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Sorgenia - Unione Geotermica Italiana

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Barriere presenti e future<br />

all’apertura del mercato<br />

geotermico in Italia<br />

Stefano Scazzola<br />

Business Development Manager<br />

<strong>Sorgenia</strong> Geothermal<br />

16 aprile 2013


Barriere presenti e future all’apertura del mercato geotermico in Italia<br />

<strong>Sorgenia</strong> Geothermal<br />

• 11 istanze di permesso di ricerca presentate tra Toscana e Lazio<br />

• 8 permessi di ricerca ottenuti<br />

DIFFICOLTA’ INCONTRATE<br />

Scarsa efficienza di alcune amministrazioni<br />

• Iter amministrativi eccessivamente lunghi<br />

• Inerzia nella gestione delle concorrenze;<br />

• Verifiche ambientali spesso sproporzionate<br />

rispetto all’effettivo impatto delle ricerche;<br />

• Difficoltà nella gestione di pratiche gestite<br />

congiuntamente da diverse amministrazioni<br />

Difficoltà di accesso ai dati esistenti<br />

• Assenza di un database comune di<br />

riferimento (come VIDEPI);<br />

• Impossibilità di accesso ai raw data<br />

geotermici, anche se relativi ad aree di<br />

titolarità del nuovo permissionario;<br />

Programmazione territoriale talvolta ostile<br />

alla geotermia<br />

Scarsa informazione locale unita a forte<br />

avversione alla geotermia tradizionale<br />

BARRIERE ALLO SVILUPPO<br />

Incertezza normativa introdotta dal DM 6 luglio<br />

2012 :<br />

• Contingente garantito solo fino al 2015 ma i nuovi<br />

operatori hanno orizzonti che vanno ben oltre;<br />

• Contingente in parte dimensionato sui piani di<br />

sviluppo dell’incumbent e non garantisce<br />

sufficiente spazio a nuovi player;<br />

• L’introduzione di bonus limitati ai soli primi 10MW<br />

può limitare lo sviluppo di nuove iniziative;<br />

Assenza di schemi di sostegno per la gestione del<br />

rischio minerario<br />

• Ingenti investimenti per il reperimento di una<br />

risorsa pubblica senza adeguata mitigazione;<br />

• Difficoltà a finanziare iniziative capital intensive in<br />

assenza di certezza tariffaria e regolatoria;


Barriere presenti e future all’apertura del mercato geotermico in Italia<br />

LE PROPOSTE PER L’APERTURA DEL MERCATO<br />

• La prima apertura dettata dal D.Lgs. 22/2010 è stata accolta con entusiasmo<br />

dal mercato:<br />

Oltre 120 istanze di permesso di ricerca presentate<br />

Ingresso di importanti player nazionali ed internazionali<br />

Coinvolgimento attivo della filiera tecnologica italiana<br />

Istanze e<br />

permessi di<br />

ricerca in<br />

Toscana e Lazio<br />

• E’ necessario completare il lavoro avviato favorendo l‘apertura effettiva del mercato<br />

mediante l’eliminazione delle barriere all’ingresso e allo sviluppo di nuovi progetti<br />

geotermici<br />

Occorre definire un quadro regolatorio certo e di lungo periodo per un<br />

settore caratterizzato da ingenti investimenti e tempistiche di sviluppo<br />

significative (4 – 6 anni):<br />

• Certezza di estensione del sistema incentivante post 2015<br />

• Potenziamento dei contingenti incentivati;<br />

E’ opportuno dare la possibilità ai nuovi permissionari di accedere a tutte le<br />

informazioni relative alle ricerche effettuate in passato nelle aree di loro<br />

titolarità, alla stregua di quanto fatto per l’oil and gas<br />

È inoltre auspicabile l’introduzione di meccanismi di sostegno nelle fasi di<br />

sviluppo tipicamente non sostenute dagli istituti finanziari (esplorazione<br />

profonda, costruzione, ecc)<br />

La geotermia rappresenta una<br />

opportunità di sviluppo<br />

significativa per la filiera<br />

industriale italiana e molte<br />

aziende hanno ad oggi voluto<br />

credere nel suo potenziale.<br />

SOLO LA RIMOZIONE DELLE<br />

ESISTENTI BARRIERE ALLO<br />

SVILUPPO POTRA’<br />

CONSENTIRE LA<br />

CONTINUAZIONE DEL TREND<br />

DI CRESCITA DEL SETTORE


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