allegato g - relazione strutturale

COMUNE DI MIGLIARINO
COSTRUZIONE DI IMPIANTO BIOGAS
DELLA POTENZA DI 999 KW
IN MIGLIARINO (FE)
PROPRIETA' :
CALDOGNO S.A.R.L.
VIA BUSSOLENGO, 8/c - 37066 SOMMACAMPAGNA (VR)
DATA :
19/12/2011
AGGIORNAMENTI :
ELABORATO :
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE
REDATTA AI SENSI
DELL'ART. 10, COMMA 3, LETTERA b
DELLA L.R. n.19/2008
ALLEGATO :
G
TECNOLOGIA IMPIANTISTICA :
Wir geben Gas. EnviTec Biogas.
EnviTec Biogas AG
Boschstr. 2 - 48369 Saerbeck
T +49 25 74 / 88 88-0
F +49 25 74 / 88 88-800
E info@envitec-biogas.com
W www.envitec-biogas.com
EnviTec Biogas Italia srl
via Bussolengo, 8c
37066 Sommacampagna (VR)
PROGETTO :
ING. FRANCO MANTERO
VIALE CAVOUR, 147 - 44100 FERRARA
TEL. 0532 210590 - FAX 0532 247779
E-MAIL: mantero@manteroingegneria.it
DOTT. MAURO BRUNI
VIA SAN NICOLO' DI VILLOLA, 1 BOLOGNA
TEL. 051 6333050 - FAX 051 511186
E-MAIL: mbruni@areteonline.net
COLLABORATORI :
ING. M. BENAZZI
P.I. G. SOAVI
STRUTTURE
IMPIANTI ELETTRICI
DOTT. L. GRUPPIONI
ING. F. MOLES
ASPETTI AGRONOMICI
ASPETTI AMBIENTALI
DOTT. M. PLAZZI
VV F
ING.
P. CARANI
SICUREZZA
ING.
G. BERTASI
ASSISTENTE D.L.

PREMESSA ................................................................................................................................................................... 2
ESTREMI DEL COMMITTENTE .............................................................................................................................. 2
PROGETTISTA ARCHITETTONICO ......................................................................................................................... 2
PROGETTISTA STRUTTURALE .............................................................................................................................. 2
DOCUMENTI TECNICI APPLICATIVI: ..................................................................................................................... 2
RISULTANZE DELLE INDAGINI GEOLOGICHE CONDOTTE: ...................................................................................... 2
VITA NOMINALE E CLASSE D’USO DELLA COSTRUZIONE: ..................................................................................... 4
TIPOLOGIE STRUTTURALI ADOTTATE ................................................................................................................... 5
MATERIALI ADOTTATI........................................................................................................................................ 10
FATTORI DI STRUTTURA ADOTTATI NELL’ANALISI SISMICA E VARIE ................................................................... 10
NORMATIVA DI RIFERIMENTO REGIONALE ....................................................................................................... 11
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 1 di 12

Premessa
La presente relazione tecnica è redatta ai sensi dell’art. 10, comma 3, lettera b) della L.R. n. 19 del
2008, a corredo della domanda per il rilascio del permesso di costruire connesso con la costruzione
di un impianto biogas della potenza di 999 KW da realizzarsi nel comune di Migliarino (Ferrara),
via San Vitale (rif. catastali foglio 37, mappale 103) per conto della ditta Caldogno Biogas s.a.r.l.
con sede in Sommacampagna (VR), via Bussolengo n. 8/C, al fine di assicurare che nella redazione
del progetto architettonico si sia tenuto conto delle esigenze legate alla riduzione del rischio
sismico, fermo restando che l’avvio e la realizzazione dei lavori restano in ogni caso subordinati
alla denuncia di deposito del progetto esecutivo riguardante le strutture.
Di seguito si riportano le informazioni minime che illustrano le modalità con cui si sono definite le
soluzioni strutturali connesse con il progetto architettonico e degli impianti per le costruzioni
previste; in particolare:
Estremi del Committente: Caldogno Biogas, s.a.r.l., via Bussolengo n. 8/C – 37066
Sommacampagna (VR);
Progettista architettonico: dott. Ing. Franco Mantero, con studio in Ferrara viale Cavour;
Progettista strutturale: dott. Ing. Marco Benazzi, con studio in Ferrara via del Mulinetto n.
