Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno

Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno Comune di Casole d'Elsa - Unione dei Comuni del Pratomagno

maps.ldpgis.it
from maps.ldpgis.it More from this publisher
20.02.2015 Views

16 - è esclusa l’ubicazione all’interno dei Sottosistemi ambientali V3 e V5 nonché nelle Aree di Pertinenza Paesistica individuate dal PTC della provincia di Siena. 7. L’installazione di impianti solari termici e fotovoltaici, all’interno di Beni paesaggistici soggetti a tutela (D.Lgs. 42/2004 Montagnola senese - Zone del centro storico di Casole e zone circostanti) fuori dal territorio rurale ovvero nelle zone a prevalente o esclusiva funzione agricola, ai sensi della L.R. 1/2005, deve tenere conto dei criteri che seguono: a) - è da valutarsi in maniera specifica, in funzione dei relativi dimensionamenti e del valore formale dell’area di vincolo; b) - l’eventuale inserimento di impianti eolici deve essere rispettoso degli skyline del territorio e fare salvo il principio di non perturbazione dello stato tradizionale dei luoghi con valutazioni opportune per le eventuali collocazioni anche in zone pianeggianti. 8. Per l’installazione di impianti solari termici e fotovoltaici nel territorio rurale ovvero nelle zone a prevalente o esclusiva funzione agricola, ai sensi della L.R. 1/2005, oltre agli elaborati relativi alla conformazione dell’impianto (planimetrie in scala adeguata, sezioni ambientali, particolari costruttivi, ecc.) dovrà essere predisposta una scheda tecnica di sintesi contenente: - dati tecnici e dimensionali dell’impianto; - localizzazione Sistema, Sottosistema e Ambito; - coerenza con PIT regionale e PTC provinciale; - aree soggette a tutela ai sensi del D.Lgs. 42/2004; - aree classificate come SIC, SIR ai sensi della L.R. 56/2000. Norme transitorie: Fino all’approvazione del Piano Energetico Comunale vale quanto indicato dall’art. 167 - Norme transitorie delle presenti N.T.A. TITOLO II - LINGUAGGIO DEL PIANO CAPO I - TERMINI D’USO CORRENTE E TERMINI SPECIFICI Art. 8 - Sistema, sottosistema e ambito 1. Per sistema si intendono parti del territorio - spazi aperti ed edifici - non necessariamente contigue, alle quali viene riconosciuta una comune identità e che individuano insiemi di funzioni e di materiali urbani compatibili con il ruolo specifico che esse hanno nel territorio. 2. Sistemi, sottosistemi ed ambiti stabiliscono condizioni qualitative, quantitative e localizzative ed individuano gli obiettivi prestazionali degli insediamenti al fine del mantenimento ed incremento della qualità ambientale e contribuiscono alla creazione del quadro conoscitivo sull’ambiente ed alla corretta distribuzione delle funzioni per l’integrazione tra organizzazione degli spazi e organizzazione dei tempi. 3. I sistemi coprono l’intero territorio comunale ed individuano insiemi di spazi, luoghi ed edifici, distinti tra loro e non sovrapposti. I sistemi si articolano in sottosistemi. 4. I sottosistemi danno luogo a parti di città, ovvero parti di un sistema, dotate di chiara riconoscibilità, che si differenziano tra loro per dimensione, principio insediativo, tipi edilizi, spazi aperti, modi d’uso. 5. Gli ambiti costituiscono una ulteriore suddivisione del sottosistema ambientale e ne precisano ulteriormente le indicazioni di cui al precedente punto 2. Art. 9 - Progetto di suolo Per progetto di suolo si intende l’insieme degli interventi e delle opere che modificano lo stato e i caratteri del suolo pubblico, d’uso pubblico o privato di interesse generale ridefinendone il disegno e gli usi. Gli interventi previsti dal progetto di suolo consistono nella sistemazione delle aree non edificate attraverso opere di piantumazione, pavimentazione e trattamento del terreno.

