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allegato e - relazione agronomica

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COMUNE DI MIGLIARINO<br />

COSTRUZIONE DI IMPIANTO BIOGAS<br />

DELLA POTENZA DI 999 KW<br />

IN MIGLIARINO (FE)<br />

PROPRIETA' :<br />

CALDOGNO S.A.R.L.<br />

VIA BUSSOLENGO, 8/c - 37066 SOMMACAMPAGNA (VR)<br />

DATA :<br />

19/12/2011<br />

AGGIORNAMENTI :<br />

ELABORATO :<br />

RELAZIONE AGRONOMICA<br />

ALLEGATO :<br />

E<br />

TECNOLOGIA IMPIANTISTICA :<br />

Wir geben Gas. EnviTec Biogas.<br />

EnviTec Biogas AG<br />

Boschstr. 2 - 48369 Saerbeck<br />

T +49 25 74 / 88 88-0<br />

F +49 25 74 / 88 88-800<br />

E info@envitec-biogas.com<br />

W www.envitec-biogas.com<br />

EnviTec Biogas Italia srl<br />

via Bussolengo, 8c<br />

37066 Sommacampagna (VR)<br />

PROGETTO :<br />

ING. FRANCO MANTERO<br />

VIALE CAVOUR, 147 - 44100 FERRARA<br />

TEL. 0532 210590 - FAX 0532 247779<br />

E-MAIL: mantero@manteroingegneria.it<br />

DOTT. MAURO BRUNI<br />

VIA SAN NICOLO' DI VILLOLA, 1 BOLOGNA<br />

TEL. 051 6333050 - FAX 051 511186<br />

E-MAIL: mbruni@areteonline.net<br />

COLLABORATORI :<br />

ING.<br />

P.I.<br />

M. BENAZZI<br />

G. SOAVI<br />

STRUTTURE<br />

IMPIANTI ELETTRICI<br />

DOTT. L. GRUPPIONI<br />

ING.<br />

F. MOLES<br />

ASPETTI AGRONOMICI<br />

ASPETTI AMBIENTALI<br />

DOTT. M. PLAZZI<br />

VV F<br />

ING.<br />

P. CARANI<br />

SICUREZZA<br />

ING.<br />

G. BERTASI<br />

ASSISTENTE D.L.


Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

PREMESSA …………………………………………………………………………………………………………………………………………….2<br />

1. BIOMASSE IN INGRESSO: QUANTITÀ E CARATTERISTICHE .................................................................... 3<br />

2. IL DIGESTATO IN USCITA: QUANTITÀ, TRATTAMENTI E CARATTERISTICHE.......................................... 4<br />

3. LA SAU DISPONIBILE ................................................................................................................................. 6<br />

4. IL PROGETTO DI PUA (VEDERE ALLEGATI) ............................................................................................... 8<br />

5. QUADRO DI SINTESI ................................................................................................................................ 14<br />

6. CALCOLO DELL’ENTITÀ DEI TRASPORTI E DELL’IMPATTO SULLA VIABILITÀ ....................................... 16<br />

7. CALCOLO DELLE EMISSIONI DI GAS CLIMATERANTI (CO 2 EQUIVALENTI) ........................................... 21<br />

ALLEGATO 1 - DETTAGLI TERRENI DISPONIBILI ............................................................................................ 26<br />

ALLEGATO 2 - PUA ANNO 2012 ...................................................................................................................... 29<br />

ALLEGATO 3 - PUA ANNO 2013 ...................................................................................................................... 31<br />

ALLEGATO 4 - MAPPA CTR ............................................................................................................................... 33<br />

ALLEGATO 5 - CALCOLO DEI CARICHI DI TRAFFICO STRADALE AGGIUNTO ................................................. 34<br />

ALLEGATO 6 – CONTRATTI ............................................................................................................................. 38<br />

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1


Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

PREMESSA<br />

La caratterizzazione del digestato e della relativa quantità di azoto in esso contenuta è stata condotta sulla<br />

base delle tipologie di biomasse e delle relative quantità fornite da EnviTec Biogas. Il digestato in uscita<br />

dall’impianto subirà un trattamento di separazione della fase solida da quella liquida mediante separatore;<br />

le frazioni saranno successivamente stoccate prima dell’uso agronomico, per consentire di pianificare lo<br />

spandimento nei periodi opportuni in funzione delle colture presenti e nel rispetto dei periodi di divieto<br />

temporale di distribuzione previsto dal RR. 1/2011 (1 novembre – 31 gennaio per le zone vulnerabili, nel<br />

mese di febbraio gli spandimenti sono permessi solo in caso di copertura vegetale già presente, in caso cioè<br />

di coltivazione di specie a ciclo autunno-vernino).<br />

L’ammontare complessivo (SAU + tare improduttive) dei terreni utilizzabili è pari a 141,6 ettari,<br />

disponibili a pieno titolo per la coltivazione e lo spandimento dei residui, e 117,6 ettari aggiuntivi con soli<br />

contratti di spandimento, tutti i terreni sono situati in Zona Vulnerabile ai nitrati di origine agricola, in<br />

quanto dislocati tutti in Provincia di Ferrara (Allegato 1). Il numero di ettari disponibili per lo<br />

spandimento eccede di circa il 35% la SAU strettamente necessaria allo smaltimento del digestato per<br />

non eccedere i limiti di legge, tale “credito” di superficie sarà utilizzato in fase di stesura di PUA operativo<br />

per compensare eventuali ulteriori aree con divieti di spandimento per vicinanza a centri abitativi<br />

consolidati, abitazioni in zona rurale, fasce di rispetto per corsi d’acqua etc.<br />

Si è quindi proceduto alla stesura di un “progetto di Piano di Utilizzazione Agronomica (PUA) dei digestati”<br />

per due anni (2012 e 2013), per definire i dettagli operativi del ritorno del digestato sul suolo, valutare la<br />

reale necessità complessiva di superficie per la distribuzione del digestato nel rispetto del bilancio<br />

dell’azoto e valutare la sostenibilità complessiva dell’operazione ai fini della tutela ambientale.<br />

Il progetto di PUA è stato redatto in conformità al RR. 1/2011 della Regione Emilia Romagna.<br />

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Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

1. BIOMASSE IN INGRESSO: QUANTITÀ E CARATTERISTICHE<br />

L’impianto di digestione anaerobica (DA) sarà alimentato con le biomasse indicate in tabella 1. I terreni in<br />

piena disponibilità forniranno circa il 66% della biomassa necessaria, con circa il 53% del mais trinciato<br />

necessario e circa l’81% del fabbisogno di sorgo e tricitcale, la restante quota sarà acquistata sul mercato<br />

(vedi cap. 4 per dettagli).<br />

Tabella 1 - Piano di alimentazione dell’impianto di DA e relative caratteristiche chimiche<br />

Tal quale Sostanza secca Sostanza organica<br />

t/anno % * t % t<br />

Mais 9.000 32 2.880 98 2.822<br />

Triticale 4.000 35 1.400 85 1.190<br />

Sorgo 4.000 35 1.400 85 1.190<br />

Acqua 200 0 0 0 0<br />

Totale 17.200 33 5.680 92 5.202<br />

* Fonte phillis database, dati medi. http://www.ecn.nl/phyllis/ e pubblicazioni DiSTA.<br />

Ai fini dell’uso agronomico del digestato occorre valutare la quantità complessiva di azoto in ingresso<br />

all’impianto di DA; di seguito si riportano le concentrazione medie di azoto considerate per ciascuna<br />

biomassa e la quantità totale che ne deriva (tabella 2).<br />

Tabella 2 - Contenuto di azoto delle singole biomasse, non è presente azoto di origine zootecnica, pertanto il 100% dell’azoto<br />

contenuto è da considerarsi di origine vegetale<br />

Azoto<br />

% sulla SS Kg/t tal quale Kg/anno<br />

Mais 1,25 3,9 35.136<br />

Triticale 1,12 3,4 13.600<br />

Sorgo 0,86 3,0 12.000<br />

TOTALE 1,36 4,5 60.736<br />

Fonti: Tabella 8.3 RR 1-2011 Per triticale: fonte coefficienti di assorbimento individuati nei piani di utlizzo nitrati delle regioni<br />

marche e piemonte poiché non indicate nel RR suddetto. Si considera l’asportazione di 6 tonnellate equivalenti di granella,<br />

corrispondenti a 48 t di trinciato tal quale (il dato per il trinciato non è disponibile). Le asportazioni si considerano analoghe ai<br />

contenuti nella biomassa come nel RR 1/2011. I dati di % di sostanza secca sono derivati dal rapporto col tal quale come da tab. 1 .<br />

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2. IL DIGESTATO IN USCITA: QUANTITÀ, TRATTAMENTI E<br />

CARATTERISTICHE<br />

In questa sede non si considera la quota eventuale di digestato chiarificato ricircolato e/o la eventuale<br />

quota di acqua aggiunta in testa per equilibrare il tenore di sostanza secca della miscela in alimentazione; si<br />

prende come quantità di partenza quella indicata in tabella 1, pari a 17.200 t/anno con il proprio carico<br />

totale di azoto, pari a 60.736 kg/anno.<br />

In uscita dal processo di digestione anaerobica, al peso totale in ingresso si applica una riduzione del 24,5<br />

%, come dichiarato dall’azienda costruttrice dell’impianto, poiché parte della sostanza secca e dell’acqua<br />

contenuta si allontana sotto forma di biogas e di vapore acqueo, il valore si desume dai dati indicati in fase<br />

di progettazione dell’impianto e andrà comunque verificato in seguito.<br />

A tale percentuale di riduzione si arriva sottraendo al peso delle biomasse in ingresso il peso del biogas<br />

prodotto, così come indicato dal RR. 1/2011. Ne deriva che il digestato tal quale in uscita è pari a 12.986<br />

t/anno.<br />

Occorre poi procedere alla valutazione dell’azoto al campo presente nel digestato, secondo quanto indicato<br />

dal RR. 1/2011. Esso stabilisce che la quantità di azoto da biomasse diverse dagli effluenti zootecnici deve<br />

essere ridotta del 20% per tenere conto delle emissioni in atmosfera in fase di stoccaggio.<br />

Ne deriva che la quantità totale di azoto da digestato al campo ammonta a 48.589 kg/anno, interamente<br />

derivante da materiali vegetali.<br />

A valle della produzione di biogas, il digestato è inviato a separazione solido/liquido mediante separatore a<br />

compressione elicoidale e le frazioni solida e liquida ottenute saranno poi avviate rispettivamente ad<br />

adeguate strutture di stoccaggio, in attesa dell’uso agronomico.<br />

Ai fini delle prestazioni del separatore, in merito alla ripartizione dei volumi e dell’azoto, si assumono i<br />

valori indicati in fase di progettazione dell’impianto.<br />

Ne deriva che le frazioni disponibili per lo spandimento agronomico presentano le caratteristiche<br />

evidenziate in tabella 3.<br />

Tabella 3 - Caratteristiche del digestato<br />

Digestato tal quale Frazione solida Digestato Chiarificato<br />

Quantità t/anno 12.986 1.992 10.994<br />

Azoto al campo kg/anno 48.589 8.600 39.989<br />

% 100 17,7 82,3<br />

Si precisa che in sede di presentazione della Comunicazione ai sensi della DGR n. 96/2007 e del RR<br />

