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Terra Trentina - Ufficio Stampa - Provincia autonoma di Trento

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Notizie dalla<br />

Fondazione Edmund Mach<br />

Istituto Agrario <strong>di</strong> S. Michele all’A<strong>di</strong>ge<br />

NOTIZIE<br />

a cura <strong>di</strong> Silvia Ceschini<br />

Uffi cio <strong>Stampa</strong><br />

eCoLoGIa deLLe aCQUe, premIaTo<br />

rICerCaTore dI San mICHeLe<br />

Si chiama Domenico D’Alelio ed è un ricercatore<br />

dell’Istituto Agrario <strong>di</strong> San Michele all’A<strong>di</strong>ge uno<br />

dei quattro migliori giovani ricercatori italiani nelle<br />

scienze ecologiche per l’anno 2009. In questi giorni,<br />

a Bolzano, nell’ambito del 19esimo congresso nazionale,<br />

la Società Italiana <strong>di</strong> Ecologia gli ha conferito il<br />

premio “Roberto Marchetti”.<br />

D’Alelio, classe 1976, lavora al programma biocomplessità<br />

e <strong>di</strong>namiche degli ecosistemi del Centro<br />

ricerca e innovazione <strong>di</strong> San Michele e ha vinto<br />

l’ambito premio grazie alla relazione “Biologia <strong>di</strong> popolazione<br />

in microbi planctonici: caos, sincronie e<br />

una nuova prospettiva da una <strong>di</strong>atomea biennale”.<br />

L’argomento trattato ha riguardato uno dei para<strong>di</strong>gmi<br />

fondamentali dell’ecologia delle popolazioni naturali,<br />

ovvero la ritmicità dei cicli vitali. Si tratta della<br />

prima osservazione demografica a lungo termine su<br />

popolazioni naturali <strong>di</strong> un microorganismo, nello<br />

specifico una <strong>di</strong>atomea marina che può avere un<br />

andamento sincrono e la fase sessuale ha un ciclo<br />

strettamente biennale, in maniera del tutto simile a<br />

quanto avviene sui prati<br />

alpini nelle popolazioni<br />

<strong>di</strong> alcune piante erbacee<br />

terrestri. Il parallelo tra<br />

vette alpine e profon<strong>di</strong>tà<br />

marine e la <strong>di</strong>scussione<br />

su tendenza al caos negli<br />

ecosistemi e or<strong>di</strong>ne nelle<br />

popolazioni che li compongono,<br />

a prescindere Domenico D’Alelio<br />

dal loro livello evolutivo,<br />

hanno valso al ricercatore il prestigioso premio.<br />

Nell’ambito dell’Istituto Agrario l’attività scientifica<br />

<strong>di</strong> Domenico D’Alelio consiste nello stu<strong>di</strong>o delle <strong>di</strong>namiche<br />

evolutive che regolano le popolazioni <strong>di</strong><br />

organismi fotosintetici unicellulari (in particolare,<br />

cianobatteri d’acqua dolce). Nei prossimi anni, attraverso<br />

un approccio che integra indagini <strong>di</strong> ecofisiologia,<br />

evoluzione molecolare, storie vitali e biologia<br />

delle popolazioni, cercherà <strong>di</strong> capire quali sono i<br />

fattori critici che determinano, nei laghi sud-alpini, il<br />

crescente sviluppo <strong>di</strong> fioriture <strong>di</strong> cianobatteri tossici<br />

e potenzialmente dannosi per la salute umana.<br />

bIodIVerSITÀ In VITICoLTUra,<br />

17 nazIonI SI ConFronTano<br />

Ricercatori provenienti da 17 nazioni si sono dati appuntamento,<br />

a San Michele all’A<strong>di</strong>ge, per fare il punto<br />

sulle attività <strong>di</strong> ricerca nel settore viticolo, in particolare<br />

per creare una banca dati della bio<strong>di</strong>versità viticola<br />

al fine <strong>di</strong> garantire la conservazione dei vitigni attualmente<br />

esistenti sul pianeta. Oltre all’Italia, rappresentata<br />

dal Centro Ricerca e Innovazione dell’Istituto<br />

Agrario <strong>di</strong> San Michele all’A<strong>di</strong>ge, partecipano Austria,<br />

Azerbaidjan, Croatia, Repubblica Ceca, Cipro, Francia,<br />

Germania, Georgia, Grecia, Ungheria, Moldavia,<br />

Marocco, Portogallo, Slovacchia, Spagna e Svizzera.<br />

Lo scopo, in particolare, è creare una banca dati delle<br />

risorse genetiche della vite, in modo da permettere<br />

anche alle future generazioni <strong>di</strong> sfruttare i numerosi<br />

vitigni mantenuti nelle collezioni ampelografiche e<br />

consumare ancora le uve da tavola ed i vini pregiati<br />

geograficamente caratterizzati che qualificano il mercato<br />

nazionale ed europeo degli ultimi anni. È questo<br />

l’obiettivo principale del progetto europeo Grape-<br />

Gen, finanziato nell’ambito del programma comunitario<br />

sulla conservazione, caratterizzazione ed utilizzo<br />

delle risorse genetiche in agricoltura che, attraverso<br />

un’ottimale conservazione e caratterizzazione <strong>di</strong> queste<br />

risorse, intende promuoverne l’utilizzo e garantire<br />

TERRA TRENTINA 9/2009<br />

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