17 Art. 10 - Elementi costitutivi degli edifici e degli spazi aperti Per elementi costitutivi di un edificio o di uno spazio aperto debbono intendersi tutte le parti che per geometria, materiali utilizzati, soluzioni tecniche ed architettoniche e rapporti reciproci concorrono in modo determinante a definirne la forma e le caratteristiche. Art. 11 - Schema Direttore (S.D.) 1. Per schema direttore si intende l’insieme dei criteri e delle prescrizioni riguardanti gli interventi programmati di conservazione, riqualificazione e/o trasformazione come previsti al titolo VII delle Norme del Piano Strutturale, legati da unitarietà tematica e relativi ad ambiti anche appartenenti a differenti sistemi e sottosistemi. Gli Schemi Direttori rappresentano ambiti nei quali viene riconosciuto un ruolo strategico per la definizione degli obiettivi generali per il governo del territorio e che richiedono, pertanto, uno sviluppo progettuale particolarmente approfondito e dettagliato. 2. Lo Schema Direttore organizza gli interventi attraverso U.M.I. (Unità minime di intervento) che stabiliscono criteri e prescrizioni da seguire nell’attuazione dei progetti. Art. 12 - Programma Integrato d’Intervento (P.I.I.) - stralciato - CAPO II - PARAMETRI URBANISTICI Art. 13 - Superficie territoriale (St) La superficie territoriale misura la superficie, espressa in metri quadrati, di un’area comprensiva delle aree destinate all’edificazione e di quelle destinate alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Art. 14 - Superficie fondiaria (Sf) La superficie fondiaria misura la superficie, espressa in metri quadrati, destinata all’edificazione, con esclusione di quella per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Art. 15 - Superficie coperta (Sc) La superficie coperta è la superficie espressa in metri quadrati ottenuta attraverso la proiezione orizzontale del perimetro esterno degli edifici, compresi i cavedi, le chiostrine, le parti porticate ed aggettanti, le logge, con l’esclusione di pensiline e balconi. Art. 16 - Superficie netta (Sn) La superficie netta è la somma espressa in metri quadrati di tutte le superfici che fanno parte dell’edificio, con l’esclusione: dei muri perimetrali; cavedi; chiostrine; vani-scala; vani-ascensori; ballatoi condominiali; balconi; terrazzi; logge; coperture piane praticabili; portici e gallerie; sottotetti non abitabili (nel caso esista una porzione di sottotetto con altezza media pari o superiore a ml. 2,70 e superficie pari o superiore a mq. 9 si computa come Sn e la restante parte come Sa); cantine ed autorimesse ed in genere tutti i locali interrati. Le eventuali scale esterne, purché con sottoscala non accessibile, non vengono computate. Art. 17 - Superficie accessoria (Sa) La superficie accessoria è la somma espressa in metri quadrati di tutte le superfici relative a cavedi; chiostrine; vani-scala; vani-ascensori; ballatoi condominiali; balconi e terrazzi (ad esclusione delle coperture piane praticabili); logge; portici e gallerie; sottotetti non abitabili; cantine; autorimesse fuori terra (per la parte eccedente la quantità minima di parcheggi previsti dalle norme vigenti e dalle presenti norme); locali interrati esterni alla proiezione del perimetro dell’edificio stesso. Le eventuali scale esterne, purché con sottoscala non accessibile, gli spazi di manovra e di accesso e le rampe coperte di autorimesse interrate realizzate ai sensi della L. 122/89 non vengono computate.

16<br />

- è esclusa l’ubicazione all’interno <strong>dei</strong> Sottosistemi ambientali V3 e V5 nonché nelle Aree <strong>di</strong> Pertinenza Paesistica<br />

in<strong>di</strong>viduate dal PTC <strong>del</strong>la provincia <strong>di</strong> Siena.<br />

7. L’installazione <strong>di</strong> impianti solari termici e fotovoltaici, all’interno <strong>di</strong> Beni paesaggistici soggetti a tutela<br />

(D.Lgs. 42/2004 Montagnola senese - Zone <strong>del</strong> centro storico <strong>di</strong> <strong>Casole</strong> e zone circostanti) fuori dal territorio<br />

rurale ovvero nelle zone a prevalente o esclusiva funzione agricola, ai sensi <strong>del</strong>la L.R. 1/2005, deve tenere<br />

conto <strong>dei</strong> criteri che seguono:<br />

a) - è da valutarsi in maniera specifica, in funzione <strong>dei</strong> relativi <strong>di</strong>mensionamenti e <strong>del</strong> valore formale <strong>del</strong>l’area<br />