35;
Documenti tecnici applicativi:
o UNI EN 1998-4. Dicembre 2006, “Progettazione delle strutture per la resistenza
sismica - Parte 4: Silos, serbatoi e condotte” Eurocodice 8;
o CNR-DT 207-2008, “Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del
vento sulle costruzioni”;
Risultanze delle indagini geologiche condotte: nell’area sono state eseguite
preliminarmente due prove penetrometriche statiche spinte fino a -30,00 metri da quota
piano campagna, i cui risultati sono riassunti nella relazione “Modellazione geologica e
geotecnica” a firma Dott. Geol. Thomas Veronese, datata 07 ottobre 2011.
Le risultanze delle indagini condotte riportati nella relazione sopra richiamata, portano a
classificare il suolo appartenente alla classe C con valore della velocità media delle onde di
taglio V s30 compresa tra 191÷202 m/sec; il livello della falda rilevata si trova a -3,20 metri
da quota piano campagna, alla data di esecuzione delle prove (22.09.2011).
Dal punto di vista del fenomeno legato alla liquefazione del terreno, sempre dalla relazione
redatta dal geologo, i terreni indagati risultano non liquefacibili, così come dalle verifiche
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condotte si esclude la possibilità di cedimenti post sismici:
Planimetria generale con ubicazione prove CPT eseguite
Posizionamento prove CPT eseguite rispetto planimetria impianto
I parametri geotecnici medi per strati pseudomogenei rilevati con le due prove
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penetrometriche statiche condotte e riportati nella relazione geologico-geotecnica
preliminare sono i seguenti (è risultata una buona omogeneità stratigrafica):
Dalle risultanze preliminari riportate nella relazione geologico-geotecnica si evidenzia come
per l’entità dei carichi d’esercizio caratteristici considerati in assenza di pali di fondazione,
ossia ipotizzando fondazioni di tipo superficiale (platee) per i serbatoi, si stimano cedimenti
assoluti al centro delle fondazioni circolari prossimi ai dieci centimetri, e cedimenti
differenziali intorno ai cinque centimetri, rispetto ai bordi. Se tali valori possono risultare
compatibili con i collegamenti impiantistici, eventualmente realizzati mediante connessioni
flessibili, è ipotizzabile di adottare fondazioni di tipo superficiale, impostate a circa -1,50
metri da quota piano campagna. In fase di progettazione esecutiva si potranno meglio
valutare questi aspetti, connessi con la tipologia di fondazione più opportuna, anche in
relazione ai tempi e costi connessi con gli interventi previsti, eventualmente suffragati da
indagini integrative sui terreni.
Vita nominale e classe d’uso della costruzione: considerata la natura e l’utilizzo delle strutture
oggetto della presente relazione tecnica, si assume la vita nominale V N pari a 50 anni, secondo
la tabella 2.4.I riportata al punto 2.4.1 del D.M. 14/01/2008.
La classe d’uso assunta è la classe I, considerata la presenza solo occasionale delle persone e
la natura delle costruzioni previste per la realizzazione dell’impianto; pertanto sulla base
delle ipotesi precedenti, il periodo di riferimento V R utilizzato per le azioni sismiche sulle
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costruzioni è pari a 35 anni.
Tipologie strutturali adottate: l’impianto previsto dal punto di vista strutturale è
caratterizzato sostanzialmente dai seguenti elementi principali:
o Trincee di raccolta e conservazione dell’insilato (estensione utile 5160 m 2 – altezza
muri di contenimento in c.a. fuori terra circa 4,10 metri), di dimensioni in pianta pari
a 30,00 metri per 86,00 metri, realizzate mediante tre pareti di contenimento in c.a.
