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Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno

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2. Per le misure <strong>di</strong> riduzione <strong>del</strong>la densità <strong>del</strong>le emissioni si rinvia ai piani specifici ed in particolare al Piano<br />

energetico-ambientale (per le misure <strong>di</strong> risparmio, ottimizzazione e integrazione <strong>del</strong>le fonti tra<strong>di</strong>zionali con<br />

fonti energetiche a basso inquinamento).<br />

Art. 32 - Limitazione e compensazione <strong>del</strong>l’inquinamento acustico<br />

1. In base alla legislazione vigente dovrà essere effettuata la classificazione in zone <strong>del</strong> territorio comunale<br />

<strong>del</strong>imitando aree con <strong>di</strong>versi limiti <strong>di</strong> inquinamento acustico ammissibile e in<strong>di</strong>cando le misure <strong>di</strong> controllo<br />

atte a garantirne il rispetto.<br />

2. Per le misure <strong>di</strong> compensazione nelle zone <strong>del</strong> territorio comunale classificate ai limiti massimi <strong>di</strong> esposizione<br />

al rumore dovrà essere previsto il potenziamento <strong>di</strong> barriere vegetali, così come definite all’art.96<br />

<strong>del</strong>le presenti norme. Esse assolveranno alle funzioni ambientali <strong>di</strong> fono-assorbenza e <strong>di</strong> abbassamento <strong>del</strong>le<br />

concentrazioni <strong>di</strong> inquinanti chimici. Solo nei casi ove non sia possibile realizzare barriere vegetali, si dovrà<br />

ricorrere a barriere fono-assorbenti in materiale artificiale o a barriere miste integrando materiali artificiali<br />

e vegetali.<br />

Art. 33 - Limitazione e compensazione <strong>dei</strong> fenomeni <strong>di</strong> innalzamento <strong>del</strong>la temperatura e ari<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>l’aria<br />

Per le misure <strong>di</strong> riduzione <strong>del</strong>la temperatura e <strong>del</strong>l’ari<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>l’aria (fenomeno sinteticamente definito “isola<br />

<strong>di</strong> calore urbano”) il Regolamento Urbanistico in<strong>di</strong>vidua misure <strong>di</strong> controllo <strong>del</strong>l’impermeabilizzazione <strong>del</strong>le<br />

superfici urbane e <strong>di</strong> ripristino, laddove possibile, <strong>di</strong> superfici permeabili che contribuiscano a riequilibrare la<br />

rete <strong>di</strong> scambi fisico-biologici tra terreno, acqua ed atmosfera.<br />

CAPO IV - SUOLO E SOTTOSUOLO<br />

Art. 34 - Stabilizzazione <strong>dei</strong> versanti collinari<br />

1. I terrazzamenti dovranno essere mantenuti nella loro piena efficienza me<strong>di</strong>ante opportune opere <strong>di</strong><br />

manutenzione consistenti nel ripristino <strong>del</strong>le parti lesionate e nel mantenimento in efficienza <strong>del</strong>le opere <strong>di</strong><br />

drenaggio <strong>del</strong>le acque superficiali.<br />

2. Nelle aree <strong>di</strong> pascolo soggette a fenomeni erosivi e rischio franoso dovrà essere salvaguardata l’integrità<br />

<strong>del</strong> cotico erboso e con essa la fertilità naturale <strong>dei</strong> suoli applicando corretti carichi animali e l’allontanamento<br />

<strong>del</strong>le acque <strong>di</strong> percolazione me<strong>di</strong>ante la creazione ed il mantenimento <strong>di</strong> opportune sistemazioni<br />

idrauliche.<br />

Art. 35 - Mantenimento <strong>del</strong>la fertilità naturale <strong>del</strong> suolo<br />

Nelle aree agricole dovranno essere favoriti quegli or<strong>di</strong>namenti colturali che compatibilmente con le<br />

esigenze produttive garantiscano nel tempo la maggiore continuità <strong>di</strong> copertura vegetale <strong>del</strong> suolo e la<br />

reintegrazione <strong>del</strong>la sostanza organica ai fini <strong>di</strong> trasmettere alle generazioni future la fertilità naturale nella<br />

sua integrità.<br />

Art. 36 - Impermeabilizzazione <strong>del</strong> suolo<br />

1. Nella realizzazione <strong>di</strong> impianti arborei, così come <strong>di</strong> colture seminative, dovranno in ogni caso essere<br />

previste sistemazioni idraulico-agrarie atte a consentire una corretta regimazione <strong>del</strong>le acque superficiali ed<br />

orientate a favorire l’infiltrazione nel terreno e l’aumento <strong>dei</strong> tempi <strong>di</strong> corrivazione.<br />

2. Nella realizzazione <strong>di</strong> tutti i tipi <strong>di</strong> impianto artificiale si dovrà minimizzare l’impermeabilizzazione attraverso<br />

l’uso più esteso possibile <strong>di</strong> materiali che permettano la percolazione e la ritenzione temporanea <strong>del</strong>le<br />

acque nel terreno. La realizzazione <strong>del</strong>le opere non dovrà alterare la funzionalità idraulica <strong>del</strong> contesto in<br />

cui si inseriscono, garantendo il mantenimento <strong>del</strong>l’efficienza <strong>del</strong>la rete <strong>di</strong> convogliamento e <strong>di</strong> recapito<br />

<strong>del</strong>le acque superficiali.<br />

3. Nelle aree impermeabilizzate le acque superficiali meteoriche dovranno essere recapitate in appositi

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