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Terra Trentina - Ufficio Stampa - Provincia autonoma di Trento

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spensabili requisiti agronomici e<br />

organolettici richiesti, hanno per<br />

prerogativa la caratteristica <strong>di</strong> essere<br />

resistenti alla ticchiolatura.<br />

Sono varietà selezionate, anche<br />

in tempi recenti, con l’intento <strong>di</strong><br />

coprire il gap qualitativo inizialmente<br />

<strong>di</strong>mostrato dalle varietà<br />

resistenti alla ticchiolatura nei<br />

confronti delle cultivar standard.<br />

Le prospettive future<br />

Le attuali selezioni <strong>di</strong> cultivar<br />

ticchiolatura – resistenti hanno<br />

<strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> poter reggere il<br />

confronto, sotto il profilo tecnico-agronomico<br />

e sensoriale, con<br />

quelle normalmente coltivate. La<br />

loro caratteristica <strong>di</strong> resistenza<br />

alla ticchiolatura <strong>di</strong>venta un elemento<br />

aggiuntivo che valorizza<br />

ulteriormente le qualità intrinseche<br />

della mela e non rappresenta<br />

il solo requisito che ne giustifichi<br />

la scelta. In definitiva i tempi<br />

sono maturi per l’inserimento<br />

delle varietà ticchiolatura resistenti<br />

nel novero delle proposte<br />

varietali per dare una valida opportunità<br />

a chi desidera rivedere<br />

l’attuale impostazione delle linee<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa fitosanitaria. Il miglioramento<br />

qualitativo delle varietà<br />

ticchiolatura-resistenti in questi<br />

ultimi anni è stato tale che alcuni<br />

autorevoli personaggi del settore<br />

(uno per tutti il prof. Sansavini<br />

– “Liste varietali fruttiferi<br />

2008”), ipotizza che in prossimo<br />

futuro tali varietà contribuiranno<br />

in maniera determinante al cambiamento<br />

dell’attuale assortimento<br />

varietale melicolo.<br />

Nel settore viticolo, particolarmente<br />

sensibile al <strong>di</strong>scorso della<br />

qualità della produzioni, in sintonia<br />

con quanto accade nel resto<br />

d’Europa, sono state introdotte<br />

nel “Registro nazionale delle varietà<br />

<strong>di</strong> vite” due nuovi vitigni,<br />

Bronner e Regent, resistenti alla<br />

peronospora. Tale crittogama<br />

considerata la principale malattia<br />

fungina che colpisce la vite<br />

Tecnici in visita alla stazione CReSO <strong>di</strong> Manta (CN)<br />

può essere paragonata, pur con<br />

i dovuti <strong>di</strong>stinguo, alla ticchiolatura<br />

del melo in relazione ai<br />

danni potenziali ed all’impegno<br />

richiesto per la <strong>di</strong>fesa. Il fatto che<br />

in un settore strettamente legato<br />

alla tipicità del prodotto ed alle<br />

tra<strong>di</strong>zione locali si siano aperte<br />

le porte a vitigni con caratteri <strong>di</strong><br />

resistenza alla più <strong>di</strong>ffusa crittogama,<br />

è da considerarsi un notevole<br />

passo in avanti nella <strong>di</strong>rezione<br />

della riduzione dell’uso dei<br />

fitofarmaci, con tutte le positive<br />

implicazioni collegate.<br />

La <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> varietà resistenti<br />

alle principali malattie, sia per il<br />

settore frutticolo come per altri<br />

settori, potrebbe essere un’efficace<br />

risposta alle legittime istanze<br />

sollevate da più parti per<br />

una reale riduzione dell’impatto<br />

ambientale che l’attività agricola<br />

comporta, consentendo una riduzione<br />

drastica dei trattamenti,<br />

specie nelle situazioni <strong>di</strong> elevata<br />

conflittualità (centri abitati, aree<br />

ricreative, strade a forte percorrenza...).<br />

Inoltre, in particolar<br />

modo nelle aree coltivate in<br />

forte pendenza, il venir meno<br />

della frequente necessità <strong>di</strong> trattare<br />

tempestivamente, anche in<br />

situazioni ambientali avverse,<br />

può contribuire a <strong>di</strong>minuire sensibilmente<br />

il rischio <strong>di</strong> incidenti<br />

agricoli. Oltre a quanto esposto<br />

non sono da trascurare, in sede<br />

<strong>di</strong> valutazione complessiva nella<br />

scelta <strong>di</strong> una varietà ticchiolatura-resistente,<br />

i minori costi <strong>di</strong><br />

produzione dovuti alla drastica<br />

riduzione degli interventi fitosanitari<br />

richiesti.<br />

proposte operative<br />

A seguito delle considerazioni<br />

sopra esposte, un gruppo <strong>di</strong><br />

tecnici composto, oltre che dagli<br />

scriventi, da tecnici della Fondazione<br />

E. Mach <strong>di</strong> S. Michele a/<br />

A<strong>di</strong>ge (Tommaso Pantezzi, Pierluigi<br />

Magnago, Alex Bertolini) si<br />

è posto l’obiettivo <strong>di</strong> verificare la<br />

possibilità <strong>di</strong> proporre l’adozione<br />

<strong>di</strong> cultivar resistenti alla ticchiolatura<br />

<strong>di</strong> più recente introduzione<br />

nelle nostre realtà frutticole.<br />

Sono stati contattati agricoltori e<br />

responsabili commerciali locali<br />

per verificare la loro <strong>di</strong>sponibilità<br />

nell’avviare un progetto pilota<br />

che prevede la messa a <strong>di</strong>mora<br />

<strong>di</strong> piante delle varietà resistenti<br />

alla ticchiolatura attualmente più<br />

promettenti (Crimson Crisp, Da-<br />

TERRA TRENTINA 9/2009<br />

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