Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
“Pensa davvero che la chirurgia plastica possa aiutare?”<br />
La chirurgia plastica? Ah, sì. Mi ricordo dei piccoli cerotti sotto le lenti scure.<br />
“La maggior parte dei nostri pazienti si è sottoposto a un’operazione di quel tipo. Se fossi in lei,<br />
cercherei di evitarla, in futuro: determina uno squilibrio fra il corpo e la mente.”<br />
Non ho chiesto la sua opinione, ma sembra che si senta investita di un dovere umanitario, e<br />
prosegue: “La vecchiaia è più traumatizzante per coloro che pensano di poter controllare il passare<br />
degli anni.”<br />
Le domando la sua nazionalità.<br />
“Ungherese,” risponde.<br />
Ah, ecco. Gli svizzeri non esprimerebbero mai un’opinione senza essere interpellati.<br />
La ringrazio di nuovo ed esco, togliendomi gli occhiali e i cerotti. Il trucco ha funzionato, ma il<br />
piano no. Il campus è di nuovo deserto. Ora sono tutti occupati a imparare come si pensa, come ci<br />
si preoccupa, come si condiziona il pensiero altrui.<br />
Dopo una lunga camminata, ritorno al parcheggio dove ho lasciato l’auto. Da lontano posso vedere<br />
il reparto psichiatrico dell’Ospedale Universitario: dovrei stare là dentro?<br />
* * *<br />
“Siamo tutti così?” domando a mio marito, dopo che i bambini si sono addormentati e noi ci<br />
apprestiamo a coricarci.<br />
“Così come?”<br />
“Come me. Che prima mi sento benissimo e, un momento dopo, sto malissimo.”<br />
“Penso di sì. Nella vita, ci sforziamo di controllare ogni gesto e ogni emozione, per evitare che il<br />
mostro esca dal suo nascondiglio.”<br />
“È vero.”<br />
“Non siamo chi desidereremmo essere. Siamo ciò che la società richiede, gli individui che i nostri<br />
genitori hanno deciso che fossimo. Ci adoperiamo per non deludere nessuno, abbiamo un<br />
immenso bisogno di essere amati. E, di conseguenza, soffochiamo la parte migliore di noi. A poco a<br />
poco, la luce dei nostri sogni si trasforma nel mostro dei nostri incubi. E diventiamo schiavi delle<br />
cose non realizzate, delle possibilità non vissute.”<br />
“Per quanto ne so, in passato la psichiatria definiva quest’atteggiamento un disturbo<br />
maniacodepressivo, ma ora – forse per mostrarsi politicamente corretta – preferisce indicarlo con<br />
il termine ‘depressione bipolare’. Chissà dove avranno pescato una simile definizione. Il Polo Nord<br />
e il Polo Sud hanno caratteristiche tanto diverse? Comunque, deve riguardare una minoranza…”<br />
“Sì, certo, è una minoranza a esprimere una doppia personalità. Ma penso che il mostro viva in<br />
quasi tutte le persone.”<br />
Da un lato, la pazza che si intrufola in un’università per far incriminare un’innocente, senza saper<br />
spiegare il motivo del suo odio; dall’altro, la donna che si occupa amorevolmente della famiglia e si<br />
adopera per la felicità dei suoi cari, senza neppure chiedersi se ciò che prova confligge con la<br />
complessa realtà che vive.<br />
“Hai presente il Dr. Jekyll e Mr. Hyde?”<br />
A quanto pare, Frankenstein non è l’unico libro sempre ristampato da quando fu esaurita la prima<br />
edizione: Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde, che Robert Louis Stevenson scrisse in tre giorni,<br />
ha beneficiato del medesimo destino – e di un numero altrettanto cospicuo di trasposizioni<br />
cinematografiche. La vicenda si svolge a Londra, nel XIX secolo. Il medico e ricercatore Henry Jekyll<br />
è convinto che il Bene e il Male esistano in ogni essere umano. È deciso a dimostrare la sua teoria,<br />
derisa da quasi tutti i suoi conoscenti. Lavorando instancabilmente nel suo laboratorio, riesce a<br />
elaborare una formula. Ma per non mettere a rischio la vita di altre persone, beve egli stesso la<br />
pozione.