora liberi. Inoltre avremo<br />

modo di monitorare l’intera nuova<br />

struttura, al fine di verificare,<br />

attraverso il funzionamento <strong>del</strong>la<br />

stessa per alcuni mesi, l’avvio e<br />

la funzionalità di tutti i sistemi<br />

<strong>del</strong> più moderno ed attrezzato<br />

canile esistente nell’Isola,<br />

“Mondo cane” di Macomer.<br />

Ciò, nelle more di affinamen-<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006 15<br />

to dei processi gestionali e di Lega Nazionale per la difesa<br />

conoscenza <strong>del</strong> fenomeno <strong>del</strong> <strong>del</strong> cane” e “Afes”, secondo<br />

randagismo nel <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>.<br />

quanto da loro dichiarato,<br />

Dopodichè dovrà esse-<br />

ed indicate nei moduli per la<br />

re bandita, come prescrive la raccolta di firme promossa da<br />

legge, regolare asta destinata “Il Rifugio”, non avrebbero<br />

a chi manifesti competenza, dato alcun sostegno per tale<br />

esperienza documentata e affidamento<br />

azione e pertanto risultereb-<br />

nel rapporto con gli bero arbitrariamente coinvol-<br />

animali ospitati nella struttura. te nella richiamata azione”.<br />

Purtroppo, come spesso accade,<br />

Per fortuna, la situazione<br />

anche in questo caso le<br />

polemiche non sono mancate,<br />

complessiva <strong>del</strong> settore in<br />

esame, è profondamente<br />

e talvolta sono state fuoriluogo.<br />

cambiata. Infatti quando un<br />

“Ci meraviglia non poco, Ente Pubblico, realizza strut-<br />

ha aggiunto il Presidente <strong>del</strong>la<br />

ture che devono erogare un<br />

Comunità Montana di Igle-<br />

servizio, hanno l’obbligo di<br />

sias, che l’Associazione “Il farlo con efficacia, efficienza<br />

Rifugio” abbia dato luogo alla oltre che nel rispetto di tutti<br />

raccolta di firme schierandosi<br />

i parametri di qualità che<br />

contro l’affidamento a favore quel dato servizio richiede.<br />

di “Mondo Cane”. Nei moduli<br />

Inoltre, il titolare di Mon-<br />

che vengono sottoposti alla do Cane ha, sin dai<br />

primi<br />

firma dei cittadini si sostiene<br />

che il lavoro fin qui svolto<br />

dall’Associazione stessa, sia<br />

stato “a titolo completamente<br />

gratuito”, lasciando intendere<br />

con quel “completamente”<br />

di non aver mai ricevuto<br />

alcun sostegno finanziario<br />

pubblico. Il lavoro personale<br />

dei volontari, e non dovremmo<br />

essere noi a ricordano ad<br />

una Associazione di Volontariato,<br />

deve essere per legge<br />

gratuito. Le Associazioni “La<br />

tecnologici presenti (depuratore<br />

in primo luogo). Di non secondaria<br />

importanza sarà la verifica<br />

e l’adeguatezza dei costi di soggiorno,<br />

che su base regionale<br />

sono quantificati in 2,10 euri il<br />

giorno pro capite, con l’esigenza<br />

di un buon trattamento per gli<br />

animali. Infine, anche a seguito<br />

<strong>del</strong>le continue sollecitazioni ricevute<br />

da ASL, Lega Nazionale<br />

per la difesa <strong>del</strong> cane, e soprattutto,<br />

dalle volontarie <strong>del</strong>l’Associazione<br />

“Il Rifugio” che continuamente<br />

sostenevano di non poter<br />

più reggere il carico inerente la<br />

cura degli animali da loro assistiti,<br />

e che dovevano, inoltre, rendere<br />

libera a favore <strong>del</strong> proprietario<br />

la superficie campestre da loro<br />

detenuta, per poter soddisfare le<br />

suddette esigenze era necessario<br />

ricorrere ad una gestione provvisoria.<br />

La scelta <strong>del</strong> soggetto<br />

gestore non e’ certo avvenuta ne’<br />

a caso, ne’ per danneggiare i volontari<br />

<strong>del</strong> nostro territorio, ma<br />

esclusivamente per garantire la<br />

migliore gestione, se pur provvisoria,<br />

possibile.<br />

contatti, dichiarato non solo<br />

che il personale che avrebbe<br />

operato, sotto la sua direzione,<br />

nella struttura di Musei<br />

avrebbe dovuto dimostrare<br />

di amare gli animali, ma che<br />

lo stesso sarebbe stato ricercato<br />

nel territorio iglesiente.<br />

“A tal proposito, ha precisato<br />

Marco Marras, in riferimento<br />

a certi articoli di stampa e<br />

documenti in circolazione che<br />

ci accusano di avere assunto<br />

“gente di Macomer” a discapito<br />

dei volontari disoccupati<br />

<strong>del</strong> “Il Rifugio”, va detto che<br />

in segno di considerazione, il<br />

sottoscritto ha promosso a suo<br />

tempo un incontro tra alcuni<br />

soci disoccupati <strong>del</strong>l’associazione<br />

e il gestore provvisorio,<br />

per incoraggiare una collaborazione<br />

di lavoro. A noi risulta<br />

che il gestore abbia manifestato<br />

la volontà di assumere tre soci<br />

disoccupati. Ma questi, che pur<br />

hanno fatto intendere al gestore<br />

di essere favorevoli all’assunzione<br />

(e quale migliore occasione<br />

per maturare esperienza nella<br />

gestione di una struttura a norma<br />

di legge), hanno, poi, evitato,<br />

qualsiasi ulteriore contatto.<br />

La realta’ vera e’ che quelle<br />

assunzioni sono state rifiutate.<br />

Infatti: occorreva individuare<br />

un soggetto dotato di esperienza<br />

non solo nella cura degli animali<br />

ma anche nella gestione di una<br />

struttura realizzata a norma di<br />

legge come la nostra.<br />

La Società “Mondo Cane” di<br />

Macomer, non solo possiede<br />

questo indispensabile requisito,<br />

ma, come chiunque può facilmente<br />

verificare su Internet, il<br />

canile dalla stessa realizzato e<br />

gestito (tra l’altro trattasi di iniziativa<br />

assunta con la L.R. 28/84<br />

per l’imprenditoria giovanile),<br />

con luce, acqua, corrente, depuratore,<br />

è risultato essere, da un<br />

indagine svolta a livello nazionale<br />

e commissionata dalla rivista<br />

“Panorama”, “quanto di meglio<br />

si può trovare in Sardegna”.<br />

Ecco perché non è stato possibile<br />

affidare all’Associazione di Volontariato<br />

“Il Rifugio”, seppur in<br />

via provvisoria, la struttura, per<br />

il semplice motivo che essa (pur<br />

riconoscendo le sue innegabili<br />

competenze nella cura dei cani)<br />

non ha mai maturato una esperienza<br />

specifica nella gestione di<br />

una struttura di accoglienza per<br />

gli animali abbastanza complessa<br />

come il canilegattile realizzato<br />

da questa Comunità Montana a<br />

norma di legge”.


