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Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno

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220<br />

Scheda normativa n° 135<br />

Casa Poggio ai Gessi<br />

Scheda rilievo n° 229<br />

Descrizione generale <strong>del</strong>l’intervento e finalità:<br />

1. Viene assunto come criterio costitutivo <strong>del</strong>la progettazione la persistenza e la continuità <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong><br />

patrimonio paesaggistico considerato come continuità <strong>di</strong> risorsa ambientale, storica e culturale.<br />

2. L’intervento dovrà avere carattere unitario, pertanto, viene subor<strong>di</strong>nato alla redazione <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> Recupero.<br />

3. Il cambio <strong>di</strong> destinazione d’uso agricola viene subor<strong>di</strong>nato alla redazione <strong>di</strong> Programma Aziendale<br />

(PAMAA) con l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>la “non strumentalità” degli immobili all’utilizzo <strong>del</strong>l’azienda redatto in<br />

coor<strong>di</strong>namento ed in coerenza con il Piano <strong>di</strong> Recupero nel caso si tratti <strong>di</strong> impren<strong>di</strong>tori agricoli (IAP), negli<br />

altri casi si applica la procedura <strong>del</strong>l’art. 45 <strong>del</strong>la L.R. 1/2005.<br />

Tipi <strong>di</strong> intervento e prescrizioni particolari:<br />

L’ambito, che ricade nel Sottosistema L3, costituisce un unicum nel paesaggio <strong>di</strong> <strong>Casole</strong> per l’impatto molto<br />

forte <strong>del</strong>la conformazione attuale <strong>del</strong> suolo, causata dalle alterazioni apportate negli scavi <strong>del</strong>la cava<br />

attiva fino a pochi anni orsono, con la quale i resti <strong>del</strong>l’inse<strong>di</strong>amento e<strong>di</strong>ficato sembrano intrattenere un<br />

rapporto <strong>di</strong> <strong>del</strong>icatissimo equilibrio, ogni giorno più compromesso dall’instabilità <strong>del</strong> suolo.<br />

La posizione panoramica e le caratteristiche <strong>del</strong>l’impianto planivolumetrico mantengono comunque notevoli<br />

elementi <strong>di</strong> interesse e <strong>di</strong> fascino, in parte dovuto alla singolarità e al “degrado” stessi <strong>del</strong> luogo.<br />

Si propone pertanto la messa a punto <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> recupero e<strong>di</strong>lizio e soprattutto ambientale.<br />

Tutte le in<strong>di</strong>cazioni e le prescrizioni dovranno in ogni caso essere verificate alla luce <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>ti stu<strong>di</strong> ed<br />

analisi prioritariamente rivolti a valutare gli interventi dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la fattibilità geologica, previa elaborazione<br />

<strong>di</strong> un rilievo quotato <strong>di</strong> dettaglio e aggiornato specifico per l’ambito.<br />

Al fine <strong>di</strong> salvaguardare i manufatti esistenti nonché recuperare e valorizzare l’ambiente circostante dovrà<br />

essere posta, attraverso un progetto organico che preveda anche la rimo<strong>del</strong>lazione morfologica <strong>del</strong>l’area,<br />

particolare cura al mantenimento e alla protezione <strong>del</strong>l’erosione <strong>dei</strong> versanti più acclivi.

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