1/2011, si procederà alla riverifica delle quantità di frazione palabile e di digestato chiarificato sulla base<br />

dei dati del Progetto esecutivo e si procederà all’eventuale adeguamento dei volumi effettivi da<br />

distribuire.<br />

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Non si prevedono invece variazioni di sostanza nella quantità di azoto totale da avviare a spandimento,<br />

se le biomasse in ingresso non cambiano; nella pratica pertanto, quello che in sede di attuazione<br />

dell’intervento potrebbe eventualmente variare, è la quantità da spandere per ettaro per distribuire le<br />

dosi di azoto prestabilite.<br />

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3. LA SAU DISPONIBILE<br />

Tutti i terreni coinvolti, come indicato nell’Allegato 1 al PUA, sono situati in Zona Vulnerabile (fig. 1) ai<br />

nitrati e hanno una estensione complessiva, considerando una tara minima del 4% rispetto alla SAU totale,<br />

pari a 136 ettari, per i terreni in piena disponibilità e di 112,9 ettari, per i terreni con solo contratto di<br />

spandimento, per un totale di 248,9 ettari. Riduzioni maggiori della SAU saranno considerate quando<br />

necessario per vicinanza a corsi d’acqua, ecc.<br />

Figura 1 - Zone vulnerabili in regione Emilia Romagna<br />

La definizione di dettaglio di eventuali altre porzioni di SAU da sottrarre allo spandimento per motivi vari<br />

(ulteriori fasce di rispetto da corsi d’acqua e similari, ecc.), si effettuerà in sede di stesura di PUA<br />

definitivo, alla presentazione della Comunicazione di utilizzazione <strong>agronomica</strong> del digestato (vedere<br />

anche capitolo 4) ai sensi del RR. 1/2011 ed altre disposizioni vigenti. in Zone Vulnerabili i criteri di<br />

distribuzione del digestato da adottare come quello in esame, sono i seguenti:<br />

- apporto di N efficiente non superiore al fabbisogno della coltura;<br />

- apporto di N totale da digestato da calcolare sulla base di un PUA;<br />

- raggiungimento di un coefficiente aziendale di efficienza dell’uso dell’azoto almeno “medio”.<br />

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In questo caso specifico, non essendo presente azoto di derivazione zootecnica il limite di spandimento è<br />

costituito unicamente dal fabbisogno delle colture, correlato al periodo in cui si effettuano gli<br />

spandimenti con le relative efficienze. Il RR 1/2011 all’articolo 19, comma 1, indica infatti che “Le aziende<br />

senza allevamento e che non impiegano effluenti zootecnici, devono utilizzare i fertilizzanti azotati<br />

rispettando i limiti di Massima Applicazione Standard di azoto efficiente per coltura riportati in Allegato II,<br />

Tabella 6a, come già indicato per gli effluenti di allevamento, nonché le norme attinenti i divieti spaziali e i<br />

periodi di divieto stabiliti nei precedenti articoli”<br />

Complessivamente, a fronte di una SAU utile di 248,9 ha e di una quantità di azoto al campo da spandere<br />

sotto forma di digestato pari a 48.589 kg/anno, si ottiene una dose media pari a 195 kg/ha.<br />

Di seguito si è proceduto alla stesura di un “progetto Piano di Utilizzazione Agronomica” per due anni: 2012<br />

e 2013, allo scopo di definire le modalità gestionali del ritorno del digestato prodotto sul suolo che ha<br />

generato le biomasse caricate, sfruttandone al meglio il potere fertilizzante.<br />

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4. IL PROGETTO DI PUA (VEDERE ALLEGATI)<br />

Le colture e la rotazione colturale previste sui terreni in piena disponibilità sono le seguenti:<br />

2012 Mais da trinciato – triticale + sorgo trinciato<br />

2013 Triticale + Sorgo da trinciato - Mais da trinciato<br />

sui terreni con contratti di spandimento sono previsti nei diversi terreni i seguenti ordinamenti colturali<br />

(per dettagli su dislocazione dei terreni vedere allegati):<br />

2012 Mais da granella – Barbabietola – Pomodoro<br />

2013 Mais da granella – Frumento – Pomodoro<br />

La ripartizione colturale della SAU utile in piena disponibilità è stata effettuata in modo tale da disporre in<br />

media (sulla rotazione biennale) di circa l’80,7% della quota di sorgo e triticale da inviare a digestione,<br />

come da piano di alimentazione di cui alla tabella 1, Sulla superficie in piena disponibilità si prevede inoltre<br />

la produzione di una quota media di mais da trinciato pari a circa il 53 % del fabbisogno; il fabbisogno<br />

complessivo dell’impianto è coperto per una quota pari al 65%, la restante quota di trinciato verrà<br />

acquistata sul mercato, o saranno stipulati appositi contratti di coltivazione.<br />

L’inserimento del sorgo dopo triticale in doppia coltura consente di aumentare l’efficienza dell’azoto<br />

distribuito sotto forma di digestato e quindi permette di raggiungere un valore medio aziendale di<br />

efficienza più elevato. La doppia coltura è prevista su circa il 55% della Sau totale in piena disponibilità il<br />

primo anno e su circa il 45% il secondo anno.<br />

Le rese produttive attese, nei terreni in piena disponibilità, sono state volutamente scelte non troppo<br />

elevate per sorgo e triticale, perché l’intenzione è di non spingere troppo le produzioni, limitando al<br />

massimo gli apporti di concime chimico ad integrazione della fertilizzazione organica. Per il mais, stante<br />

l’elevato costo di produzione, si è ipotizzata una resa produttiva adeguata, in linea coi valori medi ottenibili<br />

secondo il RR 1/2011, e l’assenza di doppia coltura per permettere alla coltura di estrinsecare tutta la<br />

propria produttività, sempre nell’ottica di limitare al minimo l’integrazione chimica alla concimazione<br />

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Per i terreni in piena disponibilità, la superficie destinata a ciascuna coltura in ciascuno dei due anni e la<br />

resa produttiva considerata sono riassunti nella tabella 4 che segue.<br />

Tabella 4- Superficie e resa produttiva<br />

2012 2013 media<br />

ha (superficie utile) 61,2 74,8<br />

Mais<br />

trinciato<br />

t/ha 70,00 70,00<br />

t/anno 4284 5236 4760<br />

% del fabbisogno totale 47,6% 58,1% 52,8%<br />

ha (superficie utile) 74,8 61,2<br />

Triticale*<br />

t/ha 48 48<br />

t/anno 3590 2937 3263<br />

ha (superficie utile) 74,8 61,2<br />

Sorgo*<br />

t/ha 47 47<br />

t/anno 3516 2876 3196<br />

Sorgo +<br />

triticale<br />

t/anno 7106 5813 6460<br />

% del fabbisogno totale 88,8% 72,6 80,7<br />

totale Ha 136 136<br />

*in doppia coltura sugli stessi appezzamenti<br />

Per quanto riguarda la superficie destinata al solo spandimento, si considera di distribuire la dose residua di<br />

digestato chiarificato, spandendola in presemina su mais.<br />

Per il triticale, nel calcolo dei fabbisogni, si utilizza il valore di granella equivalente e non della biomassa<br />

totale poiché non essendo disponibile nei regolamenti della regione Emilia Romagna un valore di<br />

coefficiente di uso dell’azoto specifico per la coltura, si è fatto riferimento alla media dei valori riscontrati<br />

nei PAN di altre regioni, che riportano il coefficiente per l’intera biomassa in riferimento alla granella<br />

prodotta, (vedere PUA allegati), per la granella equivalente si è tenuto conto della produttività indicata in<br />

tabella 6a all.2 RR 1/2011, analogamente per il sorgo si sono utilizzati i valori di granella equivalente per i<br />

limiti di massima applicazione standard, utilizzando però i coefficienti specifici per il sorgo da foraggio ove<br />

presenti nella determinazione delle asportazioni e del contenuto di azoto nella biomassa.<br />

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Tabella 5 - Piano di fertilizzazione al primo anno: azoto al campo per le diverse colture<br />

Mais Triticale Sorgo<br />

Da Frazione Palabile (kg/ha) 140 - -<br />

Da Chiarificato (kg/ha) 110 100 100<br />

Totale (kg/ha/anno) 250 200<br />

La frazione palabile viene distribuita solamente in pre-lavorazione sugli appezzamenti destinati a mais a<br />

inizio marzo in piena disponibilità; questo è stato previsto sia al primo anno che al secondo.<br />

La frazione chiarificata sarà distribuita:<br />

- in primavera alla preparazione del letto di semina, a fine marzo, prima della semina del mais (sia sui<br />

terreni in piena disponibilità che su quelli con contratti di spandimento);<br />

- a fine inverno in fase di pieno accestimento per il triticale;<br />

- in tarda primavera alla preparazione del letto di semina, prima della semina del sorgo.<br />

Ai fini del calcolo della quota di N efficiente disponibile per le colture, sono stati utilizzati i coefficienti<br />

indicati dal RR. 1/2011, qui riportati in tabella 6, , si considera il livello di efficienza specifico.<br />

Tabella 6 - Coefficienti di efficienza dell’utilizzo dell’azoto distribuito<br />

Digestato da biomasse vegetali<br />

Efficienza alta 0,55<br />

Efficienza media 0,41<br />

Efficienza bassa 0,26<br />

Per la frazione palabile del digestato, sempre secondo le indicazioni del RR. 1/2011, si considera la stessa<br />

efficienza del digestato.<br />

Tabella 7 - Piano di fertilizzazione al secondo anno: azoto al campo per le diverse colture. Stessi criteri usati per il calcolo del<br />

piano del primo anno.<br />

Mais Triticale Sorgo<br />

Da Frazione Palabile (kg/ha) 110 - -<br />

Da Chiarificato (kg/ha) 140 100 100<br />

Totale (kg/ha/anno) 250 200<br />

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Lo Schema 1 seguente sintetizza la rotazione colturale prevista e le epoche di spandimento del digestato<br />

per i terreni in piena disponibilità. Si precisa che per gli spandimenti previsti nel mese di febbraio,<br />

conformemente a quanto indicato dal RR. 1/2011, saranno effettuati con copertura vegetale in atto.<br />

Stando alle dosi di N consumate nei terreni in piena disponibilità, resta una quota di N da distribuire nei<br />

terreni con contratti di solo spandimento, pari a una media di 155 kg di azoto (17.609 kg totali) per ettaro<br />

nel primo anno e di 148 kg (16.749 kg totali) per ettaro nel secondo anno (vedi PUA allegati). Le quote di<br />

azoto saranno distribuite in presemina su mais e pomodoro, e in copertura su barbabietola e frumento,<br />

Non si distribuisce frazione palabile poiché viene interamente utilizzata nel mais dei terreni in piena<br />

disponibilità.<br />

Si considera di distribuire la dose residua di digestato chiarificato, spandendola in presemina sulle diverse<br />

colture, in ragione dei fabbisogni (la quota va integrata ove serve con concime minerale come da PUA<br />

<strong>allegato</strong>), si considerano 130 kg/ha/anno su bietola e 160 kg/ha/anno su mais e pomodoro nel primo anno;<br />

per il secondo anno si considerano 130 kg/ha su frumento e 167 kg/ha su mais e pomodoro (tutti i valori<br />

sono approssimati al kg).<br />

Le dosi di azoto minerale necessarie, a partire dal secondo anno, grazie anche alla residua mineralizzazione<br />

di nutrienti dalle fertilizzazioni precedenti, saranno sensibilmente ridotte.<br />

Lo Schema 2 seguente sintetizza le epoche di spandimento del digestato per i terreni con solo contratto<br />

di spandimento, i criteri sono gli stessi specificati per lo schema precedente.<br />

1 = distribuzione su bietola; 2 = distribuzione su pomodoro e mais; 3 = distribuzione su grano.<br />

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Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

