Relazione Programmatica - Unione dei Comuni del Pratomagno
Relazione Programmatica - Unione dei Comuni del Pratomagno Relazione Programmatica - Unione dei Comuni del Pratomagno
Comune di Empoli Relazione Programmatica Secondo Regolamento Urbanistico recupero, riutilizzo, riadattamento e riconversione funzionale, e attraverso il miglioramento incrementale e progressivo della qualità e delle prestazioni. Nel secondo Regolamento Urbanistico particolare attenzione sarà rivolta alla disciplina degli interventi da prevedere nel centro storico, nella città consolidata e nel territorio rurale. Il Centro storico Il Comune di Empoli ha, tra i suoi obiettivi principali, quello di riqualificare e rivitalizzare il centro storico. Uno degli argomenti trattati durante gli incontri svolti nel 2011, in occasione del percorso di Partecipazione “Centro. Punto a Capo”, è stato quello di andare a “definire nuove regole per abitare il Centro storico”; tra le problematiche emerse, è risultata prevalente la scarsa qualità riscontrata nelle abitazioni esistenti che dipenderebbe sostanzialmente dalla tipologia delle abitazioni (mancanza di balconi, scale troppo strette, difficoltà ad apportare modifiche, scarso rendimento energetico) e dal contesto abitativo (convivenza/prossimità a situazioni di sovraffollamento in molte abitazioni, carenza di servizi essenziali). Bisognerà agire sul Regolamento Urbanistico ed Edilizio, per cercare di ampliare le possibilità d’intervento, in particolare su quegli immobili che non presentano specifici caratteri di pregio; questo comporterà anche l’eventuale revisione dell’attuale classificazione degli edifici a cui è collegato il tipo di intervento edilizio previsto dal Regolamento Urbanistico. La città consolidata Nel Piano Strutturale di Empoli, come nella maggior parte dei piani strutturali della prima generazione, non è stato considerato l’incremento proveniente dalle zone di completamento, che di fatto si è dimostrato di entità rilevante, e nemmeno i frazionamenti e le trasformazioni per cambio di destinazione sia in zona urbana che nel territorio aperto. Nel secondo RU saranno individuate le aree della Gestione del patrimonio edilizio esistente, in particolare dovrà essere fatta una rilettura degli ambiti del tessuto 36
Comune di Empoli Relazione Programmatica Secondo Regolamento Urbanistico urbano consolidato (zone B), individuando quelle parti che si ritengono da tutelare, anche in termini di corti interne e di verde privato. Questa azione sarà orientata ad evitare che si ripetano fenomeni incontrollati di saturazione edilizia nell’ambito di aree già densamente urbanizzate. Si dovrà cercare di escludere che attraverso operazioni di sostituzione edilizia venga attuata la realizzazione di grandi edifici multipiano in luogo dei precedenti corpi edilizi modesti; attività edilizia che induce particolari criticità nelle zone di completamento dove l’altezza dei fabbricati esistenti è solitamente piuttosto contenuta e dove si arriva ad un eccessiva densificazione edilizia con progressiva eliminazione delle aree a verde privato, senza un contestuale adeguamento degli standards urbanistici. Al nuovo strumento urbanistico spetterà il compito di esercitare un controllo qualitativo, evitando intasamenti, eccessivi frazionamenti, utilizzi impropri e promuovendo, al contempo, il pieno utilizzo e il generale innalzamento della qualità, funzionale ed estetica, del patrimonio edilizio; la nuova disciplina dovrà agevolare quelle modificazioni che comportino il miglioramento dei livelli prestazionali in materia di contenimento dei consumi energetici e di accessibilità o visitabilità degli edifici. Nell’ ambito dei tessuti edificati consolidati, in coerenza con quanto disposto dall’ art. 55 della LRT n.1 del 2005, il Regolamento Urbanistico dovrà inoltre individuare all’interno delle “aree urbane” i lotti destinati all’ edificazione di completamento a carattere puntuale, e le aree di riqualificazione edilizia. In