Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno
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con le modalità <strong>di</strong> cui al punto precedente, salvo <strong>di</strong>versa esplicita in<strong>di</strong>cazione.<br />
5 bis. Le aree <strong>di</strong> pertinenza in<strong>di</strong>viduate nelle schede normative possono subire lievi mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> perimetro<br />
sulla base <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrata impossibilità <strong>di</strong> realizzare, per motivi collegati alla morfologia e all’accessibilità, le<br />
necessarie opere funzionali ammesse dalla scheda normativa. In tal caso l’Amministrazione Comunale,<br />
nello spirito <strong>di</strong> salvaguardare l’integrità fisica, paesaggistica e funzionale <strong>del</strong> territorio, può, comunque,<br />
subor<strong>di</strong>nare il rilascio <strong>del</strong> titolo abilitativo all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un’area <strong>di</strong> pertinenza ritenuta più idonea <strong>di</strong><br />
quella proposta.<br />
6. Per gli e<strong>di</strong>fici rurali e le case sparse <strong>di</strong>sciplinate dalle schede normative, se non <strong>di</strong>versamente in esse riportato,<br />
sono consenti volumi interrati con solo accesso interno e nella misura massima <strong>del</strong> 30% <strong>del</strong>la superficie<br />
coperta <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficio. Per tali e<strong>di</strong>fici inoltre, anche se ricadenti nei sottosistemi V1, V2 e V4, non valgono le<br />
<strong>di</strong>sposizioni degli artt. 43 e 44 <strong>del</strong>la L.R. 1/2005 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni.<br />
6bis. Nel caso <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici con destinazione d’uso agricola contenuti nelle schede normative e ricadenti nei<br />
Sottosistemi V1, V2 e V4 se il richiedente <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> essere impren<strong>di</strong>tore agricolo (IAP), valgono le <strong>di</strong>sposizioni<br />
<strong>di</strong> cui al Titolo IV - Capo III - “Il territorio rurale”, con le prescrizioni che seguono in riferimento all’art. 43<br />
<strong>del</strong>la L.R. 1/2005:<br />
- la sostituzione e<strong>di</strong>lizia <strong>di</strong> cui all’art. 43 comma 1 punto c) è limitata ai soli annessi e purché questi non presentino<br />
caratteri <strong>di</strong> interesse architettonico o documentale;<br />
- gli interventi <strong>di</strong> cui all’art. 43 comma 4 punti a) e b) sono limitati ai soli annessi e purché questi non presentino<br />
caratteri <strong>di</strong> interesse architettonico o documentale;<br />
- per gli e<strong>di</strong>fici principali (case coloniche, ville, castelli etc.) nel caso in cui nella Scheda normativa siano<br />
attribuite categorie riconducibili al restauro, alla conservazione, alla riqualificazione <strong>di</strong> tipo 1, gli interventi<br />
sono limitati secondo quanto prescritto rispettivamente dagli artt. 112 comma 3, 114, 115 comma 3 <strong>del</strong>le<br />
N.T.A. Previa <strong>di</strong>mostrata impossibilità <strong>di</strong> realizzare impianti tecnici all’interno degli e<strong>di</strong>fici o in interrato, è<br />
consentita la realizzazione <strong>di</strong> un locale tecnico <strong>del</strong>la <strong>di</strong>mensione minima in<strong>di</strong>spensabile e purché realizzato<br />
con tecnologie, materiali e finiture tra<strong>di</strong>zionali e coerenti con l’e<strong>di</strong>ficio ed il contesto nonché posizionato in<br />
modo da non compromettere il valore e l’immagine complessiva <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>ficio;<br />
- nel caso <strong>di</strong> redazione <strong>di</strong> PAMAA, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 42 <strong>del</strong>la L.R. 1/2005 e <strong>del</strong> Regolamento d’attuazione<br />
5R/2007, gli e<strong>di</strong>fici devono essere in esso compresi.<br />
In questo caso non si applica il comma 6 <strong>del</strong> presente articolo e non si applica quanto <strong>di</strong>sciplinato dalla<br />
scheda normativa.<br />
7. Per gli e<strong>di</strong>fici esistenti non compresi in schede normative e ricadenti nei sottosistemi V1, V2 e V4, valgono<br />
le <strong>di</strong>sposizioni degli artt. 43, 44 e 45 <strong>del</strong>la L.R. 1/2005 e successive mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni, fermi restando i<br />
criteri <strong>di</strong> intervento riportati nel presente articolo. ovvero:<br />
- nel caso <strong>di</strong> patrimonio e<strong>di</strong>lizio con destinazione d’uso agricola si applica l’art. 43 <strong>del</strong>la L.R. 1/2005 e s.m.i.,<br />
- nel caso <strong>di</strong> patrimonio e<strong>di</strong>lizio con destinazione d’uso non agricola si applicano gli artt. 44 e 45 <strong>del</strong>la L.R.<br />
1/2005 e s.m.i., in questo caso, sono, inoltre, ammessi interventi <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia con esclusione <strong>del</strong>le<br />
ad<strong>di</strong>zioni funzionali d6 <strong>di</strong> cui all’art 112 <strong>del</strong>le presenti N.T.A.<br />
7bis. Per gli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> cui al precedente punto 7. aventi alla data <strong>di</strong> adozione <strong>del</strong> Regolamento Urbanistico<br />
destinazione d’uso non agricola, ad esclusione <strong>di</strong> quelli ricadenti nel sottosistema V1, sono inoltre ammessi<br />
interventi <strong>di</strong> ampliamento “una tantum” pari al 20% <strong>del</strong>la Superficie netta esistente e comunque entro un<br />
massimo <strong>di</strong> 90 mq. <strong>di</strong> Superficie netta.<br />
8. Per tutti gli altri e<strong>di</strong>fici non compresi nei precedenti punti e per i quali le tavv. “Usi <strong>del</strong> suolo e modalità<br />
d’intervento” non riportano nessuna in<strong>di</strong>cazione, sono consentiti oltre gli interventi <strong>di</strong> manutenzione, quelli <strong>di</strong><br />
riqualificazione <strong>di</strong> tipo 2 <strong>di</strong> cui al precedente art. 115 comma 4.<br />
9. In aggiunta alle <strong>di</strong>sposizioni particolari riportate nelle schede normative, valgono comunque le seguenti<br />
precisazioni:<br />
10. Per gli e<strong>di</strong>fici nei quali siano stati <strong>di</strong>sposti interventi <strong>di</strong> conservazione, gli orizzontamenti devono essere<br />
realizzati in legno o acciaio, con elementi <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>tura principale ben inseriti nelle murature portanti e ad