Come dichiarato nel capitolo 3 La definizione di dettaglio di eventuali altre porzioni di SAU da sottrarre<br />

allo spandimento per motivi vari (ulteriori fasce di rispetto da corsi d’acqua e similari, ecc.), si effettuerà<br />

in sede di stesura di PUA definitivo, alla presentazione della Comunicazione di utilizzazione <strong>agronomica</strong><br />

del digestato, a tale proposito, si individua nel PUA un residuo fabbisogno di azoto, da somministrare con<br />

fertilizzanti chimici, che risulta essere pari al 60% del fabbisogno totale nel primo anno, e i circa il 35% per il<br />

secondo anno. Prendendo come valore di riferimento quello del secondo anno, poiché tiene conto anche<br />

della mineralizzazione dell’azoto organico delle fertilizzazioni precedenti, e si ritiene essere un valore<br />

congruo anche per le annate successive, è ragionevole ipotizzare che anche in caso di fasce di rispetto in<br />

cui vige il divieto di spandimento, in ragione della distanza da corpi idrici, aree abitative o altri vincoli, la<br />

superficie a disposizione possa comunque consentire lo spandimento di tutto il digestato senza superare i<br />

limiti di legge. Una volta individuati tali limiti sui terreni in piena proprietà, l’eventuale eccesso di<br />

superficie da dedicare allo spandimento potrà essere ridotta, negli anni successivi, al fine di massimizzare<br />

l’uso del digestato, limitando o annullando l’uso di concimi chimici.<br />

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Caratteristiche pedologiche dei suoli<br />

Non disponendo di analisi dei suoli delle aziende coinvolte, si è proceduto alla loro classificazione mediante<br />

il Catalogo dei Suoli dell’Emilia-Romagna. Stante la localizzazione degli appezzamenti nelle zone di bassa<br />

pianura, sono state individuate 2 tipologie omogenee di terreno (figura 2) e assegnati i valori di sostanza<br />

organica indicati tra parentesi: 1 Franco-limosa (1,5%), 2 franco-argillo-limosa (1,5%)<br />

Figura 2 - Aree omogenee individuate nella carta dei suoli dell’Emilia Romagna, mediante l’apposito plug in rilasciato dalla regione<br />

per il software Google Earth<br />

2 2<br />

2<br />

1<br />

2<br />

1<br />

In <strong>relazione</strong> a questa classificazione, le irrigazioni verranno effettuate secondo le indicazioni del RR.<br />

1/2011, per terreni di medio impasto, in quanto il volume massimo è ottimale ed entro i limiti prestabiliti,<br />

anche su terreni a granulometria più fine come alcuni di quelli utilizzati nel caso di specie, si eseguiranno<br />

quindi 3 interventi irrigui su mais e uno su sorgo in presemina, con volumi di adacquamento di 450 metri<br />

cubi per ettaro per ogni singolo intervento.<br />

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5. QUADRO DI SINTESI<br />

Coefficiente di efficienza aziendale dell’azoto<br />

Ai fini della verifica del valore medio del coefficiente di efficienza aziendale di uso dell’azoto da digestato, si<br />

riporta la situazione che risulta stante le ipotesi di cui sopra dall’esecuzione del PUA completo, eseguito per<br />

due annate.<br />

Tabella 8 - Tabella riassuntiva dei risultati del PUA (vedi risultati estesi negli allegati)<br />

1° anno 2° anno<br />

A Fabbisogno totale N delle colture kg/anno 65.922 64.769<br />

B N tot. distribuito (palabile + chiarificato) kg/anno 48.590 48.590<br />

C N disponibile al campo da digestato kg/anno 25.677 25.868<br />

Coefficiente di efficienza medio aziendale<br />

(C/B)<br />

52,85% 53,24%<br />

D N totale disponibile al campo kg/anno 35.910 47.968<br />

Fabbisogno integrativo di N minerale (A-D) 29.513 17.071<br />

Dose media distribuita di N da digestato kg/ha 195 195<br />

Fabbisogno integrativo di N minerale medio<br />

per ettaro<br />

kg/ha 118 68<br />

Dalla tabella di sintesi emerge quanto segue:<br />

- l’azoto totale efficiente disponibile per le colture, apportato con il digestato più la quota resa<br />

disponibile dalla fertilizzazione organica dell’anno precedente e dal suolo è al di sotto del<br />

fabbisogno complessivo delle colture, sia il primo anno che il secondo.<br />

A tale proposito, non esistendo un coefficiente di recupero specifico per l’azoto proveniente da<br />

digestato chiarificato ottenuto da sole biomasse, si ritiene opportuno applicare un coefficiente pari<br />

alla media di quello utilizzato per i diversi liquami, come indicato nel DGR n. 1198/2010, per<br />

distribuzione regolare (si riportano valori di 30% e 15%). Per la frazione solida essendo distribuita<br />

ad anni alterni si applica il coefficiente usato per la distribuzione saltuaria degli ammendanti (20%).<br />

- Complessivamente si raggiunge un valore di efficienza aziendale dell’azoto pari al 56,8% (+/-<br />

0,25%) del totale somministrato in entrambi gli anni.<br />

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Il valore medio di efficienza aziendale è superiore al valore di efficienza media indicato dal RR.<br />

1/2011 che indica un valore di efficienza medio per il digestato da sole biomasse del 41%.<br />

- il dosaggio medio di azoto distribuito con il digestato è pari a 195 kg/ha.<br />

Stante le caratteristiche quali-quantitative del digestato che si intende produrre e l’estensione dei terreni<br />

dichiarati come disponibili, dai PUA completi progettati emerge il pieno rispetto dei vincoli previsti per le<br />

Zone Vulnerabili previsto dall’Allegato 2 alla DGR n. 96/2007 e dal RR 1/2011.<br />

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6. CALCOLO DELL’ENTITÀ DEI TRASPORTI E DELL’IMPATTO SULLA<br />

VIABILITÀ<br />

Stima dell’entità di traffico macchine agricole generato<br />

Il traffico generato dalle macchine e rimorchi agricoli è dovuto sia alla fase di coltivazione, con lo<br />

spostamento dei mezzi agricoli per le lavorazioni del terreno e per le fasi colturali successive, sia alla fase di<br />

raccolta e trasporto delle biomasse all’impianto e successivo trasporto del digestato in campo per lo<br />

spandimento.<br />

In riferimento alla fase di coltivazione, va ricordato che comunque i terreni destinati a biomasse per<br />

l’impianto, mantengono la destinazione agricola che avevano in precedenza, quindi il traffico generato dalle<br />

fasi di coltivazione può essere considerato comparabile a quello che già si generava in precedenza per lo<br />

svolgimento della normale attività agricola. In realtà anche le operazioni di raccolta andrebbero assimilate a<br />

quelle agricole, ma trattandosi di raccolta di prodotto trinciato e non di granella o altro genere di prodotto<br />

agricolo il flusso di questi materiali sarà trattato come un nuovo impatto sulla viabilità.<br />

Il nuovo impatto sulla viabilità è sostanzialmente costituito dal flusso di mezzi fra gli appezzamenti e<br />

l’impianto, per l’approvvigionamento delle biomasse e per lo spandimento dei liquami, in quanto, nella<br />

normale attività agricola il flusso di trasporti di fertilizzanti chimici risulta nettamente inferiore rispetto al<br />

digestato, in quanto i fertilizzanti di sintesi sono molto più concentrati in nutrienti rispetto al digestato;<br />

sono quindi necessari meno trasporti per apportare la medesima quantità di elementi nutritivi al campo.<br />

Allo stesso modo, il maggior carico di traffico imputabile alle biomasse in uscita dai campi è dovuto alla<br />

minor massa volumica (i.e. il minor peso per unità di volume) che caratterizza il trinciato rispetto alla<br />

maggior parte dei prodotti agricoli, che rende necessari più trasporti dai campi coltivati verso l’impianto.<br />

L’altro aspetto che genera differenze sul traffico, rispetto allo status quo, da considerare con attenzione è la<br />

concentrazione del flusso dei mezzi in prossimità dell’impianto, mentre nella normale attività agricola<br />

infatti la circolazione dei messi risulta diffusa e distribuita nel tempo e nello spazio, nel caso in esame il<br />

traffico si concentra, in prossimità delle strade di accesso all’impianto ed è caratterizzato da picchi in<br />

prossimità delle finestre temporali di raccolta e di spandimento.<br />

Come dichiarato dall’azienda costruttrice, si considera l’utilizzo di rimorchi per il carico del trinciato, carribotte<br />

spandiliquami e di carri spandiletame classificati come rimorchi agricoli dal carico massimo in piena<br />

portata di 20 tonnellate, corrispondenti a un volume di carico medio effettivo di 15 m3 per i carri-botte, 20<br />

m3 per i carri spandiletame e 30 m3 per i rimorchi usati per il trasporto del trinciato (dati medi ottenuti<br />

dalle schede tecniche di diverse case costruttrici, almeno 3 per ogni tipologia di rimorchio).<br />

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Considerando un peso specifico di 1 t/m3 per il digestato chiarificato, e una massa volumica apparente di<br />

0,5 t/m3 per la frazione solida del digestato e di 0,4 t/m3 per le biomasse trinciate, ne consegue che il<br />

carico trasportabile di un singolo mezzo è di 15 t per i carri spandiliquame, 10 t per i carri spandiletame e<br />

12 t per i rimorchi di carico biomasse.<br />

Mediante Google map® è stata elaborata una mappa (figura 3 e allegata in scala maggiore) della rete<br />

stradale limitrofa all’impianto, dove sono stati evidenziati i percorsi potenzialmente interessati dai trasporti<br />

di biomasse e digestato, ed individuato il relativo carico di traffico previsto, la cui entità è calcolata in<br />

<strong>allegato</strong> 5 e riassunta di seguito.<br />

Ad eccezione dei flussi di materiale da e per l’appezzamento 2 (vedi mappe allegate), in cui si utilizza la<br />

viabilità interna ai terreni, i rimorchi agricoli devono passare su strada pubblica.<br />

Per gli approvvigionamenti esterni di biomassa non è possibile stimare il carico potenziale di traffico sulle<br />

strade, ad eccezione della via di accesso all’impianto, evidenziata in rosso in figura 3, ne l’esatta<br />

distribuzione temporale nell’arco dell’anno, anche se è possibile ipotizzare che i carichi aggiuntivi saranno<br />

concentrati più o meno nelle stesse finestre di raccolta delle biomasse prodotte sui terreni in piena<br />

disponibilità. il carico massimo di traffico ipotizzabile, per gli approvvigionamenti esterni, sarebbe da<br />

stimarsi in 20 carri al giorno (17 ad anni alterni), limitatamente a una finestra temporale di 20 giorni nel<br />

mese di settembre.<br />

Dalle tabelle riportate in <strong>allegato</strong> 5 si sono desunti e quantificati i periodi di picco sul traffico, si sono<br />

considerati periodi di 15 giorni per le finestre di raccolta e di spandimento, per gli approvvigionamenti<br />

esterni si sono considerati periodi massimi di 20 giorni. Nell’ottica di un utilizzo efficiente delle macchine<br />

agricole si sono considerato minimo 10 trasporti al giorno da e verso i campi, laddove il volume di<br />

produzione e di digestato da distribuire lo consentono, per gli appezzamenti in cui le finestre di raccolta e di<br />

spandimento risultano inferiori a 15 giorni (e.g. appezzamenti 1B, 1C, 2, 3 e appezzamenti spandimento 5,<br />

6, 7 e 9) le operazioni si considerano effettuate di seguito e non contemporaneamente, ne consegue che<br />

anche il traffico generato viene dilazionato, sempre all’interno delle finestre di raccolta conside<br />

Dai calcoli esplicitati in <strong>allegato</strong> 5, interpolati con la dislocazione della rete stradale (figura 3) nella zona<br />

in cui è ubicato l’impianto si ottengono i risultati di impatto sul traffico riassunti in tabella 9.<br />

