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Non mi ha creduto. Ha cambiato argomento, parlando dei conflitti che tutti siamo costretti ad<br />
affrontare nella quotidianità. Poi è tornato sulla questione delle droghe.<br />
“È indispensabile che si fidi di me. Nessuno si droga una volta soltanto. Sappia che è protetta dal<br />
mio segreto professionale. Verrei radiato dall’albo, se rivelassi qualcosa del genere. È meglio<br />
sgombrare il campo da ogni equivoco, prima di fissare il prossimo appuntamento. Non è solo lei<br />
che deve accettarmi come medico; anch’io devo accettarla come paziente. È così che funziona.”<br />
“No, non faccio uso di droghe,” ho ribadito. “Conosco la legge sul segreto professionale, e non<br />
sono qui per mentirle. Voglio soltanto risolvere i miei problemi, per evitare di fare del male a<br />
persone che amo o che mi sono vicine.”<br />
Sul suo volto affascinante e perfettamente rasato è comparsa un’espressione convinta. Ha<br />
annuito, prima di replicare:<br />
“Ha impiegato anni per accumulare tutti questi elementi negativi, e ora vuole liberarsi di essi in un<br />
battibaleno, dalla sera alla mattina… Non è possibile con la psichiatria o la psicanalisi: non sono<br />
uno sciamano che, con un tocco delle dita e una formula magica, scaccia gli spiriti maligni.”<br />
Chiaramente era un commento ironico, ma quelle parole mi avevano appena fornito un’eccellente<br />
idea. I miei giorni di ricerca in ambito psichiatrico erano finiti.<br />
* * *<br />
Post Tenebras Lux. Dopo le tenebre, la luce.<br />
Mi trovo davanti al Muro dei Riformatori: un monumento lungo circa cento metri, al centro del<br />
quale si ergono quattro statue imponenti, fiancheggiate da figure più piccole in bassorilievo. Uno<br />
dei soggetti principali – il<br />
secondo partendo da sinistra – è più alto degli altri, ha la barba lunga e regge con entrambe le<br />
mani ciò che, nella sua epoca, era più letale di una mitragliatrice: la Bibbia.<br />
Mentre aspetto, penso: ‘Se quell’uomo fosse nato oggi, tutti – soprattutto i francesi e i cattolici –,<br />
lo considererebbero un terrorista.’ Infatti le tattiche che utilizzava per far trionfare quella che<br />
reputava la verità suprema mi portano a paragonarlo a Osama Bin Laden, seppure con enormi<br />
distinguo riguardo alla perversione di quest’ultimo. Entrambi perseguivano il medesimo fine:<br />
instaurare uno stato teocratico, nel quale coloro che non avessero osservato le leggi divine,<br />
avrebbero dovuto essere puniti. In qualsiasi caso, nessuno dei due ha avuto la minima esitazione<br />
quando si è trattato di ricorrere al terrore per raggiungere i propri obiettivi.<br />
Chi raffigura quella statua? Giovanni Calvino che, per due volte, scelse Ginevra come base della<br />
propria lotta religiosa. Una battaglia che vide la condanna a morte e il sacrificio di centinaia di<br />
persone. Non solo di cattolici che non volevano abiurare la propria fede, ma anche di scienziati<br />
che, in cerca della verità (e magari di un rimedio per una qualche malattia), sfidavano<br />
l’interpretazione letterale della Bibbia. Il caso più famoso riguarda Michele Serveto, teologo e<br />
medico spagnolo, autore di un importante studio sulla circolazione sanguigna polmonare, che per<br />
le sue ricerche e per una disputa sulla Trinità fu condannato al rogo.<br />
Non è sbagliato punire eretici e blasfemi. Giacché in tal modo non diventiamo complici dei loro<br />
crimini […]. Non si tratta qui dell’autorità dell’uomo: è Dio che parla […]. Dunque, se Egli esige da<br />
noi atti di così estrema gravità,<br />
affinché Gli venga dimostrato che Lo gratifichiamo degli onori dovuti e Lo poniamo al di sopra di<br />
ogni considerazione umana, dobbiamo essere pronti a non risparmiare né parenti né consanguinei,<br />
e a dimenticare qualsivoglia umanità, quando si tratta di combattere per la Sua gloria.<br />
La ferocia e la morte non si limitarono al cantone di Ginevra: alcuni seguaci di Calvino,<br />
probabilmente gli individui effigiati nei bassorilievi, diffusero la sua dottrina intollerante nell’intera<br />
Europa. In Olanda, nel 1566, vennero distrutte numerose chiese, e molti “ribelli” – ossia, coloro<br />
che praticavano una fede differente – furono assassinati. Tantissime opere d’arte con soggetti