Politica<br />

CARBONIA<br />

“MISSIONE INTERNAZIONALE DELLE CITTA’ “<br />

UN SEMINARIO PROMOSSO DALL’ISPROM<br />

Carbonia - Seminari ISPROM<br />

La città è un anello <strong>del</strong>la lunga<br />

catena che si collega, o dovrebbe<br />

collegarsi, con le altre<br />

realtà demografiche e che<br />

vivono un medesimo momento<br />

storico e sociale. Ognuna<br />

di queste si caratterizza per<br />

storia e condizione geoambientale.<br />

La realtà, però, vede<br />

ogni città, per un concetto<br />

fuorviante <strong>del</strong>la cooperazione,<br />

vivere e programmarsi in<br />

funzione <strong>del</strong> territorio che le<br />

sta d’intorno. Il che significa<br />

che la città, in senso lato,<br />

non vive sinergicamente con<br />

COLORS<br />

of<br />

ALUMINUM<br />

ILA<br />

INDUSTRIE LAMINAZIONE ALLUMINIO Spa<br />

Carbonia - Seminari ISPROM<br />

Elena Cossu<br />

le altre realtà, con le quali<br />

non condivide la pianificazione<br />

e i sistemi organizzativi.<br />

L’Isprom (Istituto di Studi e<br />

Programmi per il Mediterraneo)<br />

ha approfondito queste<br />

tematiche (Missione internazionale<br />

<strong>del</strong>le città) nel corso di<br />

un seminario per la cooperazione<br />

tra città che si affacciano<br />

sul fronte <strong>del</strong> Mediterraneo.<br />

Ne è venuto fuori un seminario<br />

assai specialistico e<br />

con la partecipazione di relatori<br />

e comunicatori di caratura<br />

internazionale che<br />

hanno focalizzato il ruolo e<br />

l’importanza che hanno le<br />

città, grandi e piccole, sia<br />

sotto il profilo storico che<br />

socio-economico, al di sopra<br />

<strong>del</strong>la programmazione politica<br />

che finora ha accentrato<br />

ogni decisione pianificatrice.<br />

“Oggi, ha detto il Presidente<br />

Isprom Felicetto Contu, vediamo<br />

città diverse senza un<br />

comune obiettivo. E’ questo<br />

un quadro difficile da accettare.<br />

Le città devono essere<br />

intese come nodi di una rete<br />

integrata. Per cui gli Stati<br />

e le Regioni devono incrementare<br />

il ruolo <strong>del</strong>la città”.<br />

Per il Sindaco di Carbonia<br />

Salvatore Cherchi, che ha<br />

portato il saluto <strong>del</strong>la città e<br />

degli altri Comuni sardi in<br />

qualità di Presidente <strong>del</strong>l’Anci<br />

sarda, ha detto che “le città<br />

sono elementi fondamentali<br />

per la questione economica,<br />

ma anche per le politiche di<br />

equilibrio sociale. Esse sono<br />

impegnate, in prima linea,<br />

nello sviluppo sostenibile <strong>del</strong><br />

territorio. La stessa UE, ha<br />

aggiunto il Presidente Anci<br />

Sardegna, ha affermato che<br />

“le città sono luogo in cui si<br />

concentra l’80% <strong>del</strong> lavoro<br />

<strong>del</strong>le imprese, dei servizi.<br />

Esse sono elemento fondamentale<br />

di coesione sociale”.<br />

Precorritore di questi principi<br />

fu l’allora Sindaco di Firenze<br />

Giorgio La Pira che nel 1954<br />

diceva: “Tutte le città <strong>del</strong>la<br />

17<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

Sassu, l’Autorità Portuale di<br />

Cagliari Antonio Granara.<br />

Nel ruolo di coesione tra le città<br />

che si affacciano sul Mediterraneo,<br />

l’Isprom ha come obiettivi<br />

statutari: a) contribuire alla<br />

presa di coscienza da parte dei<br />

popoli <strong>del</strong> Mediterraneo <strong>del</strong>la<br />

loro posizione nel mondo; b)<br />

contribuire alla conoscenza<br />

<strong>del</strong>la struttura dei Paesi <strong>del</strong> Mediterraneo,<br />

sia svolgendo direttamente<br />

ricerche sia promuovendone<br />

nelle zone interessate;<br />

c) lavorare per la formazione<br />

dei quadri per l’intervento sociale<br />

in questi Paesi, operando<br />

al tempo stesso per la rimozione<br />

degli ostacoli culturali ed<br />

economici che oggi si oppongono<br />

ad una attività formativa<br />

democratica; d) studiare il valore<br />

<strong>del</strong>la dimensione regionale<br />

come momento essenziale<br />

per lo sviluppo dei rapporti di<br />

collaborazione trai popoli <strong>del</strong><br />

Mediterraneo. L’Isprom opera<br />

nel quadro <strong>del</strong> processo di organizzazione<br />

internazionale;<br />

non intende favorire la mera<br />

conoscenza <strong>del</strong>la realtà, ma<br />

promuove la modificazione di<br />

esse, contro ogni esclusivismo<br />

etnico, per lo sviluppo sociale<br />

e di tutte le facoltà <strong>del</strong>l’uomo”.<br />

Gli interventi <strong>del</strong> 28° seminario<br />

Isprom di Carbonia sono<br />

stati quelli arrivati da Sindaci e<br />

studiosi <strong>del</strong>le Università sarde,<br />

assieme a quelli di insigni studiosi<br />

<strong>del</strong>le Università di Tunisi,<br />

Roma, Valencia, <strong>del</strong>la municipalità<br />

di Betlemme, Università<br />

di Firenze e <strong>del</strong>l’Università<br />

<strong>del</strong>la Valle d’Aosta. Un confronto<br />

che è ancora lontano<br />

dalla realtà cui punta l’Isprom.<br />

Tuttavia il benemerito Istituto<br />

và sempre più sviluppando la<br />

tematica <strong>del</strong>la centralità <strong>del</strong>le<br />

città, dalla cui cooperazione<br />

potranno maturare condizioni<br />

non solo di pace e di prosperità,<br />

ma soprattutto di equiparazione<br />

sociale, pur mantenendo<br />

ognuna di esse la propria specificità.<br />

Per la sua condizione politica,<br />

il Sindaco di Betlemme<br />

Elias Anton Dieck ha rivolto<br />

un appello alle città <strong>del</strong> Mediterraneo<br />

presenti al seminario<br />

di Carbonia perché intervengano<br />

per far cessare le violenze<br />

nella patria natia di Gesù e si<br />

arresti l’esodo di famiglie che<br />

continuano ad abbandonare la<br />

città, la quale rischia di spopolarsi.<br />

L’appello è stato raccolto<br />

sia dagli studiosi che dai Sindaci<br />

presenti e che con Betlemme<br />

da anni intrattengono rapporti<br />

di amicizia e di solidarietà.<br />

Carbonia - Seminari ISPROM<br />

La ILA SpA produce laminati di alluminio, sottile, semisottile e verniciati.<br />

Lo stabilimento è dislocato nella zona industriale di Portoscuso (CA)<br />

Tel. 0781.5011 fax: 0781.508134 http: www.ilaspa.com<br />

Idroterme Villasor S.r.l.<br />

Sandalia<br />

Lo stabilimento è dislocato in Loc. S’Acqua Cotta<br />

di Villasor (CA)<br />

Tel. 070.9649814 fax: 070.9649800<br />

http:www.idrotermevillasort.it<br />

La Idroterme Villasor Srl, tra le sue produzioni, annovera<br />

rotoli e contenitori di alluminio per uso alimentare.<br />

terra, capitali e non capitali,<br />

grandi e piccole, storiche<br />

e non storiche, artistiche e<br />

non artistiche: tutte hanno<br />

il loro diritto d’esistere”.<br />

L’argomento discusso a Carbonia,<br />

presso la sala riunioni<br />

<strong>del</strong> Centro Italiano <strong>del</strong>la Cultura<br />

<strong>del</strong> Carbone Serbariu, ha<br />

visto presenti il Sindaco di<br />

Cagliari Emilio Floris, l’Assessore<br />

degli Enti Locali <strong>del</strong>la<br />

Regione sarda Gianvalerio<br />

Sanna, il deputato Federico<br />

Palomba, il Presidente <strong>del</strong><br />

Banco di Sardegna Antonio<br />

Radio Iglesias<br />

Soluzioni<br />

di apparecchiature<br />

e arredamento<br />

per l’ufficio<br />

30 anni di esperienza<br />

al vostro servizio


18<br />

Don Giampiero Garau<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

I BENI ARTISTICO-CULTURALI DELLA DIOCESI<br />

CATALOGATI IN UNA “CARTELLA INFORMATICA”<br />

Non v’è dubbio che il più consistente<br />

patrimonio artistico e<br />

culturale, ancorché religioso,<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> sia direttamente<br />

