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Relazione Programmatica - Unione dei Comuni del Pratomagno

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Comune di Empoli<br />

<strong>Relazione</strong> <strong>Programmatica</strong><br />

Secondo Regolamento Urbanistico<br />

conoscitivo e di introdurre nella revisione <strong>del</strong>la strumentazione vigente, eventuali<br />

interventi correttivi.<br />

Detta relazione, elaborata ai sensi <strong>del</strong>la legislazione regionale, è stata predisposta<br />

nell'anno 2011 ed è visionabile al seguente indirizzo:<br />

http://www.comune.empoli.fi.it/i_progetti/valutazione/monitoraggio.htm.<br />

La relazione di monitoraggio mette in luce gli aspetti <strong>del</strong>la Legge Regionale Toscana 16<br />

gennaio 1995, n.5, ad oggi superata, che hanno indirizzato l’elaborazione sia <strong>del</strong> Piano<br />

Strutturale, approvato nel 2000, che <strong>del</strong> Regolamento Urbanistico, approvato nel 2005.<br />

Al fine di inquadrare gli obiettivi e i contenuti <strong>del</strong> Secondo Regolamento Urbanistico, si<br />

ritiene utile riassumere di seguito le principali criticità emerse nel suddetto documento.<br />

In particolare, a livello di Piano Strutturale è stato rilevato:<br />

- Un dimensionamento sottostimato, carente <strong>del</strong>l’individuazione <strong>del</strong>la quota parte<br />

<strong>del</strong> dimensionamento da assorbire con il recupero e limitato solo ad alcune<br />

funzioni;<br />

- La mancata valutazione <strong>del</strong>la potenzialità residua <strong>del</strong> Piano Regolatore<br />

Generale previgente, in particolare per valutare le reali potenzialità <strong>del</strong>la<br />

“città consolidata”;<br />

- Uno scarso approfondimento <strong>del</strong>la tematica legata all’edilizia residenziale sociale<br />

che, pur essendo un obiettivo <strong>del</strong> PS, non è stata “quantificata” rispetto alla<br />

totalità <strong>del</strong> fabbisogno abitativo e non è stata accompagnata da strategie attuative<br />

efficaci e moderne.<br />

Mentre a livello di Regolamento Urbanistico, il Monitoraggio ha evidenziato:<br />

- La parziale inadeguatezza <strong>del</strong> Regolamento Urbanistico vigente rispetto alle<br />

novità legislative sopraggiunte dopo la sua approvazione; il RU avrebbe infatti<br />

dovuto prevedere un dimensionamento tale da esser consumato nell’arco di<br />

cinque anni, lasciando la capacità residua ai successivi regolamenti;<br />

- La necessità di una revisione <strong>del</strong>la disciplina <strong>del</strong> patrimonio edilizio esistente sia<br />

attraverso la normativa, sia attraverso una rilettura degli ambiti <strong>del</strong> tessuto<br />

urbano consolidato;<br />

- La necessità di analizzare le previsioni <strong>del</strong> nuovo strumento urbanistico nelle aree<br />

già urbanizzate, tenendo in considerazione il volume realizzato negli ultimi<br />

anni, poiché pur non consumando territorio, consumano risorse e inducono<br />

criticità e dunque devono essere analizzate in termini di sostenibilità urbana<br />

e ambientale.;<br />

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