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Tabella 9 - Stima dell’entità dei flussi di trasporto su rimorchi agricoli, da e verso gli appezzamenti, che avvengono su strada<br />

pubblica, si indica il numero di rimorchi agricoli che transitano al giorno, la durata in giorni entro cui perdura il flusso di veicoli<br />

agricoli e il periodo temporale (mese) in cui avviene il flusso. NB per gli appezzamenti in cui si notano due spandimenti nel mese di<br />

marzo i periodi di spandimento si susseguono nel tempo e non si sovrappongono (spandimento di frazione palabile a inizio mese e<br />

chiarificato nella seconda metà del mese)<br />

appezzamento<br />

appezzamento 1A<br />

appezzamento 1B+C<br />

appezzamento 3<br />

appezzamento 4<br />

approvvigionamenti<br />

esterni<br />

biomassa in uscita numero di rimorchi/giorno<br />

2012 2013<br />

n./giorno giorni mese n./giorno giorni mese<br />

20 15 maggio 29 15 settembre<br />

20 15 ottobre - - -<br />

10 6 settembre 15 3 maggio<br />

0 0 - 15 3 ottobre<br />

13 15 settembre 15 9 maggio<br />

0 0 - 15 9 ottobre<br />

10 5 settembre 16 2 maggio<br />

0 0 - 16 2 ottobre<br />

7 5 maggio 7 13 maggio<br />

20 20 settembre 17 20 settembre<br />

7 6 ottobre 7 14 ottobre<br />

digestato in ingresso numero di rimorchi/giorno<br />

chiarificato + frazione solida<br />

2012 2013<br />

appezzamento n./giorno giorni mese n./giorno giorni mese<br />

appezzamento 1A<br />

appezzamento 1B+C<br />

appezzamento 3<br />

appezzamento 4<br />

15<br />

17<br />

15<br />

17<br />

15<br />

1<br />

5<br />

1<br />

febbraio<br />

marzo<br />

marzo<br />

marzo<br />

10<br />

15<br />

15<br />

15<br />

15<br />

2<br />

4<br />

1<br />

marzo<br />

febbraio<br />

febbraio<br />

febbraio<br />

15<br />

17<br />

16<br />

14<br />

4<br />

2<br />

7<br />

2<br />

maggio<br />

marzo<br />

marzo<br />

marzo<br />

15<br />

8<br />

15<br />

15<br />

13<br />

1<br />

4<br />

1<br />

marzo<br />

maggio<br />

maggio<br />

maggio<br />

appezzamento 5sp 16 2 marzo 16 2 febbraio<br />

appezzamento 6sp. 12 3 marzo 16 2 marzo<br />

appezzamento 7sp. 15 2 marzo 15 2 marzo<br />

appezzamento 8sp 10 15 marzo 10 15 marzo<br />

appezzamento 9sp 10 9 marzo 10 9 marzo<br />

In definitiva, in funzione dei dati sopra esposti, e in base ai percorsi desunti dalla mappa in figura 3, è<br />

possibile determinare quanto segue:<br />

Le strade maggiormente interessate dai flussi di traffico sono Via San Vitale, Via Nigrisoli e le relative<br />

strade di collegamento con via Travaglio (rete evidenziata in rosso in figura 3) secondariamente il tratto di<br />

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via travaglio (evidenziato in arancio in figura 3) che va dall’appezzamento 1 (vedi allegati) alla rete<br />

evidenziata in rosso, è interessato da flussi di minore entità, gli altri tratti (rete evidenziata in verde in figura<br />

3) che interessano i percorsi fra l’impianto e gli appezzamenti sono interessati da flussi di traffico macchine<br />

basso.<br />

I picchi di traffico sono essenzialmente distribuiti come segue:<br />

- Nell’area fra via San Vitale e Via Travaglio (evidenziata in rosso) si ha un picco di almeno 20<br />

carri/giorno, o di 29 ad anni alterni(in media uno ogni 30 minuti, o ogni 20 se si considera<br />

un’operatività delle macchine di 10 ore/giorno) per una finestra di 15 giorni nel mese di maggio e<br />

altri 15 nel mese di ottobre, oppure nel mese di settembre ad anni alterni, a cui si somma<br />

verosimilmente una quota di trasporto di biomassa da approvvigionamenti esterni, che però risulta<br />

distribuito anche su altre direzioni, la concentrazione massima esclusivamente nel tratto di via san<br />

vitale adiacente l’impianto, può arrivare negli stessi periodi a 30 o 40 carri/giorno (fino a uno ogni<br />

15 minuti di media). Nella stessa area si possono raggiungere altri periodi di picco di paragonabile<br />

entità nel mese di settembre nel periodo di raccolta del mais per una finestra di circa 15 giorni. I<br />

picchi in fase di spandimento sono verosimilmente più ridotti, il picco massimo si riscontra ogni due<br />

anni quando capita la sovrapposizione del periodo di distribuzione negli appezzamenti 1A e 8, in cui<br />

possono transitare fino a 20 carri giorno nel mese di marzo, il periodo di sovrapposizione può però<br />

essere limitato a pochi giorni o addirittura assente, considerando la differente destinazione del<br />

mais coltivato nei due appezzamenti, e la probabile differita nell’epoca di semina.<br />

- Su Via Travaglio fra l’appezzamento 1 e l’inizio della rete evidenziata in rosso in figura, i picchi sono<br />

principalmente dovuti alle grandi dimensioni dell’appezzamento 1A, e riferibili alle finestre di<br />

raccolta e spandimento in quell’area. Il massimo carico di traffico si riscontra ad anni alterni<br />

quando l’appezzamento viene coltivato a mais, in cui il picco può raggiungere i 28 carri/giorno, a cui<br />

si possono sommare alcune unità provenienti da altre aree per approvvigionamenti esterni,<br />

generando un flusso medio di 1 transito ogni circa 20 minuti per 15 giorni/anno nel mese di<br />

settembre. Va sottolineato il fatto che la via travaglio è una strada relativamente ampia a due<br />

corsie che non risente significativamente di carichi di traffico di questo tipo<br />

- Rispetto ai picchi massimi indicati tutte le altre finestre di raccolta e spandimento presentano flussi<br />

di traffico minori<br />

- Per tutte le altre aree interessate dai trasporti, è ragionevole prevedere un carico di traffico<br />

medio inferiore a un transito ogni 30 minuti (a volte anche uno ogni 60 minuti) per finestre<br />

temporali abbastanza brevi distribuite lungo l’arco dell’anno. Paragonabili al flusso delle normali<br />

attività agricole in zona<br />

In fase di startup dell’impianto si prevede il trasporto di digestato, per l’avvio del processo di DA, da<br />

altro impianto esistente, che causerà un flusso una tantum di 13 carri al giorno per 10 giorni in periodo<br />

da definire in base alle esigenze di avvio. Questo carico di biomassa non viene computato nei calcoli ai<br />

fini del PUA poiché la quota di biomassa inserita per lo startup è inferiore al volume del digestore. Di<br />

fatto, visto che il digestore lavora in continuo, la biomassa presente al suo interno nella fase di avvio<br />

può essere considerata nulla poiché l’effettiva produzione di nuovo digestato comincia solo dopo<br />

l’inserimento di nuova biomassa nel digestore.<br />

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Al fine di mitigare gli effetti negativi del traffico, soprattutto dovuti all’incrocio, in direzione di marcia<br />

opposta, dei mezzi agricoli su via Nigrisoli e Via San Vitale, L’azienda costruttrice si impegna a<br />

concordare con la pubblica amministrazione una serie di interventi di miglioramento della viabilità<br />

esistente.<br />

Va inoltre sottolineato che il trasporto di biomasse non differisce sensibilmente rispetto alla normale<br />

attività agricola sull’usura delle strade, anzi, la minor massa volumica del trinciato, e quindi il minor<br />

peso dei carri a pieno carico, rispetto alla gran parte degli altri prodotti agricoli, sicuramente risulta<br />

meno impattante sotto questo aspetto.<br />

Figura 3 - Rete stradale desunta da google map ®, modificata. Si individuano gli appezzamenti (vedi PUA e mappe allegati) per la<br />

produzione di biomasse e lo spandimento dei liquami si individua la rete stradale limitrofa agli appezzamenti oggetto di studio e<br />

l’ubicazione dell’impianto, accanto a cui sono presenti le strutture di stoccaggio dei materiali in ingresso e in uscita<br />

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7. CALCOLO DELLE EMISSIONI DI GAS CLIMATERANTI (CO2<br />

EQUIVALENTI)<br />

Metodologia applicata<br />

Il bilancio della CO 2 è stato calcolato per kWh di energia prodotta, con un approccio “cradle to grave”,<br />

calcolando cioè tutte le emissioni di gas serra, dall’estrazione delle materie prime per produrre i mezzi<br />

produttivi usati nella fase agricola e di trasformazione, fino allo smaltimento dei rifiuti finali (digestato).<br />

In altre parole sono state considerate sia le emissioni dirette, cioè quelle generate durante il processo<br />

produttivo, per esempio durante la combustione di carburante per il funzionamento delle macchine<br />

agricole, sia quelle indirette, ovvero quelle generate nei processi produttivi a monte della distribuzione di<br />

energia elettrica, per esempio le emissioni durante la produzione dei concimi, degli antiparassitari, delle<br />

macchine agricole, dei fabbricati, ecc.<br />

Il bilancio considera tutte le emissioni di gas responsabili dell’effetto serra, non solo la CO 2 . In termini<br />

quantitativi lo studio del fenomeno si affronta prendendo in considerazione i singoli gas responsabili<br />

dell'effetto serra, studiandone le origini e valutandone le variazioni di concentrazione in atmosfera. Altri<br />

gas, oltre la CO 2 , che principalmente contribuiscono all'effetto serra sono ad esempio il metano (CH 4 ) e il<br />

protossido di azoto (N 2 O). I quantitativi di gas serra oggetto dell'analisi vengono normalmente espressi in kg<br />

di CO 2 -equivalenti, attraverso un'operazione di standardizzazione basata sui potenziali di riscaldamento<br />

globale (GWPs, Global Warming Potentials). Questi potenziali sono calcolati per ciascun gas serra tenendo<br />

conto delle sue capacità di assorbimento delle radiazioni e del tempo della sua permanenza nell'atmosfera.<br />

Il GWP di una sostanza che abbia le caratteristiche di gas serra è in pratica misurato dal rapporto tra il<br />

contributo all'assorbimento della radiazione da parte di 1 Kg di tale sostanza e quello fornito da 1 Kg di CO 2 ,<br />

(Houghton et al., 1991).<br />

Detto GWPi il potenziale di riscaldamento globale della sostanza i-esima e mi la massa della sostanza stessa,<br />

il potenziale complessivo risultante sarà dato dalla <strong>relazione</strong>:<br />

GWP=∑ GWP i<br />

× m i<br />

Per esempio, il protossido di azoto (N 2 O) ha un fattore di standardizzazione pari a 296, il metano (CH 4 ) pari<br />

a 21. Questo significa che un kg di queste sostanze, se rilasciato in atmosfera ha una capacità di<br />

riscaldamento globale pari a 296 e 21 kg di CO 2 , rispettivamente.<br />

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La CO 2 emessa in fase di combustione del biogas è da considerarsi analoga a quella che la biomassa ha<br />

sottratto dall’atmosfera durante il ciclo di vita delle piante, pertanto non viene considerata nel computo<br />

delle emissioni.<br />

L’utilizzo dei concimi organici autoprodotti non viene considerato nel computo delle emissioni come<br />

produzione di materia prima, in quanto l’emissione del processo produttivo viene interamente imputata<br />

all’energia elettrica (prodotto primario). Si considera però il surplus di N 2 O derivante dalla concimazione<br />

del terreno, il dato è stato derivato da bibliografia (Capponi-Fazio-Barbanti, CO 2 savings affect the breakeven<br />

distance of feedstock supply and digestate placement in biogas production. Renewable Energy<br />

