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adulterio - paulo coelho

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Lo sciamano cubano! Se leggerà il giornale, si accorgerà che nell’articolo non compare nemmeno<br />

una parola delle sue dichiarazioni. Ho assemblato il testo recuperando materiali da vari blog sullo<br />

sciamanesimo. A quanto pare, le mie crisi non si limitano alla vita coniugale, ma stanno<br />

cominciando a interessare anche la mia professione.<br />

Racconto al direttore del momento in cui il cubano mi ha fissato negli occhi e, tracciando alcuni<br />

segni intorno al mio capo, ha minacciato me e la mia famiglia nel caso avessi rivelato la sua<br />

identità. Mi esorta a non credere a questo genere di cose; poi mi chiede se me la sento di dare il<br />

suo indirizzo a una sola persona: sua moglie.<br />

“È piuttosto stressata.”<br />

Dico che lo siamo tutti, compreso lo sciamano. Non posso promettere niente, ma gliene parlerò.<br />

Mi prega di telefonargli subito, adesso. Quando il cubano mi risponde, sono sorpresa dalla sua<br />

reazione: mi ringrazia di essermi comportata correttamente, omettendo la sua identità, e si<br />

complimenta per le mie conoscenze sull’argomento. Contraccambio i ringraziamenti,<br />

gli parlo delle ripercussioni dell’articolo e gli domando se possiamo fissare un altro<br />

appuntamento.<br />

“Ma abbiamo parlato per due ore! Dal materiale della nostra conversazione puoi ricavare molti<br />

altri articoli.”<br />

Gli spiego che il giornalismo non funziona così. Di quanto è stato pubblicato, assai poco arriva dalla<br />

nostra chiacchierata: la maggior parte del contenuto è frutto di una ricerca. Ora, però, voglio<br />

trattare l’argomento da un punto di vista diverso.<br />

Il direttore è sempre accanto a me e ascolta le mie parole, gesticolando. Alla fine, allorché il<br />

cubano sembra deciso a riattaccare, torno a insistere sull’appuntamento, dicendo che l’articolo<br />

merita un approfondimento: gli dico che vorrei analizzare il ruolo della donna in questa ricerca<br />

“spirituale” e che la moglie del mio capo vorrebbe incontrarlo. Scoppia a ridere. Ribadisco che non<br />

violerò mai il patto sulla sua identità, ma gli ripeto che tutti sanno dove abita e i giorni in cui<br />

riceve.<br />

Gli chiedo di rispondermi “Sì” o “No”. Se non vuole proseguire questa conversazione, o questa<br />

esperienza, cercherò qualcun altro. Di sicuro, non avrò difficoltà a trovare dei suoi colleghi in<br />

grado di prendersi cura di persone sull’orlo di una crisi di nervi. Forse utilizzano metodi differenti<br />

ma, dev’essergli chiaro, non è l’unico sciamano che opera in città. Stamane sono arrivate in<br />

redazione molte telefonate: quasi tutte provenivano da guaritori africani alla ricerca di una<br />

visibilità per il loro lavoro, oltre che di un guadagno maggiore e della conoscenza di qualche<br />

personaggio importante che potesse evitargli un foglio di via.<br />

Per qualche minuto, il cubano seguita a mostrarsi riluttante ma, alla fine, la vanità e la paura della<br />

concorrenza<br />

prevalgono. Fissiamo un appuntamento a casa sua, a Veyrier. Sono impaziente di vedere come<br />

vive – qualcosa che renderà più “vivo” l’articolo.<br />

* * *<br />

Sono a Veyrier, a casa dello sciamano in una stanza trasformata in ambulatorio. Su una parete<br />

campeggia un manifesto con alcuni diagrammi che sembrano appartenere alla tradizione indiana:<br />

la posizione dei centri energetici, i punti di corrispondenza degli organi sulla pianta dei piedi…<br />

Sopra un mobile sono disposti vari oggetti di cristallo.<br />

Abbiamo avuto una conversazione interessantissima sul ruolo della donna nelle pratiche<br />

sciamaniche. Il cubano mi ha spiegato che la nostra nascita è accompagnata da autentiche<br />

“rivelazioni” – un fenomeno che ha maggior rilievo nei neonati di sesso femminile. Ha aggiunto<br />

che, in tutte le civiltà, le divinità dell’agricoltura e della fecondità hanno sempre le sembianze di<br />

una giovane e che, fin dagli albori del genere umano, sono state le femmine a scoprire le proprietà<br />

medicamentose delle varie erbe. Le donne si dimostrano molto più sensibili verso il mondo

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