collegato e conservato<br />

dalla Chiesa locale diocesana.<br />

Un patrimonio di cui poco si<br />

conosce, anche perché ragioni<br />

di prudenza impongono una<br />

certa “privacy” ai fini <strong>del</strong>la<br />

tutela. Chiese monumentali,<br />

ori e soprattutto argenti, pale<br />

d’altare, quadri, statue, arredi,<br />

libri antichi e di pregio, documenti<br />

d’archivio e non poche<br />

altre cose, rappresentano il vasto<br />

campionario di quanto la<br />

“diocesi sulcitana iglesiense”<br />

possiede, sia pure sparso nelle<br />

singole realtà parrocchiali, rettorie,<br />

cappellanie o oratori vari.<br />

Ebbene, oggi, di tutto questo<br />

patrimonio esiste un censimento<br />

documentale, compreso in<br />

una “cartella-archivio” di CD-<br />

ROM che il Vescovo mons.<br />

Tarcisio Pillolla ha consegnato<br />

personalmente ad ogni sacerdote<br />

<strong>del</strong>la Diocesi e ai rappresentanti<br />

legali. Si tratta di un<br />

“inventario informatizzato”<br />

di cui ognuno che ne è venuto<br />

in possesso deve garantire la<br />

custodia, la non alienazione,<br />

l’uso non commerciale e, solo<br />

dietro espressa autorizzazione<br />

scritta <strong>del</strong>l’Ufficio diocesano<br />

per i Beni Culturali Ecclesiastici,<br />

gli usi di studio, senza<br />

comunque alcuna riproduzione.<br />

Il progetto è partito da molto<br />

lontano (1996). Ad esso hanno<br />

collaborato tutti i parroci<br />

che hanno compilato centinaia<br />

di schede relativamente ai<br />

beni posseduti localmente. Le<br />

schede che inizialmente erano<br />

state preventivate in numero<br />

complessivo di 5.400, alla fine<br />

sono risultate ben 7.126. Gli<br />

enti che vi hanno contribuito<br />

sono stati 67, pari alle parrocchie,<br />

cappellanie e rettorie.<br />

“La cartella informatica, ha<br />

spiegato don Giampiero Garau<br />

Direttore <strong>del</strong>l’Ufficio Diocesano<br />

Beni Culturali, raccoglie una<br />

catalogazione dei beni mobili<br />

storici ed artistici presenti nelle<br />

singole realtà <strong>del</strong>la nostra Diocesi.<br />

Il CD-ROM costituisce una<br />

sorta di “consegna” che ogni<br />

parroco sarà tenuto a rispettare”.<br />

Dal canto suo, il Vescovo mons.<br />

Tarcisio Pillolla che ha presieduto<br />

le fasi di consegna <strong>del</strong>la<br />

cartella informatica (Iglesias<br />

e S.Giovanni Suergiu per le<br />

quattro foranie) ha detto che<br />

“l’arte rappresenta sempre un<br />

valore da rispettare. La nostra<br />

Diocesi, pur non possedendo<br />

grandi opere d’arte, possiede<br />

comunque testimonianze di<br />

valore che si ricollegano alla<br />

fede e alla devozione cristiana<br />

dei nostri popoli lungo i secoli”.<br />

“I beni culturali ecclesiastici,<br />

ha spiegato don Giampiero<br />

Garau, sono sparsi in tutto<br />

Sergio Rombi<br />

il territorio diocesano e, nel<br />

loro insieme, fanno parte <strong>del</strong>l’eredità<br />

preziosa che c’è stata<br />

tramandata ed affidata dai nostri<br />

padri e fratelli nella fede.<br />

Le origini <strong>del</strong>la nostra fede<br />

cristiana partono da lontano,<br />

possiamo affermare dal primo<br />

S.Giovanni Suergiu - Presentazione CD<br />

Realtà Locale<br />

secolo di evangelizzazione<br />

in Sardegna. Da allora, per<br />

ben 2000 anni tale fede trova<br />

riscontro nei documenti che<br />

ne fanno memoria, siano essi<br />

scolpiti sulla pietra o stampati<br />

sulla carta oppure mo<strong>del</strong>lati<br />

con linee e forme artistiche<br />

negli arredi e nei preziosi<br />

custoditi nelle nostre chiese.<br />

L’intero lavoro, durato anni,<br />

è stato portato avanti da tre<br />

schedatrici (Silvia Fanni, Rosalia<br />

Santus e Silvia Medde)<br />

sotto la consulenza <strong>del</strong> responsabile<br />

scientifico Gianni<br />

Murtas. La parte fotografica<br />

è stata curata da Enrico Pinna,<br />

mentre l’informatizzazione<br />

<strong>del</strong>l’intero patrimonio<br />

l’ha curato Alessio Pusceddu.<br />

IGLESIAS<br />

GALLERIE FOTOGRAFICHE<br />

“IMMAGINI SOTTO IL PORTICO”<br />

La “Gennarta Fotografia e<br />

Servizi”, in collaborazione<br />

con “l’Associazione Centro<br />

Città Iglesias” hanno organizzato,<br />

all’interno <strong>del</strong>l’evento<br />

“C’era una volta il Natale...”<br />

manifestazioni <strong>del</strong>l’Associazione<br />

Centro Città per il<br />

Natale 2006, ed il patrocinio<br />

<strong>del</strong> Comune di Iglesias, la 1ª<br />

edizione <strong>del</strong>le Gallerie Fotografiche<br />

“Immagini sotto il<br />

Portico”.<br />

L’iniziativa, rivolta agli appassionati<br />

di fotografia, rientra<br />

tra le proposte <strong>del</strong>la ditta<br />

Gennarta legate alla valorizzazione<br />

<strong>del</strong>le risorse locali,<br />

in questo caso di uno dei tre<br />

importanti e suggestivi portici<br />

<strong>del</strong> Centro Storico (quello<br />

di piazza La Marmora,<br />

su proci de Nobilioni), e la<br />

promozione di artisti locali<br />

dando loro l’opportunità di<br />

una “vetrina” dove mettere in<br />

mostra il proprio talento ed i<br />

propri lavori.<br />

L’estate scorsa, in occasione<br />

di Notteggiando, numerosi<br />

sono stati gli artisti, nel campo<br />

<strong>del</strong>la fotografia e <strong>del</strong>la pittura,<br />

ad esporre nella galleria<br />

d’arte allestita all’aperto nella<br />

“riscoperta” via Cagliari.<br />

Ed ancora durante l’Ottobrata<br />

<strong>Iglesiente</strong> 2006, numerose<br />

le opportunità date dal 1°<br />

Concorso Fotografico Centro<br />

Storico Commerciale Città<br />

di Iglesias “Impressioni”,<br />

tra queste l’esposizione <strong>del</strong>le<br />

opere in piazza La Marmora,<br />

l’esposizione per una settimana<br />

nella Sala Gennarta ed una<br />

galleria fotografica virtuale<br />

sul sito www.centrocittaiglesias.it,<br />

ancora visitabile.<br />

La manifestazione natalizia,<br />

invece, consiste in una serie<br />

di collettive fotografiche<br />

sotto il Portico di piazza La<br />

Marmora, su proci de Nobilioni,<br />

ovvero mostre fotografiche<br />

in cui saranno presenti<br />

ad ogni esposizione le opere<br />

di diversi autori. Le collettive<br />

avranno la durata di trequattro<br />

giorni ciascuna. Ogni<br />

autore presenterà una serie<br />

di immagini con un proprio<br />

tema.<br />

La manifestazione si è svolta<br />

dall’8 al 24 dicembre 2006,<br />

tutti i giorni comprese le domeniche.<br />

IL PRIMO GIORNALE<br />

DI TUTTI I TEMPI<br />

NATO NEL SUD - OVEST SARDO<br />

SOSTIENILO CON L’ABBONAMENTO<br />

E LA PUBBLICITÀ<br />

TEL. 0781-675289 - 333-6077645


Turismo<br />

TURISMO<br />

LETTERA A GESU’ BAMBINO<br />

Beppe Tassone<br />

Viene voglia, alla vigilia <strong>del</strong>le feste natalizie,<br />

di prendere carta e penna (magari<br />

con pennino, calamaio e pastelli<br />

colorati) e scrivere una lettera, come<br />

si faceva un tempo, a Gesù Bambino.<br />

Non a Babbo Natale che l’ha sostituito,<br />

ma al vecchio, caro Bambin Gesù che<br />

ci teneva svegli e trepidanti la notte santa<br />

nell’attesa che venisse a portare i doni.<br />

Figura sostituita ormai da Babbo Natale,<br />

dal consumismo portato all’eccesso,<br />

dall’assenza di poesia vera, surrogata<br />

da altri valori, che sono importanti certo,<br />

ma sono diversi da quelli che erano<br />

propri <strong>del</strong>la mia generazione, quando<br />

ancora portavamo i pantaloncini corti.<br />

Caro Gesù Bambino, preferisco scrivere<br />

a te, forse c’intendiamo meglio e poi<br />

non desidero chiedere doni particolari,<br />

né farti spendere tanti soldi, ci sono già<br />

altri che vi provvedono egregiamente.<br />

A te chiedo un occhio di riguardo<br />

per questo nostro Paese che fatica a<br />