ragione della minore complessità e/o estensione dei singoli interventi, in alcune aree attualmente soggette a PUA, potrebbe essere consentita l’attuazione degli interventi attraverso un Progetto Unitario convenzionato. Tale strumento compare tra i temi indicati nella delibera di Giunta della Regione Toscana con cui è stato approvato il documento preliminare per la revisione della legge regionale 1/2005, dove è prevista la facoltà per i comuni di far ricorso ad un’ulteriore tipologia di atto, con contenuti intermedi tra il piano attuativo ed il progetto edilizio, da attuarsi con modalità procedurali semplificate. Il progetto unitario dovrà essere esteso all'intera area di intervento, o all'intera Unità minima di intervento e sarà finalizzato alla realizzazione di interventi organici nell'ambito individuato dal RU. 37
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Comune di Empoli<br />
<strong>Relazione</strong> <strong>Programmatica</strong><br />
Secondo Regolamento Urbanistico<br />
urbano consolidato (zone B), individuando quelle parti che si ritengono da tutelare,<br />
anche in termini di corti interne e di verde privato.<br />
Questa azione sarà orientata ad evitare che si ripetano fenomeni incontrollati di<br />
saturazione edilizia nell’ambito di aree già densamente urbanizzate. Si dovrà cercare di<br />
escludere che attraverso operazioni di sostituzione edilizia venga attuata la realizzazione<br />
di grandi edifici multipiano in luogo <strong>dei</strong> precedenti corpi edilizi modesti; attività edilizia<br />
che induce particolari criticità nelle zone di completamento dove l’altezza <strong>dei</strong> fabbricati<br />
esistenti è solitamente piuttosto contenuta e dove si arriva ad un eccessiva densificazione<br />
edilizia con progressiva eliminazione <strong>del</strong>le aree a verde privato, senza un contestuale<br />
adeguamento degli standards urbanistici.<br />
Al nuovo strumento urbanistico spetterà il compito di esercitare un controllo qualitativo,<br />
evitando intasamenti, eccessivi frazionamenti, utilizzi impropri e promuovendo, al<br />
contempo, il pieno utilizzo e il generale innalzamento <strong>del</strong>la qualità, funzionale ed estetica,<br />
<strong>del</strong> patrimonio edilizio; la nuova disciplina dovrà agevolare quelle modificazioni che<br />
comportino il miglioramento <strong>dei</strong> livelli prestazionali in materia di contenimento <strong>dei</strong><br />
consumi energetici e di accessibilità o visitabilità degli edifici.<br />
Nell’ ambito <strong>dei</strong> tessuti edificati consolidati, in coerenza con quanto disposto dall’ art. 55<br />
<strong>del</strong>la LRT n.1 <strong>del</strong> 2005, il Regolamento Urbanistico dovrà inoltre individuare all’interno<br />
<strong>del</strong>le “aree urbane” i lotti destinati all’ edificazione di completamento a carattere<br />
puntuale, e le aree di riqualificazione edilizia.<br />
In ragione <strong>del</strong>la minore complessità e/o estensione <strong>dei</strong> singoli interventi, in alcune aree<br />
attualmente soggette a PUA, potrebbe essere consentita l’attuazione degli interventi<br />
attraverso un Progetto Unitario convenzionato.<br />
Tale strumento compare tra i temi indicati nella <strong>del</strong>ibera di Giunta <strong>del</strong>la Regione Toscana<br />
con cui è stato approvato il documento preliminare per la revisione <strong>del</strong>la legge regionale<br />
1/2005, dove è prevista la facoltà per i comuni di far ricorso ad un’ulteriore tipologia di<br />
atto, con contenuti intermedi tra il piano attuativo ed il progetto edilizio, da attuarsi con<br />
modalità procedurali semplificate.<br />
Il progetto unitario dovrà essere esteso all'intera area di intervento, o all'intera Unità<br />
minima di intervento e sarà finalizzato alla realizzazione di interventi organici nell'ambito<br />
individuato dal RU.<br />
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