<strong>di</strong> vincolo;<br />

b) - l’eventuale inserimento <strong>di</strong> impianti eolici deve essere rispettoso degli skyline <strong>del</strong> territorio e fare salvo il<br />

principio <strong>di</strong> non perturbazione <strong>del</strong>lo stato tra<strong>di</strong>zionale <strong>dei</strong> luoghi con valutazioni opportune per le eventuali<br />

collocazioni anche in zone pianeggianti.<br />

8. Per l’installazione <strong>di</strong> impianti solari termici e fotovoltaici nel territorio rurale ovvero nelle zone a prevalente<br />

o esclusiva funzione agricola, ai sensi <strong>del</strong>la L.R. 1/2005, oltre agli elaborati relativi alla conformazione <strong>del</strong>l’impianto<br />

(planimetrie in scala adeguata, sezioni ambientali, particolari costruttivi, ecc.) dovrà essere pre<strong>di</strong>sposta<br />

una scheda tecnica <strong>di</strong> sintesi contenente:<br />

- dati tecnici e <strong>di</strong>mensionali <strong>del</strong>l’impianto;<br />

- localizzazione Sistema, Sottosistema e Ambito;<br />

- coerenza con PIT regionale e PTC provinciale;<br />

- aree soggette a tutela ai sensi <strong>del</strong> D.Lgs. 42/2004;<br />

- aree classificate come SIC, SIR ai sensi <strong>del</strong>la L.R. 56/2000.<br />

Norme transitorie:<br />

Fino all’approvazione <strong>del</strong> Piano Energetico Comunale vale quanto in<strong>di</strong>cato dall’art. 167 - Norme transitorie<br />

<strong>del</strong>le presenti N.T.A.<br />

TITOLO II - LINGUAGGIO DEL PIANO<br />

CAPO I - TERMINI D’USO CORRENTE E TERMINI SPECIFICI<br />

Art. 8 - Sistema, sottosistema e ambito<br />

1. Per sistema si intendono parti <strong>del</strong> territorio - spazi aperti ed e<strong>di</strong>fici - non necessariamente contigue, alle<br />

quali viene riconosciuta una comune identità e che in<strong>di</strong>viduano insiemi <strong>di</strong> funzioni e <strong>di</strong> materiali urbani compatibili<br />

con il ruolo specifico che esse hanno nel territorio.<br />

2. Sistemi, sottosistemi ed ambiti stabiliscono con<strong>di</strong>zioni qualitative, quantitative e localizzative ed in<strong>di</strong>viduano<br />

gli obiettivi prestazionali degli inse<strong>di</strong>amenti al fine <strong>del</strong> mantenimento ed incremento <strong>del</strong>la qualità<br />

ambientale e contribuiscono alla creazione <strong>del</strong> quadro conoscitivo sull’ambiente ed alla corretta <strong>di</strong>stribuzione<br />

<strong>del</strong>le funzioni per l’integrazione tra organizzazione degli spazi e organizzazione <strong>dei</strong> tempi.<br />

3. I sistemi coprono l’intero territorio comunale ed in<strong>di</strong>viduano insiemi <strong>di</strong> spazi, luoghi ed e<strong>di</strong>fici, <strong>di</strong>stinti tra<br />

loro e non sovrapposti. I sistemi si articolano in sottosistemi.<br />

4. I sottosistemi danno luogo a parti <strong>di</strong> città, ovvero parti <strong>di</strong> un sistema, dotate <strong>di</strong> chiara riconoscibilità, che si<br />

<strong>di</strong>fferenziano tra loro per <strong>di</strong>mensione, principio inse<strong>di</strong>ativo, tipi e<strong>di</strong>lizi, spazi aperti, mo<strong>di</strong> d’uso.<br />

5. Gli ambiti costituiscono una ulteriore sud<strong>di</strong>visione <strong>del</strong> sottosistema ambientale e ne precisano ulteriormente<br />

le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui al precedente punto 2.<br />

Art. 9 - Progetto <strong>di</strong> suolo<br />

Per progetto <strong>di</strong> suolo si intende l’insieme degli interventi e <strong>del</strong>le opere che mo<strong>di</strong>ficano lo stato e i caratteri<br />

<strong>del</strong> suolo pubblico, d’uso pubblico o privato <strong>di</strong> interesse generale ridefinendone il <strong>di</strong>segno e gli usi.<br />

Gli interventi previsti dal progetto <strong>di</strong> suolo consistono nella sistemazione <strong>del</strong>le aree non e<strong>di</strong>ficate attraverso<br />

opere <strong>di</strong> piantumazione, pavimentazione e trattamento <strong>del</strong> terreno.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!