tirare su la schiena, che è in difficoltà,<br />

stretto tra problemi di lavoro, di<br />

economia ed anche di criminalità.<br />

E’ una grande nazione, la mia, che un<br />

tempo si definiva come la più bella al<br />

mondo: non so se fosse vero o se si trattata<br />

di un’esagerazione, certo si andava<br />

molto vicino al vero affermandolo.<br />

Possediamo una grande ricchezza:<br />

si chiama territorio.<br />

La storia, le tradizioni, la cultura lo<br />

hanno reso impareggiabile: non vi è<br />

località, anche la più piccina, che non<br />

meriti attenzione da parte di chi vuole<br />

trascorrervi il proprio tempo libero.<br />

In autunno le coline assumono colorazioni<br />

da favola, in inverno le montagne<br />

diventano luoghi incantevoli<br />

per chi vuole fare <strong>del</strong>lo sport, non<br />

parliamo poi <strong>del</strong> clima così dolce,<br />

<strong>del</strong>la primavera ricca di tradizioni,<br />

<strong>del</strong>l’estate che è nel cuore di milioni<br />

di persone che ci frequentano<br />

giungendo un po’ da tutto il mondo.<br />

Il territorio produce un fenomeno<br />

importante che si chiama turismo:<br />

un’industria che occupa milioni di<br />

persone, che sarebbe in grado da sola<br />

di reggere l’economia <strong>del</strong> Paese, assieme<br />

con l’agricoltura di alta qualità.<br />

Eppure proprio il turismo sta andando<br />

in crisi: non è aiutato, non<br />

cresce e si perdono quote di mercato<br />

nei confronti di altre nazioni.<br />

Due soli settori continuano a segnare<br />

dati in crescita: il turismo<br />

religioso e quello all’aria aperta.<br />

Autocaravan e roulotte solcano le<br />

strade <strong>del</strong>l’Italia e raggiungono un<br />

po’ tutte le località: occorrerebbe<br />

aiutare questo fenomeno a crescere,<br />

non permettere che leggi strampalate,<br />

ordinanze senza senso, provvedimenti<br />

astrusi ne tarpassero le ali.<br />

Eppure questo avviene e i risultati<br />

si toccano purtroppo con mano.<br />

Caro Gesù Bambino, chiederti<br />

di spargere un po’ di sale su certe<br />

zucche mi pare il minimo: lo so<br />

che l’impresa appare ardua, ma<br />

tu di miracoli te ne intendi e questo<br />

è per me una grossa garanzia.<br />

Occorre dare una mano a questa mia<br />

Italia perché il turismo si riprenda,<br />

perché il territorio sia valorizzato e<br />

controllato, perché la gente ricominci<br />

a frequentarlo in numero crescente.<br />

Le industrie chiudono, la concorrenza<br />

si fa ormai pressante: ma la<br />

bellezza <strong>del</strong> territorio, il patrimonio<br />

enogastronomico, la cultura, il folklore,<br />

l’accoglienza non si possono portare<br />

via né clonare (come avviene<br />

per troppi prodotti), ma se le gente<br />

smette di venire, se le percentuali calano<br />

una ragione ci dovrà pure essere.<br />

Noi la conosciamo e la denunciamo<br />

da anni: sappiamo che non si può trattare<br />

la maggior ricchezza come fosse<br />

uno “spezzatino” con mille enti che se<br />

ne occupano e nessuno che tira le fila,<br />

sappiamo che occorre ammodernare<br />

le strutture, attuare una corretta politica<br />

dei prezzi, coinvolgere quell’enorme<br />

ricchezza che è rappresentata<br />

da pro loco, associazioni, volontari.<br />

In una parola rivoluzionare un sistema<br />

che rischia di fare acqua da tutte le parti.<br />

Ecco perché ho deciso di scriverti,<br />

perché tu, che sei stato il più<br />

grande rivoluzionario <strong>del</strong>la storia<br />

<strong>del</strong>l’umanità, dia una mano a chi<br />

vuole cambiare veramente le cose.<br />

Così è difficile andare avanti:<br />

il tuo aiuto è indispensabile.<br />

Ricordatelo, Gesù Bambino, nella<br />

notte santa e tieni conto <strong>del</strong> fatto<br />

che ho scritto a te e non a quel tuo<br />

sostituto che in questo momento sta<br />

suonando una campanella davanti<br />

all’ipermercato, che m’invoglierà a<br />

cambiare il televisore, ma che non<br />

comprende la poesia rappresentata<br />

da quella chiesetta in riva al lago<br />

che ho raggiunto col mio camper<br />

un pomeriggio di qualche anno fa,<br />

con la neve che cominciava a fioccare<br />

ed i tetti che s’imbiancavano.<br />

Buon Natale anche a te e…grazie!<br />

L’Osservatorio Industriale<br />

<strong>del</strong>l’Associazione Industriali<br />

Province <strong>del</strong>la Sardegna Meridionale,<br />

Cagliari, Carbonia-<br />

Iglesias e Medio Campidano<br />

ha portato a termine in questi<br />

giorni un’indagine comparata<br />

dei transiti nei porti turistici<br />

<strong>del</strong>la Sardegna nelle stagioni<br />

19<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

SONO CALATE NELLA STAGIONE 2006<br />

LE IMBARCAZIONI NEI PORTI SARDI<br />

2005 e 2006.<br />

L’indagine ha impegnato i<br />

ricercatori <strong>del</strong>l’Osservatorio<br />

Industriale <strong>del</strong>la Confindustria<br />

<strong>del</strong>la Sardegna meridionale<br />

per oltre un mese e<br />

mezzo, consentendo di raccogliere<br />

i dati in maniera capillare<br />

e completa e di ottenere<br />

una fotografia <strong>del</strong>la situazione<br />

<strong>del</strong>le infrastrutture per il<br />

turismo nautico in Sardegna<br />

e dei flussi diportistici nella<br />

Regione.<br />

Hanno infatti risposto all’indagine,<br />

fornendo i dati<br />

relativi alle due stagioni considerate,<br />

42 porti turistici (distribuiti<br />

omogeneamente su<br />

tutto il territorio regionale)<br />

per un totale di oltre 11.100<br />

posti barca. Sono considerati<br />

i porti di Alghero; Arbatax;<br />

Baja Sardinia; Bosa marina;<br />

Cagliari; Cala Gonone; Cannigione;<br />

Carloforte; Castelsardo;<br />

Isola Marinella; La<br />

Maddalena; Porto Massimo;<br />

Calasetta; Sant’Antioco; Isola<br />

Rossa; Marina di Cugnana;<br />

Porto Rotondo; Marina<br />

di Puntaldia; Villasimius;<br />

Marinelledda; Olbia; Palau;<br />

Palumbalza; Polto Cuatu;<br />

Porto Cervo; Porto Conte;<br />

Porto Corallo; Punta Marana;<br />

Porto Torres; Portoscuso;<br />

S. Margherita Calaverde; S.<br />

Maria Navarrese; S. Teresa di<br />

Gallura; La Caletta Siniscola;<br />

Stintino; Torregrande.<br />

Nell’indagine si è tenuto conto<br />

<strong>del</strong>la tipologia <strong>del</strong>le infrastrutture,<br />

<strong>del</strong> numero dei posti<br />

barca di ciascuna di esse e<br />

dei transiti (totali e suddivisi<br />

nelle tre categorie: inferiori a<br />

14 mt., tra i 14 e 19,99 mt. ed<br />

oltre i 19,99 mt.) nelle stagioni<br />

2005 e 2006 (periodo giugno-settembre).<br />

Dall’analisi comparata dei<br />

dati si rileva che nel 2006,<br />

rispetto allo stesso periodo<br />

<strong>del</strong>l’anno precedente, il numero<br />

di imbarcazioni di lunghezza<br />

compresa tra i 14 e i<br />

19,99 metri cala <strong>del</strong> 16,3%;<br />

il numero di imbarcazioni di<br />

lunghezza superiore ai 19,99<br />

metri diminuisce <strong>del</strong> 2,8% ed<br />

il numero totale si riduce <strong>del</strong><br />

5,4%.<br />

Un calo più sensibile si registra<br />

nel Sud Sardegna. Sempre<br />

nello stesso periodo, nei<br />

porti <strong>del</strong>la parte meridionale<br />

<strong>del</strong>l’Isola, il numero di imbarcazioni<br />

di lunghezza compresa<br />

tra i 14 e i 19,99 metri<br />

è infatti calato <strong>del</strong> 17,2%, il<br />

numero di imbarcazioni di<br />

lunghezza superiore ai 19,99<br />

metri è calato <strong>del</strong> 35,3% e<br />

il numero totale è calato <strong>del</strong><br />

10,3%.<br />

Nel periodo giugno-settembre<br />

2006 risultano, infine, in<br />

calo anche le imbarcazioni<br />

di lunghezza inferiore ai 14<br />

metri: - 2,3% nell’intera regione<br />

e -13,4% nel solo Sud<br />

Sardegna.


