20.02.2015 Views

Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno

Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno

Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

25<br />

2. Nelle aree destinate ai depuratori possono essere ubicati impianti <strong>di</strong> tipo “tra<strong>di</strong>zionale” oppure <strong>di</strong> altro<br />

tipo, ad esempio tramite fitodepurazione.<br />

3. All’interno <strong>del</strong>l’area <strong>di</strong> pertinenza dovranno essere previste sistemazioni a verde <strong>di</strong> filtro rispetto ai<br />

nuclei abitati, tenendo <strong>di</strong> volta in volta conto <strong>del</strong> contesto dove è inserito, cioè <strong>del</strong>le caratteristiche <strong>del</strong><br />

paesaggio, attraverso la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> uno specifico progetto <strong>di</strong> impianto arboreo.<br />

CAPO V - ECOSISTEMI DELLA FAUNA E DELLA FLORA<br />

Art. 45 - Boschi<br />

1. Ai sensi <strong>del</strong>la normativa vigente, i boschi sono sottoposti a tutela integrale. Per il taglio e l’utilizzazione <strong>dei</strong><br />

boschi si fa riferimento ai vigenti in<strong>di</strong>rizzi forniti dal Corpo Forestale <strong>del</strong>lo Stato.<br />

2. Per tutte le aree boschive è previsto un ambito <strong>di</strong> tutela <strong>di</strong> 15 ml. (ridotto a 8 ml. solo in caso <strong>di</strong> contiguità<br />

con terreni coltivati) misurati a partire dal loro perimetro (se è presente il mantello <strong>del</strong> bosco, questo ambito<br />

si calcola a partire dal suo margine). All’interno <strong>del</strong>l’ambito <strong>di</strong> tutela sono vietate :<br />

a) le lavorazioni <strong>del</strong> suolo che in profon<strong>di</strong>tà possano raggiungere gli apparati ra<strong>di</strong>cali <strong>del</strong>le essenze arboree<br />

e arbustive <strong>del</strong> bosco;<br />

b) le arature con profon<strong>di</strong>tà maggiori <strong>di</strong> 40 cm ;<br />

c) la messa a <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> essenze non autoctone;<br />

d) le opere <strong>di</strong> qualsiasi tipo che comportino escavazioni <strong>di</strong> terreno o abbattimento <strong>di</strong> essenze arboree e<br />

arbustive che non siano autorizzate preventivamente dalle autorità competenti.<br />

3. Nelle aree boscate sono ammesse le normali pratiche selvicolturali che dovranno essere improntate<br />

a criteri naturalistici, salvaguardando le specie vegetali arboree ed arbustive autoctone che tendono a<br />

rinnovarsi spontaneamente anche all’interno <strong>dei</strong> rimboschimenti ed evitando <strong>di</strong> ostacolare la sosta e la<br />

presenza <strong>del</strong>le specie faunistiche autoctone. Sono prescritti inoltre:<br />

a) il mantenimento <strong>dei</strong> sentieri esistenti e <strong>dei</strong> viali parafuoco;<br />

b) il taglio <strong>del</strong>le specie infestanti, <strong>dei</strong> rovi e <strong>del</strong>le specie arboree, ad esclusione <strong>di</strong> quelle protette dalla<br />

legislazione vigente.<br />

c) il recupero e la sistemazione <strong>dei</strong> sentieri antichi e <strong>del</strong>le strade esistenti nel rispetto <strong>del</strong>le <strong>di</strong>mensioni<br />

originarie, previa richiesta <strong>di</strong> autorizzazione da inoltrare agli organismi competenti;<br />

d) la realizzazione, previa valutazione <strong>di</strong> inserimento paesistico, <strong>di</strong> specchi d’acqua con finalità antincen<strong>di</strong>o.<br />

4. Le aree boscate non possono essere ridotte <strong>di</strong> superficie; sono pertanto vietati la sostituzione <strong>dei</strong> boschi<br />

con altre colture ed il <strong>di</strong>ssodamento, fatti salvi gli interventi tendenti a ripristinare la vegetazione autoctona.<br />

Sono inoltre vietati:<br />

- il pascolo caprino;<br />

- l’allevamento zootecnico <strong>di</strong> tipo intensivo definito da un carico massimo per ettaro superiore a 0,5 uba<br />

(unità bovina adulta) per più <strong>di</strong> sei mesi all’anno;<br />

- la costruzione <strong>di</strong> infrastrutture per la mobilità ed impianti tecnologici fuori terra, salvo le opere <strong>di</strong> derivazione<br />

e captazione d’acqua per uso privato non commerciale e le opere per il trattamento <strong>del</strong>le acque<br />

reflue;<br />

l’alterazione <strong>del</strong>le tipologie vegetazionali esistenti tramite l’eliminazione degli esemplari arborei adulti e<br />

l’introduzione <strong>di</strong> specie estranee al tipo <strong>di</strong> bosco;<br />

- la ceduazione <strong>dei</strong> boschi siti su versanti con acclività superiore al 100% (45°) e con scarso grado <strong>di</strong><br />

copertura <strong>del</strong>lo strato arbustivo-arboreo.<br />

5. Nei boschi d’alto fusto sarà evitato il taglio a raso e favorito lo sviluppo <strong>del</strong>le specie spontanee. Saranno<br />

inoltre promosse iniziative per la conversione ad alto fusto <strong>del</strong> ceduo trentennale.<br />

6. Nelle aree rimboschite da più <strong>di</strong> 10 anni e nei boschi <strong>di</strong> caducifoglie rinfoltiti con le conifere da più <strong>di</strong> 10<br />

anni saranno favoriti interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>radamento e spalcatura <strong>del</strong>le conifere, allo scopo <strong>di</strong> favorire lo sviluppo<br />

<strong>del</strong>la vegetazione forestale autoctona.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!