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adulterio - paulo coelho

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Con l’intera famiglia mi trovo nel luogo in cui William, il fratello di Victor Frankenstein, fu ucciso.<br />

Qui, per secoli, c’è stato solo un pantano. Poi, quando Ginevra diventò una città rispettabile grazie<br />

all’opera di Calvino, il posto fu bonificato e vi vennero condotti i malati: morivano di freddo e di<br />

fame, ma almeno l’abitato era risparmiato dalle epidemie.<br />

Plainpalais è uno spazio molto vasto, l’unico punto nel centro cittadino dove la vegetazione è quasi<br />

inesistente.<br />

D’inverno, il vento ti gela le ossa; d’estate, il sole ti spacca la testa. Un’assurdità: figurarsi<br />

all’epoca della Riforma. Ma da quando si pensa con raziocinio ai bisogni degli altri?<br />

È sabato, e l’area è disseminata di banchetti d’antiquariato. La fiera è diventata un’attrazione<br />

locale, ed è consigliata dalle guide turistiche come un’“esposizione che merita una sosta”.<br />

Manufatti cinquecenteschi sono mischiati a videoregistratori. Antiche sculture di bronzo,<br />

provenienti dall’Asia, sono esposte accanto a orribili mobili degli anni ottanta. Il mercato brulica di<br />

gente. Alcuni intenditori esaminano meticolosamente gli articoli e discutono a lungo con i<br />

venditori. Gran parte dei frequentatori – turisti e curiosi – scova oggetti pressoché inutili, ma<br />

finisce per acquistarli, visto che “sono a buon mercato”. Tornano a casa, magari li usano una volta,<br />

poi li relegano in soffitta o in garage, pensando: ‘Non serve a niente, ma il prezzo era davvero<br />

irrisorio.’<br />

Devo controllare i bambini in continuazione, perché vogliono toccare tutto: dai preziosi vasi di<br />

cristallo ai sofisticati giocattoli dei primi del Novecento. Perlomeno stanno scoprendo che, oltre ai<br />

giochi elettronici, esiste una vita intelligente.<br />

Il più grande mi chiede di comprare un pagliaccio di metallo con le membra snodabili e la bocca<br />

movibile. Mio marito sa che l’attrattiva del giocattolo durerà soltanto fino all’arrivo a casa: gli dice<br />

che è “vecchio” e che potremo trovare qualcosa di più “nuovo” e interessante sulla via del ritorno.<br />

Proprio in quel momento, la loro attenzione viene attirata da alcune scatolette contenenti biglie di<br />

vetro, con le quali un tempo i ragazzini erano soliti giocare nei giardini delle proprie abitazioni.<br />

Il mio sguardo scivola su un piccolo quadro che ritrae una donna nuda, sdraiata sul letto, e un<br />

angelo nell’atto di allontanarsi. Chiedo al venditore quanto costa. Prima di dirmi il prezzo (una<br />

sciocchezza), l’uomo mi spiega che è la copia di un’opera famosa eseguita da qualche anonimo<br />

pittore locale. Mio marito assiste alla scena in silenzio e, quando non ho ancora ringraziato<br />

l’ambulante per l’informazione e mi sono diretta verso il banco accanto, ha già acquistato il<br />

dipinto.<br />

Perché lo ha fatto?<br />

“Raffigura un mito dell’antichità. A casa, ti racconterò la storia.”<br />

Sento un bisogno immenso di innamorarmi di nuovo di lui. Per la verità, non ho mai smesso di<br />

amarlo – l’ho sempre amato e lo amerò sempre –, ma la nostra convivenza si è trasformata in<br />

qualcosa di assai vicino alla monotonia. Se l’amore può resistere a questo, la passione è destinata<br />

a soccombere.<br />

Sto vivendo un periodo molto complicato. So che la relazione con Jacob non ha futuro, eppure mi<br />

sono allontanata dall’uomo con il quale ho costruito la mia vita.<br />

Chi dice che “Basta l’amore”, mente. Non è vero, e non lo è mai stato. Purtroppo le persone<br />

credono ai libri e ai film – una coppia che cammina sulla spiaggia tenendosi per mano, contempla il<br />

tramonto e fa l’amore appassionatamente tutti i giorni in qualche albergo affacciato sulle Alpi. È<br />

qualcosa che mio marito e io abbiamo fatto in passato – ma quella magia è durata soltanto un paio<br />

d’anni.<br />

Poi si pensa al matrimonio. Alla scelta e all’arredamento della casa, ai progetti sulla camera dei<br />

bambini,<br />

ai baci, ai sogni, ai brindisi con lo champagne nel salotto vuoto che presto si trasformerà nel luogo<br />

che immaginiamo. Due anni dopo è già nato il primo figlio, nella casa non c’è più spazio neanche

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