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adulterio - paulo coelho

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Io non ho bisogno di giustificazioni bibliche per adulteri e assassini. Ma questa storia è rimasta<br />

impressa nella mia mente fin dai tempi della scuola, quando Jacob e io ci baciavamo di nascosto in<br />

primavera.<br />

Abbiamo dovuto attendere quindici anni perché quei baci si ripetessero, ma quando è finalmente<br />

accaduto, la scena è stata assai diversa da come l’avevo immaginata. Lui mi è sembrato sordido,<br />

egoista, sinistro. Eppure mi è piaciuto immensamente, e mi sono augurata che si ripetesse presto.<br />

Nelle ultime due settimane, Jacob e io ci siamo già incontrati quattro volte. A poco a poco,<br />

le ansie e le tensioni sono scomparse. Abbiamo avuto rapporti sia normali sia trasgressivi e<br />

fantasiosi, anche se non sono mai riuscita a realizzare la mia fantasia di afferrargli la testa e<br />

costringerlo a baciare il mio sesso, fino a farmi svenire di piacere. Sono sulla buona strada,<br />

comunque.<br />

* * *<br />

A poco a poco, la presenza di Marianne è sempre meno importante nella mia relazione con Jacob.<br />

Ieri ci siamo rivisti, e non ho pensato a lei nemmeno un momento. Non desidero più che Madame<br />

König ci scopra o che chieda il divorzio: voglio poter avere un amante, senza rinunciare a ciò che<br />

ho conquistato faticosamente – mio marito, i miei figli, il mio lavoro e la mia casa.<br />

Mi chiedo quale sarà il destino della cocaina che ho nascosto in sala, e che può venir scoperta in<br />

ogni momento. Mi è costata un sacco di soldi. Non credo di poter rivenderla. Sarebbe una<br />

scorciatoia verso il carcere di Vandoeuvres. Per quanto mi riguarda, ho giurato di non assumerne<br />

mai più. Potrei regalarla ad alcune persone che la usano, ma rischierei di rovinarmi la reputazione<br />

o, peggio ancora, di ritrovarmi di fronte alla richiesta di procurarne dell’altra.<br />

La realizzazione del sogno di andare a letto con Jacob, prima mi ha innalzato verso le stelle, poi mi<br />

ha sprofondato in una realtà piuttosto difficile da affrontare. Ho scoperto che non si trattava di un<br />

grande amore, bensì di una passione carnale, probabilmente destinata a esaurirsi in breve tempo.<br />

Ecco perché adesso vorrei troncare la storia: ho vissuto una splendida avventura – il<br />

piacere della trasgressione, alcune esperienze sessuali nuove, momenti di gioia disinibita. E tutto<br />

senza alcuna traccia di rimorso. Mi sono concessa un meritato regalo, dopo tanti anni di<br />

comportamenti integerrimi.<br />

Sono in pace con me stessa. O, meglio, lo ero fino a oggi.<br />

Dopo molti giorni di quiescenza, il drago si è ridestato e ha iniziato a risalire l’abisso nel quale era<br />

stato confinato.<br />

* * *<br />

Sono io il problema, oppure è il Natale che si avvicina? Questo è il periodo dell’anno nel quale mi<br />

sento più depressa – comunque, non mi sto riferendo a un malessere di origine ormonale o alla<br />

mancanza di taluni elementi chimici nell’organismo. Sono contenta che, a Ginevra, le consuetudini<br />

che accompagnano la nascita di Cristo non siano esagerate e pacchiane come in altri paesi. Mi è<br />

capitato di trascorrere le feste di fine anno a New York: ebbene, ovunque c’erano luci, decorazioni,<br />

vetrine inghirlandate, renne finte, campane, fiocchi di neve artificiale, alberi con palline di mille<br />

colori, musiche e cori – e sorrisi stampati sui volti della gente. Camminavo, e mi sentivo estranea a<br />

tutto quel clamore variopinto: avevo la certezza di essere un’aberrazione. Anche se non ho mai<br />

assunto dell’LSD, immagino che sia necessaria una dose consistente per vedere tutti quei colori.<br />

Il clima natalizio di Ginevra si esaurisce in qualche luminaria nelle due vie dello shopping, forse a<br />

esclusivo beneficio dei turisti. (“Comprate! Portate ai vostri figli<br />

un ricordo dalla Svizzera!”) Poiché non sono ancora passata da quelle parti, le sensazioni tristi non<br />

possono essere dovute al Natale. Nei dintorni di casa non ho visto nessun Babbo Natale che scala<br />

un balcone o un comignolo per ricordarci che dobbiamo sentirci felici per tutto il mese di<br />

dicembre.

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