Dati di base - Unione dei Comuni del Pratomagno
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GALILEO GEOFISICA – Piazza Giotto 8, AR Dott. Simone Secci – Dott. Lorenzo Batti METODOLOGIE USATE PER L’ANALISI DEI DATI I dati sono stati acquisiti e trattati in campagna tramite software “Ambrogeo 6.0” della Ambrogeo. In particolare, dove necessario si è implementato il segnale tramite sommatoria delle misure. I dati sono poi stati trattati tramite software “Winsism 10.1” della Wgeosoft, Seismic unix, Rayfract della Intelligent Resource inc. RISULTATI OTTENUTI In entrambe le sezioni si nota una situazione dove al disotto un livello poco spesso di materiali superficiali sussiste un livello di sedimenti molto copattati che mostra avere velocità in P prossima ai 2000 m./sec e circa 750-800 in Sh 6
GALILEO GEOFISICA – Piazza Giotto 8, AR Dott. Simone Secci – Dott. Lorenzo Batti ANALISI SVOLTA CON LE ONDE SUPERFICIALI – MASW CENNI TEORICI La conoscenza dell’andamento nel primo sottosuolo della velocità di propagazione delle onde di taglio è, come noto, importante negli studi di microzonazione sismica dedicati alla stima di possibili effetti di sito, capaci di amplificare il moto del terreno durante un terremoto. Negli ultimi anni hanno avuto ampio sviluppo tecniche geofisiche basate sull.analisi della propagazione delle onde superficiali ed, in particolare, delle onde di Rayleigh. Le proprietà dispersive di tali onde in mezzi stratificati, nonché la stretta relazione esistente tra la loro velocità di propagazione e quella delle onde di taglio, consentono di risalire al profilo di velocità delle onde S. Il metodo di indagine attivo MASW (Multichannel Analysis of Surface Waves) è basato su un artificiale energizzazione sismica del suolo e sull.analisi spettrale delle onde superficiali presenti nel segnale (Nazarian e Stokoe, 1984; Park et al.,1999). La curva di dispersione delle onde di Rayleigh rappresenta la variazione di velocità di fase che tali onde hanno al variare della frequenza. Tali valori di velocità sono intimamente legati alle proprietà meccaniche del mezzo in cui l’onda si propaga (velocità delle onde S, delle onde P e densità). Tuttavia, diversi studi hanno in realtà messo in evidenza che la velocità delle onde P e la densità sono parametri di second’ordine rispetto alle onde S nel determinare la velocità di fase delle onde di Rayleigh. Quindi, dato che le onde superficiali campionano una porzione di sottosuolo che cresce in funzione del periodo dell’onda e che la loro velocità di fase è fortemente condizionata in massima parte dalle velocità delle onde S dello strato campionato, la forma di questa curva è essenzialmente condizionata dalla struttura del sottosuolo ed in particolare dalle variazioni con al profondità delle velocità delle onde S. Pertanto, utilizzando 7
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METODOLOGIE USATE PER L’ANALISI DEI DATI<br />
I dati sono stati acquisiti e trattati in campagna tramite software “Ambrogeo 6.0” <strong>del</strong>la<br />
Ambrogeo.<br />
In particolare, dove necessario si è implementato il segnale tramite sommatoria <strong>del</strong>le misure.<br />
I dati sono poi stati trattati tramite software “Winsism 10.1” <strong>del</strong>la Wgeosoft, Seismic unix,<br />
Rayfract <strong>del</strong>la Intelligent Resource inc.<br />
RISULTATI OTTENUTI<br />
In entrambe le sezioni si nota una situazione dove al <strong>di</strong>sotto un livello poco spesso <strong>di</strong> materiali<br />
superficiali sussiste un livello <strong>di</strong> se<strong>di</strong>menti molto copattati che mostra avere velocità in P<br />
prossima ai 2000 m./sec e circa 750-800 in Sh<br />
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