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Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno

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1. devono essere realizzati in legno semplicemente appoggiati a terra, utilizzando tecniche<br />

costruttive completamente reversibili, altezza max ml.3.00, finitura esterna in legno e<br />

coperture in legno o con manto in coppi e tegole. Sono consentite esclusivamente opere <strong>di</strong><br />

ancoraggio che non comportino alcuna mo<strong>di</strong>ficazione <strong>del</strong>lo stato <strong>dei</strong> luoghi;<br />

2. non è ammessa la realizzazione <strong>di</strong> servizi igienici o cucina, ne’ <strong>di</strong> altre funzioni collegate<br />

alla residenza;<br />

3. i progetti dovranno rispettare la morfologia <strong>dei</strong> terreni, comportare movimenti <strong>di</strong> terra<br />

per lo stretto in<strong>di</strong>spensabile alla realizzazione <strong>dei</strong> manufatti e comunque privilegiare<br />

la localizzazione che richiede il minimo movimento <strong>di</strong> terra e col minore impatto visivo<br />

sul paesaggio. Si dovranno scegliere collocazioni territoriali tali da evitare situazioni <strong>di</strong><br />

“emergenza visiva” (crinali, sommità <strong>di</strong> colline, ecc.) ricorrendo, quando la morfologia <strong>dei</strong><br />

terreni lo consente, al loro incasso nel piano campagna per quanto possibile.<br />

d) La realizzazione degli annessi è subor<strong>di</strong>nata alla sottoscrizione <strong>di</strong> un atto unilaterale sulla base<br />

<strong>del</strong>la necessità <strong>di</strong> utilizzo che non può, comunque, essere superiore a venti (20) anni. L’Atto può<br />

essere rinnovato se persistono e vengono adeguatamente <strong>di</strong>mostrate le con<strong>di</strong>zioni iniziali. L’Atto<br />

deve contenere l’obbligo a:<br />

1. demolire tutti i manufatti realizzati con materiali impropri (lamiere o altri materiali <strong>di</strong> riciclo)<br />

e comunque indecorosi eventualmente presenti sul fondo;<br />

2. a non mutare la destinazione d’uso <strong>del</strong>l’annesso;<br />

3. a non frazionare le aree per venti anni;<br />

4. a demolire l’annesso se l’area viene a<strong>di</strong>bita ad altro uso o <strong>di</strong>smessa;<br />

5. ad accettare le sanzioni comminate per l’inadempienza. L’inadempienza <strong>di</strong> quanto<br />

contenuto nell’atto d’obbligo comporta la demolizione <strong>del</strong> manufatto in danno <strong>del</strong><br />

proprietario e la sanzione amministrativa pari al doppio <strong>del</strong> costo documentato <strong>di</strong><br />

costruzione <strong>del</strong>l’annesso al momento in cui viene constatata l’inadempienza stessa.<br />

e) Chiunque intende realizzare gli annessi agricoli <strong>di</strong> cui al presente articolo deve presentare, ai<br />

sensi <strong>del</strong>l’art. 6 comma 3 <strong>del</strong> Regolamento d’attuazione 5R/2007, il progetto corredato da:<br />

- l’organizzazione <strong>del</strong>l’azienda e le esigenze produttive;<br />

- l’esplicitazione <strong>del</strong> calcolo per il <strong>di</strong>mensionamento <strong>del</strong>l’annesso con un elaborato cartografico<br />

e la documentazione tecnica che riporti le colture in atto e che intende praticare;<br />

- la descrizione <strong>del</strong>le caratteristiche tecniche e costruttive, nonché adeguata planimetria<br />

con l’esatta localizzazione e la <strong>di</strong>mostrazione <strong>del</strong> rispetto <strong>di</strong> quanto prescritto al punto c) <strong>del</strong><br />

presente articolo;<br />

- la verifica <strong>del</strong>la conformità <strong>del</strong>l’intervento alla L.R. 1/2005, al Regolamento <strong>di</strong> attuazione<br />

5R/2007, nonché alle <strong>di</strong>sposizioni contenute nella presente <strong>di</strong>sciplina.<br />

f) La loro installazione è inibita nei Sottosistemi ambientali V3 e V5 nonché nelle Aree <strong>di</strong> Pertinenza<br />

Paesistica in<strong>di</strong>viduate dal PTC <strong>del</strong>la Provincia <strong>di</strong> Siena.<br />

g) Nelle aree soggette a vincolo paesistico ai sensi <strong>del</strong> D.lgs 42/2004 “Co<strong>di</strong>ce <strong>dei</strong> beni culturali e<br />

<strong>del</strong> paesaggio” va <strong>di</strong>mostrato che l’intervento è assolutamente necessario e che non è possibile o<br />

opportuno localizzarlo altrove nonché che la percezione <strong>del</strong> beni tutelati non viene alterata<br />

in modo pregiu<strong>di</strong>zievole.<br />

h) Per le aree che non presentano le caratteristiche <strong>di</strong> cui al punto a) <strong>del</strong> presente articolo, e,<br />

comunque, non inferiori a mq. 1.000 <strong>di</strong> superficie agraria, sono consentiti annessi nella misura <strong>di</strong> uno<br />

con superficie fino a mq. 15 <strong>di</strong> superficie utile. Per la loro realizzazione vale il rispetto <strong>di</strong> quanto<br />

prescritto dal presente articolo.<br />

i) Per le aree inferiori a 1.000 mq non è ammessa la realizzazione <strong>di</strong> alcun manufatto.<br />

2 - Manufatti precari <strong>di</strong> cui all’art. 41 comma 8 L.R. 1/2005<br />

- La realizzazione <strong>di</strong> manufatti precari deve rispettare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui all’art. 7 e 8 <strong>del</strong>

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