Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno
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connessi attraverso opere <strong>di</strong> consolidamento e risanamento conservativo. Per quegli e<strong>di</strong>fici meno qualificati<br />
dal punto <strong>di</strong> vista architettonico (P. Nuovo) vengono previsti interventi <strong>di</strong> sostituzione e<strong>di</strong>lizia. Il Piano <strong>di</strong><br />
Recupero, nel rispetto <strong>del</strong>le caratteristiche storico-architettoniche e <strong>del</strong> contesto paesistico, potrà in<strong>di</strong>viduare,<br />
sulla base <strong>di</strong> un’attenta valutazione critica <strong>del</strong>lo stato <strong>dei</strong> luoghi e <strong>del</strong>l’analisi <strong>dei</strong> degra<strong>di</strong>, categorie<br />
<strong>di</strong> intervento maggiormente aderenti alla reale situazione <strong>dei</strong> luoghi e degli e<strong>di</strong>fici.<br />
7. Il Piano <strong>di</strong> Recupero potrà essere esteso alle aree esterne al perimetro in<strong>di</strong>viduato nelle Schede e sulle<br />
tavole “Usi <strong>del</strong> suolo e modalità d’Intervento” esclusivamente al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare interventi sulla viabilità<br />
(carrabile, pedonale, equitabile, ecc.) e sugli spazi aperti con lo scopo <strong>di</strong> migliorare la fruibilità e l’accessibilità<br />
<strong>del</strong>l’area.<br />
8. Il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso agricola viene subor<strong>di</strong>nato alla redazione <strong>di</strong> Programma Aziendale (PA-<br />
MAA) con l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>la “non strumentalità” degli immobili all’utilizzo <strong>del</strong>l’azienda redatto in coor<strong>di</strong>namento<br />
ed in coerenza con il Piano <strong>di</strong> Recupero nel caso si tratti <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori agricoli (IAP), negli altri<br />
casi si applica la procedura <strong>del</strong>l’art. 45 <strong>del</strong>la L.R. 1/2005.<br />
Prescrizioni generali per gli interventi:<br />
1. Tutti gli interventi dovranno essere realizzati nel rispetto <strong>dei</strong> caratteri peculiari <strong>del</strong>le aree e mirati alla valorizzazione<br />
<strong>del</strong>le componenti ambientali, antropiche e naturalistiche. In particolare dovranno essere salvaguardati<br />
gli aspetti paesaggistici relativamente a vedute, punti panoramici, elementi antropici e naturali<br />
che contribuiscono alla caratterizzazione <strong>del</strong>le singole aree.<br />
2. Il Piano <strong>di</strong> Recupero dovrà in<strong>di</strong>viduare adeguate Unità Minime <strong>di</strong> Intervento (UMI) tenendo presente<br />
l’obiettivo primario legato alla valorizzazione <strong>del</strong>l’Ambito V1.2 “Berignone” nonché al recupero <strong>del</strong> patrimonio<br />
e<strong>di</strong>lizio esistente.<br />
3. Nella realizzazione <strong>di</strong> tutti gli interventi dovrà essere rispettata la <strong>di</strong>versità biologica e ambientale <strong>del</strong>le<br />
specie arboree e vegetali che costituiscono elemento <strong>di</strong> riconoscimento <strong>del</strong> paesaggio evitando interventi<br />
e/o integrazioni arboree e/o vegetali non coerenti con il contesto ecologico locale e che alterino la percezione<br />
naturale <strong>dei</strong> paesaggi.<br />
4. Negli interventi <strong>di</strong> recupero degli e<strong>di</strong>fici esistenti sono da rispettare le seguenti in<strong>di</strong>cazioni:<br />
- sono, <strong>di</strong> norma, consentiti la mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>la <strong>di</strong>stribuzione interna in modo da adeguare gli spazi alle nuove<br />
destinazioni e l’introduzione <strong>di</strong> impianti tecnologici, purché nel rispetto degli elementi tipologici, formali e<br />
strutturali;<br />
- le mo<strong>di</strong>fiche <strong>dei</strong> prospetti, ove ammesse, dovranno rispettare regole <strong>di</strong> forme e proporzioni riconoscibili<br />
negli impaginati esistenti e nell’e<strong>di</strong>lizia rurale locale;<br />
- non sono ammesse elementi <strong>di</strong> recinzione o <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>visione degli spazi <strong>di</strong> pertinenza anche se composti da<br />
elementi vegetali.<br />
5. Il progetto dovrà essere connotato, per tutti gli interventi, <strong>del</strong>la massima attenzione all’inserimento paesaggistico,<br />
alle sistemazione esterne e al trattamento <strong>di</strong> suolo, tenendo conto <strong>dei</strong> <strong>di</strong>slivelli <strong>del</strong> terreno nel<br />
rispetto <strong>del</strong>la morfologia esistente e evitando, in generale, opere che comportano eccessivi movimenti <strong>di</strong><br />
terra e che possano alterare la conformazione attuale <strong>del</strong> terreno, in particolare:<br />
- la viabilità interna sarà costituita dalla riqualificazione o dall’adeguamento <strong>del</strong>le strade esistenti;<br />
- il tracciato <strong>di</strong> eventuali percorsi pedonali dovrà essere improntato a linearità e razionalità nel rispetto <strong>del</strong>la<br />
conformazione <strong>del</strong> terreno;<br />
- per quanto riguarda gli spazi <strong>di</strong> sosta e per gli spazi aperti si dovranno adottare soluzioni “leggere”, impiegando<br />
forme semplici e materiali locali e per quanto possibile naturali. I percorsi carrabili non dovranno<br />
essere pavimentati e i parcheggi potranno essere realizzati con materiali permeabili o semipermeabili e<br />
saranno localizzati in prossimità <strong>del</strong>le strade esistenti, saranno <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione limitata per un massimo <strong>di</strong> 30<br />
posti auto e potranno essere coperti da pergolati con strutture leggere (legno o metallo). Sono vietate in<br />
ogni caso le autorimesse interrate;<br />
- viene, <strong>di</strong> norma, consentito l’impiego <strong>di</strong> superfici impermeabili per gli spazi a ridosso degli e<strong>di</strong>fici e <strong>del</strong>la