Volume 37, Issue 1, Pages 45-52), l’emissione di N 2 O (come azoto tal quale) viene calcolata in misura<br />

dell’1% dell’azoto totale (organico + minerale) distribuito, come indicato dalle linee guida IPCC per il<br />

calcolo delle emissioni dei gas serra.<br />

Per le materie prime in un solo ciclo produttivo (e.g. concimi, sementi, antiparassitari ecc), si fa<br />

riferimento all’intera emissione di CO 2 emessa durante la loro produzione e trasporto, per i beni durevoli<br />

usati nel processo produttivo (e.g. macchine, attrezzi, edifici, ecc.) si tiene in considerazione la<br />

percentuale di utilizzo di quel bene nel processo produttivo in esame, trovando la frazione di bene<br />

consumata nel processo. Di seguito si riporta un esempio di calcolo per una trattrice agricola:<br />

-peso macchina: 6.500 kg; ore totali di utilizzo:10.000; ore di utilizzo nel processo produttivo in esame: 200;<br />

emissione unitaria (per kg di macchina agricola prodotta) di CO 2 =5,6 kg<br />

-frazione di macchina consumata nel processo produttivo: 6.500/10.000 x 200 = 130 kg<br />

-emissione di CO 2 dovuta alla trattrice, nel processo produttivo = 130 x 5,6 = 728 kg<br />

I dati di origine, usati nel calcolo delle emissioni provengono in gran parte dal database ecoinvent 1.1. (dati<br />

forniti dal DiSTA-università di Bologna), i dati inerenti le emissioni in fase di trasformazione, così come i dati<br />

medi di produzione di energia elettrica da fonti convenzionali sono ottenuti dallo studio EUCAR-JRC-<br />

CONCAWE “Well-to-wheels and Well to Tank analysis of future automotive fuels and powertrains in the<br />

European context. Version 3, October 2008. - Description and detailed energy and GHG balance of<br />

individual pathways”<br />

Per il calcolo delle emissioni della fase agricola e di quelle a monte si è fatto riferimento alle tecniche<br />

colturali riassunte in tabella 10.<br />

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22


Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

Tabella 10. input della fase agricola, gli apporti di fertilizzante da digestato sono calcolati sulla base del PUA, non riportati in questa<br />

tabella, si considera però l’impatto generato dalle macchine per la sua movimentazione e spandimento.<br />

Input Unità Mais Sorgo Triticale<br />

Aratura Cm profondità 40 30 30<br />

Erpicature Numero/anno 3 2 3<br />

Semente Kg/ha/anno 27 20 150<br />

Semina Tipo pneumatica tradizionale<br />

Spandimento chiarificato Tipo Carrobotte trainato<br />

Spendimento palabile Tipo Spandiletame - -<br />

Concimazione chimica<br />

Spandiconcime portato<br />

N Kg/ha/anno 75 13 33<br />

P 2 O 5 Kg/ha/anno 15 20 10<br />

Diserbo/trattamenti Kg/ha/anno 6 3 3<br />

Irrigazione m3/ha/anno 1350 450 0<br />

Raccolta Tipo Trincia-caricatrice<br />

Gasolio (esclusi trasporti) Kg/ha/anno 189 164 150<br />

per quanto riguarda l’azoto le quantità sono esplicitate nei PUA, per il fosforo si considerano concentrazioni di 2,3 kg di P 2 O 5 per<br />

tonnellata di digestato, per il potassio si considerano 4,7 kg di K 2 O per t di digestato (vedi studio Capponi-Fazio-Barbanti citato<br />

sopra), la quota disponibile di K 2 O si ritiene sufficiente a coprire l’intero fabbisogno delle colture, si prevede solo un apporto di<br />

fertilizzante fosfatico su sorgo, vista la quantità minore di digestato distribuito. Le dosi di fertilizzante considerate sono ipotizzate su<br />

una media di 10 anni, tenendo in considerazione il fatto che al primo anno il fabbisogno di fertilizzanti di sintesi è superiore rispetto<br />

agli anni successivi, in cui la mineralizzazione della sostanza organica distribuita negli anni precedenti rende disponibile una quota<br />

maggiore di elementi nutritivi. Per il diserbo e trattamenti si specifica solo la quantità cumulata di principi attivi utilizzati, senza<br />

determinarne il tipo, le ridotte quantità utilizzate, rispetto alle altre materie prime, e soprattutto il loro modesto impatto sul totale<br />

delle emissioni di CO2 , minore dello 0,5% del totale delle emissioni di processo, non giustifica un calcolo analitico. Su sorgo si<br />

prevede irrigazione straordinaria post semina per favorire ed uniformare la germinazione della coltura.<br />

Oltre che le emissioni in fase di processo si sono tenute in considerazione anche quelle in fase di<br />

trasporto delle biomasse e dei digestati. In base a quanto emerso dallo studio sul traffico (capitolo 6 e<br />

<strong>allegato</strong> 5), è possibile stabilire che gli spostamenti avvengono entro un raggio di circa 6 km rispetto<br />

all’ubicazione dell’impianto di digestione anaerobica. Si considera un percorso medio dei carri pari a 2/3 del<br />

raggio (4 km), poiché i percorsi i non sono rettilinei. Sempre dallo studio dell’impatto sul traffico (<strong>allegato</strong> 5)<br />

emerge che la quantità di materiali in ingresso e in uscita dall’impianto ammonta a circa 30.000 tonnellate<br />

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23


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medie annue, l’emissione di CO 2 per i trasporti va quindi riferita a 120.000 tkm (4 x 30.000), mediante<br />

trasporto con carri agricoli trainati da trattrice, il dato viene espresso in tkm (tonnellate-kilometro) poiché il<br />

database ecoinvent 1.1 riporta le emissioni per i trasporti riferendole a questa unità di misura. I dati di<br />

consumo e di percorrenza riferiti allo spandimento in campo sono già calcolati nelle fasi agricole.<br />

Si esprimono i risultati con due indicatori: l’emissione netta per kWh di energia, ottenuta sommando le<br />

emissioni, e la CO 2 risparmiata per kWh di energia, rispetto alla produzione di elettricità da combustibili<br />

fossili.<br />

Risultati<br />

l’emissione generata dalla produzione di energia da biogas, con il mix colturale di approvvigionamento e le<br />

distanze di trasporto interno specifiche dell’impianto in esame, è riportata di seguito in tabella 11. Si nota<br />

come la fase agricola incida per circa il 53 % sul totale delle emissioni di gas serra, la fase di<br />

trasformazione incide per circa il 42% mentre il restante 5% delle emissioni è dovuto ai trasporti dei<br />

materiali da e verso l’impianto. Da notare come nelle emissioni dovute all’impianto non siano considerate<br />

le emissioni in fase di combustione del biogas, poiché essendo di origine biogenica vengono considerate<br />

completamente ciclizzate e quindi pari a zero. Le emissioni della fase di trasformazione sono quindi<br />

riferibili alla costruzione e manutenzione degli impianti (digestori, generatori, locali accessori, etc.), e alle<br />

emissioni di gas diversi dalla CO 2 in fase di stoccaggio degli insilati e del digestato (e.g. perdite dirette di<br />

metano o protossido di azoto in atmosfera).<br />

Per il calcolo delle emissioni per kWh il totale delle emissioni annue è stato diviso per la produzione<br />

elettrica attesa dell’impianto (7.876.000 kWh/anno)<br />

Tabella 11. Emissioni calcolate per l’impianto di digestione anaerobica, sono riportate anche le emissioni per singola fase<br />

produttiva<br />

Unità Totale coltivazione trasformazione trasporto<br />

elettricità da biogas g CO2 eq /kWh 91,9 48,5 38,9 4,5<br />

emissioni totali impianto t CO2 eq /anno 723,8 382,0 306,4 35,4<br />

In tabella 12 sono riportati i confronti con le principali fonti fossili, e con il mix di produzione elettrica<br />

europeo, comprendente tutte le fonti fossili e rinnovabili che compongono l’offerta energetica in UE. I dati<br />

provengono dal Well-To-Tank report dello studio EUCAR-JRC-CONCAWE citato sopra, sono stati utilizzati<br />

dati medi delle diverse tecnologie per carbone e gas naturale, e il dato singolo per il mix di produzione UE,<br />

ovviamente i dati sono stati in questa sede convertiti ad emissioni per kWh di energia, mentre nello studio<br />

originale erano riportati per MJ.<br />

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24


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Tabella 12. confronto dell’energia proveniente dall’impianto con le principali fonti fossili e il mix di produzione elettrica europeo.<br />

tipo di elettricità<br />

grammi CO 2 eq /kWh<br />

Emissioni da impianto DA in esame 91,9<br />

Emissioni da fonti fossili<br />

gas naturale 363,6<br />

carbone 918<br />

mix elettricità UE 464,4<br />

Emissioni evitate (crediti CO2)<br />

rispetto a gas naturale -271,7<br />

rispetto a carbone -826,1<br />

rispetto a mix UE -372,5<br />

Dalla tabella si evince come la produzione di energia elettrica dall’impianto in esame risulti essere<br />

nettamente meno impattante rispetto a quella prodotta da fonti tradizionali, e alla media europea.<br />

L’energia ottenuta dall’impianto consente un risparmio di emissioni per kWh pari al 75% rispetto<br />

all’elettricità prodotta da gas naturale, il risparmio sale al 90% nel confronto con le centrali a carbone, e si<br />

attesta all’80% in rapporto al mix europeo di produzione elettrica.<br />

Se si rapporta il dato con il solo mix di approvvigionamento europeo, la produzione di energia dall’impianto<br />

allo studio può consentire un risparmio annuo di circa 2.930 tonnellate di CO 2 .<br />

Via San Nicolò di Villola,1 40127 Bologna<br />

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25


Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

ALLEGATO 1 - DETTAGLI TERRENI DISPONIBILI<br />

Terreni in piena disponibilità<br />

Appezzamento Proprietari Comune<br />

numero foglio part. note m 2 Visura<br />

1<br />

Dati identificativi<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 1 38963<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 11 69015<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 79 52520<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 80 2640<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 85 3530<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 100 1270<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 105 5200<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 107 29210<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 171 35612<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 177/P solo parte semin. 15945<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 179/P in cnt 14000 m2 8900<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 180 8140<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 181 29996<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 183 123300<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 185 78900<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 17 16065<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 58 fabbricato rurale 550<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 70 fabbricato rurale 265<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 74 fabbricato rurale 160<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 83 fu d'accert 1262<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 89 27644<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 90 17464<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 91 16150<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 98 13334<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 103 12955<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 106 20375<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 126 38360<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 128 2830<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 133 17820<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 148 14135<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 2 5610<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 3 1320<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 32 26280<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 87 34970<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 97 2165<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 137 60<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 139 700<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 140 340<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 141 185<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 31 4750<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 192 con bosco alto 154<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 26 24650<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 28 10980<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 3 29 6140<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 7 11 2190<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 7 27 29430<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 7 28 23650<br />

