Terra Trentina - Ufficio Stampa - Provincia autonoma di Trento

Terra Trentina - Ufficio Stampa - Provincia autonoma di Trento Terra Trentina - Ufficio Stampa - Provincia autonoma di Trento

ufficiostampa.provincia.tn.it
from ufficiostampa.provincia.tn.it More from this publisher
23.02.2015 Views

NOTIZIE azione di impresa concorrono a trasferire la conoscenza in valore economico». L’attenzione più alta verrà dedicata alla formazione sia a livello di scuola superiore che per l’università (scuole superiori di dottorato, corsi di laurea, master). Le strutture relative a questo sviluppo sono in parte già in costruzione. «L’Istituto Agrario in questo ultimo decennio – spiega Giovanni Gius – è cresciuto molto in termini di risorse, attività e notorietà sia in ambito nazionale che internazionale. Questo è stato reso possibile grazie al qualificato apporto di quanti con passione lavorano a San Michele, grazie all’operato di un consiglio di amministrazione che ha svolto con atti condivisi i propri compiti di indirizzo, programmazione e controllo e, non ultimo, grazie al sostegno finanziario della Provincia autonoma di Trento, che ha accompagnato l’ente in questi anni non facendo mancare stimoli e risorse. Una crescita importante, senza però mai dimenticare le proprie origini e quindi la necessità di mantenere un forte collegamento con il territorio e con la società trentina, per dare risposte A sinistra, il nuovo presidente Francesco Salamini; a destra Giovanni Gius concrete alle esigenze di sviluppo di un’agricoltura di qualità, attuata in un contesto ambientale difficile e delicato. Il giusto equilibrio fra tradizione ed innovazione, fra passato e futuro, è stato uno dei più importanti criteri che hanno consentito la crescita di San Michele fino a farlo divenire un consolidato punto di riferimento a livello locale e nazionale». TERRA TRENTINA 9/2009 42

Le due facce del vino Da killer del fegato ad elisir di giovinezza? CIBO E SALUTE Prof. Carmelo Bruno Già insegnante di chimica (ITI Buonarroti – Trento) È certamente vero che l’abuso dell’alcool è una piaga mondiale e che l’Organizzazione mondiale della sanità ha più volte lanciato l’allarme sui danni prodotti dall’alcool, ma è anche vero che una gran quantità di studi scientifici confermano che un uso moderato del vino può apportare molti benefici alla salute, ed è su questi che vogliamo discutere, a partire dall’influenza sulla lunghezza della vita. Facciamo riferimento ad un importante studio pubblicato quest’anno sul British Medical Journal. Si tratta di uno studio enorme che ha coinvolto circa 23.000 persone, che non presentavano problemi di cancro, malattie coronariche e diabete. Tali persone sono state seguite per 8.5 anni. La considerazione da cui sono partiti i ricercatori è la seguente: è stato dimostrato da parte di molti studi che la dieta mediterranea fa bene alla salute, Ma tra gli alimenti che la compongono quali sono i più salutari? Saranno più utili i vegetali o il pesce? Il vino o l’olio d’oliva? La frutta o i cereali? Sono stati presi in esame nove alimenti tipici della dieta mediterranea: verdura, frutta, legumi, alcool, latte e derivati, carne, pesce, olio di oliva, cereali. I ricercatori hanno valutato se c’era un’associazione inversa tra questi alimenti e tutte le cause di mortalità. Prendendo in considerazione il consumo di tali alimenti, si è calcolata l’aderenza alla dieta mediterranea da parte delle persone, assegnando un valore uno alle persone che consumavano grandi quantità di alimenti probabilmente benefici (ad esempio frutta e verdura) e un valore zero alle persone che ne consumavano piccole quantità. Al contrario si assegnava il valore uno alle persone che facevano scarso uso di alimenti senza effetti benefici(ad esempio carne e prodotti lattiero-caseari) e valore zero a quelli che ne abusavano. Per l’alcool (etanolo) si è dato il valore uno alle persone che consumavano da 10 gr a 50 gr al giorno (da meno di 100 ml a 400 ml di vino) e valore zero per chi consumava quantità di alcool troppo basse (al di sotto di 10 gr al giorno per gli uomini) o troppo alte (maggiori di 50 gr al giorno per gli uomini). Per le donne le quantità di alcool erano ridotte da 5 gr a 25 gr al giorno. Perciò, il punteggio totale poteva andare da zero (minima aderenza alla tradizionale dieta mediterranea) a nove (massima aderenza). Si è valutato il contributo di ciascuno dei nove componenti della dieta mediterranea mettendolo in relazione inversa con tutte le cause di mortalità, cioè a dire quanto più alto è il punteggio, tanto maggiore è l’aderenza alla dieta mediterranea e tanto minore è la mortalità. Dopo 8.5 anni di sperimentazione, c’erano stati 650 morti tra i 12.000 partecipanti che avevano un basso punteggio (tra zero e quattro) e 423 morti tra i 10.000 partecipanti con un alto punteggio (da 5 in su). Si è visto che un aumento di due punti, ottenibile con un cambio realistico della dieta, è associato con una diminuzione della mortalità del 14%. Quali sono i componenti della dieta maggiormente responsabili degli effetti benefici? Moderato consumo di alcool (dà il contributo maggiore agli effetti salutari, con una diminuzione di mortalità del 24%), basso consumo di carne e derivati (diminuzione della mortalità del 17%), forte presenza di vegetali (diminuzione della mortalità del 16%), elevato apporto di acidi grassi monoinsaturi che abbondano nell’olio di oliva, alto consumo di frutta, elevato consumo di legumi (ciascuno di essi diminuisce la mortalità del 10%). Invece appare minimo il contributo salutare di cereali, latte e derivati, pesce. In sostanza, l’alto consumo di pesce, l’alto consumo di cereali, il basso consumo di prodotti TERRA TRENTINA 9/2009 43