20<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

Realtà Locale<br />

GLI OSPITI DEI CENTRI AIAS<br />

PER UN GIORNO IN FERRARI<br />

Alessandro Carta<br />

CORSO FORMAZIONE PER VIGILI URBANI<br />

PROMOSSO DALLA SCUOLA CARABINIERI<br />

Iglesias - Partecipanti corso<br />

Per un giorno anche il disagio fisico<br />

è salito in Ferrari. Ciò è stato<br />

possibile grazie alla sensibilità <strong>del</strong><br />

Ferrari Club di Cagliari, presieduto<br />

da Giuseppe Adamo e con la collaborazione<br />

di Cesare Pianu, che in<br />

una stupenda domenica d’autunno<br />

(clima decisamente primaverile)<br />

hanno radunato una sessantina di<br />

rosse-Ferrari (c’era anche qualche<br />

esemplare gialla e grigia) nel piazzale<br />

<strong>del</strong> Centro Aias di viale Poetto<br />

dove gli ospiti dei Centri di riabilitazione,<br />

trasportati per l’occasione e<br />

provenienti dalle Province di Cagliari,<br />

<strong>Sulcis</strong> e Medio Campidano, hanno<br />

potuto assaporare l’emozione di<br />

un giro su queste mitiche autovetture.<br />

“E’ stato veramente eccezionale, ha<br />

dichiarato Alessandra Randazzo Dirigente<br />

<strong>del</strong>l’Organizzazione Aias in<br />

Sardegna e per l’occasione in tenuta<br />

rosso-cavallino rampante, poter prima<br />

di tutto riscontrare e ringraziare<br />

la sensibilità <strong>del</strong> Club Ferrari di Cagliari,<br />

col suo Presidente Giuseppe<br />

Adamo e la collaborazione di Cesare<br />

Pianu, che già da tre anni si rende<br />

possibile questa iniziativa. Parlare<br />

di entusiasmo degli ospiti dei nostri<br />

centri e dei loro familiari è limitativo<br />

per quanto visto nel corso <strong>del</strong>la<br />

giornata. Però, è stata anche una<br />

dimostrazione che il disagio fisico<br />

non impedisce alla maggior parte<br />

dei soggetti di vivere emozioni e gratificazioni<br />

per le quali talvolta basta<br />

un semplice gesto di solidarietà”.<br />

A conclusione <strong>del</strong>la giornata,<br />

ai partecipanti è stato consegnato<br />

un gadget Ferrari “destinato<br />

a rendere indimenticabile<br />

l’avvenimento e le emozioni<br />

suscitate dal giro fatto a bordo<br />

<strong>del</strong>la mitica di Maranello”.<br />

Dal 20 novembre all’1 dicembre<br />

2006 trentaquattro Vigili Urbani dei<br />

Comuni <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>-<strong>Iglesiente</strong> hanno<br />

frequentato un corso di aggiornamento<br />

nella sede <strong>del</strong> III Battaglione<br />

Allievi Carabinieri di Iglesias.<br />

L’iniziativa, sollecitata da alcuni Sindaci,<br />

è stata portata avanti dal Comandante<br />

<strong>del</strong> Battaglione e resa possibile<br />

dai vertici <strong>del</strong>l’Arma che hanno<br />

condiviso pienamente le aspettative<br />

<strong>del</strong>le Amministrazioni Locali.<br />

Stante ai commenti dei partecipanti<br />

il corso è stato interessante, pieno di<br />

novità e curiosità. Molto apprezzati<br />

sono stati i temi trattati nelle materie<br />

<strong>del</strong> corso: Procedura Penale,<br />

Diritto Pubblico, Tecnica di intervento<br />

operativo, Diritto di Polizia.<br />

Grande soddisfazione da parte<br />

di tutti e l’auspicio di ripetere<br />

l’iniziativa sono stati percepiti<br />

durante il saluto finale nel cui<br />

contesto a ciascuno dei Vigile<br />

Urbano è stato consegnato<br />

un attestato di partecipazione<br />

ed un oggetto istituzionale.<br />

IGLESIAS<br />

MOTOCAVALCATA PER I MONTI<br />

ORGANIZZATA DAL MOTO CLUB<br />

Il Moto Club Iglesias ha organizzato<br />

una Motocavalcata<br />

Regionale denominata “Motodispersione<br />

di Natale”. Si è trattato<br />

di un raduno di motociclisti<br />

appassionati di fuoristrada, in<br />

occasione <strong>del</strong> quale tutti i partecipanti<br />

hanno effettuato un<br />

giro turistico per le montagne<br />

<strong>del</strong> circondario iglesiente, attraversando<br />

foreste, tratti rocciosi,<br />

sabbiosi, affacciandosi al mare<br />

dalle scogliere prospicienti, per<br />

coniugare la passione per l’uso<br />

<strong>del</strong>la moto con quella, altrettanto<br />

forte, <strong>del</strong>la montagna e degli<br />

spazi aperti.<br />

E’ stata l’occasione per far conoscere<br />

le montagne e l’incommensurabile<br />

valore <strong>del</strong> territorio<br />

sud-occidentale. E’ stata anche<br />

l’occasione, per molti, di visitare<br />

il teatro <strong>del</strong>le sfide internazionali<br />

e nazionali <strong>del</strong>le gare di Enduro<br />

organizzate dal Moto Club<br />

Iglesias: nel 2004 gli Assoluti<br />

d’Italia, nel 2005 il Major e nel<br />

2006 l’Europeo. Nei partecipanti<br />

alla Motocavalcata c’era<br />

molta aspettativa per valutare<br />

l’impegno che grandi campioni<br />

mondiali hanno profuso sulle<br />

montagne iglesienti e così sentirsi<br />

anche loro un pò campioni.<br />

I partecipanti alla 2Motodipersione<br />

di Natale” sono arrivati un<br />

po da tutta la Sardegna: Olbia,<br />

Sassari, Nuoro, Riola, Oristano,<br />

Cagliari, Tortoli, Villasimius,<br />

Capoterra, Guspini, Gonnesa,<br />

Carbonia etc. dimostrando che è<br />

stata vincente la scelta degli organizzatori<br />

di sfruttare la leggenda<br />

creatasi con l’organizzazione di<br />

queste gare internazionali. I partecipanti<br />

sono stati un centinaio,<br />

tant’è che gli organizzatori hanno<br />

dovuto richiedere la presenza<br />

di un’ambulanza fuoristrada, due<br />

mezzi di soccorso, la costituzione<br />

di tre distinti gruppi per poter<br />

meglio monitorare la presenza<br />

dei partecipanti che altrimenti si<br />

sarebbero potuti perdersi nei boschi.<br />

Infatti la fila di 100 moto,<br />

in montagna con le strade strette,<br />

è stata di chilometri.<br />

L’edizione di quest’anno è stata<br />

aperta a tutte le moto da fuoristrada,<br />

per cui è stato previsto<br />

un apposito percorso per i grossi<br />

enduro e per coloro che non intendevano<br />

faticare. Ciò ha reso<br />

più facile la partecipazione e<br />

non ha comportato difficoltà<br />

particolari.