Agricola Passo SAS di Zambardi Nadì Migliaro 7 14 13780<br />

Superfici disponibili<br />

ha estensione<br />

appezzamenti<br />

SAU ha<br />

(96%tot)<br />

Aappezzamento 1A 74,8<br />

ha (SAU)<br />

Appezzamento 1B 4,00 ha<br />

(SAU)<br />

Appezzamento 1C 6,62 ha<br />

(SAU)<br />

tot 1 89,0 85,43<br />

Segue….<br />

Via San Nicolò di Villola,1 40127 Bologna<br />

Tel +39 051 6333050 / +39 051 6333053 fax +39 051 511186<br />

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26


Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

…segue da pagina precedente<br />

Appezzamento Proprietari Comune<br />

Dati identificativi<br />

numero foglio part. note m 2 Visura<br />

ha estensione<br />

appezzamenti<br />

Zambardi Nadì Migliarino 37 11 450<br />

Zambardi Nadì Migliarino 37 12 14454<br />

Zambardi Nadì Migliarino 37 13 889<br />

Zambardi Nadì Migliarino 37 14 13510<br />

Zambardi Nadì Migliarino 37 68 3310<br />

2 Zambardi Nadì Migliarino 37 72 8427<br />

Zambardi Nadì Migliarino 37 100 4629<br />

Zambardi Nadì Migliarino 37 6 26410<br />

Zambardi Nadì Migliarino 37 66 11070<br />

Zambardi Nadì Migliarino 37 9 area rurale 1050<br />

Zambardi Nadì Migliarino 37 99 fabbricato<br />

SAU ha<br />

(96%tot)<br />

tot 2 8,4 8,08<br />

Agricola Ribega SAS di Zambardi Nadì Migliarino 36 43 44560<br />

Agricola Ribega SAS di Zambardi Nadì Migliarino 37 20 1720<br />

Agricola Ribega SAS di Zambardi Nadì Migliarino 37 33 47740<br />

Agricola Ribega SAS di Zambardi Nadì Migliarino 37 39 Fabbricato 286<br />

Agricola Ribega SAS di Zambardi Nadì Migliarino 37 41 Fabbricato 20<br />

Agricola Ribega SAS di Zambardi Nadì Migliarino 37 42 56100<br />

Agricola Ribega SAS di Zambardi Nadì Migliarino 37 43 35600<br />

Agricola Ribega SAS di Zambardi Nadì Migliarino 37 102 Fabbricato<br />

tot Agricola Ribega SAS 18,6<br />

Bortolazzo Francesco Piva Giuseppe Zambardi Nadì Migliarino 44 207 100<br />

Bortolazzo Francesco Piva Giuseppe Zambardi Nadì Migliarino 44 261 24074<br />

Bortolazzo Francesco Piva Giuseppe Zambardi Nadì Migliarino 44 268 36061<br />

Superfici disponibili<br />

3<br />

Bortolazzo Francesco Piva Giuseppe Zambardi Nadì Migliarino 44 269 11401<br />

Bortolazzo Francesco Piva Giuseppe Zambardi Nadì Migliarino 44 282 escluso corte 337<br />

Bortolazzo Francesco Piva Giuseppe Zambardi Nadì Migliarino 44 283 909<br />

TOT Bortolazzo-Piva-Zambardi 7,3<br />

Agricola San Vitale SS di Zambardi Nadì e C Migliarino 37 75 4480<br />

Agricola San Vitale SS di Zambardi Nadì e C Migliarino 37 76 6500<br />

Agricola San Vitale SS di Zambardi Nadì e C Migliarino 37 77 7920<br />

Agricola San Vitale SS di Zambardi Nadì e C Migliarino 37 83 2600<br />

Agricola San Vitale SS di Zambardi Nadì e C Migliarino 37 84 3760<br />

Agricola San Vitale SS di Zambardi Nadì e C Migliarino 37 86 4783<br />

Agricola San Vitale SS di Zambardi Nadì e C Migliarino 37 88 2990<br />

Agricola San Vitale SS di Zambardi Nadì e C Migliarino 37 103 area impianto<br />

Agricola San Vitale SS di Zambardi Nadì e C Migliarino 37 104 7805<br />

Agricola San Vitale SS di Zambardi Nadì e C Migliarino 37 105 27400<br />

Agricola San Vitale SS di Zambardi Nadì e C Migliarino 37 107 28471<br />

TOT Agricola San Vitale in cnt 96709 9,7<br />

tot 3 35,6 34,14<br />

Agricola Fornace di Zambardi N e Bortolazzo M Ostellato 53 40 74650<br />

4<br />

Agricola Fornace di Zambardi N e Bortolazzo M Ostellato 56 184 12065<br />

tot 4 8,7 8,32<br />

TOTALE 1416395 141,6 135,97<br />

Via San Nicolò di Villola,1 40127 Bologna<br />

Tel +39 051 6333050 / +39 051 6333053 fax +39 051 511186<br />

www.areteonline.net<br />

info@areteonline.net<br />

27


Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

Terreni con contratti di solo spandimento<br />

Appezzamento Proprietari Conduttori Comune<br />

Dati catastali<br />

Superfici Disponibili<br />

numero foglio part.<br />

m2<br />

Visura<br />

ha estensione<br />

appezzamenti<br />

SAU ha<br />

(96%tot)<br />

5 sp.<br />

Casadei Alder Zambardi Nadì Massa Fiscaglia 12 20 7540<br />

Casadei Alder Zambardi Nadì Massa Fiscaglia 12 21 8940<br />

Casadei Alder Zambardi Nadì Massa Fiscaglia 12 72 6335<br />

Casadei Alder Zambardi Nadì Massa Fiscaglia 12 102 17610<br />

tot. Casadei 4,0<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 2 12300<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 92 35600<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 99 1610<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 196 11510<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 197 30<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 198 60<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 199 15950<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 202 10<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 204 180<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 263 5960<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 264 6880<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 265 1805<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 266 570<br />

Soc. Agr. S. Virgilio di Zambardi Nadì SS the same Massa Fiscaglia 12 477 11736<br />

tot. Soc. Agr. San Virgilio 10,4<br />

tot. 5 sp 14,5 13,88<br />

Istit dioc sost clero diocesi ferrara e comacchio Zambardi Nadì Migliaro 12 67 880<br />

6 sp.<br />

Istit dioc sost clero diocesi ferrara e comacchio Zambardi Nadì Migliaro 12 47 20230<br />

Istit dioc sost clero diocesi ferrara e comacchio Zambardi Nadì Migliaro 12 48 78470<br />

Istit dioc sost clero diocesi ferrara e comacchio Zambardi Nadì Migliaro 12 51 18610<br />

tot. 6 sp. 11,8 11,35<br />

Perazzolo Pier Francesco Zambardi Nadì Migliarino 38 3 50720<br />

7 sp.<br />

Perazzolo Pier Francesco Zambardi Nadì Migliarino 38 4 520<br />

Perazzolo Pier Francesco Zambardi Nadì Migliarino 38 5 41020<br />

Perazzolo Pier Francesco Zambardi Nadì Migliarino 38 6 370<br />

Perazzolo Pier Francesco Zambardi Nadì Migliarino 38 7 1810<br />

tot. 7 sp. 9,4 9,07<br />

Cava San Nicolo' SRL Zambardi Nadì Migliarino 25 11 2370<br />

8 sp.<br />

Cava San Nicolo' SRL Zambardi Nadì Migliarino 25 15 116340<br />

Cava San Nicolo' SRL Zambardi Nadì Migliarino 25 117 18750<br />

Cava San Nicolo' SRL Zambardi Nadì Migliarino 25 130 10460<br />

Cava San Nicolo' SRL Zambardi Nadì Migliarino 25 131 9970<br />

Cava San Nicolo' SRL Zambardi Nadì Migliarino 25 215 22020<br />

Cava San Nicolo' SRL Zambardi Nadì Migliarino 25 222 2220<br />

Cava San Nicolo' SRL Zambardi Nadì Migliarino 25 224 340<br />

tot. Cava San Nicolo' 18,2<br />

Roncarati Lucia Miozzi Paola Migliarino 25 4 54590<br />

Roncarati Lucia Miozzi Paola Migliarino 25 5 67340<br />

Roncarati Lucia Miozzi Paola Migliarino 25 6 30910<br />

Roncarati Lucia Miozzi Paola Migliarino 25 7 1860<br />

Roncarati Lucia Miozzi Paola Migliarino 25 8 53050<br />

Roncarati Lucia Miozzi Paola Migliarino 25 99 15730<br />

Roncarati Lucia Miozzi Paola Migliarino 25 154 38270<br />

Roncarati Lucia Miozzi Paola Migliarino 25 173 210<br />

Roncarati Lucia Miozzi Paola Migliarino 25 174 4540<br />

Roncarati Lucia Miozzi Paola Migliarino 25 188 60110<br />

tot. Roncarati 32,7<br />

tot. 8 sp. 50,9 48,87<br />

Societa' Agricola Zona 11 SS the same Ostellato 75 23 185740<br />

9 sp.<br />

Societa' Agricola Zona 11 SS the same Ostellato 75 25 123930<br />

tot 9 sp. 31,0 29,73<br />

Totale 117,6 112,90<br />

Via San Nicolò di Villola,1 40127 Bologna<br />

Tel +39 051 6333050 / +39 051 6333053 fax +39 051 511186<br />

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28


Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

ALLEGATO 2 - PUA ANNO 2012<br />

I terreni disponibili per lo spandimento sono indicati in anagrafica in <strong>allegato</strong> 1, si fa riferimento sia ai terreni in piena disponibilità che a quelli per solo spandimento.<br />

La tabella 1 <strong>allegato</strong> 2 del RR 1/2011 non stabilisce i coefficienti di assorbimento dell’azoto per il triticale pertanto si fa riferimento ai PAN di altre regioni, che riportano in maniera concordante il valore di 27<br />

kg di N per t di granella prodotta (2,7 kg/quintale), considerando gli asporti dell’intera pianta. Si stima una resa media di 6 t/ha di granella equivalente, considerando l’intensività colturale medio-bassa,<br />

basandosi su dati riportati in letteratura in accordo con quanto stabilito dal RR 1/20110 in merito alla resa (http://www.agraria.org/coltivazionierbacee/triticale.htm).<br />

terreni in piena dsiponibilità<br />

Appezzamento 1 A<br />

Coltura fabbisogni coltura Azoto disponibile al campo fabbisogno N disp. al N organico N N organico N al campo da<br />

SAU<br />

VUL.<br />

tot N campo al campo chimico distribuito distribuzione<br />

destinazione nr. Y B NM NA NR NS Ko Fo FC<br />

ha kg/anno kg/anno kg/anno kg/anno kg/anno kg/anno<br />

74,78 triticale trinciato 1 6 2,7 14,52 12 0 0 0,41 100 0 12.114 5.049 5.049 7.065 7.478 3.066<br />

si<br />

74,78 sorgo trinciato 2 47 0,3 18,15 15 0 0 0,55 100 0 10.544 6.592 6.592 3.952 7.478 4.113<br />

Appezzamento 1 B+C 10,62 si mais trinciato 1 70 0,39 18,15 15 0 0 0,55 250 0 2.899 1.812 1.812 1.087 2.655 1.460<br />

Appezzamento 2 8,08 si mais trinciato 1 70 0,39 18,15 15 0 0 0,55 250 0 2.206 1.379 1.379 827 2.020 1.111<br />

Appezzamento 3 34,14 si mais trinciato 1 70 0,39 18,15 15 0 0 0,55 250 0 9.320 5.826 5.826 3.494 8.535 4.694<br />

Appezzamento 4 8,32 si mais trinciato 1 70 0,39 18,15 15 0 0 0,55 250 0 2.271 1.420 1.420 852 2.080 1.144<br />

terreni solo per spandimento<br />

Appezzamento 5-Sp. 13,88 si Barbabietola 1 60 0,31 18,15 15 0 0,55 130 0 2.582 1.454 1.454 1.128 1.807 994<br />

Appezzamento 6-Sp. 11,35 si mais granella 1 11 2,27 18,15 15 0 0 0,55 167 0 2.834 1.419 1.419 1.415 1.895 1.042<br />

Appezzamento 7-Sp. 9,07 si mais granella 1 11 2,27 18,15 15 0 0 0,55 167 0 2.265 1.134 1.134 1.131 1.515 833<br />