NOTIZIE<br />

azione <strong>di</strong> impresa concorrono a<br />

trasferire la conoscenza in valore<br />

economico». L’attenzione più<br />

alta verrà de<strong>di</strong>cata alla formazione<br />

sia a livello <strong>di</strong> scuola superiore<br />

che per l’università (scuole<br />

superiori <strong>di</strong> dottorato, corsi <strong>di</strong><br />

laurea, master). Le strutture relative<br />

a questo sviluppo sono in<br />

parte già in costruzione.<br />

«L’Istituto Agrario in questo ultimo<br />

decennio – spiega Giovanni<br />

Gius – è cresciuto molto<br />

in termini <strong>di</strong> risorse, attività e<br />

notorietà sia in ambito nazionale<br />

che internazionale. Questo<br />

è stato reso possibile grazie al<br />

qualificato apporto <strong>di</strong> quanti<br />

con passione lavorano a San<br />

Michele, grazie all’operato <strong>di</strong><br />

un consiglio <strong>di</strong> amministrazione<br />

che ha svolto con atti con<strong>di</strong>visi i<br />

propri compiti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo, programmazione<br />

e controllo e, non<br />

ultimo, grazie al sostegno finanziario<br />

della <strong>Provincia</strong> <strong>autonoma</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Trento</strong>, che ha accompagnato<br />

l’ente in questi anni non facendo<br />

mancare stimoli e risorse.<br />

Una crescita importante, senza<br />

però mai <strong>di</strong>menticare le proprie<br />

origini e quin<strong>di</strong> la necessità <strong>di</strong><br />

mantenere un forte collegamento<br />

con il territorio e con la società<br />

trentina, per dare risposte<br />

A sinistra,<br />

il nuovo<br />

presidente<br />

Francesco<br />

Salamini;<br />

a destra<br />

Giovanni Gius<br />

concrete alle esigenze <strong>di</strong> sviluppo<br />

<strong>di</strong> un’agricoltura <strong>di</strong> qualità,<br />

attuata in un contesto ambientale<br />

<strong>di</strong>fficile e delicato. Il giusto<br />

equilibrio fra tra<strong>di</strong>zione ed innovazione,<br />

fra passato e futuro,<br />

è stato uno dei più importanti<br />

criteri che hanno consentito<br />

la crescita <strong>di</strong> San Michele fino<br />

a farlo <strong>di</strong>venire un consolidato<br />

punto <strong>di</strong> riferimento a livello locale<br />

e nazionale».<br />

TERRA TRENTINA 9/2009<br />

42

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!