Cultura<br />

CARBONIA<br />

CON LE CANZONI DI “CLINIC MUSIC”<br />

SOLIDARIETA’ E TANTA UMANITA’<br />

Anche la malattia, compresa<br />

quella grave, può essere parodiata.<br />

Ne sono convinti chirurghi,<br />

anestesisti, neurologi, ecografisti<br />

e tecnici di radiologia<br />

<strong>del</strong>l’ospedale Brotzu di Cagliari<br />

che, fuori <strong>del</strong>la loro preziosa<br />

abituale professione, hanno formato<br />

un gruppo musicale (Non<br />

solo Ippocrate) col quale trasmettono<br />

un messaggio umano<br />

e solidaristico di prima mano.<br />

Una performance di detto gruppo<br />

è stata presentata al Teatro<br />

L’ASSOCIAZIONE “PROMETEO”<br />

Direttore gen. ASL8 Mario Selis<br />

L’associazione “Solidarietà Sarda<br />

–Onlus “collabora, ormai da più di<br />

cinque anni, con Madre Flora, suora<br />

italiana <strong>del</strong>l’ordine francescano<br />

dei Sacri Cuori , nella realizzazione<br />

dei suoi progetti nelle Filippine.<br />

Particolare importanza occupa il<br />

progetto “Sostegno a distanza “, con<br />

il quale più di 2500 bambini hanno<br />

Alessandro Carta<br />

Centrale di Carbonia, gremito<br />

di pubblico, grazie alla proposta<br />

avanzata dall’Associazione<br />

Prometeo che raggruppa i trapiantati<br />

di fegato in Sardegna.<br />

E’ stata una serata all’insegna <strong>del</strong><br />

messaggio di solidarietà (donazione<br />

organi) e <strong>del</strong>la sana allegra<br />

cultura (Non solo Ippocrate) che<br />

ha avuto un larghissimo successo.<br />

Presenti in sala, assieme al Sindaco<br />

<strong>del</strong>la città Salvatore Cherchi,<br />

il Direttore generale <strong>del</strong> Brotzu<br />

di Cagliari Mario Selis, il Direttore<br />

Amministrativo <strong>del</strong>la ASL 7<br />

di Carbonia Sergio Salis, Paolo<br />

Pettinao Coordinatore regionale<br />

Trapianti, Fausto Zamboni Responsabile<br />

Centro Trapianti Fegato,<br />

Carlo Maffeo Presidente associazione<br />

Trapiantati di Fegato.<br />

La serata, egregiamente condotta<br />

da Luisa Soddu, responsabile<br />

Centro Unico Prenotazioni Asl<br />

8 Cagliari, è stata via via accompagnata<br />

dalla voce e dalla<br />

fantasia di Danilo Sirigu, medico<br />

ecografista Brotzu e paroliere<br />

L’Associazione Trapiantati<br />

di Fegato “Prometeo”, organismo<br />

Onlus senza fini di<br />

lucro nonché <strong>del</strong>egazione<br />

Regionale <strong>del</strong>l’Associazione<br />

Italiana Trapiantati di<br />

Fegato (AITF), è stata fondata<br />

a Cagliari nel 2002 ad<br />

opera dei primi trapiantati<br />

di fegato. Per questi pazienti,<br />

le loro famiglie e per tutti<br />

coloro che in seguito ad una<br />

diagnosi di epatopatia presentino<br />

un’indicazione al<br />

trapianto, l’associazione offre,<br />

attraverso un’azione solidaristica,<br />

sostegno sia in termini<br />

di auto-aiuto<br />

che informativo<br />

sulle opportunità<br />

socio-assistenziali<br />

connesse alla<br />

specifica patologia,<br />

favorendo<br />

soluzioni legislative<br />

e amministrative<br />

sempre più<br />

adeguate al bisogno<br />

<strong>del</strong> malato.<br />

L’Associazione<br />

intende promuovere<br />

la cultura<br />

<strong>del</strong>la solidarietà<br />

e <strong>del</strong>la donazione<br />

attraverso occasioni<br />

d’incontro<br />

e manifestazioni<br />

orientate alla<br />

sensibilizzazione<br />

dove medici e pazienti<br />

trapiantati<br />

offrono la loro testimonianza<br />

in favore <strong>del</strong>la vita.<br />

trovato , in Sardegna , “ benefattori “<br />

che pensano al loro sostentamento.<br />

A Dolores , nell’isola di Samar una<br />

<strong>del</strong>le più povere <strong>del</strong>l’arcipelago<br />

Filippino, opera da diversi anni il<br />

“Polyclinic Sardegna “ e, in Ottobre<br />

2004 è stato inaugurato il “Villaggio<br />

Sardegna “ comprendente scuole di<br />

vario ordine e grado, con annessa<br />

<strong>del</strong>la maggior parte <strong>del</strong>la canzoni<br />

presentate e che, sull’onda<br />

<strong>del</strong>la musica leggera assai nota,<br />

ha parodiato temi quali la gamba<br />

fratturata, i globuli bianchi,<br />

l’ernia e diversi altri temi, decisamente<br />

più gradevoli cantati<br />

che vissuti sulla propria pelle.<br />

La “Clinic music”, come definiscono<br />

il loro repertorio i componenti<br />

di “Non solo Ippocrate”, è<br />

stata a lungo applaudita, dimostrando<br />

che anche la seria professione<br />

chirurgica può umanizzarsi<br />

e sviluppare la solidarietà, laddove<br />

s’incontrino persone capaci<br />

di vivere il proprio tempo libero<br />

in forma meno protocollare.<br />

“L’intento, ha spiegato Danilo<br />

Sirigu, è quello di riuscire, attraverso<br />

lo spettacolo, a manifestare<br />

la gioia di una rinascita ed<br />

il superamento di un momento<br />

difficile trasmettendo agli spettatori<br />

un inno alla vita in musica<br />

al quale è affidato un importante<br />

messaggio di solidarietà”.<br />

Il gruppo musicale “Non<br />

solo Ippocrate” nasce nel<br />

2002 da una felice intuizione<br />

di Danilo Sirigu<br />

(medico, radiologo<br />

ecografista <strong>del</strong>l’Ospedale<br />

Brotzu) cantante,<br />

chitarrista ed autore dei<br />

testi <strong>del</strong> gruppo. La formazione<br />

è variamente<br />

composta da numerosi<br />

medici che spesso si<br />

alternano nelle diverse<br />

manifestazioni cui il<br />

Gruppo “Non Solo Ippocrate”<br />

partecipa sempre<br />

a titolo di beneficenza.<br />

Ne fanno parte Sebastiano<br />

Uselli (Neurologochitarra<br />

basso), Pietro<br />

Iannelli (Dermatologo<br />

– armonica blues ), Pino<br />

Pomata (Internista, chitarra),<br />

Daniele Sabiu (Ematologo,<br />

chitarra basso), Umberto Godano<br />

( Neurochirurgo , chitarra),<br />

Mauro Usala (Fisiote-<br />

UN PONTE VERSO LE FILIPPINE<br />

biblioteca e centro di accoglienza.<br />

Per continuare a sostenere Madre<br />

Flora nel raggiungimento dei suoi<br />

obiettivi, ci sono i medici <strong>del</strong>l’Associazione<br />

“Non solo Ippocrate<br />

“ che oltre come gruppo musicale<br />

, presentano attraverso dei<br />

filmati, la loro recente esperienza<br />

medica al Polyclinic Sardegna .<br />

21<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

“NON SOLO IPPOCRATE”<br />

Paolo Pettinao<br />

Luisa Soddu e Salvatore Cherchi<br />

rapista , chitarra , canto), Bibi<br />

Porcu e Silvia Mereu (tecnici<br />

di radiologia , Sassofono) ed<br />

alcuni musicisti professionisti<br />

come Felice e Claudio<br />

Cassinelli e Carlo Pucci.<br />

Il repertorio musicale che<br />

caratterizza il gruppo prende<br />

il nome di “Clinic Music”:<br />

si tratta <strong>del</strong>la riscrittura in<br />

chiave ironica di canzoni<br />

celebri, con argomenti inerenti<br />

il tema <strong>del</strong>la medicina.<br />

Dietro l’umorismo di brani<br />

come “Con 24.000 bianchi”,<br />

trasposizione <strong>del</strong> vecchio<br />

successo di Cementano, o “<br />

Sogno che avrò l’ernia”, si<br />

intravede comunque un forte<br />

impegno sociale che è il cuore<br />

stesso <strong>del</strong> progetto“Non solo<br />

Ippocrate” : un progetto che<br />

ha l’ambizione di dimostrare<br />

che si può essere medici an-<br />

Fausto Zamboni<br />

che al di fuori <strong>del</strong>la propria<br />

professione , nel tentativo di<br />

rivalutare la figura <strong>del</strong> “Medico”<br />

inteso non solo come<br />

professionista, ma specialmente<br />

come persona, capace<br />

di coniugare la propria figura<br />

istituzionale<br />

con l’impegno<br />

civile e<br />

dedicandosi<br />

al servizio<br />

<strong>del</strong>la collettività<br />

anche<br />

nel “tempo<br />

libero” attraverso<br />

le sue<br />

potenzialità<br />

a r t i s t i c h e .<br />

Tutte le manifestazioni<br />

che hanno<br />

visto prot<br />

a g o n i s t i<br />

il gruppo<br />

“Non solo<br />

Ippocrate”,<br />

infatti, sono<br />

state manifestazioni<br />

nel<br />

senso <strong>del</strong>la<br />

solidarietà<br />

ed in opere<br />

meritorie per la raccolta<br />

fondi a sostegno di associazioni<br />

religiose, sanitarie<br />

ed umanitarie in genere.


