Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno

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20.02.2015 Views

270 Scheda normativa n° 176 Scheda rilievo n° 251 Case Le Vergene Tipi di intervento e prescrizioni particolari: L’ambito è di straordinario interesse per la collocazione paesaggistica ma soprattutto per il valore dell’impianto insediativo e dei singoli manufatti, connotati da fattura e materiali di non comune qualità e bellezza, come riconosciuto ormai da tempo. Purtroppo il nucleo si trova in pessime condizioni, sia per il degrado delle strutture sia per l’avanzare della vegetazione infestante dovuti al lungo abbandono. L’ambito merita però la massima tutela e pertanto se ne prevede il recupero tramite un’operazione di complessivo restauro, esteso cioè anche agli spazi aperti, con l’elaborazione di un piano di dettaglio che, sulla base delle indispensabili analisi e ricerche, definisca con precisione gli interventi da compiere e la compatibilità del riuso con i singoli manufatti, valutando vincoli ed opportunità; riappropriarsi di un luogo come questo non dovrà comportare lo stravolgimento dei suoi caratteri, fra i quali non va dimenticato quello dell’isolamento - quasi della “segretezza” -. Un aspetto che dovrà essere specificamente affrontato è quello dell’accessibilità all’ambito. Si segnala inoltre che dovranno essere tutelati anche elementi minori quali l’arco di ingresso al nucleo residenziale e le alberature antiche. edifici 001, 002, 003, 004, 005, 006: restauro. Modalità di attuazione: piano di recupero. Fattibilità geologica: classe 1 per l’area di pertinenza; classe 2 per gli edifici.

271 Scheda normativa n° 177 Scheda rilievo n° 249 Podere Salicotti Tipi di intervento e prescrizioni particolari: L’ambito è interessante per la posizione panoramica, per l’impianto planivolumetrico e per le caratteristiche degli elementi che lo compongono. L’operazione di recupero si rende necessaria ed urgente al fine di conservare e salvaguardare un patrimonio di buona qualità e di consistenti dimensioni; l’intervento dovrà dunque esser in primo luogo di consolidamento e di risanamento delle strutture, nella prospettiva di una trasformazione in residenza non legata all’attività agricola. Per quanto riguarda gli spazi aperti dovrà essere messo a punto un progetto complessivo coerente al contesto rurale, senza introduzione di elementi estranei; consistenti superfici impermeabilizzate potranno essere realizzate limitatamente alla zona della corte compresa tra la casa colonica ed il fienile; è consentita la realizzazione di una piscina, purchè ciò non comporti rimodellamenti tali da alterare l’andamento attuale del terreno. edificio 001: conservazione di tipo 1; edificio 002: demolizione con ricostruzione del volume originario, in conformità alla superficie coperta ed al numero di piani preesistente, utilizzando tecnologie, materiali e finiture tradizionali; è ammesso l’adeguamento eventuale delle altezze alle normative vigenti; edifici 003, 004 e 005: conservazione di tipo 1, ripristinando la copertura e consolidando le murature. Modalità di attuazione: intervento diretto sottoposto ad autorizzazione. Fattibilità geologica: classe 1 per l’area di pertinenza; classe 2 per gli edifici e per la piscina.

270<br />

Scheda normativa n° 176<br />

Scheda rilievo n° 251<br />

Case Le Vergene<br />

Tipi <strong>di</strong> intervento e prescrizioni particolari:<br />

L’ambito è <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario interesse per la collocazione paesaggistica ma soprattutto per il valore <strong>del</strong>l’impianto<br />

inse<strong>di</strong>ativo e <strong>dei</strong> singoli manufatti, connotati da fattura e materiali <strong>di</strong> non comune qualità e bellezza,<br />

come riconosciuto ormai da tempo. Purtroppo il nucleo si trova in pessime con<strong>di</strong>zioni, sia per il degrado<br />

<strong>del</strong>le strutture sia per l’avanzare <strong>del</strong>la vegetazione infestante dovuti al lungo abbandono. L’ambito merita<br />

però la massima tutela e pertanto se ne prevede il recupero tramite un’operazione <strong>di</strong> complessivo restauro,<br />

esteso cioè anche agli spazi aperti, con l’elaborazione <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> dettaglio che, sulla base <strong>del</strong>le<br />

in<strong>di</strong>spensabili analisi e ricerche, definisca con precisione gli interventi da compiere e la compatibilità <strong>del</strong><br />

riuso con i singoli manufatti, valutando vincoli ed opportunità; riappropriarsi <strong>di</strong> un luogo come questo non<br />

dovrà comportare lo stravolgimento <strong>dei</strong> suoi caratteri, fra i quali non va <strong>di</strong>menticato quello <strong>del</strong>l’isolamento<br />

- quasi <strong>del</strong>la “segretezza” -.<br />

Un aspetto che dovrà essere specificamente affrontato è quello <strong>del</strong>l’accessibilità all’ambito.<br />

Si segnala inoltre che dovranno essere tutelati anche elementi minori quali l’arco <strong>di</strong> ingresso al nucleo<br />

residenziale e le alberature antiche.<br />

e<strong>di</strong>fici 001, 002, 003, 004, 005, 006: restauro.<br />

Modalità <strong>di</strong> attuazione:<br />

piano <strong>di</strong> recupero.<br />

Fattibilità geologica:<br />

classe 1 per l’area <strong>di</strong> pertinenza;<br />

classe 2 per gli e<strong>di</strong>fici.

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