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Mi rigiro nel letto, come al solito, mentre mio marito dorme. Abbiamo fatto l’amore. Negli ultimi<br />
tempi è capitato più di frequente: non so se ciò sia dovuto ai miei tentativi di allontanare eventuali<br />
sospetti, o a uno scatenamento della mia libido dopo le recenti esperienze. Di certo, adesso mi<br />
sento sessualmente più attratta da lui. Che non si è mai mostrato geloso e non mi ha mai chiesto<br />
spiegazioni sui miei ritardi – soltanto la prima volta, quando mi sono dovuta precipitare in bagno<br />
per eliminare ogni traccia di odori e gettare nell’immondizia gli slip macchiati, seguendo le<br />
istruzioni di Jacob, mi ha posto un paio di domande. Ora porto sempre con me un paio di<br />
mutandine di ricambio, faccio la doccia in albergo, e già quando sono nell’ascensore il mio trucco è<br />
impeccabile. Non mostro più di essere tesa o sospettosa. Due o tre volte, mi è capitato di<br />
incontrare dei conoscenti: li ho salutati e, a pianterreno, mi sono allontanata nella hall, lasciandoli<br />
probabilmente in preda a un dubbio – “Che abbia un amante?” Be’, è qualcosa che giova al proprio<br />
morale ed è assolutamente sicuro. Comunque, se anch’essi si trovavano a scendere dalla stanza di<br />
un albergo, nonostante abitino in città, forse…<br />
Mi addormento ma, pochi minuti dopo, sono di nuovo sveglia. Victor Frankenstein ha creato il suo<br />
mostro, il Dr. Jekyll ha fatto emergere Mr. Hyde. Non è che<br />
sia spaventata dall’eventualità di ritrovarmi a vivere una situazione analoga, ma forse dovrei<br />
stabilire già adesso alcune regole di comportamento.<br />
Posseggo un lato onesto, gentile, affettuoso, professionale: so reagire con prontezza nei momenti<br />
difficili, soprattutto durante le interviste, quando alcuni dei miei interlocutori si dimostrano<br />
aggressivi o tentano di sottrarsi alle domande. Adesso, però, sto scoprendo un lato più spontaneo,<br />
selvaggio, impaziente, che non si manifesta soltanto nella stanza d’albergo dove mi incontro con<br />
Jacob, ma comincia a influire anche sulla mia quotidianità. Per esempio, mi irrito più facilmente se<br />
un commesso si trattiene a chiacchierare con un cliente, quando c’è la fila. La spesa al<br />
supermercato è diventata soltanto un dovere, e non mi soffermo più a controllare prezzi e date di<br />
scadenza. Se qualcuno fa un’affermazione sulla quale non concordo, ribatto senza aspettare un<br />
momento. Discuto di politica. Difendo film che tutti detestano e critico quelli che tutti amano.<br />
Adoro stupire le persone con giudizi assurdi e avulsi dal contesto. Insomma, non sono più la donna<br />
discreta che sono sempre stata.<br />
Gli altri hanno cominciato a notarlo. “Sei diversa,” mi dicono. Di solito, questa frase costituisce il<br />
preambolo di un altro commento: “Forse stai nascondendo qualcosa.” Parole che ben presto<br />
potrebbero trasformarsi nella spiacevole espressione: “Se cerchi di nasconderlo, vuol dire che stai<br />
facendo qualcosa che non dovresti.”<br />
Può essere solo paranoia, certo. Ma oggi sento che dentro di me vivono due persone distinte.<br />
Davide doveva soltanto ordinare ai suoi servitori di portargli Betsabea. Non era obbligato a dare<br />
alcuna<br />
spiegazione a nessuno. Eppure, quando si ritrovò di fronte a una situazione problematica, spedì in<br />
guerra il marito della donna. Nel mio caso, è diverso. Per quanto discreti siano gli svizzeri, ci sono<br />
due momenti nei quali non si riesce a riconoscerli.<br />
Il primo è nel traffico. Se tardiamo una frazione di secondo a partire quando il semaforo diventa<br />
verde, subito gli altri guidatori attaccano a strombazzare; se cambiamo corsia, cogliamo sempre<br />
un’espressione accigliata nel retrovisore, anche se abbiamo diligentemente azionato la freccia.<br />
Il secondo caso riguarda i cambiamenti nella vita – casa, lavoro, atteggiamenti. In Svizzera regna la<br />
stabilità, e tutti si comportano come ci si aspetta. È come se ci fosse una voce suadente che dice:<br />
“Per favore, non tentare di essere diverso. Non cercare di reinventare te stesso, altrimenti<br />
costituirai una minaccia per l’intera società. Al paese sono occorsi anni e fatiche per arrivare alla<br />
condizione di ‘opera compiuta’, fa’ in modo che non ritorni a una fase di ‘ristrutturazione’.”<br />
* * *