22<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

Cultura<br />

“IL VIAGGIO DI ABDO’ “ DI SIRAI<br />

VERSO LA SUA DONNA DI SULKI<br />

Pino Piras<br />

Carbonia - Presentazione “Viaggio di Abdò”<br />

Carbonia - Presentazione “Viaggio di Abdò”<br />

COMUNE<br />

DI<br />

CARLOFORTE<br />

Comune<br />

via Garibaldi 72<br />

09014 Carloforte<br />

Centralino<br />

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Fax. 0781.854008-855008<br />

Sindaco<br />

Tel. 0781.8589223<br />

Fax. 0781.855808<br />

Informagiovani<br />

e Segretariato sociale<br />

Tel. 0781.858937<br />

Museo Casa <strong>del</strong> Duca<br />

via Cisterna <strong>del</strong> Re<br />

Tel.0781.855880<br />

www.comune.carloforte.ca.it<br />

Un modo decisamente apprezzabile<br />

per far conoscere la storia antica<br />

dei popoli che abitarono la parte<br />

Sud-Occidentale <strong>del</strong>la Sardegna.<br />

Ci hanno pensato Piero Bartoloni<br />

(già Dirigente di Ricerca <strong>del</strong> Consiglio<br />

Nazionale <strong>del</strong>le Ricerche<br />

presso l’Istituto per la Civiltà fenicia<br />

e punica nonché docente di<br />

Archeologia presso l’Università di<br />

Sassari), Vinicio Porta e Ruggero<br />

Soru i quali, ognuno per una parte<br />

<strong>del</strong>l’opera, hanno realizzato una<br />

pubblicazione a fumetti sull’ipotetico<br />

“Viaggio di Abdò”, uomo<br />

fenicio di Monte Sirai, verso Sulki<br />

dove ha trovato la sua sposa Alishat.<br />

Piero Bartoloni ha curato la parte<br />

scientifica <strong>del</strong>la trama, Vinicio<br />

Porta ha illustrato con fotografie<br />

attuali l’ipotetico viaggio <strong>del</strong>l’uomo<br />

di Sirai (Makon Safon<br />

–Luogo <strong>del</strong> Nord), mentre Ruggero<br />

Soru ha curato la narrazione<br />

a fumetti <strong>del</strong>la storia di Abdò.<br />

La trama vede questo figlio di pastori<br />

fenici (o Sardi assoggettati)<br />

abitante sul Makon Safon che si<br />

avventura, passando per l’attuale<br />

Punt’e Trettu, verso Sulki dove incontra<br />

Alishat, figlia <strong>del</strong> Suffeto,<br />

la quale ne diviene sposa. Si tratta<br />

di un episodio che viene collocato<br />

temporalmente tra il 540 e il 500<br />

avanti Cristo, quando Makon Safon<br />

(Sirai) e Sulki erano fiorenti<br />

centri <strong>del</strong>la civiltà fenicia sparsa<br />

nel Mediterraneo e riguardante la<br />

parte meridionale <strong>del</strong>la Sardegna.<br />

Il pregio <strong>del</strong>la pubblicazione è di<br />

raccontare una vicenda fantasiosa,<br />

arricchita, però, di descrizioni e termini<br />

scientifici appropriati e legati<br />

alla storia, ai costumi ed usanze,<br />

nonché alle località di quel periodo<br />

(Piero Bartoloni). Il tutto viene volgarizzato<br />

dalle immagini a fumetto,<br />

in cui si conferma la grande dimensione<br />

artistica <strong>del</strong> più apprezzato<br />

vignettista sardo, Ruggero Soru.<br />

Non meno importante appare il<br />

sinergico accompagnamento fotografico,<br />

curato da Vinicio Porta,<br />

che attualizza i luoghi antichi in<br />

cui si svolge la trama <strong>del</strong> libro. Alla<br />

presentazione <strong>del</strong> libro, avvenuta<br />

nella Biblioteca comunale davanti<br />

ad un numeroso ed interessato pubblico,<br />

era presente l’Assessore comunale<br />

<strong>del</strong>la Cultura Maura Saddi.<br />

ARCHITETTURA RELIGIOSA IN CD<br />

DELLA 19^ COMUNITA’ MONTANA<br />

Marco Massa<br />

Se è vero che la storia <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

e <strong>del</strong>l’Alto Sigerro (<strong>Iglesiente</strong>)<br />

affonda le sue radici in epoche<br />

assai lontane e antiche, non meno<br />

interessanti appaiono le testimonianze<br />

che restano <strong>del</strong> Neoclassico,<br />

<strong>del</strong> Tardorinascimento, <strong>del</strong><br />

Neomedioevale e, perché no, <strong>del</strong><br />

contemporaneo. Soprattutto, dette<br />

testimonianze, sono riscontrabili<br />

nell’architettura religiosa di cui la<br />

19^ Comunità Montana di Iglesias<br />

ha affidato uno studio alla SardItinera<br />

di Cagliari per la realizzazione<br />

di un CD multimediale.<br />

“E’ un lavoro di pregio, ha commentato<br />

il Presidente <strong>del</strong>la Comunità<br />

Montana Marco Marras.<br />

In passato abbiamo promosso o<br />

contribuito per altre iniziative mirate<br />

alla valorizzazione <strong>del</strong> territorio<br />

che ricade sotto la giurisdizione<br />

<strong>del</strong>la 19^ Comunità Montana”.<br />

In lavoro in argomento presenta<br />

una larga panoramica di architetture<br />

religiose che riguardano i<br />

Comuni di Buggerru (chiese di<br />

S.Giovanni Battista e S.Nicolò),<br />

Iglesias (S.Michele, Purissima,<br />

S.Maria di Valverde, S.Francesco,<br />

S.Domenico, S.Maria <strong>del</strong>le Grazie,<br />

S.Chiara), Carbonia (S.Ponziano,<br />

S.Maria di Flumentepido), Domusnovas<br />

(Madonna Assunta,<br />

Il Consorzio <strong>del</strong> Parco Geominerario,<br />

Storico e Ambientale <strong>del</strong>la<br />

Sardegna, con una recente <strong>del</strong>ibera<br />

<strong>del</strong> Consiglio Direttivo, ha<br />

concesso un contributo straordinario<br />

di 50.000,00 euri alla<br />

Associazione per l’Università<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>-Igleseinte (A.U.S.I.).<br />

E’ stata questa un’ulteriore significativa<br />

testimonianza <strong>del</strong><br />

crescente interesse che gli Enti<br />

locali e territoriali e le aziende<br />

<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> manifestano per il<br />

Polo Universitario operante nelle<br />

sedi di Iglesias e Carbonia.<br />

Il Parco Geominerario è uno dei<br />

due soci (l’altro è il Comune di<br />

Carbonia) che si sono aggiunti<br />

dall’inizio <strong>del</strong> 2006 ai soci originari<br />

<strong>del</strong>l’A.U.S.I. (il Comune di Iglesias,<br />

l’IGEA e l’ASVISI), e si è da<br />

subito impegnato per la salvaguardia<br />

e il potenziamento <strong>del</strong>le attività<br />

formative gestite dall’A.U.S.I. sulla<br />

base degli accordi intercorsi con<br />

l’Università di Cagliari e con la Regione<br />

Autonoma <strong>del</strong>la Sardegna.<br />

In particolare, il Parco Geominerario<br />

si è dimostrato massimamente<br />

interessato a rendere possibile la prosecuzione<br />

e il consolidamento <strong>del</strong><br />

Corso di Laurea in Ingegneria per<br />

l’Ambiente e il Territorio, indirizzo<br />

recupero ambientale, prosecuzione<br />

resa problematica dalla contrazione<br />

dei fondi disponibili per l’Università<br />

diffusa. In tale Corso, infatti, si<br />

concentra l’eredità <strong>del</strong>la vecchia<br />

Laurea in Ingegneria Mineraria, che<br />

tanto lustro ha dato all’Università<br />

di Cagliari. In esso sono presenti le<br />

competenze necessarie per affrontare<br />

i problemi ambientali e socioeconomici<br />

legati alla dismissione<br />

<strong>del</strong>le vecchie attività minerarie e si<br />

possono formare le professionalità<br />

di cui anche il Parco Geominerario<br />

ha bisogno per la completa realizzazione<br />

dei propri compiti istituzionali.<br />

“L’iniziativa <strong>del</strong> Parco Geominerario<br />

a favore <strong>del</strong>l’Università, è stato commentato<br />

in sede Ausi, è un esempio<br />

che dovrebbe essere seguito da tutti<br />

i soggetti pubblici e privati operanti<br />

nel <strong>Sulcis</strong>. In un momento in cui il<br />

Governo nazionale vara misure fortemente<br />

restrittive per le sedi universitarie<br />

decentrate e la stessa Regione<br />

Sarda sembra intenzionata a riconsiderare<br />

i propri interventi in questo<br />

settore, solo una forte richiesta ed un<br />

forte sostegno, anche economico, da<br />

parte di tutto il territorio può rendere<br />

possibile la prosecuzione <strong>del</strong>le attività<br />

<strong>del</strong>le sedi periferiche di Iglesias<br />

S.Barbara, S.Giovanni), Fluminimaggiore<br />

(S.Angelo, S.Antonio da<br />

Padova), Gonnesa (S.Andrea Apostolo),<br />

Musei (S.Ignazio di Lojola),<br />

Narcao (S.Nicolò, S.Gioachino),<br />

Portoscuso ( Madonna d’Itria),<br />

Siliqua (S.Giorgio, S.Sebastiano,<br />

S.Margherita, S.Giacomo), Villamassargia<br />

(Nostra Signora <strong>del</strong><br />

Pilar, Madonna <strong>del</strong>la Neve).<br />

e Carbonia, che nella sua ormai decennale<br />

attività è diventata un punto<br />

Il CD-ROM non presenta solo le<br />

immagini <strong>del</strong>le chiese, ma anche<br />

la storia, la descrizione architettonica,<br />

gli arredi di un certo valore,<br />

nonché la bibliografia (sia pure<br />

assai limitata).<br />

Inoltre, altro non trascurabile<br />

particolare, nell’opera è presente<br />

l’itinerario architetturale di ogni<br />

singolo Comune.<br />

CONTRIBUTO DEL PARCO GEOMINERARIO<br />

ALL’UNIVERSITA’ DEL SULCIS-IGLESIENTE<br />

di riferimento per la progettazione<br />

di un nuovo sviluppo <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong>”.<br />