in opera o prefabbricate in c.a.v., di altezza massima fuori terra pari a quattro metri,
impostate su fondazioni nastriformi in c.a. in opera e dotate internamente di
pavimentazione flessibile impostata su terreno trattato in sito a calce:
o Locale tecnico, sede del cogeneratore e relativa sala di controllo direttamente
collegato alle trincee di raccolta per la miscelazione del materiale, di dimensioni in
pianta pari a 15,40 metri per 22,70 metri e altezza massima fuori terra pari a circa
7,40 metri, realizzato o con struttura portante in cemento armato oppure in muratura
armata:
o Cabina ENEL sede del trasformatore e dei quadri elettrici, prefabbricata, esterna
all’area di proprietà, nella zona individuata nella tavola 2 – Planimetria generale
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o Serbatoi cilindrici del fermentatore e del postfermentatore (diametro interno 26,10
metri – altezza pareti 6,00 metri), realizzato con pareti prefabbricate in c.a.p. e
fondazione in c.a. in opera superficiale circolare di diametro pari a 27,45 metri e
spessore pari a 45 centimentri, impostata a -1,00 metri rispetto alla quota della
pavimentazione circostante:
o Serbatoi cilindrici di raccolta del digestato (diametro interno 29,48 metri – altezza
pareti 6,00 metri), realizzato con pareti prefabbricate in c.a.p. e fondazione in c.a. in
opera superficiale circolare di diametro pari a 30,80 metri e spessore pari a 45
centimentri, impostata a -1,00 metri rispetto alla quota della pavimentazione
circostante:
o Piazzola coperta di stoccaggio del residuo solido, con fondazione superficiale e pareti
longitudinali in c.a. in opera di altezza fuori terra pari a 2,50 metri e copertura con
struttura portante metallica, di dimensioni in pianta pari a circa 30,00 metri per 14,10
metri ed altezza utile pari a sei metri:
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o Serbatoio intermedio del residuo in polietilene, a sezione circolare, diametro esterno
pari a 2,00 metri e altezza fuori terra massima pari a 5,12 metri (dimensioni
indicative in base alla disponibilità del fornitore), impostato su fondazione circolare
in c.a. in opera:
o Serbatoio intermedio dell’effluente in polietilene, a sezione circolare, diametro
esterno pari a 3,20 metri e altezza fuori terra massima pari a 2,20 metri (dimensioni
indicative in base alla disponibilità del fornitore), impostato su fondazione circolare
in c.a. in opera:
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Distribuzione planimetrica generale impianto
Particolare schema recizione metallica e fosso di scolo e invaso
Per le pareti prefabbricate dei serbatoi in c.a., la sezione schematica tipo del singolo
pannello risulta la seguente:
Sezione orizzontale tipica pannello prefabbricato pareti digestore
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Sezione verticale tipica pannello prefabbricato pareti digestore
Lo studio delle azioni sulla struttura del digestore è condotto secondo le indicazioni
contenute nella norma UNI EN 1998-4, dicembre 2006, tenuto conto della sismicità del sito,
sia per quanto riguarda le pareti verticali prefabbricate che per il complesso platea+pareti,
sempre nel rispetto delle indicazioni previste dalla normativa alla base del progetto
rappresentata dal D.M. 14/01/2008, adottando un fattore di struttura unitario con analisi in
campo elastico.
Per i serbatoi cilindrici, si prevede in generale il ricorso a soluzioni di fondazione di tipo
superficiale, da valutarsi in modo più approfondito in sede di progettazione esecutiva delle
strutture in relazione alla entità dei cedimenti ammissibili con le dotazioni impiantistiche,
nei punti di raccordo.
In merito al locale tecnico sede del cogeneratore si prevede il ricorso ad una soluzione con
struttura portante realizzata con elementi in c.a. oppure in muratura armata e solaio di
copertura o a struttura portante di legno oppure in laterocemento, con le porzioni interrate
realizzate interamente in pareti di c.a., con fondazione in c.a. del tipo a platea e reticolo di
travi in c.a., impostate alle quote previste in progetto e riportate negli elaborati architettonici
allegati alla presente relazione.
Per le trincee di raccolta e conservazione dell’insilato, si prevede il ricorso a pareti di
contenimento verticale realizzate o con elementi prefabbricati realizzate in c.a.v., di altezza
pari a 4,00 metri oppure interamente in c.a. in opera, vincolate alla base su travi di
fondazione nastriformi impostate indicativamente a -0,50 metri da quota piano campagna, e
pavimentazione interna di tipo flessibile considerato l’entità dei cedimenti attesi e la loro
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distribuzione in pianta.
Materiali adottati: in relazione alla natura delle opere previste, per le strutture in
calcestruzzo in opera a diretto contatto con il terreno si prevede l’impiego di calcestruzzo
strutturale a prestazione garantita in classe di resistenza minima C25/30 (R ck ≥30 N/mm 2 ), in
classe di esposizione minima XC2 e ricoprimento nominale minimo pari a 4 cm, al fine di
preservare il più possibile le armatura da fenomeni corrosivi e limitare gli interventi di
manutenzione futuri su tali elementi. Per le strutture di fondazione dei serbatoi cilindrici
direttamente a contatto con il materiale liquido dell’insilato opportunamente miscelato si
prevede il ricorso a calcestruzzo strutturale a resistenza garantita in classe di resistenza
minima C35/45 (R ck ≥45 N/mm 2 ) in classe di esposizione XA3, con impiego di cementi
resistenti ai solfati, secondo quanto richiamato dalla norma UNI UNI 11104, o in alternativa
calcestruzzo strutturale a resistenza garantita in classe di resistenza minima C30/37 (R ck ≥37
N/mm 2 ) in classe di esposizione XA1-XC2 opportunamente protetto sul lato interno.
