Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno

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20.02.2015 Views

356 Scheda normativa n° 253 Scheda rilievo n° 209 Podere Africo Tipi di intervento e prescrizioni particolari: Il podere ha subito nel tempo trasformazioni tali da alterare gravemente le sue caratteristiche originarie e da compromettere il suo valore storico o paesistico; l’impianto planimetrico ed altimetrico, tuttora riconoscibile, è comunque interessante per la disposizione e la sequenza degli spazi aperti (percorsi di accesso, slarghi, aia...) ma il nucleo necessita di una complessiva operazione di riqualificazione e di “ripulitura”, sostituendo o eventualmente eliminando strutture precarie e fatiscenti, dando nuova dignità anche agli spazi di lavoro. edificio 001: riqualificazione di tipo 2 con tecnologie costruttive, materiali e finiture tradizionali, estendendo il recupero anche al corpo annesso di un solo piano; edifici 002, 003, 005, 007, 008, 009 e 012: riqualificazione di tipo 3; edificio 004: riqualificazione di tipo 2; i corpi aggiunti dovranno essere demoliti e potranno essere ricostruiti con tecnologie costruttive, materiali e finiture tradizionali con eventuale ampliamento pari al 15% della superficie coperta esistente; edificio 006: demolizione con ricostruzione e possibilità di ampliamento pari al 30% della superficie coperta esistente, con massimo due piani fuoriterra; edifici 010 e 011: demolizione senza ricostruzione. Modalità di attuazione: intervento diretto sottoposto ad autorizzazione. Fattibilità geologica: classe 1 per l’area di pertinenza; classe 2 per gli edifici.

357 Scheda normativa n° 254 Scheda rilievo n° 208 Il Chiostro Tipi di intervento e prescrizioni particolari: Il nucleo, che ricade nel Sottosistema insediativo R3, ha subito nel tempo trasformazioni tali da alterare gravemente le sue caratteristiche originarie e da compromettere il suo valore storico o paesistico; il nucleo necessita, pertanto, di una complessiva riqualificazione, eliminando le strutture degradate e precarie ed adeguando alle esigenze contemporanee gli spazi esistenti. In particolare dovrà essere messo a punto un progetto di sistemazione degli spazi aperti, prevedendo il recupero dell’aia e dei muri a secco e sostituendo le ringhiere a delimitazione dei dislivelli con muri dello stesso tipo. I vari interventi e gli spazi comuni dovranno avere un carattere omogeneo per quanto riguarda la scelta dei materiali e delle finiture che dovranno essere di tipo tradizionale. Potranno essere ripristinati i due accessi esistenti anche in funzione di una migliore accessibilità alle varie parti che compongono l’articolato complesso edilizio. edificio 001: riqualificazione di tipo 5, con ampliamento massimo di 30 mq. di Sn sul retro e mantenimento del numero di piani esistente; restauro dell’arco di collegamento con l’edificio 002; edifici 002, 003, 005 e 008: riqualificazione di tipo 3; edifici 004 e 010: riqualificazione di tipo 3, con rimozione delle tettoie aggiunte; edificio 006: conservazione di tipo 1; edificio 007 e 009: manutenzione con eventuale demolizione senza ricostruzione; Modalità di attuazione: Intervento diretto per ogni singolo edificio con contestuale progetto di sistemazione degli spazi aperti di pertinenza. Fattibilità geologica: classe 1 per l’area di pertinenza; classe 2 per gli edifici.

356<br />

Scheda normativa n° 253<br />

Scheda rilievo n° 209<br />

Podere Africo<br />

Tipi <strong>di</strong> intervento e prescrizioni particolari:<br />

Il podere ha subito nel tempo trasformazioni tali da alterare gravemente le sue caratteristiche originarie<br />

e da compromettere il suo valore storico o paesistico; l’impianto planimetrico ed altimetrico, tuttora<br />

riconoscibile, è comunque interessante per la <strong>di</strong>sposizione e la sequenza degli spazi aperti (percorsi <strong>di</strong><br />

accesso, slarghi, aia...) ma il nucleo necessita <strong>di</strong> una complessiva operazione <strong>di</strong> riqualificazione e <strong>di</strong><br />

“ripulitura”, sostituendo o eventualmente eliminando strutture precarie e fatiscenti, dando nuova <strong>di</strong>gnità<br />

anche agli spazi <strong>di</strong> lavoro.<br />

e<strong>di</strong>ficio 001: riqualificazione <strong>di</strong> tipo 2 con tecnologie costruttive, materiali e finiture tra<strong>di</strong>zionali, estendendo il<br />

recupero anche al corpo annesso <strong>di</strong> un solo piano;<br />

e<strong>di</strong>fici 002, 003, 005, 007, 008, 009 e 012: riqualificazione <strong>di</strong> tipo 3;<br />

e<strong>di</strong>ficio 004: riqualificazione <strong>di</strong> tipo 2; i corpi aggiunti dovranno essere demoliti e potranno essere ricostruiti<br />

con tecnologie costruttive, materiali e finiture tra<strong>di</strong>zionali con eventuale ampliamento pari al 15% <strong>del</strong>la<br />

superficie coperta esistente;<br />

e<strong>di</strong>ficio 006: demolizione con ricostruzione e possibilità <strong>di</strong> ampliamento pari al 30% <strong>del</strong>la superficie coperta<br />

esistente, con massimo due piani fuoriterra;<br />

e<strong>di</strong>fici 010 e 011: demolizione senza ricostruzione.<br />

Modalità <strong>di</strong> attuazione:<br />

intervento <strong>di</strong>retto sottoposto ad autorizzazione.<br />

Fattibilità geologica:<br />

classe 1 per l’area <strong>di</strong> pertinenza;<br />

classe 2 per gli e<strong>di</strong>fici.

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