Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno

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20.02.2015 Views

214 Scheda normativa n° 130 Scheda rilievo n° 216 Podere La Capannina II Tipi di intervento e prescrizioni particolari: L’edificio esistente ed il suo spazio di pertinenza, che ricadono nel Sottosistema V2, hanno oggi perso quasi completamente i caratteri rurali tradizionali un tempo forse presenti, nonostante il permanere della muratura in pietra e laterizio e la finitura faccia a vista; le alterazioni apportate alle aperture e alla copertura e gli elementi di recinzione lo fanno assimilare piuttosto alla tipologia del villino isolato su lotto. edificio 001: riqualificazione di tipo 5. Modalità di attuazione: intervento diretto. Fattibilità geologica: classe 1 per l’area di pertinenza; classe 2 per l’edificio.

215 Scheda normativa n° 131 Podere La Casa Scheda rilievo n° 217 Tipi di intervento e prescrizioni particolari: L’ambito è interessante per la posizione panoramica, per l’impianto planivolumetrico e per le caratteristiche degli elementi che lo compongono, fattori strettamente correlati l’uno all’altro. La recente operazione di recupero della casa colonica è di buona qualità ed ha cercato anche di rendere maggiormente omogenea al nucleo antico la parte aggiunta successivamente. Pertanto si prevede un intervento di conservazione da estendersi anche al fienile ed ai piccoli volumi a questo uniti. Per quanto riguarda gli spazi aperti dovrà essere messo a punto un progetto complessivo coerente al contesto rurale ed in particolare a questo specifico posto, quasi brullo; non potranno essere introdotti elementi estranei e dovrà essere ridotta al minimo la superficie impermeabilizzata; è consentita la realizzazione di una piscina, purchè ciò non comporti rimodellamenti tali da alterare l’andamento attuale del terreno. Il progetto dovrà essere corredato da opportune analisi progettuali che dimostrino le caratteristiche migliorative dal punto di vista idraulico, tecnico-agronomico e paesistico ambientale, in particolare, considerato che l’intervento ricade in ambito territoriale per il quale il PTC ha individuato quali emergenze del paesaggio la tessitura agraria a maglia fitta nel caso della scheda 131, il complesso degli interventi può comportare modifiche degli assetti originali della struttura tradizionale del paesaggio, in questa zona deve pertanto essere perseguita la massima tutela delle sistemazioni idraulico agrarie e della vegetazione non colturale, con possibilità di limitati accorpamenti dei campi che non comportino rimodellamenti del suolo e che non riducano la capacità di invaso della rete scolante, è da tutelare la viabilità campestre ed il disegno esterno dei campi, mantenendo le piante campestri residue nei bordi e lungo la viabilità. Negli stessi elaborati progettuali dovrà essere dimostrata la ricerca dell’obiettivo di valorizzazione della identità agraria del paesaggio, mediante la riqualificazione delle recinzioni, dei caratteri architettonici, della vegetazione ornamentale ricondotta alle essenze locali, alla eliminazione degli annessi impropri. La scheda individua l’area di pertinenza degli edifici come schema di massima, che dovrà comunque essere ridefinito in sede progettuale, pur all’interno dello schema suddetto, sulla base delle caratteristiche

215<br />

Scheda normativa n° 131<br />

Podere La Casa<br />

Scheda rilievo n° 217<br />

Tipi <strong>di</strong> intervento e prescrizioni particolari:<br />

L’ambito è interessante per la posizione panoramica, per l’impianto planivolumetrico e per le caratteristiche<br />

degli elementi che lo compongono, fattori strettamente correlati l’uno all’altro. La recente operazione <strong>di</strong> recupero<br />

<strong>del</strong>la casa colonica è <strong>di</strong> buona qualità ed ha cercato anche <strong>di</strong> rendere maggiormente omogenea<br />

al nucleo antico la parte aggiunta successivamente. Pertanto si prevede un intervento <strong>di</strong> conservazione da<br />

estendersi anche al fienile ed ai piccoli volumi a questo uniti.<br />

Per quanto riguarda gli spazi aperti dovrà essere messo a punto un progetto complessivo coerente al contesto<br />

rurale ed in particolare a questo specifico posto, quasi brullo; non potranno essere introdotti elementi<br />

estranei e dovrà essere ridotta al minimo la superficie impermeabilizzata; è consentita la realizzazione <strong>di</strong> una<br />

piscina, purchè ciò non comporti rimo<strong>del</strong>lamenti tali da alterare l’andamento attuale <strong>del</strong> terreno.<br />

Il progetto dovrà essere corredato da opportune analisi progettuali che <strong>di</strong>mostrino le caratteristiche migliorative<br />

dal punto <strong>di</strong> vista idraulico, tecnico-agronomico e paesistico ambientale, in particolare, considerato<br />

che l’intervento ricade in ambito territoriale per il quale il PTC ha in<strong>di</strong>viduato quali emergenze <strong>del</strong> paesaggio<br />

la tessitura agraria a maglia fitta nel caso <strong>del</strong>la scheda 131, il complesso degli interventi può comportare<br />

mo<strong>di</strong>fiche degli assetti originali <strong>del</strong>la struttura tra<strong>di</strong>zionale <strong>del</strong> paesaggio, in questa zona deve pertanto<br />

essere perseguita la massima tutela <strong>del</strong>le sistemazioni idraulico agrarie e <strong>del</strong>la vegetazione non colturale,<br />

con possibilità <strong>di</strong> limitati accorpamenti <strong>dei</strong> campi che non comportino rimo<strong>del</strong>lamenti <strong>del</strong> suolo e che non<br />

riducano la capacità <strong>di</strong> invaso <strong>del</strong>la rete scolante, è da tutelare la viabilità campestre ed il <strong>di</strong>segno esterno<br />

<strong>dei</strong> campi, mantenendo le piante campestri residue nei bor<strong>di</strong> e lungo la viabilità.<br />

Negli stessi elaborati progettuali dovrà essere <strong>di</strong>mostrata la ricerca <strong>del</strong>l’obiettivo <strong>di</strong> valorizzazione <strong>del</strong>la identità<br />

agraria <strong>del</strong> paesaggio, me<strong>di</strong>ante la riqualificazione <strong>del</strong>le recinzioni, <strong>dei</strong> caratteri architettonici, <strong>del</strong>la<br />

vegetazione ornamentale ricondotta alle essenze locali, alla eliminazione degli annessi impropri.<br />

La scheda in<strong>di</strong>vidua l’area <strong>di</strong> pertinenza degli e<strong>di</strong>fici come schema <strong>di</strong> massima, che dovrà comunque<br />

essere ridefinito in sede progettuale, pur all’interno <strong>del</strong>lo schema suddetto, sulla base <strong>del</strong>le caratteristiche

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