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Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno

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tecniche proprie <strong>del</strong>l’Ingegneria Naturalistica.<br />

2. All’interno <strong>del</strong> corpo idrico è vietata, qualunque trasformazione, manomissione, immissione <strong>di</strong> reflui non<br />

depurati. Sono ammessi solo gli interventi volti al <strong>di</strong>sinquinamento, al miglioramento <strong>del</strong>la vegetazione<br />

riparia verso l’associazione climax, al miglioramento <strong>del</strong> regime idraulico (limitatamente alla pulizia <strong>del</strong> letto<br />

fluviale), alla manutenzione <strong>del</strong>le infrastrutture idrauliche e alla realizzazione <strong>dei</strong> percorsi <strong>di</strong> attraversamento;<br />

3. I lavori <strong>di</strong> ripulitura e manutenzione fluviale potranno essere eseguiti solo nei casi <strong>di</strong> documentata e<br />

grave ostruzione al regolare deflusso <strong>del</strong>le acque <strong>di</strong> alveo e in ogni caso, senza alterare l’ambiente fluviale<br />

qualora vi siano inse<strong>di</strong>ate specie faunistiche e/o botaniche protette o <strong>di</strong> evidente valore paesaggistico.<br />

Art. 25 - Casse <strong>di</strong> espansione<br />

1. Potrà essere prevista la realizzazione <strong>di</strong> opportune casse <strong>di</strong> espansione per la laminazione <strong>del</strong>le portate<br />

<strong>di</strong> piena <strong>dei</strong> corsi d’acqua.<br />

2. La posizione e la <strong>di</strong>mensione <strong>del</strong>le casse <strong>di</strong> espansione dovrà essere funzionale alla eliminazione <strong>del</strong><br />

rischio idraulico.<br />

3. In esse sarà vietato qualsiasi tipo <strong>di</strong> intervento e<strong>di</strong>lizio, mentre vi potranno essere allocati impianti<br />

sportivi privi <strong>di</strong> superfici impermebilizzate, parchi pubblici non attrezzati, colture seminative e impianti da<br />

arboricoltura da legno che non comportino particolari problemi o per<strong>di</strong>te in caso <strong>di</strong> sommersione.<br />

Art. 26 - Canalizzazioni agricole<br />

1. Tutti gli interventi che coinvolgono parti <strong>di</strong> terreno agricolo dovranno essere volti al mantenimento<br />

<strong>del</strong>l’efficienza <strong>del</strong>le canalizzazioni, provvedendo in ogni caso al ripristino <strong>del</strong>la loro funzionalità là dove<br />

questa risulti essere stata manomessa dagli interventi precedenti.<br />

2. E’ vietato interrompere e/o impe<strong>di</strong>re, con la costruzione <strong>di</strong> rilevati, il deflusso superficiale <strong>dei</strong> fossi e <strong>dei</strong><br />

canali nelle aree agricole senza prevedere un nuovo e/o <strong>di</strong>verso recapito per le acque <strong>di</strong> scorrimento<br />

intercettate.<br />

3. E’ vietata la lavorazione <strong>del</strong> terreno a meno <strong>di</strong> 1,5 m da entrambe le sponde <strong>del</strong>le canalizzazioni<br />

agricole permanenti. Tali fasce dovranno essere regolarmente sfalciate dai proprietari frontisti con il <strong>di</strong>vieto<br />

<strong>di</strong> impiego <strong>di</strong> prodotti <strong>di</strong>serbanti e l’obbligo <strong>del</strong>l’asportazione <strong>del</strong> materiale <strong>di</strong> risulta ai fini <strong>del</strong>l’abbattimento<br />

<strong>del</strong>l’effetto eutrofico nelle acque, <strong>dei</strong> costi <strong>di</strong> risagomatura <strong>del</strong>le sponde e <strong>del</strong>la per<strong>di</strong>ta per erosione <strong>del</strong><br />

suolo.<br />

Art. 27 - Intubamenti<br />

1. Sono vietati gli intubamenti e tutte le operazioni che possano portare all’interramento <strong>dei</strong> fossi.<br />

2. In via eccezionale potranno essere consentiti interventi <strong>di</strong> interramento e intubamento, correlati a<br />

specifiche operazioni <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> percorsi alternativi per il deflusso <strong>del</strong>le acque a “giorno” con<br />

in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un recapito definito. In tali casi l’intervento dovrà prevedere obbligatoriamente i seguenti<br />

accorgimenti:<br />

- all’imboccatura <strong>dei</strong> tratti <strong>dei</strong> corsi d’acqua intubati dovranno essere posti degli elementi filtranti allo scopo<br />

<strong>di</strong> evitare l’intasamento <strong>del</strong>la tubazione da parte <strong>del</strong> detrito e <strong>del</strong> materiale <strong>di</strong> varia natura raccolto e<br />

trasportato dalle acque lungo il percorso a monte.<br />

- gli elementi filtranti dovranno essere <strong>di</strong>mensionati e posizionati in modo tale da non <strong>di</strong>minuire la sezione<br />

utile <strong>di</strong> deflusso prevedendo una fossa <strong>di</strong> accumulo per il materiale intercettato.<br />

- la manutenzione or<strong>di</strong>naria <strong>del</strong>le griglie dovrà prevedere lo svuotamento perio<strong>di</strong>co <strong>del</strong>la fossa e la ripulitura<br />

degli elementi filtranti in particolar modo dopo ogni evento <strong>di</strong> piena.<br />

Art. 28 - Argini<br />

1. I nuovi argini che dovranno essere messi in opera sia per la realizzazione <strong>del</strong>le casse <strong>di</strong> espansione, sia per<br />

il rifacimento e/o miglioramento <strong>di</strong> quelli esistenti lungo i corsi d’acqua dovranno essere progettati in modo

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