Le pareti in c.a.v. precompresse dei serbatoi cilindrici del digestore saranno invece realizzate
con calcestruzzo in classe di resistenza C35/45 wu (R ck ≥45 N/mm 2 ), accostate le une contro
le altre con giunti a tenuta idraulica.
L’acciaio da cemento armato sarà del tipo B450C saldabile, conforme alle prescrizioni del
D.M. 14 gennaio 2008.
Per le eventuali strutture metalliche si prevede l’utilizzo di acciai a uso strutturale (acciaio
S235 o superiore) protetti con zincatura e/o successiva verniciatura di protezione, al fine di
ridurre al minimo gli interventi di manutenzione futuri, in conformità a quanto previsto dal
D.M. 14 gennaio 2008.
Fattori di struttura adottati nell’analisi sismica e varie: per le strutture in opera dei serbatoi
circolari dei fermentatori e di stoccaggio, il calcolo sarà impostata mediante analisi elastica
lineare adottando un fattore di struttura unitario, così come previsto dalla norma di
riferimento seguita (UNI EN 1998-4. Dicembre 2006), ma sulla base della sismicità e dei
parametri spettrali definiti dal D.M. 14 gennaio 2008 per il sito su cui sorgerà la costruzione.
Per l’edificio tecnico, se realizzato con struttura portante in muratura armata l’analisi sarà
condotta in campo non lineare, attraverso il ricorso ad una analisi di tipo push-over,
mediante un programma di calcolo specifico per tale tipologia di strutture (TRE MURI
distribuito da STADATA – Torino), essendo l’analisi statica equivalente o modale del tutto
inadeguata in questi casi, fermo restando il rispetto della normativa prevista per soli carichi
verticali e per le verifiche per le azioni fuori dal piano per le pareti di muratura portanti.
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In generale valgono le disposizioni contenute nella normativa di riferimento adottata (D.M.
14 gennaio 2008); se realizzato con struttura portante in c.a., l’analisi sarà quella modale
mediante spettro di risposta, con adozione di fattore di struttura in accordo a quanto previsto
dalla normativa cogente adottata in progetto.
Per le opere a struttura portante metallica, l’analisi sarà quella modale mediante spettro di
risposta, con adozione di fattore di struttura unitario, in accordo a quanto previsto dalla
normativa cogente adottata in progetto.
Normativa di riferimento regionale: la progettazione viene condotta in accordo a quanto
previsto dalla L.R. Emilia Romagna n. 19 del 2008, ai sensi dell’articolo 10 e in
particolare:
1. per tutte le opere che NON hanno rilevanza strutturale, ai sensi dell’art. 9 comma 3 e
4 della L.R. n. 19/2008, si allegheranno prima dell’inizio dei lavori gli elaborati
necessari a dimostrare la ricorrenza delle caratteristiche e dei requisiti indicati negli
elenchi A e B dell’allegato 1 della D.G.R. n. 687/2011 e che per tali interventi (privi
di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici) saranno sempre rispettate sia le
prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale ed
urbanistica che la normativa tecnica allegata al D.M. 14 gennaio 2008 (recinzione
perimetrale senza funzione di contenimento del terreno, con rete – punto A.4.1.
D.G.R. n. 687/2011; invaso di stoccaggio del digestato - punto A.2.2. D.G.R. n.
687/2011; torcia – punto A.7 D.G.R. n. 687/2011);
2. per tutte le opere che hanno rilevanza strutturale, saranno sempre rispettate (artt. 12,
comma 1, e 13, comma 1, della l.R. n. 19/2008) le prescrizioni sismiche contenute
negli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica, nonché la normativa
tecnica allegata al D.M. 14 gennaio 2008 oltre che la congruità tra il progetto
esecutivo riguardante le strutture e quello architettonico, così come indicato nella
dichiarazione di asseverazione allegata alla presente relazione tecnica, a firma
congiunta del progettista architettonico e del progettista strutturale.
3. Prima dell’inizio dei lavori si provvederà a consegnare nella DENUNCIA DI INIZIO
LAVORI tutta la documentazione prevista in base al DPR 380 per le opere in
cemento armato e metalliche, così come previsto dalla normativa attualmente vigente
oltre alla asseverazione di conformità e congruità ai sensi dell’art. 12, comma 1, e
art. 13, comma 1,della L.R. n. 19/2008.
Si allega alla presente relazione il “Modello di asseverazione di conformità e congruità (Sismica -
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 11 di 12

Modulo E)” del Comune di Migliarino, firmata da progettista architettonico e progettista strutturale.