Appezzamento 8-Sp. 48,87 si mais granella 1 11 2,27 18,15 15 0 0 0,55 167 0 12.203 6.109 6.109 6.094 8.161 4.489<br />

Appezzamento 9-Sp. 29,73 si pomodoro 1 80 0,26 18,15 15 0 0 0,55 167 0 6.184 3.716 3.716 2.468 4.965 2.731<br />

Totale 248,84 MEDIA 52,85%<br />

65.422 35.910 29.513 48.590 25.677<br />

Y: Resa per ha (t)<br />

B: N per la coltura (%)<br />

Nm: N disponibile al suolo (kg/ha)<br />

Na: N da deposizioni atmosferiche (kg/ha)<br />

Nr: N della precessione (kg/ha)<br />

Ns: N da fertiliz. Precedenti (kg/ha)<br />

Ko: Coefficiente di efficienza<br />

Fo: N da organico distribuito (kg/ha)<br />

Fc: N da chimico distribuito (kg/ha)<br />

Fabbisongo tot: Fabbisogno totale N della coltura - Y*B*10*SAU -<br />

N.disp al campo tot: Totale N apportato alla coltura; organico e chimico -(Nm+Na+Nr+Ns+Fo*ko+Fc)*SAUN.<br />

disp al campo organico tot: Totale N apportato di natura organica -(Nm+Na+Nr+Ns+Fo*ko)*SAU -<br />

N.distribuito chimico: Totale N distribuito da fertilizzazioni chimiche - Fc*SAU -<br />

N.distribuito organico: Totale N distribuito da concimazioni organiche - Fo*SAU -<br />

N. disp al campo da distr organiche: Totale N apportato dalle concimazioni organiche - Fo*Ko*SAU -<br />

Via San Nicolò di Villola,1 40127 Bologna<br />

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29


Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

Fertilizzazioni Organiche<br />

Coltura<br />

epoca di<br />

N<br />

SAU<br />

Tipo di<br />

volume N apportato<br />

terreni in piena dsiponibilità<br />

VUL.<br />

spandimento Modalità di distribuzione<br />

Efficienza distribuito<br />

destinazione nr.<br />

effluente<br />

ha mese anno kg/ha m 3 /ha kg/ha<br />

in copertura in fase di pieno<br />

74,78 triticale trinciato 1 febbraio 2012 chiarificato 0,41 100 27,00 41<br />

Appezzamento 1A<br />

si<br />

accestimento<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

74,78 sorgo trinciato 2 maggio 2012 chiarificato 0,55 100 27,00 55<br />

medesimo anno<br />

pre lavorazione e semina nel frazione<br />

10,62 marzo 2012<br />

0,55 140 28,00 77<br />

Appezzamento 1 B+C si mais trinciato 1<br />

medesimo anno solida<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

10,62 marzo 2012 chiarificato 0,55 110 29,70 61<br />

medesimo anno<br />

Appezzamento 2<br />

pre lavorazione e semina nel frazione<br />

8,08 marzo 2012<br />

0,55 140 28,00 77<br />

si mais trinciato 1<br />

medesimo anno solida<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

8,08 marzo 2012 chiarificato 0,55 110 29,70 61<br />

medesimo anno<br />

pre lavorazione e semina nel frazione<br />

34,14 marzo 2012<br />

0,55 140 28,00 77<br />

appezzamento 3 si mais trinciato 1<br />

medesimo anno solida<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

34,14 marzo 2012 chiarificato 0,55 110 29,70 61<br />

medesimo anno<br />

pre lavorazione e semina nel frazione<br />

8,32 marzo 2012<br />

0,55 140 28,00 77<br />

Appezzamento 4 si mais trinciato 1<br />

medesimo anno solida<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

8,32 marzo 2012 chiarificato 0,55 110 29,70 61<br />

medesimo anno<br />

terreni solo per spandimento<br />

Appezzamento 5-Sp. 13,88 si barbabietola 1 maggio 2012 in copertura interrato chiarificato 0,55 130 35,15 72<br />

Appezzamento 6-Sp. 11,35 si mais granella 1 marzo 2012<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

medesimo anno<br />

chiarificato 0,55 167 45,09 92<br />

Appezzamento 7-Sp. 9,07 si mais granella 1 marzo 2012<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

medesimo anno<br />

chiarificato 0,55 167 45,09 92<br />

Appezzamento 8-Sp. 48,87 si mais granella 1 marzo 2012<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

medesimo anno<br />

chiarificato 0,55 167 45,09 92<br />

Appezzamento 9-Sp. 29,73 si pomodoro 1 marzo 2012<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

medesimo anno<br />

chiarificato 0,55 167 45,09 92<br />

Totale 248,84<br />

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ALLEGATO 3 - PUA ANNO 2013<br />

I terreni disponibili per lo spandimento sono indicati in anagrafica in <strong>allegato</strong> 1, si fa riferimento sia ai terreni in piena disponibilità che a quelli per solo spandimento. Si utilizzano gli stessi criteri già esposti in<br />

<strong>allegato</strong> 2. “Ns” viene considerato in <strong>relazione</strong> all’anno precedente (per esempio su mais si considera l’effetto residuale del complesso delle distribuzioni effettuate l’anno precedente su sorgo e triticale),<br />

nella doppia coltura, i coefficienti di tempo indicati per triticale e sorgo in tabella 1a <strong>allegato</strong> 2 del RR 1/2011, se sommati superano l’unità (0,6 e 0,75, rispettivamente), per riferire la mineralizzazione a 1<br />

annata agraria si considera l’intero periodo per la coltura in primo raccolto e per differenza si ottiene la quota di azoto mineralizzato per il secondo raccolto, su sorgo non si considera l’effetto della<br />

precessione di triticale che verrà invece interamente imputata, assieme a quella del sorgo stesso, sul mais nell’anno seguente. Si applicano coefficienti di recupero annuo per apporti annuali regolari, il<br />

coefficiente per la frazione liquida di digestato non è disponibile, si considera quindi il dato medio fra i liquami bovini e quelli suini, per la frazione solida si utilizza il coefficiente degli ammendanti.<br />

terreni in piena dsiponibilità<br />

Coltura fabbisogni coltura Azoto disponibile al campo fabbisogno N disp. al N organico N N organico N al campo da<br />

SAU<br />

VUL.<br />

tot N campo al campo chimico distribuito distribuzione<br />

destinazione nr. Y B NM NA NR NS Ko Fo FC<br />

ha kg/anno kg/anno kg/anno kg/anno kg/anno kg/anno<br />

Appezzamento 1A 74,78 si mais trinciato 1 70 0,39 18,15 15 0 34 0,55 250 0 20.415 15.285 15.285 5.130 18.695 10.282<br />

Appezzamento 1 B+C<br />

Appezzamento 2<br />

Appezzamento 3<br />

Appezzamento 4<br />

10,62 triticale trinciato 1 6 2,7 14,52 12 0 63 0,41 100 0 1.720 1.387 1.387 333 1.062 435<br />

si<br />

10,62 sorgo trinciato 2 47 0,3 18,15 15 0 42 0,55 100 0 1.497 1.383 1.383 114 1.062 584<br />

8,08 triticale trinciato 1 6 2,7 14,52 12 0 63 0,41 100 0 1.309 1.056 1.056 253 808 331<br />

si<br />

8,08 sorgo trinciato 2 47 0,3 18,15 15 0 42 0,55 100 0 1.139 1.052 1.052 87 808 444<br />

34,14 triticale trinciato 1 6 2,7 14,52 12 0 63 0,41 100 0 5.531 4.460 4.460 1.071 3.414 1.400<br />

si<br />

34,14 sorgo trinciato 2 47 0,3 18,15 15 0 42 0,55 100 0 4.814 4.446 4.446 368 3.414 1.878<br />

8,32 triticale trinciato 1 6 2,7 14,52 12 0 63 0,41 100 0 1.348 1.087 1.087 261 832 341<br />

si<br />

8,32 sorgo trinciato 2 47 0,3 18,15 15 0 42 0,55 100 0 1.173 1.084 1.084 90 832 458<br />

terreni solo per spandimento<br />

Appezzamento 5-Sp. 13,88 si frumento 1 6,5 2,59 18,15 15 0 18 0,55 130 0 2.337 1.698 1.698 639 1.807 994<br />

Appezzamento 6-Sp. 11,35 si mais granella 1 11 2,27 18,15 15 0 28 0,55 160 0 2.834 1.692 1.692 1.142 1.817 999<br />

Appezzamento 7-Sp. 9,07 si mais granella 1 11 2,27 18,15 15 0 28 0,55 160 0 2.265 1.352 1.352 913 1.452 799<br />

Appezzamento 8-Sp. 48,87 si mais granella 1 11 2,27 18,15 15 0 28 0,55 160 0 12.203 7.284 7.284 4.919 7.824 4.303<br />

Appezzamento 9-Sp. 29,73 si pomodoro 2 80 0,26 18,15 15 0 28 0,55 160 0 6.184 4.433 4.433 1.751 4.763 2.620<br />

Totale 248,84 MEDIA 53,24%<br />

64.769 47.698 17.071 48.590 25.868<br />

Y: Resa per ha (t)<br />

B: N per la coltura (%)<br />

Nm: N disponibile al suolo (kg/ha)<br />

Na: N da deposizioni atmosferiche (kg/ha)<br />

Nr: N della precessione (kg/ha)<br />

Ns: N da fertiliz. Precedenti (kg/ha)<br />

Ko: Coefficiente di efficienza<br />

Fo: N da organico distribuito (kg/ha)<br />

Fc: N da chimico distribuito (kg/ha)<br />

Fabbisongo tot: Fabbisogno totale N della coltura - Y*B*10*SAU -<br />

N.disp al campo tot: Totale N apportato alla coltura; organico e chimico -(Nm+Na+Nr+Ns+Fo*ko+Fc)*SAUN.<br />

disp al campo organico tot: Totale N apportato di natura organica -(Nm+Na+Nr+Ns+Fo*ko)*SAU -<br />

N.distribuito chimico: Totale N distribuito da fertilizzazioni chimiche - Fc*SAU -<br />

N.distribuito organico: Totale N distribuito da concimazioni organiche - Fo*SAU -<br />

N. disp al campo da distr organiche: Totale N apportato dalle concimazioni organiche - Fo*Ko*SAU -<br />

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Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

Fertilizzazioni Organiche<br />

terreni in piena dsiponibilità<br />

Coltura<br />

epoca di<br />

N<br />

SAU<br />

Tipo di<br />

VUL.<br />

spandimento Modalità di distribuzione<br />

Efficienza distribuito volume N<br />

apportato<br />

destinazione nr.<br />

effluente<br />

ha mese anno kg/ha m 3 /ha kg/ha<br />

pre lavorazione e semina nel frazione<br />

74,78 marzo 2013<br />

0,55 110 22,00 61<br />

Appezzamento 1 A si mais trinciato 1<br />

medesimo anno solida<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

74,78 marzo 2013 chiarificato 0,55 140 37,80 77<br />

medesimo anno<br />

in copertura in fase di pieno<br />

10,62 triticale trinciato 1 febbraio 2013 chiarificato 0,41 100 27,00 41<br />

Appezzamento 1 B+C<br />

si<br />

accestimento<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

10,62 sorgo trinciato 2 maggio 2013 chiarificato 0,55 100 27,00 55<br />

medesimo anno<br />

in copertura in fase di pieno<br />

8,08 triticale trinciato 1 febbraio 2013 chiarificato 0,41 100 27,00 41<br />

Appezzamento 2<br />

si<br />

accestimento<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

8,08 sorgo trinciato 2 maggio 2013 chiarificato 0,55 100 27,00 55<br />

medesimo anno<br />

in copertura in fase di pieno<br />

34,14 triticale trinciato 1 febbraio 2013 chiarificato 0,41 100 27,00 41<br />

appezzamento 3<br />

si<br />

accestimento<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

34,14 sorgo trinciato 2 maggio 2013 chiarificato 0,55 100 27,00 55<br />

medesimo anno<br />

in copertura in fase di pieno<br />

8,32 triticale trinciato 1 febbraio 2013 chiarificato 0,41 100 27,00 41<br />

Appezzamento 4<br />

si<br />

accestimento<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

8,32 sorgo trinciato 2 maggio 2013 chiarificato 0,55 100 27,00 55<br />

medesimo anno<br />

terreni solo per spandimento<br />

Appezzamento 5-Sp. 13,88 si frumento 1 febbraio 2013 in copertura in fase di levata chiarificato 0,55 130 35,10 72<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

