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Ovviamente, no. Io amo, ma pretendo di avere in cambio qualcosa di concreto – camminare mano<br />
nella mano, i baci, il sesso focoso, i sogni da condividere, la possibilità di costruirsi una famiglia, di<br />
educare i figli, di invecchiare accanto alla persona amata.<br />
“È indispensabile avere una meta molto precisa per ogni passo che facciamo. Ed essere ottimisti,”<br />
spiega il mio patetico interlocutore, con un sorriso apparentemente fiducioso.<br />
A quanto pare, sono di nuovo sull’orlo della follia. Finisco per rapportare alla mia situazione<br />
affettiva tutto ciò che ascolto o leggo, compresa la barbosa intervista con quest’uomo sgradevole.<br />
Mi ritrovo a pensarci in ogni momento della giornata – mentre cammino per la strada, mentre<br />
cucino, mentre spreco momenti preziosi della mia esistenza ascoltando discorsi che, invece di<br />
distrarmi, mi spingono sempre di più verso l’abisso.<br />
“L’ottimismo è contagioso…”<br />
L’ex magnate non smette di parlare: è sicuro di risultare convincente, di essere un’ottima carta per<br />
il giornale – la pubblicazione del colloquio segnerà l’inizio della sua redenzione. È davvero<br />
splendido intervistare individui del genere: è sufficiente porre una domanda, e parlano per ore. A<br />
differenza delle conversazioni con lo sciamano, stavolta non presto alcuna attenzione alle parole<br />
del mio interlocutore. Il registratore è acceso, ma so già che ridurrò questo monologo a seicento<br />
parole – quattro o cinque minuti di intervista.<br />
“L’ottimismo è contagioso,” ripete lui.<br />
Se fosse così, basterebbe avvicinarsi alla persona amata con un sorriso immenso, cento progetti e<br />
mille idee, e… E conoscere il modo per vendere il pacchetto. Funzionerebbe? No. Piuttosto è<br />
contagiosa la paura, il terrore di non trovare qualcuno che ci accompagni sino alla fine dei nostri<br />
giorni. È il panico a spingerci ad agire in modo sconsiderato, ad accettare anche una persona<br />
sbagliata, convincendoci che sia quella giusta, l’unica, il compagno o la compagna che Dio ha posto<br />
sulla nostra strada. In brevissimo tempo, il desiderio di sicurezza si trasforma in amore sincero, la<br />
vita diventa più dolce e più facile, e rinchiudiamo i nostri sentimenti in una scatola da conservare<br />
in fondo all’armadio della mente: rimarrà lì, nascosta e invisibile, per sempre.<br />
“Alcuni sostengono che sono uno degli uomini che può vantare le migliori relazioni nel mio paese.<br />
Conosco imprenditori, politici, industriali. Le mie aziende stanno soltanto attraversando un<br />
momento di difficoltà temporaneo. Ben presto, lei potrà scrivere del mio ritorno.”<br />
Anch’io sono una persona con ottime relazioni, che conosce il tipo di soggetti che lui frequenta.<br />
Tuttavia non ho intenzione di adoperarmi per alcun ritorno. Desidero solo un epilogo civile per una<br />
di queste “relazioni”.<br />
Perché le cose che non hanno una conclusione chiara finiscono sempre per lasciare una porta<br />
aperta, una possibilità insondata, una chance che tutto possa tornare come prima. Non è qualcosa<br />
che mi attrae, anche se conosco molte persone che adorano questo genere di situazione.<br />
Che cosa sto facendo? Voglio fare un paragone tra l’economia e l’amore? Cerco di scovare delle<br />
correlazioni tra il mondo finanziario e quello affettivo?<br />
Da una settimana, non ho notizie di Jacob. Da una settimana, dopo la serata trascorsa a parlare<br />
davanti al caminetto, il rapporto con mio marito è tornato alla normalità. Riusciremo a risollevare<br />
il nostro matrimonio?<br />
Fino alla primavera di quest’anno ero una persona normale. Poi, un giorno, mi sono resa conto che<br />
tutto ciò che avevo sarebbe potuto scomparire all’improvviso e, anziché reagire da individuo<br />
intelligente, sono sprofondata nel panico. E questo mi ha portato all’inerzia. All’apatia.<br />
All’incapacità di reagire e cambiare. E dopo notti e notti insonni, dopo giorni e giorni nei quali non<br />
sono riuscita a trovare alcuno stimolo nella vita, ho fatto ciò che più temevo: ho sfidato il pericolo<br />
senza cautelarmi – molte persone covano il germe dell’autodistruzione. Per caso – o forse perché<br />
il destino intendeva mettermi alla prova –, mi sono imbattuta in qualcuno che mi ha afferrato per i<br />
capelli