LA GARANZIA<br />

DELL’AUTO<br />

USATA<br />

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@


Cultura<br />

ROTARY CARBONIA<br />

CONCORSO “CITTA’ DI CARBONIA”<br />

PERFEZIONAMENTO PIANOFORTE<br />

ACCADEMIA MUSICALE MAASTRICHT<br />

Il Rotary Club di Carbonia ha<br />

voluto riproporre al pubblico<br />

l’esibizione pianistica, già<br />

avvenuta lo scorso 23 aprile,<br />

con i medesimi partecipanti<br />

al Bando di concorso per la<br />

1ª Borsa di studio “Città di<br />

Carbonia”, finalizzata ad un<br />

corso di perfezionamento di<br />

pianoforte presso l’Accademia<br />

Musicale di Maastricht<br />

per il migliore concorrente <strong>del</strong><br />

Roberto Monticelli<br />

territorio, iscritto al corso di<br />

studio superiore <strong>del</strong> Conservatorio<br />

Musicale di Cagliari<br />

“Pier Luigi da Palestrina”.<br />

Al concorso avevano partecipato<br />

14 studenti residenti<br />

nel territorio <strong>del</strong>la Provincia<br />

Carbonia-Iglesias suddivisi<br />

su tre corsi di studio: Inferiore,<br />

Intermedio e Superiore.<br />

Tutti i concorrenti, lo scorso<br />

primo dicembre, si sono<br />

nuovamente esibiti al pianoforte<br />

con brani di loro scelta.<br />

Ciò ha permesso di mostrare<br />

le loro migliori capacità artistiche<br />

e rendere la serata più<br />

avvincente. Ai brani musicali<br />

si sono intercalate altre esibizioni,<br />

con lettura di poesie,<br />

che il pubblico ha mostrato<br />

di apprezzare. Le poesie sono<br />

state lette dall’attore di prosa<br />

di Carbonia Andrea Tedde.<br />

23<br />

<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong><br />

n°350 <strong>del</strong> 25 Dicembre 2006<br />

Autore è stato Andrea Rosas,<br />

anch’esso di Carbonia.<br />

A conclusione <strong>del</strong>le esibizioni,<br />

la fase di premiazione è<br />

stata presieduta dal Past President<br />

Bruno Cannas e da Livia<br />

Frau Docente Conservatorio<br />

Musicale di Cagliari “Pier<br />

Luigi da Palestrina”. I premiati,<br />

cui è stato consegnato<br />

l’attestato di partecipazione e<br />

la Borsa di Studio, sono stati:<br />

Michele Fadda (250 euri per il<br />

corso inferiore), Andrea Aresti<br />

(250 euri per il corso intermedio)<br />

e Roberto Serra (1.500<br />

euri per il corso superiore).<br />

A quest’ultimo l’assegno era<br />

già stato consegnato a settembre<br />

per consentirgli di far<br />

fronte alle spese di partecipazione<br />

al corso di perfezionamento<br />

presso l’Accademia<br />

Musicale di Maastricht.<br />

Dopo la premiazione, Roberto<br />

Serra si è esibito al pianoforte<br />

mostrando, ancora una volta,<br />

la spiccata abilità artistica che<br />

il pubblico di Carbonia aveva<br />

già avuto modo di apprezzare<br />

nella prima fase <strong>del</strong> concorso.<br />

Tuttavia anche agli altri allievi,<br />

che avevano partecipato<br />

al concorso, sono stati consegnati<br />

gli attestati di partecipazione.<br />

Essi sono stati:<br />

Ambra Bellia, Fulvio Cozzi,<br />

Roberta Di Franco, Debora<br />

Melis, Sabrina Melis, Cinzia<br />

Piredda, Ludovica Luisa Tocco,<br />

Eleonora Venturi (corso<br />

inferiore); Margherita Marascia<br />

e Roberto Pinna (corso<br />

intermedio); infine, Gianluca<br />

Erriu (corso superiore).<br />

CONCORSI PUBBLICI<br />

a cura <strong>del</strong>la comunità montana n° 19 di iglesias<br />

CONCERTO CLASSICO A MASUA<br />

NEL MUSEO DELLA MINIERA<br />

Lunedì 4 dicembre, presso<br />

il Museo <strong>del</strong>le Macchine da<br />

Miniera a Masua, in occasione<br />

<strong>del</strong> 100° anniversario<br />

<strong>del</strong>l`eccidio di Nebida, l’Associazione<br />

Anton Stadler e<br />

l’Amministrazione Comunale<br />

di Iglesias in collaborazione<br />

con l’Associazione Elena<br />

Ledda Vox, il Parco Geominerario<br />

Storico Ambientale<br />

<strong>del</strong>la Sardegna e IGEA hanno<br />

presentato “Scavi, Storie<br />

di Miniera”. Si è trattato di<br />

uno spettacolo su testo di<br />

Mariangela Sedda, musiche<br />

progetto e produzione<br />

di Mauro Palmas. Vi hanno<br />

preso parte Simonetta Soro<br />

voce e voce recitante, Mauro<br />

Palmas mandola e mandoloncello,<br />

Silvano Lobina<br />

basso, Riccardo Leone pianoforte,<br />

Fabio Furia clarinetto<br />

e Alberto Pisu percussioni.<br />

ASSEGNAZIONE DEI CONTRIBUTI<br />

P E R L E AT T I V I TA’ M U S I C A L I<br />

Su proposta <strong>del</strong>l’Assessore ad<br />

interim <strong>del</strong>la Pubblica Istruzione,<br />

Beni Culturali, Informazione,<br />

Spettacolo, Sport, Carlo<br />

Mannoni, la Giunta regionale<br />

ha approvato in via definitiva il<br />

programma annuale di interventi<br />

a sostegno <strong>del</strong>le attività musicali<br />

popolari (legge regionale 64/86<br />

articoli 2 e 8), con uno stanziamento<br />

complessivo di 1.400.000<br />

euri.<br />

All’articolo 2, che riguarda le<br />

spese di funzionamento, sono<br />

stati destinati 1.050.000 euri da<br />

ripartire tra 242 organismi giudicati<br />

ammissibili, di cui 55 associazioni<br />

musicali bandistiche,<br />

117 gruppi corali, 70 gruppi<br />

strumentali di musica sarda e<br />

folkloristici; mentre all’articolo<br />

8 per corsi di preparazione musicale<br />

sono stati assegnati 350<br />

mila euri, con destinazione 108<br />

organismi.<br />

Secondo le indicazioni <strong>del</strong>l’ottava<br />

Commissione consiliare, che<br />

ha espresso il suo parere sull’assegnazione<br />

dei finanziamenti,<br />

relativamente allo stanziamento<br />

di 1.050.000 euri <strong>del</strong>l’articolo 2,<br />

è stato deciso di assegnare una<br />

percentuale di contributo superiore<br />

<strong>del</strong> 15 per cento a dieci<br />

associazioni di lunga tradizione<br />

culturale, come premialità per<br />

la capacità gestionale. Si tratta<br />

di Collegium Karalitanum, Coro<br />

polifonico CUM di Cagliari,<br />

gruppo folkloristico San Paolo,<br />

Associazione musicale Ennio<br />

Porrino, Associazione musicale<br />

Stanislao Silesu, Associazione<br />

Giuseppe Verdi, gruppo folkloristico<br />

Ittiri Cannedu, Associazione<br />

polifonica Santa Cecilia,<br />

Banda Città di Sassari, circolo<br />

culturale folkloristico F. Bande,<br />

cui vanno 126.201,93 euri.<br />

Tra gli altri operatori saranno ripartiti<br />

i restanti 923.798,07 euri<br />

per una percentuale <strong>del</strong> 12,24<br />

per cento. E’ stato inoltre stabilito<br />

che il tetto <strong>del</strong>la spesa massima<br />

riconoscibile e ammissibile<br />

sia di 90 mila euri.<br />

I 350 mila euri previsti per i corsi<br />

di musica (articolo 8) saranno invece<br />

così ripartiti: 5 mila euri per<br />

le bande musicali, 2.532,46 euri<br />

per i cori e i gruppi folk.

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