Ferrara, lì 21/12/2011
Il progettista delle strutture in opera
Ing. MARCO BENAZZI
________________________
RELAZIONE TECNICO-STRUTTURALE REDATTA AI SENSI ART.10 COMMA 3 LETTERA b L.R. n.19/2008 Pagina 12 di 12

COMUNE DI MIGLIARINO
Piazza della Repubblica 1 – 44027 Migliarino (FE)
SISMICA - Modulo E
AL COMUNE DI MIGLIARINO
Sportello Unico per l’Edilizia (S.U.E.)
ASSEVERAZIONE di CONFORMITÀ e CONGRUITA’ (*)
da allegare alla istanza di autorizzazione sismica o alla denuncia di deposito del
progetto esecutivo riguardante le strutture
(art. 12, comma 1, e art. 13, comma 1,della L.R. n. 19/2008)
OGGETTO: Allegato alla presentazione del progetto esecutivo riguardante le strutture per (1)
NUOVA COSTRUZIONE IMPIANTO DI PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA DA BIOGAS
CON POTENZA PARI A 999 kW
UBICAZIONE DELL’INTERVENTO:
Località
MIGLIARINO
Via SAN VITALE n.
Catasto Terreni del Comune di Migliarino
Catasto Fabbricati del Comune di Migliarino
al Foglio 37 Mapp. 103 Sub.
I sottoscritti:
COGNOME MANTERO NOME FRANCO
nato/a RECCO (GE) il 02/12/1952 Codice fiscale MNTFNC52T02H212U
residente in FERRARA C.A.P. 44123
Via PRINELLA n. 48
Tel. 0532 210590 Cell. Fax 0532 247779
E-mail
mantero@manteroingegneria.it
iscritto all’Albo/Ordine
INGEGNERI
della Provincia di FERRARA al n. 738
nella sua qualità di Progettista architettonico dell’intero intervento
COGNOME BENAZZI NOME MARCO
nato/a OCCHIOBELLO (RO) il 18/03/1968 Codice fiscale BNZMRC68C18F994U
residente in FERRARA C.A.P. 44123
Via MIGLIARI n. 11
Tel. 0532 765117 Cell. Fax 0532 769513
E-mail
benazzi@mezzadringegneria.it
iscritto all’Albo/Ordine
INGEGNERI
della Provincia di FERRARA al n. 1607
nella sua qualità di Progettista strutturale dell’intero intervento
Mod-014_Modulo_E_asseverazione conformità e congruità_Agg-GIU-2010.doc Pagina 1 di 2

ASSEVERANO
ai sensi dell'art. 481 Titolo VII del Codice di Procedura Penale, ciascuno per la parte di competenza:
la conformità alle prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;
la conformità alla normativa tecnica allegata al D.M. 14 gennaio 2008;
ovvero (2)
ai sensi dell’art.20 (Regime transitorio per l'operatività della revisione delle norme tecniche per le costruzioni)
del D.L. 31 dicembre 2007, n. 248, convertito con modificazioni dalla L. 28 febbraio 2008 n. 31, alla normativa
previgente sulla medesima materia, sotto indicata:
D.M. 14 settembre 2005
DD.MM. 20 novembre 1987, 3 dicembre 1987, 11 marzo 1988, 4 maggio 1990, 9 gennaio 1996 e
16 gennaio 1996.
la congruità tra il progetto esecutivo riguardante le strutture e quello architettonico allegato:
.
alla Denuncia di Inizia Attività (D.I.A.) presentata in data n° prot.
alla richiesta di Permesso di Costruire presentato in data n° prot.
al Permesso di Costruire rilasciato in data n° prot.
IL PROGETTISTA ARCHITETTONICO
IL PROGETTISTA STRUTTURALE
_______________________________
(timbro e firma)
_______________________________
(timbro e firma)
(*) Il presente modulo è da presentare nei casi in cui l’istanza di autorizzazione sismica o la denuncia di deposito del
progetto esecutivo riguardante le strutture, non sia contestuale alla richiesta di titolo edilizio, ai sensi dell’art.10,
comma 3, lettera a), della L.R. n. 19/2008.
(1) Specificare la tipologia di intervento: nuova costruzione, adeguamento, miglioramento, riparazione o intervento locale.
(2) nelle circostanze di cui all’art.64, comma 7, della L.R. n. 6/2009, relativamente agli interventi edilizi per i quali
entro la data del 30 giugno 2009 sia stata presentata al Comune, D.I.A. o domanda di rilascio del P.d.C.,
nell’osservanza di quanto disposto dalla L.R. n. 19/2008,
Pagina 2 di 2