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adulterio - paulo coelho

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Mi sento benissimo.<br />

Come potrebbe essere altrimenti? Adesso ho qualcosa di cui preoccuparmi, nella mia vita così<br />

noiosa. Le mie notti insonni, ormai, non sono più affollate di pensieri incontrollabili: finalmente so<br />

cosa voglio. Ho una nemica da annientare e un obiettivo da raggiungere.<br />

Un uomo.<br />

Non è amore – forse potrebbe anche esserlo, ma non è importante. Il mio amore mi appartiene e<br />

sono libera di offrirlo a chi voglio, anche se non viene ricambiato. Certo, sarebbe fantastico se<br />

fosse corrisposto, ma se ciò non accadrà… pazienza! Non rinuncerò a scavare sul fondo del pozzo<br />

in cui mi trovo, perché so che laggiù, oltre la terra, c’è l’acqua – l’acqua chiara e viva.<br />

Mi rallegro per questi pensieri: sono libera di amare qualsiasi persona al mondo. Posso decidere<br />

senza dover chiedere il permesso a nessuno. Quanti uomini si sono innamorati di me senza essere<br />

corrisposti? Eppure mi corteggiavano, mi facevano regali, si umiliavano davanti agli amici. E<br />

nessuno si è mai irritato per i miei rifiuti.<br />

Quando mi rivedevano, nei loro occhi c’era sempre il luccichio della conquista non ancora<br />

ottenuta, il sogno di una felicità che magari avrebbero continuato a inseguire per il resto della vita.<br />

Se loro si comportavano così, perché non potrei fare altrettanto? È intrigante lottare per un amore<br />

non corrisposto.<br />

Può non essere divertente. Può lasciare ferite profonde e insanabili. Ma è intrigante – soprattutto<br />

per chi, come me, da alcuni anni ha cominciato ad aver paura di correre qualsivoglia rischio e a<br />

vivere momenti di<br />

autentico terrore di fronte all’eventualità che le cose potessero cambiare senza riuscire a<br />

controllarle.<br />

Non ho più intenzione di reprimere sensazioni e sentimenti: questa sfida mi sta salvando.<br />

* * *<br />

Sei mesi fa abbiamo acquistato una lavatrice nuova e, perciò, siamo stati obbligati a cambiare gli<br />

attacchi per l’acqua. Contestualmente, abbiamo deciso di rifare anche le vecchie tubature, il<br />

pavimento e tinteggiare le pareti. E così il locale di servizio si è trasformato in un ambiente più<br />

bello della cucina.<br />

Per evitare il contrasto, abbiamo deciso di ristrutturare anche la cucina ma, a quel punto, ci siamo<br />

resi conto che la sala avrebbe avuto bisogno di un intervento. Quindi abbiamo rifatto pure la sala,<br />

che è diventata molto più accogliente dello studio, nel quale non avevamo effettuato alcun<br />

cambiamento da quasi dieci anni.<br />

Nel giro di poco tempo, abbiamo iniziato i lavori nello studio. Insomma, a poco a poco, la<br />

ristrutturazione ha riguardato l’intera casa.<br />

Mi auguro che qualcosa di analogo si verifichi nella mia vita: che le piccole cose conducano a<br />

grandi trasformazioni.<br />

* * *<br />

Passo un bel po’ di tempo investigando sulla vita di Marianne, che si presenta in maniera molto<br />

formale come “Madame König”. È nata in una famiglia ricca: suo padre è<br />

azionista di una delle più importanti aziende farmaceutiche del mondo. Le foto sul web la<br />

ritraggono sempre elegante – sia nelle occasioni mondane sia durante le manifestazioni sportive. È<br />

sempre vestita in modo appropriato. A differenza di me, non andrebbe mai a Nyon in tuta, o in<br />

una discoteca affollata di giovani con indosso un abito Versace.<br />

Probabilmente è la donna più invidiata di Ginevra e dintorni. Sebbene sia erede di una<br />

considerevole fortuna e sia sposata con un politico in grande ascesa, sta facendo una brillante<br />

carriera come docente universitario. Ha scritto due tesi: quella di dottorato, su “Vulnerabilità e<br />

psicosi dopo il pensionamento”, è stata pubblicata dalle Éditions Université de Genève. Un paio di<br />

suoi lavori hanno trovato spazio sulla prestigiosa rivista “Les Rencontres”, nelle cui pagine sono

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