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Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno

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getto unitario nel caso l’intervento interessi l’intera area rq8.<br />

- in attesa <strong>di</strong> adeguamento alla <strong>di</strong>sciplina paesistica contenuta nel Piano <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo Territoriale regionale<br />

(PIT), gli interventi ricadenti nelle aree che interessano beni paesaggistici formalmente riconosciuti dovranno<br />

essere sottoposti a verifica paesistica attraverso la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> opportuna valutazione <strong>di</strong> inserimento<br />

paesaggistico.<br />

Art. 116 - Aree da sottoporre ad interventi <strong>di</strong> trasformazione<br />

1. Sono e<strong>di</strong>fici, complessi e spazi aperti per i quali si rende necessaria un’operazione <strong>di</strong> profonda trasformazione<br />

<strong>del</strong>l’attuale assetto morfologico, tipologico e materico.<br />

2. In tali aree sono previsti e consentiti, oltre agli interventi <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e manutenzione<br />

straor<strong>di</strong>naria, i seguenti interventi:<br />

3. tr1: interventi <strong>di</strong> ristrutturazione e<strong>di</strong>lizia così come definiti al precedente art.112 e con le precisazioni <strong>di</strong> cui<br />

al precedente art.115 punto 5 oltre ad interventi <strong>di</strong> ampliamento volumetrico, <strong>di</strong> ristrutturazione urbanistica o<br />

<strong>di</strong> completamento e<strong>di</strong>lizio, da attuarsi secondo le seguenti in<strong>di</strong>cazioni e parametri:<br />

- lotto minimo 400 mq. (solo nel caso <strong>di</strong> più lotti)<br />

- altezza massima 2 piani<br />

- rapporto <strong>di</strong> copertura max. 30%<br />

- in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficabilità fon<strong>di</strong>aria (Ef=Sn/Sf) massimo = 0,5<br />

- in caso <strong>di</strong> terreno in pen<strong>di</strong>o l’e<strong>di</strong>ficio dovrà aderire al <strong>di</strong>slivello con 1 piano a monte e 2 piani a valle.<br />

- l’attuazione <strong>del</strong>l’intervento avverrà per intervento <strong>di</strong>retto. Dovrà, comunque, essere presentato un progetto<br />

unitario nel caso l’intervento interessi l’intera area tr1.<br />

4. In attesa <strong>di</strong> adeguamento alla <strong>di</strong>sciplina paesistica contenuta nel Piano <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo Territoriale regionale<br />

(PIT), gli interventi ricadenti nelle aree che interessano beni paesaggistici formalmente riconosciuti dovranno<br />

essere sottoposti a verifica paesistica attraverso la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> opportuna valutazione <strong>di</strong> inserimento<br />

paesaggistico.<br />

CAPO III - EDIFICI RURALI E CASE SPARSE<br />

Art. 117 - Criteri generali <strong>di</strong> intervento<br />

1. Gli interventi sugli e<strong>di</strong>fici rurali e sulle case sparse sono <strong>di</strong>sciplinati attraverso schede normative riportate al<br />

successivo art.118. In esse sono riportati i tipi <strong>di</strong> intervento relativi ai singoli e<strong>di</strong>fici, riferiti alle definizioni <strong>di</strong> cui<br />

al Capo II “Aree urbane”, le prescrizioni particolari da rispettare, le modalità d’attuazione e quando necessario<br />

le in<strong>di</strong>cazioni per il trattamento <strong>del</strong> suolo e per l’e<strong>di</strong>ficazione.<br />

1bis. Relativamente alle singole Schede normative (SP), con destinazione turistico-ricettiva, il <strong>di</strong>mensionamento<br />

massimo ammissibile (posti letto) è quello in<strong>di</strong>cato nelle schede “Dimensionamento turistico-ricettivo”<br />

rispetto all’UTOE <strong>di</strong> appartenenza. (Allegato B presenti N.T.A.).<br />

2. I testi ed i <strong>di</strong>segni in esse contenuti dovranno essere utilizzati con le precisazioni riportate al precedente<br />

art. 6.<br />

3. Negli spazi aperti compresi all’interno <strong>del</strong>le aree <strong>di</strong> pertinenza degli e<strong>di</strong>fici rurali, fermo restando il rispetto<br />

<strong>del</strong>le prescrizioni particolari riportate in ciascuna scheda, sono ammessi interventi <strong>di</strong> riassetto generale <strong>del</strong>l’area,<br />

pur nel rispetto <strong>dei</strong> caratteri tipologici e formali e nel rispetto <strong>del</strong>l’assetto storico e paesistico-ambientale<br />

esistente.<br />

4. Per gli interventi sugli spazi aperti <strong>di</strong>versi da quelli <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria o straor<strong>di</strong>naria, è richiesta la<br />

redazione <strong>di</strong> un progetto, almeno in scala 1:500, relativo all’intera area <strong>di</strong> pertinenza, basato su <strong>di</strong> un rilievo<br />

dettagliato <strong>di</strong> tutti gli elementi vegetazionali e artificiali che la costituiscono, con l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> tutti gli<br />

interventi previsti.<br />

5. Nelle aree <strong>di</strong> pertinenza è consentita la realizzazione <strong>di</strong> nuove recinzioni e piscine (nella misura <strong>di</strong> una per<br />

ogni area, salvo <strong>di</strong>versa prescrizione), previa presentazione <strong>di</strong> un progetto complessivo <strong>del</strong>l’area redatto

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