allegato e - relazione agronomica

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23.02.2015 Views

Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L. via travaglio (evidenziato in arancio in figura 3) che va dall’appezzamento 1 (vedi allegati) alla rete evidenziata in rosso, è interessato da flussi di minore entità, gli altri tratti (rete evidenziata in verde in figura 3) che interessano i percorsi fra l’impianto e gli appezzamenti sono interessati da flussi di traffico macchine basso. I picchi di traffico sono essenzialmente distribuiti come segue: - Nell’area fra via San Vitale e Via Travaglio (evidenziata in rosso) si ha un picco di almeno 20 carri/giorno, o di 29 ad anni alterni(in media uno ogni 30 minuti, o ogni 20 se si considera un’operatività delle macchine di 10 ore/giorno) per una finestra di 15 giorni nel mese di maggio e altri 15 nel mese di ottobre, oppure nel mese di settembre ad anni alterni, a cui si somma verosimilmente una quota di trasporto di biomassa da approvvigionamenti esterni, che però risulta distribuito anche su altre direzioni, la concentrazione massima esclusivamente nel tratto di via san vitale adiacente l’impianto, può arrivare negli stessi periodi a 30 o 40 carri/giorno (fino a uno ogni 15 minuti di media). Nella stessa area si possono raggiungere altri periodi di picco di paragonabile entità nel mese di settembre nel periodo di raccolta del mais per una finestra di circa 15 giorni. I picchi in fase di spandimento sono verosimilmente più ridotti, il picco massimo si riscontra ogni due anni quando capita la sovrapposizione del periodo di distribuzione negli appezzamenti 1A e 8, in cui possono transitare fino a 20 carri giorno nel mese di marzo, il periodo di sovrapposizione può però essere limitato a pochi giorni o addirittura assente, considerando la differente destinazione del mais coltivato nei due appezzamenti, e la probabile differita nell’epoca di semina. - Su Via Travaglio fra l’appezzamento 1 e l’inizio della rete evidenziata in rosso in figura, i picchi sono principalmente dovuti alle grandi dimensioni dell’appezzamento 1A, e riferibili alle finestre di raccolta e spandimento in quell’area. Il massimo carico di traffico si riscontra ad anni alterni quando l’appezzamento viene coltivato a mais, in cui il picco può raggiungere i 28 carri/giorno, a cui si possono sommare alcune unità provenienti da altre aree per approvvigionamenti esterni, generando un flusso medio di 1 transito ogni circa 20 minuti per 15 giorni/anno nel mese di settembre. Va sottolineato il fatto che la via travaglio è una strada relativamente ampia a due corsie che non risente significativamente di carichi di traffico di questo tipo - Rispetto ai picchi massimi indicati tutte le altre finestre di raccolta e spandimento presentano flussi di traffico minori - Per tutte le altre aree interessate dai trasporti, è ragionevole prevedere un carico di traffico medio inferiore a un transito ogni 30 minuti (a volte anche uno ogni 60 minuti) per finestre temporali abbastanza brevi distribuite lungo l’arco dell’anno. Paragonabili al flusso delle normali attività agricole in zona In fase di startup dell’impianto si prevede il trasporto di digestato, per l’avvio del processo di DA, da altro impianto esistente, che causerà un flusso una tantum di 13 carri al giorno per 10 giorni in periodo da definire in base alle esigenze di avvio. Questo carico di biomassa non viene computato nei calcoli ai fini del PUA poiché la quota di biomassa inserita per lo startup è inferiore al volume del digestore. Di fatto, visto che il digestore lavora in continuo, la biomassa presente al suo interno nella fase di avvio può essere considerata nulla poiché l’effettiva produzione di nuovo digestato comincia solo dopo l’inserimento di nuova biomassa nel digestore. Via San Nicolò di Villola,1 40127 Bologna Tel +39 051 6333050 / +39 051 6333053 fax +39 051 511186 www.areteonline.net info@areteonline.net 19

Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L. Al fine di mitigare gli effetti negativi del traffico, soprattutto dovuti all’incrocio, in direzione di marcia opposta, dei mezzi agricoli su via Nigrisoli e Via San Vitale, L’azienda costruttrice si impegna a concordare con la pubblica amministrazione una serie di interventi di miglioramento della viabilità esistente. Va inoltre sottolineato che il trasporto di biomasse non differisce sensibilmente rispetto alla normale attività agricola sull’usura delle strade, anzi, la minor massa volumica del trinciato, e quindi il minor peso dei carri a pieno carico, rispetto alla gran parte degli altri prodotti agricoli, sicuramente risulta meno impattante sotto questo aspetto. Figura 3 - Rete stradale desunta da google map ®, modificata. Si individuano gli appezzamenti (vedi PUA e mappe allegati) per la produzione di biomasse e lo spandimento dei liquami si individua la rete stradale limitrofa agli appezzamenti oggetto di studio e l’ubicazione dell’impianto, accanto a cui sono presenti le strutture di stoccaggio dei materiali in ingresso e in uscita Via San Nicolò di Villola,1 40127 Bologna Tel +39 051 6333050 / +39 051 6333053 fax +39 051 511186 www.areteonline.net info@areteonline.net 20

Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

via travaglio (evidenziato in arancio in figura 3) che va dall’appezzamento 1 (vedi allegati) alla rete<br />

evidenziata in rosso, è interessato da flussi di minore entità, gli altri tratti (rete evidenziata in verde in figura<br />

3) che interessano i percorsi fra l’impianto e gli appezzamenti sono interessati da flussi di traffico macchine<br />

basso.<br />

I picchi di traffico sono essenzialmente distribuiti come segue:<br />

- Nell’area fra via San Vitale e Via Travaglio (evidenziata in rosso) si ha un picco di almeno 20<br />

carri/giorno, o di 29 ad anni alterni(in media uno ogni 30 minuti, o ogni 20 se si considera<br />

un’operatività delle macchine di 10 ore/giorno) per una finestra di 15 giorni nel mese di maggio e<br />

altri 15 nel mese di ottobre, oppure nel mese di settembre ad anni alterni, a cui si somma<br />

verosimilmente una quota di trasporto di biomassa da approvvigionamenti esterni, che però risulta<br />

distribuito anche su altre direzioni, la concentrazione massima esclusivamente nel tratto di via san<br />

vitale adiacente l’impianto, può arrivare negli stessi periodi a 30 o 40 carri/giorno (fino a uno ogni<br />

15 minuti di media). Nella stessa area si possono raggiungere altri periodi di picco di paragonabile<br />

entità nel mese di settembre nel periodo di raccolta del mais per una finestra di circa 15 giorni. I<br />

picchi in fase di spandimento sono verosimilmente più ridotti, il picco massimo si riscontra ogni due<br />

anni quando capita la sovrapposizione del periodo di distribuzione negli appezzamenti 1A e 8, in cui<br />

possono transitare fino a 20 carri giorno nel mese di marzo, il periodo di sovrapposizione può però<br />

essere limitato a pochi giorni o addirittura assente, considerando la differente destinazione del<br />

mais coltivato nei due appezzamenti, e la probabile differita nell’epoca di semina.<br />

- Su Via Travaglio fra l’appezzamento 1 e l’inizio della rete evidenziata in rosso in figura, i picchi sono<br />

principalmente dovuti alle grandi dimensioni dell’appezzamento 1A, e riferibili alle finestre di<br />

raccolta e spandimento in quell’area. Il massimo carico di traffico si riscontra ad anni alterni<br />

quando l’appezzamento viene coltivato a mais, in cui il picco può raggiungere i 28 carri/giorno, a cui<br />

si possono sommare alcune unità provenienti da altre aree per approvvigionamenti esterni,<br />

generando un flusso medio di 1 transito ogni circa 20 minuti per 15 giorni/anno nel mese di<br />

settembre. Va sottolineato il fatto che la via travaglio è una strada relativamente ampia a due<br />

corsie che non risente significativamente di carichi di traffico di questo tipo<br />

- Rispetto ai picchi massimi indicati tutte le altre finestre di raccolta e spandimento presentano flussi<br />

di traffico minori<br />

- Per tutte le altre aree interessate dai trasporti, è ragionevole prevedere un carico di traffico<br />

medio inferiore a un transito ogni 30 minuti (a volte anche uno ogni 60 minuti) per finestre<br />

temporali abbastanza brevi distribuite lungo l’arco dell’anno. Paragonabili al flusso delle normali<br />

attività agricole in zona<br />

In fase di startup dell’impianto si prevede il trasporto di digestato, per l’avvio del processo di DA, da<br />

altro impianto esistente, che causerà un flusso una tantum di 13 carri al giorno per 10 giorni in periodo<br />

da definire in base alle esigenze di avvio. Questo carico di biomassa non viene computato nei calcoli ai<br />

fini del PUA poiché la quota di biomassa inserita per lo startup è inferiore al volume del digestore. Di<br />

fatto, visto che il digestore lavora in continuo, la biomassa presente al suo interno nella fase di avvio<br />

può essere considerata nulla poiché l’effettiva produzione di nuovo digestato comincia solo dopo<br />

l’inserimento di nuova biomassa nel digestore.<br />

Via San Nicolò di Villola,1 40127 Bologna<br />

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