Appezzamento 6-Sp. 11,35 si mais granella 1 marzo 2013 chiarificato 0,55 160 43,20 88<br />

medesimo anno<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

Appezzamento 7-Sp. 9,07 si mais granella 1 marzo 2013 chiarificato 0,55 160 43,20 88<br />

medesimo anno<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

Appezzamento 8-Sp. 48,87 si mais granella 1 marzo 2013 chiarificato 0,55 160 43,20 88<br />

medesimo anno<br />

pre lavorazione e semina nel<br />

Appezzamento 9-Sp. 29,73 si pomodoro 1 marzo 2013 chiarificato 0,55 160 43,20 88<br />

medesimo anno<br />

Totale 248,84<br />

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32


Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

ALLEGATO 4 - MAPPA CTR (scala ridotta 1:50.000) con localizzazione degli appezzamenti il<br />

puntino rosso indica l’impianto, la mappa a scala originale 1:10.000 è riportata in <strong>allegato</strong> 6.<br />

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Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

ALLEGATO 5 - CALCOLO DEI CARICHI DI TRAFFICO STRADALE AGGIUNTO<br />

Quantità di biomasse in uscita da ciascun appezzamento e quantità di digestato restituite al campo<br />

biomassa in uscita (t)<br />

digestato in ingresso (t)<br />

chiarificato frazione solida<br />

appezzamento 2012 2013 2012 2013 2012 2013<br />

appezzamento 1 A 7.104 5.235 4.113 2.804 0 1.992<br />

appezzamento 1 B+C 743 1.009 335 581 346 0<br />

appezzamento 2 566 768 255 442 263 0<br />

appezzamento 3 2.390 3.243 1.075 1.867 1.111 0<br />

appezzamento 4 582 790 262 455 271 0<br />

appezzamento 5sp 0 0 500 486 0 0<br />

appezzamento 6sp 0 0 511 499 0 0<br />

appezzamento 7sp 0 0 408 399 0 0<br />

appezzamento 8sp 0 0 2.199 2.150 0 0<br />

appezzamento 9sp 0 0 1.338 1.308 0 0<br />

approvigionamenti<br />

esterni 5.615 5.955 0 0 0 0<br />

Per le biomasse in uscita si è moltiplicata la resa per ettaro delle singole colture per gli ettari di SAU di ciascun appezzamento; per la<br />

frazione solida di digestato è stata trovata la quota distribuita per ettaro, suddividendo l’intera quota di digestato solido disponibile<br />

per gli ettari coltivati a mais in ciascuna annata, moltiplicando poi il valore ottenuto per gli ettari di SAU di ciascun appezzamento.<br />

Per il digestato chiarificato è stato calcolato il quantitativo di liquame distribuito per kg di N apportato, dividendo le tonnellate<br />

totali di chiarificato prodotto per i kg di N in esso contenuti, il valore ottenuto è stato moltiplicato per le quantità di N apportate per<br />

ettaro ad ogni singolo appezzamento e per gli ettari di SAU di ciascun appezzamento.<br />

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34


Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

Numero di rimorchi in ingresso e in uscita dai diversi appezzamenti<br />

digestato in ingresso numero di rimorchi<br />

biomassa in uscita<br />

numero di rimorchi chiarificato frazione solida<br />

appezzamento 2012 2013 2012 2013 2012 2013<br />

appezzamento 1 A 592 436 274 187 0 199<br />

appezzamento 1 B+C 62 84 22 39 35 0<br />

appezzamento 2 47 64 17 29 26 0<br />

appezzamento 3 199 270 72 124 111 0<br />

appezzamento 4 49 66 17 30 27 0<br />

appezzamento 5sp 0 0 33 32 0 0<br />

appezzamento 6sp 0 0 34 33 0 0<br />

appezzamento 7sp 0 0 27 27 0 0<br />

appezzamento 8sp 0 0 147 143 0 0<br />

appezzamento 9sp 0 0 89 87 0 0<br />

approvigionamenti<br />

esterni 468 496 0 0 0 0<br />

Il numero di rimorchi in ingresso e in uscita dagli appezzamenti è ottenuto dividendo la quantità di digestato restituito e di biomassa<br />

prodotta in ciascun appezzamento per la portata specifica dei mezzi impiegati per il trasporto dei materiali (15 t per i carri-botte<br />

spandiliquami, 10 t per i carri spandiletame usati per lo spandimento della frazione solida e 12 t per i carri di trasporto trinciato), i<br />

valori sono arrotondati all’unità poiché, anche se per esigenze specifiche di un determinato appezzamento uno dei rimorchi si muove<br />

senza aver raggiunto la piena portata di carico, l’effetto ai fini del calcolo dell’influenza sul traffico non cambia. In verde aree che<br />

non generano traffico su strada pubblica<br />

Via San Nicolò di Villola,1 40127 Bologna<br />

Tel +39 051 6333050 / +39 051 6333053 fax +39 051 511186<br />

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35


Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

Numero di rimorchi e finestre temporali di circolazione nel corso dell’anno nei singoli appezzamenti<br />

digestato in ingresso numero di rimorchi<br />

biomassa in uscita numero di rimorchi<br />

chiarificato + frazione solida<br />

2012 2013 2012 2013<br />

appezzamento num mese num mese num mese num mese<br />

appezzamento 1A<br />

appezzamento 1B+C<br />

appezzamento 2<br />

appezzamento 3<br />

appezzamento 4<br />

299 maggio 436 settembre 137 febbraio 187 marzo<br />

293 ottobre - - 137 maggio 199 marzo<br />

62 settembre 42 maggio 22 marzo 20 febbraio<br />

0 - 42 ottobre 35 marzo 20 maggio<br />

47 settembre 32 maggio 17 marzo 15 febbraio<br />

0 - 32 ottobre 26 marzo 15 maggio<br />

199 settembre 137 maggio 72 marzo 62 febbraio<br />

0 - 134 ottobre 111 marzo 62 maggio<br />

49 settembre 33 maggio 17 marzo 15 febbraio<br />

0 - 33 ottobre 27 marzo 15 maggio<br />

appezzamento 5sp 0 - 0 - 33 maggio 32 febbraio<br />

appezzamento 6sp. 0 - 0 - 34 marzo 33 marzo<br />

appezzamento 7sp. 0 - 0 - 27 marzo 27 marzo<br />

appezzamento 8sp 0 - 0 - 147 marzo 143 marzo<br />

appezzamento 9sp 0 - 0 - 89 marzo 87 marzo<br />

approvvigionamenti<br />

esterni<br />

35 maggio 89 maggio 0 - 0 -<br />

408 settembre 332 settembre 0 - 0 -<br />

41 ottobre 94 ottobre 0 - 0 -<br />

I valori per sorgo e triticale sono ottenuti per ripartizione proporzionale dei dati esposti nella tabella precedente, sulla base delle quote di spandimento esplicitate nei PUA e sulle rese per ettaro attese<br />

delle diverse biomasse, per le altre colture i valori non vengono suddivisi. In verde le aree che non generano traffico su strada pubblica . NB per gli appezzamenti in cui si notano due spandimenti nel<br />

mese di marzo i periodi di spandimento si susseguono nel tempo e non si sovrappongono (spandimento di frazione palabile a inizio mese e chiarificato nella seconda metà del mese)<br />

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36


Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

Carico giornaliero di rimorchi agricoli in circolazione nelle finestre temporali di riferimento nei diversi appezzamenti, giorni di durata del flusso all’interno della<br />

finestra temporale.<br />

digestato in ingresso numero di rimorchi/giorno<br />

biomassa in uscita numero di rimorchi/giorno<br />

chiarificato + frazione solida<br />

2012 2013 2012 2013<br />

appezzamento n./giorno giorni mese n./giorno giorni mese n./giorno giorni mese n./giorno giorni mese<br />

appezzamento 1A<br />

appezzamento 1B+C<br />

appezzamento 2<br />

appezzamento 3<br />

appezzamento 4<br />

20 15 maggio 29 15 settembre 15 15 febbraio 12 15 marzo<br />

20 15 ottobre - - - 15 4 maggio 13 15 marzo<br />

10 6 settembre 15 3 maggio 11 2 marzo 10 2 febbraio<br />

0 0 - 15 3 ottobre 12 3 marzo 10 2 maggio<br />

10 5 settembre 15 2 maggio 17 1 marzo 15 1 febbraio<br />

0 0 - 15 2 ottobre 13 2 marzo 15 1 maggio<br />

13 15 settembre 15 9 maggio 15 5 marzo 15 4 febbraio<br />

0 0 - 15 9 ottobre 16 7 marzo 15 4 maggio<br />

10 5 settembre 16 2 maggio 17 1 marzo 15 1 febbraio<br />

0 0 - 16 2 ottobre 14 2 marzo 15 1 maggio<br />

appezzamento 5sp 0 0 - 0 0 - 16 2 maggio 16 2 febbraio<br />

appezzamento 6sp. 0 0 - 0 0 - 12 3 marzo 16 2 marzo<br />

appezzamento 7sp. 0 0 - 0 0 - 15 2 marzo 15 2 marzo<br />

appezzamento 8sp 0 0 - 0 0 - 10 15 marzo 10 15 marzo<br />

appezzamento 9sp 0 0 - 0 0 - 10 9 marzo 10 9 marzo<br />

approvvigionamenti<br />

esterni<br />

7 5 maggio 7 13 maggio - - - - - -<br />

20 20 settembre 17 20 settembre - - - - - -<br />

7 6 ottobre 7 14 ottobre - - - - - -<br />

Si considera un minimo di 10 trasporti al giorno, espletabili da una singola macchina, da e verso gli appezzamenti nei periodi di attività. Un numero di trasporti maggiori (utilizzando più di un rimorchio<br />

per appezzamento) viene ipotizzato, laddove le quantità di materiale da trasportare lo richiedano, per permettere la conclusione delle operazioni di raccolta/spandimento in finestre temporali non<br />

superiori ai 15 giorni, per ovvie ragioni di carattere agronomico. Laddove ovviamente siano sufficienti meno di 10 trasporti per completare le operazioni in un singolo giorno su un appezzamento viene<br />

indicato un numero inferiore. In verde le are che non generano traffico su strada pubblica. NB per gli appezzamenti in cui si notano due spandimenti nel mese di marzo i periodi di spandimento si<br />

susseguono nel tempo e non si sovrappongono (spandimento di frazione palabile a inizio mese e chiarificato nella seconda metà del mese)<br />

Via San Nicolò di Villola,1 40127 Bologna<br />

Tel +39 051 6333050 / +39 051 6333053 fax +39 051 511186<br />

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Relazione Agronomica – Caldogno Biogas S.A.R.L.<br />

ALLEGATO 6 – CONTRATTI<br />

Di seguito vengono riportati i seguenti contratti:<br />

- contratti di affitto;<br />

- contratti di spandimento;<br />

- contratto preliminare di compravendita del fondo agricolo, senza sovrastanti fabbricati, sito nel COMUNE DI MIGLIARINO – catasto terreni al foglio 37<br />

mappale 103.<br />

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